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REWRITING
Dal 7 al 28 febbraio 2006 c/o Amantes, durante
XX Olympic Winter Games, Torino 2006
Dopo l'esperienza con PixelPancho (Vi attacco al muro, 29.11-19.12.05) e l'apertura alla
street art abbiamo cominciato ad osservare i muri della città con più attenzione, graffiti e
tag accerchiati da scritte disseminate per case, edifici pubblici, monumenti e palazzi storici;
sfregi e desideri di comunicazione insieme. Improvvisamente, nell'arco di una settimana,
sono spariti tutti, spalmati di acidi o riverniciati, i muri che interessano l’area olimpica
hanno ritrovato la propria anonima staticità e ripreso la loro funzione originaria, di muri
puliti. Obbrobriose scritte, luridi insulti, slogan politici hanno smesso di recitare i loro
sermoni ai passanti, insieme a storici graffiti e tag che hanno segnato il passaggio di
leggendari writers metropolitani, molti dei quali si dedicano oggi al post graffiti o hanno
saputo trasformare in lavoro una passione; all'estero.
Partendo da questo spunto, fatto tesoro e creato contatti con precedenti esperienze,
Amantes da vita dal 7 al 28 febbraio a REWRITING , sette appuntamenti in periodo
olimpico dedicati alla ri-mappatura simbolica sui muri dell'Amantes di graffiti e tag
cancellate dai palazzi torinesi, accompagnati da suoni e immagini della scena musicale di
riferimento e conditi con una tavola rotonda, martedì 28.0 ore 15.00, tra giornalisti, artisti,
writers e operatori culturali riuniti per affrontare il tema della comunicazione spontanea.
Il tam tam torinese è partito, i writers dispongono di 12 spazi di 2 x 1,5 m. ciascuno su cui
intervenire i martedì 7/14/21/28 , inaugurazioni alle ore 18.00, mentre le crew Dj e MC
suoneranno i venerdì 10/17/24 febbraio e martedì 28 tra le ore 19.00 e le 22.00. Sette
appuntamenti di riferimento per chi naviga intorno al fenomeno graffiti, con sicure visite di
crew extra sabaude, da Milano, Genova, Reggio Emilia, Cagliari e Bologna.
AMANTES art space cafè
Via Principe Amedeo 38/a, TORINO
+39 011 8172427 [email protected] www.arteca.org
ingesso libero in galleria, al circolo con tessera arci.
orario: lunedì/sabato – 16.00/00.00
amantes
PROGRAMMA
> Martedì 7 febbraio ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing.
KNZ-CLAN (crew writers Torino, http://knz-clan.com)
tra cui: PIXELPANCHO, SHIRK, DAB_ONE.
> Venerdì 10 febbraio ore 19/22 – Dj set
NEXTONE (tra i maggiori esponenti della cultura Hip Hop internazionale)
> Martedì 14 febbraio ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing.
ABBOMINEVOLE (Milano, http://www2.autistici.org/apb/abbominevole.htm)
AMNKLAN (Torino)
B-KID (Torino)
> Venerdi 17 febbraio ore 19/22 – Live-set
BOBBY SOUL (Genova, Sensasciou, www.sensasciou.it , Blindosbarra)
LAURA MARS (Reggio Emilia, www.lauramars.it )
> Martedì 21 febbraio ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing.
GRASSHOPPER (Torino)
MUDDY (Torino)
> Venerdì 24 febbraio ore 19/22 – Dj/Mc set
DJ MESTA (Torino, www.djmesta.com)
MC J.O. (Mentispesse, Cagliari, www.mentispesse.com)
> Martedì 28 febbraio ore 15.00: MEETING/ROUND TABLE:
Incontro pubblico con l'artista bolognese DANIELE PARIO PERRA, presentazione video
del progetto FRESCO's REMOVAL (www.contraconcept.org) e round table tra giornalisti,
artisti, writers, operatori culturali per affrontare il tema della comunicazione spontanea.
Già accreditati: Bo130, Epidemic, Fatbombers.com, Galo, Grasshopper, Jaman, Muddy,
Microbo, PixelPancho, Pario Perra, Stillo, Tos.
L'incontro è pubblico, per partecipare accreditati inviare la richiesta a
[email protected]
ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing.
GALO (Amsterdam, Torino www.galoart.net )
MICROBO (Milano, www.microbo.com )
BO130 (Milano, www.bo130.org )
ore 19/22 – Live set
SURIAK (Torino, gia' facente parte del gruppo Torino Posse, la mitica TO.SSE)
DJ DECON (Torino)
DETTAGLI, IMMAGINI E BIOGRAFIE IN RETE SU WWW.ARTECA.ORG
FRESCO’S REMOVAL PROJECT
E’ un progetto di comunicazione che nasce dall’analisi dei messaggi che caratterizzano i nostri
paesaggi culturali in senso territoriale e concettuale insieme. La città è un immenso cartellone
pubblicitario utilizzato da tutti: enti pubblici che ricordano ai singoli cittadini loro doveri o limitazioni
personali e singoli individui che ricorrono alla comunicazione pubblica a simbolo del loro pensiero e
spesso in forma creativa – dalle scritte murali a piccole affissioni/annunci.
L’analisi rivela un articolata comunicazione globale che raccoglie tutti i messaggi presenti in una
città. Il loro insieme forma un solo corpo comunicativo, un immenso slogan creato da quell‘ insieme
di segni che formano il concept identificativo di una collettività - con relativi diritti, doveri e
consumi.
Parte di questi messaggi riguarda la comunicazione murale e ciò che spesso viene identificato come
scritta sul muro, oppure graffito o murales.
"Fresco’s Removal" è un‘ azione che ha per risultato finale la rimozione dei graffiti di testo
presenti sui muri dei territori cittadini e la successiva posa su tavola al fine di conservarli come
testimonianze culturali.
Obiettivo: conservare comunicazioni e tracce lasciate sui muri a testimonianza di pensieri e
sentimenti contemporanei percepiti o divulgati dai membri di una comunità.
I messaggi murali riconducibili a formazioni o tendenze politiche, movimenti culturali, musicali ed
altri, rappresentano profondamente la cultura degli ultimi decenni: la differenziazione per gruppi e il
relativo senso di appartenenza.
Il numero di queste diverse realtà aggregative è talmente ampio da renderne quasi impossibile la
codificazione, l’unico denominatore comune è il medium utilizzato per la divulgazione dei rispettivi
messaggi : il muro.
La comunicazione murale modifica il territorio fino a connotarlo come paesaggio culturale collettivo
dove la scritta di testo trasmette un segno di presenza e manifesta opinione. Al contrario la
copertura del segno rappresenta l’annullamento di queste differenziazioni ed il ritorno
all’omogeneità culturale - talvolta morale - oltre a rappresentare un ritorno all’ordine visivo di chi
riteneva il segno antiestetico o controtendenza.
In questa direzione analisi culturale della comunità e analisi paesaggistica del territorio si fondono in
un unico strumento: se della prima è un mezzo certo per la definizione delle identità, la stessa
scritta rappresenta, anche per il secondo criterio di analisi, un veicolo indispensabile per cogliere
variazioni di paesaggio urbano, con nuovo spirito estetico non riconducibile necessariamente
all’ordine precostituito.
I graffiti murali, come altri interventi del singolo, conferiscono allo spazio urbano un forte senso di
“uso” da parte dei suoi abitanti: la scritta è una struttura spontanea come i banchi degli ambulanti, i
chioschi, le insegne, il bucato steso ai balconi (ancora ove consentito) e rappresenta un’interazione
col territorio che spesso delimita i confini della comunità culturale residente per legittimarne il senso
di appartenenza.
Al contrario si porrebbe un problema di anonimato del territorio rispetto ai suoi inquilini e
un’assenza di visioni che rende gli abitanti estranei a casa loro, implicazioni sociali comprese;
talvolta anche un graffito sul muro contribuisce a risolvere le miopie programmatiche di chi non ha
considerato la necessità di spazi per tutte le generazioni e non solo le più consolidate.
Un muro è sempre e comunque uno sbarramento alla circolazione o un limite della proprietà limite
concettuale incluso.
In modo osato possiamo considerare lo stesso muro dal punto di vista della pianificazione estetica e
territoriale e forse quando non effigiato risulta per eccesso uno spazio “non planned” per l’abitudine
visiva alla decorazione di esterni propria della nostra cultura e decisamente orientata nel senso
comune di horror vacui.
Forse la reazione è simile ad altri interventi che notiamo tutti i giorni: le molte autocostruzioni al
limite della legge , capanni ed orti abusivi, tavolini improvvisati per il giuoco delle carte, pensiline
del trasporto pubblico riusate a riparo per le prostitute, barbecue improvvisati , lastricati cittadini
come territorio per gli skaters.Tutte strutture spontanee che, anche se per alcuni condannabili,
sopperiscono ad una vacanza progettuale alle categorie di persone non comprese nella progettazione
strutturale.
Inoltre rimane aperta la riflessione sui criteri estetici: chi trova sfregiante dei nostri landscape la
pubblicità; chi invece i cartelli monito delle autorità, chi ancora le scritte sui muri.
Possiamo chiederci quante di queste scritte sui muri sono realtà del nostro vivere comune e indagare
su quante persone rappresentino (decine, centinaia o migliaia) e ancor più a quante persone siano
dirette poiché spesso effigiano critiche alle convenzioni più comuni. A seguito rifletteremo sul tempo
necessario all’ estetizzazione delle rovine perchè divengano siti di interesse archeologico come i
graffiti del muro di Berlino, ormai patrimonio dell’umanità (immaginate il muro bianco e senza
scritte se può essere utile) ed indispensabile alla connotazione storica.
Consideriamo anche il rapporto di questi messaggi con l’arte pubblica: quante sculture pubbliche
sono state rimosse dopo i conflitti militari o sociali degli ultimi 50 anni e quante di esse
rappresentavano un passato esistente nella nostra coscienza collettiva? Quante opere
dell’architettura e edifici connotati esteticamente dai precedenti regimi e tendenze sono stati
eliminati? La scritta sul muro rappresenta gli stessi volumi di comunicazione, semplicemente con un
medium diverso e meno impegnativo.
Forse perché non esistono/evano spazi comunicativi diretti tra singolo e collettività senza la
connessione ad una rete, a un sistema televisivo o editoriale: soluzioni regolate che non consentono
la semplicità mediatica di un muro. O forse perché non esiste una ipotetica bacheca di
comunicazione pubblica tra singoli e collettività, un grande muro bianco in cui poter lasciare
direttamente messaggi utili o semplicemente segni della propria manifesta opinione od esistenza.
TECNICA
il progetto è diviso in due parti:
parte a indagine : la catalogazione fotografica di simboli, e graffiti in forma di testo scritto o
disegno consente il monitoraggio sociologico della comunità di riferimento.
parte b rimozione + conservazione: simboli e testi prescelti vengono rimossi dalla superficie
originaria e successivamente posati su tela.
alcuni dati
1 il disegno/graffito, la scritta di testo o il simbolo prescelto viene consolidato (prima di essere
staccato dal muro originario) con resine sintetiche.
2 dopo si applicano i collanti e la garza per lo stacco.
3 nelle 24 ore successive si stacca il tessuto con la parte di muro inclusa.
4 il prodotto dello stacco (solitamente di 1-2 millimetri di spessore) viene
accuratamente livellato e consolidato con resine sintetiche.
5 successivamente si incolla sul telaio intonacato che lo ospiterà per la posa
definitiva.
6 si rimuovono collanti e garza.
7 si consolida il risultato con resine sintetiche.
L’ intervento fresco’s removal, è realizzabile site-specific rimuovendo quindi scritte o simboli
presenti sui muri della città luogo dell’esposizione e riproponendoli all’interno dello spazio espositivo.
POST SCRIPTUM. il progetto è anche un workshop teorico - pratico che, dall’analisi della
comunicazione territoriale giunge al tema della conservazione culturale, fino alle fasi applicative di
sicuro coinvolgimento suggestivo per la natura dell’intervento.
CONCEPT l’indagine proposta consente una mappatura dei gruppi culturali presenti sul territorio e
suddivisi per aree di influenza tra centri storici, zone residenziali e periferie cittadine; analizzate in
modo sia verticale che orizzontale con particolare interesse alle zone di confine linguistico.
Nelle città già sede del progetto l’analisi ha rivelato un ampio panorama di tendenze socioculturali,
politiche e di costume molto utili alla comprensione dei valori di riferimento della comunità.
ARTIST
PIXELPANCHO
Torino
PixelPancho ha lasciato impresso il suo logo sui muri di Venezia, Milano, Genova,
Parigi, Heidelberg e naturalmente Torino dove vive. Robot grafici disegnati su
carta o piastrella e graffiti, robot intesi come automi, programmati per produrre
(produci – consuma - crepa), una visione critica del genere umano lobotomizzato
dai consumi manifestata attraverso la street art. E’ membro del KNZ-CLAN.
Ospitato all’Amantes con il suo primo progetto espositivo <VI ATTACCO AL
MURO>, sta preparando la sua prossima personale a Zagabria.
SHIRK
Torino
Shirk, torinese, disegno e pittura sono le passioni che condivide con il KNZ-CLAN
di cui è membro. Dipinge su tela con diverse tecniche, prediligendo la pittura ad
olio e lo spray per realizzare illustrazioni e grafiche 3d, ma l’obbiettivo principale
é pur sempre colpire <la pelle dei muri!> ...é lo spirito del writer che accomuna le
menti del suo gruppo, da quando ha impugnato per la prima volta uno spray ha
deciso che sarebbe stata la sua arma principale.
DAB_ONE
Torino
Torinese, ventunenne, membro di KNZ-Klan, ha iniziato ad interessarsi di writing
nel 1998, oggi non riesce più a farne a meno. Si interessa anche di web design e
grafica.
B-KID
Torino
Nasco come B-Kid 4 anni fa ma ora sono e rimango Kitz, Dirty Bombers Crew. In
quello che faccio ci metto l'anima e ogni occasione che mi capita sotto mano la
prendo al volo, mi serve per imparare e crescere sempre più. Mi sto dilettando
nella creazione di tele con l'uso di spray, stencil e pennarelli. Sono un novellino
ma sto cercando di crescere progressivamente con le mie stesse forze.
ABBOMINEVOLE
Milano
Abbominevole, classe 1979, di Legnano. Il contesto urbano è stato per lui il primo
stimolo alla creatività. Niente graffiti, solo firme sui muri. Questa accadeva
all'inizio. Poi è passato alle icone e ai santini, appiccicati alla meglio per le vie di
Milano. Insieme a Ozmo ha partecipato ad alcune mostre collettive della scena
artistica milanese, quali Assab One (Roberto Pinto, Assab), Questi fantasmi
(Massimo Kauffman, 1000eventi) e Black Album (Luca Beatrice, Galleria
Colombo). Ospite a Torino in occasione di Artissima.
AMNKLAN
Torino
L' unica cosa che mi preme dire nelle poche righe a mia disposizione e' che quello
che faccio e' WRITING, nient altro. New school
DANIELE PARIO PERRA
Bologna
L’ intervento fresco’s removal, è realizzabile site-specific rimuovendo scritte o
simboli presenti sui muri della città luogo dell’esposizione e riproponendoli
all’interno dello spazio espositivo.
POST SCRIPTUM. il progetto è anche un workshop teorico - pratico che,
dall’analisi della comunicazione territoriale giunge al tema della conservazione
culturale, fino alle fasi applicative di sicuro coinvolgimento suggestivo per la
natura dell’intervento.
CONCEPT l’indagine proposta consente una mappatura dei gruppi culturali
presenti sul territorio e suddivisi per aree di influenza tra centri storici, zone
residenziali e periferie cittadine; analizzate in modo sia verticale che orizzontale
con particolare interesse alle zone di confine linguistico.
Daniele Pario Perra, artista designer bolognese, vive e lavora tra Italia e
Svizzera.
GALO
Amsterdam - Torino
Fortemente legato alla scena new pop internazionale, fa della sua arte uno
strumento di comunicazione immediato. I suoi soggetti sono il frutto di
un'accurata ricerca artistica sul passaggio caotico ma non casuale di persone,
espressioni e situazioni della contemporaneità. I suoi materiali sono i più diversi,
dall'acrilico allo spray dalla tela alla plastica. Ha riscontrato forte successo una
volta approdato a Amsterdam, a Torino, città natale, è conosciuto nei giri ristretti
del writing e ai più attenti osservatori dei messaggi murali metropolitani.
MICROBO
Milano
Come lei stessa afferma, microbo è una piccola donna nata in Sicilia e cittadina
del pianeta terra.
Dopo aver studiato e lavorato a Londra, nell'ambito grafico e dei multimedia, si
trasferisce a Milano dove adesso vive e lavora. Col tempo ha trasformato la
tecnica acquisita in uno stile personale e individuale, riconosciuto oggi nel circuito
underground internazionale, spaziando a 360 gradi nelle varie discipline della
comunicazione visiva. Dipinti e illustrazioni rappresentano un microcosmo
immaginario, fatto di fili, cavi e creature viventi informi (spesso allucinati) che ci
ricordano la complessità della vita, sintetizzata in un microbo, prima forma di vita
sulla terra nata 3,7 miliardi di anni fa.
BO 130
Milano
Illustratore, graphic designer, artista, street artist.....tutti titoli o etichette con le
quali lui in realtà non si trova del tutto confortevole. Dipinge e disegna
illustrazioni, esplorando e integrando stampa e disegno a mano libera, computer e
pennelli, spray, stencil, adesivi, pennarelli. Le sue immagini prendono ispirazione
da situazioni di vita urbana, musica nera, culture differenti, cibo, sesso, cartoni
animati, fumetti... e i graffiti: "una delle influenze maggiori della mia vita..."
I suoi lavori si possono vedere su numerose pubblicazioni e magazines
internazionali come "STREET LOGO", di Tristan Manco e "THE ART OF
REBELLION"- di christian hundertmark come sui muri delle principali città
europeee.
GRASSHOPPER
Torino
Classe '66, si è avvicinato all'hip hop nell'82/83. Inizia a dipingere con lo spray
nel 1985 dopo aver frequentato un istituto superiore di grafica con
specializzazione in fotografia. Assieme a Muddy ha fatto parte di una delle prime
crew di writers in Italia: i TSG (The Shining Ghosts), attualmente SINC. Disegna
lettere come entità astratte per definire la realtà senza rappresentarla.
MUDDY
Torino
Old schooler torinese all'opera insieme a Grasshopper
NEXTONE
Torino
Geniale pioniere del movimento HipHop in Italia dai primi anni 80, riconosciuto
come uno dei migliori specialisti di Musica Black in Italia, ottimo produttore,
Ballerino e coreografo di fama mondiale da quasi un ventennio, nonché tra i
maggiori esponenti della cultura Hip Hop internazionale, è teso alla
sperimentazione e proprio in questo verso cresce e si evolve donando un impulso
positivo ed estremamente creativo alla stessa!
LAURA MARS
Reggio Emilia
Il progetto Laura Mars nasce alla fine del 1999 da Laura Rebuttini in
collaborazione con il chitarrista Erik Montanari. Il nome Laura Mars (allontanate il
pensiero di un possibile accostamento allo snack) è piaciuto subito alla Laura
"Rebu" per il suono morbido, pieno e rotondo, Per poi si scoprire che "Gli occhi di
Laura Mars" è il titolo di un film thriller e che la protagonista Laura Mars è una
famosa fotografa di moda, molto apprezzata ed allo stesso modo criticata per il
carattere provocatorio delle sue foto in quegli anni (siamo negli anni '70). Donna
piena di grinta, carattere, passione, sensualità, ed una sensibilità tale da
concederle il dono di vedere attraverso gli occhi di un assassino mentre questo
commette i suoi omicidi. Queste sono alcune tra le caratteristiche che la Rebuttini
cerca di sprigionare dalla musica di questo progetto.
BOBBY SOUL
Genova
15 anni di musica. Comincia come speaker radiofonico e DeeJay. A metà degli
anni 80 da vita, insieme a Dubmaster Spillus e al rapper inglese Soul Boy, alla
Soul Power Posse, una crew di Djs e Mc che si esibiva nei locali del centro storico
di Genova. Più tardi inizia a cantare R&B con lo storico gruppo dei Mellow Yellow,
mentre poi con Spillus e Fulvio Pereda inventa l’Astronaughty Studio. Nel 1992
producono il singolo della Genova Indians Posse, 500 Anni di sfruttamento, con
Papa Paul, Marco X e Bob Doc. L’anno dopo entra a far parte dei nuclei originali di
Sensasciou e Voci Atroci. Nel corso di quegli anni registra e produce
all'Astronaughty i primi tre dischi dei Sensasciou. Nel frattempo continua a
cantare e suonare Black Music con i Mellow Yellow e con lo storico gruppo di blues
Big Fat Mama e con Ouagadougou, con la cantante inglese Sharon Francis, più
nota come Asia. In studio registra un centinaio di brani, alcuni dei quali entrano a
far parte del repertorio dei Blindosbarra dove approda nel 1997. Nel 1999 esce
“Funk” l’album dei Blindosbarra. Nel Luglio del 2002 esce il disco nuovo dei
Blindosbarra “Blue Monday People” nel quale figura come cantante solista,
coautore e coproduttore. Nel 2004 ulteriore lavoro per i Sensasciou "
DJ MESTA
Torino
Appassionato di Snowboard e pioniere della specialità Half Pipe, Dj Mesta, uno dei
principali esponenti italiani della musica black, viene introdotto alla cultura Hip
Hop tramite la Breakdance già all'età di 12 anni. Dj da piu' di un decennio, nel
1993 Mesta si è trasferito a Londra. Attivo come Club/Mixtape DJ, Mesta ha
suonato nei migliori locali Londinesi, spesso al fianco degli amici Dj Kofi
(campione Inglese DMC) e Shortee Blitz (Kiss Fm), ma anche con DJs e gruppi di
fama mondiale (Derek B, Jazzy B/Soul II Soul, The Roots etc.). Lavorando
freelance per svariate ed affermate publicazioni internazionali (Echoes, AL
magazine etc.) e facendo da corrispondente estero a radio Station One (MI) ha
frequentato le stelle e i pesci grossi dell'industria musicale. Manager per II Dark
Records, produttore di Bloodhoundz e Da Regiment, promoter per Hardzone/Full
Service Promotions (Def Jam, VP etc.) e TimeZone, pioniere dello street team
internazionale per Bad Boy (P Diddy), istruttore di "Ghetto Grammar" insieme a
TY, organizzatore delle legendarie freestyle sessions di Cream of the Crop, nel
2000 Mesta è rientrato in Italia portando con se le sue esperienze.
MC J.O.
Cagliari
J.O.: MC, 31 anni. Membro della crew rap di Cagliari Mentispesse, attiva dal
1996; ha condotto per anni con TAO il programma radio Microphone Master
dedicato al rap (1994/2001). È interessato a tutta la musica nera e soprattutto al
funk dei primi anni '70. Nel 1998 ha conosciuto IBO e PSYCOBITCH e si è unito
alla crew MENTISPESSE.
SURIAK
Torino
Torinese attivo dai primi anni '90 con numerose jam session con vari rapper, tra
gli altri Neffa, Frankie Hi Nrg, La Pina oltre a elementi di grande levatura
nell'ambito dell'Hip Hop underground come Josta, Sa Razza...... Nel '92 entra a
far parte della Torino Posse, progetto parallelo di Bunna e Madasky (Africa Unite)
Paolone A.K.A. e Lucampione, come elemento di congiunzione tra il Ragamuffin e
il Rap. Sperimenta negli ultimi anni fusioni di generi, in particolare la
collaborazione con Samuel e Boosta dei Subsonica con i quali realizza un pezzo
copyleft distribuito in rete e molto apprezzato dai fan del celebre gruppo.
Speaker radiofonico per alcuni periodi, presentatore di battaglie di rap freestyle
con la collaborazione di D.J. Mesta del gruppo di d.j's dei Tech-Nitions, arriva nel
suo escursus musicale a incontrare Bobby Soul, cantante dei Blindosbarra e a
realizzare un primo pezzo assieme al musicista genovese.
DJ DECON
Torino
Giovane fenomeno dell'arte dello scratch, nonostante il poco tempo si e' gia'
messo in mostra ai piu' grazie all'incredibile abilita' nel graffiare i dischi con
maestria tanto da essere apprezzato in varie Jam session anche Jazz o con gruppi
musicali Soul anche a "Umbria Jazz", lo stesso DJ Gruff non ha esitato a portarlo
con se per esibizioni di turntablism.
CREDITS
Supported by:
Via San Massimo 5 bis
Ideazione, progettazione, coordinamento, comunicazione, grafica, webmaster AMANTES
(www.arteca.org) , con preziosi contributi di: Suriak, PixelPancho, Epidemic, www.fatbombers.com,
Galo, Daniele Pario Perra, Jaman.
by PixelPancho
by Epidemic
versione inglese on line by www.fatbombers.com
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Via Principe Amedeo 38/a, Torino
+39 011 8172427
[email protected]
www.arteca.org
ingresso libero in galleria
accesso al circolo con tessera ARCI
lunedì/sabato, ore 16.00/00.00
80 mq. nel centro di Torino, dal 1996 cuore pulsante delle avanguardie creative, Amantes ospita e
promuove eventi nel campo della videoarte e dei nuovi media, segue la scena cinematografica
indipendente (e militante), supporta e produce artisti emergenti in campo fotografico, è laboratorio
per le crew dj/vjing torinesi. La sede si trova a Torino in via Principe Amedeo 38/a, a due passi dal
Museo del Cinema; ingresso libero in galleria, accesso al circolo con tessera ARCI. In rete su
www.arteca.org.
dal lunedì al sabato.dalle ore 16.00 alle ore 24.00: spazio espositivo, dj e vj set, rassegne video, 2
postazione web, rivisteria alternativa, spazio per rassegne corsi e incontri, sala relax, aperitivi
tematici, ABC per bevitori gaudenti.
FLYER FRONTE/RETRO
10.000 copie/21 x 10 cm/CMYK/ 300 g./verniciati
URL: WWW.ARTECA.ORG