sintesi dati provinciali - Camera di Commercio di Verona
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sintesi dati provinciali - Camera di Commercio di Verona
Sistema Informativo Excelsior Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2009 Sintesi dei dati provinciali Che cos’è Excelsior? L’Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con l’Unione Europea, realizza, a partire dal 1997, il “Sistema informativo per l’occupazione e la formazione” Excelsior, che ricostruisce annualmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, fornendo indicazioni di estrema utilità soprattutto per supportare le scelte di programmazione della formazione, dell’orientamento e delle politiche del lavoro. L’indagine è svolta in ogni provincia italiana dalla rete delle Camere di Commercio con interviste dirette o telefoniche, coinvolgendo oltre 100.000 imprese di tutti i settori economici e di tutte le dimensioni. L’elevato numero di interviste e la metodologia complessiva adottata nella costruzione del campione consentono di ottenere dati statisticamente significativi a 12 mesi per tutte le province italiane. Per tale motivo Excelsior è considerata una delle più ampie indagini previste dal Programma Statistico Nazionale e rappresenta lo strumento informativo più completo disponibile in Italia per la conoscenza dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese. Per ogni impresa vengono rilevati i programmi di assunzioni di personale dipendente per i dodici mesi successivi e le relative uscite (per pensionamenti, scadenze di contratto, ecc.). Per le assunzioni sono raccolte informazioni analitiche sulle caratteristiche del personale che l’impresa intende acquisire. Pertanto le informazioni raccolte con Excelsior riguardano, in sintesi: i movimenti occupazionali previsti per livello di inquadramento; le assunzioni previste dalle imprese per tipologia contrattuale (lavoro dipendente a tempo indeterminato, lavoro dipendente a termine, collaborazioni a progetto, lavoro stagionale, apprendistato, contratti d’inserimento ecc.); le figure professionali, i titoli di studio, i livelli formativi ed i relativi indirizzi richiesti; le principali caratteristiche delle assunzioni programmate (difficoltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione, esperienza pregressa, conoscenze informatiche e linguistiche); le previsioni di assunzione di lavoratori immigrati e le relative figure professionali; le dimensioni e le caratteristiche degli investimenti annuali delle imprese italiane in formazione continua e le tipologie di risorse umane coinvolte; le imprese che ospitano tirocinanti e il numero di tirocini ogni anno complessivamente attivati. Le informazioni disponibili sono un fondamentale supporto conoscitivo per: la misurazione della domanda effettiva di professioni nei diversi bacini di lavoro territoriali, in modo da fornire un supporto informativo a quanti - enti pubblici o privati - si trovano impegnati nell’orientare l’offerta di lavoro verso le esigenze espresse dalla domanda o nel favorire l’incontro diretto e puntuale tra domanda ed offerta di lavoro; l'indirizzo delle scelte dei decisori istituzionali in materia di politiche e programmazione della formazione scolastica e professionale, nonché degli operatori della formazione a tutti i livelli, offrendo informazioni dettagliate sui bisogni di professionalità espressi dalle imprese per il breve e il medio termine; l’orientamento dei giovani che, a conclusione del proprio percorso di formazione, necessitano di informazioni di spendibilità immediata sulle tendenze evolutive del mercato del lavoro in generale e sulle professioni più richieste in particolare . Il campo di osservazione é rappresentato dall’universo delle imprese private iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio che, alla data del 31.12.2006, avevano almeno un dipendente, con l’esclusione delle unità operative della pubblica amministrazione, delle aziende pubbliche del settore sanitario (aziende ospedaliere, ASL, ecc.), delle unità scolastiche dell’obbligo e delle medie superiori pubbliche, delle unità universitarie pubbliche e delle organizzazioni associative. Da tale insieme sono state escluse le imprese nel frattempo cessate e nel contempo sono state inserite le imprese nate dopo il 31.12.2006, con particolare attenzione a quelle di grande dimensione o potenzialmente tali, suscettibili cioè di esprimere quote rilevanti di nuova occupazione. Per le imprese con almeno 100 dipendenti è stato inoltre aggiornato l'universo di riferimento con le informazioni più recenti ricavate da diverse fonti informative (bilanci depositati presso le Camere di Commercio, articoli tratti dalla stampa, siti internet, ecc..). Pur non essendo tenute all’iscrizione nel Registro Imprese, sono state inoltre considerate ai fini dell’indagine le attività professionali per le quali esiste l’obbligo di iscrizione in Albi tenuti da Ordini o Collegi professionali. In genere si tratta di “studi professionali”, considerati nell’universo di riferimento se viene rilevata la presenza di almeno un dipendente. Nel campo di osservazione del Progetto Excelsior rientrano, inoltre, le attività agricolo-zootecniche, limitatamente alle imprese con almeno un dipendente. Considerate le particolari caratteristiche del settore è stata effettuata una specifica indagine, simile nel processo di rilevazione e nella struttura a quella condotta sulle imprese private, ma finalizzata a cogliere talune peculiarità del settore agricolo. I dati relativi alle previsioni per l’anno 2009 sono contenuti in uno specifico volume. Le unità di rilevazione e analisi considerate sono l’impresa e l’unità locale provinciale; quest’ultima, in realtà una variabile convenzionale, è definita come l’insieme delle unità locali della stessa impresa operanti in una provincia; i relativi addetti corrispondono alla somma degli addetti operanti nella provincia. 1. Assunzioni: quante nel 2009? Complessivamente, le assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese nella provincia di Verona nel 2009 nell’industria e nei servizi sono (i valori sono arrotondati alle decine) 15.390 (pari ad un tasso di entrata del 7%), mentre le uscite, al 31 dicembre 2009, sono stimate in 20.240 (pari ad un flusso di uscita del 9,3%)1. Il saldo tra entrate e uscite (-4.860 unità), risulta pari ad un tasso di variazione2 rispetto al 2008 del – 2,2%, per la prima volta negativo dopo una lungo trend caratterizzato da risultati positivi. Il –2,2% di Verona è di poco superiore al dato regionale (-2%) e nazionale (-1,9%). I movimenti riguardano sia i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, sia a tempo determinato (compresi gli stagionali), nonché il personale assunto con contratti di apprendistato e di inserimento. Il personale che si prevede di assumere con contratto a tempo indeterminato (in totale 4.180 unità) riguarda il 27,2% delle assunzioni (dato in calo rispetto a quello del 2008, pari al 31,1%), pari a 6.760 unità); le assunzioni di personale a tempo determinato sono in tutto 10.550 (il 68,6%). Di queste, 6.470 (il 42% delle assunzioni complessive previste) hanno carattere stagionale. Verona. Assunzioni previste per il 2009 per tipo di contratto TOTALE ASSUNZIONI Valore assoluto (*) in % tempo indeterminato 4.180 tempo determinato 10.550 di cui: stagionale contratto di apprendistato contratto di inserimento altre forme contrattuali TOTALE INDUSTRIA Valore assoluto (*) 900 2.670 di cui: stagionale contratto di apprendistato contratto di inserimento altre forme contrattuali TOTALE 3,2 0,6 0,4 100,0 in % 24,2 71,8 49,7 3,2 0,5 0,3 100,0 1.850 120 20 10 3.720 COSTRUZIONI Valore assoluto (*) 540 1.060 di cui: stagionale contratto di apprendistato contratto di inserimento altre forme contrattuali TOTALE 42,0 500 90 60 15.390 tempo indeterminato tempo determinato tempo indeterminato tempo determinato 6.470 10 1.600 27,2 68,6 in % 33,8 66,3 0,6 0,0 0,0 0,0 100,0 1 Il Sistema informativo Excelsior non tiene conto dei flussi occupazionali relativi alle imprese che nasceranno o cesseranno la propria attività nel 2009, né dei passaggi di livello di inquadramento del personale già occupato in azienda. 2 Il tasso di variazione è il rapporto tra il saldo occupazionale (entrate di personale dipendente a cui vanno sottratte le relative uscite) e la consistenza di dipendenti al 31 dicembre dell’anno precedente. COMMERCIO Valore assoluto (*) 440 1.150 tempo indeterminato tempo determinato di cui: stagionale 24,7 64,6 32,0 7,9 2,2 1,1 100,0 570 contratto di apprendistato contratto di inserimento altre forme contrattuali TOTALE tempo indeterminato tempo determinato in % 140 40 20 1.780 ALTRI SERVIZI Valore assoluto (*) 2.310 5.670 di cui: stagionale in % 27,9 68,5 48,7 2,9 0,4 0,4 100,0 4.030 contratto di apprendistato contratto di inserimento altre forme contrattuali TOTALE 240 30 30 8.280 (*) i valori sono arrtondati alle decine Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2009 E’ in calo la percentuale di imprese che prevedono di assumere personale nel corso dell’anno: 17,1%, contro il 25,4% del 2008. La percentuale riferita a Verona è inferiore a quella regionale (18,4%) e nazionale (19,8%). Dimostrano maggiori difficoltà le imprese che hanno da 1 a 9 dipendenti (solo il 12,6% di esse prevede di assumere personale), mentre le imprese di maggiori dimensioni (10-49 dipendenti e con più di 50 dipendenti), caratterizzate da un maggior turn-over del personale, registrano percentuali più elevate (rispettivamente 22,7% e 73,4%), comunque in calo rispetto ai dati registrati nel 2008. Per quanto riguarda i diversi macro-settori, si evidenzia come nell’industria si arrivi al 15,7%, nelle costruzioni al 17,2%, nel commercio all’11,1% e negli “altri servizi” al 21,1%. La tabella che segue riassume i movimenti di personale dipendente (compreso quello stagionale) previsto dalle imprese per il 2009, suddivisi per macrosettore di attività economica e per classe dimensionale, confrontati con il dato regionale e dell’Italia. Verona TOTALE INDUSTRIA SERVIZI Classi dimensionali 1-9 dipendenti Movimenti previsti al 31.12.2009 (*) e tassi di entrata/uscita/variazione ENTRATE USCITE SALDO 15.390 20.240 -4.860 7,0% 9,3% -2,2% 5.330 8.200 -2.880 5,4% 8,3% -2,9% 10.060 12.040 -1.980 8,4% 10,1% -1,7% 4.460 6.560 8,1% 10 – 49 dipendenti 2.190 50 dipendenti e oltre 8.730 3.350 4,0% 66.000 6,1% 90.240 781.000 -1,5% -24.250 7,5% 994.390 6,8% -2,1% -1.600 9,5% 5,5% ITALIA -3,8% -1.160 10.330 8,0% VENETO -2.100 11,8% -2,0% -212.790 8,7% -1,9% (*) Valori arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2009 L’industria prevede di assumere 5.330 dipendenti, contro un valore stimato delle uscite pari a 8.200, con un saldo rispetto al 2008 pari a -2,9%. Tutti i settori presentano saldi negativi, a partire dall’industria del marmo, lavorazione della pietra e altri materiali edilizi (-4,3%), seguito dalle costruzioni (-3,6%), dalle produzioni di metallo, industrie chimiche, plastica, vetro, energia (-3,4%), dall’industria del cuoio e delle calzature (-3%) e dalla fabbricazione di mobili (-3%). Il settore dei servizi (commercio più altri servizi), con 10.060 entrate e 12.040 uscite programmate, presenta un saldo negativo di 1.980 unità (-1,7%). Gli alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici presentano un saldo pari a -3,5%, seguono i trasporti e le attività postali (-2,2%), i servizi alle imprese (esclusa informatica e TLC), con un –2,1% e gli “altri servizi alle persone e alle imprese” (-1,8%). Le imprese con un numero di dipendenti da 1 a 9 prevedono 4.460 entrate e 6.560 uscite, con un saldo di –2.100 (-3,8%). Le imprese con 10-49 dipendenti prevedono 2.190 assunzioni a fronte di 3.350 uscite programmate, con un saldo di –1.160 dipendenti (-2,1%). 8.730 sono le entrate programmate per il 2009 dalle imprese con più di 50 dipendenti, contro 10.330 uscite. Il saldo di –1.600 dipendenti corrisponde ad un tasso di variazione del –1,5%. Le 15.390 assunzioni previste nel 2009 nella provincia di Verona Distribuzione % per classe dimensionale e saldi occupazionali 1-9 DIPENDENTI 29,0% (-3,8%) 50 DIPENDENTI E OLTRE 56,8% (-1,5%) 10-49 DIPENDENTI 14,2% (-2,1%) N.B.: tra parentesi è indicato il tasso di variazione, cioè il rapporto fra i saldi occupazionali (entrate di personale dipendente a cui vanno sottratte le relative uscite) e la consistenza di dipendenti al 31 dicembre dell’anno precedente. Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2009 2. Modalità di selezione del personale Un dato particolarmente interessante che ci fornisce Excelsior ci indica quali siano le modalità e i canali utilizzati per la ricerca e la selezione del personale. I principali canali utilizzati per la selezione del personale nel 2008 sono stati, nell’ordine: conoscenza diretta (34,7% delle imprese), banche dati aziendali (25,7%), segnalazioni da conoscenti e fornitori (12,8%), quotidiani e stampa specializzata (6,5%), società di lavoro interinale (6,3%), centri per l’impiego (4,4%), società di selezione del personale e associazioni di categoria (3,1%) e internet (1,6%). 3. Motivi di non assunzione Le imprese che prevedono di non assumere nel corso del 2009 sono l’82,9% del totale, con punte dell’88,9% nel commercio. Il dato è di poco superiore a quello registrato per il Veneto (81,6%) e per l’Italia (80,2%). L’indagine distingue le imprese che non prevedono assunzioni in alcun caso (il 79,4% del totale) da quelle che invece assumerebbero, ma che evidenziano “ostacoli” alle assunzioni (una quota minoritaria, pari al 3,5%). Per la prima categoria di imprese, i motivi di non assunzione sono principalmente le difficoltà e le incertezze del mercato (54,5%) e l’organico al completo o sufficiente (40,9%). Le imprese che invece assumerebbero, ma per le quali esisterebbero ostacoli alle assunzioni, evidenziano per lo più un’elevata pressione fiscale (34,7%) e un elevato costo del lavoro (26,8%). 4. Le assunzioni “non stagionali”3per grandi gruppi professionali Delle 8.910 assunzioni “non stagionali” (a tempo indeterminato, a tempo determinato escluse quelle a carattere stagionale, con contratto di apprendistato, di inserimento e altre forme contrattuali) previste per il 2009, quasi un quarto (il 24,5%) riguarderà dirigenti, professioni ad elevata specializzazione e tecnici. All’interno di questo gruppo, prevalgono le assunzioni di professioni tecniche (il 18,1%), il 6% si riferisce a professioni intellettuali e scientifiche altamente specializzate, mentre lo 0,4% riguarda dirigenti. Il gruppo professionale “impiegati, professioni commerciali e nei servizi” incide per il 34,1%, mentre gli “operai specializzati e conduttori di impianti e macchine” sono richiesti nel 32,6% dei casi. E’ pari all’8,8% la richiesta di professioni non qualificate. Provincia di Verona - Assunzioni "non stagionali" previste nel 2009 per gruppi professionali: distribuzione % High skill 24,5% Dirigenti e professioni specialistiche Professioni tecniche 6,4 100% 18,1 Impiegati 90% 80% 70% 11,1 23,0 60% Operai specializzati 50% 40% 30% 20,1 Conduttori di impianti e addetti macchinari 12,5 20% 10% Professioni commerciali e nei servizi 8,8 0% Professioni non qualificate Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2009 E’ positivo il dato sulla richiesta, da parte delle imprese, di professioni definite “high skill” (professioni cioè a più elevata intensità di conoscenza: dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici), che arriva ad un quarto delle assunzioni non stagionali previste per il 2009. La percentuale è più elevata per le imprese di maggiori dimensioni: 27,4% nella classe di impresa 10-49 dipendenti, 26,5% in quella con più di 50 dipendenti, mentre è pari al 20,8% nelle imprese che hanno da 1 a 9 dipendenti. 5. Le professioni più richieste nella provincia di Verona per le assunzioni non stagionali Per quanto riguarda il gruppo professionale “dirigenti, professioni ad elevata specializzazione e tecnici” (2.150 assunzioni nel 2009), le professioni più richieste sono le seguenti: Tecnici dell’amministrazione e dell’organizzazione (570) Specialisti in discipline artistico-espressive (210) Tecnici dei rapporti con i mercati (200 unità) Tecnici delle scienze ingegneristiche (190) Specialisti in scienze matematiche, fisiche e naturali (150) Tecnici delle attività finanziarie e assicurative (130) Specialisti delle scienze quantitative, fisiche e chimiche (110) Nel gruppo “impiegati, professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi”, (3.040 unità previste), il maggior numero di assunzioni sarà per lo più rivolto a: Addetti alle vendite al minuto (930) Professioni qualificate nei servizi personali e assimilati (390) Addetti alla ristorazione ed ai pubblici esercizi (380) 3 Le assunzioni “non stagionali” escludono le assunzioni a tempo determinato destinate a svolgere attività e lavorazioni di carattere stagionale. Personale di segreteria ed operatori su macchine d’ufficio (320) Personale addetto all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza della clientela (220) Personale con funzioni specifiche in campo amministrativo, gestionale e finanziario (190) Professioni qualificate nei servizi sanitari (190) Per quanto riguarda il gruppo “Operai specializzati, conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi mobili” (2.910 unità), le professioni più richieste dalle imprese sono: Operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili (510) Meccanici, montatori, riparatori e manutentori macchine fisse e mobili (470) Conduttori di macchine sollevamento terra, sollevamento e maneggio dei materiali (390) Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (320) Conduttori di veicoli a motore (270) Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica ed assimilati (100) Operai addetti a macchinari fissi per l’industria alimentare (100) Le professioni non qualificate (790 unità) più richieste dalle imprese riguarderanno per lo più: Personale non qualificato nei servizi di pulizia, igienici, di lavanderia ed assimilati (540) Personale ausiliario di magazzino, spostamento merci, comunicazioni ed assimilati (130) Personale non qualificato delle attività industriali ed assimilati (70) 6. Assunzioni non stagionali: quale livello di istruzione e quali indirizzi formativi? I livelli di istruzione richiesti dalle imprese per le nuove assunzioni non stagionali del 2009 risultano dalla tabella che segue: Totale assunzioni (v.a.) universitario (%) Secondario e post-secondario (%) Totale (*) 8.910 11,9 39,3 Istruzione e formazione professionale (%) 17,1 di cui INDUSTRIA di cui SERVIZI 3.460 7,5 38,7 10,5 43,4 5.460 14,7 39,7 21,3 24,3 Scuola dell’obbligo (%) (1) 31,7 (*) valori arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori (1) Scuola dell’obbligo prevista dalla normativa in vigore fino all’anno scolastico 2008-2009 Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2009 Per quanto riguarda la qualifica professionale (1.520 nuove assunzioni), Excelsior distingue tra l’istruzione professionale di stato e i corsi regionali di formazione professionale. Nel primo caso, gli indirizzi più richiesti sono quello meccanico (190), seguito dall’amministrativo-commerciale (130), e socio-sanitario (120). Nel secondo caso, viene privilegiato l’indirizzo socio-sanitario (410), il turistico-alberghiero (90), cosmeticaestetica (70) e l’agrario-alimentare (70). Gli indirizzi maggiormente indicati dalle imprese per quanto riguarda il livello di istruzione secondario e post-secondario (3.500 unità) sono quello amministrativo-commerciale (1.470), seguito a distanza da quello artistico (210), turistico-alberghiero (160) e meccanico (140). Per il livello universitario (1.060 unità), le imprese hanno segnalato in particolare l’indirizzo economico (420), di ingegneria elettronica e dell’informazione (100) e altri indirizzi di ingegneria (90), l’indirizzo chimico-farmaceutico (90) e quello sanitario e paramedico (60). Excelsior ha inoltre considerato il “livello formativo equivalente”, determinato dalla combinazione di due fattori: il titolo di studio indicato dalle imprese e l’esperienza specifica richiesta al candidato al momento dell’assunzione. L’idea è che una stessa professione possa basarsi su una competenza complessiva che derivi sia da un percorso di studi istituzionale sia dall’esperienza. In questo caso, sommando titolo di studio ed esperienza richiesta, le percentuali sul livello formativo richiesto dalle imprese arrivano al 15,6% per il livello universitario, al 37,7% per il livello secondario e post-secondario, al 31,4% per la qualifica professionale. 7. Dove lavorare? Le assunzioni non stagionali per settore Nel settore dell’INDUSTRIA e delle COSTRUZIONI (3.460 entrate complessivamente) i settori (talvolta non sufficientemente dettagliati nei risultati provinciali) che in termini assoluti prevedono il maggior numero di nuove assunzioni sono: costruzioni (1.590) altre industrie (industrie alimentari, tessile-abbigliamento, carta-stampa, legno): 640 unità. In questo caso, il dato risulta essere poco significativo, in quanto all’interno di questo aggregato i singoli settori sono molto diversi tra loro, con situazione congiunturali e richieste occupazionali alquanto dissimili prodotti in metallo, industrie chimiche, plastica, vetro, energia (270) produzione metalli, leghe ed elementi metallici (220) fabbricazione di macchinari industriali ed elettrodomestici (190) fabbricazione di mobili (190) macchine elettriche ed elettroniche, mezzi di trasporto (180). Nei SERVIZI (5.460 entrate), i settori trainanti sono: altri servizi alle persone e alle imprese (1.540 unità) commercio al dettaglio e all’ingrosso; riparazioni (1.210) servizi alle imprese (esclusa informatica e TLC) (940) alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici (630) trasporti e attività postali (600). 8. Professioni “difficili” nelle assunzioni non stagionali Un’assunzione su cinque (il 20,8%) è considerata dalle imprese di difficile reperimento. Tale percentuale è in linea con il dato complessivo nazionale (20,5%), mentre risulta essere inferiore a quello Veneto (26,9%). La percentuale risulta più elevata per le imprese di maggior dimensioni (nelle imprese con più di 50 dipendenti si arriva al 24,6%) e, a livello di macro-settore, nei servizi (24,8%). Tra i motivi della difficoltà di reperimento, la mancanza di candidati con adeguata qualificazione/esperienza, la concorrenza tra imprese e la ridotta presenza della figura. Il tempo medio per la ricerca della figura richiesta dalle imprese (per le assunzioni di difficile reperimento) è di 3,7 mesi (4,1 mesi il dato regionale e nazionale). Il dato è più elevato nel settore delle produzioni in metallo, industrie chimiche, plastica, vetro ed energia (6,1 mesi) e più basso negli “alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici” e nei trasporti e attività postali (2,1 mesi). 9. Assunzioni non stagionali di personale immigrato Le imprese prevedono per il 2009 di assumere personale immigrato per una quota che va da un minimo del 15,8% (pari a 1.410 assunzioni) ad un massimo del 25,8% (2.300 assunzioni). Analizzando i valori massimi, risulta che il settore industriale che esprime la maggiore “propensione” ad assumere personale immigrato è quello della produzione di metalli, leghe ed elementi metallici (con una quota del 48,6%), mentre nei servizi la percentuale più elevata (38,6%) è nei servizi alle imprese (esclusa informatica e TLC). 10. Assunzioni non stagionali part-time Il 26,1% (pari a 2.330) delle assunzioni non stagionali previste per il 2009 riguarda personale “part-time” (in aumento rispetto al 2008). Tale quota percentuale è più elevata nei servizi (31,9%), in particolare nel settore degli alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici (43,2%), mentre è più bassa nel settore industriale e delle costruzioni (17%). La percentuale di personale part-time richiesto nel 2009 nella provincia di Verona è superiore al dato del Veneto (21,2%) e di quello nazionale (20,7%). 11. Assunzioni stagionali nel 2009 Sono 6.470 le assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale previste per il 2009 dalle imprese veronesi. Nell’industria in senso stretto, dove si prevede complessivamente di assumere 1.850 dipendenti, i settori trainanti sono quelli che fanno riferimento alle “altre industrie” (alimentari, tessile-abbigliamento, carta, legno, con 1.730 assunzioni). Ancora una volta, l’aggregato analizzato da Excelsior risulta troppo generico, ma è intuitivo che la maggior parte delle assunzioni stagionali di questo aggregato si riferiscano in particolare al settore alimentare e dolciario. Nel settore dei servizi (4.600 assunzioni stagionali) i settori che prevedono il maggior numero di personale stagionale è quello degli “alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici” (2.200 assunzioni), seguito dagli “altri servizi alle persone e alle imprese” (1.440). 12. Collaboratori a progetto nel 2009 La percentuale di imprese che nel 2009 utilizzeranno collaboratori a progetto è pari al 5,2% (5,9% nel Veneto, 6,2% in Italia). Nelle imprese con più di 50 dipendenti la percentuale sale al 28,6%, in quelle con 10-49 dipendenti è pari a 7,9%, mentre in quelle con 1-9 dipendenti scende al 3,2%. Il numero di collaboratori che le imprese veronesi prevedono di utilizzare è pari a 2.930. Di questi, 2.870 sono collaboratori “in senso stretto” (esclusi cioè gli amministratori di società4). Con riferimento ai collaboratori a progetto “in senso stretto”, nel 71,2% dei casi si tratterà di professioni “high skill” (dirigenti, professioni ad elevata specializzazione e tecnici), per il 19% impiegati e professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi, per l’8,7% operai specializzati e conduttori di impianti e macchine e solo per l’1,1% professioni non qualificate. Il maggior ricorso ai collaboratori a progetto è previsto nel terziario (2.190 collaboratori complessivamente tra commercio e altri servizi), nell’industria i collaboratori previsti per il 2009 sono 680. Il livello di istruzione maggiormente richiesto per i collaboratori a progetto è il diploma di scuola superiore e post-diploma (50,3% delle assunzioni), seguito da quello universitario (38,5%). Fonte dei dati: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2009 Analisi e sintesi dei dati a cura del Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio I.A.A. di Verona 4 Per “amministratori di società” si intendono i collaboratori per cui sono state indicate le seguenti figure: amministratore aziendale, consigliere, legale rappresentante, presidente, sindaco, socio, titolare.