4 Quinta Lezione SUCCESSIONI E DONAZIONI Archivo
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Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli VINCENZO FRANCESCHELLI SUCCESSIONI E DONAZIONI SCHEMI del Corso di DIRITTO PRIVATO 5 - ad uso degli studenti – vietata la riproduzione(Avvertenza- Gli schemi costituiscono una traccia delle lezioni svolte. Possono servire per un ripasso della materia. Non sono sufficienti per la preparazione dell’esame). QUINTA LEZIONE Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Argomenti Il Libro II del Codice civile Successioni mortis causa Il testamento La successione legittima Successione dei legittimari La divisione ereditaria Le donazioni VI - SUCCESSIONI MORTIS CAUSA -Sommario: - IL LIBRO SECONDO DEL CODICE CIVILE LE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA - LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA - LA SUCCESSIONE LEGITTIMA - LA SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI - LA DIVISIONE - LE DONAZIONI Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONI I IL LIBRO II DEL CODICE CIVILE 1. IL SECONDO LIBRO del CODICE CIVILE Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 1 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Il secondo libro del codice civile è intitolato “Delle successioni” e tratta delle successioni e delle donazioni, secondo un accostamento tradizionale. Ha struttura lineare, suddivisa in cinque Titoli Struttura del Libro II del codice civile Titolo Denominazione Titolo I Disposizioni successioni Articoli Titolo II Delle successioni legittime 565 – 586 Titolo III Delle successioni testamentarie 587 – 712 Titolo IV Della divisione 713 – 768 Titolo V Delle donazioni 769 – 809 generali sulle Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli si ha successione quando, data l’esistenza di un diritto, lo stesso –in conseguenza di un fatto o di un atto o di un negozio giuridico- anziché estinguersi, continua a sussistere, ma ne muta il titolare si distingue tra successione: • inter vivos ---- quando la successione ha luogo tra due soggetti indipendentemente dalla morte del soggetto da cui il rapporto è derivato • mortis causa ---- quando morendo un soggetto, un altro gli subentra nel fascio di rapporti del quale egli era titolare, ed ha dunque come presupposto essenziale e caratterizzante, la morte del soggetto a cui succede Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONI II 456 – 564 LE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA 2. LE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA …Le successioni regolano le modalità di attribuzione dei beni dopo la morte… Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 2 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONE LEGITTIMA LE SUCCESSIONI mortis causa REGOLANO LE MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEI BENI DOPO LA MORTE. SUCCESSIONE TESTAMENTARIA IL DIRITTO ITALIANO DISTINGUE TRA SUCCESSIONE LEGITTIMA E SUCCESSIONE TESTAMENTARIA, RISERVANDO UNA QUOTA DI EREDITÀ AI LEGITTIMARI (SUCCESSIONE NECESSARIA) LA LEGGE RISERVA UNA QUOTA DELL’EREDITA’ AI LEGITTIMARI. LA SUCCESSIONE NECESSARIA COSTITUISCE UN LIMITE ALLA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA E ALLA SUCCESSIONE LEGITTIMA Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli • SUCCESSIONE TESTAMENTARIA • SUCCESSIONE LEGITTIMA • SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI successione legittima ► La successione legittima è la successione che ha titolo nella legge. Quando manca del tutto o in parte un testamento, si apre la successione legittima. successione testamentaria ► La successione testamentaria è la successione che ha titolo nel testamento. Vincenzo Franceschelli (successione necessaria) La legge riserva una quota di eredità al coniuge, ai figli legittimi e naturali e agli ascendenti legittimi. La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite alla capacità di disporre del testatore, o all’applicazione delle norme sulla successione legittima Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 3. APERTURA della SUCCESSIONE A NORMA DELL’ART. 456 LA SUCCESSIONE SI APRE AL MOMENTO DELLA MORTE, NEL LUOGO DELL’ULTIMO DOMICILIO DEL DEFUNTO. L’EREDITÀ SI ACQUISTA CON L’ACCETTAZIONE (ART. 459). L’EFFETTO DELL’ACCETTAZIONE RISALE AL MOMENTO NEL QUALE SI È APERTA LA SUCCESSIONE. accettazione rappresentazione …la successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto… Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 3 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONI E DONAZIONI • Apertura della successione: momento della morte del de cuius • successione: – successione testamentaria – successione legittima + norme sulla successione necessaria o dei legittimari Apertura della successione e accettazione dell'eredità • L'eredità si acquista con l'accettazione (459). L'effetto dell'accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione. L'eredità può essere accettata puramente e semplicemente o con beneficio d'inventario (470). L'accettazione col beneficio di inventario può farsi nonostante qualunque divieto del testatore. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SEMPLICE ACCETTAZIONE ESPRESSA ACCETTAZIONE CON BENEFICIO DI INVENTARIO TACITA Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli la RAPPRESENTAZIONE ESPRESSA (art. 475) L’accettazione è espressa quando in un atto pubblico o in una scrittura privata, il chiamato all’eredità ha dichiarato di accettarla, oppure ha assunto il titolo di erede accettazione TACITA (art.476) L’accettazione è tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede. La rappresentazione fa subentrare i discendenti legittimi o naturali nel luogo e nel grado del loro ascendente, in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità o il legato (art. 467) Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 4 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli III SUCCESSIONI 4. IL TESTAMENTO La SUCCESSIONE TESTAMENTARIA …La successione testamentaria è la successione che ha titolo nel testamento… Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli • 1.- SUCCESSIONE TESTAMENTARIA • SUCCESSIONE LEGITTIMA • SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI La successione testamentaria è la successione che ha titolo nel testamento. Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse (art. 587) Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli • Le disposizioni testamentarie possono essere IL TESTAMENTO IL TESTAMENTO È UN ATTO REVOCABILE con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse (art. 587) Vincenzo Franceschelli a titolo universale (eredità) a titolo particolare (legato) Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 5 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONI E DONAZIONI EREDE (eredità) LEGATARIO (legato) • A titolo universale: (erede) l’erede riceve l’universalità o una frazione dei beni del de cuius e risponde dei debiti anche col proprio patrimonio • A titolo particolare: (legato) il legatario riceve un bene determinato: non risponde degli eventuali debiti Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli TESTAMENTO È erede chi è stato istituito per l’universalità dei beni o per una quota di essi È legatario chi ha ricevuto un bene specifico Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse (art. 587) TESTAMENTO di ISABEL LA CATOLICA - Eduardo Rosales. Museo del Prado Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli CAPACITÀ DI DISPORRE PER TESTAMENTO (art. 591) Per fare testamento occorre la piena capacità di intendere e di volere. Possono quindi disporre per testamento tutti coloro che non sono dichiarati incapaci dalla legge. • Sono incapaci di testare i minorenni e gli interdetti per infermità di mente. 5. DELLA FORMA DEI TESTAMENTI …testamento olografo e testamento per atto di notaio … Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 6 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli DELLA FORMA DEI TESTAMENTI (601) Prof. Vincenzo Franceschelli • Le forme ordinarie di testamento sono il testamento olografo e il testamento per atto di notaio (601). • Il testamento per atto di notaio è pubblico o segreto LE FORME DI TESTAMENTO SONO IL TESTAMENTO IL OLOGRAFO E TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO (ART. 601). IL TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO È PUBBLICO O SEGRETO. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONE TESTAMENTARIA OLOGRAFO TESTAMENTO • TESTAMENTO OLOGRAFO • TESTAMENTO PUBBLICO • TESTAMENTO SEGRETO PER ATTO DI NOTAIO TESTAMENTO PUBBLICO TESTAMENTO SEGRETO Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli TESTAMENTO OLOGRAFO Il testamento olografo (602) deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore. La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni. Se anche non è fatta indicando nome e cognome, è tuttavia valida quando designa con certezza la persona del testatore. TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO: TESTAMENTO PUBBLICO O SEGRETO testamento per atto di notaio (art. 601). • Il testamento per atto di notaio è pubblico o segreto Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 7 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO: TESTAMENTO PUBBLICO TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO TESTAMENTO PUBBLICO TESTAMENTO SEGRETO • Il testamento pubblico (art.603) è ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni. Il testatore dichiara al notaio la sua volontà, la quale è ridotta in iscritto a cura del notaio stesso. Questi dà lettura del testamento al testatore in presenza dei testimoni. Di ciascuna di tali formalità è fatta menzione nel testamento. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO: TESTAMENTO SEGRETO • • Il testamento segreto (art. 604) può essere scritto dal testatore o da un terzo. Se è scritto dal testatore, deve essere sottoscritto da lui alla fine delle disposizioni. Se è scritto in tutto o in parte da altri, o se è scritto con mezzi meccanici, deve portare la sottoscrizione del testatore anche in ciascun mezzo foglio, unito o separato. Una volta completato, il testamento segreto viene sigillato e consegnato al notaio che redige l’atto di ricevimento in cui, in particolare, viene indicato il fatto della consegna e menzionata la dichiarazione resa da parte del testatore che nel plico sigillato è contenuto il suo testamento. SUCCESSIONE TESTAMENTARIA • Il de cuius ha lasciato un testamento – testamento: negozio giuridico unilaterale revocabile • olografo: scritto, datato e sottoscritto di mano dal testatore • pubblico: scritto dal notaio dopo che il testatore gli ha esposto le sue ultime volontà davanti a due testimoni. Lo sottoscrivono testatore, testimoni e notaio • segreto: scritto in un qualunque foglio anche da persona diversa dal testatore; questi in persona, davanti a due testimoni, consegna il foglio chiuso ad un notaio, annotando all’esterno tutte le formalità compiute davanti al notaio • olografo e segreto: pubblicati davanti ad un notaio dopo l’apertura della successione • annullamento: richiedibile entro 5 anni dall’esecuzione delle disposizioni testamentarie Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli TESTAMENTI SPECIALI Sono legati a particolari situazioni quali: • CALAMITA’ PUBBLICHE: il testamento può essere ricevuto dal Giudice di Pace, dal Sindaco o dall’Assessore che ne fa le veci; • NAVIGAZIONE MARITTIMA O AEREA: il testamento può essere ricevuto dal Comandante della nave o dell’aereo; • MILITARI IN TEMPO DI GUERRA: il testamento può essere ricevuto da un Ufficiale, dal Cappellano Militare o da un Ufficiale della Croce Rossa 6. LIBERTA DI TESTARE favor testamenti …L'ordinamento protegge la libertà di testare fino al momento della morte… Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 8 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli La libertà di testare e i patti successori La libertà di testare e i patti successori • L'ordinamento protegge la libertà di testare fino al momento della morte. Questo principio è saldamente espresso nella revocabilità del testamento contenuta nella stessa nozione di testamento di cui all'art. 587 (“Il testamento è un atto revocabile…”). Il testatore è libero di cambiare idea in ogni momento • Sono vietati i patti successori. Dispone l'art. 458 che è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi. • Allo stesso modo l'ordinamento vieta il testamento congiunto o reciproco (ti nomino mio erede, se tu, a tua volta, mi nomini erede). Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Il favor testamenti il testamento come negozio giuridico è caratterizzato da un particolare favore (favor testamenti). • l'art. 634 dispone che, nelle disposizioni testamentarie, si considerino non apposte le condizioni impossibili e quelle contrarie a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Dopo aver firmato il testamento Troy Phelan, uno degli uomini più ricchi del mondo, si toglie la vita. Le mogli e i numerosi figli attendono l'eredità per saldare i debiti esorbitanti contratti in attesa di diventare ricchi. Ma l'eccentrico vecchio ha preparato loro una sorpresa, le sue ultime volontà infatti riassumono tutte le controversie legali e affettive della sua vita. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli TESTAMENTO OLOGRAFO E’ VALIDA QUESTA DISPOSIZIONE TESTAMENTARIA ? ??? Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 9 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli TESTAMENTO OLOGRAFO Non lascio nulla a quello sciagurato di mio figlio. E’ VALIDA QUESTA DISPOSIZIONE TESTAMENTARIA ? ??? IV SUCCESSIONI LA SUCCESSIONE LEGITTIMA Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 7. • SUCCESSIONE TESTAMENTARIA La SUCCESSIONE LEGITTIMA • 2. SUCCESSIONE LEGITTIMA …La successione legittima si apre quando manca in tutto o in parte il testamento… • SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONE LEGITTIMA • La successione legittima è la successione che ha titolo nella legge. Quando manca del tutto o in parte un testamento, si apre la successione legittima. • Sono eredi legittimi il coniuge, i discendenti, gli ascendenti legittimi, i collaterali, gli altri parenti entro il sesto grado e, in mancanza di altri successibili, lo Stato • Quando manca in tutto o in parte la volontà del de cuius: testamento mancante o nullo, se non dispone completamente del patrimonio • l. 151/1975: riforma del diritto di famiglia Vincenzo Franceschelli – famiglia: parenti fino al 6° grado – esprime le quote spettanti ai suscettibili riconosciuti Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 10 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONE LEGITTIMA SUCCESSIONE LEGITTIMA • La successione legittima si apre quando manca in tutto o in parte il testamento. Manca una disposizione di volontà mortis causa che indichi come attribuire e a chi attribuire il patrimonio lasciato dal de cuius • Mancando una disposizione di volontà del de cuius provvede la legge, che indica i successibili • Secondo l’impostazione classica alla base della successione legittima v’è un testamento presunto. • la successione legittima sarebbe espressione della volontà tacita del de cuius Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONE LEGITTIMA CATEGORIE DEI SUCCESSIBILI • Oggi la teoria prevalente vede le norme sulla successione legittima come norme suppletive • la successione legittima può essere definita come l’insieme delle norme suppletive derogabili dalla volontà privata attraverso il testamento CONIUGE DISCENDENTI ASCENDENTI COLLATERALI ALTRI PARENTI LO STATO Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli LE QUOTE DI EREDITA’NELLA SUCCESSIONE LEGITTIMA • • • • • • • • • • • • Vincenzo Franceschelli Coniuge da solo : tutta l’eredità Coniuge + 1 figlio : ½ per ognuno Coniuge + 2 figli (o più): 1/3 al coniuge ed i 2/3 ai figli in parti uguali: Coniuge + ascendenti, fratelli e sorelle del defunto: 2/3 dell’eredità al coniuge ed 1/3 da divedersi fra gli altri 1 Figlio da solo: tutta l’eredità 1 Figlio + Coniuge: ½ ciascuno; 2 Figli (o più) da soli: tutta l’eredità da dividersi in parti uguali; 2 Figli (o più) + Coniuge: 2/3 dell’eredità da dividersi in parti uguali Ascendenti padre e madre (succedono solo se non ci sono di figli): tutta l’eredità se concorrono da soli; 1/3 se concorrono con il coniuge; 1/2 dell’eredità se concorrono con fratelli e sorelle Nonni (succedono solo se mancano figli o genitori del defunto): tutta l’eredità se sono da soli; 1/3 dell’eredità se concorrono con il coniuge; ¼ dell’eredità se concorrono con fratelli e sorelle; Fratelli e sorelle: tutta l’eredità da dividersi in parti uguali se sono soli; ½ dell’eredità da dividersi in parti uguali se concorrono con i genitori del defunto; 1/3 dell’eredità se concorrono con il coniuge; ¾ dell’eredità da dividersi fra loro se concorrono con gli ascendenti (nonni) del defunto. Altri parenti (zii, cugini): tutta l’eredità da dividersi in parti uguali fra loro Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 11 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Successione dello Stato V • In mancanza di altri successibili, l’eredità è devoluta allo Stato (586). L’acquisto si opera di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo e rinunzia. • Lo Stato non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati. • La successione dello Stato come ultimo dei successibili si giustifica secondo il principio che non vi può essere un bene senza proprietario, ne cives ad arma ruant. SUCCESSIONI LA SUCCESSIONE DEI LEGITTIMARI Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 8. • SUCCESSIONE TESTAMENTARIA • SUCCESSIONE LEGITTIMA La SUCCESSIONE NECESSARIA o dei legittimari • 3. SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI …La successione necessaria è la successione che si ha contro la volontà del testatore… Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Natura della successione necessaria La legge riserva una quota di eredità al coniuge, ai figli e agli ascendenti. La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite alla capacità di disporre del testatore, o all’applicazione delle norme sulla successione legittima. La successione dei legittimari non costituisce un terzo tipo di successione, si invece un limite alla successione testamentaria o alla successione legittima • La successione necessaria è la successione che si ha contro la volontà del testatore. • La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite della successione legittima, ovvero delle disposizioni testamentarie Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 12 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli SUCCESSIONE NECESSARIA • Il de cuius ha fatto testamento ma ha pretermesso parenti ai quali la legge riconosce una quota dell’eredità • Senza testamento, ma con donazioni tali da ledere il diritto di successione dei parenti • Legittimari: hanno diritto ad una quota di riserva o legittima, mai maggiore a ¾ del patrimonio La successione necessaria è quella successione che si ha contro la volontà del testatore. La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite della successione legittima, ovvero delle disposizioni testamentarie (Cass. civ., sez. II, 24 giugno 1996, n. 5832) Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli I legittimari (art. 536). • Le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione sono: il coniuge, i figli, gli ascendenti legittimi. • Occorre tenere presente che tutti i legittimari sono anche eredi legittimi, mentre non è vero il contrario: non tutti gli eredi legittimi sono legittimari. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli LEGITTIMARI I LEGITTIMARI CONIUGE DISCENDENTI ASCENDENTI •IL CONIUGE •I FIGLI •GLI ASCENDENTI Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 13 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Riserva a favore dei figli legittimi (537). Riserva a favore degli ascendenti legittimi (538). • Se chi muore non lascia figli, ma ascendenti, a favore di questi è riservato un terzo del patrimonio, salvo quanto disposto dall’articolo 544. • In caso di pluralità di ascendenti, la riserva è ripartita tra i medesimi secondo i criteri previsti dall’articolo 569 Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Concorso di coniuge e figli (542). Concorso di ascendenti legittimi e coniuge (544). • • Se chi muore lascia, oltre al coniuge, un solo figlio, a quest’ultimo è riservato un terzo del patrimonio ed un altro terzo spetta al coniuge. • Quando chi muore non lascia figli, ma ascendenti e il coniuge, a quest’ultimo è riservata la metà del patrimonio ed agli ascendenti un quarto. In caso di pluralità di ascendenti, la quota di riserva ad essi attribuita ai sensi del precedente comma è ripartita tra i medesimi secondo i criteri previsti dall’articolo 569. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 9. Alla base della successione necessaria v’è la distinzione tra quota disponibile e quota indisponibile La successione dei legittimari Quota disponibile e azione di riduzione •Quota disponibile è la quota di beni di cui il testatore può disporre …La successione necessaria è la successione che si ha contro la volontà del testatore… •Quota indisponibile è la quota riservata a un successibile. Di essa il testatore non può disporre per testamento Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 14 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Per determinare in concreto la misura della QUOTA DI legittima, sono prescritte tre operazioni: 1. 2. 3. si stimano i beni ereditari; si deducono i debiti del defunto; si aggiungono fittiziamente le eventuali donazioni compiute in vita dal defunto a beneficio di altre persone. Se i beni lasciati in eredità al legittimario hanno un valore inferiore alla legittima, a questo compete la cosiddetta azione di riduzione, attraverso la quale egli può far sì che i lasciti testamentari vengano ridotti proporzionalmente nella misura necessaria per reintegrare la legittima. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Il legato in sostituzione di legittima (551) il legittimario può rinunciare al legato in sostituzione di legittima e chiedere la legittima Il legato in sostituzione di legittima è una attribuzione testamentaria a titolo particolare che tacita il diritto alla quota riservata del legittimario. Il legittimario che consegue il legato perde il diritto di chiedere la legittima, agendo in riduzione. Egli non acquista la qualità di erede. Legato in conto di legittima (552) E’ sorta di “acconto” sulla legittima. È una attribuzione testamentaria a titolo particolare (legato) disposta senza la dispensa dall'imputazione 10. IL PATTO DI FAMIGLIA …Il patto di famiglia è un contratto con cui l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l'azienda ad uno o più discendenti … Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Il patto di famiglia è un contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l'azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti • La funzione del patto di famiglia è di favorire la successione nell’impresa • Alla stipulazione del patto devono partecipare anche il coniuge e tutti coloro che sarebbero legittimari ove in quel momento si aprisse la successione nel patrimonio dell'imprenditore (768-quater) Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 15 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli PATTO DI FAMIGLIA • il contratto contenente il patto di famiglia, a pena di nullità deve essere stipulato per atto pubblico • Il patto di famiglia è una novità introdotta dalla legge 14 febbraio 2006, n. 55. È un contratto, e, quindi, non è un testamento: tuttavia la sua funzione è quella di andare ad incidere sulla successione dell’imprenditore, operando in deroga alla disciplina generale della successione necessaria. La sua funzione è di favorire la successione nell’impresa. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli il PATTO DI FAMIGLIA • • Il “patto di famiglia” è un contratto con cui l’imprenditore trasferisce in tutto o in parte la sua azienda (o le sue quote di partecipazioni societarie) ad uno o più discendenti (solo discendenti e non coniuge). Questi patti debbono essere stipulati a mezzo atto pubblico cui debbono partecipare anche il coniuge e tutti coloro che sarebbero legittimari se si aprisse la successione; costoro debbono venire “liquidati” (salvo espressa rinunzia) in denaro o in natura dagli assegnatari dell’azienda in base al valore delle quote. VI SUCCESSIONI LA DIVISIONE EREDITARIA Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 11. LA DIVISIONE È L’ISTITUTO MEDIANTE IL QUALE SI PROVVEDE ALLO SCIOGLIMENTO DI UNA COMUNIONE. LA DIVISIONE EREDITARIA È LO STRUMENTO PER SCIOGLIERE, IN TUTTO O IN PARTE, LA COMUNIONE EREDITARIA. La DIVISIONE …La comunione ereditaria cessa con la divisione… Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 16 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli LA COMUNIONE EREDITARIA CESSA CON LA DIVISIONE. La divisione ereditaria è lo scioglimento della comunione ereditaria. Lo scioglimento può essere totale o parziale. COMMUNIO EST MATER RIXARUM Tutti i coeredi possono sempre domandare la divisione Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli • Il codice civile regola le norme della comunione ereditaria nel Titolo IV del Libro III, (art.li 713-736). La particolare attenzione che il legislatore dedica alla divisione ereditaria si spiega, oltre che per ovvie ragioni di importanza pratica – ogni successione comporta una divisione - anche perché esse hanno natura paradigmatica. • Ai sensi dell’art. 1116, alla divisione delle cose comuni si applicano le norme sulla divisione dell’eredità. In altre parole, le norme che il legislatore detta in relazione alla divisione ereditaria si applicano non solo in tema di successione, ma tutte le volte che vi è una comunione da sciogliere. • la divisione è un diritto • (art. 713, “I coeredi possono sempre domandare la divisione”). • Si distingue tra divisione contrattuale, divisione giudiziale e divisione testamentaria Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 12. divisione contrattuale TIPI DI DIVISIONE Tipi di divisione …La comunione ereditaria cessa con la divisione… divisione giudiziale divisione testamentaria Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 17 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli DIVISIONE CONTRATTUALE Il contratto di divisione è una contratto con il quale i coeredi dividono i beni della comunione ereditaria. Essa è anche detta divisione amichevole o stragiudiziale DIVISIONE GIUDIZIALE La divisione giudiziale è pronunciata dal giudice con sentenza a richiesta di alcuno dei coeredi. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Natura ed effetti della divisione DIVISIONE TESTAMENTARIA Il testatore può nel testamento stabilire particolari norme per formare le porzione (art. 733). Tale disposizioni sono vincolanti per gli eredi • La divisione ha natura dichiarativa e non traslativa. • I suoi effetti retroagiscono al momento dell'apertura della successione. Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 13. COLLAZIONE LA COLLAZIONE …… Vincenzo Franceschelli • La collazione è l'atto con il quale i discendenti e il coniuge che accettano l'eredità conferiscono nell'asse ereditario in natura o per imputazione quanto ricevuto dal defunto in donazione Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 18 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli COLLAZIONE • Funzione della collazione è assicurare la parità di trattamento tra i coeredi, che sarebbe pregiudicata se non si computassero i beni ricevuti in vita. VII SUCCESSIONI LE DONAZIONI Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli 14. La donazione è un contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa una obbligazione. • Il contratto di donazione è un contratto consensuale, gratuito, a prestazioni a carico del solo donante, formale e, di solito, ad esecuzione istantanea Le DONAZIONI …la donazione è un contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra … Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli LA DONAZIONE • Le donazioni sono disciplinate – com’è tradizione - in chiusura del Libro II, e non nel Libro IV, con gli altri contratti tipici. • Di esse si occupa il Titolo V, suddiviso in quattro Capi. La donazione è un contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa – Il Capo I contiene le disposizioni generali, – il Capo II attiene alla capacità di disporre per donazione e alla capacità di ricevere. – Il Capo III disciplina la forma e gli effetti della donazione. – Il Capo IV attiene alla revocazione delle donazioni Vincenzo Franceschelli di un suo diritto o assumendo verso la stessa una obbligazione (art. 769). Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 19 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Il contratto di donazione è un contratto consensuale, gratuito, a prestazioni a carico del solo donante, formale e, di solito, ad esecuzione istantanea. Donazione di Costantino I, imperatore (306-337), a papa Silvestro I (314-335) - affresco Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli • La donazione è caratterizzata dallo spirito di liberalità, che la distingue dai negozi a titolo gratuito, in un rapporto di genere a specie. • La gratuità è elemento necessario ma non sufficiente GIOTTO Il dono del mantello Assisi Chiesa di San Francesco Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli • Affinché un atto dispositivo possa qualificarsi come donazione non è sufficiente che il medesimo sia compiuto a titolo gratuito, ma occorre anche che la disposizione patrimoniale sia animata da "spirito di liberalità", ossia effettuata a titolo di mera e spontanea elargizione, fine a sé stessa • La donazione deve essere fatta per atto pubblico sotto pena di nullità (782) Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 20 Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato. SUCCESSIONI E DONAZIONI Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Garanzie e responsabilità nella donazione • Chi dona arricchisce il donatario senza corrispettivo, per puro spirito di liberalità. Questo spiega come il donante, quando dona, di regola non garantisce nulla ne è responsabile per i vizi della cosa. • Dispone infatti l’art. 798 che, salvo patto speciale, la garanzia del donante non si estende ai vizi della cosa, a meno che il donante sia stato in dolo. [ … a caval donato ….] • La donazione di modico valore che ha per oggetto beni mobili è valida anche se manca l’atto pubblico, purché vi sia stata la traditio (e cioè la consegna della cosa donata) Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli Prof. Vincenzo Franceschelli PER INGRATITUDINE REVOCAZIONE DELLE DONAZIONI • Donazione rimuneratoria è l'attribuzione gratuita compiuta spontaneamente e nella consapevolezza di non dover adempiere alcun obbligo giuridico, morale, sociale per compensare i servizi resi o promessi dal donatario PER SOPRAVVENIENZA DI FIGLI Vincenzo Franceschelli Vincenzo Franceschelli Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione 21