Perchè l`Analisi Comportamentale Applicata (ABA

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Perchè l`Analisi Comportamentale Applicata (ABA
Perchè l’Analisi Comportamentale Applicata (ABA) funziona sui
bambini piccoli
di Vince La Marca, analista comportamentale certificato e redattore presso il Lovaas InstituteIndianapolis
Documento originale tratto dal sito lovaas.com - Taduzione a cura di Giorgio Antonioli
Ho perso il conto delle volte in cui ho lavorato con bambini che
mostravano incostanza nell’uso di un’abilità per poi acquisirla dopo
l’inizio della terapia comportamentale. Una della bambine a cui ho
insegnato aveva, all’età di 5 anni, un vocabolario ridotto. I progressi
erano stati minimi in tutte le abilità verbali poiché non riusciva a
ripetere con costanza le parole. Ho lavorato con una bambina di 4 anni
che a scuola non riusciva ad infilare le perline, e con un bambino di 3
anni che usava solo 3 suoni approssimati per formulare richieste e di
solito non ripeteva altro.
Due settimane dopo l’inizio della terapia comportamentale, il bambino di 3 anni poteva
chiedere un numero quadruplo di cose emettendo suoni approssimati. La madre ha fatto una
lista di oltre 15 parole che lui ripeteva durante la terapia. Tre giorni dopo l’inizio della terapia
comportamentale, la bambina di 5 anni ripeteva regolarmente le parole, e sua madre è riuscita
a sentirla mentre imparava a dire “mamma”. Dopo 15 minuti la madre ha usato alcune
tecniche terapeutiche per insegnare alla figlia di 4 anni ad infilare le perline, cosa che
quest’ultima non era stata in grado di fare nei precedenti mesi di insegnamento ad opera di
altri.
Questi sono episodi, e non ho intenzione di presentarli come prova dell’efficacia della terapia
comportamentale. Al contrario, me ne servo per porre un interrogativo, “perché questo
cambiamento improvviso in alcuni bambini dopo l’inizio della terapia?”. Sulla base delle mie
osservazioni su altre forme di insegnamento, penso che le risposte siano più che ovvie.
1) La terapia comportamentale garantisce risultati positivi e stimola nel bambino una risposta
corretta ed immediata. Un bambino non sa che cos’è una barca? La indicherò o guiderò la
sua mano su di essa, o gliela avvicinerò lungo il tavolo.
2) La terapia comportamentale rinforza (premia) i risultati positivi. Perdonate la mancanza di
termini tecnici, ma la sostanza è che quando un bambino impara qualcosa, vogliamo che
sappia di averlo imparato. Se il bambino tocca per la prima volta la barca da solo lo
prenderò in braccio, gli dirò che è stato bravo e lo farò girare come una trottola.
3) La terapia comportamentale raggiunge i suoi obiettivi in modo rapido ma graduale. Quando
un bambino risponde correttamente a un prompt dato, inizieremo a diminuire e modificare
il prompt in modo che il bambino non ne divenga dipendente. Quando un bambino inizia ad
imitare movimenti approssimati (più facili da stimolare), inizieremo ad insegnargli
movimenti più precisi (più difficili da stimolare) e infine i movimenti della bocca. E non
appena un bambino riesce ad imitare azioni come aprire la bocca e stringere i denti, è
possibile introdurre suoni come “aaaaa” o “eee”.
Attraverso queste fasi, ciò che prima appariva quasi impossibile - far ripetere suoni a un
bambino, vederlo impegnato a giocare a far finta o in una conversazione - diventa un’ulteriore
tappa del percorso verso un comportamento più complesso.
Mi piacerebbe sapere quali sono, secondo gli altri, gli elementi dell’analisi comportamentale
che la rendono così efficace per molti bambini.
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