Scheda tecnica progetto

Transcript

Scheda tecnica progetto
Titolo Progetto
Paul Meurice: centro sportivo e servizi
Descrizione progetto
Centro Sportivo, Spazio Giovani e Centro psicopedagogico
Luogo
Edificio polivalente (palestra, impianti sportivi, spazi giovani, centro psicopedagogico)
Concorso internazionale di progettazione. Progetto vincitore
Committente
Ville de Paris
Equipe di progetto
Architettura: SCAPE
Strutture, Impianti, Economista: LGX Ingénierie
Bioclimatica: Franck Boutté Consultants
Acustica: ALTIA
Incarico
Completo (progetto e direzione lavori)
Classe energetica
Plan Climat Ville de Paris (50 kWh/ m2)
Cronologia
2011-2014
Dati progetto
SLP: 3800m2
Budget
10.100.000 €
Foto
Francesco Mattuzzi
Testo
L’obiettivo più ambizioso della ZAC (zone d’aménagement concerté) della Porte des Lilas,
situata nel quadrante nord-est della città, è quello di modificare i rapporti tra la Parigi interna
al Boulevard Périphérique e i comuni immediatamente limitrofi.
Non si tratta di cancellare la presenza di questa infrastruttura così importante nella vita della
metropoli parigina Si tratta di conferirle una nuova identità, di trasformarla in un momento di
passaggio attraverso il quale scoprire l’evoluzione di una città.
Non si vogliono negare i caratteri distintivi di due frammenti urbani costruiti in epoche diverse,
piuttosto di attenuarne i contrasti troppo stridenti.
L’area destinata ad accogliere il progetto è in una posizione ideale e si inserisce
perfettamente nella logica della ZAC, secondo la nostra interpretazione. Essa è situata verso
il limite sud della ZAC, in prossimità degli spazi verdi del Quartier Fougères che aprono nuove
prospettive su Bagnolet e creano un continuum con il sistema degli impianti sportivi e pubblici,
ed in posizione di perfetta visibilità dal Boulevard Périphérique.
Disponiamo dunque di uno spazio libero, sull’infrastruttura di copertura del Périphérique, e di
un terreno da edificare sulla base di un programma denso e importante. Il principio da cui
muove il nostro progetto è quello di spingere al massimo le potenzialità di questo sito.
Prima scelta: sfruttare lo spazio vuoto
E’ un’occasione rara in un contesto così denso e una possibilità di inserirsi al meglio nel
sistema paesaggio della ZAC, dalla Plaine Saint-Denis a Bagnolet.
Si è deciso allora di strutturare il progetto in modo da non occupare interamente la copertura
del Périphérique con i due campi sportivi come previsto dal programma, ma di preservarne
una parte per realizzare un giardino, uno spazio-filtro, una pausa, una sorpresa nel contesto
visivo di quest’infrastruttura.
Seconda scelta: immaginare un sistema che garantisca la continuità tra il quartiere e i suoi
servizi.
Situando la palestra al livello semi interrato, si è creato al livello della strada un atrio molto
permeabile e, al piano superiore, un livello a diretto contatto con la struttura di copertura del
Périphérique. Qui prevediamo di realizzare il secondo campo sportivo
Terza scelta: concepire un edificio compatto e unitario che conservi l’autonomia delle sue
funzioni.
Al livello del quartiere, l’utente percepisce chiaramente i tre programmi e vi accede in modo
chiaro; si relazione ad un complesso dove i volumi della palestra, dello spazio giovani e del
centro psicopedagogico si alternano a patii luminosi e verdi che vivacizzano il percorso lungo
la facciata. A livello della città e quindi in rapporto alla ZAC e al Périphérique, i tre programmi
si fondono, e costituiscono un’architettura dall’immagine chiara e semplice, un volume
compatto, dove le grandi vetrate verticali creano il legame fra la linea di terra ed il cielo.
Una leggera vibrazione del cemento in facciata lo mette in relazione con gli elementi metallici,
che chiudono gli spazi verdi e sportivi.
Al suo interno, l’edificio è un sistema vivo, dove, nel rispetto delle regole e delle esigenze di
intimità proprie ad ogni attività, abbiamo voluto creare un dispositivo di relazioni visive ricco e
vario.
La sala della palestra è il cuore del progetto: mette in relazione i terreni sportivi esterni e il
giardino da un lato, e il grande hall d’ingresso con lo spazio di arrampicata, dall’altro.
Lo scopo è di creare un’atmosfera positiva, dove si percepisca l’energia della pratica sportiva,
restando protetti dalle interferenze acustiche e visive.