1- Che cos`è la televisione digitale terrestre (DTT)

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1- Che cos`è la televisione digitale terrestre (DTT)
ARRIVA IL DIGITALE TERRESTRE
Domande generali
Domande sul decoder
Domande sul contributo statale per l’acquisto del decoder
L’angolo del tecnico
Glossario
DOMANDE GENERALI
- Che cos’è la televisione digitale terrestre
É un nuovo sistema di trasmissione che sfrutta le potenzialità offerte dall’informatica e si può
ricevere attraverso la normale antenna televisiva.
In accordo a recenti normative europee, gli stati dell'Unione stanno convertendo le loro
infrastrutture per la diffusione dei canali televisivi, passando da sistemi analogici a sistemi digitali.
Tale trasformazione sarà completata entro il 2012.
- Quali sono i vantaggi della televisione digitale terrestre rispetto all’attuale?
I principali benefici derivanti dall’introduzione digitale terrestre sono:
•
Per gli utenti:maggior numero di canali. migliore qualità immagine/audio e uniformare la
qualità video in tutta l’area di copertura; non esisteranno quindi utenti che riceveranno immagini
di qualità ottima ed altri che riceveranno invece con qualità scadente.interattività; possibilità di
fruire di servizi interattivi come le guide elettroniche dei programmi e di servizi informativi
aggiuntivi. Oltre e queste nuove modalità di partecipazione e interattività sarà possibile accedere
anche a servizi non strettamente legati alla programmazione televisiva come la versione digitale
del televideo più performante e più semplice da fruire rispetto alla versione analogica
1. usufruire di servizi di pubblica utilità, ora accessibili solo con mezzi più complessi (ad
esempio PC domestico collegato a Internet).
•
Per i gestori delle reti:
1. Meno trasmettitori a parità di programmi diffusi.
2. Potenze di trasmissione inferiori.
3. Segnali in area di servizio non facilmente disturbabili dalle interferenze.
4. Possibilità di trasmettere programmi a pagamento.
- Come si possono ricevere i programmi trasmessi col digitale terrestre?
Il digitale terrestre è trasmesso esattamente come l'attuale segnale analogico e arriva a casa del
telespettatore attraverso la comune antenna televisiva.
Se si dispone di un televisore già dotato di decoder digitale integrato è sufficiente sintonizzare i
nuovi segnali, mentre se si possiede un televisore analogico, occorre dotarlo di un decoder esterno. I
televisori dotati di decoder interni sono facilmente identificabile dalla presenza del marchio MHP
(Multimedia Home Platform).Se attualmente il sistema trasmissivo analogico permette di ricevere al
massimo 58 canali, col digitale terrestre sulla base delle tecnologie ad oggi disponibili ne potremmo
ricevere oltre 300.
- Dicono che chi ha il decoder satellitare vede le stesse emittenti presenti sul digitale terreste, è
vero?
Solo parzialmente. Alcuni programmi in chiaro diffusi dal digitale terrestre sono identici a quelli
diffusi dal servizio satellitare; esistono tuttavia canali trasmessi in esclusiva sul digitale terrestre
(e.g. RAI4, Boing).
I vantaggi per chi usa il digitale terrestre, che sono:
o
sul satellite anche i programmi in chiaro (cioè non a pagamento) sono criptati quando essi
rivestono una certa importanza commerciale o per licenze di trasmissione solo su alcuni territori
(partite di calcio, film recenti, gare internazionali ecc.);
o
sul satellite non sono trasmessi i programmi RAI a carattere locale (RAI 3 regionale);
o
sul satellite, tranne qualche eccezione, non trasmettono le emittenti private locali;
o per ricevere il satellite occorre installare una antenna a parabola (per il digitale terrestre non
occorre, basta la vecchia antenna);
- Per ricevere la televisione digitale terrestre devo cambiare il mio televisore analogico?
No, non è necessario cambiarlo ma è sufficiente corredarlo di una semplice apparecchiatura di
adattamento, detta decoder o set top box.
I decoder possono essere scelti fra i modelli semplici e minimali (Zapper) o interattivi (MHP).
- E meglio acquistare un televisore con decoder integrato oppure uno normale corredandolo
di decoder esterno?
É certamente più conveniente acquistare un televisore con decoder integrato in quanto le operazioni
di accesso al digitale sono più semplici ed immediate, ed inoltre si opererà con un solo
telecomando.
É peró opportuno precisare che non tutti i televisori con decoder integrato sono equipaggiati con il
modulo opzionale (detto CAM) in grado di leggere le smart card per i servizi a pagamento e che
tipicamente i decoder integrati non consentono l’interattivitá, non disponendo del software MHP in
grado di presentarla sullo schermo.
Al fine di garantire i consumatori, il consorzio DGTVi, ha introdotto due bollini: quello Blu e
quello Bianco.Il bollino Blu identifica i decoder predisposti per ricevere i canali gratuiti, i contenuti
a pagamento (basta inserire la scheda) e l’interattività mentre il bollino Bianco indica i televisori
con sintonizzatore digitale che possono essere accessoriati con il modulo CAM, normalmente
acquistabile insieme al televisore o in post vendita, per leggere le tessere dei servizi a pagamento;
sono quindi in grado di ricevere i canali gratuiti e i contenuti a pagamento, ma non l’interattività
- Posso ricevere il digitale terrestre in altro modo oltre ad usare il televisore?
Sì. Il digitale terrestre si può vedere su un computer aggiungendo una apposita scheda negli slot
della piastra madre oppure tramite ricevitore integrato in una Pen da inserire nella porta USB.
Esistono inoltre decoder combinati che contengono oltre ad un ricevitore satellitare anche un
decoder per la televisione digitale terrestre.
Ci sono poi dei navigatori satellitari stradali con decoder incorporato, telefonini con decoder (da
non confondere con il servizio DVB-H), PC portatili con decoder incorporato, ecc.
- Per ricevere il digitale terrestre devo installare una parabola?
No, non bisogna installare alcuna parabola. La parabola serve solo per ricevere la TV via satellite.
Per il digitale terrestre bastano le antenne tradizionali
- Il decoder del satellite è in grado di ricevere il digitale terrestre?
No, il decoder satellitare non permette di ricevere tale tipologia di segnale. Esistono tuttavia degli
apparati combinati che permettono entrambe le ricezioni.
- Per ricevere il digitale terrestre devo modificare il mio impianto d’antenna ?
No, per la prima fase di digitalizzazione, che nel Trentino avverrà al 15 febbraio 2009, non è
genericamente necessaria alcuna modifica e se attualmente un impianto funziona bene in analogico
è quasi certo che esso funzionerà bene anche in digitale.
Anche dopo la seconda fase di transizione del 15 ottobre 2009, dove nel Trentino tutte le emittenti
passeranno al digitale, nella maggioranza dei casi, non si dovrà apportare alcuna modifica
all’impianto d’antenna.
Solo in casi limitati sarà necessario un ri-orientamento delle antenne o il montaggio di una nuova
antenna; nei grandi centralini (impianti comunitari, hotel, grandi condomini), che fanno uso di filtri
attivi, sarà indispensabile la taratura alle nuove frequenze.
- Con il digitale terrestre sono possibili anche trasmissioni di alta qualità?
Si. A differenza della tecnologia analogica, le trasmissioni con standard digitale terrestre supportano
anche l’alta definizione. Per poter fruire di questa modalità di trasmissione (HDTV) sarà necessario
dotarsi di un decoder in grado di trattare questo specifico segnale.
- Quando sarà introdotta nel Trentino la televisione digitale?
Con il 15 febbraio 2009 RAI2 e Rete4 analogici saranno spenti e sostituiti con il segnale digitale.
Tale operazione coinvolgerà principalmente le utenze che ricevono da Paganella e Monte
Finonchio. Mappe dettagliate della copertura sono pubblicate su questo sito e si invita alla loro
consultazione.
Gli abitanti residenti nelle aree esterne a queste mappe non saranno per il momento interessati alla
transizione e continueranno quindi a vedere la TV in analogico come al solito.
Il 15 ottobre 2009, nel Trentino e nell’Alto Adige, saranno invece spente tutte le trasmissioni
analogiche e verranno sostituite con emissioni digitali, e chi a quella data non si sarà dotato di
televisori con decoder vedrà sullo schermo solo puntini bianchi e neri.
- Io abito in una zona che non sarà interessata al passaggio al digitale terrestre del 15 febbraio
2009. Cosa devo fare?
Non deve fare nulla e fino al 15 ottobre 2009 continuerà a vedere la televisione nello stesso modo di
sempre. Se desidera può però acquistare preventivamente il decoder, e nel caso ne avesse i requisiti,
potrebbe farlo usufruendo del bonus di 50 Euro previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico.
In questo modo potrebbe fruire anticipatamente dell’offerta del digitale terrestre, già disponibile in
tutto il territorio italiano, anche con nuovi canali esclusivi.
- Fino al definitivo spegnimento dell’analogico previsto per il 15 ottobre 2009 è possibile
continuare a vedere le attuali trasmissioni?
Si, tranne RAI2 e Rete 4 in alcune aree e fino al 15 ottobre 2009, tutte le emittenti continueranno
trasmettere ancora in analogico e basta selezionare col telecomando il corretto ingresso video al
televisore.
- Come faccio a sapere se la mia zona è coperta dal servizio di televisione digitale?
Ci sono molti modi di saperlo:
• consultando i siti Internet delle emittenti televisive o telefonando ai loro Call-Center;
• chiedendo nei negozi dove si vendono i decoder;
• domandando agli antennisti che operano nell’area ove si abita;
• tramite Internet nei vari siti web delle associazioni televisive (ad esempio DGTVi all’indirizzo
www.dgtvi.it);
• dal sito Internet della Provincia Autonoma di Trento (www.provincia.tn.it) dove unitamente alla
lista dei Comuni raggiunti le aree coperte sono riportate in formato grafico.
- Con l’introduzione del digitale posso ancora usare il mio attuale videoregistratore?
I registratori video sono genericamente composti di due parti, un registratore e un ricevitore
analogico. Con l’avvento della televisione digitale terrestre, la sezione ricevente analogica non sarà
più in grado di decodificare i segnali, però la sezione registrazione, funzionerà ancora regolarmente
e per usarla basta collegarla alla apposita presa SCART del decoder se essa è disponibile.
Se si é interessati alla registrazione delle trasmissioni su nastro VHS é quindi opportuno,
acquistando il decoder, sincerarsi che esso abbia almeno due prese SCART.
- Ho più televisori in casa, cosa devo fare per vedere il digitale terrestre su ognuno di loro?
Si potrebbe distribuire il segnale video uscente dal decoder su più televisori con un apposito
divisore oppure si può collegare l’uscita del decoder ad un modulatore RF, ma in entrambi i sistemi
tutti i televisori visualizzerebbero lo stesso programma.
Più semplicemente, si può dotare ogni televisore di economici decoder zapper, che però non
permettono l’accesso ai contenuti a pagamento e all’interattività, mentre sul televisore principale si
può installare un decoder interattivo.
- Che cosa indica il bollino blu attaccato sulle confezioni dei decoder?
Il bollino blu è un marchio creato dalla “Associazione italiana per lo sviluppo del Digitale
Televisivo Terrestre denominata DGTVi” e sta ad indicare che tale apparecchio è adatto a ricevere
sia i programmi in chiaro sia a pagamento, oltre a gestire i servizi interattivi.
- Che cosa significa il bollino bianco che compare sulla confezione dei televisori?
Il bollino bianco è un marchio creato dalla “Associazione italiana per lo sviluppo del Digitale
Televisivo Terrestre denominata DGTVi” e sta ad indicare che il televisore è dotato di
sintonizzatore digitale in grado di far vedere sia i programmi gratuiti in chiaro e quelli a pagamento
grazie a un piccolo dispositivo aggiuntivo denominato CAM che accetta le schede per la pay-tv.
I costruttori che appongono il bollino bianco si impegnano entro il 2009 ad integrare anche
l’interattività che al momento non è supportata in alcuni modelli di televisore.
- Per usufruire del servizio di digitale terrestre si deve pagare un canone o un abbonamento?
Oltre all’attuale canone TV non è necessario pagare alcun altro abbonamento.
La TV digitale terrestre, in quanto sostitutiva dell'attuale TV analogica, sarà trasmessa per lo più in
chiaro e quindi si potrà vedere gratuitamente.
I servizi a pagamento sono solo discrezionali ed aggiuntivi all’offerta. Usualmente essi sono criptati
e si possono vedere solo per mezzo di una carta prepagata da inserire nel decoder.
- Se uso il computer per vedere la TV digitale devo pagare il canone TV?
Si, anche in questo caso il canone va pagato, infatti, il canone TV è una tassa governativa che si
applica a tutte le apparecchiature in grado di ricevere i segnali televisivi. Per legge chiunque detiene
qualsiasi mezzo atto a ricevere i segnali televisivi è tenuto a pagare questa tassa, ed questa categoria
comprende anche i computer portatili che ricevono attraverso un decoder tipo PEN USB.
Il canone TV copre però tutti i televisori presenti nella casa in cui si abita ed anche quelli di una
eventuale residenza secondaria uso vacanze ma di proprietà dell’intestatario dell’abbonamento.
- Ho saputo che con il 15 di febbraio la RAI spegnerà il programma RAI2 in analogico e lo
sostituirà con un segnale digitale. Io che non ho intenzione di comprare il decoder e usufruire
quindi di questo nuovo servizio, posso pagare 1/3 di canone in meno alla RAI?
Sulla base delle attuali leggi questo non è possibile. Il canone TV non si paga perché si vede la RAI
ma si paga perché si possiede un’apparecchiatura in grado di ricevere i segnali televisivi. Il canone
TV definito anche erroneamente “Abbonamento alla RAI” non è di per se un abbonamento, ma una
tassa governativa sul possesso di qualsiasi mezzo atto a vedere la TV e si paga anche se si vedono
solo le emittenti private.
- Io desidero continuare vedere la TV con il mio televisore e non vorrei acquistare il decoder.
Lo posso fare?
Nessuno è obbligato ad acquistare il decoder, ma col il 15 ottobre 2009 in Trentino tutte le
trasmissioni analogiche cesseranno e sui televisori non corredati di questo accessorio si vedrà solo
una immagine formata da puntini bianchi e neri.
- Che cosa sono i servizi “Pay-per-View”?
La dicitura “Pay-per-View” significa all’incirca “Pagare per vedere”. É un servizio che consente
all’utente di usufruire a pagamento di singoli eventi trasmessi ad orari prestabiliti come per
esempio le partite di calcio, i film, ecc.. Tali avvenimenti sono trasmessi “criptati” e solo l’utente
che ha pagato è messo in condizione di vederli.
- Che cosa è una carta prepagata Pay-per-View?
É una carta che si compra presso i principali esercizi commerciali. Essa deve essere inserita in una
apposita fessura che nella maggior parte dei casi si trova sul fronte del decoder. La carta contiene un
credito complessivo che è scalato volta per volta di un importo pari al costo dell’evento stesso.
Similmente al telefono cellulare la carta si può essere ricaricata presso i normali esercizi
commerciali.
- Ho sentito dire che il digitale mi permette di accedere a servizi di pubblica utilità, è vero?A
tal fine è necessario però che il decoder sia interattivo e dotato di un canale di ritorno a mezzo linea
telefonica.
Per capire come funzionano tali servizi si può pensare all’attuale televideo. Con la tecnica digitale
tale strumento è ampliato e migliorato. I servizi di utilità saranno visibili contemporaneamente ai
programmi televisivi (mediante suddivisione dello schermo in zone) e saranno molto più funzionali
e attraenti.
Inoltre sarà possibile accedere ad una serie di funzioni, in grado di fornire informazioni di carattere
individuale e privato o effettuare transazioni commerciali. Tipici fornitori di questi servizi saranno
le pubbliche amministrazioni centrali o locali, che potrebbero rendere disponibili sulla televisione
digitale terrestre alcuni dei servizi attualmente accessibili solo da Internet o dal telefono cellulare.
A titolo puramente esemplificativo e non esaustivo si indicano di seguito alcuni servizi sperimentati
in Italia:
• Consultazione della propria posizione contributiva e pensionistica INPS.
• Calcolo e pagamento bollo auto.
• Monitoraggio della consegna pacchi.
• Invio telegrammi.
• Tele prenotazione delle visite mediche.
- Posso usare il telefono mentre il decoder sta eseguendo un collegamento interattivo?
Se il decoder interattivo, come normalmente accade, é collegato via linea telefonica normale (non
tramite linea ADSL), per chi chiama il suo numero, la linea risulterà occupata. Se invece lei solleva
il ricevitore del telefono sentirà dei suoni multifrequenza che le impediranno la comunicazione e
tale operazione disturberà inoltre la connessione multimediale.
- Quanto costa l’utilizzo dei servizi interattivi?
É prevedibile che molti servizi interattivi siano gratuiti ma il costo dei servizi dipende dalle scelte
commerciali dei fornitori di questi prodotti.
Per quanto riguarda il collegamento telefonico, fatta salva la possibilità che alcuni editori possano
avvalersi di un numero verde, un canale basato su modem sarà tariffato a tempo come una normale
conversazione telefonica.
- Dove posso trovare informazioni sul digitale terrestre?
Si possono trovare informazioni su molti siti ad esempio:
http://www.dgtvi.net
http://www.rai.it
http://www.raiway.it
http://www.mediaset.it
http://www.la7.it
http://www.fub.it
http://www.decoder.comunicazioni.it
http://www.provincia.tn.it
- Esiste un Call Center?
Per gli utenti sono attivi i numeri verdi 800.022.000 del Ministero delle Comunicazioni ed il
800.961.924 della Provincia Autonoma di Trento. Dal lunedì al sabato, escluso i giorni festivi,
dalle ore 8:00 alle ore 20:00.
Per i rivenditori è attivo il numero 840.011.000, ad addebito ripartito aperto ai soli telefoni fissi dal
lunedì al sabato, tranne i giorni festivi, dalle ore 8:00 alle ore 20:00.
DOMANDE SUL DECODER
- Che cos'è un decoder?
Il decoder è un apparecchio che consente di ricevere il segnale del digitale terrestre televisivo.
- Che cos’è un “Set-Top-Box”?
La dicitura inglese “Set-top-box” che in italiano significa all’incirca “scatola che sta sopra al
televisore”, è un modo diverso di chiamare un decoder per il digitale terrestre.
- Dove si può comperare un decoder per il digitale terrestre?
In ogni punto vendita di apparecchiature elettroniche di consumo (televisori, videoregistratori,
cellulari, lettori CD, lettori DVD, impianti HiFi, decoder satellitari, ecc.).
- Il decoder digitale terrestre si può collegare alla parabola satellitare?
Assolutamente no. Il decoder va collegato solo alla usuale antenna terrestre.
- Collegando il decoder ad un televisore dovrò usare due telecomandi?
Si, in quanto le due apparecchiature necessitano di comandi diversi e specifici. Tuttavia l’uso di
entrambe i telecomandi sarà indispensabile solo nella fase iniziale di avvio della transizione digitale
dato che sono ricevibili sia il digitale che l’analogico. Quando, ad ottobre 2009, si attuerà lo switchoff definitivo dei segnali analogici, il telecomando del televisore avrà solo un ruolo marginale e
saltuario.
- Quanti tipi di decoder esistono?
Esistono sul mercato essenzialmente due tipi di decoder:
- i decoder interattivi, in grado di ricevere programmi televisivi e di utilizzare i nuovi servizi
disponibili con la TV digitale;
- i decoder non interattivi, o zapper, in grado di ricevere solo i programmi televisivi.
- Ci sono differenze tra un decoder e un altro?
Per quanto riguarda la qualità delle immagini percepita dall’utente non sembrano sussistere
sostanziali differenze tra un modello di decoder ed un altro, sia esso un decoder semplice (Zapper) o
un interattivo.
I vari modelli appaiono differenziarsi piuttosto per altri aspetti quali:
• Numerazione automatica dei canali
• Guida elettronica dei programmi
• Presenza di una o più prese SCART.
• Esistenza di prese ausiliarie Audio e Video.
• Uscita RF per il TV (detta anche loop d’antenna).
• Modulatore RF analogico.
• Lettore semplice o doppio per la scheda prepagata (Smart-Card).
• Presenza di modem telefonico.
• Hard-Disk interno.
• Alimentazione singola 220V o 12V per uso camper.
• Disponibilità della presa seriale RS232 o USB utili nel caso di aggiornamento locale del
Firmware.
• Telecomando più o meno comodo ed ergonomico.
• Menù d’uso più o meno semplice o esaustivo.
• Dimensioni fisiche e design.
• Presenza di display frontali che facilitano la gestione.
• Velocità di esecuzione dei comandi e durata del tempo di inizializzazione.
• Consumo elettrico a riposo (in Stand-by).
• Qualità dei materiali e affidabilità di una marca rispetto ad un’altra.
• Presenza nella confezione di accessori utili come cavi SCART, cavo telefonico, scheda
prepagata.
• Qualità della assistenza post vendita.
- Dove devo sistemare il decoder?
Il più vicino possibile al televisore, avendo cura che vi sia spazio per passare i cavi di collegamento
(presa SCART, alimentazione e collegamento alla linea telefonica) e esista un sufficiente passaggio
d’aria fra i due apparati.
- Quanti televisori posso collegare ad un decoder?
I decoder sono progettati per essere connessi ad un solo televisore. La seconda presa SCART (che
usualmente è presente nei modelli di fascia alta) serve per collegare solo un videoregistratore. E’
comunque possibile connettere a questa seconda presa un secondo televisore, ed eventualmente
anche un terzo (se sono presenti le prese video/audio RCA). Tuttavia sui tre televisori si potrà
vedere solo un unico programma e sul telecomando del decoder non sarà attiva la regolazione del
volume audio dei televisori aggiuntivi.
- Il decoder permette di vedere due programmi contemporaneamente?
No. La maggioranza dei decoder permette di vedere solo un canale per volta.
Qualche decoder dispone della funzione “Mosaico” che visualizza sullo schermo le immagini
rimpicciolite di numerosi programmi. Comunque solo una di esse raffigura in tempo reale ciò che in
quel momento e trasmesso e tutte le altre sono solo immagini statiche aggiornate saltuariamente.
- Oltre al decoder di cosa ho bisogno per vedere la televisione digitale?
Sono necessari i seguenti materiali necessari per connettere il decoder al televisore:
un cavo multifilare dotato di due spine SCART;
un cavetto coassiale da 75 Ohm con connettori maschio-femmina per la connessione
d’antenna
Spesso tali accessori sono compresi nella confezione del decoder. Se non lo fossero, si consiglia di
acquistare un cavo SCART con cavi interni singolarmente schermati. Il costo di questi elementi si
aggira attorno ai cinque Euro complessivi.
- Quanto costa un decoder?
Il prezzo di vendita è assolutamente libero e dettato dal mercato secondo le leggi della domanda e
dell’offerta. Mediamente, per un modello zapper non interattivo, ci si può aspettare un prezzo
variabile dai 25-50 Euro e per un modello interattivo un prezzo dai 45 ai 100 euro.
Sui modelli interattivi il Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con la Provincia
autonoma di Trento, ha previsto un bonus sconto di 50 Euro sul prezzo di vendita, che è concesso a
tutte le persone sopra i 75 anni in possesso dei requisiti che sono elencati in dettaglio in una
apposita sezione di queste risposte.
- Dicono che è necessario lasciare acceso il decoder anche quando non si adopera?
Sono due le situazioni nelle quali è preferibile lasciare acceso il decoder in stand-by (cioè spento ma
alimentato dalla rete 220V).
La prima è quando si commuta il televisore alla visione dei programmi analogici. In questo caso se
si stacca completamente l’alimentazione al decoder, sul televisore i segnali diventeranno molto più
deboli poiché il segnale proveniente dall’antenna non avrà modo di transitare. Ci preme segnalare
che alcuni tipi di decoder non presentano tale inconveniente e pertanto si possono spegnere
totalmente.
La seconda situazione è quando si desidera che il decoder si aggiorni alla versione più recente del
firmware operativo, ma per approfondire ulteriormente questo argomento invitiamo a leggere la
risposta successiva.
- Ho letto che si può aggiornare il software dei decoder? Cosa serve? E come si fa?
I decoder contengono un computer che funziona seguendo una serie di ordini operativi che all’atto
della fabbricazione l’azienda costruttrice scrive in una memoria interna dell’apparecchio.
In fasi successive, ed in certe circostanze, i fabbricanti ritengono opportuno apportare delle
modifiche a tali istruzioni per le seguenti principali motivazioni:
o
migliorare le prestazioni del decoder;
o
inserire nuove funzioni;
o
eliminare piccoli malfunzionamenti che sono stati segnalati dagli utenti;
o
adeguare i decoder a nuovi standard trasmissivi.
Per usufruire di questi aggiornamenti è sufficiente lasciare acceso il decoder in stand-by (cioè
spento ma alimentato dalla rete 220V), perché esso si aggiorni in modo automatico senza alcun
intervento manuale. E’ necessario sottolineare che quasi la totalità dei decoder zapper disponibili
sul mercato non dispongono della funzione di aggiornamento del software.
Gli aggiornamenti dei decoder sono trasmessi assieme ai normali programmi televisivi dalle
principali emittenti nazionali e arrivano al decoder attraverso la normale antenna televisiva.
I decoder rendono disponibile la possibilità di accettare o non accettare l’aggiornamenti e tale scelta
deve essere espressa dall’utente all’atto dell’istallazione del apparecchio.
Ogni modello e marca di decoder necessita di un aggiornamento specifico che è trasmesso e
ripetuto in modo sequenziale anche per decine di giorni. Talvolta le emittenti annunciano sui loro
siti Internet quale apparecchio è in corso di aggiornamento unitamente alla versione distribuita del
firmware. Questa operazione è genericamente indicata come “OTA XXX”, dove OTA è l’acronimo
di “Over-the-air” mentre XXX è il nome del decoder interessato all’aggiornamento.
- E’ indispensabile collegare i decoder alla linea telefonica?
Si rende indispensabile collegare il decoder interattivo ad una linea telefonica se si desidera
accedere a quei servizi interattivi che utilizzano il canale di ritorno; ad esempio nel caso dei servizi
citati precedentemente, ovvero:
•
Consultazione della propria posizione contributiva e pensionistica INPS.
•
Calcolo e pagamento bollo auto.
•
Monitoraggio della consegna pacchi.
•
Invio telegrammi.
•
Tele prenotazione delle visite mediche
è necessario collegare il decoder interattivo alla linea telefonica per potere dialogare con il fornitore
del servizio ed realizzare la transazione che interessa. Molti servizi fruibili attraverso il decoder
interattivo, tuttavia, non necessitano della connessione alla linea telefonica; è il caso dei servizi di
arricchimento dei programmi televisivi disponibili in concomitanza di film, fiction, delle partite di
calcio ed anche servizi come il televideo digitale RAI; questi servizi sono trasmessi dalle emittenti e
non usano il canale di ritorno telefonico (interattività locale).
- Cosa succede se non si connette il decoder alla linea telefonica?
Non saranno attivi i servizi puramente interattivi, quelli che usano il canale di ritorno telefonico,
mentre funzioneranno regolarmente sia la ricezione dei programmi in chiaro sia la ricezione dei
programmi a pagamento che l’interattività locale
- Ogni quanto devo effettuare la risintonizzazione del decoder?
É consigliabile effettuare una risintonizzazione del decoder tutte le volte che si ha notizia della
attivazione in zona di una nuova trasmissione digitale o del passaggio (al digitale) di una
trasmissione analogica.
- Il mio decoder dispone solo di una presa per l’ingresso per l’antenna ma non di una
corrispondente uscita; come faccio a collegare l’antenna anche al televisore per vedere le
trasmissioni analogiche?
Il suo decoder è ideale per le situazioni dove si riceve esclusivamente in digitale ma purtroppo nella
fase di transizione dove sono ricevibili sia le trasmissioni digitali che quelle analogiche crea questo
inconveniente applicativo.
Esiste però una maniera molto semplice per ovviare a questo problema, basta procurarsi un divisore
a 75 Ohm che si può reperire a pochi Euro in qualsiasi negozio di materiali Radio-TV.
Tale piccolo dispositivo va inserto nella presa a muro dell’antenna e divide in due il segnale ivi
presente. A questo punto con due semplici cavetti coassiali si può facilmente connettere sia il
decoder che il televisore.
É opportuno precisare che questa operazione, che generalmente funziona e si rende necessari nel
caso del suo decoder per la fase transitoria, non è però tecnicamente ottimale e può portare a delle
piccole perdite di segnale che abbassano la qualità delle immagini analogiche e rendono anche
possibile la mancata ricezione di qualche programma digitale.
- Ho un televisore che non dispone di presa SCART, come faccio a collegarlo al decoder?
É una situazione che si riscontra soprattutto sui televisori molto vecchi, costruiti quando non era
obbligatorio costruirli con la presa SCART. Talvolta anche i televisori portatili molto piccoli non
dispongono di questo utile accesso in quanto tale presa sarebbe fisicamente troppo grande.
Il problema è facilmente risolvibile perché tutti questi televisori prevedono al posto della presa
SCART altri tipi di connettori genericamente molto più piccoli. Basta quindi procurasi degli
appositi cavetti di raccordo che si possono trovare facilmente nei negozi Radio-Tv. Prima di
effettuare l’acquisto si consiglia però di controllare nel vecchio imballo del televisore in quanto
molto spesso tali utili accessori sono già compresi a corredo del bene acquistato.
- Ho un piccolo televisore portatile senza presa SCART ne prese accessorie alternative, come
faccio a collegarlo al decoder?
Esiste un solo modo ed è quello di collegare il TV ad un decoder digitale zapper munito di
modulatore RF. Tali decoder, che costano solo qualche decina di Euro in più rispetto ai tipi
tradizionali, dispongono di un modulatore analogico (una sorta di piccolo trasmettitore) che può
essere connesso a mezzo un cavetto coassiale all’ingresso d’antenna del televisore. In questo modo
l’apparecchio televisivo riceverà il segnale del decoder come se arrivasse da una normale
trasmissione analogica proveniente dall’antenna. Si precisa che tale sistema comporta però un lieve
degrado della qualità del segnale fruito.
CONTRIBUTO STATALE PER L’ACQUISTO DEL DECODER
- Esistono delle agevolazioni per l’acquisto dei decoder?
Si. Dal 5 di dicembre 2008 agli abbonati TV residenti nella provincia di Trento coinvolti nello
switch-off e di età pari o superiore a 75 anni (da compiersi entro il 31.12.2009), è riconosciuto un
contributo di 50 euro per l'acquisto di un decoder multimediale atto a consentire la ricezione di
segnali televisivi in tecnica digitale.
Il contributo non può essere corrisposto più di una volta per ciascun abbonato.
Per poter usufruire del contributo è necessario essere in regola con il pagamento dell'abbonamento
TV per l'anno in corso e non aver già beneficiato del contributo in anni passati.
- Come posso usufruire delle agevolazioni per l'acquisto di un decoder?
Per usufruire dell'agevolazione basterà recarsi nei negozi convenzionati. Al richiedente saranno
richiesti i seguenti documenti:
Fotocopia dell’avvenuto pagamento al canone TV per l’anno corrente.
Fotocopia di un documento di riconoscimento (carta d’identità).
Fotocopia del codice fiscale.
- Autocertificazione di non aver fruito del contributo già in precedenza (compilabile presso il
rivenditore)
Il negoziante applicherà immediatamente uno sconto di 50 Euro sul prezzo di vendita.
Si precisa che si potrà usufruire dell’agevolazione solo per l’acquisto di decoder multimedialiinterattivi.
- Per ottenere le agevolazioni è necessario eseguire di persona l’acquisto del decoder o si può
delegare questo compito un’altra persona?
Si può incaricare un’altra persona ma in tal caso è necessario che il delegato fornisca al negoziante
oltre ai documenti del richiedente, indicati al punto precedente, anche fotocopia del proprio
documento di identità e fotocopia del proprio codice fiscale.
- Se l’abbonamento al canone TV non è intestato al richiedente ma al coniuge deceduto, il
documento è valido lo stesso per avere il bonus?
No. L’abbonamento televisivo deve essere intestato alla medesima persona che richiede il bonus.
Nel caso ciò non fosse, come nel suo caso, per decesso del titolare, bisogna recarsi presso l’ufficio
abbonamenti della RAI per effettuare la variazione di titolarità.
Se il richiedente fosse impossibilitato ad eseguire questa operazione, essa può essere affidata ad
un’altra persona munita di delega firmata.
- Perchè solo i decoder interattivi sono coperti dal contributo statale?
Il Governo Italiano in linea con le indicazioni dell’Unione Europea vede nella televisione digitale
interattiva l’occasione per una diffusione dei servizi della società dell’informazione ai cittadini, allo
scopo di ottenere più efficienza. Il digitale terrestre interattivo consente di fornirli direttamente a
casa e sul televisore domestico (evitando così file agli sportelli ed inutili spostamenti).
Solo i decoder interattivi possono assicurare questa funzionalità e per questo motivo lo Stato
incoraggia esclusivamente l’acquisto di tali apparecchi.
L’ANGOLO DEL TECNICO
Le trasmissioni digitali sono veramente di qualità più elevata delle analogiche?
Usualmente le immagini analogiche e digitali escono dagli studi di produzione con qualità percepita
equivalente.
L’analogico, per la sua estrema vulnerabilità, durante il percorso di distribuzione è soggetto ad un
irrimediabile scadimento che svilisce le qualità dell’immagine. Basta anche una non perfetta messa
a punto dell'antenna ricevente d’utente, o una interferenza, per compromettere seriamente la
fruibilità della visione (uno dei difetti tipici è la comparsa di una fastidiosa rumorosità di fondo). La
tecnologia digitale terrestre è invece molto più robusta, il che significa che l’immagine non degrada
durante il trasporto del segnale.
Per questo motivo sui televisori a casa i programmi trasmessi in digitale appaiono genericamente
molto migliori di quelli analogici.
- Nei condomini con impianto d’antenna comunitario cosa si deve fare?
Nella prima fase di digitalizzazione, che nel Trentino avverrà il 15 febbraio 2009, non è necessario
fare nulla, in quanto Rai2 e Rete 4 trasmetteranno il digitale terrestre sulle attuali frequenze e dai
medesimi siti trasmittenti.
Se attualmente l’impianto funziona bene in analogico, esso funzionerà bene anche in digitale, e per
rendere visibile il nuovo servizio sarà necessario solamente dotare i televisori di decoder.
Qualche problema potrebbe succedere nella seconda fase di transizione del 15 ottobre 2009 quando
le emittenti cambieranno canale.
Ma nella maggioranza dei casi, non si dovrà apportare alcuna modifica in quanto è stato previsto
che i segnali provengano dalla medesima direzione e sulle medesime bande della TV analogica.
Solo negli impianti condominiali equipaggiati con filtri attivi, sarà indispensabile ricorrete alla
taratura adattandoli alle nuove frequenze.
- Nei condomini si può installare un decoder comune?
Si, è possibile farlo ma è necessario installare nel centralino un decoder per ogni programma
distribuito e pertanto tale soluzione è riservata solo alle gradi strutture dove il costo notevole del
sistema è ripartito su molte utenze.
Tale soluzione non permette comunque né l’interattività né l’accesso ai programmi a pagamento.
Il sistema trova quindi valido impiego solo in complessi comunitari tipo case di cura o di riposo
dove le necessità sopra menzionate non sono essenziali.
Dopo lo switch off verranno a mancare alcune trasmissioni?
No. Anzi l’offerta di programmi diventerà molto più elevata. Già attualmente nella città di Trento,
sul digitale terrestre, si possono ricevere in chiaro 29 programmi in più rispetto all’offerta analogica
nazionale.
E’ tuttavia possibile che, nelle prime fasi di digitalizzazione, nelle vallate periferiche, qualche
manchevolezza possa accadere, in quanto lo sforzo economico per il rinnovo dei trasmettitori è
notevole e non è detto che tutti gli editori saranno in grado di sostenerlo in maniera rapida ed
esaustiva.
La RAI ha costruito l’attuale rete analogica nell’arco di 50 anni mentre per le Private ci sono voluti
30 anni. A loro è richiesto di cambiare tutta l’infrastruttura nell’arco di sei mesi ed è comprensibile
che questo porti a qualche scompenso che sarà tuttavia limitato nel tempo.
- Nel caso sorgessero problemi dove posso trovare un tecnico specializzato?
La fase di passaggio al digitale è stata annunciata già da molti anni ed è oggetto di sperimentazione
nel Trentino già dall’estate 2003. Ogni tecnico antennista dovrebbe avere già provveduto al proprio
aggiornamento professionale ed al rinnovo degli apparati di misura. Pertanto ci si può rivolgere con
fiducia agli abituali professionisti del settore.
Esistono inoltre associazioni di categoria di installatori di antenne e scuole specializzate che sono in
grado di fornire l’elenco di antennisti qualificati ed i loro recapiti.
Per i casi difficili, le principali emittenti nazionali, quali Rai e Mediaset, dispongono di Call-Center
che inviano gratuitamente dei tecnici per le analisi dei problemi segnalati.
- Il segnale di una emittente è disturbato spesso da fastidiose squadrettature. Cosa posso fare?
E’ difficile rispondere in quanto le cause potrebbero essere molte, ma semplificando alla più
probabile, potrebbe trattarsi che lei stia cercando di ricevere dei segnali al di fuori dell’area
dichiarata servita dalla emittente ricevuta.
Ammettendo però che questo non sussista il suo caso, bisogna allora accertarsi che il problema non
sia già presente in trasmissione oppure sia dovuto ad un malfunzionamento del suo impianto
ricevente domestico.
Per vagliare la prima ipotesi è opportuno recarsi presso un vicino di casa che usa un impianto
d’antenna diverso (attenzione che nei condomini l’impianto è generalmente comune), e chiedere se
su quella specifica emittente anche lui riscontra il medesimo difetto. Se cosi fosse il problema è
quasi certamente dovuto alla stazione trasmittente e pertanto conviene avvisare i loro tecnici.
Se invece il vicino riceve correttamente tale segnale, è assai probabile che l’anomalia sia imputabile
ad un malfunzionamento del suo impianto ricevente d’antenna ed è quindi opportuno verificarne la
correttezza d'installazione ed efficienza.
Per lo svolgimento di questo lavoro si suggerisce di rivolgersi solo ad antennisti qualificati che
rilasciano le opportune certificazioni scritte di collaudo dell’impianto sia a livello dei segnali
disponibili in antenna sia dei segnali distribuiti alle prese d’appartamento.
- Posso installarmi da solo le apparecchiature per la ricezione del digitale terrestre?
Certamente sì. La difficoltà di installazione non è superiore a quella relativa al collegamento di un
normale televisore ad un videoregistratore.
Prima di effettuare qualsiasi operazione è però opportuno e indispensabile scollegare dalle prese di
energia 220V a tutti gli apparati su cui si opera, poi inserire le prese SCART e i cavi d’antenna e
solo alla fine reinserire le prese di energia 220V.
- Non riesco a ricevere alcun canale digitale o vedo solo pochi canali digitali. Cosa posso fare?
Verificare innanzitutto che la zona di residenza sia coperta dai canali cercati, talvolta le emittenti
danno delle indicazioni generiche ed è difficile capire se si è davvero nell’area di servizio.
Si può chiedere l’informazione al locale antennista di fiducia oppure ai negozi Radio-Tv della zona.
Se le risposte sono affermative si può provare a sintonizzare manualmente il decoder sui canali
cercati e, nel caso del persistente della mancata ricezione, chiamare un tecnico per ricercare le cause
del problema che impedisce la corretta acquisizione del segnale.
Si informa inoltre che le principali emittenti nazionali quali Rai e Mediaset dispongono di CallCenter che nei casi difficili inviano gratuitamente dei tecnici per le analisi dei problemi.
- Posseggo già un videoregistratore, un lettore di DVD e un decoder satellitare. Come posso
collegare anche un’ulteriore decoder del digitale terrestre?
Le modalità di collegamento da adottare sono numerose e varie e non è possibile in queste brevi
note dare delle risposte esaustive. Purtroppo il cablaggio ottimale non è sempre uguale e dipende
dal numero di prese SCART disponibili sul televisore e su ognuno degli apparati, nonché dalle
priorità con cui si vuole che i segnali dei vari apparati compaiano sul televisore.
Quando le apparecchiature da connettere vicendevolmente sono numerose, è conveniente ricorrere
ad una scatola di commutazione SCART del tipo automatico o manuale.
- Posso collegare il decoder digitale ad una antenna portatile interna?
Si, lo può fare in quanto il digitale terrestre molto più resistente dell’analogico ai segnali riflessi.
E’ bene però chiarire che l’antenna interna si può usare solo se risiede relativamente vicini ad un
trasmettitore o se si abita in una casa con mura poco spesse. In ogni modo i risultati non saranno
così buoni come quando si connettere il televisore ad una antenna esterna.
Se già non si possiede l’antenna interna ma si deve ancora acquistare, si consiglia di scegliere un
tipo che possa sfruttare la tensione resa disponibile dai decoder sul cavo coassiale RF evitando cosi
un ulteriore collegamento della stessa alla rete 220V.
- Ho visto la pubblicità di antenne interne specificatamente indicate alla ricezione del digitale
terrestre e mi stavo chiedendo se sono veramente utili per ricevere un segnale
qualitativamente migliore rispetto a quello che potrebbe essere fornito da una antenna
interna tradizionale?
Non esistono antenne specifiche per il digitale e per l’analogico. Ogni antenna se ben progettata per
la ricezione dei canali analogici è assolutamente valida anche per la ricezione del digitale terrestre.
Probabilmente la pubblicità si riferisce piuttosto ad una comodità aggiuntiva. Le antenne interne
posseggono al loro interno un amplificatore di segnale che nel caso della antenna pubblicizzata può
vantaggiosamente sfruttare la tensione resa disponibile dai decoder sul cavo coassiale RF evitando
cosi un ulteriore collegamento delle stesse alla rete 220V.
- Con l’introduzione della televisione digitale terrestre i canali VHF saranno abbandonati?
Al momento della stesura di queste note il piano di assegnazione per le frequenze per il Trentino
non è ancora disponibile e pertanto non si può dare una risposta certa.
Tuttavia in Sardegna, che è stata convertita al digitale già da qualche mese, anche la banda VHF è
stata assegnata al digitale terrestre con l’eccezione del canale 12 (H2) che sarà destinato alla radio
digitale e dei canali A-B-C che saranno abbandonati.
- Con il digitale terrestre le emittenti continueranno a trasmettere sui canali attuali?
No. Perché sarà adottato, almeno per la banda di trasmissione UHF, un sistema che prevede per
ogni bouquet l’uso di una unica frequenza su tutta la regione (tecnicamente questa tipologia
trasmissiva è denominata SFN). Tuttavia in zone particolari e limitate, laddove questioni di
carattere interferenziale lo rendessero indispensabile, è possibile che vengano impiegate a titolo
eccezionale anche frequenze diverse.
GLOSSARIO
Accesso condizionato
Sistema che permette di accedere a contenuti televisivi e multimediali trasmessi a
pagamento oppure servizi di pubblica utilità che richiedono il riconoscimento dell’utente tramite
l’uso di una carta elettronica (Smart-Card) da inserire nel decoder.
Analogico
E’ l’attuale sistema di trasmissione del segnale televisivo. L’immagine è scomposta
sequenzialmente e trasformata in variazioni elettriche di ampiezza variabile che sono poi trasmesse
attraverso il supporto di un segnale a radiofrequenza all’utente.
Bouquet
Sinonimo di Multiplex o brevemente MUX. Termine comune per definire un gruppo di programmi
(tv, radio, servizi interattivi) trasmessi, in formato digitale, sulla stessa frequenza.
Copertura
Area geografica dove è possibile riceverne i canali trasmessi da una emittente.
Cavo coassiale
Cavo usualmente impiegato per portare il segnale a radiofrequenza dall’antenna al decoder. Ha una
forma rotonda e una struttura concentrica. È composto da un conduttore interno e una calza
schermante esterna. Tipicamente ha una impedenza di 75 Ohm ed è genericamente caratterizzato da
una bassa attenuazione e da una elevata schermatura.
Compressione dinamica
Tecnica adottata da alcune emittenti per trasmettere il segnale digitale. Consiste nell’assegnare ad
ognuno dei programmi che compongono il bouquet un bit-rate variabile a seconda della tipologia
del programma immesso. Tale artificio aumenta considerevolmente la qualità dei segnali trasmessi.
BER
Acronimo di “Bit Error Rate”. E’ un dato che esprime il tasso di errore del segnale digitale ricevuto.
Box DTT
Chiamato anche “Set Top Box”, “Box interattivo”, “Ricevitore digitale”, “Decoder digitale”. E’ un
apparecchio elettronico che ha il compito di ricevere, elaborare e trasformare segnali tv, radio,
musicali, multimediali e interattivi trasmessi con il sistema digitale terrestre, per renderli fruibili
con i normali televisori.
Decoder
Apparato d’utente necessario per decodificare programmi radiotelevisivi trasmessi in tecnica
digitale.
Digitale
Termine che indica la natura numerica di un segnale sia esso impiegato in Tv, Radio o tecniche
multimediali.
DTT
Acronimo di “Digital Terrestrial Television”. E’ una tecnica digitale per la diffusione di programmi
televisivi e servizi digitali e che sostituirà l’attuale televisione analogica.
DVB
Termine abbreviato di “Digital Video Broadcasting”. E’ uno standard di trasmissione digitale
adottato in Europa e utilizzato in quattro varianti: DVB-S per le trasmissioni via satellite, DVB-C
per le reti tv via cavo, DVB-T per la diffusione televisiva terrestre e DVB-H per la diffusione
televisiva ai telefoni cellulari.
DVB-T
Il Digital Video Broadcasting - Terrestrial (DVB-T). E’ lo standard del consorzio europeo DVB per
la trasmissione televisiva digitale terrestre. Il sistema prevede la trasmissione di un flusso
audio/video MPEG-2 e la modulazione in tecnica OFDM.
Digital Divide
Parola di uso frequente per indicare all’interno di un paese, una situazione di disparità tra chi ha
accesso e capacità di gestione delle informazioni e contenuti del mondo multimediale digitale, e chi
invece ne è escluso per cause economiche, culturali o ambientali.
Content Provider
Espressione anglosassone di uso comune che identifica un “Fornitore di contenuto” cioè chi si
dedica all’ideazione, produzione e acquisto dei programmi.
CAM
Aronimo di “Conditional Access Module”. E’ un modulo removibile da inserire in apposito
alloggio accessibile dall'esterno dell'apparecchio televisivo e serve per decriptare i sistemi di
accesso condizionato permettendo la fruizione dei contenuti televisivi criptati Pay-TV.
Tale accessorio prevede la possibilità di inserire una o due Smart-Card ed è usualmente venduto a
parte o in abbinamento all’acquisto di un televisore.
Genericamente i moduli CAM supportano solo alcuni specifici tipi di codifica e quindi vanno
acquistatati a seconda di chi si vuol ricevere.
Si precisa che i decoder esterni per il digitale terrestre, che prevedono la possibilità di accesso ai
programma a pagamento, non necessitano della CAM in quanto contengono già al loro interno tutta
l’elettronica di decodifica e basta inserire la Smart-Card per accedere ai servizi.
EPG
Aronimo di “Electronic Program Guide”. E’ la guida elettronica ai programmi che permette allo
spettatore, attraverso il telecomando, di leggere con facilità sullo schermo informazioni relative ai
programmi in onda previsti nel seguito della giornata.
Free-to-air
Espressione di uso comune che identifica programmi tv, radio, musicali e servizi interattivi
liberamente ricevibili senza dover pagare alcun abbonamento.
Interattività
Modalità di fruizione della TV che permette all’utente di accedere a contenuti televisivi di
approfondimento e di pubblica utilità con modalità semplificate utilizzando il telecomando del
decoder mediante specifici tasti colorati (rosso, verde, giallo, blu).
LCN
Acronimo di “Logical Channel Number”. E’ una funzione presente sui decoder per il digitale
terrestre che permette di assegnare automaticamente ad ogni emittente ricevuta una posizione
predefinita all'interno della lista canali memorizzati.
Non essendo stato stipulato un accordo tra le emittenti italiane, può succedere che due o più
emittenti siano associate al medesimo numero, in tal caso i decoder lasciano facoltà all'utente di
decidere quale posizione deve essere attribuita.
MHP
Acronimo di “Multimedia Home Platform”. E’ uno standard della famiglia DVB che definisce
l’interfaccia tra le applicazioni interattive digitali. E’ basato sul linguaggio di programmazione Java,
e costituisce un software intermedio e aperto a molti tipi di applicazioni e servizi.
Modem
Parola composta dalle lettere iniziali di Modulatore e Demodulatore. E’ un apparecchio che
permette di trasmettere e ricevere delle informazioni digitali attraverso la rete telefonica ed è
integrato nei decoder per realizzare il canale di ritorno dei servizi interattivi.
MUX
Talvolta chiamato anche “Bouquet” o “Multiplex”. E’ un insieme di programmi (e contenuti)
trasmessi sulla medesima frequenza.
MPEG2
Acronimo di “Moving Pictures Experts Group”. E’ uno standard internazionale per la compressione
dei segnali digitali di immagini e suoni. La versione 2 è riferita tipicamente ai formati utilizzati per
il broadcasting.
Pay per View
Servizio che consente all’utente di usufruire di singoli eventi a pagamento (per esempio partite di
calcio, film, ecc.) che sono trasmessi ad orari prestabiliti. Gli eventi sono inviati “criptati” e solo
l’utente che ha pagato è in condizione di vederli.
PID
Acronimo do “Packet ID”. Significa Identificatore di pacchetto. E’ l’indirizzo di ogni pacchetto dati
Video o Audio che arrivano al ricevitore. I dati trasmessi in digitale terrestre sono confezionati
come dei vagoni di un treno ed ognuno di essi porta uno specifico programma che viene etichettato
con un indirizzo numerico. Attraverso il numero PID il ricevitore sa immediatamente individuare il
vagone che deve essere aperto per visualizzare il programma richiesto dall’utente.
SFN
Acronimo di “Single Frequency Network”. E’ un tipo di struttura di rete che prevede che tutti i
trasmettitori di una rete usino la medesima frequenza.
SCART
Nome comune che indica un connettore a 21 piedini presente in ogni apparecchiatura televisiva
consumer come TV, decoder, e videoregistratori e serve per interconnettere fra loro dette
apparecchiature.
STB
Altro termine per identificare un Set-Top-Box o decoder.
Smart Card
Carta elettronica utilizzata per accedere a servizi interattivi a pagamento oppure a sportelli della
pubblica amministrazione che richiedono l’identificazione del cittadino.
Switch-Off
Voce inglese che indica la cessazione delle trasmissioni tv analogiche.
Switch-On
Voce inglese che indica l’avvio della diffusione in digitale.
Switch-Over
Voce inglese che indica il periodo nel quale le trasmissioni televisive digitali convivono con quelle
analogiche.
T-Commerce
Modalità interattiva della televisione digitale terrestre che offre la possibilità di acquistare prodotti e
servizi.
T-Government
Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi con il televisore alla Pubblica
Amministrazione per richiedere informazioni, certificati, ecc.
T-Learning
Modalità interattiva che offre la possibilità di seguire corsi di formazioni o recupero attraverso il
televisore, visualizzando lezioni filmate di varie discipline, eseguendo esercizi, richiedendo
chiarimenti, …
T-Banking
Insieme di servizi interattivi che permettono di collegarsi, attraverso il televisore, agli istituti di
credito per richiedere informazioni, estratti conto ed effettuare operazioni bancarie.
UHF
Acronimo di “Ultra High Frequency”, Indica la gamma di frequenze TV da 470 a 860 MHz.
VHF
Acronimo di “Very High Frequency”, Indica la gamma di frequenze TV da 40 a 250 MHz.
Zapper
Decoder non interattivo in grado di ricevere i programmi televisivi, ma non i servizi interattivi.