Progetto Life bridge

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Progetto Life bridge
“ALLEGATO 6”
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO:
voce 4
“Un ponte per l’autonomia” – LIFE BRIDGE
SETTORE e Area di Intervento:
voce 5
A06 - Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
voce7
Il Progetto “Un ponte per l’autonomia” ha l’obiettivo di sostenere le persone medullolese
durante il percorso di reinserimento familiare, sociale, lavorativo nel modo più efficace
possibile attraverso la sperimentazione assistita di attività della vita quotidiana e di attività
formative e ludico-ricreative condotte da persone esterne al reparto (volontari del Servizio
Civile Nazionale). Il progetto, che comprende attività sia individuali che di gruppo, è calibrato
sulle esigenze del singolo degente e risulta parte integrante del percorso riabilitativo
predisposto dagli operatori socio-sanitari dell’Unità Spinale.
A prosecuzione di quanto già svolto nei precedenti progetti di Servizio civile si propone:
•La partecipazione dei volontari alle uscite all’esterno del reparto da parte dei degenti,
organizzate e condotte dal responsabile del Life-Bridge. Tali uscite hanno lo scopo di mettere
i degenti in condizione di misurarsi con situazioni della vita quotidiana già durante il periodo
del ricovero al fine di sostenerli nella ripresa di contatto con la realtà esterna e di migliorarne
il grado di autonomia;
•La prosecuzione di corsi individuali di informatica di base (per una durata di 50 ore per
ciascun corso). I corsi mirano a fornire le conoscenze elementari di informatica al fine di
stimolare una ripresa di contatto dei degenti con la realtà esterna attraverso l’accesso alle
risorse offerte dalla rete e di sostenerli nell’approfondimento della conoscenza di uno
strumento ormai sempre più imprescindibile per un reinserimento lavorativo, anche in
considerazione delle ridotte competenze fisiche che la disabilità comporta.
•La prosecuzione di un laboratorio musicale e di un laboratorio di arti figurative che
costituiscano al tempo stesso un’occasione per allenare e affinare le competenze fisiche
residue di persone medullolese -in stretta collaborazione con il personale fisioterapico del
reparto- e che consentano alle persone ricoverate presso l’Unità Spinale di esprimere la
propria creatività,.
•La continuazione di un angolo ludico-sportivo con tavolo per il ping-pong, calcio balilla,
console per videogiochi, giochi da tavolo (carte, scacchi, dama, giochi in scatola, ecc) con lo
scopo di favorire la socializzazione tra i degenti e di offrire loro momenti di evasione e relax
durante un periodo difficile come quello del ricovero ospedaliero. Per l’attività di tennis
tavolo, i volontari del servizio civile collaboreranno l’istruttore sportivo presente nel reparto.
•Prosecuzione dei servizi di assistenza rivolta ai degenti con lesione midollare nella fase di
accesso all’Unità Spinale e alle strutture ambulatoriali mediante mezzi propri, offrendo una
servizio di sorveglianza nella fase di parcheggio del mezzo stesso e nella fase di discesa e di
salita dai propri autoveicoli alla carrozzina e viceversa.
•L’implementazione dell’utilizzo di una sala proiezioni dove i degenti dell’Unità spinale
possano assistere a proiezioni di film ed eventi sportivi, così da creare momenti di svago e di
socializzazione per i degenti stessi e per i loro familiari e amici.
•La prosecuzione di un’attività di giardinaggio accessibile nelle aree verdi del reparto. Tale
attività, pensata in modo particolare per le persone più anziane -anche in considerazione
dell’innalzamento dell’età media dei degenti del reparto- rappresenta un’opportunità per
allenare e affinare le competenze motorie residue: pertanto sarà condotta dai degenti sotto la
supervisione del responsabile del progetto Life Bridge, in collaborazione con il personale
fisioterapico del reparto e con i volontari dell’associazione AVO.
•Prosecuzione dei corsi di Lingua Italiana rivolti a degenti stranieri, che risultano sempre più
numerosi anche in conseguenza dei flussi migratori che stanno riguardando da vicino il nostro
Paese, al fine di offrire loro gli strumenti basilari per comunicare con gli operatori del reparto
e per socializzare con gli altri degenti, con il conseguente risultato di rendere più veloce ed
efficace il percorso di inserimento sociale dei suddetti pazienti.
•La prosecuzione di un servizio di prestito bibliotecario all’interno del reparto, in
collaborazione con la Biblioteca delle Oblate di Firenze, gestito in modo esclusivo dai
volontari del Servizio civile, che rappresenti un’opportunità di svago e di riflessione non solo
per i degenti ma anche per i loro familiari e per gli operatori del reparto.
•Il potenziamento di percorsi vocazionali e formativi al fine di favorire il reinserimento
lavorativo delle persone con lesione midollare.
Il progetto prevede poi l’attivazione di nuovi servizi e iniziative rivolti ai degenti dell’Unità
spinale:
•L’assistenza ai degenti nell’utilizzo della cucina accessibile per la preparazione di cene di
reparto o di semplici ricette (dolci, ecc), sotto la supervisione del responsabile del progetto
Life Bridge.
•L’affiancamento del responsabile del progetto Life Bridge nell’utilizzo da parte dei degenti
della console Nintendo Wii per il potenziamento delle competenze motorie residue.
•L’affiancamento del responsabile del Life bridge – in collaborazione con i terapisti
occupazionali- nell’individuazione e la sperimentazione di ausili informatici (comandi vocali,
puntatori a infrarossi, touchpad, track-ball, eviacam, ecc) da parte di persone con lesione
midollare, con competenze motorie ridotte se non del tutto assenti.
Nei tre precedenti progetti, la collaborazione del personale del Servizio civile nazionale si è
dimostrata particolarmente indicata per affiancare l’équipe dell’Unità spinale nella
realizzazione delle attività di Life Bridge: la realizzazione di tali attività risulta infatti ancor
più efficace in presenza di personale non strettamente sanitario, identificando pertanto
l’apporto dei volontari del Servizio civile come uno strumento particolarmente indicato –
nonché particolarmente gradito dagli utenti- nel sostenere il processo di reinserimento sociale
del degente, al fine di raggiungere il massimo grado di autonomia consentita.
ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEI VOLONTARI
voce 8.3
Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Nell’espletamento delle varie attività del progetto, i volontari del servizio civile dovranno in
particolare sviluppare i laboratori previsti negli obiettivi illustrati al punto 7. Nell’ordine:
•Corso di informatica di base: realizzazione di corsi individuali di informatica riguardanti i
concetti basilari (sistemi operativi Windows e Mac OS X, navigazione Internet, programmi di
videoscrittura, Social network, programmi di masterizzazione, virus e antivirus, programmi di
messaggistica istantanea e VoIP, ). Individuazione e sperimentazione, in collaborazione con i
terapisti occupazionali, di ausili informatici (comandi vocali, puntatori a infrarossi, touchpad,
track ball, eviacam) che permettano l’utilizzo del pc a persone con limitate competenze
motorie agli arti superiori, addestramento all’utilizzo di smartphone e tablet.
•Laboratorio di arti figurative: insegnamento dei rudimenti della tecnica di pittura ad
acquerello rivolto, in particolar modo, a persone affette da tetraplegia al fine di allenare e
dunque migliorare, in collaborazione con i terapisti occupazionali, i movimenti fini degli arti
superiori. A conclusione del corso è previsto l’allestimento all’interno del reparto di
un’esposizione dei lavori svolti.
•Laboratorio musicale: individuazione degli strumenti musicali più consoni a ciascun degente
(in base ai gusti personali e alle abilità fisiche residue) e sostegno nell’avviamento alla pratica
della musica e del canto, in collaborazione con un maestro di chitarra e un maestro di basso e
batteria. Realizzazione di un saggio finale all’esterno del reparto.
•Lingua Italiana: realizzazione, ogni qual volta ce ne sia la necessità, di corsi di Lingua
Italiana rivolti a degenti stranieri, avvalendosi di vari strumenti come libri di testo e supporti
informatici per l’insegnamento dei rudimenti e delle regole basilari della nostra Lingua.
•Angolo ludico-sportivo: affiancamento dei degenti nelle attività ludiche e sportive realizzare
in reparto, al fine di favorire il processo di socializzazione tra i degenti e di supportarli, sotto
la supervisione dei terapisti occupazionali, nell’esercizio delle competenze motorie residue, in
un contesto più spensierato rispetto a quello prettamente riabilitativo-fisioterapico.
•Sala proiezione: organizzazione e pubblicizzazione delle proiezioni di film e eventi sportivi,
in coordinazione coni volontari di AVO di Spingilavita onlus, al fine di creare un ambito
favorevole alla socializzazione e momenti di evasione dalle difficoltà conseguenti al ricovero
in ospedale.
•Prestito bibliotecario: svolgimento di un servizio di prestito e restituzione di libri, dvd e
audiolibri nell’ambito della collaborazione tra Unità spinale e Biblioteca delle Oblate, così da
soddisfare nel modo migliore possibile le richieste dei degenti.
•Uscite guidate: supporto logistico, sotto la supervisione del responsabile del “Life-Bridge”
nelle attività di addestramento in carrozzina all’esterno dell’ospedale; supervisione nella
sperimentazione dell’utilizzo di mezzi pubblici o nella verifica degli accorgimenti e delle
tecniche per il superamento delle barriere architettoniche presenti in città; accompagnamento
dei degenti nella sperimentazione di attività di vita quotidiana esterne al reparto (aperitivi,
cinema, stadio, concerti, musei, cene in pizzeria, mostre, pub, ecc) al fine di rendere più
efficace il percorso di reinserimento sociale delle persone con lesione midollare.
•Accoglienza: sorveglianza alle manovre di parcheggio dei pazienti medullolesi e assistenza
nella fase del trasferimento dalla macchina alla carrozzina e viceversa, al momento l’accesso
al reparto.
•Percorsi vocazionali e formativi: creazione di contesti atti a individuare possibili sbocchi
lavorativi per le persone con lesione midollare, anche in collaborazione con aziende del
territorio, e conseguente attivazione di percorsi formativi facendo anche alle risorse messe a
disposizione dalle Istituzioni locali (ad esempio, il Progetto Trio).
•Nintendo Wii: assistenza ai degenti impegnati nell’attività di potenziamento delle
competenze motorie residue svolta tramite l’utilizzo della console Nintendo Wii.
•Ausili informatici: assistenza nella sperimentazione degli ausili informatici da parte dei
degenti del reparto affetti da tetraplegia al fine di individuare lo strumento che più si confà
alle esigenze di ciascun degente con limitazioni agli arti superiori.
•Giardinaggio: affiancamento dei degenti, e in particolar modo delle persone più anziane
ricoverate in unità spinale, nell’attività di giardinaggio accessibile nelle aree verdi del reparto.
I volontari del Servizio civile avranno un ruolo di supporto, assieme agli altri volontari di
AVO e Spingilavita onlus nell’allestimento e nella conduzione di suddette attività condotte in
prima persona dal responsabile del progetto “Life-Bridge” e in stretta collaborazione con i
terapisti occupazionali (nell’ottica di agevolare la partecipazione alle attività da parte dei
degenti).
Nella realizzazione dei laboratori, i volontari del Servizio civile prenderanno parte
all’organizzazione dei corsi e all’insegnamento delle varie discipline e tecniche;
nella realizzazione delle uscite all’esterno del reparto parteciperanno all’organizzazione
logistica dell’attività e forniranno un supporto ai degenti che ne prenderanno parte, in virtù
della formazione svolta nelle prime settimane di realizzazione del progetto assieme al
responsabile del Life Bridge e ai fisioterapisti del reparto.
CRITERI DI SELEZIONE
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La selezione dei volontari avverrà mediante colloquio motivazionale e valutazione delle
competenze trasversali tramite la somministrazione di un test di valutazione ed ha l’obiettivo
di meglio inquadrare le caratteristiche del candidato in termini di abilità e competenze
personali. Il test non concorre alla costituzione del punteggio finale sulla base del quale viene
effettuata la selezione. Inoltre viene valutato il curriculum con attribuzione di punteggio.
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
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numero ore di servizio 30 settimanali
voce 14
giorni di servizio a settimana 5
voce 15
Flessibilità oraria: disponibilità alla turnazione mattina/pomeriggio.
Partecipazione ad eventuali eventi organizzati dall’Ente o ad eventi a cui lo stesso aderisce in
giorni festivi e/o prefestivi con riposo da compensare entro i 15 gg successivi.
voce 22
Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Per l’accesso alla selezione ed al progetto, saranno considerati i requisiti richiesti dalla Legge
64/2001, n.64.
Tuttavia, saranno considerati requisiti aggiuntivi la predisposizione ai rapporti umani e
soprattutto la disponibilità anche a turnazioni di orario. Queste caratteristiche, ad integrazione
di quelle previste dalla legge sopraindicata, consentiranno un miglior inserimento del
volontario nel contesto di strutture che privilegiano i rapporti con il pubblico.
Una buona conoscenza del PC, strumento al quale è subordinata tutta l’attività ospedalierouniversitaria (dall’accesso, al ricovero, alle liste operatorie, le prenotazioni di prestazioni
ambulatoriali e indagini diagnostiche), è un elemento importante dato che l’Azienda è dotata
di molteplici applicativi informatici; in quest’ottica, una buona padronanza, consentirebbe al
volontario di integrare velocemente le proprie competenze con le necessità del sistema
ospedaliero. La conoscenza di tali strumenti verrà approfondita nella formazione specifica, ma
una conoscenza di base documentata dai candidati sarà presa in considerazione durante i
colloqui di selezione.
La predisposizione ai rapporti umani si rende necessaria soprattutto per la natura dell’Ente: un
ospedale è un ambiente dove la relazione con il pubblico riveste caratteri del tutto particolari.
La formazione specifica si occuperà di offrire ai volontari alcuni strumenti necessari per lo
svolgimento dei progetti, ma anche in questo caso una naturale predisposizione alla
disponibilità, alla pazienza, all’ascolto e alla comprensione delle varie situazioni che
oggettivamente si potranno presentare giornalmente al volontario e la motivazione
complessiva a far parte del progetto saranno valutate con particolare attenzione. Per questo,
nell’ambito della selezione, verrà utilizzato un questionario motivazionale.
Infine, in merito alla flessibilità di orario, questa è correlata ai servizi alla persona: pur nei
limiti orari definiti dal progetto, l’articolazione del servizio terrà inevitabilmente conto della
turnazione mattina/pomeriggio. Tali requisiti verranno verificati in sede di colloquio
SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI:
voce 9-12-Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4
-Numero posti con solo vitto: 4
voce 16 sedi di attuazione:
-Dipartimento Agenzia Regionale Medulloleso, Largo Palagi 1, 50139 Firenze. Cod: 61500,
OLP: Daddi M.
CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI:
voce 26
L’Università degli Studi di Firenze può riconoscere crediti formativi per il Servizio Civile
Nazionale.
Il numero di crediti riconosciuti può variare a seconda dei diversi corsi di laurea in relazione e
all’attinenza con il piano di studio specifico.
voce 27
Non sono previsti tirocini riconosciuti a termine di legge.
voce 28
Le competenze che i volontari acquisiranno nel corso dell’espletamento del servizio sono in
primo luogo di carattere relazionale e professionale nell’ambito dell’accoglienza e delle
relazioni con il pubblico. Al termine del periodo di servizio ogni volontario potrà avere nel
proprio curriculum:
•un certificato di servizio, a firma del Direttore Generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria Careggi, da allegare al curriculum come anno di servizio prestato nella P.A. e
utilizzabile per ottenere punteggi nei concorsi pubblici;
•una certificazione, rilasciato a firma del Direttore Generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria Careggi, che riconosce le competenze professionali acquisite nel corso del
servizio, con indicazione della formazione generale e specifica alla quale il volontario ha
partecipato;
•una certificazione di superamento del Corso BLSD (Basic Life Support- Defibrillation): si
tratta di una certificazione formale, ottenuta tramite il rilascio di una attestato di qualifica
rilasciata al termine di un corso e previo il superamento di un esame.
L’AOU Careggi è Provider riconosciuto dall’ IRC (Italian Resuscitation Council), Ente terzo
accreditato per la formazione e l’ottenimento della qualifica valida ai fini del CV.
Attestato di partecipazione al corso di formazione per il personale neoassunto “LAVORARE
IN SICUREZZA” in attuazione del D.Lgs. 81/08 MODULO M2-M3-M4
FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI:
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Nel proporre i contenuti della formazione, è stato previsto che:
•durante le lezioni frontali, tenute in aula con l’utilizzo di video-proiettore, verranno
distribuite dispense e/o raccolte di documenti. Tali documenti verranno diffusi in forma
digitale sul sito internet, che avrà anche la funzione di raccogliere e diffondere il materiale
didattico per i volontari;
•durante i periodici incontri di verifica e monitoraggio della formazione previsti, sia dal piano
di monitoraggio del progetto che dal monitoraggio del piano della formazione, verranno
predisposti modulistiche e questionari utili alla valorizzazione delle esperienze di ogni
volontario;
•utilizzo dei role-play, un particolare tipo di esercitazione che ha lo scopo di rendere chi vi
partecipa consapevole del proprio atteggiamento ed in particolare evidenzia le modalità con
cui si propone nella relazione e nella comunicazione. Tale metodologia stimola
l’apprendimento di competenze attraverso l’esperienza e l’osservazione del comportamento
degli altri ed i commenti ricevuti sul proprio.
In particolare verranno proposti i seguenti moduli formativi:
Modulo A: Aspetti relazionali: 9 ore
•Identità del gruppo in formazione e gestione dei conflitti (5 ore); Niddomi-Coppitz-Frulli
•URP e tutela del cittadino: le funzioni di front office (4 ore); Landi-Vettori
Modulo B: Aspetti professionali: 17 ore
•Contratti e normativa servizio civile (3 ore); Gabrielli-Carpini
•Normativa in campo sanitario (3 ore); Nencetti-Rinaldi
•La privacy in sanità-Trasparenza e anticorruzione (5 ore); Tagliaferri-Orsi
•Lavorare in sicurezza: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei
volontari in progetti di servizio civile (6 ore)+ FAD; Nannucci
Modulo C: Aspetti tecnici: 6 ore
•Portale AOU Careggi : La rete intranet aziendale (3 ore); Landi- Vettori
•Applicativi Informatici specifici aziendali: BOOK, Elefante on the web, HIS CAREGGI,
FIRST AID, APP Smart Hospital(3 ore); Rinaldi-Landi
Modulo D: Aspetti tecnico Sanitari: 10 ore
•Tessera Sanitaria e Fascicolo Elettronico Sanitario (2 ore); Landi- Urbini
•BLSD Basic Life Support Defibrillation di primo livello (8 ore); Anestesisti e Infermieri
professionali dell’IRC
Tirocinio: 30 ore
•Simulazioni off-line (10 ore)
•Tirocinio con affiancamento di operatore (10 ore)
•Inserimento in gruppo di lavoro (10 ore)
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La durata della Formazione Specifica ammonta complessivamente a 72 ore.
Tutte le ore di formazione verranno erogate entro il 90° giorno dall’avvio del progetto.