Il Protocollo Opzionale alla Convenzione Internazionale sui diritti

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Il Protocollo Opzionale alla Convenzione Internazionale sui diritti
Il Protocollo Opzionale alla Convenzione Internazionale sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati
(2000)
Il lungo cammino che ha portato all’adozione del Protocollo Opzionale sul coinvolgimento dei bambini nei
conflitti armati iniziò nel 1994, quando la Commissione ONU sui Diritti Umani decise di costituire un Gruppo di
lavoro apposito (Risoluzione 1994/91: Implementation of the Convention on the Rights of the Child.
A favore dell’innalzamento dell’età minima ai 18 anni si pronunciarono: il Parlamento Europeo (Risoluzione del
dicembre 1998), il Consiglio dei ministri dell’organizzazione dell’Africa unita (Risoluzione 1659 adottata a
Yaounde - Camerun) nel 1996.
L’Assemblea congiunta degli Stati europei e africani si riunì a Strasburgo nella prima settimana dell’aprile 1999,
e elaborò una risoluzione nella quale si chiedeva agli stati membri della Convenzione di Lomé di vietare il
reclutamento e la partecipazione di minori ai conflitti e di elaborare programmi per la smobilitazione e il
reinserimento sociale degli ex bambini soldato.
Nel 1998 alcune organizzazioni non governtive internazionali si costituirono in una Coalizione Internazionale
“Stop using Child Soldiers” con l’obiettivo di ottenere l’adozione e la seguente ratifica di un Protocollo
aggiuntivo alla Convenzione sui diritti dell’infanzia che innalzasse il limite minimo di età di reclutamento in
conflitti armati, da 15 a 18 anni e in generale quello di agire per la tutela specifica dell’infanzia nelle condizioni
di guerra e di conflitti vari.
Il 25 maggio 2000, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il testo definitivo del Protocollo
Opzionale alla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sul coinvolgimento dei
bambini nei conflitti armati.
Dal giugno successivo, il documento è stato aperto alla firma e alla ratifica di tutti gli Stati ed è entrato in
vigore nel febbraio 2002.
L’Italia ha ratificato il Protocollo Opzionale con Legge n. 148 del 9 maggio 2002.
Al momento della ratifica del Protocollo l’Italia ha reso una formale Dichiarazione contenente una riserva alla
ratifica rispetto all’art. 3.
Pur non essendo stata formalmente ritirata tale Dichiarazione, con Legge n. 226 del 23 agosto 2004 è stata
elevata a 18 anno l’età minima per l’arruolamento volontario.
Il Protocollo Opzionale rappresenta un passo importante per la comunità internazionale, ma non
completamente soddisfacente.
Infatti il limite minimo di 18 anni viene imposto soltanto per l’arruolamento coercitivo, ma non per il
reclutamento volontario negli eserciti regolari.
La Coalizione perciò invita gli Stati, in sede di ratifica del Protocollo, a rilasciare una dichiarazione vincolante
che li obblighi a non reclutare nei conflitti armati minori di 18 anni, neanche su base volontaria.