Progetto Cooperazione allo sviluppo dei processi di tutela e
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Progetto Cooperazione allo sviluppo dei processi di tutela e
Progetto Cooperazione allo sviluppo dei processi di tutela e valorizzazione dell'ambiente in Bosnia Erzegovina Dati generali Gestione: ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste Durata: 2003 - 2006 Importo complessivo: € 518.961,57 Finanziatori: Ministero degli Affari Esteri (ex legge 84/2001), Regione Lombardia - DG Qualità dell'Ambiente (ex L.R. 7/1994), Parchi Regionali Adda Sud, Campo dei Fiori, Oglio Sud, Orobie Bergamasche, Serio Partner italiani: OnG Alisei (coordinamento in loco), Università di Firenze-Dip. Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università di Padova-Dip. Territorio e Sistemi Agro-Forestali Partner locali: Parco Nazionale Sutjeska, Parco Naturale Hutovo Blato, Azienda Forestale "Sarajevo Sume", Società Forestale Economica Cantone Zenicko-Dobojnski, Azienda Forestale Herzegbosanske Sume, Facoltà di Scienze Forestali di Sarajevo e di Banja Luka, Associazione di pesca sportiva "Dunajac", OnG "Mocvara" e "Fondeko" Obiettivi del progetto Lo scopo del progetto è principalmente individuato nel sostegno alla realizzazione di interventi nelle aree di rilevanza ambientale e nel sostegno alla ricerca scientifica per far fronte all’urgente necessità di riabilitare le attività economiche nel settore ambientale, forestale e turistico. Sulla base delle priorità individuate dalla Legge 84/01, nel contesto della cooperazione decentrata, gli obiettivi che il progetto intende perseguire si realizzano attraverso azioni dirette ed indirette sul territorio e trovano corrispondenza con i seguenti settori della Legge: 1) 2) 3) 4) 5) Tutela e promozione ambientale; Promozione della cooperazione interetnica e dei programmi interculturali; Sostegno allo sviluppo economico locale; Rafforzamento delle istituzioni locali; Formazione professionale. Attività del progetto Il progetto è costituito da una serie di attività d’intervento ripartite in cinque settori: 1) Interventi diretti alla riqualificazione degli ecosistemi naturali e al recupero delle strutture turistiche, ricreative e didattiche nelle aree protette e di rilevanza ambientale a) Nell'area di Kakanj: ripristino delle condizioni di naturalità dell'area mineraria degradata in accordo alle indicazioni predisposte nel piano di riqualificazione del sito minerario finanziato all'interno del progetto; b) Sul fiume Neretva, nei pressi di Citluk: azioni di risanamento di un tratto spondale del fiume e allestimento di aree sosta nell'area riqualificata; c) Nel Parco Nazionale Sutjeska: realizzazione del Giardino Botanico "Tjentiste", avente finalità didattico-scientifiche, realizzazione di aree di sosta, recupero della segnaletica di orientamento e del complesso ricreativo-sportivo di Tjentiste; d) Nel Parco Naturale di Hutovo Blato: realizzazione di uno studio per il recupero e la conservazione della popolazione di cavalli selvatici, acquisto di un trattore e di attrezzatura per la prevenzione incendi, ripopolamento con anatidi e specie ittiche; e) Nel Cantone di Sarajevo: realizzazione di lavori di rimboschimento, cure colturali e sistemazione di attrezzature ricreative nelle aree di Popov Gaj e Zmaievac e recupero dell'area ricreativa nell'area protetta della cascata Skakavac; f) Realizzazione di un programma di educazione ambientale sulle erbe medicinali rivolto alle scuole elementari nei dintorni di Capljina, Neum e Citluk, nell'Erzegovina; g) Contributo alla stampa di due numeri della rivista ambientale "Fondeko svijet" edita dalla OnG Fondeko di Sarajevo; h) Sistemazione del giardino, anche per la fruizione pubblica, del Centro Internazionale per Studenti di Sarajevo, gestito dalla Provincia francescana "Srebrena". 2) Sostegno e sviluppo delle attività di tutela e conservazione della biodiversità a) Realizzazione dello studio “Genetic differentiation among populations from Italy and Bosnia-Hercegovina of common ash (Fraxinus excelsior) and identification of Regions of Provenance”; b) Realizzazione dell'inventario della biodiversità vegetale della foresta vergine di Perućica nel Parco Nazionale Sutjeska; c) Realizzazione di attività di formazione professionale, presso l'Università di Firenze – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali forestali, per dottorandi bosniaci della Facoltà di Scienze forestali di Banja Luka e Sarajevo; d) Realizzazione di uno studio sulle condizioni fitosanitarie dei boschi in Bosnia Erzegovina, con particolare riferimento ai problemi dell'abete bianco (Abies alba); e) Realizzazione di un campo di collezione di Pioppo nero (Populus nigra) nel vivaio di Zepce per la conservazione del pool genetico della specie e la produzione di materiale di qualità. 3) Interventi di pianificazione territoriale per la valorizzazione di aree di rilevanza ambientale a) Predisposizione di un piano di riqualificazione nell'area mineraria di Kakanj; b) Predisposizione del Piano di valorizzazione turistica nel Parco Naturale Hutovo Blato. 4) Interventi di scambio professionale tra gestori di risorse naturali a) Viaggio di studio per direttori e tecnici di parchi regionali lombardi nelle aree protette di Hutovo Blato e Sutjeska e seminario di approfondimento "Esperienze nella gestione dei parchi"; b) Viaggio di aggiornamento finalizzato al consolidamento delle relazioni bilaterali tra i Parchi lombardi cofinanziatori del progetto e i Parchi bosniaci beneficiari. 5) Promozione delle linee-guida per una gestione forestale sostenibile e l'avvio di procedure di certificazione ambientale a) Realizzazione del progetto "Support for forest certification process in Bosnia and Herzegovina-case of study". Particolare risonanza e successo a livello nazionale bosniaco hanno avuto i seguenti progetti realizzati: Support for forest certification process in Bosnia and Herzegovina-case of study: Il progetto, realizzato dalla Facoltà di Scienze Forestali di Sarajevo, ha avuto come obiettivo principale quello di testare, per la prima volta, su un’azienda forestale bosniaca l’applicazione degli Standard Internazionali di Certificazione FSC (Forest Stewardship Council). Il progetto ha assunto, quindi, un importante ruolo di “progetto pilota” per la diffusione della certificazione forestale come elemento di valorizzazione della produzione di materiale legnoso di qualità, ma anche come strumento di lotta per l’illegal logging. Per la realizzazione del progetto l’Università di Sarajevo è stata supportata dalla collaborazione dell’Università di Padova – Dip. Territorio e Sistemi Agro-Forestali che ha fornito assistenza tecnica organizzativa ed operativa durante tutte le fasi di lavoro, e dalla Società ICILA S.r.l. di Lissone (MI), in qualità di Ente di Certificazione accreditato FSC. Avviato nell’agosto del 2005, il progetto si è concluso a settembre 2006 con il conseguimento della certificazione forestale dell’Azienda Forestale “Herzegbosanske Šume” – Dipartimento di Kupres. L’iniziativa, realizzata con successo grazie agli sforzi e la forte volontà di tutti i soggetti coinvolti, ha consentito, inoltre, di testare ed indirizzare la definizione degli Standard Nazionali FSC che costituiscono obiettivo di un più ampio progetto finanziato dalla Banca Mondiale. Progetto Giardino Botanico "Tjentiste” – Parco Nazionale Sutjeska Il progetto, elaborato dalla Facoltà di Scienze Forestali di Banja Luka, ha come obiettivo principale quello di raccogliere le specie botaniche tipiche del Parco Nazionale di Sutjeska in un'unica area di circa 8 ettari, presso la località Tjentiste, centro turistico e ricreativo situato a 580 m slm, consentendo a chiunque di osservare, entro un piccolo spazio, il grande patrimonio naturale del parco. Nel giardino saranno presenti le specie autoctone forestali già preesistenti ai margini dell’area progettuale, un "dendrarium" che include piante d'alto fusto ed arbustive ed una collezione di piante erbacee Il "Dendrarium" si suddivide in 9 sezioni all'interno delle quali sono presenti ben 181 taxa, raggruppati per Genere, identificati nel Parco di Sutjeska. La suddivisione per Genere tiene in considerazione le micro-caratteristiche climatiche e morfologiche (inclinazione del terreno, esposizione solare, umidità del suolo, etc.) per lo sviluppo ottimale delle piante. Le collezioni di piante erbacee rappresentano sette distinte tipologie di specie: erbacee del sottobosco forestale, erbacee prative, stenoendemiche di montagna, igrofile e acquatiche, velenose, officinali ed aromatiche. L'impianto delle collezioni tiene conto delle diverse esigenze pedologiche, climatiche e morfologiche, formando specifici microhabitat Il progetto prevede, inoltre, la ristrutturazione del complesso della ex Villa di Tito che sarà adibito a centro polifunzionale didattico, la costruzione di un vivaio a supporto della gestione del giardino e struttura per la conservazione e riproduzione delle specie e l'allestimento di arredo per la fruizione turistica. Considerate le risorse finanziarie disponibili nell’ambito del progetto “Cooperazione allo sviluppo dei processi di valorizzazione dell’ambiente in Bosnia Erzegovina”, sono stati finanziati solamente l’elaborazione del progetto generale ed un primo lotto di lavori costituito dalla sistemazione del terreno e dei canali d’acqua preesistenti e funzionali per la ricostruzione degli ambienti umidi, dalla sistemazione e ampliamento della rete sentieristica per la fruizione del giardino botanico. Gli interventi di realizzazione del giardino botanico stanno tuttora proseguendo con alcuni finanziamenti della Regione Lombardia concessi ai sensi della L.R. 20/89 ai progetti della OnG Alisei ed in cui ERSAF collabora a vario titolo ("Progetto di tutela e gestione sostenibile delle risorse ambientali in Bosnia ed Erzegovina“ e "Attività multisettoriali in tema di gestione sostenibile delle risorse ambientali nelle aree di Hutovo Blato e Sutjeska in Bosnia ed Erzegovina“). Il grande successo del progetto a livello locale sta, inoltre, attirando finanziamenti anche da parte dei Ministeri del governo della Repubblika Srpska. Piano di valorizzazione turistica nel Parco Naturale Hutovo Blato Il progetto realizzato dal Parco Naturale di Hutovo Blato in collaborazione con esperti del settore, si basa su un moderno approccio all'uso e alla valorizzazione dello spazio definendo aree di protezione, di sviluppo turistico, di ricreazione e didattica e di sviluppo economico, garantendo nel contempo le finalità proprie del parco naturale. Nella stesura del piano ha avuto un ruolo importante la partecipazione agli incontri di lavoro della popolazione locale, nonché delle amministrazioni comunali, dei ministeri e delle comunità nazionali ed internazionali, che in tali sedi hanno potuto fornire il proprio contributo. Il Piano è, quindi, frutto di un intenso lavoro di sinergia che ha riscosso l’attenzione di molti stakeholder e sta fungendo da “input” e testo di riferimento per l’avvio di nuovi progetti nel Parco.