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CARTA DI IDENTITÀ • NOME: • QUANDO: • • • • LUOGO: TEMA: LINGUA: METRICA: Dolce Stil Novo Ultimi decenni del Duecento – inizio Trecento Bologna, Firenze Sentimento d’amore Volgare fiorentino Ballata, Canzone e Sonetto CARATTERISTICHE DEL DOLCE STIL NOVO Fu il primo movimento letterario italiano e fu definito così da Dante Alighieri nella Divina Commedia . L’aggettivo «novo» si riferisce alla nuova lingua volgare italiana, mentre l’aggettivo «dolce» si riferisce alla scelta di uno stile elegante. Secondo i poeti l’esperienza d’amore è propria dei cuori gentili, l’amore si manifesta attraverso la donna vista come una creatura angelica. LE FORME METRICHE Le forme metriche utilizzate sono: BALLATA componimento poetico di origine popolare, collegato con il canto e la danza. Il suo schema è costituito da strofe di versi e da un ritornello. CANZONE componimento poetico costituito da stanze e da un numero di versi rimati. SONETTO componimento formato da 14 versi endecasillabi (2 quartine e 2 terzine) I MAGGIORI ESPONENTI DEL DOLCE STIL NOVO Guido Guinizelli Dante Alighieri Guido Cavalcanti GUIDO GUINIZELLI Nasce a Bologna nel 1230, partecipa alla vita politica della città, la quale era divisa in guelfi e ghibellini. Nel 1270 diventa podestà di Castelfranco, ma nel 1274 viene esiliato dai guelfi a Monselice dove muore due anni dopo. DANTE ALIGHIERI Nacque a Firenze nel 1265, anche lui come Guinizelli, partecipa alla vita politica di Firenze. In gioventù frequenta il mondo intellettuale di Firenze raggiungendo i più alti vertici della poesia stilnovista. TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand’ella altui saluta, ch’ogne lingua devèn, tremando, muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’ umilta vestuta, e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrarsi sì piacente a chi la mira che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ ntendr no la può chi no la prova; E par che de la sua labbia si mova un spirito soave pien d’ amore, che va dicendo a l’ anima: Sospira GUIDO CAVALCANTE • Nacque a Firenze nel 1258 in una nobile famiglia guelfa. È ricordato per essere stato citato da Dante nel celebre sonetto delle Rime e nella Divina Commedia. Boccaccio lo cita in una novella del Decameron. GRUPPO DI LAVORO: TOMMASO TONAZZO CHRISTIAN ROSSI TOMMASO FACCIN