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INTERVISTA
di Ugo Perugini
CARRE’
D’ARTISTES,
L’ARTE A
PORTATA
DI MANO
L
L’obiettivo di Carré d’Artistes era ambizioso: rivoluzionare un mer-
ʼidea di base, forse un poʼ visionaria,
cato come quello dell’arte contemporanea che tutti giudicano
è stata quella di creare una struttura in
inaccessibile. La scommessa partita nel 2001 da Aix-en-Provence
franchising in grado di divulgare, attraverso
oggi è una realtà: sono state aperte 27 gallerie in 11 Paesi del
gallerie specializzate, la pittura. Fare in modo,
cioè, che la capacità creativa degli artisti
mondo e vengono vendute ogni anno oltre 50.000 opere! A Milano
contemporanei, di talento ma di stili, tecniche,
la prima galleria aperta in via Cuneo (angolo piazza Piemonte)
esperienze, provenienze, storie professionali
compie un anno. Ma le quattro socie fondatrici mirano in alto:
le più diverse, potessero essere messe a dispohanno acquisito l’esclusiva per il nostro Paese e sono pronte ad
sizione di un pubblico sempre più vasto, a costi
ragionevoli e tenendo conto di formati prestabiliti.
aprire un’altra Galleria nella capitale.
Al fondo cʼè lʼidea di democratizzare lʼarte, troppo
spesso incompresa o ignorata dalla gente
Carré dʼArtistes di Milano spegne
comune, avvicinando questo mondo, talora chiuso
la sua prima candelina
nella sua torre dʼavorio attraverso gallerie aperte,
La Galleria ha festeggiato qualche giorno fa il primo
accoglienti, disponibili allʼincontro, e soprattutto chiare
anno di attività. Sono quattro ragazze, molto carine,
nel proporre i prezzi delle opere stabiliti a seconda
molto determinate, le socie titolari di questa Galleria
della dimensione del quadro, sempre, obbligatoria“Carré dʼArtistes”, che si trova in una delle zone più
mente quadrato.
“in” di Milano, via Cuneo 5, vicino a piazza Piemonte
Si tratta di prezzi accessibili a tutte le tasche e che
e allʼangolo con via Marghera. Ecco i loro nomi:
consentono di entrare in possesso di opere uniche,
Cristina Caniato, Laura e Francesca Belli e Monica
autentiche e certificate. Ogni galleria in genere
Resta. Sono giovani ma sanno bene quello che
propone, attraverso un sistema pratico di espositori,
vogliono. Non si sono accontentate di unʼattività
15 artisti di livello nazionale e internazionale che v
in franchising. Sono così convinte dellʼoperazione
engono rinnovati di volta in volta.
che hanno chiesto alla sede francese di poter avere
Le Gallerie, inoltre, svolgono anche una attività
lʼesclusiva di questa attività per tutto il territorio
aggregativa con incontri, presentazioni, fiere, meeting,
nazionale. Un passo importante ma decisamente ben
ai quali partecipano gli stessi artisti, o eventi di tipo
calcolato perché le prospettive dellʼinvestimento sono
educativo, anche per i più giovani. Insomma, un amparticolarmente positive.
biente dinamico e attivo che favorisce il contatto con
Dopo un anno di attività, è il momento di fare un
il mondo dellʼarte.
bilancio dellʼattività svolta. Come giudicate questo
Per sapere come funziona questa catena di negozi,
primo anno di vita della vostra galleria?
abbiamo interpellato il “franchisor” che ha sede
Senzʼaltro positivo. Milano non è una città facile, era
in Francia, ad Aix-en-Provence, e rivolto alcune
necessario far conoscere il nuovo format alla gente.
domande al responsabile della Comunicazione e
Far capire lo spirito che anima questa iniziativa. E
Internet, Remy Nieto.
abbiamo visto che la risposta è stata subito piuttosto
L'Italia sta attraversando un lungo periodo di crisi
favorevole: siamo riuscite a suscitare curiosità, interesse
da cui faticosamente cerca di uscire: pensa che
e a realizzare buoni risultati dal punto di vista economico.
l'arte possa aiutare a superare questo momento
Non solo. I clienti che ci hanno conosciuto, sono
difficile?
rimasti fedeli e questo conferma la qualità delle opere
Io penso di sì. Il mercato dell'arte sta crescendo semproposte e del servizio offerto. Tutto ciò ci ha convinto
pre di più ogni anno. Come tale, rappresenta un posia compiere unʼaltra operazione importante: lʼapertura
tivo driver di crescita economica. Dato il rapporto
di un secondo punto vendita, cioè una nuova galleria
storico dellʼItalia con l'arte e la ricchezza incredibile
a Roma. Per ora non vogliamo dire di più ma siamo
del suo patrimonio, si può considerare l'arte come
convinte che la scelta di avere lʼesclusiva
uno dei settori trainanti per consentire allʼItalia
“Carré dʼArtistes” in Italia sia stata la mossa giusta.
di uscire da questo momento di difficoltà.
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INTERVISTA
Lʼimportanza di una galleria come la vostra
è anche quella di rappresentare un punto
di aggregazione sociale della zona.
Qual è stata la risposta del pubblico?
Positiva in tutti i sensi. Abbiamo realizzato eventi,
incontri, vernissage riuscendo a catturare lʼattenzione
della gente, trasmettendo e condividendo quello
che è il concept della nostra strategia operativa.
Per questo, però, dobbiamo ringraziare la casa madre
francese che ci è sempre stata molto vicina, fornendo
consulenze adeguate, cercando di risolvere eventuali
problemi, individuando le esigenze specifiche diverse
da Paese a Paese, curando la formazione dei collaboratori. A questo proposito, è previsto periodicamente
un incontro che riunisce tutti gli operatori in franchising
del mondo, i quali possono scambiarsi le loro esperienze e discutere liberamente dei punti di forza e
debolezza che hanno dovuto affrontare. Cosa che
crea uno spirito di squadra necessario in queste
circostanze per motivare e stimolare i collaboratori.
Quali le domande o le curiosità che le hanno
rivolto più spesso i suoi clienti?
Allʼinizio, molti clienti non riuscivano a capire che
si trattava di opere uniche e certificate di pittori veri.
Il format piuttosto“easy”, la possibilità di scegliere
i quadri come si sceglieva un disco negli espositori
in certi negozi di un tempo, poteva far cadere
nellʼequivoco.
Ma, in realtà, questo è anche il vero punto di
forza del negozio-galleria Carré dʼArtistes. Cercare
di rendere lʼarte semplice da fruire e acquistare,
alla portata di chiunque, senza timori reverenziali
che spesso creano reazioni di rifiuto o freddezza.
Occorre dire che le opere vengono vendute in quattro
formati standard, ma molto spesso, quando i pittori
vengono a dipingere in galleria, possono essere scelti
altri formati alternativi o realizzate opere con utilizzo
di colori, soggetti suggeriti dagli stessi clienti. Anche
questo aspetto fa capire come tutto concorra ad
avvicinare sempre di più lʼarte alla gente.
Se doveste consigliare a un giovane di intraprendere
questa attività quali consigli vi sentireste di dargli?
In Italia, purtroppo, dovremmo dirgli che non può
avvalersi della struttura di “Carré dʼArtistes” perché
è solo nostra esclusiva. In altri Paesi, prima di tutto
occorre avere un interesse per lʼarte anche se non
particolarmente specifico, uno spirito imprenditoriale
sviluppato, e fare molta attenzione alla location. La
posizione di una galleria dʼarte come la nostra è strategica, fondamentale e va studiata con molta attenzione.
CARTA D’IDENTITÀ
DI CARRE’ D’ARTISTES
Questa azienda è stata fondata nel 2001 con l’intento
di sviluppare un concetto innovativo: rendere l’arte
contemporanea accessibile al maggior numero di
persone possibile.
La società ha iniziato a espandersi in Francia con
13 gallerie a partire da Aix-en-Provence, dove c’è
la sua sede, fino a Bordeaux, Lille, Lione, Parigi,
Strasburgo, Tolosa e creando partners con il sistema
franchising anche a New York, Berlino, Barcellona,
Colonia, Bonn, Utrecht, L'Aia, Lisbona, Istanbul,
Milano e San Paolo.
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