Alla scoperta di Arte Sella
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Alla scoperta di Arte Sella
Alla scoperta di Arte Sella Il percorso Arte Natura: Nel bosco della Val di Sella il visitatore può apprezzare un itinerario raro e gratificante: il PERCORSO ARTENATURA. Si tratta di un sentiero che si allontana dalle tradizionali classificazioni escursionistiche, ma che non mancherà di farvi vivere un viaggio indimenticabile attraverso la QDWXUDHGLVXRLUXPRULDWWUDYHUVRO¶DUWHHGLVXRLFRORUL/DVFRSHUWDGLXQERVFRYLYRHQRQFRQWDPLQDWRGL SLHWUHRGRURVHGLPXVFKLRHGLDOEHULPDHVWRVLYLIDUDQQRDVVDSRUDUHDQFRUDGLSLORFKDUPHHO¶DUPRQLD delle opere che, dal 1986, nascono, vivono e muoiono in questi luoghi di incontestabile bellezza. /82*2',3$57(1=$('¶$55,929DOGL6HOOD&RPXQHGL%RUJR9DOVXJDQD DURATA DEL PERCORSO: 2 h 30 ',)),&2/7$¶7(&1,&+(QHVVXQD LUNGHEZZA: 3 km PENDENZA: leggero saliscendi La partenza del percorso ARTENATURA si trova vicino al ponte della Strobela, di fronte alla Baita Negritella ed è segnato da un portale tondo creato con radici e rami di melo e carpine (Disque Therry Teneul, 2002). Le opere si trovano lungo un sentiero forestale che si estende per due chilometri sul versante del monte Armentera. Percorrendo la stradina sterrata, il visitatore può ammirare sia delle installazioni lungo il sentiero che delle opere nascoste nelle meraviglie del bosco. Ed è sempre seguendo questo cammino che si arriva DOO¶RSHUDGL0DWLOGH*UDX³,QWHUVWLFLRV´FKHPDUFDLOFDPELDPHQWRGLSHUFRUVR,QROWUDQGRVLGXQTXHLQXQD stretta via in terra battuta molto suggestiva si arriva al biotopo, che possiede un interessante stagno alpestre in cui Arte Sella ha lasciato la sua impronta. Una volta sulla strada provinciale, si prosegue costeggiando GHJOLDPSLSUDWLHGHJOLDOEHULVHFRODUL$UULYDWLD0DOJD&RVWDGRSRDYHUYLVLWDWRO¶HVSRVL]LRQHDQQXDOHOXJOLR - settembre), si continua tra il bosco della Val di Sella per accedere alla magnifica Cattedrale Vegetale, RSHUDPRQXPHQWDOHUHDOL]]DWDQHOGDOO¶DUWLVWDLWDOLDQR*LXOLDQR0DXUL >«@ Cattedrale Vegetale e Giuliano Mauri: Nel 2001 Giuliano Mauri ha realizzato per Arte Sella un'opera monumentale, la Cattedrale Vegetale, che ha contribuito a rendere la manifestazione un evento internazionale d'arte contemporanea. "Conversando un giorno con Giuliano Mauri, mentre osservavamo insieme l'innalzarsi della Cattedrale, lui mi disse che un'opera d'arte riempie sempre un vuoto dell'anima. E io, ripensando a quella medesima radura in cui ci trovavamo, vuota fino a qualche mese prima, pensai che la sua Cattedrale avrebbe interpretato magnificamente la metafora, colmando quello straordinario spazio naturale così come avrebbe arricchito l'anima di chi si sarebbe recato o vi avrebbe sostato vicino. Nemmeno in quel prezioso momento di consonanza tra Arte e Natura, a cui noi di Arte Sella siamo pur abituati, mi resi conto di quanto bisogno avessimo noi tutti di quell'opera". Laura Tomaselli, attuale presidente d'Arte Sella, apre in questo modo il suo articolo consacrato alla Cattedrale evocando tutto ciò che quest'opera significa per la manifestazione e per gli organizzatori, ai quali bisogna riconoscere il merito di aver creduto al sogno dell'artista Mauri. I disegni del progetto per la realizzazione della Cattedrale Vegetale, sono stati pubblicati per la prima volta in Germania alla fine degli anni 80 e in seguito alla Triennale di Milano. Fin dall'inizio, gli addetti ai lavori si dimostrarono piuttosto scettici rispetto a questo progetto. In effetti, la sua realizzazione presentava una complessità strutturale e formale elevata: bisognava trovare uno spazio naturale che potesse accogliere l'opera senza esserne disturbato e un committente sapiente e ambizioso, disposto a realizzare un' idea tanto singolare. È solo alla fine del 2000, grazie al Servizio di Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento e all'Associazione Arte Sella, che il progetto ha messo i suoi primi passi. Una sera, precedente alle festività natalizie, l'artista Giuliano Mauri ed uno dei creatori della Biennale d'Arte Contemporanea, Emanuele Montibeller, ricevettero finalmente la risposta che attendevano da così tanto tempo. Pier Dal Ri, architetto e funzionario del Servizio Provinciale di Valorizzazione del Territorio, aveva accettato la loro richiesta: avrebbe messo a disposizione tutti i suoi operai e i fondi necessari. Dopo un primo periodo d'incertezza, dovuto alla maestosità del progetto, i lavori proseguirono rapidamente e nell'agosto 2001 la Cattedrale vide la luce. Oggi, dopo qualche anno e dopo migliaia di visitatori, la Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri è il simbolo internazionale della caparbietà e del coraggio degli organizzatori d'Arte Sella: esposizione Biennale d'arte contemporanea. La manifestazione ha sempre cercato di presentarsi come luogo d'incontro d'Arte e Natura; con la Cattedrale tale binomio inseparabile si apre al sublime. Sembra che quest'opera s'innalzi verso degli spazi sconosciuti e immensi, creando un nodo fra terra e cielo: elementi di ispirazione dell'artista creatore. L'Arte è celebrata qui con un " rito panico", l'uomo è totalmente immerso nella natura, fra questi alberi in cui perfino Dio si nasconde e fra questi fiori attraverso i quali Egli si manifesta. La Cattedrale Vegetale si trova nei dintorni di Malga Costa, centro di esposizione e luogo di concerti e di laboratori creativi della manifestazione. Si tratta di un'opera d'arte e di architettura imponente e maestosa, un'opera che toglie il fiato e dà l'impressione al visitatore di toccare il cielo, d'arrivare fino al sole. Essa possiede le dimensioni di una vera e propria cattedrale gotica, con tre navate di dodici metri di altezza e con una superficie di 1220 m2. Quattrocentoventi colonne di sostegno, cinquecento anelli, tremila ramoscelli intrecciati: è questa l'impalcatura che ha permesso e permetterà l'elevazione della Cattedrale. Infatti, l'opera non è costituita unicamente di legno secco, all'interno di ogni colonna cresce una vita. "All'interno di questi artifici ci sono delle piante di carpine. Ho costruito degli artifici per accompagnare le piante durante i vent' anni di cui esse hanno bisogno per diventare adulte. Dopo tale periodo, le strutture sono destinate a marcire, a diventare terra. Al loro posto, grazie anche ad una potatura annuale, ci saranno 80 piante a forma di colonna che ricorderanno, in ogni caso, il mio lavoro. Quattro file d'alberi per la Cattedrale che ho sempre sognato. Fra una ventina d'anni la gente si accorgerà che c'è stata la creazione della natura che ha dialogato con l'uomo. Cioè ciò che l'uomo ha sempre fatto. Il solo oblio è il nostro, il fatto di non sapere e di non conoscere più." E' così che Giuliano Mauri ci descrive le sue intenzioni e le sue aspettative. E' certo che la natura farà il suo corso e, guidata dall'uomo, formerà un monumento naturale d'incomparabile bellezza. Quando egli parla di ciò che ha realizzato in Trentino egli dice: " Secondo me la natura è uguale dappertutto, essa non cambia. Dove costruisco, cerco di creare una relazione con il nuovo. Io realizzo delle situazioni lavorando in armonia con la natura, io non ho bisogno di inventare niente, è la natura che mi fornisce tutto il necessario. Io cerco di dare una forma alle emozioni che le persone dimenticano".9 La cosa più importante per questo artista è di trasformare i propri sogni e le proprie idee in realtà. IL suo scopo è quello di lavorare con la natura trovando un "punto d'accordo" con essa e cercando di costruire delle opere che non forzino il suo essere. E la sua più grande soddisfazione è il fatto di vedere che la maggior parte del suo pubblico è costituita da gente "normale". Non si tratta né di persone che visitano abitualmente esposizioni o musei, né di esperti d'arte, ma di persone che si avvicinano all'arte per curiosità e per divertimento. In questo modo, tale artista sente di contribuire alla diffusione dell'amore per un tipo di arte particolare, un'arte che privilegia il mondo vegetale e tutto ciò che esso offre, un'arte al di fuori degli schemi e dei canoni classici. Egli si stacca dall'arte ufficiale, che secondo lui procede esclusivamente in direzione del denaro, egli si definisce un portatore di cultura e di esperienze non accademiche. La bellezza delle sue opere risiede nell'uomo che le scruta: la sua sensibilità deve fargli scoprire le meraviglie del mondo vegetale. Secondo Mauri l'uomo contemporaneo mantiene in sé dei grandi vuoti perché ha solo delle relazioni a senso unico. Il rapporto uomo - mondo non si sviluppa più nel legame con la natura, ma attraverso la televisione. Mauri ci spiega infatti che il rapporto con il mondo naturale è fondamentale per la sua esistenza e che la possibilità di garantire la vita a degli alberi o a delle piante è per lui, una delle emozioni più profonde che si possano provare. La natura è secondo lui qualcosa di talmente sacro e venerabile che, quando gli si domanda il perché di questo particolare interesse per la cattedrale, egli risponde che la natura stessa è per lui cattedrale. Malga Costa: Si tratta di un edificio rurale che anticamente veniva usato dai pastori, in primavera o in estate, per l'allevamento dei bovini e per la produzione di formaggi e burro. Nel 1998, gli organizzatori di Arte Sella hanno deciso di acquistare questo edificio e di trasformarlo in sede di "Arte Sella Documentazione". Grazie a questa innovazione, ogni anno i visitatori possono conoscere la manifestazione non solamente esplorando il percorso ARTENATURA, ma partecipando anche a dei concerti, a delle rappresentazioni teatrali, a dei laboratori creativi e a delle esposizioni fotografiche. Durante l'estate 2003 per esempio, la Malga ha accolto un'importante esposizione fotografica: "Nidi" di Nils Udo. Questo artista contemporaneo, fa del suo corpo il principale strumento della sua arte. Nel 1978 a Lünenburg Heide (Germania), egli ha costruito, con rami secchi, terra e pietre, un nido dalle dimensioni enormi (10 metri di diametro) al fondo del quale si è fatto fotografare nudo rannicchiato. 7HVWRWUDWWRGDOODWHVLGLODXUHD³8QpYpQHPHQWFXOWXUHOHQYDOVXJDQD$UWH6HOODH[SRVLWLRQG¶DUW FRQWHPSRUDLQ´GL/RUHQ]D7UHQWLQDJOLDHJHQWLOPHQWHFRQFHVVRGDOO¶DXWULFH