Notiziario Aprile 2009 Anno 8 / Numero 1

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Notiziario Aprile 2009 Anno 8 / Numero 1
D
Igienista Dentale
I
Anno 8 - numero I
aprile 2009
Rivista ufficiale U.N.I.D.
HUBER JULIANE
AVERTO CIRO
ILARI FRANCA
BALDINI VALERIA
INGEGNERI ALESSANDRA
BARONE ANGELO VICO
LATTARI MARCO
BASONE MEIRE
LAURITANO MASSIMO
BERNARDO MAURIZIO
LIBERATI SIMONA
BERNETTI MARCO
LO CONTI LAURA
BERNINI LARA
LO FORTE VINCENZO
BIONDO ERMELINDA BEATRICE
LUCATTINI SIMONA
BORSETTI BARBARA
MANCINELLI MONIA
BRUNELLI GRAZIANO RICCARDO
MARIGLIANO DANIELA
CAGOSSI DIANA
MAROCCO ANNA
CARACCIOLO ANTONIO
MAZZARELLA MARIAROSARIA
CASCIO CINZIA
MINGOIA SILVIA
CASTIGLIONI GLORIA
MOLLICA MARIA VIRGINIA
CAZZOLA LUCA
MONTANARI RAFFAELLA
CECCHINATO ELEONORA
NARDI CATERINA
CIARELLI VALERIA
NOCERA MAURIZIO
COGNIGNI CLAUDIA
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BENVENUTO AI NUOVI SOCI
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GRISELLI LORENZA
GUERRA EGIDIO
GUZZETTA GABRIELLA
HOLLRIAL SONJA
EDITORIALE
CHI VUOLE GLI IGIENISTI DENTALI ABILITATI???
a cura di
Gianfranco Sorgente
Carissime Colleghe, cari colleghi,
mi viene da dire, anzi da urlare: nessuno li vuole!! Eppure proprio pochi giorni fa, la Corte Suprema di Cassazione (ricordo: organo supremo della Magistratura), ha pronunciato la seguente sentenza:
“Con la sentenza in epigrafe, il Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Belluno, nella udienza fissata ex art. 447 c.p.p., applicava al sig.., norma degli art.
444 e 448 c.p.p., riconosciute le attenuanti generiche, la
pena patteggiata di giorni 18 di reclusione, sostituita con
euro 684 di multa, in ordine al reato di cui agli art. 11°,
348 c.p.p., per aver il medesimo, quale medico-chirurgo
specializzato in odontoiatria e titolare di studio dentistico
in concorso con... e..., consentito a costoro di svolgere
atti tipici della professione odontoiatrica (prelevamento
di impronte nel cavo orale) o di igienista dentale (ablazione del tartaro e lucidatura delle arcate dentarie), senza
essere provvisti del relativo titolo di abilitazione”.
Quello che sconcerta, è la presunzione e l’arroganza
di alcuni Medici-Dentisti, tanto è vero che il Sig.
Dentista si è fatto tutti i gradi di giudizio, sostenendo
che “l’attività dell’Igienista Dentale non rientra nel
paradigma di cui art. 348 c.p., che si riferisce esclusivamente all’esercizio di una professione, per la
quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato,
dato che, per l’attività di Igienista Dentale, non si richiede né il superamento di un Esame di Stato, né l’iscrizione ad un apposito albo”, ecc. ecc. (potete visionare la sentenza in toto sul sito www.unid.it).
In sostanza il dentista affermava che, siccome noi
Igienisti Dentali non sosteniamo un Esame di Stato,
(cosa del tutto falsa, poiché in realtà viene svolto da
tutti, come da norma art.2 D.M. 15 marzo 1999,
n.137) e non abbiamo un Albo (questo non vuol dire
che la nostra non sia una Professione normata e protetta, lo è già anche senza Ordine o Albo), era lecito
che l’Assistente di studio odontoiatrico potesse fare
l’ablazione tartaro ed altro.
Ebbene, la Cassazione ha detto NO, condannando il
Dentista: gli unici che possono mettere le “mani in
bocca” sono gli Odontoiatri e gli Igienisti Dentali. Le
A.S.O. assistenti di studio odontoiatrico assistono
nei loro compiti l’Odontoiatra o l’Igienista Dentale.
Bella vittoria diciamo tutti, quindi tutto risolto, da ora
in poi ognuno al suo posto!!
Direi proprio di no e vi riporto una delle tante lettere
da me inviate, in questo caso ad un Ordine Provinciale
dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri questa volta del
nord-est.
Mi spiego meglio: mesi fa compariva nel sito ufficiale
di questo Ordine, un annuncio neanche tanto velato di
una ASO esperta in ablazione tartaro.
Prendo carta e penna, anzi non si usa più, tastiera e pc
e scrivo al Dott. Presidente di codesto Ordine. Una
lettera in cui dicevo soltanto di prestare più attenzione
a questo tipo di annunci e gli ricordavo che gli unici
abilitati a mettere le “mani in bocca” sono gli Odontoiatri, il Medico Chirurgo (chiaramente iscritto all’Albo degli Odontoiatri) e l’Igienista Dentale.
Vi riporto la sintesi della risposta: non gli è piaciuta
la mia affermazione, mettere le “mani in bocca”, gli
ricorda un passato in cui la professione di Odontoiatra era più vicina a quella del barbiere che a quella
di medico (un po’ di folklore non guasta). Ma udite,
udite, cosa scrive; riporto il testo riferito sempre a
chi mette le “mani in bocca”:… “In questa ottica,
solo e soltanto l’odontoiatra è abilitato all’esercizio
dell’Odontoiatria, né il Medico Chirurgo, né l’Igienista. Se al momento attuale sussiste una qualche
abilitazione all’esercizio professionale dell’Igienista,
pur trattandosi di una professione che non afferisce
al nostro Ordine, a puro titolo di curiosità, le sarei
grato se mi volesse fornire una delucidazione su
modalità ed autonomia”...aggiunge poi dicendo che
“Le competenze della ASO sono nell’ambito della
delega che riceve dal professionista per quanto riguarda tutte le attività delegabili”.
Ma Voi pensate che sia finita qui??? No cari... questo
è solo l’inizio e vi riporto quanto da me letto qualche
giorno fa (documento trovato su internet, proveniente
dalla Regione Lombardia, torniamo al nord-ovest) ad
una tavola rotonda, dove c’erano tutti i Presidenti
delle Associazioni di Dentisti, Igienisti ecc.
Riporto parte del testo: “Figura Professionale codice
FP210 Assistente alla Poltrona, settore Sanità e Assistenza Sociale”, in seguito elenca la Denominazione
delle competenze, poi elenca le Descrizioni delle
Competenze e tra queste riporto esattamente quello
che c’e scritto: “Essere in grado di realizzare la detartrasi dentale”, vado un po’ più avanti e leggo “eliminare l’eccesso di placca e tartaro su ciascun dente, utilizzando lo specifico strumento sterile ad ultrasuoni
eseguire l’igiene sotto-gengivale di ciascun dente
ecc. ecc.” Vado ancora più avanti e leggo tra le capacità, udite, senza svenire: “Utilizzo di turbina con
fresa a gommino per la lucidatura dello smalto dentale”. Speravo che questo documento fosse uno
scherzo, ma purtroppo non è così.
Io non sono contrario alla qualificazione e formazione
delle ASO, purché avvenga attraverso un adeguato
percorso formativo, perché altrimenti, in questo
modo, si può determinare una inevitabile incentivazione dell’abusivismo.
Spero tanto di avere letto male e capito peggio. Attendo qualcuno di Voi, più saggio di me, che mi faccia capire!
Ma chi ci vuole e qual è il nostro posto, sempre che
esista?
Il testo integrale dei documenti citati à visionabile sul
sito www.unid.it.
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ASSISTENTI STUDIO ODONTOIATRICO
AGGIORNAMENTO SITUAZIONE CORSI FORMAZIONE
a cura di
Laura Antonia Marino
Come tutti sappiamo, in molte Regioni si
stanno svolgendo corsi di formazione professionale per le Assistenti di studio odontoiatrico e/o alla poltrona. Siamo tutti concordi
nel ritenere che fosse necessario e doveroso
riconoscere il tanto sospirato e atteso riconoscimento con l’assegnazione del profilo professionale e l’istituzione di corsi specifici di
formazione. Purtroppo come avviene spesso
nel nostro paese, i Corsi approvati e non, in
alcune Regioni hanno generato confusione
nei loro contenuti.
I corsi di Formazione rilasciano un Attestato di Competenza che è acquisito nel
corso di formazione in base alle materie
trattate e alla pratica svolta. Spesso sono
organizzati in modo tale che sia fornita non
solo conoscenza, ma anche abilità pratica
operativa, rispetto a competenze pertinenti
solo al profilo dell’Igienista Dentale
creando inutili sovrapposizioni.
(www.cfpsondrio.It/Fabbisogni Formativi/
Dizionari_acess/Ass.poltrona.pdf).
La strumentalizzazione Demagogica di alcune Associazioni, il non rispetto e totale disinteresse di altre Organizzazioni del mondo
odontoiatrico, portano inevitabilmente alla
confusione, con il rischio di eludere la legalità, favorendo la tanto denunciata questione
dell’abusivismo. Se ci fosse più volontà, serietà e rispetto per i profili già esistenti, forse
questo non avverrebbe o almeno sarebbe limitato e confinabile in alcuni situazioni di
odontoiatria selvaggia.
Chi paga in termini di salute e qualità di prestazione è l’ignaro cittadino che, di fronte ad
un “camice bianco” o ad “un bel sorriso”
pensa di trovarsi sempre alla presenza di un
valido e rispettoso professionista, in possesso dei necessari requisiti professionali.
Sollecitati a una risposta, in merito alla vasta giungla di corsi professionalizzanti, in
parte riconosciuti, la nostra Associazione di
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categoria ha ravvisato la necessità di acquisire un parere legale e di attivarsi per affrontare tali situazioni con interventi concreti. Intendiamo adottare gli strumenti
legali consoni al caso, come quello della
diffida, della semplice comunicazione
informativa, fino alla richiesta di modificare alcune materie trattate, per svilupparne
altre consone al profilo ASO, come deliberato da molte Regioni.
In Lombardia esiste il Profilo ASO (DDG
6481-14/6/2007) e molti corsi sono stati attivati. Alcuni di questi formano la base ad un
percorso e contesto di materie che vanno oltre le competenze richieste dal profilo ASO,
fornendo autonomia esecutiva. La conseguente acquisizione dell’attestato di competenza, potrebbe in qualche modo indurre il
Professionista poco informato a sentirsi autorizzato ad utilizzare il proprio dipendente
ASO per funzioni e ruoli che non gli competono. Gli stessi corsi, non chiariscono le finalità e l’esclusività dell’assistenza all’Odontoiatra, illudendo il partecipante, che
pensa all’acquisizione di un titolo rispetto ad
un’altro.
Ci siamo mossi allora in termini propositivi,
fornendo la nostra disponibilità nel suggerire
argomenti pertinenti al profilo ed al loro approfondimento, per ovviare a tale disattenzione. Siamo in attesa ora di una risposta.
Inoltre alle Istituzioni è stata inviata richiesta, per conoscere quanti corsi di Formazione per tale profilo sono stati Autorizzati in Regione Lombardia. Ora non ci
resta che attendere e sperare che le nostre
preoccupazioni siano neutralizzate con atteggiamenti e comportamenti seri e nel rispetto delle professionalità. Il rispetto e la
serietà non possono che essere fautori di
fatti e comportamenti eticamente positivi
nel confronto delle persone. È quello che
tutti ci auspichiamo.
NON TUTTI SANNO CHE...
STORIA DELLA PRIMA SCUOLA
DI IGIENE DENTALE
a cura di
Paola Lastella, Igor De Pasquale
Il concetto di cure professionali di Igiene
Dentale fu sviluppato nella prima parte del
ventesimo secolo. Il termine “Igiene dentale” fu attribuito al Dott. Alfred Civilion
Fones, il più importante esponente del movimento promotore dell’importanza dell’Igiene Dentale, diffusosi poi a livello
mondiale e il fondatore della “Scuola di
Igiene dentale” che portava il suo nome all’Università di Bridgeport: la prima scuola
di Igiene Dentale nel mondo.
Alfred Civilion Fones nato nel 1869, era un
dentista americano di Bridgeport nel Connecticut, figlio di un odontoiatra che era il
primo consulente dentale della città di Bridgeport. Alfred Fones si laureò al New York
College nel 1890 e dopo aver praticato l’odontoiatria per circa cinque anni, si convinse
dell’importanza della prevenzione nella salute orale.
Le sue idee di Igiene Dentale e Prevenzione
della malattia, erano quasi sconosciute a
quei tempi, in un campo dove spesso la soluzione al trattamento dei problemi dentali
erano le estrazioni degli elementi.
Nel 1906 decise di istruire la sua assistente
alla poltrona, sua cugina Irene M. Newman,
alle manovre di igiene dentale ed agli altri trattamenti di prevenzione sui bambini, facendo
di lei la prima Igienista Dentale del mondo.
Gli insegnamenti impartiti da Alfred Fones
ad Irene Newman consistevano in gran parte
nello svolgere manovre di igiene orale sotto
la sua guida.
Come ausilio all’insegnamento, Fones utilizzava i denti estratti durante la sua pratica
odontoiatrica, li montava in un modello in
gesso, posizionando attorno ai colletti piccole
quantità di gesso di Parigi colorato, in modo
da rappresentare residui di tartaro e pigmenti.
La Newman cominciò la sua pratica di prevenzione orale sui pazienti nel 1907 e ricevette qualche anno dopo, la prima licenza
come Igienista Dentale nel Connecticut. Divenne il primo Presidente dell’ Associazione
degli Igienisti Dentali del Connecticut. La
Newman morì il 15 novembre del 1958 all’età di 83 anni.
Fones affermava, che questo lavoro di educazione pubblica a cui l’igienista dentale è chiamata, deve considerarsi il canale attraverso il
quale passa la conoscenza dell’odontoiatria
sull’igiene orale. La costante educazione all’
igiene orale è il più grande servizio che l’igienista dentale possa proporre alla collettività, inoltre rappresenta la migliore alleata
alla branca dell’igiene in generale.
La formazione data ad Irene Newman sembrava essere molto efficace e d’aiuto ai bambini, così Fones istituì un programma per
effettuare dei trattamenti di prevenzione, disponibili per tutti gli alunni di Bridgeport.
Nel 1913 egli fondò una scuola per Igienisti
Dentali, convincendo il Provveditore agli
Studi di Bridgeport a finanziare questo programma. Sebbene lui prevedesse la presenza
dell’Igienista negli studi odontoiatrici, credeva che fosse altrettanto importante la sua
presenza nelle scuole.
Fones riuscì a racimolare un totale di 46.000
dollari per aprire la scuola di Igiene Dentale.
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La prima classe era composta da 34 donne,
molte di loro erano vecchie maestre di
scuola, ormai in pensione, infermiere e
mogli di medici. I corsi trattavano l’Anatomia del dente, l’Istologia e la pratica clinica.
Il motivo per cui ancora oggi, nonostante
l’evoluzione della professione, molte persone parlano di Igienista Dentale al femminile, sta proprio nelle origini di questa
figura, che nasce appunto come ruolo attribuito espressamente al genere femminile.
Le prime lezioni della “Clinica Fones per
Igienisti Dentali” erano tenute nel garage
dietro lo studio del Dott. Fones al n.° 10 di
Washington Avenue a Bridgeport.
Nonostante il luogo modesto, i docenti che
sostenevano le lezioni erano decani delle
scuole odontoiatriche della Pensilvenia e
Harvard, sette professori da Yale e due dalla
Columbia oltre ad altri noti professionisti
statunitensi e non solo. Tra gli istruttori vi
erano Dentisti del luogo ed altri provenienti
dal Giappone. Nel giugno del 1915, un totale di 27 studenti si laurearono per la prima
volta. Molti di questi laureati andarono a lavorare nel distretto scolastico di Bridgeport
e nel tempo riuscirono ad abbassare del 75%
l’incidenza della carie tra gli studenti.
Qualche anno dopo, Fones sospese le attività della scuola per cominciare a dedicare
più tempo a viaggiare ed agli studi sull’Igiene Dentale.
11 anni dopo la sua morte (avvenuta il 15
marzo del 1938) nel 1949, alcuni odontoiatri del Junior College del Connecticut (dove
Fones fu uno degli amministratori), ripresero
le attività della scuola di Igiene Dentale.
La Fones School of Dental Hygiene adesso
si trova all’Università di Bridgeport.
Le fotografie delle prime classi e la pratica clinica, dimostrano le differenze tra gli inizi della
formazione in Igiene Dentale e le classi moderne, rispetto agli stili di trattamento, apparecchiature e controllo delle infezioni, ma lo
spirito della cultura dell’igiene e della prevenzione continua da allora, dando vita a più di
200 scuole di igiene dentale e 120.000 Igienisti Dentali certificati soltanto negli Stati Uniti.
L’associazione degli Igienisti Dentali americani, fondata nel 1923 e l’associazione dentale
del Connecticut, istituirono il premio Alfred
Fones per riconoscere il successo e la dedizione alla professione di Igienista Dentale.
La Fones School di Igiene Dentale accreditata dal 1953, prevede attualmente tre programmi di Igiene Dentale in cui gli studenti
completano gli studi in due o tre anni: Associate in Science (A.S.) laurea della durata
di due anni; Bachelor of Science (B.S.) laurea online e Master of Science (M.S).
TROVATO GENE IN GRADO DI PRODURRE LO SMALTO DEI DENTI
Il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) e diretta da
Chrissa Kioussi, del College of Pharmacy alla Oregon State University ha portato alla scoperta del “gene del bianco sorriso”, ovvero il gene che determina la formazione dello smalto dei denti. Il gene denominato “Ctip2” dà vita alla formazione e alla maturazione degli ameloblasti, le cellule deputate alla produzione dello smalto che riveste la superficie esterna
della corona del dente.
Gli studi condotti fino a questo momento, si erano basati sulla produzione della parte interna del dente, nel tentativo che
lasciava sperare in una riproduzione dell’intero dente in provetta, ciò che mancava era la possibilità di dare vita alla formazione dello smalto. Lo studio è stato condotto su embrioni di topolini in cui è stato inattivato il gene Ctip2: si è visto
che in questi topolini si formava la radice del dente e l'abbozzo, ma non si formava lo smalto, perché non si originavano
gli ameloblasti.
Questa importante scoperta darà luogo in futuro alla possibilità di produrre smalto in laboratorio a partire da cellule staminali, aumentando sicuramente le possibilità di intervento nella cura della carie e di altre problematiche odontoiatriche.
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PROGETTO U.N.I.D. SUNSTAR
a cura di
Nicola Lavalle
A novembre è partito il progetto “L’Igienista
Dentale in Farmacia”. Man mano che l’azienda mi comunica l’elenco delle farmacie
interessate, io, dalla lista dei colleghi che
hanno fatto richiesta di partecipazione al
progetto, individuo i partecipanti tenendo
conto di vari fattori: data domanda, situazione tesseramento, distanza. Continuamente
molti soci mi chiedono notizie sull’andamento del progetto. Le regioni interessate
fino a questo momento sono: Campania,
Friuli, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia,
Toscana, Veneto; molto probabilmente altre
regioni verranno incluse, ma tutto dipende
dall’azienda.
Il partecipare a questo progetto come responsabile, è per me molto impegnativo, in
quanto una volta ricevuto il nominativo della
farmacia e identificato l’igienista a cui dare
l’incarico, iniziano una serie di telefonate e
di scambi di e-mail che servono a fare da
collegamento ad anello tra me Farmacia,
Igienista, e Sunstar: impegnativo sì! Ma importante! …in quanto ho l’opportunità di
conoscere meglio nei modi, nell’impegno
lavorativo, nel carattere più o meno espansivo, nella riservatezza, alcuni soci di cui
fino a quel momento conoscevo solo il nome
e forse il volto.
Ho chiesto ad alcuni di loro, impressioni e riflessioni, ve ne elenco alcune:
1. “Caro Nicola, venerdì c’è stato il mio
“Battesimo” in Farmacia. Riguardo al rapporto con i farmacisti direi ottimo, mentre
pessimo è stato il rapporto con i clienti
della Farmacia: i più erano anziani e poco
interessati, molti andavano di fretta, altri
invece (quasi esclusivamente giovani)
erano molto interessati all’argomento prevenzione, alle tecniche ed agli strumenti di
igiene domiciliare e si sono mostrati altrettanto interessati alla “nuova” figura
professionale che ero lì a rappresentare”
(GRAZIA)
2. “Al di là del sentirsi realmente parte di un
gruppo, quale è l’UNID, la cosa che reputo realmente importante è che questo
progetto mi ha reso parte integrante del
processo di visibilità della nostra professione qui a Palermo dove, purtroppo è
poco conosciuta. inoltre, questa giornata
mi ha permesso di dimostrare, al di fuori
dello studio che la mia preparazione non
è limitata né limitante al solo distretto
orale e mi permette, quindi di agire nella
sintomatologia delle diverse patologie riscuotendo, come spesso mi accade, interesse e gratitudine.” (RITA)
3. “Ho intrapreso questa esperienza con un
certo margine di scetticismo: i clienti di
una farmacia avrebbero confessato le loro
problematiche ad uno sconosciuto anche
se qualificato come esperto del settore?
Lo scetticismo è durato poco, sin dalla
prima ora di apertura sono stato contattato
da molte persone che in modo del tutto
spontaneo mi chiedevano indicazioni su
quali prodotti scegliere per migliorare la
propria salute.” (STEFANO)
4. L’iniziativa ha esaudito in pieno quella
che era la sua finalità primaria più importante, ovvero la promozione dell’igiene
orale. Ho potuto apprezzare un riscontro
favorevole da parte della gente, che si è dimostrata molto interessata al tema prevenzione; inoltre l’iniziativa mi ha permesso di far conoscere la nostra figura
anche qui a Palermo, dove purtroppo il fenomeno dell’abusivismo è ancora una
piaga dilagante ben radicata nel tessuto
sociale e professionale.(DAVIDE)
5. Ho notato che la farmacia dove sono stata
non aveva le idee molto chiare su quello
che l’igienista Dentale doveva fare; la
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clientela prevalentemente anziana, mostrava
diffidenza e solo dopo avergli fatto capire
che non vendevamo niente si rilassava ed
ascoltava. I giovani e le persone di mezza età
erano più interessati, infatti una volta capito
di che parlavamo, poi non andavano più via.
(MARINA)
6. Ciao Nicola l’esperienza è stata fantastica, bella e da rifare. (CAROLINA)
7. Le mie impressioni a riguardo sono tutto
sommato positive, Unica modifica rispetto
al programma è quello della veste, bisogna
stare in borghese e non in camice perché
altrimenti ti scambiano per un farmacista
e ti chiedono tutt’altro. (MARCO)
8. Ho trovato utile questa esperienza per la
possibilità che ho avuto di potermi relazionare con persone che per esperienze
negative, o altre ragioni, non sono più an-
date dal dentista, e facendo fulcro sulle
mie conoscenze di prevenzione ho potuto
rimotivarle e far prendere conoscenza su
problematiche varie. (ENRICO)
9. Una esperienza stimolante e del tutto positiva in un ambiente nuovo, che migliora
la collaborazione e l’informazione dei farmacisti in merito all'igiene dentale e accresce la nostra professionalità. (ELENA)
Debbo dire che questa iniziativa è stata molto
positiva… sicuramente sarà un trampolino di
lancio per coinvolgere aziende e colleghi nel
ripetere eventi come questi, necessari non
solo a far conoscere tutti gli ausili utili per
una corretta igiene orale, ma anche alla divulgazione della nostra figura professionale.
Un caro saluto a tutti Nicola.
CASSAZIONE: Vietato agli assistenti dei dentisti effettuare la pulizia dei denti
Fonte: http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/11/150933-assistenti_dentisti.shtml
Lo sottolinea la Suprema Corte, confermando la condanna di un dentista che aveva consentito ai suoi assistenti
di “svolgere atti tipici della professione odontoiatrica o di igienista dentale”, come il prelevamento di impronte
nel cavo orale e la pulizia dei denti.
Roma, 11 febbraio 2009 - Rientra nel reato di esercizio abusivo della professione eseguire su un paziente la pulizia dei denti senza essere un medico odontoiatra o un igienista dentale, ma un semplice assistente dello studio dentistico. Lo sottolinea la Cassazione, confermando la condanna di un dentista che aveva consentito ai suoi
assistenti di “svolgere atti tipici della professione odontoiatrica o di igienista dentale”, come il prelevamento
di impronte nel cavo orale e la pulizia dei denti.
L’imputato aveva patteggiato la pena di 18 giorni di reclusione, sostituita con 684 euro di multa, ma poi si era
rivolto ai giudici di “Palazzaccio”, sostenendo che tali attività non rientrassero “nell’ambito riservato della professione medica” e che la pulizia dei denti eseguita da parte di un soggetto non munito del titolo di igienista
fosse “al più sanzionabile in via amministrativa” dato che per l’attività di igienista “non si richiede nè il superamento di un esame di Stato né l’iscrizione ad un apposito albo”.
La Suprema Corte (sesta sezione penale, sentenza n. 4294) ha rigettato il ricorso, ribadendo che “essendo
escluso ogni rapporto diretto tra paziente e odontotecnico, fosse anche di sola ispezione del cavo orale, risponde
del reato di esercizio abusivo della professione di odontoiatra l’odontotecnico che esegua direttamente la rilevazione delle impronte dentarie del paziente”.
Anche l’attività di ablazione del tartaro rientra, secondo gli “ermellini”, “senza dubbio nella competenza dell’igienista dentale” che è “abilitato a tale delicata professione a seguito di un conseguimento di un diploma di
laurea triennale, con esame finale avente valore di abilitazione all’esercizio della professione”.
Per questo, si legge ancora nella sentenza, “va confermato che l’attività di ablazione del tartaro e di lucidatura
delle arcate dentarie non può essere esercitata se non da un medico odontoiatra o da un igienista dentale, con
la conseguenza che commette il reato di esercizio abusivo della professione di igiene dentale il soggetto che esegua simili attività senza avere conseguito detta speciale abilitazione”.
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ONORE AL FARMACISTA,
MA GRAZIE A DIO FACCIO L’IGIENISTA
a cura di
Carlo Pozzobon
“No no, grazie giovanotto” disse la vecchietta tutta compiaciuta, “con la mia dentiera mi trovo benissimo!”. E così la signora
Maria, abituale cliente della farmacia del
paese, quella che è lì dal 1946 e che è l’unica
farmacia di cui ci si possa fidare, prese le
sue scatole con i farmaci per la pressione,
l’insonnia, il colesterolo e il diabete e a
passo spedito varcò la soglia dell’uscita.
Non aveva tempo, la signora Maria. Nel
giorno del mercato doveva correre: aveva
prenotato il merluzzo dal pescivendolo, se
avesse perso due minuti ad ascoltare quel
giovanotto nuovo in camice bianco nella farmacia, il pescivendolo avrebbe dato via il
pesce persico, il marito avrebbe brontolato
e addio pace domestica! Per carità, lasciamo
la signora Maria col suo pesce fresco e passiamo a noi.
Quanti di noi hanno vissuto momenti simili
ricevuto analoghe risposte nelle giornate trascorse in farmacia in occasione della giornata dell’igiene orale promossa da U.N.I.D.
e Sunstar? E pensare che non c’era da vendere nulla, non c’erano da fissare appuntamenti di nessun tipo in nessun ambulatorio,
non si richiedeva in alcun modo alcun tipo di
onere. Solo una consulenza gratuita, un’occasione in più per invitare alla riflessione sul
biglietto da visita primario dell’uomo, su ciò
che davvero distingue l’uomo dagli animali:
il sorriso. E che c’è di strano? In fondo è ciò
che facciamo tutti noi, ogni giorno, nei nostri ambulatori attorno al nostro riunito. Ma
da un’altra prospettiva e qui sta l’inghippo.
Nel film “L’attimo fuggente”, il professor
John Keating (Robin Williams), invita i propri studenti a salire su di un banco per sperimentare una nuova prospettiva nel vedere
le cose. “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il
mondo appare diverso da quassù. Non vi ho
convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere
qualcosa che dovete guardarla da un’altra
prospettiva.”
Sembra ridicolo e banale, ma io l’ho fatto ed
effettivamente cambia tutto. Provare per credere. Cambiano rapporti, distanze e volumi
degli oggetti che ci circondano nella stanza.
E in fondo, a pensarci bene, anche senza salire su scrivanie o banchi vari, è quello che
abbiamo fatto tutti in farmacia: abbiamo
cambiato prospettiva. Non noi venivamo
cercati, ma noi abbiamo cercato. Abbiamo
provato, per qualche ora, ad offrire gratuitamente il nostro servizio senza che ci venisse
espressamente richiesto dal potenziale paziente. Abbiamo fatto i promotori della nostra professionalità, abbiamo sostenuto e
sponsorizzato con passione e dedizione la
protagonista indiscussa del nostro ordinario
lavoro. La salute orale. La salvaguardia del
nostro patrimonio naturale. Ma, per quanto
generosa fosse stata la collaborazione col
farmacista, non è stato sempre agevole rompere il muro di diffidenza che i pazienti costruiscono con facilità attorno ad essi. Un
po’ perché la nostra figura è ancora in gran
parte sconosciuta (si sa che una grandissima
parte della popolazione non conosce la differenza tra odontotecnico e odontoiatra…),
e poi perché coi tempi che corrono, nessuno
regala nulla… figuriamoci una consulenza!
Ma con un po’ di pazienza (virtù sempre e
comunque cardine del nostro lavoro) e di
buona volontà ci si può avvicinare anche ai
più sospettosi e indifferenti.
Certo senza la collaborazione del farmacista questo compito è ancora più difficile,
ma nulla è precluso totalmente a priori.
Come ogni giorno, se riusciamo a conquistare tre secondi del tempo altrui, spesso ci
9
aprono una porta d’ingresso per qualche
minuto di dialogo.
Non è stata la signora Maria ad offrirmi la
possibilità di usufruire del suo tempo, ma
fortunatamente ci sono state altre persone
che, forse più per i gadget in omaggio che
per interesse alla salute, mi hanno concesso
qualche minuto permettendomi di entrare
più o meno in confidenza con loro.
Ed allora le domande erano come le ciliegie… una tirava l’altra. Ogni tipo di domanda, senza paura… quale spazzolino
usare, quale dentifricio, come posso sbiancare i denti, come apparire più interessante,
quali collutori… pochi in vero mi hanno
chiesto come mantenere la salute del cavo
orale, quali sono i rischi a cui si va incontro
col trascurarsi, quali le malattie che si pos-
sono contrarre, quali organi possono venire
anche gravemente compromessi per cause
parodontali… cosa sono in vero i probiotici
e come vanno usati… peccato, avrebbero
potuto chiedermi di più. Mi ero preparato
bene la lezioncina, ma nessuno mi ha interrogato davvero. Poco male, domani ritorno
in ambulatorio e lì incontrerò chi davvero mi
interroga a dovere: i piccoli pazienti, i bambini che curiosi e interessati mi chiedono
sempre come si fa a mandare in su la poltrona e a riportarla giù. In questo modo, tra
una giostra e l’altra, forse, alla fine si ricorderanno di preservare a lungo i loro dentini.
Così da grandi magari anche loro brontoleranno alla moglie perchè il pesce non era
fresco, ma lo faranno con tutti i loro denti
naturali in bocca.
GIORNATA DELLA
PREVENZIONE ORALE
Roma 17 Maggio 2009
Anche quest’anno U.N.I.D. ha deciso di partecipare ad un’importante iniziativa, organizzata da A.I.O. e C.R.I.: una giornata dedicata alla prevenzione delle patologie del
cavo orale, che già ha riscontrato un grande successo nella precedente edizione, dove
in una piazza centrale di Roma, saranno allestite delle postazioni, in cui si svolgeranno
visite odontostomatologiche e verranno impartite istruzioni di igiene orale.
L’invito è aperto a tutti. Un team di Odontoiatri ed Igienisti Dentali faranno i portavoce della corretta informazione sulle norme igieniche e sulle opportunità terapeutiche
più adeguate, per portare la prevenzione più vicino al cittadino comune, che molto spesso
per paura o per difficoltà di accesso alle cure, viene escluso da quel principio universale del concetto di diritto alla salute che dovrebbe appartenere in modo assoluto ad
ogni individuo.
Augurandomi che il 17 maggio sia una giornata piena di sole, vi aspetto numerosi.
Nicola Lavalle
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PREVENZIONE DENTALE
IN UNA SCUOLA ELEMENTARE
a cura di
Elena Rinaldi, Carolina Corneo, Ilenia Furfaro
INTRODUZIONE
Con il termine prevenzione consideriamo
tutti gli interventi atti ad evitare l’insorgenza
di una patologia. Distinguiamo tre livelli di
prevenzione:
prevenzione primaria: interventi sanitari,
sociali, economici ed educativi volti ad impedire un evento nocivo per la salute;
prevenzione secondaria: interventi di diagnosi precoce, assistenza e cura;
prevenzione terziaria: interventi riabilitativi
volti ad impedire l’aggravamento e/o il riproporsi di eventi dannosi all’organismo.
Possiamo distinguere due tipi di prevenzione
in base all’intervento:
prevenzione diretta: svolta direttamente sul
gruppo stabilito (nel nostro caso sui bambini
della scuola elementare);
prevenzione indiretta: svolta tramite genitori, adulti, maestre, etc (le maestre si sono
proposte di continuare ad educare i bambini
sulla base delle informazioni che sono state
date loro).
Vista l’importanza della Prevenzione per noi
Igienisti Dentali, tra gli obiettivi del Tirocinio Clinico del Corso di Laurea in Igiene
Dentale dell’Università degli Studi di Genova, è stata prevista un’Esperienza di Prevenzione Comunitaria. Abbiamo così svolto
un programma appropriato di prevenzione in
base all’età del gruppo preso in considerazione, basandoci sulle capacità di comprensione da parte dell’utenza, utilizzando un
linguaggio consono. L’argomento è stato sviluppato in un ambiente lessicale semplice ed
intuitivo. Il disegno e il coinvolgimento dei
piccoli fruitori hanno permesso un moderato
uso di terminologie tecniche. Si evinceva
inoltre una apprezzabile conoscenza di alcuni termini (“carie”) da parte dei bambini.
Abbiamo svolto con entusiasmo questa esperienza, importante, per diffondere una corretta informazione sulla prevenzione dentale,
con la speranza di dar seguito a tale iniziativa.
METODI
Abbiamo effettuato un’Esperienza di prevenzione di igiene orale comunitaria presso
la scuola elementare “Fracchia U.” di Casarza Ligure, frequentata da 150 alunni, atta
a sensibilizzare i bambini e le loro famiglie.
Ai bambini, suddivisi in dieci classi, è stato
dedicato un incontro di circa 1h e
1\2, nel quale è stata descritta la figura dell’igienista dentale come
persona esperta, qualificata e indispensabile nel mantenimento della
salute orale. Ci siamo rese conto
che solo una piccola percentuale di
bambini conoscono questa figura
professionale.
Come prima attività abbiamo fatto
disegnare un sorriso e la maggior
parte dei bambini ha riprodotto
un’immagine dove si potevano notare le labbra, i denti e la lingua.
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Successivamente agli alunni è stata descritta
l’anatomia dentale impostando la “lezione”
come gioco, in modo da far ricordare i termini tecnici. Il dente, per i bambini, è diventato come un “albero” e come un “re”: come
l’albero, perché dotato di radice, come il re
perché dotato di una corona. Sono stati successivamente discussi i “tessuti del dente”:
smalto, dentina e polpa, spiegando che, dalla
porzione esterna, lo smalto (consistenza dura
come il “mattone”), si passa ad una consistenza morbida (tipo “budino”), la polpa
dentale, tessuto predisposto all’insorgenza
della carie, termine tecnico già conosciuto
dai bambini.
A tutti gli alunni è stato consegnato un opuscolo con slide, tabelle, giochi e compiti per
casa.
Grazie al sussidio cartaceo, abbiamo così
fatto colorare ai bambini i tessuti del dente,
facendo un’ulteriore suddivisione dei denti in
base alla funzione e alla loro forma, abbiamo
evidenziato l’importanza dello spazzolamento per ridurre i batteri patogeni che potrebbero dare origine alla carie, dimostrando
l’importanza di una corretta alimentazione,
altro fattore di notevole rilevanza per ridurre
questa ben nota patologia. Alla lavagna abbiamo disegnato dei batteri e
con l’aiuto di alcuni poster autoprodotti, abbiamo messo in luce
sia il susseguirsi della patologia cariosa, sia come essa possa
essere controllata seguendo con
costanza alcune semplici regole
di pulizia della bocca e di
fluoro-profilassi.
L’alimentazione è stato un altro
tema affrontato con i bimbi,
molto partecipi ad una lezione
non più descrittiva ma interattiva. Ai bambini sono state poste delle domande relative agli
alimenti che danneggiano la salute dei denti e quelli che non la danneggiano. Frutta e verdura non devono mai
mancare, mentre si deve ridurre il consumo
di dolci, bevande zuccherate, caramelle...
Lo spazzolino da denti, in riferimento alla
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lunghezza del manico, alla consistenza e durezza delle setole, deve essere scelto in base
all’esigenza.
In commercio ci sono tantissimi spazzolini
ma noi abbiamo descritto quello più adatto
alle loro esigenze: con filamenti morbidi e
testina piccola. È stata quindi spiegata l’importanza dello spazzolamento come metodo
preventivo e regola d’oro per garantire una
bocca sana, risparmiando denaro e disagi. È
stato suggerito di non spazzolare mai con
movimenti orizzontali avanti e indietro, bensì
dalla gengiva verso il dente in modo da eliminare efficacemente la placca batterica che
si forma nel giro di poche ore. La placca è
dannosa perché contiene tantissimi batteri e,
con l’ausilio del liquido rilevatore, se ne è
verificata la presenza/quantità nelle bocche
dei bambini. Come dentifricio è stata consigliata una pasta al fluoro, spiegandone la
funzione di rinforzo e le vie di somministrazione tramite alimenti e acqua fluorizzata.
Con i bambini più piccoli, delle classi prime
e seconde, l’interazione si è svolta soprattutto
con giochi innovativi nel cortile della scuola.
Agli alunni delle classi terze, quarte e quinte
abbiamo consegnato, al termine delle lezioni,
due questionari: il primo per i bambini, il se-
condo per i genitori. I risultati del questionario hanno permesso di identificare e tracciare le abitudini scorrette, il livello di
conoscenza delle norme igieniche e dell’interesse mosso dal nostro intervento nell’am-
biente familiare. Alcuni bambini non sono
stati sufficientemente seguiti né motivati dai
propri genitori. Alcuni questionari sono stati
restituiti non debitamente compilati.
I bambini di tutte le classi hanno partecipato
con interesse e ad ognuno di loro è stato
consegnato un diploma di partecipazione.
MATERIALI
Il materiale didattico è stato suddiviso secondo la fascia d’età dei bambini:
- Poster e tabelloni
- Giochi e tabelle
- questionari per alunni e genitori
- fumetti e disegni (autodiagnosi)
- rilevatore di Placca
- spazzolino x bambino, typodont con denti
estraibili, guanti in lattice
- diploma finale per la partecipazione al corso
RISULTATI E DISCUSSIONI
Il nostro scopo di sensibilizzazione è stato
così raggiunto trasmettendo ai bambini il
know-how in merito all’igiene dentale contribuendo così al mantenimento di denti e
gengive sane, oltre ad influenzare in modo
positivo gli aspetti della loro vita relazionale: la loro salute generale, l’autostima, lo
sviluppo del linguaggio, il rapporto sociale
e la comunicazione delle emozioni.
Abbiamo inoltre cercato di stimolare l’attenzione e la partecipazione dei bambini, utilizzando un insegnamento basato sul “gioco”e
abbiamo cercato di tenere in considerazione
l’aspetto “psicopedagogico” in modo da incoraggiarli preferendo il sentirsi dire piuttosto che sentirsi far domande.
CONCLUSIONI
La prevenzione è l’obiettivo principale. È
basata sull’igiene quotidiana e su sedute di
igiene orale professionale e di controllo periodiche. Grazie a questa esperienza abbiamo
capito che è necessaria maggior informazione. Molti bambini hanno un’alimentazione non idonea perché ricca di zuccheri. È
pertanto utile ed indispensabile educare alla
salute orale i bambini durante la crescita.
Modeste patologie sofferte dai bimbi e precedenti familiari dovrebbero indurre i genitori ad una più attenta analisi circa la salute
delle bocche dei loro figli che, sovente, celano insidie spesso non diagnosticabili dal
genitore stesso.
FUMO MATERNO RIDUCE FLUSSO EMATICO AL FETO
Il fumo in gravidanza riduce la produzione di ossido nitrico nel letto vascolare fetale, riducendo pertanto anche il flusso ematico al feto e ritardando pertanto anche la crescita. Si tratta di una delle prime
occasioni in cui viene mostrato un parametro biochimico di ciò che accade alla base dell’insorgenza
del basso peso neonatale: è noto da 50 anni che i bambini delle madri che fumano sono esposti al rischio di basso peso neonatale, ma oggi è stata indicata una possibile spiegazione del fatto che vi sia
una restrizione del flusso ematico al feto. Sono in progetto nuovi studi atti a determinare se la compromissione della funzionalità vascolare nel feto si traduca o meno in arteriosclerosi nelle fasi successive della vita.
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ALLO START L’INIZIATIVA
“GIOVANI SORRISI DI SALUTE”
a cura di
Laura Marino
In Regione Lombardia è partita l’iniziativa
“Giovani sorrisi di salute”. Titolo tanto
criticato per la sua semplicità e poca capacità di attrarre interesse, ma certamente
pieno di sostanza e contenuti. La sua prima
presentazione avverrà nel mese di Marzo
c.a. presso un Istituto Comprensivo della
Provincia di Bergamo ed in seguito sarà
proposto anche a tutti gli altri Istituti Comprensivi. Questa iniziativa è stata resa
possibile, grazie alla collaborazione ed al
Patrocinio del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, Ufficio
Scolastico Provincia di Bergamo, che ha
avvalorato i contenuti del Progetto, fornendo la propria disponibilità alla sua divulgazione sul sito e presso gli Istituti
della Provincia. Il Progetto prevede un incontro frontale con gli insegnanti, per
informarli in materia di prevenzione della
salute orale (anatomia, eziopatogenesi
della carie delle periodontiti, problematiche occlusali, comportamento alimentare,
fluoro ed altri argomenti) e fornire suggerimenti comportamentali in caso di emergenza in ambito odontoiatrico. In seguito
sarà concordato il nostro l’intervento frontale con gli alunni per il controllo della
placca e la rilevazione e valutazione delle
loro capacità manuali per un corretto uso
dello spazzolino. In seguito alle rilevazioni svolte con corretti questionari, intendiamo garantire il permanere delle
informazioni fornite, suggerendo annual-
14
mente agli insegnanti coinvolti, alcuni temi
da sviluppare a rinforzo alle informazioni
acquisite. Questa Iniziativa sarà inoltre argomento per lo sviluppo del percorso culturale nell’Ambito del Convegno Regione
Lombardia. Sarà proposto nel suo contesto, un corso di Formazione per gli Igienisti Dentali sulle tecniche educative in materia di prevenzione della salute orale in
ambito scolastico. Vi terremo aggiornati
sullo sviluppo dell’iniziativa e sui programmi e contenuti del Convegno Regione
Lombardia (data presunta Sabato 24 Ottobre 2009).
Grazie alla collaborazione di validi colleghi
che si stanno dedicando alla realizzazione
pratica del presente progetto come: Lara Bernini (nella stesura e realizzazione della Presentazione), Gaetano Massara, Serena Della
Guardia, Marco Benini (nella partecipazione
alla prima giornata frontale con gli insegnanti e gli alunni).
Tale partecipazione verrà estesa a tutti gli
Igienisti Dentali interessati al progetto
U.N.I.D. nelle scuole, come Format U.N.I.D.
che potrà essere promosso a livello Nazionale. Il Corso di Formazione nel contesto del
Convegno Regionale fornirà allo staff gli
strumenti per l’intervento operativo ed educativo allo scopo.
Sono aperte le iscrizioni per gli Igienisti
Dentali che vogliono partecipare al progetto
nelle scuole nella Regione Lombardia.
MINIMUM INTERVENTION
UN NUOVO MODELLO DI APPROCCIO
AL PAZIENTE ODONTOIATRICO
a cura di
Paula Market
L’attuazione di un approccio clinico per la gestione della carie sta diventando un aspetto essenziale nella moderna pratica odontoiatrica.
Man mano che migliora la comprensione degli aspetti della patologia della carie, si sta
passando da un approccio unicamente conservativo della carie ad un approccio medico
inteso con la Minimum Intervention (MI).
I principi della M.I. sono l’individuazione
precoce e la valutazione di qualsiasi potenziale fattore di rischio per la carie, quindi l’eliminazione o riduzione di questi fattori di rischio per prevenire l’insorgenza della carie
stessa, infine l’intervento sulle lesioni cariose, non unicamente con i tradizionali metodi conservativi, ma conservando il più possibile la struttura dentale, usando anche
materiali bioattivi per restaurare il dente in
quanto tali prodotti contribuiscono alla rigenerazione dello smalto demineralizzato e
proteggono la struttura da ulteriori danni.
Concetti ben sintetizzati nell’acronimo
CAMBRA: Caries Management By Risks
Assessment (gestione della carie attraverso la
valutazione dei fattori di rischio).
Il 17 gennaio si è tenuto il congresso sulla
MI nella illustre cornice dell’Aula “Luigi
Capozzi” presso il Dipartimento di Scienze
Ondotostomatologiche della Sapienza Università di Roma. Sono stati riuniti docenti e
relatori di livello nazionale ed internazionale per mettere in rilievo l’importanza della
prevenzione della carie partendo dalla cura
dei sintomi e non unicamente dalla causa.
Sono intervenuti la Professoressa Livia Ottolenghi, titolare della cattedra di Odontoiatria preventiva e delle Comunità, dell’Università di Roma “Sapienza”, la Professoressa
Antonella Polimeni, direttrice del Dipartimento di Odontoiatria dell’Università di
Roma “Sapienza”, il Professor Fabrizio
Guerra, professore ordinario dell’Università
di Roma “Sapienza”, il Professor Roberto
Weinstein, presidente del Corso di Laurea
specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria (CLOPD) dell’Università di Milano, il
Professor Ervin Weiss docente della Faculty
of Dental Medicine Hebrew University - Hadassah Yerusalem, Israel, il Dott. Matteo
Basso, professore a contratto presso il Corso
di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria
(CLOPD) dell’Università di Milano, Dott.
Simone Grandini, dell’Università degli studi
di Siena.
La Prof. Antonella Polimeni e la Prof. Livia
Ottolenghi hanno introdotto il tema del congresso e l’importanza dell’argomento e dell’evoluzione dell’approccio medico nei confronti di una patologia ormai ben nota.
Il Prof. Roberto Weinstein ha parlato dell’importanza di un nuovo approccio nei confronti della patologia dove maggiormente dovevano essere presi in considerazione gli stili
di vita intesi come possibili fattori di rischio
rispetto alla presenza degli agenti eziologici
oppure della predisposizione genetica ad ammalarsi. Ha esteso il suo discorso sull’importanza della profilassi e sull’etica della distribuzione delle risorse economiche nella sanità
in merito alla prevenzione primaria.
A seguire, il Prof. Ervin Weiss è entrato nel
pieno dell’argomento illustrando l’esperienza del suo dipartimento in materia e dell’importanza di un netto cambiamento nei
confronti della patologia cariosa. Estrema
importanza hanno i fattori di rischio suddivisi in quelli patologici e protettivi. Nei fattori patologici rientrano da un lato l’acido
lattico prodotto dai batteri durante il processo della fermentazione batterica dei car15
boidrati e quindi di fatto le abitudini alimentari dei pazienti, dall’altro la composizione
qualitativa e quantitativa della saliva in
quanto rappresenta il principale sistema di
protezione in natura disponibile contro il fenomeno sopraindicato. I fattori protettivi
sono rappresentati dall’incoraggiamento dei
pazienti a cambiare la dieta e gli stili di vita
e dall’educazione dei pazienti sulla corretta
igiene orale, incoraggiandoli all’utilizzo dei
prodotti contenenti il fluoro, calcio e fosfato,
nonché dei prodotti per l’individuazione
della placca e dei collutori antibatterici. Solo
quando i pazienti cambiano in positivo i loro
stili di vita si procede alla rimozione delle lesioni cariose applicando i materiali di restauro a base di vetro-ionomerico che possono contribuire alla remineralizzazione
dello smalto attraverso il rilascio di fluoro.
Il Dott. Matteo Basso ha ampiamente illustrato ciò che offriva il mercato in merito all’argomento partendo dai test salivari in
grado di valutare la capacità della saliva di
proteggere i denti, attraverso la neutralizzazione degli attacchi degli acidi mediante il
tampone pH e inoltre la composizione qualitativa della saliva (calcio, fosfato, fluoro);
indicatori della placca in grado di identificare la cariogenicità e l’età della placca che
motivano i pazienti ad un corretto utilizzo
dello spazzolino ed a sottoporsi ad una
igiene dentale professionale per migliorare
il proprio equilibrio orale; test che misurano il livello di S. Mutans nei pazienti, valido strumento per incanalare i pazienti nei
soggetti a rischio; infine una serie di materiali di restauro, bioattivi, in grado di rilasciare il fluoro.
La sessione si è conclusa con l’intervento del
dott. Simone Grandini dell’Università di
Siena che ha sottolineato comunque l’impor-
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tanza dell’estetica nei restauri in un paziente
sempre più attento ed esigente ad osservare
un valido risultato e del prof. Fabrizio Guerra
sulle prospettive del trattamento precoce
delle lesioni dello smalto come le “White
Spot”.
Si stanno facendo sempre più avanti i concetti di odontoiatria mini invasiva nell’intenzione di sviluppare maggiormente l’argomento della prevenzione. Si è visto, durante
questo congresso, di quanto sia importante
indirizzare tutte le risorse umane ed economiche per prevenire l’insorgenza della carie.
Grazie allo sviluppo della ricerca scientifica, il mercato oggi mette a disposizione numerosi prodotti che aiutano l’intercettamento
dei pazienti a rischio di carie e mezzi preventivi che contribuiscono a mantenere l’equilibrio minerale.
Esperienze internazionali dimostrano che
l’approccio MI migliora la performance
dello studio dentistico, sostanzialmente attraverso una migliore aderenza alle aspettative
del paziente che si traduce in una maggiore
frequenza di contatto e in un allargamento
della base di utenza.
Il Prof. Weiss, in conclusione del suo discorso, ha sottolineato la necessità di un costante aggiornamento in merito in quanto la
compliance dei pazienti dipende proprio
dalla loro attitudine di cambiare l’atteggiamento nei confronti della salute orale e dalla
abilità del team odontoiatrico a motivare i
pazienti ad un cambiamento partendo anzitutto da se stessi.
Ci auguriamo che vengano organizzati con
maggiore frequenza questi eventi, che hanno
principalmente come argomento la prevenzione primaria, mettendo in rilievo la necessità di una stretta collaborazione tra l’igienista dentale e l’odontoiatra.
NON SI PUÒ SMETTERE
DI SAPERE
a cura di
Silvia Labozzetta
Cari colleghi, per rendervi partecipi di una
bella esperienza post-laurea, mi sono proposta di scrivere le mie impressioni a proposito
del Master in “Scienze delle Tecnologie
avanzate di Igiene Dentale”, tenuto ed organizzato dalla Direttrice, professoressa
Gianna Maria Nardi presso la Sapienza Università di Roma.
Terminati gli studi, l’interesse viene giustamente rivolto al mondo del lavoro, l’esperienza è poca, collaborare in uno studio già
avviato da professionisti, cui comunque bisogna rispondere, non è cosa facile. Il nostro
ambito professionale è ancora in fase di decollo sotto molti aspetti: da un lato c’è ancora, in alcuni odontoiatri, la difficoltà di valutare adeguatamente la nostra figura
professionale, dall’altro la necessità di raggiungere una stabilità lavorativa ed economica, inoltre la mancanza di un’informazione adeguata crea la mancata diffusione
del nostro ruolo professionale. Se puntate ad
offrire un servizio di qualità, un aggiornamento selettivo è fondamentale. Il valore di
questo master, sta nell’offrire spunti ed input
utili per nuovi e mirati approfondimenti.
Avere in più la fortuna di apprendere da docenti e colleghi che trasmettono una carica
positiva, non è da trascurare ed in questo, ringrazio la professoressa Nardi a nome di tutti.
Se per un verso, il tirocinio alla clinica universitaria dà agli studenti una preparazione
di base, dall’altro ci lascia laureati, pieni di
nozioni, ma con poca esperienza controllata. Questo master affianca ad una teoria aggiornata, una pratica seguita e rivolta alle più
recenti tecnologie avanzate: laser, microscopio, full immersion nella fotografia digitale,
strategie nella scelta della strumentazione
adatta, il tutto rivisto secondo l’interesse
d’uso dell’igienista dentale.
Per concludere, senza la partecipazione a
qualche valido corso o congresso, si rischia di
restar fermi a protocolli clinici superati o
messi in discussione. La prevenzione richiede
ricerca, aggiornamenti costanti, al passo con
i tempi e con i bisogni di ogni paziente, per
poter adattare i protocolli clinici migliori a seconda delle diverse situazioni che ci si trova
ad affrontare.
IN PENSIONE IL MERCURIO, MA CON CALMA
Fonte farmacista 33
Come già preannunciato su Farmacista33 dal 3 aprile saranno messi al bando i termometri al mercurio. A ricordarlo una nota dell’Unione nazionale consumatori che spiega come “dal 3 aprile entra in
vigore il decreto ministeriale del 30 luglio 2008, emanato in attuazione di una Direttiva Ce per evitare che i termometri finiscano tra i rifiuti e così pure il mercurio, con danni all'ambiente e, a lungo
termine, alla salute umana. Non c’è motivo di preoccuparsi per chi a casa usa ancora il vecchio termometro per misurare la febbre. “Le famiglie - spiega Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unc - non dovranno buttare i termometri al mercurio che hanno in casa, poiché la norma riguarda
soltanto quelli che saranno fabbricati. Anzi, sono esclusi dalla disposizione tutti gli oggetti contenenti
mercurio che risalgono a più di 50 anni fa”. La misura non si applica nemmeno ai barometri a mercurio fino al 3 ottobre 2009. Entro questa data, prosegue Dona, “la Commissione europea esamina la
disponibilità di alternative affidabili e più sicure che siano tecnicamente ed economicamente realizzabili per gli sfigmomanometri e le altre apparecchiature di misura contenenti mercurio utilizzate nel
settore sanitario e per altri usi industriali e professionali”.
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CORSO TEORICO PRATICO DI
PARODONTOLOGIA AURELI-CARRARA
a cura di
Elisa D’Alessio, Luciano Laveglia
Il 20 e 21 febbraio 2009 si è svolto con successo, il corso teorico-pratico di Parodontologia: “Dalla prima visita al mantenimento a
lungo termine” tenuto a Roma, dal Dottor
Michele Carrara e dal Dottor Alberto Aureli.
Il corso è stato strutturato in due giornate: la
prima puramente teorica e la seconda pratica,
svolta su pazienti all’interno dello Studio
Dentistico Prati.
Nel primo incontro è stato analizzato il trattamento parodontale, che comprende la preparazione iniziale dove, in sede di prima visita, si raccolgono dati anamnestici, dubbi e
aspettative del paziente e successivamente il
piano di trattamento in tutte le sue componenti (terapia non chirurgica e chirurgica ma
anche endodontica, protesica etc.). Fondamentale è anche il successo del trattamento
a lungo termine, per cui è stata illustrata in
modo specifico ed esauriente la Terapia Parodontale di Supporto (TPS: American Accademy of Periodontology 1986).
Nell’ultima parte del corso si è voluto far luce
su aspetti frequentemente riscontrabili nella
pratica clinica quotidiana, quali l’effetto del
fumo a livello parodontale, il rapporto tra
malattia parodontale e problemi cardiovascolari ed il binomio, oggigiorno scientificamente documentato, tra gravidanza e maggiore suscettibilità alla parodontopatia.
La giornata si è egregiamente conclusa, “sia
per lo spirito che per il corpo”, con una tavola rotonda in un tipico ristorante romano
ove si è potuto dibattere con il Dottor Bruno
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Bonfigli, specialista in Cardiologia, dei nostri dubbi e perplessità in merito ai diversi
approcci con il paziente cardiopatico. La
professionalità e la disponibilità del Dottor
Bonfigli si è dimostrata anche a fine incontro quando ci ha consegnato le linee guida,
nelle quali sono analizzati aspetti cardiologici di interesse parodontologico-odontoiatrico, sottolineando come i pazienti esaminati devono documentare una condizione di
equilibrio clinico consolidato da almeno tre
mesi e che la valutazione del cardiologo,
laddove richiesta, non dovrà essere antecedente ai trenta giorni.
Nella giornata del 21 febbraio sono stati approfonditi in termini pratici su pazienti, gli
argomenti affrontati il giorno antecedente:
prima visita, programmazione del piano di
trattamento e rivalutazione parodontale.
Inoltre è stato possibile conoscere l’efficacia e le potenzialità terapeutiche del sistema Vector® Dürr.
Un grande ringraziamento va ai due formidabili relatori, Dottor Michele Carrara e Dottor
Alberto Aureli, per aver saputo organizzare
un corso di eccellenza per contenuti scientifici e per il profilo dinamico ed interattivo
mantenuto. Un incontro dal quale si può tornare arricchiti e soddisfatti per il proprio bagaglio culturale. Due giornate stimolanti che
ci hanno permesso di trasferire nella pratica
clinica quotidiana, una grande dose di positività e di entusiasmo verso i nostri pazienti
e i colleghi con i quali collaboriamo.
PROGRAMMA CULTURALE U.N.I.D.
Maggiori dettagli sul sito www.unid.it
4 Aprile - Conegliano-Treviso
Relatore: Dott. Andrea Benetti
Responsabile dell’evento Dott. Andrea Benetti cell. 347-2381528
“Lo Sbiancamento Dentale”
6 Crediti ECM per igienisti dentali
17-18 Aprile - Bergamo Corso avanzato di parodontologia
Relatori: Dott.ssa Laura Marino, Dott. Luciano Zucchinelli
Responsabile dell’evento Dott.ssa L. A. Marino cell. 338-8318059
“L’analisi del caso clinico”
10 Crediti ECM per Igienisti Dentali
24 Aprile - Roma
Relatori: Dott. Alessandro Scabbia - Dott.ssa Valentina Stanzani
Responsabile dell’evento Dott. Antonio Lecce cell. 338-3556346
“Strumentazione Parodontale Non Chirurgica”
7 Crediti ECM per Igienisti Dentali
9 Maggio - Conegliano-Treviso
Relatori: Dott. Christian Bacci - Dott. Andrea Benetti
Responsabile dell’evento Dott. Andrea Benetti cell. 347-2381528
“Corso Teorico Pratico di Patologia
e Medicina Orale”
5 Crediti ECM per Infermieri
In accreditamento per Igienisti Dentali
16 Maggio - Firenze Convegno Interregionale Centro-Nord
Responsabile dell’evento Dott. M. Luperini cell. 333-3629207
“Prevenzione orale e parodontale dal
punto di vista dell’Igienista Dentale
e dell’Odontoiatra”
29-30 Maggio - Roma Corso avanzato di parodontologia
Relatori: Dott.ssa Laura Marino, Dott. Luciano Zucchinelli
Responsabile dell’evento Dott.ssa Paola Lastella cell. 347-9169894
“L’analisi del caso clinico”
10 Crediti ECM per Igienisti Dentali
30 Maggio - Taormina Convegno Interregionale U.N.I.D. Sud-Isole
Responsabile dell’evento Dott. Francesco Gottardi cell. 338-8689808
“Igienista Dentale: l’affermazione
di una professione”
30 Maggio - Salerno
Relatore: Dott. Andrea Benetti
Responsabile dell’evento Dott. Gianfranco Sorgente cell. 347-3756128
“Lo Sbiancamento Dentale”
6 Crediti ECM per Igienisti Dentali
6 Giugno - Roma Corso teorico-Pratico
Relatore Dott. Salvatore Damante
Responsabile dell’evento Dott. Nicola Lavalle cell. 335-233568
27 Giugno - San Benedetto del Tronto
Relatori: Dott. Christian Bacci - Dott. Andrea Benetti
Dott.ssa Luigina Straccia cell. 338-4335825
“La Fotografia Intraorale”
“Corso Teorico Pratico di Patologia e Medicina Orale”
5 Crediti ECM per Infermieri
In accreditamento per Igienisti Dentali
19 Settembre - Lecce
Relatore: Dott. Andrea Benetti
Responsabile dell’evento Dott.ssa Raffaella Caputo cell. 328-1779426
“Lo Sbiancamento Dentale”
6 Crediti ECM per Igienisti Dentali
1-3 Ottobre - Roma VIII° Congresso Nazionale U.N.I.D.
Sede del Congresso: Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Responsabile dell’evento Dott Gianfranco Sorgente cell.347-3756128
“L’Interdisciplinarità: la chiave
del successo per una terapia efficace”
24 Ottobre - Milano Convegno Interregionale U.N.I.D. Nord-Ovest
Responsabile dell’evento Dott.ssa Laura Marino cell. 338-8318059
21 Novembre - Latina Convegno Interregionale U.N.I.D. Centro-Italia
Responsabile dell’evento Dott. Nicola Lavalle cell. 335-233568
5 Dicembre - Trento Convegno Interregionale U.N.I.D. Nord-Est
Responsabile dell’evento Ig. D. Paolo Pandini cell. 339-2819142
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