Immagini dal Niger (Giovanna Menchetti)

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Immagini dal Niger (Giovanna Menchetti)
Immagini dal Niger (Giovanna Menchetti)
Scritto da Administrator
Mercoledì 11 Febbraio 2009 19:45
Il progetto "Municipi senza frontiere dell'ANCI e del UNDESA ha come obiettivo quello di crear
e una rete che favorisca il trasferimento di competenze tra Enti Locali italiani e Paesi a
coesione sociale debole, al fine di contribuire alla democratizzazione della governance locale,
ad una maggiore efficienza nell'uso delle risorse locali e ad una amministrazione più efficace,
collaborando alla formazione del personale locale.
Il Comune di Massa, insieme ad altri comuni nazionali, aderendo a tale progetto ha inviato in
Niger
, uno dei paesi più poveri dell'Africa, la responsabile dell'Anagrafe
Giovanna Menchetti
.
A poco più di una settimana dal mio rientro dal Niger , continuo a parlare di questa esperienza
con un peso nel cuore e mi viene un respiro affannoso, perché?
Arrivare in Niger è stato come essere catapultata in un altro mondo.
Scesa dall’aereo, l’aeroporto: un cantiere aperto? Un lavoro lasciato a metà perché sono
terminati i soldi? Già questo è stato inquietante.
Poi la gente che ti si avvicina, tutti ti vogliono portare le valigie, tutti vogliono che gli dai
qualcosa. Sei bianca e sei probabilmente una turista.
Mi seno sentita invasa e ho avuto paura, come l’ho avuta subito dopo per strada, quando ho
provato a fare due passi per capire dove ero finita.
Ti si affiancano, camminano con te, ti vogliono vendere qualcosa, ti chiedono soldi.
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Mercoledì 11 Febbraio 2009 19:45
Poi il paesaggio. Siamo a Niamey, la capitale del Niger, per le strade tutti vendono, dalle
bottiglie di benzina alle brochettes, all’acqua, alle schede telefoniche.
Tutto è fatto in strada: cucinano, mangiano, si lavano, pregano, stendono i panni…
La gente è triste, ma cosa ha per essere contenta? Sono vestiti di stracci, ci sono tanti ragazzi
ciechi, c’è una miseria palpabile, la polvere da ogni parte.
Le strade polverose, l’illuminazione scarsa, fogne a cielo aperto, discariche dove le capre
mangiano… da ogni parte frammenti di sacchetti neri e all’imbrunire le zanzare della malaria.
Niamey è invasa dalla plastica, di plastica sono i piatti, le zuppiere, i bicchieri.
Andiamo a Loga , tre ore di viaggio in mezzo alla Savana., percorrendo una strada piena di
buche, che il nostro autista intervalla con tratti non asfaltati. Si paga la tassa per percorrere la
strada. C’è tanta polvere e tanti sacchetti di plastica.
In lontananza compaiono capanne, granai, animali e persone, tanti bambini.
Lungo il percorso, sulla strada, si trova un mercato e ci fermiamo. Subito siamo al centro
dell’attenzione: come non esserlo!!!
Scattiamo foto e loro, i tanti bambini, voglio rivedersi nelle digitali, finalmente sorridono e sono
pronti a mettersi in mostra per un altro scatto. Quasi tutti portano attaccata al collo una
cordicella a cui è appesa una ciotola di plastica o di metallo smaltato. E’ lì che forse qualcuno
gli metterà del cibo.
Chi sono questi bambini? Sono quelli affidati al mullà, sono senza genitori? Alcuni hanno degli
occhi così tristi, a malapena riesci a farli sorridere con uno scatto.
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Mercoledì 11 Febbraio 2009 19:45
Poi arriviamo a Loga. Ho la sensazione che la vita a Loga sia più semplice, non ci sono le
contraddizioni della capitale, la vita è più dignitosa. Ma è solo un impressione, non ho ancora
gli elementi per poterla confermare.
Per fortuna però che ci sono anche le feste, allora vedi acconciature e vestiti così variopinti
che risenti la vita palpitare, poi ci sono i tamburi e le danze al loro suono.
Nell’aria, nella notte appena illuminata da una flebile luce, rivivi il sapore della tua infanzia,
quando la gente la sera d’estate si sedeva fuori dalla porta. Si sentivano i racconti della
giornata, i bambini giocavano e si respirava la quiete.
Tutto era lì e bastava per stare bene.
In quell’aia in Niger per un momento ho sentito che stavo bene, in mezzo a quelle persone che
neanche vedevo ma sentivo… eravamo tutti uguali.
Le fotografie di questo primo viaggio
di Giovanna Menchetti (Comune di Massa) e Orietta Colleluori (Comune di Pineto)
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