pag 27 - Il mare di Palmi “restituisce” una autobetoniera!
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pag 27 - Il mare di Palmi “restituisce” una autobetoniera!
Voci dal Sud 27 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 6 Giugno 2010 Il mare di Palmi “restituisce” una autobetoniera! Viaggiava su una nave diretta in Libano la betoniera “spiaggiata” Rotto i cavi di ancoraggio scivolò a mare - Come ha fatto a galleggiare? Ivan Pugliese - Gazzetta del Sud Palmi (RC) - Giorni addietro cinque pescatori della cittadina tirrenica hanno avvistato al largo della Tonnara di Palmi un qualcosa di colore giallo che galleggiava a qualche decina di metri dalla battigia. Incuriositi hanno salpato le loro barche e si sono avvicinati all’insolito oggetto che tranquillamente galleggiava. La meravilgia è stata quando si sono resi conto che lo strano oggetto altro non era che un camion! un’autobetoniera a 4 assi enorme. Lo spettacolo non era da tutti i giorni, ma hanno pensato che l’oggetto andasse recuperato dal momento che nuovo avrebbe un valore di circa 200.000 euro. La Legge del mare vuole che se il relitto non viene reclamato dal legittimo proprietario la proprietà diventa da chi l’ha trobato. In caso, invece che spunti il legittimo proprietario questi è tenuto a ricompensare il ritrovatore con una somma in percentuale del valore dell’oggetto. Ma andiamo al fatto specifico. Quello di lunedì (17 Maggio u.s.) è stato un ritrovamento alquanto bizzarro. Ma anche la storia che ruota attorno alla betoniera “spiaggiata” alla Tonnara in contrada “Scinà” (foto) è alquanto rocambolesca. Il “day after” per gli uomini del commissariato di Polizia, guidati dal dirigente Stefano Dodaro, è stato alquanto faticoso. Alla fine della giornata però i risultati sono arrivati. In un primo momento pare che la pista seguita non fosse quella esatta, a causa delle cattive condizioni del numero di telaio, unico indizio per giungere alla soluzione, tenendo conto del fatto che la betoniera era sprovvista di targhe o di sigle di riconoscimento. Una volta però ricavato l’esatto numero di telaio il quadro si è fatto più chiaro per gli agenti di Palmi e la storia che è venuta... a galla (è il caso di dirlo) pare non avere nulla da invidiare a un giallo. La betoniera per quattro volte è stata oggetto di vendite non andate a buon fine dalle imprese che ne detenevano l’uso. Il tutto sino a quando non si è giunti alla vendita all’asta effettuata a Varese il 18 marzo. L’acquisto è stato effettuato da un libanese M. M., che pare sia un imprenditore edile e proprietario di una società in provincia di Piacenza. Una volta effettuato l’acquisto, il mezzo è stato imbarcato su una nave battente bandiera libanese salpata qualche tempo fa dal porto di Marina di Carrara ed è attesa nel porto di Sidone, in Libano, il 20 maggio. L’imprenditore libanese era all’oscuro di quanto accaduto ed ha avuto contezza dei fatti soltanto una volta contattato dal personale di Polizia di Palmi. Lo stesso pare si sia detto pronto a recarsi in Calabria per procedere al recupero del proprio automezzo custodito presso la Capitaneria di Porto di Gioia. Per sapere come sono andate realmente le cose sopra la nave cargo che stava trasportando la betoniera, bisognerà invece attendere l’approdo. I particolari emersi una volta portato all’asciutto il mezzo, come la presenza di cavi d’acciaio spezzati molto probabilmente utilizzati per il “rizzaggio” ed il fissaggio del mezzo ad una nave, sembrano infine confermare la ricostruzione fornita dall’imprenditore libanese. Il resto lo ha fatto la forza del mare.