IL SARTO Persico Ida La mia nonna si chiama Ida ed è una brava
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IL SARTO Persico Ida La mia nonna si chiama Ida ed è una brava
IL SARTO Persico Ida La mia nonna si chiama Ida ed è una brava sarta; ella taglia e cuce abiti su misura per le clienti ed ha grande sensibilità e gusto nel consigliarle e nell’accontentarle sul modello e sul tessuto più adatto alle misure. Il sarto è un artigiano specializzato e in Italia questo mestiere ha segnato la storia del costume e della moda. Da sempre per svolgere adeguatamente e compiutamente questa professione artigiana è richiesta una lunga preparazione che si acquista prevalentemente sul campo, iniziando come apprendista in una sartoria. Per fare il sarto si usano: forbici, carta, riga, spilli, gesso, metro, ferro da stiro, stoffa. Inizialmente si piegava la stoffa a metà a rovescio, vi si fissava con gli spilli il cartamodello dell’abito da confezionare e si ridisegnava il bordo con il gessetto bianco, poi si imbastiva, si tagliava e si misurava, dopo si aggiustavano i difetti . Per stirare la stoffa si usava il ferro con le carbonelle; questo era difficile da usare perché poteva sporcare la stoffa o addirittura bruciarla. A differenza di oggi, le confezioni erano fatte completamente a mano e calzavano a pennello, perché fatte su misura. Anche oggi ci sono sarti che confezionano vestiti a mano, ma per una clientela scelta e il loro lavoro è impeccabile e costoso. Un tempo per imparare il mestiere, si andava presso l’abitazione del sarto, che esercitava in casa; per imparare il taglio con i carta modelli c’era la scuola, invece oggi si frequenta la scuola di stilista.I sarti guadagnavano molto bene solo quando confezionavano abiti da cerimonia. Oggi non si va più dal sarto, ma si preferisce comprare abiti confezionati. Nel mio paese si va dal sarto per farsi cucire un bottone o rattoppare un buco a differenza di chi vive in città, dove ci sono molte sartorie. Le confezioni di pelle invece si cuciono a macchina e le parti di una confezione si attaccano con la colla. Per tagliare la pelle si segue un procedimento diverso:si poggia il modello sulla pelle, un pezzo per volta e si taglia con un coltellino apposito. E’ un procedimento lungo e laborioso. Nei tempi passati le persone si accontentavano facilmente, ora è più difficile. E per questo ovviamente, si vestono dal sarto soprattutto le persone che hanno una corporatura “fuori norma”: grasse, troppo magre, basse di statura …o chi desidera un abito confezionato su misura e che gli calzi “a pennello”. Iaccarino Gennaro De Angelis Gianluigi