Le nuove aliquote IVA nell`edilizia Come
Transcript
Le nuove aliquote IVA nell`edilizia Come
16 economicrevue fiscalità daně 27 Le nuove aliquote IVA nell‘edilizia Come cambierà il mercato degli immobili? Martin Fott Con l’ingresso della RC nell’Unione europea il 1.5.2004, tra i cittadini cechi sta dilagando più che una „felice“ attesa, una sorta di timore per lo sviluppo futuro, in particolare per gli attesi rincari. I timori per l’aumento dei prezzi nascono in parte dall’ingresso nel mercato unico europeo, ma ancor più dal passaggio di alcune aliquote di imposta sul valore aggiunto (IVA) dall’aliquota ridotta del 5% all’aliquota ordinaria del 19%, in risposta alle richieste della normativa europea. Questa modifica coinvolge anche il settore dell’edilizia. Potrebbe quindi succedere che anche i lavori edili rincareranno presto del 14%? IT In attesa di un aumento dei prezzi in seguito alle maggiori aliquote IVA sui lavori edili, in Repubblica ceca assisteremo ad un boom edilizio. Dopo il rincaro, però, la domanda di immobili potrebbe diminuire notevolmente. È necessario prima di tutto distinguere le forniture di immobili residenziali e lavori edili a fini abitativi, per i quali l’Unione europea ha concesso un’eccezione alla RC, in quanto la RC potrà portare l’aliquota ridotta a quella ordinaria solo nel 2008. Da maggio, solo i lavori edili non a fini residenziali, quindi legati ad esempio, alle infrastrutture di trasporto, alla costruzione di uffici, a spazi per attività di impresa, ecc., saranno sottoposti alla maggiore aliquota ordinaria. Le costruzioni residenziali invece rimarranno ad aliquota ridotta del 5% fino alla fine del 2007. Il boom edilizio cesserà forse nel 2007 Per gli appartamenti si attende un aumento dei prezzi, dapprima solo graduale, poi invece più consistente, in base a come gli interessati acquisteranno appartamenti in proprietà entro la fine del 2007. Nel 2003 l’aumento delle costruzioni abitative era già stato evidente, ad esempio, nel primo semestre, con un incremento del 6% rispetto al 2002, e il boom continua ancora. Anche se non è chiaro se questo è dovuto solo alla modifica dell’aliquota, è probabile che gli investitori cerchino di accelerare i lavori proprio per questo motivo. Attualmente si costruiscono circa 30.000 nuovi appartamenti l’anno, anche se il fabbisogno della popolazione è in percentuale decine di volte più alto. Dopo il 2008 ci si può attendere, purtroppo, che l’edilizia residenziale subisca un rallentamento. La bolla legata all’incremento artificiale della domanda di appartamenti prima dell’aumento dell’imposta, alla fine del 2007 si sgonfierà e, probabilmente, la domanda diminuirà. L’acquirente degli appartamenti risentirà notevolmente dell’aumento dell’IVA nel 2008, in quanto dovrà sostenerne il costo dell’aliquota maggiore nel prezzo finale. Alcuni esperti delle agenzie immobiliari tuttavia affermano che non è detto che si giunga ad un aumento dei prezzi degli appartamenti in tutti i casi. Ad esempio, nella capitale Praga, il mercato immobiliare è ritenuto surriscaldato, cioè i prezzi degli appartamenti, in alcuni casi, sono sopravvalutati e il livello dei prezzi nel 2003, in seguito ai fatti avvenuti nel 2002, è aumentato del 10%. Ci si attende anche un ulteriore aumento dei prezzi dei nuovi appartamenti, gli appartamenti di lusso e quelli ubicati nei posti più prestigiosi (ad esempio in Praga nei quartieri di Malá Strana, Staré Město e Vinohrady), tuttavia, nonostante l’aumento delle aliquote IVA dovrebbero diminuire i prezzi dei vecchi appartamenti nei condomini dei fiscalità daně 27 economicrevue proietterà sui prezzi finali sul mercato, si può solo speculare, in quanto sul prezzo dei lavori edili avranno il loro peso anche molti altri fattori oltre alla sola modifica delle aliquote di imposta, come ad esempio, lo stesso ingresso della RC nel mercato unico e l’eventuale maggiore interesse degli Europei sugli immobili cechi. La verità si vedrà nel prossimo futuro per gli spazi non residenziali, e nel 2008 per gli stabili abitativi. quartieri nella periferia di Praga. Alcuni interessati, infatti, in attesa dell’aumento dei prezzi dopo l’ingresso nell’EU, hanno acquistato a titolo speculativo appartamenti anche a prezzi molto alti. Ora li potrebbe attendere una delusione, in quanto alcune agenzie immobiliari e la Banca Českomoravská hypoteční banka prevedono una diminuzione dei prezzi di alcuni appartamenti condominiali, addirittura fino al 20%. IVA: maggiori costi per cittadini e comuni Nelle costruzioni non residenziali, la situazione è più complessa e non è molto chiaro come si manifesterà la maggiore aliquota di imposta. Tuttavia, gli imprenditori sono in gran parte soggetti IVA, l’IVA per loro è solo una voce transitoria, e quindi le modifiche delle aliquote li riguardano solo parzialmente. L’aumento dell’IVA si manifesterà invece maggiormente nei bilanci dei comuni e delle municipalità che non sono soggetti IVA, e che pertanto subiranno l’aumento degli investimenti edilizi. I Comuni appartengono, tra l’altro, ai maggiori clienti delle imprese edili. Si presume che per gli investimenti dei comuni, che nella maggior parte dei casi sono costituiti da lavori edili, in RC si sborsino circa 25 miliardi di corone l’anno. L’aumento dell’IVA quindi porterà ai comuni molti miliardi di maggiori costi. Come già detto, si giungerà ad una svolta maggiore nel 2008 per quanto riguarda gli appartamenti. Gli acquirenti degli appartamenti rappresentano una estesa gamma di persone, la maggior parte delle quali non sono imprenditori e non sono soggetti IVA. Per questo, il rincaro si manifesterà nel prezzo finale del prodotto, aumenteranno i prezzi dei lavori edili nelle costruzioni abitative e questo significherà per il vasto pubblico una minore capacità di accedere agli appartamenti. Il futuro del mercato immobiliare dipende anche dagli interventi dello stato Lo stato può ovviare in certo modo a queste conseguenze negative. La RC, nelle trattative per l‘ingresso nell‘EU, si è impegnata a sottoporre i lavori edili dall’aliquota ridotta all’aliquota ordinaria IVA, cosa che ha già fatto, tuttavia l’ammontare di questa aliquota non è rigidamente stabilita dall’Unione europea ed è di competenza della normativa nazionale. Con l’abbassamento dell’aliquota ordinaria dal 22 al 19% lo Stato ha certamente alleggerito le conseguenze derivate dall’assoggettamento di alcuni servizi dall’aliquota ridotta all’aliquota ordinaria. In RC sono cadute, ad esempio, le proposte per l’introduzione di una terza aliquota speciale per i lavori edili, e comunque l’Unione europea non permette l’aumento del numero di aliquote, quindi se l’UE non concede una eccezione, queste proposte non possono essere applicate. Il Governo tuttavia deve acconsentire ad una soluzione più praticabile e „giocare“ con l’aliquota ordinaria. E‘ tenuta solo ad adempiere alla condizione del contratto di accesso che prevede il divieto di abbassare l’imposta sui lavori edili al di sotto del 15%. Per questo, tra gennaio e febbraio, il Governo ha realmente proposto che dal 1.5.2004 l’aliquota base venga ridotta dal 19 al 22%, e questa proposta alla fine di febbraio è stata approvata. Anche questo tuttavia costituisce un forte aumento in confronto all’attuale 5%. Come tuttavia la maggiore aliquota IVA si Le aliquote IVA Stati membri EU – Aliquote IVA in % • • • • • • • • • • • • • • • Belgio 21 Danimarca 25 Finlandia 22 Francia 19,6 Irlanda 21 Italia 20 Lussemburgo 15 Germania 16 Paesi Bassi 19 Portogallo 19 Austria 20 Grecia 18 Spagna 16 Svezia 25 Gran Bretagna 17,5 Nuovi Paesi comunitari IVA in % • • • • • • • • • • Rep. ceca 19 Estonia 18 Cipro 15 Lituania 18 Lettonia 18 Ungheria 25 Malta 15 Polonia 22 Slovacchia 19 Slovenia 20 17