abs e esc: il paternalismo asimmetrico per la sicurezza stradale

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abs e esc: il paternalismo asimmetrico per la sicurezza stradale
ECONOMICS - Urban, Rural, and Regional Economics
JEL R4 - Transportation Systems
Ed. Transmitworld 2013
ABS E ESC: IL PATERNALISMO ASIMMETRICO PER LA
SICUREZZA STRADALE
-Chantal Bonetti-
Libertà e consapevolezza della libertà sono elementi caratterizzanti dell'esistenza umana nonché fini ultimi
espressivi dell'intelligenza e dell'autodeterminazione che l'uomo ha ricercato da sempre nel corso della sua
evoluzione. Conseguente al concetto di libertà è quello di limite contestualizzato nel suo significato più
profondo proprio in riferimento al sentimento di libertà individuale rispetto a quello collettivo. L'esigenza
normativa generata quindi dall'interazione tra libertà e limiti ha come risultante non solo la creazione di leggi
e codici ma anche la sedimentata coscienza "non scritta" mirata sia alla convivenza tra individui sia alla
preservazione degli stessi.
In questi termini e con queste finalità si sono costituite pertanto quelle disposizioni cosiddette
"paternalistiche" ovvero quelle leggi che in modo più o meno intrusivo limitano la libertà di scelta
individuale al verificarsi di particolari circostanze. Tali norme infatti, create in origine per salvaguardare le
facoltà intellettuali e materiali degli interdetti, sono oggi concepite come direttive per imporre agli individui
comportamenti strettamente correlati alla tutela dei loro diritti.
Questo corpus legislativo è stato criticato in ambito economico in quanto lesivo del principio di
razionalità secondo il quale ogni individuo effettua consapevolmente le proprie scelte sulla base di una scala
di preferenze, ponderando costi e benefici ed adeguando il proprio comportamento alla conoscenza delle
informazioni disponibili. Tale principio è stato a sua volta criticato dalle scienze sociali le quali hanno
evidenziato come tratti di limitata razionalità si verifichino in peculiari contesti e come l'applicazione di
norme paternalistiche possa diventare necessaria alla tutela degli interessi degli individui. Dall'esigenza di
salvaguardare la libertà di scelta, figlia del principio di razionalità, e di ostacolare decisioni lesive, causate da
limitata razionalità, nasce dunque un nuovo approccio al paternalismo chiamato "paternalismo
asimmetrico1", il quale incarna la possibilità di intervenire solo nelle situazioni specifiche in cui la razionalità
limitata dei soggetti incide negativamente sugli interessi degli stessi.
La logica insita nelle norme asimmetricamente paternalistiche può essere efficacemente applicata a due
dispositivi di sicurezza attiva presenti sulle vetture: ABS ed ESC. Dall'analisi del funzionamento di tali aiuti
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alla guida si evince infatti che il loro funzionamento è concettualmente prossimo al principio fondante delle
norme asimmetricamente paternalistiche: ABS ed ESC vengono attivati solo quando il guidatore usa in modo
non razionale la strumentazione dell'auto provocando pericolo per se stesso e per gli altri. Nonostante molte
ricerche dimostrino la positiva incidenza di tali dispositivi nel correggere gli errori commessi durante la
conduzione del veicolo2, alcuni studi hanno evidenziato l'aumento di particolari tipologie di sinistri stradali
suscitando dubbi sulla loro reale efficacia3. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che tra le possibili cause
dell'aumento di tali incidenti ci possa essere stata una forma di adattamento comportamentale da parte dei
guidatori rispetto ai dispositivi di sicurezza stradale installati sulle vetture. Si può infatti sostenere che la
sensazione di sicurezza indotta da tali dispositivi possa aver portato gli individui ad una diminuzione della
prudenza e ad un affidamento eccessivo alla tecnologia.
Allo scopo di indagare tale possibilità e analizzare in modo completo la relazione costi-benefici
legata all'utilizzo di tali dispositivi si sono presentate due ricerche comportamentali caratterizzate dalla
diversa modalità di raccolta dati e dalla variabile metodologia di analisi. Nel caso dell'ABS si è scelto di
osservare il comportamento dei guidatori in modo diretto ed oggettivo, confrontando la velocità sostenuta da
individui in possesso di auto con tale dispositivo con coloro che non ne sono dotati, mentre nel caso dell'ESC
si è condotto un sondaggio telefonico, comparando atteggiamenti e conoscenze dei detentori di auto con ESC
rispetto a coloro che non le detengono. Nonostante le diversità insite nelle due ricerche, entrambe presentano
risultati aggregati simili, confermando la mancanza di differenze nei comportamenti ed atteggiamenti degli
individui in relazione al possesso o meno di auto dotate dei dispostivi di sicurezza considerati. I benefici
ricavati dall’intervento di tali dispositivi sono infatti nettamente maggiori rispetto ai possibili costi generati
da adattamento comportamentale, confermando pertanto l'efficacia reale dei sistemi di garantire una
maggiore sicurezza agli individui4.
Al fine di ottenere un campione rappresentativo della popolazione, le ricerche in oggetto hanno
condotto rilevazioni in ambiti territoriali diversi e si sono rivolte ad elementi campionari non omogenei. Nel
caso dell'ABS si sono rilevati i dati in quattro siti geografici mentre per l'ESC si sono intervistati individui
con diverse caratteristiche demografiche e competenze in ambito automobilistico non assimilabili. Mediante
l'utilizzo di alcuni test statistici si sono praticate delle analisi in merito a osservazioni e dichiarazioni distinte
per gruppi omogenei di individui: nel primo caso si sono considerati distintamente i siti di rilevazione mentre
nel secondo caso si sono disaggregati i dati raccolti secondo variabili demografiche. Tale approfondimento
ha evidenziato che comportamenti ed atteggiamenti di guida possono talvolta variare in base a determinanti
geografiche e personali specifiche degli elementi inseriti nel campione, ponendo in luce la necessità di
affiancare alle consuete analisi aggregate alcune riflessioni focalizzate su tali particolari 5. Si ritiene
importante condurre analisi sensibili alle tipicità di territori e popolazioni poiché esse permettono di
classificare gli individui al fine di identificare le aree critiche nelle quali agire con comunicazioni ed azioni
volte ad evitare che i benefici promessi dai dispositivi siano compromessi dall'adattamento comportamentale.
La possibilità di concentrare l’attività di sensibilizzazione su localizzate fasce di popolazione permette infatti
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di condurre campagne dedicate primariamente a coloro che manifestano una particolare tendenza a tale
adattamento, assicurando la massima efficienza degli investimenti.
Considerando le ricerche aggregate richiamate, non sembra comunque trasparire un adattamento
comportamentale significativamente rilevante. Non si sono infatti evidenziati cambiamenti notevoli nella
conduzione del veicolo da parte dei guidatori, confermando che la sicurezza stradale può effettivamente
trarre beneficio dallo sviluppo tecnologico. Da tali analisi si evince dunque che ABS ed ESC sono efficaci
politiche asimmetricamente paternalistiche che assicurano un bilancio costi-benefici positivo. Consapevoli
che l'irrazionalità che si cerca di arginare possa essa stessa modificare inaspettatamente il comportamento
degli individui in riferimento a tali misure, si ritiene opportuno sostenere e finanziare uno sviluppo
consapevole ed accurato dei dispositivi di sicurezza, garantendo un continuo monitoraggio dell'interazione
tra razionalità e sistema. La fiducia posta nell'importanza di dispositivi quali ABS ed ESC risulta coerente
con le conclusioni espresse dall'OCSE al termine del secolo scorso in seguito all'analisi di alcuni test. Esso
ha infatti affermato che l'adattamento comportamentale può in alcuni casi verificarsi, ma il cambiamento
degli atteggiamenti di guida non risulta di entità tale da eliminare del tutto il vantaggio ottenuto da un
maggiore aiuto alla guida installato sulle vetture. Nonostante le opinioni maturate in età diverse siano
concordanti, appare comunque fondamentale aumentare l'attenzione posta a questa possibilità, affiancando
agli studi sull'efficacia dei dispositivi di sicurezza le analisi di carattere comportamentale suggerite
nell'elaborato allo scopo di prevenire gli effetti negativi derivanti da un eventuale adattamento al sistema di
sicurezza. Consci delle difficoltà insite nella metodologia di acquisizione dei dati relativi ai comportamenti,
si sente pertanto la necessità di dedicare risorse per sviluppare procedure e strumenti che permettano
all'economia comportamentale di aiutare individui, aziende ed istituzioni a valutare dispositivi che possano
realmente aumentare la sicurezza stradale.
Conclusioni: Considerando come l'aumento reale della sicurezza stradale possa essere influenzato dalle
reazioni comportamentali degli individui ai nuovi dispositivi si evince che per sviluppare dispositivi
sicurezza realmente efficaci si devono condurre analisi di carattere comportamentale volte ad accertare
l'interazione tra il guidatore e l'automobile stessa. Per garantire un utilizzo corretto dei dispositivi di
sicurezza appare infatti fondamentale aumentare l'attenzione posta al possibile adattamento comportamentale
dei guidatori a tali tecnologie, fenomeno che può modificare i vantaggi derivanti dallo sviluppo e dalla
obbligatorietà di nuovi dispositivi.
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Alcuni studiosi hanno elaborato un approccio particolare al paternalismo chiamato “paternalismo asimmetrico”.
definito tale perché, come spiega Loewenstein, “aiuta gli individui che sono propensi a prendere decisioni irrazionali
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mentre non ostacola coloro che assumono decisioni informate e deliberate”. Fonte: Camerer C., Issacharoff S.,
Loewenstein G., O'Donoghue Ted, Rabin M., Regulation for conservatives: behavioral economics and the case for
“asymmetric paternalism”, University Of Pennsylvania Law Review, 2003.
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Per l'ABS si è presentato uno studio condotto dall'istituto TUV nel quale venne testata l'efficienza del dispositivo
tramite l'utilizzo di un banco di prova e la scansione della memoria degli errori di tale sistema. Fonte: TÜV Kraftfahrt
GmbH Institute of Traffic Safety, Cita research study programme on electronically controlled systems on vehicles,
Testing of existing AntiLock Braking systems (ABS), Report 02-946 EL 001, 2002. Per l'ESC si è scelto lo studio condotto
dall'NHTSA nel quale si è studiata la stabilità laterale dei veicoli nell'affrontare un doppio cambio di corsia simulato
grazie al "Sine With Dwell" . Fonte: National Highway Traffic Safety Administration, Light vehicle ESC performance test
development, Paper number 07-0456, 2006.
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Si sono svolte alcune analisi di sinistri avvenuti nel territorio italiano nel periodo dal 2007 al 2010 per trovare indizi di
un possibile adattamento comportamentale ai dispositivi di sicurezza. Per indagare su un possibile aumento della
confidenza e fiducia nell'automobile, si sono analizzati il numero di incidenti totali suddiviso per fondo stradale,
numero di veicoli coinvolti e tipologia. I risultati sono stati successivamente relazionati con andamento del parco
veicolare, temperature minime e massime ed andamento delle precipitazioni. Fonti: Dati ACI 2007-2010, Annuario
statistico italiano 2008-2011.
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Le analisi sui dati aggregati dimostrano la presenza di differenze non significative tra velocità di auto con ABS e senza
ABS. Fonte: NHTSA Light Vehicle Antilock Brake System Research Program Task 7.1 - November 2001. Per quanto
riguarda l'ESC, i risultati del sondaggio portano ad affermare che solo una minima parte del campione considerato ha
dichiarato di poter soffrire di adattamento comportamentale, evidenziando che l'ESC installato nelle vetture sembra
dunque portare beneficio all'89% del campione. Fonte: Transport Canada Road Safety, ESC (Electronic Stability
Control) public and driver surveys, TP 14848E, 2008.
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Disaggregando i dati raccolti dall'NHTSA durante lo studio dell'adattamento comportamentale al sistema ABS si è
notato che in uno dei quattro diversi siti considerati nella ricerca (nello specifico l'I-71) è stata rilevata una velocità
statisticamente maggiore per le auto dotate di ABS lasciando presupporre un possibile adattamento comportamentale
da parte dei frequentatori di tale strada. Per quanto riguarda il sondaggio riferito all'adattamento al sistema ESC le
differenze rilevate per sesso e regione in riferimento a diverse variabili tra le quali la possibilità di andare a velocità
maggiori sono state confermate dal test statistico, dimostrando l'effettiva divergenza tra gruppi di intervistati.
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