Notiziario Aprile 2009 Anno 8 / Numero 1
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Notiziario Aprile 2009 Anno 8 / Numero 1
D Igienista Dentale I Anno 8 - numero I aprile 2009 Rivista ufficiale U.N.I.D. HUBER JULIANE AVERTO CIRO ILARI FRANCA BALDINI VALERIA INGEGNERI ALESSANDRA BARONE ANGELO VICO LATTARI MARCO BASONE MEIRE LAURITANO MASSIMO BERNARDO MAURIZIO LIBERATI SIMONA BERNETTI MARCO LO CONTI LAURA BERNINI LARA LO FORTE VINCENZO BIONDO ERMELINDA BEATRICE LUCATTINI SIMONA BORSETTI BARBARA MANCINELLI MONIA BRUNELLI GRAZIANO RICCARDO MARIGLIANO DANIELA CAGOSSI DIANA MAROCCO ANNA CARACCIOLO ANTONIO MAZZARELLA MARIAROSARIA CASCIO CINZIA MINGOIA SILVIA CASTIGLIONI GLORIA MOLLICA MARIA VIRGINIA CAZZOLA LUCA MONTANARI RAFFAELLA CECCHINATO ELEONORA NARDI CATERINA CIARELLI VALERIA NOCERA MAURIZIO COGNIGNI CLAUDIA PERDICARO MANUEL COLNAGO MARIA LUCILLA PESCE GIULIA COLUCCIELLO ALESSANDRA PLESCIA ROSALBA CONIGLIO RITA POLI LISA Nicola LAVALLE [email protected] DE PASQUALE IGOR PONDINI ALICE DE ROCCHI CRISTINA POZZA MARTINA Tesoriere Nazionale Coordinatore di Redazione DE SIMONE RITA PRINCIPATO FRANCESCA DI BERNARDO AMALIA RESTA VINCENZO Antonio LECCE [email protected] DI GREGORI MARINA ROSA PAMELA DI SILVESTRE CARLO RUGERI MICHELE Referente Rapporti Internazionali DINAPOLI GIUDITTA SATTA NICOLA Alberto AURELI [email protected] ELLEMUNT MIRIAM SCANDI MARIA SERENA ERIANI JESSICA SCIRÈ ANDREA FEDERICO ACHILLE SIMONELLI RITA FIDONE SALVATORE SORVILLO FRANCESCO FRANCO ANNA STANGHERLIN CHIARA GADALETA NICOLA TORRI ROBERTA GATTEI ALESSANDRA TREZZOLANI SIRIANA GENNARO DIEGO VALSECCHI TEODORA GIRONE GIULIA VANNICOLA BARBARA GRILLO VERONICA VERNOCCHI VALENTINA U.N.I.D. Unione Nazionale Igienisti Dentali Via M. Battistini, 209/A 00167 Roma Tel./Fax 06 61648016 www.unid.it e-mail: [email protected] Presidente Nazionale Gianfranco SORGENTE [email protected] Vice Presidente Nazionale Responsabile degli Organi di Stampa Paola LASTELLA [email protected] Segretario Nazionale Responsabile Soci Bollettino informativo per i soci U.N.I.D. A cura della redazione nazionale U.N.I.D. BENVENUTO AI NUOVI SOCI APRILE CARMELA GRISELLI LORENZA GUERRA EGIDIO GUZZETTA GABRIELLA HOLLRIAL SONJA EDITORIALE CHI VUOLE GLI IGIENISTI DENTALI ABILITATI??? a cura di Gianfranco Sorgente Carissime Colleghe, cari colleghi, mi viene da dire, anzi da urlare: nessuno li vuole!! Eppure proprio pochi giorni fa, la Corte Suprema di Cassazione (ricordo: organo supremo della Magistratura), ha pronunciato la seguente sentenza: “Con la sentenza in epigrafe, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Belluno, nella udienza fissata ex art. 447 c.p.p., applicava al sig.., norma degli art. 444 e 448 c.p.p., riconosciute le attenuanti generiche, la pena patteggiata di giorni 18 di reclusione, sostituita con euro 684 di multa, in ordine al reato di cui agli art. 11°, 348 c.p.p., per aver il medesimo, quale medico-chirurgo specializzato in odontoiatria e titolare di studio dentistico in concorso con... e..., consentito a costoro di svolgere atti tipici della professione odontoiatrica (prelevamento di impronte nel cavo orale) o di igienista dentale (ablazione del tartaro e lucidatura delle arcate dentarie), senza essere provvisti del relativo titolo di abilitazione”. Quello che sconcerta, è la presunzione e l’arroganza di alcuni Medici-Dentisti, tanto è vero che il Sig. Dentista si è fatto tutti i gradi di giudizio, sostenendo che “l’attività dell’Igienista Dentale non rientra nel paradigma di cui art. 348 c.p., che si riferisce esclusivamente all’esercizio di una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, dato che, per l’attività di Igienista Dentale, non si richiede né il superamento di un Esame di Stato, né l’iscrizione ad un apposito albo”, ecc. ecc. (potete visionare la sentenza in toto sul sito www.unid.it). In sostanza il dentista affermava che, siccome noi Igienisti Dentali non sosteniamo un Esame di Stato, (cosa del tutto falsa, poiché in realtà viene svolto da tutti, come da norma art.2 D.M. 15 marzo 1999, n.137) e non abbiamo un Albo (questo non vuol dire che la nostra non sia una Professione normata e protetta, lo è già anche senza Ordine o Albo), era lecito che l’Assistente di studio odontoiatrico potesse fare l’ablazione tartaro ed altro. Ebbene, la Cassazione ha detto NO, condannando il Dentista: gli unici che possono mettere le “mani in bocca” sono gli Odontoiatri e gli Igienisti Dentali. Le A.S.O. assistenti di studio odontoiatrico assistono nei loro compiti l’Odontoiatra o l’Igienista Dentale. Bella vittoria diciamo tutti, quindi tutto risolto, da ora in poi ognuno al suo posto!! Direi proprio di no e vi riporto una delle tante lettere da me inviate, in questo caso ad un Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri questa volta del nord-est. Mi spiego meglio: mesi fa compariva nel sito ufficiale di questo Ordine, un annuncio neanche tanto velato di una ASO esperta in ablazione tartaro. Prendo carta e penna, anzi non si usa più, tastiera e pc e scrivo al Dott. Presidente di codesto Ordine. Una lettera in cui dicevo soltanto di prestare più attenzione a questo tipo di annunci e gli ricordavo che gli unici abilitati a mettere le “mani in bocca” sono gli Odontoiatri, il Medico Chirurgo (chiaramente iscritto all’Albo degli Odontoiatri) e l’Igienista Dentale. Vi riporto la sintesi della risposta: non gli è piaciuta la mia affermazione, mettere le “mani in bocca”, gli ricorda un passato in cui la professione di Odontoiatra era più vicina a quella del barbiere che a quella di medico (un po’ di folklore non guasta). Ma udite, udite, cosa scrive; riporto il testo riferito sempre a chi mette le “mani in bocca”:… “In questa ottica, solo e soltanto l’odontoiatra è abilitato all’esercizio dell’Odontoiatria, né il Medico Chirurgo, né l’Igienista. Se al momento attuale sussiste una qualche abilitazione all’esercizio professionale dell’Igienista, pur trattandosi di una professione che non afferisce al nostro Ordine, a puro titolo di curiosità, le sarei grato se mi volesse fornire una delucidazione su modalità ed autonomia”...aggiunge poi dicendo che “Le competenze della ASO sono nell’ambito della delega che riceve dal professionista per quanto riguarda tutte le attività delegabili”. Ma Voi pensate che sia finita qui??? No cari... questo è solo l’inizio e vi riporto quanto da me letto qualche giorno fa (documento trovato su internet, proveniente dalla Regione Lombardia, torniamo al nord-ovest) ad una tavola rotonda, dove c’erano tutti i Presidenti delle Associazioni di Dentisti, Igienisti ecc. Riporto parte del testo: “Figura Professionale codice FP210 Assistente alla Poltrona, settore Sanità e Assistenza Sociale”, in seguito elenca la Denominazione delle competenze, poi elenca le Descrizioni delle Competenze e tra queste riporto esattamente quello che c’e scritto: “Essere in grado di realizzare la detartrasi dentale”, vado un po’ più avanti e leggo “eliminare l’eccesso di placca e tartaro su ciascun dente, utilizzando lo specifico strumento sterile ad ultrasuoni eseguire l’igiene sotto-gengivale di ciascun dente ecc. ecc.” Vado ancora più avanti e leggo tra le capacità, udite, senza svenire: “Utilizzo di turbina con fresa a gommino per la lucidatura dello smalto dentale”. Speravo che questo documento fosse uno scherzo, ma purtroppo non è così. Io non sono contrario alla qualificazione e formazione delle ASO, purché avvenga attraverso un adeguato percorso formativo, perché altrimenti, in questo modo, si può determinare una inevitabile incentivazione dell’abusivismo. Spero tanto di avere letto male e capito peggio. Attendo qualcuno di Voi, più saggio di me, che mi faccia capire! Ma chi ci vuole e qual è il nostro posto, sempre che esista? Il testo integrale dei documenti citati à visionabile sul sito www.unid.it. 3 ASSISTENTI STUDIO ODONTOIATRICO AGGIORNAMENTO SITUAZIONE CORSI FORMAZIONE a cura di Laura Antonia Marino Come tutti sappiamo, in molte Regioni si stanno svolgendo corsi di formazione professionale per le Assistenti di studio odontoiatrico e/o alla poltrona. Siamo tutti concordi nel ritenere che fosse necessario e doveroso riconoscere il tanto sospirato e atteso riconoscimento con l’assegnazione del profilo professionale e l’istituzione di corsi specifici di formazione. Purtroppo come avviene spesso nel nostro paese, i Corsi approvati e non, in alcune Regioni hanno generato confusione nei loro contenuti. I corsi di Formazione rilasciano un Attestato di Competenza che è acquisito nel corso di formazione in base alle materie trattate e alla pratica svolta. Spesso sono organizzati in modo tale che sia fornita non solo conoscenza, ma anche abilità pratica operativa, rispetto a competenze pertinenti solo al profilo dell’Igienista Dentale creando inutili sovrapposizioni. (www.cfpsondrio.It/Fabbisogni Formativi/ Dizionari_acess/Ass.poltrona.pdf). La strumentalizzazione Demagogica di alcune Associazioni, il non rispetto e totale disinteresse di altre Organizzazioni del mondo odontoiatrico, portano inevitabilmente alla confusione, con il rischio di eludere la legalità, favorendo la tanto denunciata questione dell’abusivismo. Se ci fosse più volontà, serietà e rispetto per i profili già esistenti, forse questo non avverrebbe o almeno sarebbe limitato e confinabile in alcuni situazioni di odontoiatria selvaggia. Chi paga in termini di salute e qualità di prestazione è l’ignaro cittadino che, di fronte ad un “camice bianco” o ad “un bel sorriso” pensa di trovarsi sempre alla presenza di un valido e rispettoso professionista, in possesso dei necessari requisiti professionali. Sollecitati a una risposta, in merito alla vasta giungla di corsi professionalizzanti, in parte riconosciuti, la nostra Associazione di 4 categoria ha ravvisato la necessità di acquisire un parere legale e di attivarsi per affrontare tali situazioni con interventi concreti. Intendiamo adottare gli strumenti legali consoni al caso, come quello della diffida, della semplice comunicazione informativa, fino alla richiesta di modificare alcune materie trattate, per svilupparne altre consone al profilo ASO, come deliberato da molte Regioni. In Lombardia esiste il Profilo ASO (DDG 6481-14/6/2007) e molti corsi sono stati attivati. Alcuni di questi formano la base ad un percorso e contesto di materie che vanno oltre le competenze richieste dal profilo ASO, fornendo autonomia esecutiva. La conseguente acquisizione dell’attestato di competenza, potrebbe in qualche modo indurre il Professionista poco informato a sentirsi autorizzato ad utilizzare il proprio dipendente ASO per funzioni e ruoli che non gli competono. Gli stessi corsi, non chiariscono le finalità e l’esclusività dell’assistenza all’Odontoiatra, illudendo il partecipante, che pensa all’acquisizione di un titolo rispetto ad un’altro. Ci siamo mossi allora in termini propositivi, fornendo la nostra disponibilità nel suggerire argomenti pertinenti al profilo ed al loro approfondimento, per ovviare a tale disattenzione. Siamo in attesa ora di una risposta. Inoltre alle Istituzioni è stata inviata richiesta, per conoscere quanti corsi di Formazione per tale profilo sono stati Autorizzati in Regione Lombardia. Ora non ci resta che attendere e sperare che le nostre preoccupazioni siano neutralizzate con atteggiamenti e comportamenti seri e nel rispetto delle professionalità. Il rispetto e la serietà non possono che essere fautori di fatti e comportamenti eticamente positivi nel confronto delle persone. È quello che tutti ci auspichiamo. NON TUTTI SANNO CHE... STORIA DELLA PRIMA SCUOLA DI IGIENE DENTALE a cura di Paola Lastella, Igor De Pasquale Il concetto di cure professionali di Igiene Dentale fu sviluppato nella prima parte del ventesimo secolo. Il termine “Igiene dentale” fu attribuito al Dott. Alfred Civilion Fones, il più importante esponente del movimento promotore dell’importanza dell’Igiene Dentale, diffusosi poi a livello mondiale e il fondatore della “Scuola di Igiene dentale” che portava il suo nome all’Università di Bridgeport: la prima scuola di Igiene Dentale nel mondo. Alfred Civilion Fones nato nel 1869, era un dentista americano di Bridgeport nel Connecticut, figlio di un odontoiatra che era il primo consulente dentale della città di Bridgeport. Alfred Fones si laureò al New York College nel 1890 e dopo aver praticato l’odontoiatria per circa cinque anni, si convinse dell’importanza della prevenzione nella salute orale. Le sue idee di Igiene Dentale e Prevenzione della malattia, erano quasi sconosciute a quei tempi, in un campo dove spesso la soluzione al trattamento dei problemi dentali erano le estrazioni degli elementi. Nel 1906 decise di istruire la sua assistente alla poltrona, sua cugina Irene M. Newman, alle manovre di igiene dentale ed agli altri trattamenti di prevenzione sui bambini, facendo di lei la prima Igienista Dentale del mondo. Gli insegnamenti impartiti da Alfred Fones ad Irene Newman consistevano in gran parte nello svolgere manovre di igiene orale sotto la sua guida. Come ausilio all’insegnamento, Fones utilizzava i denti estratti durante la sua pratica odontoiatrica, li montava in un modello in gesso, posizionando attorno ai colletti piccole quantità di gesso di Parigi colorato, in modo da rappresentare residui di tartaro e pigmenti. La Newman cominciò la sua pratica di prevenzione orale sui pazienti nel 1907 e ricevette qualche anno dopo, la prima licenza come Igienista Dentale nel Connecticut. Divenne il primo Presidente dell’ Associazione degli Igienisti Dentali del Connecticut. La Newman morì il 15 novembre del 1958 all’età di 83 anni. Fones affermava, che questo lavoro di educazione pubblica a cui l’igienista dentale è chiamata, deve considerarsi il canale attraverso il quale passa la conoscenza dell’odontoiatria sull’igiene orale. La costante educazione all’ igiene orale è il più grande servizio che l’igienista dentale possa proporre alla collettività, inoltre rappresenta la migliore alleata alla branca dell’igiene in generale. La formazione data ad Irene Newman sembrava essere molto efficace e d’aiuto ai bambini, così Fones istituì un programma per effettuare dei trattamenti di prevenzione, disponibili per tutti gli alunni di Bridgeport. Nel 1913 egli fondò una scuola per Igienisti Dentali, convincendo il Provveditore agli Studi di Bridgeport a finanziare questo programma. Sebbene lui prevedesse la presenza dell’Igienista negli studi odontoiatrici, credeva che fosse altrettanto importante la sua presenza nelle scuole. Fones riuscì a racimolare un totale di 46.000 dollari per aprire la scuola di Igiene Dentale. 5 La prima classe era composta da 34 donne, molte di loro erano vecchie maestre di scuola, ormai in pensione, infermiere e mogli di medici. I corsi trattavano l’Anatomia del dente, l’Istologia e la pratica clinica. Il motivo per cui ancora oggi, nonostante l’evoluzione della professione, molte persone parlano di Igienista Dentale al femminile, sta proprio nelle origini di questa figura, che nasce appunto come ruolo attribuito espressamente al genere femminile. Le prime lezioni della “Clinica Fones per Igienisti Dentali” erano tenute nel garage dietro lo studio del Dott. Fones al n.° 10 di Washington Avenue a Bridgeport. Nonostante il luogo modesto, i docenti che sostenevano le lezioni erano decani delle scuole odontoiatriche della Pensilvenia e Harvard, sette professori da Yale e due dalla Columbia oltre ad altri noti professionisti statunitensi e non solo. Tra gli istruttori vi erano Dentisti del luogo ed altri provenienti dal Giappone. Nel giugno del 1915, un totale di 27 studenti si laurearono per la prima volta. Molti di questi laureati andarono a lavorare nel distretto scolastico di Bridgeport e nel tempo riuscirono ad abbassare del 75% l’incidenza della carie tra gli studenti. Qualche anno dopo, Fones sospese le attività della scuola per cominciare a dedicare più tempo a viaggiare ed agli studi sull’Igiene Dentale. 11 anni dopo la sua morte (avvenuta il 15 marzo del 1938) nel 1949, alcuni odontoiatri del Junior College del Connecticut (dove Fones fu uno degli amministratori), ripresero le attività della scuola di Igiene Dentale. La Fones School of Dental Hygiene adesso si trova all’Università di Bridgeport. Le fotografie delle prime classi e la pratica clinica, dimostrano le differenze tra gli inizi della formazione in Igiene Dentale e le classi moderne, rispetto agli stili di trattamento, apparecchiature e controllo delle infezioni, ma lo spirito della cultura dell’igiene e della prevenzione continua da allora, dando vita a più di 200 scuole di igiene dentale e 120.000 Igienisti Dentali certificati soltanto negli Stati Uniti. L’associazione degli Igienisti Dentali americani, fondata nel 1923 e l’associazione dentale del Connecticut, istituirono il premio Alfred Fones per riconoscere il successo e la dedizione alla professione di Igienista Dentale. La Fones School di Igiene Dentale accreditata dal 1953, prevede attualmente tre programmi di Igiene Dentale in cui gli studenti completano gli studi in due o tre anni: Associate in Science (A.S.) laurea della durata di due anni; Bachelor of Science (B.S.) laurea online e Master of Science (M.S). TROVATO GENE IN GRADO DI PRODURRE LO SMALTO DEI DENTI Il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) e diretta da Chrissa Kioussi, del College of Pharmacy alla Oregon State University ha portato alla scoperta del “gene del bianco sorriso”, ovvero il gene che determina la formazione dello smalto dei denti. Il gene denominato “Ctip2” dà vita alla formazione e alla maturazione degli ameloblasti, le cellule deputate alla produzione dello smalto che riveste la superficie esterna della corona del dente. Gli studi condotti fino a questo momento, si erano basati sulla produzione della parte interna del dente, nel tentativo che lasciava sperare in una riproduzione dell’intero dente in provetta, ciò che mancava era la possibilità di dare vita alla formazione dello smalto. Lo studio è stato condotto su embrioni di topolini in cui è stato inattivato il gene Ctip2: si è visto che in questi topolini si formava la radice del dente e l'abbozzo, ma non si formava lo smalto, perché non si originavano gli ameloblasti. Questa importante scoperta darà luogo in futuro alla possibilità di produrre smalto in laboratorio a partire da cellule staminali, aumentando sicuramente le possibilità di intervento nella cura della carie e di altre problematiche odontoiatriche. 6 PROGETTO U.N.I.D. SUNSTAR a cura di Nicola Lavalle A novembre è partito il progetto “L’Igienista Dentale in Farmacia”. Man mano che l’azienda mi comunica l’elenco delle farmacie interessate, io, dalla lista dei colleghi che hanno fatto richiesta di partecipazione al progetto, individuo i partecipanti tenendo conto di vari fattori: data domanda, situazione tesseramento, distanza. Continuamente molti soci mi chiedono notizie sull’andamento del progetto. Le regioni interessate fino a questo momento sono: Campania, Friuli, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto; molto probabilmente altre regioni verranno incluse, ma tutto dipende dall’azienda. Il partecipare a questo progetto come responsabile, è per me molto impegnativo, in quanto una volta ricevuto il nominativo della farmacia e identificato l’igienista a cui dare l’incarico, iniziano una serie di telefonate e di scambi di e-mail che servono a fare da collegamento ad anello tra me Farmacia, Igienista, e Sunstar: impegnativo sì! Ma importante! …in quanto ho l’opportunità di conoscere meglio nei modi, nell’impegno lavorativo, nel carattere più o meno espansivo, nella riservatezza, alcuni soci di cui fino a quel momento conoscevo solo il nome e forse il volto. Ho chiesto ad alcuni di loro, impressioni e riflessioni, ve ne elenco alcune: 1. “Caro Nicola, venerdì c’è stato il mio “Battesimo” in Farmacia. Riguardo al rapporto con i farmacisti direi ottimo, mentre pessimo è stato il rapporto con i clienti della Farmacia: i più erano anziani e poco interessati, molti andavano di fretta, altri invece (quasi esclusivamente giovani) erano molto interessati all’argomento prevenzione, alle tecniche ed agli strumenti di igiene domiciliare e si sono mostrati altrettanto interessati alla “nuova” figura professionale che ero lì a rappresentare” (GRAZIA) 2. “Al di là del sentirsi realmente parte di un gruppo, quale è l’UNID, la cosa che reputo realmente importante è che questo progetto mi ha reso parte integrante del processo di visibilità della nostra professione qui a Palermo dove, purtroppo è poco conosciuta. inoltre, questa giornata mi ha permesso di dimostrare, al di fuori dello studio che la mia preparazione non è limitata né limitante al solo distretto orale e mi permette, quindi di agire nella sintomatologia delle diverse patologie riscuotendo, come spesso mi accade, interesse e gratitudine.” (RITA) 3. “Ho intrapreso questa esperienza con un certo margine di scetticismo: i clienti di una farmacia avrebbero confessato le loro problematiche ad uno sconosciuto anche se qualificato come esperto del settore? Lo scetticismo è durato poco, sin dalla prima ora di apertura sono stato contattato da molte persone che in modo del tutto spontaneo mi chiedevano indicazioni su quali prodotti scegliere per migliorare la propria salute.” (STEFANO) 4. L’iniziativa ha esaudito in pieno quella che era la sua finalità primaria più importante, ovvero la promozione dell’igiene orale. Ho potuto apprezzare un riscontro favorevole da parte della gente, che si è dimostrata molto interessata al tema prevenzione; inoltre l’iniziativa mi ha permesso di far conoscere la nostra figura anche qui a Palermo, dove purtroppo il fenomeno dell’abusivismo è ancora una piaga dilagante ben radicata nel tessuto sociale e professionale.(DAVIDE) 5. Ho notato che la farmacia dove sono stata non aveva le idee molto chiare su quello che l’igienista Dentale doveva fare; la 7 clientela prevalentemente anziana, mostrava diffidenza e solo dopo avergli fatto capire che non vendevamo niente si rilassava ed ascoltava. I giovani e le persone di mezza età erano più interessati, infatti una volta capito di che parlavamo, poi non andavano più via. (MARINA) 6. Ciao Nicola l’esperienza è stata fantastica, bella e da rifare. (CAROLINA) 7. Le mie impressioni a riguardo sono tutto sommato positive, Unica modifica rispetto al programma è quello della veste, bisogna stare in borghese e non in camice perché altrimenti ti scambiano per un farmacista e ti chiedono tutt’altro. (MARCO) 8. Ho trovato utile questa esperienza per la possibilità che ho avuto di potermi relazionare con persone che per esperienze negative, o altre ragioni, non sono più an- date dal dentista, e facendo fulcro sulle mie conoscenze di prevenzione ho potuto rimotivarle e far prendere conoscenza su problematiche varie. (ENRICO) 9. Una esperienza stimolante e del tutto positiva in un ambiente nuovo, che migliora la collaborazione e l’informazione dei farmacisti in merito all'igiene dentale e accresce la nostra professionalità. (ELENA) Debbo dire che questa iniziativa è stata molto positiva… sicuramente sarà un trampolino di lancio per coinvolgere aziende e colleghi nel ripetere eventi come questi, necessari non solo a far conoscere tutti gli ausili utili per una corretta igiene orale, ma anche alla divulgazione della nostra figura professionale. Un caro saluto a tutti Nicola. CASSAZIONE: Vietato agli assistenti dei dentisti effettuare la pulizia dei denti Fonte: http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/11/150933-assistenti_dentisti.shtml Lo sottolinea la Suprema Corte, confermando la condanna di un dentista che aveva consentito ai suoi assistenti di “svolgere atti tipici della professione odontoiatrica o di igienista dentale”, come il prelevamento di impronte nel cavo orale e la pulizia dei denti. Roma, 11 febbraio 2009 - Rientra nel reato di esercizio abusivo della professione eseguire su un paziente la pulizia dei denti senza essere un medico odontoiatra o un igienista dentale, ma un semplice assistente dello studio dentistico. Lo sottolinea la Cassazione, confermando la condanna di un dentista che aveva consentito ai suoi assistenti di “svolgere atti tipici della professione odontoiatrica o di igienista dentale”, come il prelevamento di impronte nel cavo orale e la pulizia dei denti. L’imputato aveva patteggiato la pena di 18 giorni di reclusione, sostituita con 684 euro di multa, ma poi si era rivolto ai giudici di “Palazzaccio”, sostenendo che tali attività non rientrassero “nell’ambito riservato della professione medica” e che la pulizia dei denti eseguita da parte di un soggetto non munito del titolo di igienista fosse “al più sanzionabile in via amministrativa” dato che per l’attività di igienista “non si richiede nè il superamento di un esame di Stato né l’iscrizione ad un apposito albo”. La Suprema Corte (sesta sezione penale, sentenza n. 4294) ha rigettato il ricorso, ribadendo che “essendo escluso ogni rapporto diretto tra paziente e odontotecnico, fosse anche di sola ispezione del cavo orale, risponde del reato di esercizio abusivo della professione di odontoiatra l’odontotecnico che esegua direttamente la rilevazione delle impronte dentarie del paziente”. Anche l’attività di ablazione del tartaro rientra, secondo gli “ermellini”, “senza dubbio nella competenza dell’igienista dentale” che è “abilitato a tale delicata professione a seguito di un conseguimento di un diploma di laurea triennale, con esame finale avente valore di abilitazione all’esercizio della professione”. Per questo, si legge ancora nella sentenza, “va confermato che l’attività di ablazione del tartaro e di lucidatura delle arcate dentarie non può essere esercitata se non da un medico odontoiatra o da un igienista dentale, con la conseguenza che commette il reato di esercizio abusivo della professione di igiene dentale il soggetto che esegua simili attività senza avere conseguito detta speciale abilitazione”. 8 ONORE AL FARMACISTA, MA GRAZIE A DIO FACCIO L’IGIENISTA a cura di Carlo Pozzobon “No no, grazie giovanotto” disse la vecchietta tutta compiaciuta, “con la mia dentiera mi trovo benissimo!”. E così la signora Maria, abituale cliente della farmacia del paese, quella che è lì dal 1946 e che è l’unica farmacia di cui ci si possa fidare, prese le sue scatole con i farmaci per la pressione, l’insonnia, il colesterolo e il diabete e a passo spedito varcò la soglia dell’uscita. Non aveva tempo, la signora Maria. Nel giorno del mercato doveva correre: aveva prenotato il merluzzo dal pescivendolo, se avesse perso due minuti ad ascoltare quel giovanotto nuovo in camice bianco nella farmacia, il pescivendolo avrebbe dato via il pesce persico, il marito avrebbe brontolato e addio pace domestica! Per carità, lasciamo la signora Maria col suo pesce fresco e passiamo a noi. Quanti di noi hanno vissuto momenti simili ricevuto analoghe risposte nelle giornate trascorse in farmacia in occasione della giornata dell’igiene orale promossa da U.N.I.D. e Sunstar? E pensare che non c’era da vendere nulla, non c’erano da fissare appuntamenti di nessun tipo in nessun ambulatorio, non si richiedeva in alcun modo alcun tipo di onere. Solo una consulenza gratuita, un’occasione in più per invitare alla riflessione sul biglietto da visita primario dell’uomo, su ciò che davvero distingue l’uomo dagli animali: il sorriso. E che c’è di strano? In fondo è ciò che facciamo tutti noi, ogni giorno, nei nostri ambulatori attorno al nostro riunito. Ma da un’altra prospettiva e qui sta l’inghippo. Nel film “L’attimo fuggente”, il professor John Keating (Robin Williams), invita i propri studenti a salire su di un banco per sperimentare una nuova prospettiva nel vedere le cose. “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.” Sembra ridicolo e banale, ma io l’ho fatto ed effettivamente cambia tutto. Provare per credere. Cambiano rapporti, distanze e volumi degli oggetti che ci circondano nella stanza. E in fondo, a pensarci bene, anche senza salire su scrivanie o banchi vari, è quello che abbiamo fatto tutti in farmacia: abbiamo cambiato prospettiva. Non noi venivamo cercati, ma noi abbiamo cercato. Abbiamo provato, per qualche ora, ad offrire gratuitamente il nostro servizio senza che ci venisse espressamente richiesto dal potenziale paziente. Abbiamo fatto i promotori della nostra professionalità, abbiamo sostenuto e sponsorizzato con passione e dedizione la protagonista indiscussa del nostro ordinario lavoro. La salute orale. La salvaguardia del nostro patrimonio naturale. Ma, per quanto generosa fosse stata la collaborazione col farmacista, non è stato sempre agevole rompere il muro di diffidenza che i pazienti costruiscono con facilità attorno ad essi. Un po’ perché la nostra figura è ancora in gran parte sconosciuta (si sa che una grandissima parte della popolazione non conosce la differenza tra odontotecnico e odontoiatra…), e poi perché coi tempi che corrono, nessuno regala nulla… figuriamoci una consulenza! Ma con un po’ di pazienza (virtù sempre e comunque cardine del nostro lavoro) e di buona volontà ci si può avvicinare anche ai più sospettosi e indifferenti. Certo senza la collaborazione del farmacista questo compito è ancora più difficile, ma nulla è precluso totalmente a priori. Come ogni giorno, se riusciamo a conquistare tre secondi del tempo altrui, spesso ci 9 aprono una porta d’ingresso per qualche minuto di dialogo. Non è stata la signora Maria ad offrirmi la possibilità di usufruire del suo tempo, ma fortunatamente ci sono state altre persone che, forse più per i gadget in omaggio che per interesse alla salute, mi hanno concesso qualche minuto permettendomi di entrare più o meno in confidenza con loro. Ed allora le domande erano come le ciliegie… una tirava l’altra. Ogni tipo di domanda, senza paura… quale spazzolino usare, quale dentifricio, come posso sbiancare i denti, come apparire più interessante, quali collutori… pochi in vero mi hanno chiesto come mantenere la salute del cavo orale, quali sono i rischi a cui si va incontro col trascurarsi, quali le malattie che si pos- sono contrarre, quali organi possono venire anche gravemente compromessi per cause parodontali… cosa sono in vero i probiotici e come vanno usati… peccato, avrebbero potuto chiedermi di più. Mi ero preparato bene la lezioncina, ma nessuno mi ha interrogato davvero. Poco male, domani ritorno in ambulatorio e lì incontrerò chi davvero mi interroga a dovere: i piccoli pazienti, i bambini che curiosi e interessati mi chiedono sempre come si fa a mandare in su la poltrona e a riportarla giù. In questo modo, tra una giostra e l’altra, forse, alla fine si ricorderanno di preservare a lungo i loro dentini. Così da grandi magari anche loro brontoleranno alla moglie perchè il pesce non era fresco, ma lo faranno con tutti i loro denti naturali in bocca. GIORNATA DELLA PREVENZIONE ORALE Roma 17 Maggio 2009 Anche quest’anno U.N.I.D. ha deciso di partecipare ad un’importante iniziativa, organizzata da A.I.O. e C.R.I.: una giornata dedicata alla prevenzione delle patologie del cavo orale, che già ha riscontrato un grande successo nella precedente edizione, dove in una piazza centrale di Roma, saranno allestite delle postazioni, in cui si svolgeranno visite odontostomatologiche e verranno impartite istruzioni di igiene orale. L’invito è aperto a tutti. Un team di Odontoiatri ed Igienisti Dentali faranno i portavoce della corretta informazione sulle norme igieniche e sulle opportunità terapeutiche più adeguate, per portare la prevenzione più vicino al cittadino comune, che molto spesso per paura o per difficoltà di accesso alle cure, viene escluso da quel principio universale del concetto di diritto alla salute che dovrebbe appartenere in modo assoluto ad ogni individuo. Augurandomi che il 17 maggio sia una giornata piena di sole, vi aspetto numerosi. Nicola Lavalle 10 PREVENZIONE DENTALE IN UNA SCUOLA ELEMENTARE a cura di Elena Rinaldi, Carolina Corneo, Ilenia Furfaro INTRODUZIONE Con il termine prevenzione consideriamo tutti gli interventi atti ad evitare l’insorgenza di una patologia. Distinguiamo tre livelli di prevenzione: prevenzione primaria: interventi sanitari, sociali, economici ed educativi volti ad impedire un evento nocivo per la salute; prevenzione secondaria: interventi di diagnosi precoce, assistenza e cura; prevenzione terziaria: interventi riabilitativi volti ad impedire l’aggravamento e/o il riproporsi di eventi dannosi all’organismo. Possiamo distinguere due tipi di prevenzione in base all’intervento: prevenzione diretta: svolta direttamente sul gruppo stabilito (nel nostro caso sui bambini della scuola elementare); prevenzione indiretta: svolta tramite genitori, adulti, maestre, etc (le maestre si sono proposte di continuare ad educare i bambini sulla base delle informazioni che sono state date loro). Vista l’importanza della Prevenzione per noi Igienisti Dentali, tra gli obiettivi del Tirocinio Clinico del Corso di Laurea in Igiene Dentale dell’Università degli Studi di Genova, è stata prevista un’Esperienza di Prevenzione Comunitaria. Abbiamo così svolto un programma appropriato di prevenzione in base all’età del gruppo preso in considerazione, basandoci sulle capacità di comprensione da parte dell’utenza, utilizzando un linguaggio consono. L’argomento è stato sviluppato in un ambiente lessicale semplice ed intuitivo. Il disegno e il coinvolgimento dei piccoli fruitori hanno permesso un moderato uso di terminologie tecniche. Si evinceva inoltre una apprezzabile conoscenza di alcuni termini (“carie”) da parte dei bambini. Abbiamo svolto con entusiasmo questa esperienza, importante, per diffondere una corretta informazione sulla prevenzione dentale, con la speranza di dar seguito a tale iniziativa. METODI Abbiamo effettuato un’Esperienza di prevenzione di igiene orale comunitaria presso la scuola elementare “Fracchia U.” di Casarza Ligure, frequentata da 150 alunni, atta a sensibilizzare i bambini e le loro famiglie. Ai bambini, suddivisi in dieci classi, è stato dedicato un incontro di circa 1h e 1\2, nel quale è stata descritta la figura dell’igienista dentale come persona esperta, qualificata e indispensabile nel mantenimento della salute orale. Ci siamo rese conto che solo una piccola percentuale di bambini conoscono questa figura professionale. Come prima attività abbiamo fatto disegnare un sorriso e la maggior parte dei bambini ha riprodotto un’immagine dove si potevano notare le labbra, i denti e la lingua. 11 Successivamente agli alunni è stata descritta l’anatomia dentale impostando la “lezione” come gioco, in modo da far ricordare i termini tecnici. Il dente, per i bambini, è diventato come un “albero” e come un “re”: come l’albero, perché dotato di radice, come il re perché dotato di una corona. Sono stati successivamente discussi i “tessuti del dente”: smalto, dentina e polpa, spiegando che, dalla porzione esterna, lo smalto (consistenza dura come il “mattone”), si passa ad una consistenza morbida (tipo “budino”), la polpa dentale, tessuto predisposto all’insorgenza della carie, termine tecnico già conosciuto dai bambini. A tutti gli alunni è stato consegnato un opuscolo con slide, tabelle, giochi e compiti per casa. Grazie al sussidio cartaceo, abbiamo così fatto colorare ai bambini i tessuti del dente, facendo un’ulteriore suddivisione dei denti in base alla funzione e alla loro forma, abbiamo evidenziato l’importanza dello spazzolamento per ridurre i batteri patogeni che potrebbero dare origine alla carie, dimostrando l’importanza di una corretta alimentazione, altro fattore di notevole rilevanza per ridurre questa ben nota patologia. Alla lavagna abbiamo disegnato dei batteri e con l’aiuto di alcuni poster autoprodotti, abbiamo messo in luce sia il susseguirsi della patologia cariosa, sia come essa possa essere controllata seguendo con costanza alcune semplici regole di pulizia della bocca e di fluoro-profilassi. L’alimentazione è stato un altro tema affrontato con i bimbi, molto partecipi ad una lezione non più descrittiva ma interattiva. Ai bambini sono state poste delle domande relative agli alimenti che danneggiano la salute dei denti e quelli che non la danneggiano. Frutta e verdura non devono mai mancare, mentre si deve ridurre il consumo di dolci, bevande zuccherate, caramelle... Lo spazzolino da denti, in riferimento alla 12 lunghezza del manico, alla consistenza e durezza delle setole, deve essere scelto in base all’esigenza. In commercio ci sono tantissimi spazzolini ma noi abbiamo descritto quello più adatto alle loro esigenze: con filamenti morbidi e testina piccola. È stata quindi spiegata l’importanza dello spazzolamento come metodo preventivo e regola d’oro per garantire una bocca sana, risparmiando denaro e disagi. È stato suggerito di non spazzolare mai con movimenti orizzontali avanti e indietro, bensì dalla gengiva verso il dente in modo da eliminare efficacemente la placca batterica che si forma nel giro di poche ore. La placca è dannosa perché contiene tantissimi batteri e, con l’ausilio del liquido rilevatore, se ne è verificata la presenza/quantità nelle bocche dei bambini. Come dentifricio è stata consigliata una pasta al fluoro, spiegandone la funzione di rinforzo e le vie di somministrazione tramite alimenti e acqua fluorizzata. Con i bambini più piccoli, delle classi prime e seconde, l’interazione si è svolta soprattutto con giochi innovativi nel cortile della scuola. Agli alunni delle classi terze, quarte e quinte abbiamo consegnato, al termine delle lezioni, due questionari: il primo per i bambini, il se- condo per i genitori. I risultati del questionario hanno permesso di identificare e tracciare le abitudini scorrette, il livello di conoscenza delle norme igieniche e dell’interesse mosso dal nostro intervento nell’am- biente familiare. Alcuni bambini non sono stati sufficientemente seguiti né motivati dai propri genitori. Alcuni questionari sono stati restituiti non debitamente compilati. I bambini di tutte le classi hanno partecipato con interesse e ad ognuno di loro è stato consegnato un diploma di partecipazione. MATERIALI Il materiale didattico è stato suddiviso secondo la fascia d’età dei bambini: - Poster e tabelloni - Giochi e tabelle - questionari per alunni e genitori - fumetti e disegni (autodiagnosi) - rilevatore di Placca - spazzolino x bambino, typodont con denti estraibili, guanti in lattice - diploma finale per la partecipazione al corso RISULTATI E DISCUSSIONI Il nostro scopo di sensibilizzazione è stato così raggiunto trasmettendo ai bambini il know-how in merito all’igiene dentale contribuendo così al mantenimento di denti e gengive sane, oltre ad influenzare in modo positivo gli aspetti della loro vita relazionale: la loro salute generale, l’autostima, lo sviluppo del linguaggio, il rapporto sociale e la comunicazione delle emozioni. Abbiamo inoltre cercato di stimolare l’attenzione e la partecipazione dei bambini, utilizzando un insegnamento basato sul “gioco”e abbiamo cercato di tenere in considerazione l’aspetto “psicopedagogico” in modo da incoraggiarli preferendo il sentirsi dire piuttosto che sentirsi far domande. CONCLUSIONI La prevenzione è l’obiettivo principale. È basata sull’igiene quotidiana e su sedute di igiene orale professionale e di controllo periodiche. Grazie a questa esperienza abbiamo capito che è necessaria maggior informazione. Molti bambini hanno un’alimentazione non idonea perché ricca di zuccheri. È pertanto utile ed indispensabile educare alla salute orale i bambini durante la crescita. Modeste patologie sofferte dai bimbi e precedenti familiari dovrebbero indurre i genitori ad una più attenta analisi circa la salute delle bocche dei loro figli che, sovente, celano insidie spesso non diagnosticabili dal genitore stesso. FUMO MATERNO RIDUCE FLUSSO EMATICO AL FETO Il fumo in gravidanza riduce la produzione di ossido nitrico nel letto vascolare fetale, riducendo pertanto anche il flusso ematico al feto e ritardando pertanto anche la crescita. Si tratta di una delle prime occasioni in cui viene mostrato un parametro biochimico di ciò che accade alla base dell’insorgenza del basso peso neonatale: è noto da 50 anni che i bambini delle madri che fumano sono esposti al rischio di basso peso neonatale, ma oggi è stata indicata una possibile spiegazione del fatto che vi sia una restrizione del flusso ematico al feto. Sono in progetto nuovi studi atti a determinare se la compromissione della funzionalità vascolare nel feto si traduca o meno in arteriosclerosi nelle fasi successive della vita. 13 ALLO START L’INIZIATIVA “GIOVANI SORRISI DI SALUTE” a cura di Laura Marino In Regione Lombardia è partita l’iniziativa “Giovani sorrisi di salute”. Titolo tanto criticato per la sua semplicità e poca capacità di attrarre interesse, ma certamente pieno di sostanza e contenuti. La sua prima presentazione avverrà nel mese di Marzo c.a. presso un Istituto Comprensivo della Provincia di Bergamo ed in seguito sarà proposto anche a tutti gli altri Istituti Comprensivi. Questa iniziativa è stata resa possibile, grazie alla collaborazione ed al Patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Provincia di Bergamo, che ha avvalorato i contenuti del Progetto, fornendo la propria disponibilità alla sua divulgazione sul sito e presso gli Istituti della Provincia. Il Progetto prevede un incontro frontale con gli insegnanti, per informarli in materia di prevenzione della salute orale (anatomia, eziopatogenesi della carie delle periodontiti, problematiche occlusali, comportamento alimentare, fluoro ed altri argomenti) e fornire suggerimenti comportamentali in caso di emergenza in ambito odontoiatrico. In seguito sarà concordato il nostro l’intervento frontale con gli alunni per il controllo della placca e la rilevazione e valutazione delle loro capacità manuali per un corretto uso dello spazzolino. In seguito alle rilevazioni svolte con corretti questionari, intendiamo garantire il permanere delle informazioni fornite, suggerendo annual- 14 mente agli insegnanti coinvolti, alcuni temi da sviluppare a rinforzo alle informazioni acquisite. Questa Iniziativa sarà inoltre argomento per lo sviluppo del percorso culturale nell’Ambito del Convegno Regione Lombardia. Sarà proposto nel suo contesto, un corso di Formazione per gli Igienisti Dentali sulle tecniche educative in materia di prevenzione della salute orale in ambito scolastico. Vi terremo aggiornati sullo sviluppo dell’iniziativa e sui programmi e contenuti del Convegno Regione Lombardia (data presunta Sabato 24 Ottobre 2009). Grazie alla collaborazione di validi colleghi che si stanno dedicando alla realizzazione pratica del presente progetto come: Lara Bernini (nella stesura e realizzazione della Presentazione), Gaetano Massara, Serena Della Guardia, Marco Benini (nella partecipazione alla prima giornata frontale con gli insegnanti e gli alunni). Tale partecipazione verrà estesa a tutti gli Igienisti Dentali interessati al progetto U.N.I.D. nelle scuole, come Format U.N.I.D. che potrà essere promosso a livello Nazionale. Il Corso di Formazione nel contesto del Convegno Regionale fornirà allo staff gli strumenti per l’intervento operativo ed educativo allo scopo. Sono aperte le iscrizioni per gli Igienisti Dentali che vogliono partecipare al progetto nelle scuole nella Regione Lombardia. MINIMUM INTERVENTION UN NUOVO MODELLO DI APPROCCIO AL PAZIENTE ODONTOIATRICO a cura di Paula Market L’attuazione di un approccio clinico per la gestione della carie sta diventando un aspetto essenziale nella moderna pratica odontoiatrica. Man mano che migliora la comprensione degli aspetti della patologia della carie, si sta passando da un approccio unicamente conservativo della carie ad un approccio medico inteso con la Minimum Intervention (MI). I principi della M.I. sono l’individuazione precoce e la valutazione di qualsiasi potenziale fattore di rischio per la carie, quindi l’eliminazione o riduzione di questi fattori di rischio per prevenire l’insorgenza della carie stessa, infine l’intervento sulle lesioni cariose, non unicamente con i tradizionali metodi conservativi, ma conservando il più possibile la struttura dentale, usando anche materiali bioattivi per restaurare il dente in quanto tali prodotti contribuiscono alla rigenerazione dello smalto demineralizzato e proteggono la struttura da ulteriori danni. Concetti ben sintetizzati nell’acronimo CAMBRA: Caries Management By Risks Assessment (gestione della carie attraverso la valutazione dei fattori di rischio). Il 17 gennaio si è tenuto il congresso sulla MI nella illustre cornice dell’Aula “Luigi Capozzi” presso il Dipartimento di Scienze Ondotostomatologiche della Sapienza Università di Roma. Sono stati riuniti docenti e relatori di livello nazionale ed internazionale per mettere in rilievo l’importanza della prevenzione della carie partendo dalla cura dei sintomi e non unicamente dalla causa. Sono intervenuti la Professoressa Livia Ottolenghi, titolare della cattedra di Odontoiatria preventiva e delle Comunità, dell’Università di Roma “Sapienza”, la Professoressa Antonella Polimeni, direttrice del Dipartimento di Odontoiatria dell’Università di Roma “Sapienza”, il Professor Fabrizio Guerra, professore ordinario dell’Università di Roma “Sapienza”, il Professor Roberto Weinstein, presidente del Corso di Laurea specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria (CLOPD) dell’Università di Milano, il Professor Ervin Weiss docente della Faculty of Dental Medicine Hebrew University - Hadassah Yerusalem, Israel, il Dott. Matteo Basso, professore a contratto presso il Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria (CLOPD) dell’Università di Milano, Dott. Simone Grandini, dell’Università degli studi di Siena. La Prof. Antonella Polimeni e la Prof. Livia Ottolenghi hanno introdotto il tema del congresso e l’importanza dell’argomento e dell’evoluzione dell’approccio medico nei confronti di una patologia ormai ben nota. Il Prof. Roberto Weinstein ha parlato dell’importanza di un nuovo approccio nei confronti della patologia dove maggiormente dovevano essere presi in considerazione gli stili di vita intesi come possibili fattori di rischio rispetto alla presenza degli agenti eziologici oppure della predisposizione genetica ad ammalarsi. Ha esteso il suo discorso sull’importanza della profilassi e sull’etica della distribuzione delle risorse economiche nella sanità in merito alla prevenzione primaria. A seguire, il Prof. Ervin Weiss è entrato nel pieno dell’argomento illustrando l’esperienza del suo dipartimento in materia e dell’importanza di un netto cambiamento nei confronti della patologia cariosa. Estrema importanza hanno i fattori di rischio suddivisi in quelli patologici e protettivi. Nei fattori patologici rientrano da un lato l’acido lattico prodotto dai batteri durante il processo della fermentazione batterica dei car15 boidrati e quindi di fatto le abitudini alimentari dei pazienti, dall’altro la composizione qualitativa e quantitativa della saliva in quanto rappresenta il principale sistema di protezione in natura disponibile contro il fenomeno sopraindicato. I fattori protettivi sono rappresentati dall’incoraggiamento dei pazienti a cambiare la dieta e gli stili di vita e dall’educazione dei pazienti sulla corretta igiene orale, incoraggiandoli all’utilizzo dei prodotti contenenti il fluoro, calcio e fosfato, nonché dei prodotti per l’individuazione della placca e dei collutori antibatterici. Solo quando i pazienti cambiano in positivo i loro stili di vita si procede alla rimozione delle lesioni cariose applicando i materiali di restauro a base di vetro-ionomerico che possono contribuire alla remineralizzazione dello smalto attraverso il rilascio di fluoro. Il Dott. Matteo Basso ha ampiamente illustrato ciò che offriva il mercato in merito all’argomento partendo dai test salivari in grado di valutare la capacità della saliva di proteggere i denti, attraverso la neutralizzazione degli attacchi degli acidi mediante il tampone pH e inoltre la composizione qualitativa della saliva (calcio, fosfato, fluoro); indicatori della placca in grado di identificare la cariogenicità e l’età della placca che motivano i pazienti ad un corretto utilizzo dello spazzolino ed a sottoporsi ad una igiene dentale professionale per migliorare il proprio equilibrio orale; test che misurano il livello di S. Mutans nei pazienti, valido strumento per incanalare i pazienti nei soggetti a rischio; infine una serie di materiali di restauro, bioattivi, in grado di rilasciare il fluoro. La sessione si è conclusa con l’intervento del dott. Simone Grandini dell’Università di Siena che ha sottolineato comunque l’impor- 16 tanza dell’estetica nei restauri in un paziente sempre più attento ed esigente ad osservare un valido risultato e del prof. Fabrizio Guerra sulle prospettive del trattamento precoce delle lesioni dello smalto come le “White Spot”. Si stanno facendo sempre più avanti i concetti di odontoiatria mini invasiva nell’intenzione di sviluppare maggiormente l’argomento della prevenzione. Si è visto, durante questo congresso, di quanto sia importante indirizzare tutte le risorse umane ed economiche per prevenire l’insorgenza della carie. Grazie allo sviluppo della ricerca scientifica, il mercato oggi mette a disposizione numerosi prodotti che aiutano l’intercettamento dei pazienti a rischio di carie e mezzi preventivi che contribuiscono a mantenere l’equilibrio minerale. Esperienze internazionali dimostrano che l’approccio MI migliora la performance dello studio dentistico, sostanzialmente attraverso una migliore aderenza alle aspettative del paziente che si traduce in una maggiore frequenza di contatto e in un allargamento della base di utenza. Il Prof. Weiss, in conclusione del suo discorso, ha sottolineato la necessità di un costante aggiornamento in merito in quanto la compliance dei pazienti dipende proprio dalla loro attitudine di cambiare l’atteggiamento nei confronti della salute orale e dalla abilità del team odontoiatrico a motivare i pazienti ad un cambiamento partendo anzitutto da se stessi. Ci auguriamo che vengano organizzati con maggiore frequenza questi eventi, che hanno principalmente come argomento la prevenzione primaria, mettendo in rilievo la necessità di una stretta collaborazione tra l’igienista dentale e l’odontoiatra. NON SI PUÒ SMETTERE DI SAPERE a cura di Silvia Labozzetta Cari colleghi, per rendervi partecipi di una bella esperienza post-laurea, mi sono proposta di scrivere le mie impressioni a proposito del Master in “Scienze delle Tecnologie avanzate di Igiene Dentale”, tenuto ed organizzato dalla Direttrice, professoressa Gianna Maria Nardi presso la Sapienza Università di Roma. Terminati gli studi, l’interesse viene giustamente rivolto al mondo del lavoro, l’esperienza è poca, collaborare in uno studio già avviato da professionisti, cui comunque bisogna rispondere, non è cosa facile. Il nostro ambito professionale è ancora in fase di decollo sotto molti aspetti: da un lato c’è ancora, in alcuni odontoiatri, la difficoltà di valutare adeguatamente la nostra figura professionale, dall’altro la necessità di raggiungere una stabilità lavorativa ed economica, inoltre la mancanza di un’informazione adeguata crea la mancata diffusione del nostro ruolo professionale. Se puntate ad offrire un servizio di qualità, un aggiornamento selettivo è fondamentale. Il valore di questo master, sta nell’offrire spunti ed input utili per nuovi e mirati approfondimenti. Avere in più la fortuna di apprendere da docenti e colleghi che trasmettono una carica positiva, non è da trascurare ed in questo, ringrazio la professoressa Nardi a nome di tutti. Se per un verso, il tirocinio alla clinica universitaria dà agli studenti una preparazione di base, dall’altro ci lascia laureati, pieni di nozioni, ma con poca esperienza controllata. Questo master affianca ad una teoria aggiornata, una pratica seguita e rivolta alle più recenti tecnologie avanzate: laser, microscopio, full immersion nella fotografia digitale, strategie nella scelta della strumentazione adatta, il tutto rivisto secondo l’interesse d’uso dell’igienista dentale. Per concludere, senza la partecipazione a qualche valido corso o congresso, si rischia di restar fermi a protocolli clinici superati o messi in discussione. La prevenzione richiede ricerca, aggiornamenti costanti, al passo con i tempi e con i bisogni di ogni paziente, per poter adattare i protocolli clinici migliori a seconda delle diverse situazioni che ci si trova ad affrontare. IN PENSIONE IL MERCURIO, MA CON CALMA Fonte farmacista 33 Come già preannunciato su Farmacista33 dal 3 aprile saranno messi al bando i termometri al mercurio. A ricordarlo una nota dell’Unione nazionale consumatori che spiega come “dal 3 aprile entra in vigore il decreto ministeriale del 30 luglio 2008, emanato in attuazione di una Direttiva Ce per evitare che i termometri finiscano tra i rifiuti e così pure il mercurio, con danni all'ambiente e, a lungo termine, alla salute umana. Non c’è motivo di preoccuparsi per chi a casa usa ancora il vecchio termometro per misurare la febbre. “Le famiglie - spiega Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unc - non dovranno buttare i termometri al mercurio che hanno in casa, poiché la norma riguarda soltanto quelli che saranno fabbricati. Anzi, sono esclusi dalla disposizione tutti gli oggetti contenenti mercurio che risalgono a più di 50 anni fa”. La misura non si applica nemmeno ai barometri a mercurio fino al 3 ottobre 2009. Entro questa data, prosegue Dona, “la Commissione europea esamina la disponibilità di alternative affidabili e più sicure che siano tecnicamente ed economicamente realizzabili per gli sfigmomanometri e le altre apparecchiature di misura contenenti mercurio utilizzate nel settore sanitario e per altri usi industriali e professionali”. 17 CORSO TEORICO PRATICO DI PARODONTOLOGIA AURELI-CARRARA a cura di Elisa D’Alessio, Luciano Laveglia Il 20 e 21 febbraio 2009 si è svolto con successo, il corso teorico-pratico di Parodontologia: “Dalla prima visita al mantenimento a lungo termine” tenuto a Roma, dal Dottor Michele Carrara e dal Dottor Alberto Aureli. Il corso è stato strutturato in due giornate: la prima puramente teorica e la seconda pratica, svolta su pazienti all’interno dello Studio Dentistico Prati. Nel primo incontro è stato analizzato il trattamento parodontale, che comprende la preparazione iniziale dove, in sede di prima visita, si raccolgono dati anamnestici, dubbi e aspettative del paziente e successivamente il piano di trattamento in tutte le sue componenti (terapia non chirurgica e chirurgica ma anche endodontica, protesica etc.). Fondamentale è anche il successo del trattamento a lungo termine, per cui è stata illustrata in modo specifico ed esauriente la Terapia Parodontale di Supporto (TPS: American Accademy of Periodontology 1986). Nell’ultima parte del corso si è voluto far luce su aspetti frequentemente riscontrabili nella pratica clinica quotidiana, quali l’effetto del fumo a livello parodontale, il rapporto tra malattia parodontale e problemi cardiovascolari ed il binomio, oggigiorno scientificamente documentato, tra gravidanza e maggiore suscettibilità alla parodontopatia. La giornata si è egregiamente conclusa, “sia per lo spirito che per il corpo”, con una tavola rotonda in un tipico ristorante romano ove si è potuto dibattere con il Dottor Bruno 18 Bonfigli, specialista in Cardiologia, dei nostri dubbi e perplessità in merito ai diversi approcci con il paziente cardiopatico. La professionalità e la disponibilità del Dottor Bonfigli si è dimostrata anche a fine incontro quando ci ha consegnato le linee guida, nelle quali sono analizzati aspetti cardiologici di interesse parodontologico-odontoiatrico, sottolineando come i pazienti esaminati devono documentare una condizione di equilibrio clinico consolidato da almeno tre mesi e che la valutazione del cardiologo, laddove richiesta, non dovrà essere antecedente ai trenta giorni. Nella giornata del 21 febbraio sono stati approfonditi in termini pratici su pazienti, gli argomenti affrontati il giorno antecedente: prima visita, programmazione del piano di trattamento e rivalutazione parodontale. Inoltre è stato possibile conoscere l’efficacia e le potenzialità terapeutiche del sistema Vector® Dürr. Un grande ringraziamento va ai due formidabili relatori, Dottor Michele Carrara e Dottor Alberto Aureli, per aver saputo organizzare un corso di eccellenza per contenuti scientifici e per il profilo dinamico ed interattivo mantenuto. Un incontro dal quale si può tornare arricchiti e soddisfatti per il proprio bagaglio culturale. Due giornate stimolanti che ci hanno permesso di trasferire nella pratica clinica quotidiana, una grande dose di positività e di entusiasmo verso i nostri pazienti e i colleghi con i quali collaboriamo. PROGRAMMA CULTURALE U.N.I.D. Maggiori dettagli sul sito www.unid.it 4 Aprile - Conegliano-Treviso Relatore: Dott. Andrea Benetti Responsabile dell’evento Dott. Andrea Benetti cell. 347-2381528 “Lo Sbiancamento Dentale” 6 Crediti ECM per igienisti dentali 17-18 Aprile - Bergamo Corso avanzato di parodontologia Relatori: Dott.ssa Laura Marino, Dott. Luciano Zucchinelli Responsabile dell’evento Dott.ssa L. A. Marino cell. 338-8318059 “L’analisi del caso clinico” 10 Crediti ECM per Igienisti Dentali 24 Aprile - Roma Relatori: Dott. Alessandro Scabbia - Dott.ssa Valentina Stanzani Responsabile dell’evento Dott. Antonio Lecce cell. 338-3556346 “Strumentazione Parodontale Non Chirurgica” 7 Crediti ECM per Igienisti Dentali 9 Maggio - Conegliano-Treviso Relatori: Dott. Christian Bacci - Dott. Andrea Benetti Responsabile dell’evento Dott. Andrea Benetti cell. 347-2381528 “Corso Teorico Pratico di Patologia e Medicina Orale” 5 Crediti ECM per Infermieri In accreditamento per Igienisti Dentali 16 Maggio - Firenze Convegno Interregionale Centro-Nord Responsabile dell’evento Dott. M. Luperini cell. 333-3629207 “Prevenzione orale e parodontale dal punto di vista dell’Igienista Dentale e dell’Odontoiatra” 29-30 Maggio - Roma Corso avanzato di parodontologia Relatori: Dott.ssa Laura Marino, Dott. Luciano Zucchinelli Responsabile dell’evento Dott.ssa Paola Lastella cell. 347-9169894 “L’analisi del caso clinico” 10 Crediti ECM per Igienisti Dentali 30 Maggio - Taormina Convegno Interregionale U.N.I.D. Sud-Isole Responsabile dell’evento Dott. Francesco Gottardi cell. 338-8689808 “Igienista Dentale: l’affermazione di una professione” 30 Maggio - Salerno Relatore: Dott. Andrea Benetti Responsabile dell’evento Dott. Gianfranco Sorgente cell. 347-3756128 “Lo Sbiancamento Dentale” 6 Crediti ECM per Igienisti Dentali 6 Giugno - Roma Corso teorico-Pratico Relatore Dott. Salvatore Damante Responsabile dell’evento Dott. Nicola Lavalle cell. 335-233568 27 Giugno - San Benedetto del Tronto Relatori: Dott. Christian Bacci - Dott. Andrea Benetti Dott.ssa Luigina Straccia cell. 338-4335825 “La Fotografia Intraorale” “Corso Teorico Pratico di Patologia e Medicina Orale” 5 Crediti ECM per Infermieri In accreditamento per Igienisti Dentali 19 Settembre - Lecce Relatore: Dott. Andrea Benetti Responsabile dell’evento Dott.ssa Raffaella Caputo cell. 328-1779426 “Lo Sbiancamento Dentale” 6 Crediti ECM per Igienisti Dentali 1-3 Ottobre - Roma VIII° Congresso Nazionale U.N.I.D. Sede del Congresso: Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Responsabile dell’evento Dott Gianfranco Sorgente cell.347-3756128 “L’Interdisciplinarità: la chiave del successo per una terapia efficace” 24 Ottobre - Milano Convegno Interregionale U.N.I.D. Nord-Ovest Responsabile dell’evento Dott.ssa Laura Marino cell. 338-8318059 21 Novembre - Latina Convegno Interregionale U.N.I.D. Centro-Italia Responsabile dell’evento Dott. Nicola Lavalle cell. 335-233568 5 Dicembre - Trento Convegno Interregionale U.N.I.D. Nord-Est Responsabile dell’evento Ig. D. Paolo Pandini cell. 339-2819142 19 Ecco lo... scovolino più consigliato dagli igienisti svedesi!* ni voli a o c li s l’anim ti g Tut anno nque du eh i TeP stita e per gl i rive sicur ti o son impian Made in Sweden, used worldwide. * Secondo un sondaggio fatto da Kikkenborg analyse ApS 2007 il 74% di tutti gli igienisti dentali svedesi, consiglia gli scovolini TePe DISTRIBUTORE: SPADA FORNITURE VIA C. MAFFEI, 58 10077 SAN MAURIZIO C.SE (TO) TEL 011 927.86.89 · www.spadaforniture.com · [email protected]