Periodici dal 31 marzo al 3 aprile 2015

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Periodici dal 31 marzo al 3 aprile 2015
UNIONE BASSA ROMAGNA PERIODICI
Venerdì, 03 aprile 2015
UNIONE BASSA ROMAGNA PERIODICI
Venerdì, 03 aprile 2015
Unione bassa romagna periodici
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Riflessioni sul tema del discernimento comunitario
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Addio don Pio Pagani
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Oratori, «palestre di integrazione»
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
All'asta le magliette donate dagli sportivi
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Incontro con Franco Nembrini in Collegiata su Miguel Mañara
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
«La voglia di venire a messa deve nascere dai bambini»
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
In volo sui campi di battaglia della grande guerra Una macchina del tempo...
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Ristrutturazione ormai completata Riapertura prevista per il 23 maggio
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
L'Aeroclub Francesco Baracca pronto a celebrare il centenario del primo...
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
I libri servono anche ad esercitare il corpo A Cotignola si parla di...
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Un liceo che guarda al mondo
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Il Comune di Lugo è entrato in Sfera srl
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Expo 2015, anche l'Unione presente nel Padiglione Italia
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Dai ragazzi dell'Ic Lugo 1 Baracca un depliant della città in...
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Unione, occorre ripristinare il fondo compensativo Tasi
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Il Comune ha mantenuto l'impegno di mettere in servizio un furgone per...
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Gli alunni della primaria Torchi di Fruges vincitori di un concorso...
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Nudi in un parco, denunciati
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Schianto all'incrocio via Guidana­via X Aprile, due feriti
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Va in pensione il comandante Paolo Torti
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Serra di marijuana realizzata in casa Arrestato 23enne
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Bilancio Bcc ravennate e imolese Cresce la raccolta, 8 milioni di utile
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Lugo Opera Festival Protagoniste le donne
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Addio a Gian Vittorio Baldi Fu produttore di Pasolini
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Giovedì 2
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Venerdì 3
04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
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04/04/2015 Il nuovo Diario Messaggero
Venerdì 10
03/04/2015 Il Piccolo
Tutto esaurito alle serate CambiaMenti'
03/04/2015 Il Piccolo
La Bcc Ravennate e Imolese è solida per affrontare i cambiamenti
03/04/2015 Il Piccolo
52° Palio dell'uovo, maschile e femminile
03/04/2015 Il Piccolo
Lunedì, pronti, via
03/04/2015 Il Piccolo
Ennio Marchetto al Goldoni l'8 aprile
03/04/2015 Il Piccolo
La Settimana Santa
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03/04/2015 Il Piccolo
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Il Senio e la Liberazione
03/04/2015 Il Piccolo
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La Soffitta in piazza
03/04/2015 Il Piccolo
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Festa della Primavera in Fiore
03/04/2015 Il Piccolo
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Mattarello (a)way a Villanova venerdì 10 aprile
03/04/2015 Il Piccolo
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Don Antonio Savioli, sulla via dell'arte
03/04/2015 Il Piccolo
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Lugo Farmacie a Sfera
03/04/2015 Il Piccolo
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Fusignano Al Moderno
03/04/2015 Il Piccolo
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Verso un solo Comune della Bassa Romagna
03/04/2015 Il Piccolo
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Pesaro avrà un diacono da Alfonsine
03/04/2015 Il Piccolo
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Briciole di pane
03/04/2015 Il Piccolo
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Funzionario Ue a scuola
03/04/2015 Il Piccolo
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Una ceramica in dono a don Samorì
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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NEL 1997 TORRISI CONTRO LA FRANCIA
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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La spia ravennate dietro ai successi del grande Milan
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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DI LUI NE PARLA ANCHE SACCHI NEL SUO LIBRO: «MA ARRIGO FA GOSSIP SU...
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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Dalla D alla Terza Categoria In provincia guida la Ribelle
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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Nel 2010/11 l'ultimo campionato da prof poi il declino giallorosso
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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Duemila gli amatori in campo tra Uisp e Csi
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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A LUGO I DJ­BALLERINI CASCAO&LADYMARU
02/04/2015 Ravenna & Dintorni
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Api da salvare per salvare l'ambiente
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 12
SAMUELE STAFFA
Frana la riva del Senio, «il fiume merita di più»
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 13
SAMUELE STAFFA
Alimentari nell' Area Naviglio, «ma è un atto dovuto per...
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LUGO | Dall' Ipercoop più di 2800 euro per lo Ior
SAMUELE STAFFA
«Risparmio e manutenzione per non toccare tasse e tariffe
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Al via i lavori per allungare la pista ciclopedonale
Pronti 1,7 milioni di euro per consolidare i municipi
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SANT'AGATA | Toschi dall'Ue alla scuola media
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 15
BARBIANO | Venerdì 3 «Costa quel che costa»
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 15
COTIGNOLA | I 5 Stelle abbandonano il consiglio
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 15
Gabriella Fabbri è la nuova segretaria del Pd
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 22
Banda di ladri messa in fuga dai carabinieri
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S.AGATA | Tre arresti in un mese, condannato a 3 anni
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 22
COTIGNOLA | Tragedia Madel, raccolti 20 mila euro
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 25
Un anno di letture nostrane
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VENERDÌ 3 APRILE
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FUSIGNANO | Dai ragazzi del «Battaglia» la nuova bandiera...
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L' associazione gemellaggi punta ai partner europei
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SABATO 4 APRILE
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DOMENICA 5 APRILE
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MERCOLEDÌ 8 APRILE
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GIOVEDÌ 9 APRILE
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 36
La Bcc Ravennate è solida per affrontare i cambiamenti
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 36
Tutto esaurito per le serate economiche
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 37
Uova, «trendy» se decorate con pasta di zucchero
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 38
«BV = Basta Violenza» entra in impresa
03/04/2015 SetteSere Qui Pagina 39
Sede Confesercenti Lugo, inaugurazione sabato 11 aprile
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4 aprile 2015
Il nuovo Diario
Messaggero
Unione bassa romagna periodici
Riflessioni sul tema del discernimento comunitario
Nella polis ­ Un lavoro comune, appunti sul
metodo: questo il titolo degli incontri promossi
dalla Consulta diocesana per l'apostolato dei
laici che quest'anno, oltre a incontri frontali,
prevede anche due appuntamenti di tipo
laboratoriale. Gli incontri ruoteranno attorno al
tem del discernimento comunitario:
«L'obiettivo ­ dicono dalla Consulta ­ è quello
di offrire ai partecipanti non solo una
conoscenza culturale e teologica dei
fondamenti del discernimento comunitario, ma
anche il metodo per applicarlo nelle concrete
circostanze personali e sociali». Gli incontri
infatti, pur essendo aperti a tutti, sono rivolti in
particolare «alle persone impegnate nella vita
associativa, amministrativa e politica del
nostro territorio» proseguono dalla Consulta.
"La spiritualità di comunione e il discernimento
comunitario" è il titolo del primo appuntamento
fissato per mercoledì 8 aprile mentre
mercoledì 15 aprile si parlerà di come
"Applicare il discernimento e renderlo
efficace": entrambi gli appuntamenti si
terranno alle 20.45 nella sala Bcc­Città e
cultura in via Emilia 212 a Imola e saranno
guidati dal vicario generale don Andrea
Querzè. Ma non finisce qui perchè sono anche
previsti due appuntamenti successivi
strutturati come laboratori: «Nei laboratori ­
aggiungono dalla Consulta ­ si cercherà di
applicare il metodo del discernimento comunitario ad alcuni fatti che toccano da vicino la vita sociale del
nostro territorio e individuare criteri di giudizio e di azioni condivise». I laboratori si terranno nella
parrocchia di Bagnara in date che verranno fissate insieme ai partecipanti e saranno guidati da don
Ottorino Rizzi. Per ultriori informazioni o riflessioni si può scrivere a [email protected].
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4 aprile 2015
Il nuovo Diario
Messaggero
Unione bassa romagna periodici
Addio don Pio Pagani
on Pio Pagani, 91 anni da poco compiuti, è
morto la sera del 29 marzo. Ordinato
sacerdote il 22 maggio 1948 era parroco di
Baffadi. La cerimonia funebre, presieduta dal
vescovo di Imola monsignor Tommaso
Ghirelli, è stata programmata mercoledì 1
aprile nella chiesa parrocchiale di Casola
Valsenio. Don Pio Pagani sarà sepolto nel
cimitero di Baffadi. Grande amante delle
letture e delle materie scientifiche don Pio
Pagani si era raccontato anche attraverso le
pagine de Il Nuovo Diario Messaggero in
un'intervista pubblicata nel 2013. In
quell'occasione aveva espresso il proprio
amore per i luoghi in cui aveva vissuto il suo
lungo ministero e in cui ha continuato a
prestare fino all'ultimo la sua opera: «Mi piace
stare qui, la montagna è una scuola di vita». A
tracciare un ricordo degli incarichi e della
figura di don Pio Pagani è don Euterio
Spoglianti. Nella tarda serata della scorsa
domenica delle Palme e della Passione del
Signore (29 marzo), don Pio Pagani è ritornato
alla casa del Padre. Era nato a San Patrizio il
4 marzo 1924 e, ancora neonato, la famiglia
andò ad abitare a Massa Lombarda. Don Pio
ricordava sempre che il suo trasferimento
avvenne a bordo di una carriola... gesto
dettato allora da una povertà materiale, ma
quasi segno profetico che poi ha segnato tutta
la sua esistenza vissuta nella sobrietà e nella semplicità. Ordinato sacerdote nella cattedrale di San
Cassiano di Imola ha svolto il suo primo ministero pastorale per un breve periodo a Riolo Terme e
subito a Conselice come cappellano (1949­1951), poi tutto il suo ministero si è svolto lungo la valle del
Senio: prima parroco a Riovalle (1951­ 1955), poi a Rivacciola (1955­1965) ed infine da cinquant'anni a
Baffadi. In questi ultimi anni era anche amministratore di Sant'Apollinare, di Rivacciola e di Budrio
Petroso. Ringraziamo il Signore per il dono di Don Pio, pastore dal cuore tenero e sempre disponibile
nello svolgere il suo ministero. Amorevole e discreto soprattutto nell'attenzione verso i malati, e sempre
disponibile ad arricchire, in particolare i giovani, con la sua sapienza nelle materie classiche e
scientifiche. Umile servo del Signore è stato un pastore umile e zelante verso i suoi parrocchiani.
Signore ti affidiamo ora questo nostro fratello, accoglilo nell'abbraccio eterno del tuo amore. Don Euterio
Spoglianti
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4 aprile 2015
Il nuovo Diario
Messaggero
Unione bassa romagna periodici
Oratori, «palestre di integrazione»
Laura Dall'Olio iù spazi di partecipazione,
investimenti sugli oratori come «palestre di
integrazione» e una politica dell'accoglienza
che ragioni in termini di «sussidiarietà »
coinvolgendo direttamente gli stranieri. Queste
le principali proposte emerse all'incontro
"L'accoglienza tra politica e Vangelo",
organizzato dal Messaggero Cappuccino che
martedì 24 marzo ha messo a confronto, al
cinema Cappuccini, il sindaco di Imola Daniele
Manca e il vescovo, monsignor Tommaso
Ghirelli (foto Isolapress). Immigrazione e
sicurezza, stranieri e pregiudizi, religione e
terrorismo, diritti e doveri di chi arriva da
lontano ma diventa vicino, minori e scuola,
impegno pubblico e privato, la grande risorsa
del volontariato, i numeri, la rete sociale Tanti i
temi e le sfide sul tavolo che per il sindaco
Imola può affrontare perché «è una città senza
periferie» che non ha costruito ghetti. Manca si
appoggia anche ai numeri e parla di una
presenza che non supera il 10% rispetto al
totale della popolazione, ma riconosce anche
le difficoltà della politica ad affrontare il tema
tra «facili slogan che regalano consensi e la
necessità di risposte» con «un progetto di
lungo periodo ». La ricetta per affrontare la
sfida è il rafforzamento di quella «rete tra
pubblico e privato, enti e associazioni»
impegnate in questo ambito. Monsignor
Ghirelli mette in luce le diverse competenze e il P diverso punto di vista tra vescovo e sindaco. Oltre ai
diversi ruoli sottolinea i diversi territori di competenza e i relativi numeri: «Massa Lombarda e Conselice
ad esempio, territori che appartengono alla Diocesi ma non rientrano nel circondario hanno una
presenza di stranieri superiore a livello percentuale di quello che si registra a Imola». Il vescovo poi
amplia il quadro sottolineando come la presenza di stranieri porti a confrontarsi con persone di
tantissime nazionalità che hanno tradizioni, culture e religioni molto diverse tra loro. Per questo il
vescovo auspica che le «comunità di stranieri presenti sul territorio si organizzino» per scegliere
«rappresentanti» con cui facilitare il dialogo e l'incontro. Vescovo e sindaco sottolineano che a livello
pratico l'accoglienza può diventare reale solo se si ragiona su piccoli numeri e concordano sulla
necessità di spingere l'acceleratore sugli aspetti culturali e formativi per combattere pregiudizi e iniziare
a distinguere «tra immigrati regolari e clandestini, profughi e rifugiati, situazioni che anche a livello
giuridico hanno differenze notevoli». Ma serve un maggior coinvolgimento degli stranieri «che non sono
presenti alla serata» osserva dalla platea Luca Gabbi, direttore Caritas che auspica si ragioni sempre
più in termini di «sussidiarietà» come era negli auspici della naufragata consulta dei migrati. È Renzo
Bussi, dell'Istituto Santa Caterina, a puntare l'attenzione sugli oratori come «palestre di integrazioni» su
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4 aprile 2015
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Il nuovo Diario
Messaggero
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cui anche il pubblico potrebbe investire e a cui andrebbe riconosciuta la stessa dignità delle scuole
pubbliche. Ma il sindaco non prende impegni e sottolinea che anche «molte associazioni sportive,
biblioteche» sono palestre di integrazione. Per frate Dino Dozzi, direttore del Messaggero Cappuccino,
lo scopo della serata era quello di «aiutarci a creare la mentalità dell'incontro» ma dagli interventi della
platea emerge anche la necessità di un tavolo tecnico che affronti il tema con progetti concreti.
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4 aprile 2015
Il nuovo Diario
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All'asta le magliette donate dagli sportivi
«La vicenda di Tommaso Tori è stata per noi
una sorpresa ­ spiega Federico Palmonari,
presidente dell'Associazione Don Orfeo
Giacomelli ­ . Improvvisamente ci sono
pervenuti tramite conto corrente bancario delle
cifre grosse, più di 300mila euro».
L'associazione è nata negli anni novanta per
continuare l'opera di carità di don Orfeo
Giacomelli nei confronti delle persone più
bisognose, attraverso iniziative di assistenza
sociale, beneficenza, istruzione e formazione.
Come racconta Palmonari l'Onlus ha sempre
lavorato con il passaparola nelle parrocchie
dove don Orfeo ha svolto la sua attività
pastorale (San Giovanni a Imola e San Paolo a
Massa Lombarda). «Tra le nostre iniziative
rientrano la distribuzione di buoni pasto alla
mensa dei poveri di palazzo Monsignani e le
adozioni a distanza. Quando Marcello Tori mi
ha contattato spiegandomi la situazione del
figlio, abbiamo indetto un consiglio
straordinario ­ continua Palmonari ­. Con
Marcello e il fratello Ugo ci conosciamo fin da
ragazzi e l'Associazione ha dato il consenso a
promuovere la raccolta fondi per dare la
possibilità a Tommi di curarsi negli Stati
Uniti». Così è partita una catena di solidarietà
che continua ancora a cresere. Tommaso,
infatti, ha deciso di regalare all'Onlus le
magliette autografate donategli da giocatori e
sportivi durante la raccolta fondi, tra cui quelle di Marchisio, Ronaldinho e Nadal. Lunedì 30 marzo,
infatti, è iniziata l'asta benefica su ebay. Sono 35 le magliette e saranno esposte per tre settimane. Il
ricavato verrà devoluto interamente all'Associazione di don Orfeo.
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4 aprile 2015
Il nuovo Diario
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Unione bassa romagna periodici
Incontro con Franco Nembrini in Collegiata su
Miguel Mañara
Franco Nembrini protagonista nella chiesa
della Collegiata di Lugo nella serata di giovedì
2 aprile alle 21.15 per parlare del libro in cui
commenta il Miguel Mañara di Oscar Milosz.
Già insegnante di religione prima e di
letteratura poi, oggi è rettore del Centro
scolastico La Traccia di Calcinate (in provincia
di Bergamo) ma trova tempo anche per fissare
sulla carta esperienze personali e studi. Il testo
su Miguel Mañara ad esempio nasce, come si
legge nel sito di Nembrini, dall'uso del testo di
Milosz nelle lezioni di religione. La storia è
quella di un ricco nobile spagnolo del seicento
che, si legge sempre sul sito di Nembrini, «ha
tutte le donne che vuole, ma è insoddisfatto.
Nell'incontro con una giovane donna scopre
che cosa il suo cuore desidera davvero, la
sposa, e inizia per lui una nuova vita. Ma poco
dopo lei, Girolama, muore, e l'esperienza del
dolore costringe Miguel ad andare fino in
fondo al suo desiderio. Diventerà frate, e
morirà in odore di santità». Il testo è stato al
centro delle riflessioni di molti fedeli della
Collegiata di Lugo nel periodo quaresimale,
come spiega il parroco, don Leonardo Poli:
«Durante le omelie domenicali richiamavo
l'attenzione su alcune pagine del volume di
Nembrini, inoltre ne abbiamo parlato negli
incontri che facciamo con i genitori dei
bambini del catechismo, una cinquantina. Così
abbiamo approfondito il tema della misericordia di Dio». E non è la prima volta che in Collegiata si
utilizza un volume di Nembrini per approfondire un tema: «In passato abbiamo riflettuto sul testo Di
padre in figlio e dato che ha molto apprezzato il lavoro svolto ha accettato volentieri di venire anche
questa volta». Come tutte le letture di Nembrini, si legge nel volantino realizzato per l'occasione, il testo
«non è un'analisi estetica o accademica, ma un'introduzione appassionata, tesa a mostrare come le
vicende di don Miguel mettano in scena il dramma umano di ciascuno». Laura Dall'Olio
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4 aprile 2015
Il nuovo Diario
Messaggero
Unione bassa romagna periodici
«La voglia di venire a messa deve nascere dai
bambini»
da sette anni che Chiara Zalambani (foto), di
Lugo, ha cominciato ad occuparsi di una
classe di catechismo nella parrocchia della
Madonna delle Stuoie. Ora studentessa
universitaria in Chimica farmaceutica, agli inizi
non aveva alcuna esperienza di attività e
lavoro con i bambini ma, grazie alla presenza
di molti cuginetti nella sua famiglia, ha potuto
prendere spunto da loro e provaro un
approccio che ha messo a punto nel corso
degli anni. «Quando ho iniziato ero poco più
che maggiorenne, un'amica più grande era
interessata a diventare catechista e mi ha
chiesto se nella mia chiesa ci fosse
disponibilità per questo ruolo dal momento che
nella sua non ce n'era ­ spiega la Zalambani ­.
Mi sono informata e le ho dato la buona
notizia. Era molto felice, mi ha proposto di
cominciare insieme a lei e alla fine mi ha
convinta». La sua occupazione principale,
come quella delle sue colleghe, è di
accompagnare i bambini nei primi approcci
con Gesù e i sacramenti. Per renderli più
partecipi però hanno adottato un trucco:
durante i sabato pomeriggi, prendendo spunto
dai sacramenti della domenica, cercano di
trovare frasi da scrivere su cartelloni e recitare
durante la messa. «Ho notato che i più piccoli
sono molto più entusiasti di partecipare
attivamente durante le cerimonie e farsi avanti
per leggere davanti ai fedeli in chiesa, mentre i più grandi si vergognano e rimangono intimiditi davanti
al pubblico» contina la giovane catechista. La parrocchia, poi, cerca di coinvolgere il più possibile i
giovani, soprattutto quelli un po' più grandicelli che cominciano a voler uscire nel weekend dopo le
lezioni a scuola durante la settimana. A questo proposito, vengono organizzate delle attività extra dal
percorso di catechismo, come ad esempio la festa che hanno organizzato per il Carnevale. «Non
devono però essere spinti a venire in chiesa ­ prosegue ­, o si rischia È di ottenere l'effetto contrario. La
voglia e la decisione di venire e partecipare con noi deve venire solo da loro». Una classe di
catechismo, può vedere cambiare diverse volte il proprio catechista, ma forse una figura fissa come lo è
stata Chiara Zalambani che ha accompagnato il suo gruppo dalla prima elementare, quando ancora i
bambini non sanno né leggere né scrivere, può essere fondamentale: diventa come un punto di
riferimento a cui sanno di potersi rivolgere. «È emozionante vederli crescere ed assistere a tappe
importanti lungo il loro percorso. Ricordo di quando sono giunti alla prima comunione e ora stanno
arrivando alla cresima. Questo è senz'altro il momento migliore perché cominciano a capire cosa stanno
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4 aprile 2015
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Il nuovo Diario
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facendo, a cosa è servito quanto hanno imparato ­ conclude la catechista ­. Quel che voglio trasmettere,
infatti, è che prima bisogna conoscere e poi si può decidere se è quella la strada da perseguire».
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In volo sui campi di battaglia della grande guerra
Una macchina del tempo al Museo Baracca
ronti al decollo. Non però per un volo di
crociera, bensì per un viaggio nel tempo.
Destinazione i campi di battaglia della prima
guerra mondiale del nord­est, teatro di aspri
scontri tra italiani e austroungarici. Il tutto è
riprodotto nei minimi dettagli, grazie a un
simulatore che, non solo farà provare
l'ebbrezza del volo, ma addirittura mette il
pilota virtuale nelle stesse condizioni in cui
volarono Francesco Baracca e tanti altri suoi
colleghi. Queste macchine ricreano il
paesaggio storico con la mappatura sul
modello digitale del terreno (Dtm) delle foto
aeree di guerra italiane e austro­ungariche.
Agli occhi del pilota virtuale in un maxi
schermo si possono così vedere dall'alto sia il
paesaggio degli anni 1915­18, sia quello di
oggi, percependone i valori storici e le
trasformazioni, constatando a colpo d'occhio le
profonde trasformazioni subite in un secolo dal
paesaggio. Il simulatore, realizzato nell'ambito
del progetto internazionale Alisto ­ Ali sulla
storia, è stato da poco installato al Museo
Baracca, presentato a Lugo nel corso di una
conferenza stampa congiunta con il Comune
di Nervesa della Battaglia e la Fundacija Poti
miru v Posocju di Kobarid in Slovenia (in
italiano Caporetto). Sarà senza dubbio uno dei
punti di forza del plesso tuttora sotto restauro,
ormai prossimo alla riapertura (prevista per il
23 maggio). Per lui è stata riservata una stanza ad hoc, decorata alle pareti e sul pavimento con disegni
e progetti degli avveniristici, per quel tempo, velivoli da guerra. A far da sfondo i rumori del motore e di
alcuni spari che rendono bene l'idea di quanto accadde nei cieli della valle dell'Isonzo, di Trieste, di
Caporetto e di altre località del nord­est divenute note per esser state teatri di battaglia. Di per sè il
nuovo apparecchio, riprodotto nella sola carlinga, è piuttosto spartano, come del resto lo erano gli aerei
dell'epoca. Non c'era il pilota automatico, non c'erano radar, radio e bussola. Nell'abitacolo solo qualche
indicatore come altimetro e benzina. Tutto era affidato alla vista e alla conoscenza del territorio del
pilota. E il simulatore in tal senso ben riproduce tutto questo. Oltre a quello del Museo Baracca di Lugo,
ce ne sono solo quattro di simulatori del genere al mondo, collocati in via permanente in altrettanti
luoghi emblematici per P la storia del fronte dolomitico della prima guerra mondiale: la Fondazione
Jonathan Collection di Nervesa della Battaglia e il Comune di Monfalcone per l'Italia; il Fundacija Poti
miru v Posocju di Kobarid/Caporetto e il Comune di Divaca per la Slovenia. Il progetto Alisto dunque
non ha creato solo un simulatore di volo, quanto una macchina del tempo che permette a chiunque di
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4 aprile 2015
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sedersi sul sedile di uno Spad VII e immaginare le sensazioni di chi con quel velivolo doveva partire in
missione, anche senza essere esperti di aviazione. La fruizione multimediale dei paesaggi attua un
passo importante per l'abbattimento delle barriere che permangono nella coscienza collettiva delle
popolazioni contermini, le quali hanno fruito del territorio in modo frazionato e spesso traumatico; viene
favorita infatti la percezione dei valori identitari del paesaggio su base storico­culturale, anziché
territoriale. Sono partner del progetto Alisto la Provincia di Treviso, il Ministero per i beni e le attività
culturali ­ Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli­ Venezia Giulia, Marco Polo
System Geie, Comune di Monfalcone ­ Ufficio Relazioni Internazionali, Comune di Lugo ­ Museo
Francesco Baracca, Agenzia di sviluppo regionale del nord litorale Nova Gorica, Comune di Diva?a,
Ente "Fondazione Le vie della pace sull'Isonzo". Il progetto Alisto è finanziato nell'ambito del
Programma per la cooperazione transfrontaliera Italia­ Slovenia 2007­2013, dal Fondo europeo di
sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Maggiori informazioni sul progetto Alisto sono disponibili sul
sito www.alisto.eu. Utilizza questo Qr code per vedere la scheda tecnica del progetto
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Ristrutturazione ormai completata Riapertura
prevista per il 23 maggio
Varchi le soglie del Museo Baracca e ti ritrovi
dentro un cantiere. Si presentano così i locali
in via Baracca 65 a poco meno di due mesi
dalla riapertura fissata il 23 maggio. I lavori di
ristrutturazione e consolidamento antisismico
sono iniziati il 7 luglio 2014, lavori che nel
complesso ammontano a 553mila euro, di cui
40mila finanziati dalla Regione Emilia­
Romagna e i restanti a carico del Comune di
Lugo. In attesa della loro conclusione, parte
dei cimeli appartenuti all'asso dei cieli lughese
si trova provvisoriamente nella sala Baracca
della Rocca Estense. Alla riapertura il Museo
sarà più accogliente ed elegante, più
interattivo, capace di suscitare curiosità tra i
giovani, gli studenti, ma anche di
appassionare un pubblico adulto. m.piraz
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L'Aeroclub Francesco Baracca pronto a celebrare il
centenario del primo conflitto mondiale
Per il centenario della prima guerra mondiale,
l'Aeroclub Francesco Baracca di Lugo,
organizza la manifestazione aerea "Sulle ali
della Grande Guerra". L'obiettivo è ottenere
una visione di quel periodo storico sia in
termini di mezzi e di tecnologia, verranno
infatti radunati ed esposti aerei dell'epoca,
auto, moto, biciclette, calessi, riproduzioni di
aeromodelli, sia in termini espositivi ed umani,
saranno mostrate uniformi dell'epoca. Una
mostra tematica sulle Cartoline della Grande
Guerra vedrà rappresentate cartoline non solo
italiane ma anche austroungariche, al fine di
dare una corretta rappresentazione del
fenomeno su entrambi i fronti, e saranno
invitati figuranti per dare senso al processo di
pace avuto nel corso di questi cento anni. Per
il sabato 6 giugno è prevista una visita guidata
nel Museo Francesco Baracca di Lugo a cura
del Comune. Espositori e mezzi arriveranno
all' aeroporto di Villa San Martino. Spazi di
esposizione per le operazioni di Peacekeeping
saranno riservati alle forze armate. Questa
iniziativa è rivolta soprattutto ai bambini e alle
loro famiglie, per una divulgazione della
"memoria storica", ma tutti potranno visitare e
conoscere quanto di tecnologia era esistente
all'epoca della grande guerra. Seguirà l'arrivo
di velivoli storici della Fondazione Jonthan
Collection, quali il Caproni Ca 3; lo Spad XIII di
Baracca, il Fokker DR1 del Barone Rosso ed atterraggio. Voli dei velivoli storici, aeromodelli, prove
delle auto e moto e delle mongolfiere. Il Coro degli alpini riprenderà i canti della grande guerra. La
giornata di domenica 7 giugno sarà incentrata su un programma che prevede l'esibizione delle auto,
delle moto e degli altri mezzi presenti in un succedersi continuo, anche degli aeromobili. È stata fatta la
richiesta per un sorvolo o per l'esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale in accordo alle decisioni
dell'Aeronautica Militare Italiana.
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I libri servono anche ad esercitare il corpo A
Cotignola si parla di salute e alimentazione
Giulia Dalmonte libri aiutano ad allenare la
mente, ma a Cotignola si pensa anche ad
esercitare il corpo. La biblioteca locale ha,
infatti, organizzato quattro incontri per
discutere di movimento e sana alimentazione.
Quali sono le migliori ricette per diabetici e
celiaci? Cosa fare per tenersi in forma? Questi
alcuni dei temi al centro di alcuni
appuntamenti. Si è partiti lo scorso 14 marzo
con la presentazione di Uno chef per Gaia: la
gioia della cucina per diabetici, celiaci e
appassionati, scritto da Ilaria Bertinelli. Un
vero e proprio libro di cucina pensato per chi,
per motivi di salute, deve seguire un preciso
regime alimentare. In tutto 130 ricette per non
rinunciare al gusto, senza infrangere le regole
imposte dalla dieta. Si è proseguito poi con un
incontro dedicato allo sport come modo per
tenersi in forma, in particolare l'alpinismo, con
l'intervento degli istruttori del Club Alpino
Italiano di Ravenna (svoltosi il 18 marzo).
Diversa location, invece, per parlare di cibo
sano ed educazione alimentare, spiegato dal
nutrizionista Luca La Fauci al parco Sandro
Pertini di Cotignola (tenutosi il 24 marzo). Il
ciclo di incontri si conclude giovedì 2 aprile
alle 20.30, ancora una volta nelle stanze della
biblioteca. Gustare in salute: l'alimentazione
dei bambini come strumento di promozione
del benessere, questo il titolo dell'ultimo
appuntamento, questa volta dedicato ai più piccoli. La dottoressa Gabriella Paganelli del Servizio igiene
degli alimenti e nutrizione dell'Ausl Romagna spiegherà l'importanza di una dieta sana fin dai primi anni
di vita. Tra gli scaffali della Luigi Varoli non mancano anche le iniziative legate alla lettura. Spesso, ad
esempio, vengono organizzate delle visite guidate per le classi del territorio, al termine delle quali gli
studenti possono prendere in prestito qualche libro tra i 17mila volumi presenti. Per i ragazzi sono state
anche pensate alcune presentazioni di libri con gli autori. E poi ci sono i laboratori sui documenti
contenuti nell'archivio storico. A Cotignola ci sono tre fondi speciali. Uno comprende testi di medicina,
un altro, il fondo Gamberetti, racchiude libri di marina militare ed ebraismo, mentre l'ultimo prende il
nome dal romagnolo a cui è dedicata la biblioteca e contiene volumi sull'arte. Il cotignolese Luigi Varoli
ha dedicato tutta la sua vita al mondo della cultura. Nei suoi 69 anni di vita è stato pittore, musicista,
ceramista, direttore di scuole di disegno e insegnante. Cominciò a dedicarsi alla ceramica a 12 anni, poi
fu allievo dell'Accademia di Ravenna, sotto la guida del pittore Vittorio Guaccimanni. Infine Varoli si è
dedicato alla musica, diplomandosi come contrabbassista alla Regia Accademia Filarmonica di
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Bologna. Per chi invece vuole imparare una nuova lingua o a usare il computer sono stati pensati dei
corsi. Per grandi e piccoli ci sono lezioni di inglese, tedesco e spagnolo, per gli adulti quelle di
informatica. Silvana Galassi, responsabile della biblioteca di Cotignola, non si accontenta. «Solo il 15%
dei cittadini usufruisce dei nostri servizi», spiega, un dato comunque non negativo, poiché è una "media
più alta rispetto a quella nazionale". Per migliorare, conclude, «servono maggiori risorse finanziarie, ma
anche più personale, oltre alla volontà di crederci da parte del Comune».
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Un liceo che guarda al mondo
Il 21 febbraio scorso al liceo di Lugo si è tenuto
il convegno "Un liceo che guarda al mondo:
inculturazione, formazione universitaria,
progettazione attiva dell'inserimento nel
mondo del lavoro". Nelle riunioni del
dipartimento di Filosofia e Storia in cui è
maturata l'idea del convegno (tenutosi poi al
liceo di Lugo il 21 febbraio scorso) si è partiti
dall'esigenza di condividere il disagio degli
studenti, disorientati e persino un po'
spaventati dalla prospettiva incerta nella quale
concepire e progettare il proprio futuro. A ciò
si è aggiunta la consapevolezza
dell'inquietudine di tanti genitori, provati ­
quanto gli insegnanti, del resto ­ dalla durezza
della crisi economica e sociale. Infine, non
meno viva è stata la preoccupazione che si è
sentita, come docenti, di dare risposte alla
sfida di cambiamento posta da una riforma
della scuola collocata al tempo di una crisi
così grave e complessa. Di queste istanze si è
fatta interprete la professoressa Giuseppina Di
Massa (dirigente scolastica del liceo di Lugo)
introducendo i lavori del convegno. Come
affrontare la sfida posta dalla necessità di
integrare cultura scientifica, cultura umanistica
e avvio alla formazione tecnico­professionale?
Come conciliare una preparazione liceale
basata sull'acquisizione di una solida e
qualificata cultura di base con l'esigenza di
maturare lo spirito critico­interpretativo e di formare giovani capaci di assumere il ruolo ­ sempre più
impegnativo e difficile ­ di cittadini e di protagonisti del mondo del lavoro? Il professor Giorgio Sabattini,
curatore e moderatore del convegno, ha poi introdotto gli interventi dei relatori. Il professor Giovanni
Maria Mazzanti (docente di discipline economiche nella sede centrale e in quella di Forlì dell'Università
di Bologna) è intervenuto descrivendo il profilo statistico dello studente universitario di successo: con
maggiore frequenza donna, che ha frequentato il liceo, con alle spalle una famiglia ben scolarizzata,
soprattutto con un elevato livello di motivazione, sia nei confronti degli studi intrapresi che rispetto alle
aspettative di inserimento nel mondo del lavoro. Il professor Mazzanti ha altresì insistito su come lo
studente universitario possa e debba profittare dell'occasione formativa che gli è offerta, progettando un
percorso che lo prepari non solo nelle conoscenze di settore, ma insieme anche in quelle competenze
interpretative e progettuali di tipo trasversale e in quelle capacità di partecipazione attiva alla vita
sociale che sono poi decisive per il successo nel mondo del lavoro. Il professor Stefano Zamagni
(docente emerito dell'Università di Bologna di chiara fama internazionale e tra i massimi economisti
italiani) ha insistito sulla necessità di superare la dicotomia di origine crociana fra il sapere umanistico e
la formazione professionale, anche mediante esperienze di alternanza scuola ­ lavoro. Ciò potrà favorire
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la creazione di una civiltà capace di armonizzare cultura e lavoro e centrata sul valore della persona. In
questo senso, la cultura deve poi promuovere, accanto alle abilità cognitive, le competenze relazionali e
sociali. Solo in tal modo la società italiana potrà liberarsi dalla inclinazione all'individualismo e all'invidia
sociale e svilupparsi aprendosi alla dimensione della reciprocità. L'egoismo non è, infatti, una leva dello
sviluppo: non si può riuscire e crescere da soli. Occorre un sistema formativo che non si limiti a istruire
offrendo competenze, ma che nello stesso tempo educhi alla responsabilità, cioè alla capacità di
risolvere insieme i problemi. È infine intervenuto il dottor Giovanni Campari, il più accreditato maestro
birraio emergente sulla scena internazionale. Un imprenditore che ha fatto dell'eccellenza, della
creatività alimentata da solide suggestioni estetiche e culturali la propria cifra professionale. Campari ha
ricostruito la propria storia personale e imprenditoriale: l'istruzione classica, la sofferta ricerca di una
vocazione negli studi universitari, la costruzione di una professionalità in cui fare convergere scienza,
tecnica, sensibilità umana e gusti culturali. L'imprenditore parmense ha acceso, in tal modo, l'interesse
degli studenti del Liceo grazie alla propria passione e autorevolezza.
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Il Comune di Lugo è entrato in Sfera srl
L'assemblea dei soci di Sfera Srl ha ratificato
l'ingresso del Comune di Lugo nella
compagine sociale. Con l'aumento di capitale
deliberato contestualmente all'ingresso, il
capitale sociale sale da 485.500 a 2 milioni di
euro. Il numero delle farmacie gestite passa da
10 a 13. In particolare i nuovi ingressi
riguardano la farmacia comunale di Lugo 1, 2
e 3. Il bilancio 2014 di Sfera chiude con un
valore della produzione pari a18.669.063 di
euro, con un incremento dello 0,16% rispetto
al 2013. Il reddito ante imposte è pari a
1.031.998 euro, mentre il reddito netto è di
681.998 euro (+3,94%). La nuova compagine
societaria è la seguente: Con.Ami 41,87%,
Faenza 27,98%, Lugo 9,17%, Medicina
20,98%.
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Expo 2015, anche l'Unione presente nel Padiglione
Italia
Anche la Bassa Romagna si prepara a
partecipare a Expo 2015, l'esposizione
universale che l'Italia ospiterà dal 1° maggio al
31 ottobre. Per sei mesi Milano diventerà una
vetrina mondiale in cui Paesi mostreranno il
meglio delle proprie tecnologie per dare una
risposta concreta all'esigenza di riuscire a
garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per
tutti i popoli, nel rispetto dell'equilibrio del
pianeta. Con il progetto "Delizie per viaggiatori
buongustai: gran tour nella Bassa Romagna
da assaporare con gli occhi e da gustare ad
ogni giro di ruota", l'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna si è aggiudicata uno spazio
all'interno della Piazzetta, l'area gestita dalla
Regione all'interno del Padiglione Italia, volta a
promuovere il sistema produttivo, culturale
scientifico e turistico dei vari territori dell'Emilia
Romagna. La proposta dell'Unione dei Comuni
della Bassa Romagna è stata accettata
insieme ad altre 30 domande, su un totale di
79 richieste. «Saremo in Expo con un progetto
innovativo incentrato sul coinvolgimento delle
persone ­ ha dichiarato Nicola Pasi, sindaco
referente con delega alle attività produttive e al
turismo dell'Unione. La Bassa Romagna che
presenteremo a Milano è una terra del ben
vivere, accogliente e operosa. Una terra dove
si possono vivere esperienze sincere ed
autentiche da scoprire con il gusto della
lentezza: in bicicletta, volando sul paesaggio, ascoltandone le storie e assaporandone i prodotti. Per la
Bassa Romagna essere in Expo non deve essere solo una vetrina, ma un'occasione da cogliere tutti
insieme (Comuni, associazioni, imprese). Un'occasione per fare squadra e mettere in campo quel
valore aggiunto con cui, insieme, promuovere l'autenticità della nostra terra tra le eccellenze della
Regione Emilia Romagna».
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Dai ragazzi dell'Ic Lugo 1 Baracca un depliant della
città in francese
Voilà Lugo è il titolo di un depliant bilingue
realizzato dagli alunni della 2A dell'Ic Lugo 1
Francesco Baracca per guidare i compagni
francesi delle scuole gemellate di Bourg Saint
Andéol e Pierrelatte della regione Rhône Alpes
durante il loro soggiorno in questo periodo. Il
piccolo depliant contiene, oltre ad una breve
descrizione di alcuni dei luoghi principali, una
breve descrizione dei mercati di Lugo e anche
alcune ricette della tradizione
enogastronomica locale. I ragazzi della 2A
consegneranno il depliant ai loro colleghi in
visita a Lugo in questi giorni quale utile guida
alla visita della città, ma il loro lavoro potrà
essere utile anche in seguito, a disposizione di
quanti avranno ospiti francesi cui far
conoscere la città in breve. L'iniziativa è stata
seguita dalle docenti Sabrina Pasquali, Rita
Vitiello e Rita Bellomare, della classe 2A dell'Ic
1 che hanno accompagnato e seguito un
lavoro di stesura durato alcuni mesi. L'idea,
incoraggiata e sostenuta dalla dirigente
scolastica Daniela Geminiani, ed è stata
realizzata anche grazie alla collaborazione
avviata da tempo con Confcommercio Ascom
Lugo, che nell'ultimo anno ha già consentito di
realizzare la pubblicazione elettronica "Ti
racconto Lugo ­ Guide in erba alla scoperta
della città". Nella foto un momento della
cerimonia di consegna del depliant ai colleghi
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Unione, occorre ripristinare il fondo compensativo
Tasi
essun aumento della pressione fiscale per il
2015, ma se non cambia nulla si sarà costretti
ad applicarli nel biennio 2016­17. È la
posizione dell'Unione dei Comuni illustrata il
30 marzo scorso ai sindacati e alle
associazioni economiche nel presentare il
bilancio di previsione 2015. L'incontro, aperto
dal presidente Luca Piovaccari, dà seguito al
confronto avviato, sempre con associazioni
d'impresa e i sindacati, all'inizio del mese di
marzo, ed è servito per confermare gli impegni
per quanto riguarda il mantenimento e lo
sviluppo del welfare e dei servizi, con una
particolare attenzione al contenimento della
fiscalità locale del 2015 e del successivo
biennio. L'impatto del disegno di legge di
stabilità 2015, unito ai tagli ai trasferimenti
decisi negli anni precedenti, porterà a
importanti sofferenze sui bilanci dell'Unione e
dei Comuni. Infatti, per l'anno in corso i minori
trasferimenti ammontano complessivamente a
circa 4,8 milioni di euro. «Grazie a risorse
straordinarie derivanti dagli avanzi prodotti
dall'Unione e dai Comuni ­ ha dichiarato il
presidente Luca Piovaccari ­, unite a ulteriori
percorsi di razionalizzazione della spesa,
potremo chiudere il 2015 senza intervenire
sulla pressione fiscale, garantendo la
continuità dei servizi alle famiglie e alle
imprese. Purtroppo, se le cose non cambiano,
potremmo invece essere costretti a mettere in campo, per il 2016­ 17, aumenti della Tasi oltre a ulteriori
interventi di riduzione della spesa per oltre 1,2 milioni di euro. Per questo insistiamo nella richiesta di un
cambiamento effettivo della politica nazionale nei confronti degli enti locali il cui contributo, in termini di
velocità e capacità di investimento, è indispensabile per sostenere una prospettiva di crescita del Paese
e delle comunità locali». Perciò anche alla luce dell'incontro, con il supporto delle forze produttive e del
lavoro, si è ribadita la necessità che venga ripristinato, per il 2015, il fondo compensativo, presente nel
2014, relativo all'introduzione della Tasi, che vale per la Bassa Romagna circa 2.084.000 euro.
«Rispetto alle manovre di salvaguardia previste per il 2016­17 ­ conclude Piovaccari ­ , sappiamo bene
che avrebbero effetti negativi sulle imprese del nostro territorio, per questo il nostro obiettivo resta
quello di iniziare fin da subito un confronto costruttivo con le rappresentanze sindacali e dell'impresa
per mettere in campo una profonda revisione dell'impianto organizzativo dell'Unione, che consenta di
efficientare ulteriormente la nostra macchina amministrativa per evitare di dover attuare queste
manovre».
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Il Comune ha mantenuto l'impegno di mettere in
servizio un furgone per disabili preso nel 2013 con
Striscia la notizia
La città di Cotignola ha sciolto la bacchetta di
Striscia la notizia, un impegno preso dalla
precedente amministrazione guidata da
Antonio Pezzi e conclusosi il 30 marzo con il
sindaco Luca Piovaccari. La vicenda è quella
legata a un'autovettura attrezzata per disabili,
di proprietà del Comune: a fine 2013, Striscia
si interessò alla storia del furgoncino,
ravvisandone uno scarso utilizzo. In tale
occasione, il sindaco Pezzi garantì opportune
verifiche in merito e il massimo impegno per
rendere efficiente il servizio. Ebbene, tale
servizio è stato inaugurato lo scorso 14 marzo:
prevede l'accompagnamento gratuito ai
presidi sanitari della provincia di Ravenna di
cittadini residenti nel Comune di Cotignola.
Possono accedervi anziani, disabili e adulti in
disagio, in carico ai servizi sociali e privi di
automezzi. Il servizio è affidato alle
associazioni Auser di Ravenna e Unitalsi
(sottosezione di Faenza). Il tutto è stato
realizzato compatibilmente con i tempi
necessari per l'adempimento delle pratiche,
dal pubblico avviso per la manifestazione di
interesse da parte delle associazioni di
volontariato, fino all'affidamento del servizio.
«Non è vero che in Italia non funziona nulla, e
questa vicenda lo dimostra ­, ha commentato il
sindaco Luca Piovaccari, dopo aver "sciolto la
bacchetta" dell'inviato del tg satirico Luca
Casanova ­. Oggi purtroppo i cittadini tendono ad avere sempre meno fiducia nelle istituzioni e nei loro
rappresentanti. In realtà, quello che cerchiamo di fare, è garantire sempre il massimo, con la
consapevolezza delle grandi responsabilità che sono legate a un incarico politico amministrativo. Siamo
orgogliosi di avere "sciolto questo nodo", un risultato ottenuto grazie anche all'impegno della precedente
amministrazione guidata da Antonio Pezzi».
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Gli alunni della primaria Torchi di Fruges vincitori di
un concorso indetto dal Senato
La classe quinta della scuola primaria "Angelo
Torchi" di Fruges ha vinto il concorso indetto
dal Senato e dal Ministero dell'istruzione
"Vorrei una legge che....". Il 27 marzo i giovani
studenti sono stati premiati a Roma nell'aula di
Palazzo Madama. Prima di partire per la
capitale, alunni, insegnanti e la dirigente
scolastica sono stati ricevuti in municipio a
Massa Lombarda dal sindaco Daniele Bassi,
dal vicesindaco Carolina Ghiselli e
dall'assessore alla cultura Andrea Bruni che si
sono voluti complimentare per il premio
consegnando anche una pergamena a ricordo.
Il progetto elaborato dai ragazzi è una
proposta di legge sviluppata da una riflessione
sullo spreco alimentare attraverso un percorso
di democrazia partecipata.
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Nudi in un parco, denunciati
Un uomo e una donna, 30enni, sono stati
denunciati dai carabinieri di Lugo perché
sorpresi, in un angolo di un parco pubblico del
centro cittadino visibile alle numerose persone
che lo frequentavano, mentre erano in intimità
completamente nudi. I due sono stati fatti
rivestire e accompagnati in caserma.
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Schianto all'incrocio via Guidana­via X Aprile, due
feriti
Ennesimo impatto tra auto a Cotignola, alle
porte del paese, all'altezza dell'incrocio tra via
X Aprile e via Guidana San Lorenzo, un punto
spesso teatro di incidenti anche in passato:
forse anche a causa della pioggia che limitava
la visibilità, alle 7 di mercoledì 25 marzo si è
verificato un violento scontro tra una
Volkswagen Passat che procedeva verso
Cotignola e una Audi A3 che viaggiava in
direzione di Lugo e che ha centrato in pieno la
fiancata dell'altra auto. Il conducente della
Passat è stato estratto dalle lamiere dai vigili
del fuoco di Lugo: non ha mai perso
conoscenza ed è stato soccorso dai sanitari
del 118, che lo hanno poi trasportato
all'ospedale Umberto I in condizioni di media
gravità, che non destano però particolare
preoccupazione. L'altro automobilista coinvolto
non ha subito lesioni gravi.
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Va in pensione il comandante Paolo Torti
Dopo 37 anni di servizio il luogotenente Paolo
Torti, comandante della stazione carabinieri di
Lugo, è andato in pensione. Originario di
Sarteano in provincia di Siena e arruolatosi a
soli 17 anni nell'Arma, dopo aver ricoperto vari
incarichi tra le province di Varese e Milano, nel
1987 è arrivato in provincia di Ravenna dove
ha comandato le stazioni di Santa Maria in
Fabriago e Sant'Agata sul Santerno nonché,
dal 1993 ad oggi, la stazione principale di
Lugo. Il sindaco Davide Ranalli ha ringraziato
il comandante per la sua «costante presenza
in tutti i momenti di necessità».
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Serra di marijuana realizzata in casa Arrestato
23enne
Un 23enne del lughese aveva allestito in casa
una miniserra per la coltivazione di piante di
marijuana, completa di attrezzatura per il
riscaldamento del locale e per mantenere
l'illuminazione fluorescente continua, ma
mercoledì 25 marzo i carabinieri di San
Lorenzo di Lugo hanno perquisito la sua
abitazione e lo hanno denunciato alla Procura
della Repubblica di Ravenna per coltivazione
di sostanze stupefacenti. Tutta l'attrezzatura e
cinque piante di marijuana sono state
sequestrate.
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Bilancio Bcc ravennate e imolese Cresce la raccolta,
8 milioni di utile
Persistenti difficoltà dell'economia locale e nazionale, ma il 2014 ha fatto intravedere
«qualche debole segnale di ripresa e di fiducia»
«Il 2014, pur essendo stato ancora
caratterizzato da persistenti difficoltà
dell'economia locale e nazionale, ha fatto
intravedere qualche debole segnale di ripresa
e di fiducia». Il messaggio di speranza arriva
dalla Bcc ravennate e imolese che, in attesa
dell'assemblea di approvazione, nei giorni
scorsi ha Bilancio Bcc ravennate e imolese
Cresce la raccolta, 8 milioni di utile illustrato ai
soci l'endamento dlel'esercizio 2014 in quattro
incontri svoltisi a Imola, Ravenna, Lugo e
Faenza. Nel 2014 i risultati raggiunti dalla Bcc
ravennate e imolese sono stati «positivi e
importanti, che confermano quelli conseguiti lo
scorso anno». L'utile netto è stato di 8.183.660
euro. La raccolta complessiva è aumentata del
2,95 %, quella diretta dello 0,50%, mentre
quella indiretta ha visto un significativo
incremento. Il capitale sociale si posiziona sui
28,8 milioni di euro (+ 7,63% rispetto al 2013),
il credito di nuova erogazione diretta nel 2014
si mantiene con segno positivo (+ 0,28 %). «I
risultati economici e patrimoniali raggiunti
consentono di guardare al futuro con serenità:
la Bcc ravennate e imolese si conferma come
una banca solida, che gestisce in maniera
oculata i risparmi dei propri soci e clienti e che
manifesta sempre attenzione al sistema
imprenditoriale garantendo flussi di credito
indirizzati alla liquidità aziendale e ai nuovi
investimenti produttivi».
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Lugo Opera Festival Protagoniste le donne
arà alla scoperta della voce femminile nelle
sue più varie forme l'edizione 2015 di Lugo
Opera Festival. Quindici appuntamenti, dal 2
aprile al 20 maggio, che saranno legati da un
sottile ma intenso fil rouge, che attraverserà
tutto il festival per andare a esplorare alcuni
aspetti della vocalità femminile nella storia
della musica e dell'opera. Ma anche per
riflettere sulla condizione e sulla sensibilità
della donna nel corso dei secoli. «È stato un
difficile compito mettere in piedi questo
progetto, in tempi rapidi e lavorando
velocemente, ma senza essere
approssimativi» ha dichiarato il sindaco
Davide Ranalli. Ma a giudicare dagli
appuntamenti in programma, la missione è
stata portata a termine. Gli spettacoli si
terranno al teatro Rossini di Lugo o in altri
luoghi della città e saranno protagoniste, solo
per citarne alcune, la cantante barocca
spagnola Ruth Rosique (22 aprile), la vocalist
Cristina Zavalloni (4 maggio), le voci liriche di
Annunziata Vestri e Mariangela Sicilia (28
aprile). Ci sarà spazio, poi, anche per un
minifestival all'interno del cartellone, Visioni
mistiche. Gli appuntamenti sono il 14, 21, 29
aprile, 12 e 19 maggio, sempre alle 20.30,
nelle chiese del Suffragio, del Carmine e di
San Giacomo. In ognuna di queste serate
verrà esplorata la voce intellettuale femminile
dal 1200 ad oggi, attraverso la lettura di opere letterarie e poetiche di grandi pensatrici e poetesse
mistiche, quali Ildegarda S von Bingen, Caterina da Siena, Juana Inés de la Cruz, Teresa di Lisieux e
Alda Merini. Le letture andranno ad accompagnare le esecuzioni organistiche realizzate sui migliori
strumenti della città, fra cui il celebre organo Callido sul quale poté esercitarsi il giovane Gioacchino
Rossini. L'attrice Lucia Ferrati ne sarà interprete unica. Accanto a lei, alcuni dei migliori organisti del
momento, tra cui l'olandese Liuwe Tamminga. Alla vocalità contemporanea, ma declinata al maschile,
sarà invece il primo appuntamento in cartellone, il 2 aprile alle 20.30, al teatro Rossini. Quella sera ci
sarà la prima esecuzione italiana di Crime Passionnel, opera per un uomo solo di Astor Piazzolla sui
testi di Pierre Philippe, con la partecipazione del cantante/attore Mario Cei e del pianista Alessandro
Sironi, con la regia di Roberto Recchia. È la prima italiana di una vera e propria opera musicale che il
grande compositore argentino scrisse nel 1981 per il noto cantante corso Jean Guidoni. Ritorno al tema
femminile, invece, col secondo appuntamento in programma, il 16 aprile, Tosca X, creazione per 14
danzatori sulle musiche di Tosca di Giacomo Puccini rielaborate da Luca Vianini, e con coreografia,
regia, luci, scene, costumi di Monica Casadei, che prosegue il percorso che indaga la relazione tra il
gesto coreografico e la parola drammaturgica che la porta a trovare un nesso molto forte nell'opera più
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4 aprile 2015
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drammatica di Giacomo Puccini, ricca di grandi passioni e colpi di scena. Il 17 aprile, invece, sarà la
volta del Trio Lennon: Luca Marziali al violino, Roberto Molinelli alla viola e Alessandro Culiani al
violoncello. Quando i Beatles mettono il frac, questo il sottotitolo del singolare concerto­spettacolo nel
quale i tre musicisti rievocheranno la storia dei Beatles, attraverso la rielaborazione per trio d'archi delle
loro canzoni più note. Si presenta dunque molto ricco e variegato, il cartellone di questa nuova edizione
di Lugo Opera Festival, che in quindici tappe percorrerà un viaggio nel magico mondo delle voci
femminili di oggi e di ieri.
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Addio a Gian Vittorio Baldi Fu produttore di Pasolini
È scomparso il 23 marzo, a Faenza, all'età di
85 anni, il regista Gian Vittorio Baldi, nato a
Lugo nel 1930. Instancabile sperimentatore di
linguaggi cinematografici, Baldi fu anche
produttore di Pier Paolo Pasolini. Il sindaco di
Lugo Davide Ranalli ha ricordato «il suo
impegno civile di regista e documentarista,
particolarmente attento alla memoria della
guerra e ai linguaggi della sua
rappresentazione, che resteranno per sempre
a memoria e a esempio per le future
generazioni ». E l'ex sindaco Raffaele Cortesi
ha aggiunto: «Ha amato la Romagna e Lugo,
dove trascorse gli anni della sua infanzia al
tempo dell'ultimo conflitto mondiale». Baldi ha
donato a Lugo un fondo composto da quasi
4mila libri, insieme anche a materiale cartaceo
e diversi audiovisivi. Questo fondo è nato
dall'incontro con l'ex direttore della biblioteca
Trisi, Igino Poggiali. «È una testimonianza
importante della mia vita artistica e familiare e
della storia del cinema italiano e mondiale del
'900 ­ dichiarò lo stesso Baldi, all'epoca della
donazione ­. Vorrei che l'archivio venisse
aperto a tutti al più presto, specialmente ai
giovani». Baldi ha trascorso la giovinezza tra
Bologna e la Romagna. Ha iniziato nel '54 la
sua collaborazione con la Rai. Durante la sua
carriera ha realizzato una trentina di film e
circa 200 tra cortometraggi e documentari. Tra
i numerosi premi e riconoscimenti internazionali, ha ricevuto due Leoni d'oro al Festival di Venezia. Ha
inoltre fondato la società Idi Cinematografica, con cui ha prodotto film di Pier Paolo Pasini, Straub,
Bresson, Godard e altri autori. Docente universitario, ha fondato nel 1999 a Faenza l'università
Hypermedia: un istituto di ricerca e formazione per analizzare le componenti e le nuove implicazioni del
linguaggio visivo.
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Giovedì 2
INCONTRI Insalute. Cibo e movimento ­
Cotignola Alle 20.30 alla biblioteca comunale
(Corso Sforza 24) ultimo appuntamento
dedicato al tema della salute con la dottoressa
Gabriella Paganelli che parlerà di Gustare in
salute: l'alimentazione dei bambini come
strumento di promozione del benessere.
L'ingresso è libero. Info tel. 0545­908874.
MUSICA Lugo Opera Festival ­ Lugo Alle
20.30 al teatro comunale Rossini (piazzale
Cavour 17) evento inaugurale del festival con
la prima esecuzione italiana di Crime
Passionel, opera per un uomo solo di Astor
Piazzolla su testi di Pierre Philippe, con la
partecipazione del cantante­ attore Mario Cei e
del pianista Alessandro Sironi, per la regia di
Roberto Recchia. Ingresso a pagamento. Info
tel. 0545­38542 ­ sito www.teatrorossini. it.
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Venerdì 3
INCONTRI Costa quel che Costa ­ Cotignola
Alle 20.30 nella sala comunale di Barbiano di
Cotignola, in piazza Alberico, la società
polivalente Barbiano e l'associazione
VitaCuoreVivo organizzano una serata
all'insegna della bicicletta. Ospite della serata
sarà il cotignolese Emilio Dalmonte,
funzionario europeo, che con l'ausilio di
fotografie racconterà del suo viaggio fatto nel
2010 per attraversare in bicicletta da costa a
costa gli Stati Uniti, dalla California fino alla
Florida; oltre 5000 km in 55 giorni. L'ingresso è
libero.
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Lunedì 6
MERCATINI La soffitta in piazza ­ Villanova di
Bagnacavallo Nelle vie e nelle piazze del
paese, per tutto il giorno ci sarà il mercatino
del riuso. L'iniziativa offre anche l'occasione
per visitare l'Ecomuseo delle Erbe palustri
(ingresso ad offerta libera). Nella sala Azzurra
del Palazzone (piazza Lieto Pezzi) mostra
fotografica Il Lamone e i suoi tesori. Info tel.
0545­47122.
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Venerdì 10
PRESENTAZIONE LIBRO eQuiLibri in bilico ­
Conselice Alle 18.30 alla biblioteca comunale
(via Garibaldi 12) Ilenia Carrone presenta il
suo libro Le donne della resistenza. Ingresso
libero. Info tel. 0545­986930. Dal 10 al 12
aprile TEATRO Morte di un commesso
viaggiatore ­ Lugo Al teatro Rossini (piazzale
Cavour 17) Elio De Capitani e Cristina Crippa
portano in scena lo spettacolo tratto dall'opera
di Arthur Miller. Orari: venerdì 10 e sabato 11
ore 20.30; domenica 12 ore 16 e 20.30.
Ingresso a pagamento. Info e prenotazioni tel.
0542­38542. INCONTRI Caffè letterario ­ Lugo
Alle 21 al salone estense della rocca verrà
presentato il libro di Pierluigi Panza
L'inventore della dimenticanza. Ingresso
libero.
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Tutto esaurito alle serate CambiaMenti'
vedi 26 marzo conclusa la serie di incontri
dedicata all'economia del nostro territorio con
un approfondimento sulle strategie e sugli
strumenti utili alle imprese per affrontare i
recenti cambiamenti economici. Le serate, in
esclusiva per i soci Bcc, hanno visto la
presenza del prof. Franco Mosconi, docente di
Economia Industriale del Dipartimento di
Economia dell'Università degli Studi di Parma,
che ha trattato il tema dello sviluppo
industriale manifatturiero nella nostra regione
e il ruolo delle imprese in questa importante
fase di cambiamento economico e sociale. I
principali distretti industriali italiani si
concentrano infatti in Emilia­ Romagna e, in
particolare, nella dorsale che passa lungo la
via Emilia, coinvolgendo direttamente le nostre
imprese, vero motore del rilancio
dell'economia reale. Al termine di ogni serata è
stata portata la testimonianza diretta di un
imprenditore locale. A Imola, l'ing. Pietro
Cassani, direttore del Gruppo Sacmi, ha
portato la propria esperienza di cooperativa
leader nei mercati globali, focalizzando il
proprio intervento sulle strategie e gli
strumenti che un'impresa virtuosa attua per
fronteggiare al meglio il G mercato e lo
sviluppo futuro della propria attività, partendo
dalla valorizzazione dei dipendenti fino al
costante impegno di ricerca e sviluppo. A Ravenna, l'ing. Renzo Righini, imprenditore e socio della
Fratelli Righini srl, ha portato la propria testimonianza di azienda altamente specializzata in
progettazione e costruzione di macchinari per il settore offshore, focalizzando il proprio intervento sulle
strategie e gli strumenti che un'impresa efficiente adotta per fronteggiare al meglio il mercato e lo
sviluppo futuro della loro attività. A Lugo, il dott. Cristian Moretti, direttore della coop. agroalimentare
Agrintesa, ha portato la propria testimonianza di cooperativa radicata sul territorio. Negli anni ha saputo
ampliare la propria filiera produttiva puntando su specializzazione e sviluppo di nuovi mercati. A
conclusione del ciclo di incontri informativi per i soci Bcc, a Faenza, l'ing. Andrea Bedeschi, direttore
generale Riba Composites e Top Carbon,ha consolidato il concetto di quanto sia importante investire in
tecnologia, qualità, risorse umane e sviluppo di mercati esteri, per essere sempre in linea con le
tendenze dei mercati e reagire prontamente e con piglio lungimirante ai cambiamenti economici che ci
hanno coinvolto e che continueranno nel tempo a trasformare la nostra economia.
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La Bcc Ravennate e Imolese è solida per affrontare i
cambiamenti
2014 pur ancora caratterizzato da persistenti
difficoltà dell'economia locale e nazionale ha
fatto intravedere qualche debole segnale di
ripresa e di fiducia. I cambiamenti in atto in
tutto il mercato necessitano di un'attenzione
particolare, per fare in modo che gli attori
economici come la nostra Banca siano pronti e
attrezzati ad affrontare le nuove sfide che ci
aspettano. Nell'esercizio 2014 gli obiettivi che
la Bcc ravennate e imolese ha perseguito sono
stati raggiunti con risultati positivi e importanti,
che confermano quelli conseguiti lo scorso
anno: ­ la raccolta complessiva è aumentata
del + 2,95 %, quella diretta del + 0,50%,
mentre quella indiretta ha visto un significativo
incremento; ­ il capitale sociale si posiziona sui
28,8 mln di euro (+ 7,63% rispetto al 2013); ­ il
credito di nuova erogazione diretta nel 2014 si
mantiene con segno positivo con un + 0,28 %,
mentre è proseguita la collaborazione con
Iccrea BancaImpresa intervenuta direttamente
in numerosi finanziamenti rilevanti e alzando a
2,1 miliardi di euro il credito complessivo
erogato nella nostra zona; vanno segnalati gli
ulteriori segnali di deterioramento della qualità
del credito, che hanno determinato prudenziali
accantonamenti di importo rilevante; ­ l'utile
netto è di 8.183.660 euro e consentirà di
migliorare il CET1 ratio al 17,75% (15,44 % nel
2013), quale coefficiente sul patrimonio di qualità primaria. I risultati economici e patrimoniali raggiunti
consentono di guardare al futuro con serenità: la Bcc ravennate e imolese si conferma come una banca
solida, che gestisce in maniera oculata i risparmi dei propri soci e clienti e che manifesta sempre
attenzione al sistema imprenditoriale garantendo flussi di credito indirizzati alla liquidità aziendale e ai
nuovi investimenti produttivi. Particolare attenzione viene riservata a chi investe in ricerca e innovazione
tecnologica; questi strumenti, unitamente alla vocazione al commercio verso l'estero, rappresentano,
secondo la nostra visione, lo strumento per affrontare il mercato con rinnovato ottimismo. I risultati del
Bilancio 2014, in vista dell'Assemblea ordinaria, sono stati anticipati nei giorni scorsi ai soci, durante 4
riunioni informative (a Imola, Ravenna, Lugo e Faenza) che hanno registrato circa mille presenze. Il
presidente Secondo Ricci e il direttore generale Edo Misirocchi, con il supporto del prof. Franco
Mosconi, docente di economia industriale all'Università di Parma, hanno poi affrontato ­ sotto il titolo
CambiaMenti ­ i nuovi scenari economici che si presentano alle imprese della nostra regione, dopo la
grande crisi, per agganciare le buone prospettive che si manifestano all'orizzonte. I soci sono stati
anche informati dei cambiamenti che interessano le banche e, in particolare, il futuro delle Bcc, sia a
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livello di organizzazione integrata nazionale, sia a livello del territorio della nostra regione, ove la Bcc
ravennate e imolese è stata chiamata a dare il proprio apporto alla soluzione dell'amministrazione
straordinaria della consorella Banca Romagna Cooperativa, con sede a Cesena, insieme alle strutture
nazionali e locali del Credito Cooperativo.
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52° Palio dell'uovo, maschile e femminile
redozio si trasforma ancora una volta in
un'esplosione di colori e di festa con mille
uova variopinte, aria di festa e di gioco per il
fine settimana prossimo. Con Pasqua e lunedì
dell'Angelo, ottime occasioni per un giro in
Appennino. Sabato 4, all'interno dei palazzi
storici, inaugurano le mostre d'arte e fotografia
La strada delle uova. La domenica mattina,
dalle 10.30 in piazza, vicino alla chiesa della
Compagnia, battitura delle uova sode con
protagonisti i rioni. Dalle 14.30 apertura sagra
con la partecipazione di Sgabanaza e dalle
15.30, animazione e giochi con il
coinvolgimento del pubblico. In mezzo a tutto
questo ci sta la sfida delle sfogline (17^
edizione); e anche qui l'uovo è protagonista
come elemento fondamentale dell'impasto. Si
passa poi al campionato nazionale di
mangiatori di uova sode (45^ edizione).
Quindi, alla 6^ maxi battitura delle uova sode
tra il pubblico. Alle 17, inizia il palio femminile.
I 4 Rioni si presentano al pubblico conoscendo
preliminarmente gli abbinamenti, avendo nella
mattinata, con la gara della battitura delle
uova, scelto gli accoppiamenti. La sfida
sempre gustosa è condizionata dalla potenza
di fuoco del Rione Casone, che fino
all'edizione del 50° non ha mai mancato
l'obiettivo della vittoria. Nell'edizione scorsa c'è
stata una piacevole sorpresa con la vittoria del Rione Piazza confermatosi poi vincitore anche nel Palio
Maschile di Pasquetta. Lunedì, però, si arriva all'attesa sfida tra gli uomini che coinvolge le squadre di
Tredozio e Arcevia (Tredozio è ampiamente in vantaggio: 34 a 28), gara giunta alla sua 33^ edizione, e
preceduta dalla sfilata allegorica con disputa del 52° Palio e battaglia delle uova. A proposito del
Campionato Nazionale dei Mangiatori di Uova Sode, con l'attuale record di Fausto Ricci di 22 uova
ingoiate nei 3 minuti della gara. Internazionalizzato a volte per la presenza di concorrenti stranieri, lo
scorso anno, quello che sembrava solo una pratica di normale routine per il campione tredoziese
Fausto Ricci, si è risolto in una cocente delusione, beffato all'ultimo uovo dal giovane tredoziese Matteo
Berti, che con venti uova ingoiate, vinceva sorprendentemente il titolo 2014, buon terzo a tre lunghezze
Claudio Tolomelli di Lugo, campione dell'edizione del 50°. g.d.
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39° Maratona del Lamone, si passa in centro a Bagnacavallo
Lunedì, pronti, via
a il 6 aprile l'edizione 2015 della Maratona del
Lamone. A differenza delle stagioni passate,
l'evento parte di lunedì, dal momento che
quest'anno la prima domenica di aprile
coincide con la Santa Pasqua. A caratterizzare
la Maratona di quest'anno è sicuramente la
variante introdotta sul percorso, allo scopo di
far conoscere ai partecipanti il centro storico di
Bagnacavallo. Il tragitto della manifestazione
(42,195 km) prevede la partenza e il ritorno a
Russi, passando per Godo, San Michele,
Piangipane, Santerno, Villanova, Traversara,
Bagnacavallo (con la variante, appunto) e
Boncellino. Sempre alle ore 9 parte anche la
Nordic Walking con istruttore, mentre una
mezz'ora dopo scatta la maratona non
competitiva, aperta a tutti, in doppia versione,
10 e 3 km. Oltre 350 le iscrizioni sino a ora
registrate per la Maratona del Lamone e, come
da tradizione, molti dei maratoneti risultano
iscritti anche al trittico di Romagna che
comprende la 50 km di Castelbolognese e la
100 km del Passatore. C'è grande attesa per
la 39° Maratona del Lamone, dal momento che
la scorsa edizione ha regalato grandi
soddisfazioni a tutte le parti chiamate in causa,
confermando il miglioramento progressivo
iniziato due anni fa. Lucia Sassi, presidente
del G.S. Lamone, ha ufficializzato l'incremento
del numero dei soci (arrivati quasi a 240), un succeso che permette al suddetto gruppo sportivo di
confermarsi fra le Società podistiche, in assoluto, più consistenti della Romagna, consentendo così il
conseguimento di risultati di eccellenza (78 primi posti totalizzati su 225 gare partecipate, primo posto
nel Calendario Scarpaza, primo posto nella Classifica di Società Numerose del Comitato Provinciale
Società Podistiche, solo per citare i risultati più importanti). Lucia Sassi, recentemente, ha anche
sottolineato le 15.360 presenze segnate dal G. S. Lamone in gare svoltesi in tutta Italia, record di
sempre per l'associazione. A. B.
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Ennio Marchetto al Goldoni l'8 aprile
l Teatro Goldoni ospita, mercoledì 8 aprile alle
ore 21, Ennio Marchetto, artista eclettico che
ha calcato i più grandi palcoscenici
internazionali, con lo spettacolo Carta canta. Il
suo spettacolo non ha confini, piace ovunque e
a un pubblico assolutamente eterogeneo, dai 7
ai 70 anni. Non è facilesuccede durante un suo
spettacolo. Ci sono dei costumi di carta che
raffigurano grandi cantanti e grandi
personaggi italiani e stranieri; dietro c'è lui,
straordinario performer, a dar vita a questi
costumi ripetendo movenze e tic di questi
personaggi, rendendo tutto esilarante. Come
per i più grandi trasformisti, la forza dello
spettacolo sta nella straordinaria velocità con
cui Ennio Marchetto muove i costumi, li apre,
aggiunge particolari disegnatiparrucche di
carta. Marilyn, Freddy Mercury, Madonna, la
Regina Elisabetta sono oltre 350 i personaggi
di carta che in 20 anni di carriera il
sensazionale trasformista ha portato sui
palcoscenici di più di 80 paesi in tutto il
mondo. Veneziano di nascita,Ennio Marchetto
usa la carta e i colori per impersonare a ritmo
frenetico,accompagnato da una semplice base
musicale, i personaggi più noti dello
spettacolo, con i loro tic e le loro movenze, in
uno spettacolo esilarante, coinvolgente e
sempre sorprendente. Il cartone animato
vivente, come viene spesso definito, è stato applaudito dal grande pubblico nei più famosi teatri,
acclamato dalla critica e onorato di illustri premi internazionali. Ha partecipato a trasmissioni televisive
internazionali (MTV Music Award a Berlino, nel 1994) e italiane (Zelig, nel 2013). Info: 0545/64330 e
www.accademiaperduta.it
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La Settimana Santa
3 aprile (venerdì santo) Bagnacavallo: ore
14.30, Via Crucis dei cresimandi in bicicletta
(da S. Michele); ore 15, via Crucis in S.
Michele; ore 20.30, liturgia della Passione in S.
Michele e in piazza Libertà. Traversara: ore
20.30, via Crucis dal cimitero alla chiesa. 4
aprile (sabato santo) Bagnacavallo: ore 9­12 e
15.30­19, confessioni in S. Michele; ore 22,
veglia pasquale e S. Messa con celebrazione
dei battesimi di Mattia e Michele; benedizione
delle uova: ore 11 e ore 17. Traversara: ore 9­
12, confessioni; ore 20.30, veglia pasquale e
S. Messa. 5 aprile (S. Pasqua) e 6 aprile
(lunedì dell'angelo): in tutte le chiese orario
festivo.
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Il Senio e la Liberazione
ll 10 aprile, 300 case lungo il fiume Senio
celebrano la Liberazione, nel 70° anniversario
dalla fine della guerra. Da Palazzuolo ad
Alfonsine, una giornata di piccoli eventi che
tutti insieme costruiscano una festa lunga 80
km. Case che si aprono ad amici e
sconosciuti, per un piatto diminestra, un
concerto, un trebbo, un film, un racconto, una
serata davanti al fuoco e a un bicchiere di vino.
Case che hanno lamemoria di quello che
successe sulla Linea Gotica 70 anni fa, e case
nuove, ristrutturate, abitate da persone che
vengono da altri luoghi e che magari vogliono
farsi raccontare da qualcun altro cosa
successe quando passò il fronte. Case vicine
e lontane dal fiume, ma che al fiume sono
legate anche solo idealmente. Questi gli eventi
finora pervenuti predisposti nel territorio
comunale: Masiera: Nel giardino di Carlotta. Il
cortile della famiglia Laghi (via Rossetta 1) si
apre ai visitatori con un concerto
([email protected]). Terre di
nessunomostra fotografica al Mataluna (Casa
del Popolo, via Rossetta 144). Seguirà il
concerto dei Jean Fabri (0545 58200). Una
battagliamai raccontata(domenica 12 aprile, in
via Rossetta 164): alle 15 Girolamo Zirolo
Guerrini, nato nel 1926, racconta quando a 18
anni ha assistito a una battaglia in casa sua tra
tedeschi e canadesi. L'avamposto della Decima: la Decima MAS, fedele alla Repubblica Sociale
Italiana, ebbe un avamposto a Rossetta, a Casa Lacchini. Inmostra le foto scattate daimilitari sul posto,
uniche nel loro genere. La casa è situata presso l'incrocio tra via Rossetta e via Bellaria (333 196660,
Lino Benini).
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La Soffitta in piazza
Lunedì 6 aprile ritorna ilmercatino del riuso a
Villanova di Bagnacavallo, che si pone come
obiettivo quello di dare una seconda vita alle
cose. L'evento, organizzato dall'associazione
culturale Civiltà delle Erbe palustri in
collaborazione con il Comune, si svolgerà
nelle vie e nelle piazze del paese, dall'alba al
tramonto. Lamanifestazione ospita numerosi
espositori di antiquariato emodernariato,
sgombracantine e robivecchi, cui si affianca
unmercato riservato a prodotti biologici,
naturali ed enogastronomici, creazioni
artistiche, arti manuali e laboratori di vecchie
botteghe artigiane. L'iniziativa offre anche
l'occasione per visitare l'Ecomuseo: nella sala
immersiva proiezione sulle aree del Parco del
Delta del Po; nell'area esterna dell'Etnoparco,
Villanova delle capanne con le costruzioni
rurali in canna palustre, lo stagno dei germani
reali e l'ortogiardino dei fiori e degli odori
dimenticati. Alla Sala Azzurra del
Palazzone,mostra fotografica Il Lamone e i
suoi tesori. Nell'ex sede delmuseo, tre mostre:
il Museo della Scuola, In testa al mondo e Gli
aquiloni di Medio Calderoni. Per pranzo,
al'Ustareia di sdëz, menù tipico romagnolo:
primi piatti, secondi di carne e dolci della
nonna + vini locali. Mostre e manifestazione a
ingresso gratuito. L'ingresso all'Ecomuseo è a
offerta libera.
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Festa della Primavera in Fiore
al 10 al 13 e dal 17 al 19 aprile a Traversara la
33 esima edizione della Festa della Primavera
in Fiore, organizzata dall'associazione
Primavera in Fiore in collaborazione con la
Parrocchia. Durante tutta la festa ­ spiegano i
volontari dell'Associazione ­ troverete
spettacoli per grandi e piccoli, occasioni di
intrattenimento, mostre e ritrovi musicali,
cultura e svago, il tutto condito con le
specialità del nostro fornitissimo e rinomato
stand gastronomico. Qui potrete ritrovare i
sapori originali, gustando piatti tradizionali o
lasciandovi tentare dalle proposte dell'angolo
dei sapori. Abbiamo riservato una particolare
D attenzione alle attrazioni e alle attività dei più
piccoli: nel campo sportivo sono attivi gruppi
di animatori, truccatori e intrattenimenti
espressamente riservati ai bambini, con tanto
spazio libero a disposizione. Programma
Venerdì 10 aprile: ore 19, apertura pesca di
beneficenza, stand gastronomico e punto
informativo Cai Lugo; ore 20, inaugurazione
della mostra Storie di Traversara: i giorni delle
memorie; ore 21, recital di Ivano Marescotti;
ore 22, concerto dei Maya Basta. Sabato 11
aprile: ore 10, raduno auto e moto d'epoca; ore
12, apertura stand gastronomico; ore 14,
partenza raduno; ore 16.30, palo della
cuccagna allestito dagli Animali di Macerone;
ore 19, apertura stand gastronomico; ore 21, Le stelle a primavera per ammirare ciò che l'occhio nudo
non può vedere; ore 21.30, spettacolo con Moka Club. Domenica 10 aprile: ore 10, decima edizione
della Fiera dei Fiori e mostra mercato; ore 12, pranzo con i traversaresi lontani; ore 14.30, la
cooperativa Kaleidos presenta Ludobus; ore 15, esami di dialetto e passeggiata nei luoghi della
Battaglia del Lamone; ore 15.30, si balla con l'orchestra spettacolo di Roberto Polesano; ore 18,
apertura stand gastronomico; ore 21.30, fantasie musicali con Musical Box. Mercoledì 15 aprile: ore 19,
apertura stand gastronomico; ore19.30, festa dello sport con il coordinamento Club Cesena. Sono
presenti personalità sportive, calcistiche, e non, della Romagna, vecchie glorie del Cesena Calcio.
Presenta Daniele Magnani; ore 21, serata musicale con Vittorio Bonetti.
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Mattarello (a)way a Villanova venerdì 10 aprile
'Ecomuseo delle Erbe palustri organizza un
appuntamento culinario venerdì 10 aprile nella
sede del museo, in via Ungaretti 1 a Villanova
di Bagnacavallo. Una serata conviviale che
vede al tagliere e ai fornelli le viaggiatrici del
Mattarello(a)way: un giovane progetto che
nasce dalla volontà di portare lontano (away,
in inglese) in giro per il mondo lo strumento
delle azdóre romagnole (e' s­ciadùr, in
dialetto) e utilizzarlo anche come via (way)
come mezzo per conoscere persone, poiché
l'essenza di Mattarello(a)way è lo scambio
cultural­culinario, condivisione di cultura e cibo
attorno a un tavolo e in una sorta di
gemellaggio Romagna­Mondo. Seguendo le
orme delle nonne, preparano e fanno
assaggiare i piatti tipici della Romagna
(dominano le minestre al tagliere),
proponendo un baratto culinario con chi vuole
mostrare e condividere una propria ricetta
casalinga. È un modo del tutto innovativo e
coinvolgente per far conoscere la Romagna, i
suoi prodotti tipici, i suoi luoghi nascosti e
poco conosciuti oltre i confini nazionali. La
serata, organizzata in collaborazione con
l'associazione culturale Civiltà delle Erbe
Palustri, ha inizio alle 18 con il benvenuto e la
visita guidata all'Ecomuseo, seguita dalla
presentazione del progetto Mattarello(a)way
nel Sud est asiatico; alle 19.30 inizia la cena. Il costo è di 25 euro a persona bevande incluse
(comprensivo di ingresso e visita al museo). Info: 320 7051853; www.mattarelloaway.com
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3 aprile 2015
Il Piccolo
Unione bassa romagna periodici
Don Antonio Savioli, sulla via dell'arte
ento anni dalla sua nascita e con un percorso
espositivo appositamente pensato per le sale
del Museo Civico, si ricorda don Antonio
Savioli, personaggio di spicco nella Romagna
del secolo scorso, uomo di profonda, cultura,
con una passione particolare per l'Arte, come
dimostrano le sue ricerche e i suoi studi, i
tantissimi testi critici. Nato nel 1915 a
Fusignano,frequentò la locale scuola
comunale di disegno diretta dal noto pittore
Giulio Avveduti, prima di proseguire gli studi
classici e umanistici al Seminario di Faenza.
Ordinato sacerdote nel 1940, si è prodigato nel
soccorso di sfollati e feriti durante il periodo
bellico e ha quindi ripreso a studiare, prima al
Liceo Artistico di Ravenna, poi alla Facoltà di
Architettura di Firenze. Laureatosi nel 1966, si
è dedicato all'insegnamento nei seminari di
Faenza, Firenze e Bologna, e all'Istituto
Ballardini di Faenza, dove entrò in contatto
diretto con il mondo dell'arte, a lui
particolarmente caro. Infaticabile studioso, ha
lasciato una ricca bibliografia (circa mille titoli)
fra volumi, opuscoli, articoli e recensioni per
riviste. I suoi interessi in campo artistico hanno
spaziato dall'antico al contemporaneo. E
sempre don Savioli ha manifestato una non
comune capacità d'osservazione e di analisi
critica. Verso la fine degli anni 50 incominciò a
interessarsi, in particolare, della religiosità popolare. Inaugura l'11 aprile una mostra dedicata al prete
architetto Fusignano Grande l'impegno profuso per il restauro della cattedrale di Faenza. Dal 1981 al
1996 è stato prefetto della Biblioteca Cardinale Cicognani al seminario di Faenza. Protonotario della
Cattedrale faentina, nel 1996 fu insignito della medaglia d'oro dal Ministero per i Beni culturali. Ha
effettuato importanti donazioni di carteggi e documenti vari alla Biblioteca del Seminario, al Museo
Diocesano di Faenza e alla Biblioteca Piancastelli di Fusignano. Don Antonio Savioli si spense alla
Casa del Clero di Faenza nel 1999. Nella mostra figurano opere di pittori, scultori, disegnatori alle cui
opere don Savioli rivolse la propria attenzione, con giudizi competenti e meditati, precisi e puntuali: tra
gli altri, Francesco Verlicchi, Raoul Vistoli, Giuseppe Gagliardi, Giulio Avveduti, Silvia Torchi Ricci­
Armandi, Annibale Luigi Bergamini, Angelo Biancini, Carlo Zauli, Goffredo Gaeta, Nevio Bedeschi,
Pietro Lenzini, Aldo Rontini, Riccardo Gatti, Gianna Boschi, Pietro Melandri. Una galleria di nomi
importanti della vicenda figurativa romagnola del Novecento, alla cui riscoperta, conoscenza e
divulgazione don Savioli ha validamente e proficuamente contribuito. L'iniziativa della mostra è
promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Fusignano­Unione dei Comuni della Bassa
Romagna, con il Patrocinio della Diocesi Faenza­ Modigliana, dell'Istituto per i Beni Culturali dell'Emilia
Romagna e della Provincia di Ravenna. Curata da Paolo Trioschi e allestita al Museo civico San Rocco
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3 aprile 2015
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Il Piccolo
Unione bassa romagna periodici
di Fusignano (via Vincenzo Monti, 5), l'esposizione si apre al pubblico l'11 aprile, alle 17; fino al 24
maggio è visitabile ogni sabato, domenica e giorni festivi, con ingresso libero. Paolo Trioschi
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3 aprile 2015
Il Piccolo
Unione bassa romagna periodici
notizie flash
Lugo Farmacie a Sfera
L'assemblea dei soci di Sfera srl ha ratificato
venerdì 27 marzo l'ingresso del Comune di
Lugo nella compagine sociale. Con l'aumento
di capitale deliberato contestualmente
all'ingresso, il capitale sociale sale da 485.500
euro a 2.000.000. Il numero delle farmacie
gestite passa da 10 a 13. Il Bilancio 2014 di
Sfera chiude con un valore della produzione
pari a18.669.063 di euro, con un incremento
dello 0,16% rispetto al 2013. Il reddito ante
imposte è pari a 1.031.998 euro, mentre il
reddito netto è di 681.998 euro (+3,94%). La
nuova compagine societaria è la seguente:
Con.AMI 41,87%, Faenza 27,98%, Lugo
9,17%, Medicina 20,98%.
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3 aprile 2015
Il Piccolo
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Fusignano Al Moderno
Cenerentola, per la regia di Kenneth Branagh
è la pellicola in programma al Moderno
domenica 5 e lunedì 6 aprile con inizio alle 21.
Alle 21 di venerdì 10 aprile la Compagnia del
Borgo di Faenza presenta Franzcon l'ha vent e
lot, di Athos Setti e Giuliano Bettoli. Ingresso
intero settore unico 5 Euro. Spettacolo in
collaborazione con Auser ­ Circolo di
Fusignano. Infine, sabato 11 aprile e domenica
12, è la volta del film Still Alice, con inizio alle
21. Regia di Richard Glatzer Wash
Westmoreland.
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3 aprile 2015
Il Piccolo
Unione bassa romagna periodici
Verso un solo Comune della Bassa Romagna
Sono andato alla Cna, a contare i voti,
all'incontro con Gianclaudio Bressa,
Sottosegretario agli Affari Regionali che, tanto
per iniziare, l'incontro avrebbe dovuto aprirlo,
non chiuderlo. Forse tanti interventi dei politici
presenti sarebbero stati meno di routine, con
meno politichese e sarebbero usciti meno
frequentemente dal tema della serata. Solo il
nostro sindaco Davide Ranalli; Mario Betti,
presidente della Cna della Lugo: nel corso di
un'assemblea della Cna: Ranalli favorevole,
Piovaccari contrario Bassa Romagna (non a
caso non di Lugo, ma della Bassa Romagna) e
Alberto Mazzoni, segretario provinciale Fp
Cgil, favorevoli. Tutti contrari gli altri esponenti
di peso del Pd che sono intervenuti, tanto da
poter dire che sia questa la linea del Partito:
contrario. Con la chicca di sentire, a seguire
uno all'altro, il sindaco di Lugo sostenere una
tesi e il sindaco della Bassa Romagna,
Piovaccari, l'esatto contrario. Tempi nuovi!
Alcuni spunti. Interessante il dato portato da
Piovaccari che all'Unione a gestire i servizi,
ormai tutti delegati dai Comuni (che sono
rimasti scatole semi vuote), siano circa 600 ex
dipendenti dei nove comuni, mentre circa 400
sono rimasti a casa', appunto nei Comuni. A
fare cosa? In gran parte ovviamente con
compiti burocratici, di servizio agli organi,
segreteria e quant'altro. Ma ci chiediamo: organi ancora indispensabili? Quanto ci costano questi
dipendenti, otto sindaci, in più, una cinquantina di assessori in più e più di un centinaio di consiglieri
comunali in carica in Enti ormai senza più funzioni? Molto interessante un'affermazione fatta dal
sindacalista Mazzoni. Tra questi mille dipendenti la tensione si taglia a fette; a te non dico, niente non ti
dò niente, nessuna informazione perché sei dipendente dell'Unione, io invece del Comune. Mille
romandioli scontenti non sono pochi, ma soprattutto il dato certo è che la qualità dei servizi forniti ai
cittadini è direttamente proporzionale al livello di soddisfazione del lavoratore nello svolgimento del suo
lavoro. Enormi elogi autoreferenziali del partito dei contrari verso l'Unione dei Comuni, siamo i più bravi,
con l'Unione abbiamo fatto scuola in Italia. Già, abbiamo fatto, in passato: su questo si è incentrato lo
splendido intervento del Sottosegretario, in chiaro stile renziano, rivolto al futuro, a un mondo, una
realtà, che cambia vertiginosamente, rivolto al futuro con grande ottimismo, voglia e necessità di fare, di
cambiare. Fare il Comune Unico è una grande opportunità che avete, sta a voi decidere di usarla (di
proporre di usarla, perché saranno solo i romandioli a decidere), contando in particolare sui benefici
previsti dalla vostra ottima legge regionale che incentiva le Fusioni anche in modo rilevante con
contributi finanziari. Il membro del Governo ha citato il caso di Comuni che si sono fusi che tra risparmi
di spesa e contributi ricevuti hanno avuto un beneficio del 35 per cento. Un 35 per cento in meno
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3 aprile 2015
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Unione bassa romagna periodici
nell'Imu e nelle tariffe comunali? Bressa ha anche proposto almeno la Fusione tra loro solo di alcuni dei
nostri nove Comuni (esempio: Bagnara, Massa Lombarda, Sant'Agata) che, come Comune Unico,
rimarrebbe nell'Unione. Con uno sguardo a un raggio più ampio ha sottolineato il ruolo sicuramente
diverso che avrebbe un comune di oltre centomila abitanti all'interno della costituenda area romagnola.
Ad esempio per sostenere il nostro Ospedale o le nostre Scuole Superiori, come pure per le nostre
aziende più grandi. Aziende di tutti i romandioli, non dei lughesi. Peccato davvero che nei tanti interventi
politici che giustamente hanno evidenziato i vantaggi ottenuti con le economie di scala nella gestione
dei servizi, nessuno di loro, da politico, abbia evidenziato il primo dato politico: se l'Unione porta
vantaggi sul piano tecnicogestionale, sono vantaggi anche per i cittadini. Con qualche posto in meno
per i politici? Pace! Non a caso l'idea dell'Unione nacque nel lontano 1990, un quarto di secolo fa, come
passaggio transitorio verso la Fusione. Questa non è politica lenta, è immobilismo! Arrigo Antonellini
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3 aprile 2015
Il Piccolo
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Pesaro avrà un diacono da Alfonsine
l prossimo 12 aprile, alle 18, nel Duomo di
Pesaro, l'Arcivescovo mons. Piero Coccia
consacra diacono Andrea Marescotti. Il suo
percorso di vita lo ha portato ad allontanarsi
dal territorio faentino, ma è nato ad Alfonsine il
25 aprile 1985 e lì è vissuto fino all'anno della
maturità. Venire al mondo proprio nel giorno
della liberazione per un alfonsinese poteva
sembrare un segno di predestinazione: c'era
chi, stringendo bandiera rossa, gli ricordava
che quel giorno era ancora più importante del
25 dicembre. Eppure la vita non manca mai di
sorprendere ed è frequentando l'oratorio
parrocchiale e i suoi animatori che in Andrea si
è fatto sempre più spazio il desiderio di un
percorso diverso, che lo ha spinto a mettere in
discussione tutto, per andare alla ricerca di
Dio e a 17 anni ha desiderato ricevere i
Sacramenti dell'iniziazione cristiana.
Sicuramente l'esperienza che insieme allo
stare in mezzo ai ragazzi lo ha segnato di più
è stata quella in missione: infatti, nel 2004,
Andrea ha partecipato a una delle prime
spedizioni che aprivano l'avventura di
Encañada, in Perù, dove vive anche il
sacerdote faentino padre Marco Ferrucci. La
vicinanza ai poveri ha lasciato in lui
un'impronta così forte che in seguito ha deciso
di ritornarci per un periodo lungo nel 2007 per
poi approdare a Pesaro, dove, sempre vivendo lo spirito dell'Oratorio, ha deciso di entrare nella
bellissima realtà del Pontificio Seminario Pio XI di Ancona. Dopo gli anni di formazione il vescovo
Coccia e il rettore don Luciano Paolucci lo hanno ritenuto idoneo a compiere il grande passo a servizio
della comunità che gli verrà affidata. Tutte le persone che lo hanno conosciuto e gli sono state vicine in
questi anni sono contente di accompagnarlo e fare festa insieme a lui. a cura di Matteo Donati
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3 aprile 2015
Il Piccolo
Unione bassa romagna periodici
Briciole di pane
vedi 19 marzo nella chiesa S.Cuore di
Alfonsine è stato rappresentato Il pianto della
Madonna di Jacopone da Todi. Dopo il
successo del primo oratorio rappresentato il
19 dicembre scorso, Una notte di luce
(protagonisti i due cori Laudate Dominum di
Faenza e Schola Cantorum di S.Maria di
Alfonsine) si è pensato di replicare la bella
esperienza di condivisione con altre realtà
diocesane, coinvolgendo anche i giovani delle
nostre comunità. Abbiamo incontrato l'ideatore
di questa serata, il maestro Leopoldo
Fontanarosa. Desideravamo conoscerlo per
capire le motivazioni della scelta di un testo
del '300, per sapere com'è nato il nuovo coro
di Alfonsine, come hanno accolto questa sfida i
numerosi giovani che hanno partecipato. La
bellezza salverà il mondo Quando sono giunto
ad Alfonsine, ho scoperto una piccola realtà
corale molto viva, all'interno della chiesa
S.Maria, guidata dall'organista Sergio
Mazzotti. Ho proposto loro di creare una
Schola per dare la possibilità a coloro che
erano completamente a digiuno di teoria
musicale, di imparare di canto e a leggere e
interpretare il repertorio sacro. Questo invito è
stato accolto e il nostro coro sta crescendo,
anche se abbiamo penuria di voci maschili,
ma ci unisce il comune amore per il canto.
Dostoevskij diceva: la Bellezza salverà il mondo, noi nel nostro piccolo vogliamo diffondere un
messaggio di Bellezza' che è quello dell'arte, sperando che nella comunità dove operiamo attecchisca. I
ragazzi che hanno partecipato all'animazione ­ continua il Fontanarosa ­ mi hanno meravigliato per il
loro interesse, ma soprattutto per la loro bravura ed espressività. Non è facile suscitare l'attenzione dei
giovani su un testo difficile come questo. Spero che sia occasione per realizzare il nuovo progetto del
laboratorio teatrale. La serata assieme ad Anna Appena entrata mi ha accolto un'atmosfera magica: i
banchi spostati a semicerchio, creavano un proscenio, sul pavimento una croce di fiammelle accese, da
un lato un piccolo monte e un palo annuncio di croce null'altro. Il maestro Fontanarosa, presentando la
serata, ci ha tranquillizzati: non è male che in chiesa si faccia teatro, anzi esso è nato qui, quando il
popolo, quasi del tutto analfabeta, incapace di accostarsi ai testi sacri, apprendeva la storia della
salvezza attraverso queste sacre rappresentazioni. Si è iniziato con l'entrata dei cori: il Laudate
Dominum di Faenza (diretto da Rosa Ricci) e la Schola Cantorum di S.Maria di Alfonsine. Un
bell'insieme di voci maschili e femminili, un unico coro. Subito ci siamo trovati nel cuore della Pasqua,
l'annuncio di una passione che si consumerà a breve, mentre il coro intonava i canti accompagnati dal
suono del violino e dall'organo. I ragazzi dell'oratorio, del gruppo Scout, della parrocchia di Rossetta
sono entrati in scena, accompagnati da voci fuori campo. Ci hanno rappresentato per quadri l'annuncio
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3 aprile 2015
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Il Piccolo
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della cattura di Gesù, lo sconcerto di Maria, la sua incredulità. Segue il breve processo, la condanna, gli
insulti, gli sputi. Tutto questo ci dicono i canti, tutto si compie come era annunciato. Compare la croce,
sulle spalle di Gesù, la corona di spine, i chiodi, il martello, i soldati che compiono il loro lavoro. Cristo
viene innalzato e crocifisso, e Maria? Cosa può fare di fronte a tale scempio? Mentre il coro intona i
canti: Chi ci separerà, Panis Angelicus, inizia il lungo silenzioso accorato lamento Il pianto della
Madonna, il pianto di ciascuna madre di fronte al dolore e alla morte del figlio e ancora di più di un figlio
innocente. Ma Gesù nella croce ha ancora un compito: affidare a Giovanni, discepolo prediletto la
povera madre, e affidare a Maria, Giovanni e tutti i compagni che ha incontrato nel mondo, perché li
assista e sia madre di tutti. Gesù muore, e viene deposto dalla croce tra le braccia di Maria; per lei non
c'è consolazione, nel suo cuore essa è stata crocifissa assieme al figlio. C'è un momento in cui siamo
tutti attoniti, c'è un silenzio in chiesa che non è vuoto, ma denso, pieno di commozione. Sono certa che
come me, qualcuno ha pianto e sento di dover dire grazie ai tanti che col proprio lavoro e impegno, ci
hanno offerto questa emozione. È stato un lavoro corale, in cui due cori di città diverse, si sono uniti,
gruppi educativi si sono uniti, adulti e ragazzi si sono uniti. Prendendo a prestito un proverbio, mi vien
da dire che questa volta: l'unione non ha fatto la forza, ma la bellezza. Grazie a tutti!. Anna Forlivesi ed
Edda Lippi
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3 aprile 2015
Il Piccolo
Unione bassa romagna periodici
Funzionario Ue a scuola
Questa mattina il funzionario UE Massimo
Toschi ha incontrato i 70 ragazzi delle scuole
medie di Sant'Agata sul Santerno. All'incontro
erano presenti anche il Sindaco Enea Emiliani,
il vicesindaco Lilia Borghi, la dirigente
scolastica Alda Barbi e alcuni professori.
L'incontro è stato molto intenso e coinvolgente
e si è parlato degli sforzi che enti come ONU e
Unione Europea (in cui Toschi ha lavorato o
lavora tuttora) compiono per affermare nel
mondo i diritti fondamentali dell'uomo e in
particolare quelli dell'infanzia. Dal problema
delle mine antiuomo in Eritrea ai problemi
della droga e armi in Brasile, fino alla povertà
e allo sfruttamento di Haiti e alle più vicine
problematiche dei bambini Rom e richiedenti
asilo politico in Europa. I ragazzi hanno
ascoltato molto attentamente la lezione,
ponendo numerose domande e dimostrando
interesse per queste tematiche, anche molto
dure.
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3 aprile 2015
Il Piccolo
Unione bassa romagna periodici
Una ceramica in dono a don Samorì
MERCOLEDÌ 25 MARZO, UNA NUTRITA
DELEGAZIONE DELLA COMUNITÀ DI
S.POTITO, SI È RECATA A TRAVERSARA
PER DONARE UN PIATTO IN CERAMICA A
DON GIOVANNI SAMORÌ, PARROCO DELLA
FRAZIONE DI LUGO PER TRENT'ANNI, DA
GENNAIO 2015 A TRAVERSARA E
BONCELLINO. L'OPERA, DI GRANDI
DIMENSIONI, È STATA CREATA DAL
MAESTRO CERAMISTA ROBERTO FABBRI,
INSEGNANTE PRESSO IL LICEO ARTISTICO
BALLARDINI' DI FAENZA. UN DONO ­ HA
DETTO DON GIOVANNI ­ CHE MI
RICORDERÀ ANCHE VISIBILMENTE
QUELLO CHE GIÀ È SEMPRE VIVO E
PRESENTE NEL MIO CUORE.
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2 aprile 2015
Ravenna & Dintorni
Unione bassa romagna periodici
NEL 1997 TORRISI CONTRO LA FRANCIA
Prima del 31 marzo non succedeva da diciotto
anni che un ravennate giocasse una partita
con la maglia della nazionale maggiore di
calcio: l'ultimo prima di Mirko Valdifiori fu
Stefano Torrisi l'11 giugno 1997 a Parigi contro
la Francia che l'anno seguente avrebbe poi
conquistato il Mondiale. Anche in quel caso
un'amichevole: contro i transalpini al Parco dei
Principi finì 2­2 (reti di Zidane, Casiraghi,
Djorkaeff, Del Piero), era l'Italia allenata da
Cesare Maldini e Torrisi entrò al 46'
sostituendo Alessandro Costacurta. A quel
tempo il difensore ravennate, nato nel 1971 a
Villanova di Bagnacavallo e cresciuto nelle
giovanili del Russi come Valdifiori, militava in
serie A con la maglia del Bologna dopo le
stagioni con Modena, Ravenna (vincendo il
campionato di C2 e C1), Reggiana e Torino.
Nel 1998 si trasferì a Madrid all'Atletico che in
panchina aveva Arrigo Sacchi da Fusignano.
Ha chiuso la carriera da professionista nel
2007.
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2 aprile 2015
Ravenna & Dintorni
Unione bassa romagna periodici
La spia ravennate dietro ai successi del grande
Milan
di Luca Manservisi Berlusconi lo chiamava «il
ministro degli esteri» del suo Milan. E tanto
potrebbe bastare per definire Natale
Bianchedi, nome storico e che ritorna puntuale
sulla bocca di qualsiasi ravennate abbia
sfondato o anche solo sfiorato il calcio che
conta. Braccio destro di Arrigo Sacchi nel
Milan dei cosiddetti Immortali, quello
considerato tra le squadre più spettacolari
della storia del calcio moderno, Bianchedi la
rivoluzione di Sacchi (il gioco a zona, il
pressing e la tattica del fuorigioco) l'aveva
anticipata da allenatore con il suo Bellaria tra
Promozione e quarta serie, quando con un
gruppo di giovani si fece notare anche al di
fuori della Romagna. Bianchedi era finito ad
allenare per caso, dopo una carriera da
calciatore finita a poco più di vent'anni a
Caltagirone, alle porte della serie C («Non
avevo la testa, e preferivo correre dietro alle
ragazze») e la successiva chiamata del
Fusignano, da cui partì la sua avventura in
panchina, sulle orme di Gigi Radice,
precursore negli anni settanta di quel pressing
a tutto campo divenuto poi l'arma dell'Arrigo
nazionale. Con Sacchi la collaborazione e
l'amicizia nascono in tempi lontani e si fanno più strette agli inizi degli anni Ottanta, quando si
scambiano consigli tattici anche via lettera. Poi nel 1987 Sacchi venne scelto da Berlusconi per
rilanciare il suo Milan. «Mi chiese di accompagnarlo subito, ma inizialmente preferii continuare ad
allenare a Bellaria, fino a che non mi chiamò disperato dopo l'eliminazione in coppa, con una squadra
spagnola...». Era l'Espanol, nei 16esimi di Coppa Uefa. L'avventura di Sacchi al Milan era iniziata male.
Poi si raddrizza fino a diventare straordinaria, probabilmente anche grazie a Bianchedi, che parte così
per Milano per diventare quello che poi sarà considerato da tutti come la spia di Sacchi, l'osservatore
spedito in ogni parte del mondo per trovare giocatori funzionali al gioco del tecnico fusignanese o a
spiare le squadre avversarie. «La difficoltà del mio lavoro stava nel cercare di capire come un
determinato giocatore poteva inserirsi nel gioco di Arrigo racconta Bianchedi , che non significava solo
valutare qualità tecniche, ma leggergli qui (con due dita indica la fronte, ndr), capire se aveva i tempi di
gioco giusti e anche scoprire la sua vita fuori dal campo». Il primo colpo fu quello che segna
probabilmente l'intera carriera di Bianchedi da osservatore. «Fui inviato in Spagna per Ronald Koeman
(storico centrocampista olandese del Barcellona, a quei tempi al Psv Eindhoven, impegnato in coppa
contro il Real Madrid, ndr) ma non mi sembrava il giocatore ideale per il gioco di Sacchi». Piuttosto,
Bianchedi si innamora di un certo Frank Rijkaard che formerà insieme a Gullit e Van Basten (loro due
già al Milan all'arrivo di Bianchedi) il leggendario trio degli olandesi. «E l'acquisto di Rijkaard fu la prima
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2 aprile 2015
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Ravenna & Dintorni
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vittoria di Sacchi su Berlusconi. Il presidente infatti al posto dell'olandese voleva l'argentino Borghi, ma
Sacchi lo convinse...». Su pressioni ovviamente di Bianchedi, che si schermisce. «Il merito è sempre di
chi ci mette i soldi, di chi compra il giocatore... ». L'asso olandese («con lui avevo un rapporto
particolare, sapeva che l'avevo portato io in Italia») finirà con il coincidere forse con il momento più bello
della storia di Bianchedi, decidendo con un suo gol la finale di Coppa Campioni di Vienna con il Benfica
del 1990. Quindici giorni prima quella partita, Bianchedi era a Lisbona a seguire gli allenamenti del
Benfica di Sven­ Goran Eriksson. «Stavano insistentemente provando una mossa anti­ Arrigo ricorda
ancora Natale per cercare di arginare l'ormai celeberrima tattica del fuorigioco di Sacchi. Gliene parlai
nel dettaglio...». Come sempre, al telefono fisso, nell'era pre­cellulare, una volta arrivato in albergo,
anche nel cuore della notte, e rigorosamente in dialetto romagnolo. In quell'occasione Sacchi grazie a
Bianchedi studiò una contromossa che rese la finale contro il Benfica poco spettacolare, quasi senza
fuorigioco (una stranezza per il Milan di quegli anni), decisa solo da un inserimento del centrocampista
olandese. E i meriti di Natale vengono riconosciuti con l'emozionante applauso di tutta la
decidensquadra al suo arrivo (in ritardo) alla cena dopo la finale vinta. Tra gli altri ricordi nitidi di quegli
anni c'è l'incontro con Maradona, a un evento di beneficenza a Venezia. «Con Arrigo scherzando
pensammo di buttarlo giù dal vaporetto ricorda sorridendo Natale , ma in realtà ci parlò di alcune
difficoltà con il suo allenatore, Ottavio Bianchi, e fu come se ci avesse aperto la strada per la rimonta...».
Era il primo anno di Sacchi al Milan, quello che finì con la vittoria al San Paolo proprio contro il Napoli di
Maradona, il sorprasso e il primo scudetto dell'era Berlusconi. L'avventura di Bianchedi in rossonero
prese una pausa con l'addio di Sacchi del 1991: pochi mesi dopo erano entrambi di nuovo insieme, ma
nella nazionale italiana. «Così oggi posso dire, senza timore di smentite, di essere l'unica persona in
Italia, allenatori a parte, ad essermi dimesso di mia volontà da Milan e Nazionale, mica poco...». Il
rapporto con gli Azzurri, infatti, non è mai decollato e dura pochi mesi, fino al torneo negli Stati Uniti del
1992, preparatorio ai mondiali di due anni dopo che Sacchi perderà ai rigori contro il Brasile. In
Nazionale Bianchedi non manda giù le ingerenze politiche, la presenza di molte persone che secondo
lui poco avevano a che fare con il calcio. «Sono arrivato che non ero nessuno, rispetto allo staff degli
azzurri, e certo non sembravano essere felici, in federazione. Arrigo voleva che fossi io ad andare alle
partite, ma per due volte, a Roma e Milano, non trovai gli accrediti e me ne tornai a casa». Poi il ritorno
al Milan, senza più Sacchi, ma voluto da Fabio Capello che ne aveva raccolto l'eredità. Di quei tempi è
l'innamoramento (calcisticamente parlando) per un ragazzino di nemmeno 18 anni che si chiamava
Ronaldo. «Lo andai a osservare in Brasile, dove ormai ero di casa, nel derby tra il suo Cruzeiro e
l'Atletico Mineiro e rimasi impressionato. Al mio ritorno, poche ore prima la finale di Coppa dei
Campioni di Atene (quella storica in cui il Milan strapazzò il favoritissimo Barcellona di Johan Cruijff,
ndr), Capello mi chiese se era davvero così forte e se era già pronto per il Milan. Risposi di sì». Ma
Berlusconi non lo comprò. «Probabilmente non lo prese neanche mai in considerazione, pian piano
furono altre logiche a prendere il sopravvento nel calcio mercato, si compravano giocatori solo legati a
certi giri, a certi procuratori, per fare un favore a qualcuno o per non rovinare i rapporti con qualcun
altro». Di Berlusconi, però, Bianchedi ha un ricordo naturalmente positivo. «Era un grandissimo
presidente, aveva sempre tutto sotto controllo. A volte mi diceva, Bianchedi quanto mi piacerebbe fare il
suo lavoro per qualche giorno, sempre in giro per il mondo!. E io gli dicevo che anche a me sarebbe
piaciuto fare cambio. E che si preparasse anche a congelarsi al freddo. Come quella volta a Monaco di
Baviera, per esempio, dove per non farmi riconoscere vidi l'allenamento da sopra una collinetta sotto la
neve con solo un cannocchiale e senza neppure i guanti». Dopo i primi tempi, infatti, tutti gli addetti ai
lavori iniziarono a riconoscere la spia inviata dal Milan. «E i giornalisti appena mi vedevano fiutavano la
notizia. Cercavo più che potevo di passare inosservato, come quella volta a vedere l'Antwerp, in Belgio,
che facevo finta di leggere un giornale in fiammingo ma poi non seppi rispondere alla domanda di un
tifoso locale, non capendo la lingua...». Tra i colpi che hanno avuto la benedizione di Bianchedi di quegli
anni anche quello del Pallone d'oro Jean­ Pierre Papin. «Lo voleva Berlusconi, non era un giocatore in
grado di inserirsi in un gioco di squadra, ma era un finalizzatore. A fine allenamento, quando ancora era
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2 aprile 2015
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Ravenna & Dintorni
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in Francia, era impressionante vederlo esercitarsi in area di rigore, facendo gol anche da bendato...».
La seconda parte di vita rossonera di Bianchedi (prima di terminare la propria carriera al Parma con
Carlo Ancelotti) coincide anche con il ritorno di Sacchi (dopo la parentesi Tabarez, che Natale ricorda
come «un gran signore») nel 1997, «l'anno del disastro». In quel momento c'è anche una frizione tra i
due amici. «Sacchi resterà nella storia del calcio grazie a una grande intelligenza e alla sua capacità di
assemblare, di prendere il meglio di alcuni suoi maestri, come il colombiano Francisco Maturana, che
personalmente considero il Cézanne degli allenatori (Natale è un appassionato d'arte, al punto da finire
con il farsi regalare alcune riproduzioni di dipinti dagli inservienti del museo del Prado di Madrid, dove
tornava ogni volta che poteva, ndr). Ma Sacchi aveva una sola idea di calcio e non c'è niente di più
pericoloso di un'idea, quando è la sola che abbiamo. Lui, praticamente, ha allenato solo una squadra,
quella dei giocatori del Milan. Un vero allenatore di caratura internazionale, invece, deve essere in
grado di adattarsi ed esaltare le qualità dei grandi giocatori in un'organizzazione di gioco. Oggi è la
frecciata finale Arrigo è invece finito, ed è un peccato, a parlare di calcio, ma più con compiacenza che
con competenza».
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DI LUI NE PARLA ANCHE SACCHI NEL SUO
LIBRO: «MA ARRIGO FA GOSSIP SU UNA
RAGAZZA...»
Lo chiamano il Profeta di Fusignano. Dalla
panchina del Milan ha plasmato quella
squadra ribattezzata degli Immortali con cui
tra 1987 e 1991 ha vinto uno scudetto, due
Coppe Campioni, due Intercontinentali.
Insomma il massimo a livello italiano e
mondiale per una squadra di club. Arrigo
Sacchi, 69 anni, racconta la sua carriera da
allenatore in un libro Calcio Totale scritto con
Guido Conti e uscito in libreria l'ultima
settimana di marzo (Mondadori). La storia di
Sacchi, sconfitto in finale di Coppa del Mondo
dal Brasile nel 1994, parte dal piccolo paese
natale a una trentina di chilometri da Ravenna,
gioca terzino sinistro ma capisce subito di non
essere tagliato per il calcio giocato e sarà
Alfredo Belletti, bibliotecario e maestro di vita,
il primo a suggerirgli un'altra via per rimanere
nell'ambiente. Dopo aver allenato nelle serie
minori, arriva al Parma e da lì, nel 1987
compie il grande salto verso il Milan. I
successi in rossonero gli valgono la nomina a
commissario tecnico della Nazionale dove
resterà dal 1991 al 1996. Nel 2000 abbandona
l'allenamento e alterna l'attività di opinionista
con incarichi da direttore tecnico. Dal 2010 al
2014 è stato coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili. Nel libro Sacchi, cita inevitabilmente anche il
suo osservatore, il ravennate Natale Bianchedi, che intervistiamo in questa pagina e a cui chiediamo un
parere anche sul libro del suo vecchio amico. «Non l'ho letto, ma me ne ha parlato un amico comune e
non ho capito bene il significato di questo scritto. Di certo mi aspettavo qualcosa di diverso. Se è
positiva la presentazione del suo calcio, storicamente interessante, mi sarei aspettato invece un
approfondimento sul calcio di oggi, così nettamente diverso da quello che inventò lui. Però attacca
Natale in alcuni episodi mi pare sia stato poco coerente, vedi Mondiale in America e l'esperienza a
Madrid. So poi che nel libro ha fatto del gossip riguardo a una mia avventura all'estero con una ragazza.
Molto probabilmente gli sarebbe piaciuto essere lui il protagonista di quella storia. Io invece, al suo
posto, del suo passato non avrei parlato...».
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Dalla D alla Terza Categoria In provincia guida la
Ribelle
A quasi tre anni dal nuovo fallimento e a 14
dall'ultimo campionato disputato in serie B, il
Ravenna non è più la squadra di riferimento
classifiche alla mano della nostra provincia. Al
vertice troviamo infatti nella stagione in corso
la storica Ribelle della piccola frazione di
Castiglione di Ravenna che, dopo la
promozione della primavera scorsa, sta
disputando unica squadra ravennate un
prestigioso campionato di serie D, quarta serie
nazionale, massimo livello dilettantistico (ma
che di dilettantistico ha ormai poco) della Figc,
la Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Proseguendo nella panoramica delle società
della nostra provincia, il Ravenna si trova un
gradino sotto, attualmente seconda in
classifica (posizione che gli consentirebbe di
disputare gli spareggi promozione per tornare
finalmente almeno in serie D) nel girone B del
campionato di Eccellenza, allo stesso livello di
altre realtà consolidate del panorama
dilettantistico ravennate: Alfonsine, Faenza,
Conselice e Massa Lombarda. Scendendo
ancora la lista dei campionati, ecco che in
Promozione troviamo (anche se non nello
stesso girone) habitué come Lavezzola,
Bagnacavallo, Cotignola, Classe e San Patrizio insieme a nobili decadute come Russi e Cervia e
piccole realtà sempre più in ascesa come Savarna, Fosso Ghiaia e San Pietro in Vincoli. Sono queste le
16 realtà che rappresentano la provincia di Ravenna nei campionati più prestigiosi tra quelli
dilettantistici, a cui si devono aggiungere le 12 società di Prima Categoria (Riolo Terme, Del Duca, San
Pancrazio, Sparta, Castelbolognese, Reda, San Zaccaria, Savio, Marina, Reno, Solarolo e Pinarella), la
ventina abbondante di Seconda Categoria e la ventina del campionato di più basso livello
(tecnicamente parlando) gestito dalla Figc, quello di Terza Categoria, per un totale complessivo di oltre
70 società, molte delle quali sono impegnate anche nei campionati giovanili (a cui partecipano anche
altre undici società che non hanno invece una prima squadra). Per quanto riguarda i tesserati, tra atleti
(la stragrande maggioranza) e dirigenti, sono 2.810 i dilettanti (serie D esclusa, dall'Eccellenza in giù e
Juniores compresi) in provincia (ovviamente non per forza tesserati per società ravennati) a cui si
aggiungono i 4.980 del settore giovanile
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Nel 2010/11 l'ultimo campionato da prof poi il declino
giallorosso
Dopo il terremoto del calcioscommesse, dopo
gli scossoni del passaggio di proprietà da
Fabbri a Aletti, dopo il fallimento della società,
il calcio della città di Ravenna si è ritrovato in
Promozione al via della stagione 2012/13 con
una società cooperativa denominata Ravenna
Sport 2019. La vittoria del campionato di una
categoria che rappresenta il sesto gradino a
scendere dalla serie A è valsa la promozione
in Eccellenza dove tuttora militano i giallorossi.
Verso il finale di stagione si ritrovano a
contendersi la vittoria con Alfonsine e
Sammaurese: chi vince sale in D. L'ultimo
campionato tra i professionisti è stato il 2010­
11 (Prima divisione), l'ultimo in B nel 2007/08.
Oggi la squadra si chiama Ravenna Footbal
Club.
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Duemila gli amatori in campo tra Uisp e Csi
C'è il calcio dei professionisti quello di Serie A,
B e Lega Pro e c'è il calcio dei dilettanti, quello
dalla serie D alla Terza Categoria di cui
scriviamo in questa pagina. E poi c'è tutto il
mondo di quelli che a pallone ci giocano solo
per divertimento, il calcio amatoriale, quello
dove spesso i giocatori si ritrovano
direttamente alla partita senza neppure fare
allenamento. E se nei dilettanti quasi ovunque
per giocare si riceve anche un rimborso
spese, tra gli amatori si deve pagare invece la
(piccola) quota annuale di iscrizione. In
provincia di Ravenna il calcio amatoriale è in
mano soprattutto alla Uisp, che ha organizzato
i primi campionati nel 1952. Oggi il movimento
conta in totale 22 società affiliate, suddivise in
due campionati, quello Amatori (con 26
squadre divise in quattro gironi tra Ravenna,
Lugo, Imola e Faenza) e quello riservato agli
Over 35, organizzato in collaborazione con
Forli­ Cesena nel quale partecipano 8 squadre
ravennati. Il comitato di Ravenna può contare
su 845 tesserati (a cui vanno aggiunti il
migliato tra Lugo, Faenza e Imola). Poi c'è il
movimento del Csi (centro sportivo italiano)
che è giunto alla 36esima edizione del
campionato con 15 squadre, circa 400 tesserati e un'età media sui 30­35 anni.
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A LUGO I DJ­BALLERINI CASCAO&LADYMARU
Serata sicuramente sopra le righe quella in
programma venerdì 3 aprile al Cca Lughé di
Lugo (via dell'Industria 23/1), con il
concertoperformance di Cascao & Lady Maru,
duo romano di producer, dj, ballerini, agitatori
culturali che definisce la propria musica come
ethno­punkelectropop. Dalle 22.
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Api da salvare per salvare l'ambiente
Troppe api morte possono essere un segnale
d'allarme da non sottovalutare per la salute
ambientale. Qualora gli apicoltori rilevino
mortalità nei loro alveari, anche per il sospetto
di trattamenti insetticidi, sono tenuti a
segnalare tali episodi al Servizio Veterinario
dell'Ausl presso le sedi territoriali per le
verifiche del caso (Ravenna via Fiume
Abbandonato 134, tel 0544­286860;
Bagnacavallo via Vittorio Veneto 8, tel 0545­
283083; Faenza via Zaccagnini 22, tel 0546­
602524). Le api si stanno rendendo sempre
più indispensabili al genere umano; esse infatti
migliorano l'impollinazione delle piante e
apportano notevoli benefici alle produzioni
agricole e all'ambiente in generale,
partecipando in maniera significativa al
mantenimento della biodiversità. La
sopravvivenza delle api però è messa a dura
prova sia per il rischio di malattie, anche
esotiche, sia per i cambiamenti ambientali e
climatici; le stesse pratiche agricole, da una
parte richiedono la presenza delle api, ma non
sempre le rispettano a sufficienza. Agli
apicoltori spetta quindi il ruolo non facile di
accudirle e renderle produttive, preservandole
per quanto possibile dai pericoli. Oltre ad ottenerne un proprio reddito, legato in particolare alla
produzione del miele, gli apicoltori assicurano benefici complessivi al sistema produttivo e
all'ecosistema. L'apicoltura infatti è riconosciuta attività apistica di interesse nazionale (art. 1 Legge
313/2004); è necessario pertanto che le attività umane la rispettino. Al fine di prevenire episodi di
mortalità delle api legati all'uso indiscriminato dei fitofarmaci, s'invitano tutti gli utilizzatori di tali prodotti
(in particolare gli operatori del comparto agricolo), ad impiegarli nel pieno rispetto delle norme di
settore. In particolare si ricorda che sono vietati* i trattamenti con insetticidi, acaricidi e con altri presidi
sanitari tossici per le api sulle colture durante il periodo di fioritura, dalla schiusa dei petali alla caduta
degli stessi (sono ammessi solamente i trattamenti con fungicidi non tossici per le api). Sono
ugualmente vietati i trattamenti insetticidi e acaricidi durante la fioritura di erbe spontanee e sottostanti
le piante da trattare. L'Ausl invita inoltre tutti gli apicoltori ad adempiere alle nuove misure dell'Anagrafe
Apistica Nazionale; eventuali informazioni possono essere chieste al Servizio Veterinario della Ausl o
alla Ara Associazione Romagnola Apicoltori Bagnacavallo via Libeccio 2/B, tel 0545­61091.
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CASTEL BOLOGNESE | A breve la relazione del Bacino Reno.
Frana la riva del Senio, «il fiume merita di più»
ne continuativa e più appropriata ad un'
infrastruttura tanto delicata».
Dopo l' assemblea pubblica tenuta all'
auditorium «Corelli» di Fusignano, a cui hanno
partecipato gli enti locali, l' assessore
regionale Paola Gazzolo e i tecnici del Servizio
Tecnico di Bacino Reno, le carte in tavola non
sono state stravolte.
L' attenzione è alta, ma le risorse, per un
territorio fragile, sono poche. «Il fiume Senio ­
commenta l' assessore Giovanni Morini ­
merita sicuramente di più. Abbiamo verificato
il problema e allertato la Prefettura, la
Protezione civile regionale e i volontari locali,
oltre al Servizio tecnico di Bacino Reno che ha
compiuto un sopralluogo e nei prossimi giorni
ci fornirà una relazione dettagliata sulla
situazione in essere e sugli interventi da
portare a termine. Il Servizio tecnico di bacino
Reno è sempre stato solerte negli interventi di
emergenza, ma meno nelle attività di
prevenzione manutenzione. Non manca la
volontà politica, mancano le risorse.
E buone novità potrebbero arrivare dall'
accordo stipulato tra Regione e ministero, che
dovrebbe destinare nuove risorse a questo
tipo di interventi. Il fiume Senio, ribadisco,
merita più attenzione. La raccolta firme per il
'contratto di fiume' è legittima e, se prenderà
piede, verrà tenuta in considerazione. Non ho
firmato, ma potrei anche farlo».
SAMUELE STAFFA
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BAGNACAVALLO | Il vicesindaco Matteo Giacomoni risponde al coro dei contrari.
Alimentari nell' Area Naviglio, «ma è un atto dovuto
per legge»
Si avvicina l' arrivo di un supermarket di 1500
metri quadrati nell' Area Naviglio alle porte di
Bagnacavallo e cresce la tensione assieme al
coro di condanna nei confronti dell'
operazione. Dopo il via libera del consiglio
provinciale di martedì 31, a metà aprile la
variante al Piano particolareggiato, quella che
cancellerà il limite massimo di 250 metri
quadrati per l' insediamento di attività
commerciali del settore alimentare, passerà
tra i banchi del consiglio comunale
bagnacavallese.
«Ma non è certo una scelta politica del
C o m u n e d i Bagnacavallo ­ s o t t o l i n e a i l
vicesindaco Matteo Giacomoni ­ piuttosto un
atto dovuto». La nostra volontà politica è quella
di dieci anni fa, che prevedeva la realizzazione
di servizi, dall' albergo alla mensa, a servizio
delle imprese e della città».
Cinque anni fa era stato colosso dei discount
Euro spin ad avanzare a Stepra la richiesta
per insediare nell' Area Naviglio un punto
vendita. Allora, il regolamento che disciplinava
l' assegnazione dei lotti imponeva, proprio alle
realtà del settore alimentare, di insediare u
punto vendita con una su cie massima
pavimentata di 250 metri quadrati. In altre
parole, spazio a piccoli spazi vendita, no a
grandi supermercati. Dieci anni fa, quando
venne redatto il primo regolamento, si
pensava a uno spazio mensa a servizio delle aziende che, nel corso degli anni, avrebbero dovuto
insediarsi nell' Area Naviglio che, tuttavia, non è decollata. Quindi semaforo rosso. Poi è passata
parecchia acqua sotto i ponti e non è detto che lo stesso gruppo sia ancora interessato all' affare.
Stepra è una società in mano alla Provincia di Ravenna e alla Camera di Commercio ed è partecipata,
per percentuali di scarso rilievo, dai Comuni della provincia di Ravenna, Bagnacavallo compreso. Oggi
Stepra è in stato di liquidazione. La crisi ha sconvolto le previsioni e toccato duro tutti. Ma nonostante le
difficoltà societarie (oggi è guidata da un liquidatore che ha il compito di traghettare la società verso lo
spegnimento), da Stepra sono arrivate in questi anni nuove richieste al Comune di Ba gnacavallo per
modificare il Piano particolareggiato e renderlo più 'appetibile' per gli imprenditori che lavorano in
questo campo.
«Dopo le nuove normative che hanno ispirato le liberalizzazioni nel campo del commercio che arrivano
dal Governo Monti ­ spiega il vicesindaco Giacomoni ­ i Comuni, dopo aver individuato le aree
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commerciali, non hanno più questa discrezionalità e non possono più far valere questi limiti. In
riferimento a chi contesta questo passaggio, penso faccia comodo trovare un nemico tra gli
amministratori, ma dopo attente valutazioni sul piano legale, abbiamo accertato che per il Comune di
Bagnacavallo si tratta di un atto dovuto per legge».
La vicenda ha innescato un folto coro di voci contrarie all' operazione, a partire dalle associazioni di
categoria, che spianerebbe la strada all' arrivo di un' attività commerciale del settore alimentare di
medie dimensioni in un territorio già saturo, già abbondantemente coperto. Ascom Confcommercio,
Confesercenti, ad esempio, sono contrari da tempo. E non è passato l' emendamento presentato da
Gianfranco Spadoni che proponeva al consiglio provinciale di rivedere le superfici edificabili. «A chi
serve?» domanda Raffaele Gordini, presidente di Confcooperative Ravenna e della coop. Cpda, che
gestisce i due punti vendita Co nad a Bagnacavallo. «Non serve a Stepra ­ continua Gordini ­ che è
idazione: questa opera e, per l' azienda, sarebbe a goccia nell' oceano.
on serve al Comune, iste le numerose polemiche innescate. Non erve agli operatori del erritorio, a cui si
chiee di valorizzare i centri rici mentre si rischia di ruire veri e propri 'momili a quelli realizzati . E non
serve ai bagnacavallesi: fino a tre anni fa c' erano 1700 metri quadrati di superficie pavimentata
destinata alla vendita alimentare, poi ne sono arrivati altri 1500, per un totale di 3200.
Ora se ne vogliono realizzare altri 1500. A chi serve?».
«Sono d' accordo con chi sostiene che si tratti di un territorio già saturo ­ aggiunge Giacomoni ­ e la
nostra volontà politica era quella di portare servizi nell' Area naviglio e continuare a lavorare sul centro
storico. Ribadisco: si tratta di un atto dovuto per legge».
SAMUELE STAFFA
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LUGO | Il presidente Vincenzo Coletta: «Più scambi e partecipazione»
L' associazione gemellaggi punta ai partner europei
«Quest' anno puntiamo molto a coinvolgere la
cittadinanza lughese e le scuole affinché ci sia
una sempre maggiore partecipazione,
conoscenza e scambio di esperienze con le
nostre città gemellate» spiega Vincenzo
Coletta, presidente dell' Associazione
gemellaggi di Lugo, che nella serata di lunedì
30 ha lanciato il programma del sodalizio per il
2015.
«Già con la presenza dell' Associazione alla
recente cena per il Capodanno Cinese
abbiamo espresso la volontà affinché venga
rinnovato il Patto di Amicizia che ci lega a Tai'
an». Ma è soprattutto alle città gemellate
europee che il program ma delle iniziative
focalizza l' attenzione: «Abbiamo inserito a
calendario la proposta, aperta a tutti e in
collaborazione con altre associazioni lughesi,
di viaggi nelle nostre città gemelle­ continua il
presidente dell' associazione ­: il primo è in
programma domenica 21 giugno a Nervesa
della Battaglia, vicino a Treviso, in occasione
dell' Anniversario della Battaglia del Solstizio e
Commemorazione del pilota Francesco
Baracca. Penso sia superfluo sottolineare
come quest' anno, con l' avvio delle
celebrazioni legate al ricordo della Grande
Guerra, la visita al sacello dove morì l' eroe
lughese assuma un significato del tutto
particolare».
Ma le iniziative varcheranno anche i confini nazionali: «Lugo ha la fortuna di essere gemellata con città
ricche di fascino ed interesse ­ rileva Coletta ­: Choisy le Roi, a pochi chilometri da Parigi; Kulmbach,
città bavarese ricca di storia e capitale della birra; Wexford, il fascino dell' Irlanda. Per il 2015
proporremo viaggi in tutte e tre le città europee gemellate. Su richiesta della Società Podistica di Lugo
stiamo organizzando un viaggio a Choisy le Roi, con visita a Parigi e al 'Paris Air Show', in occasione
della 'Marathon de la Marne' in programma il 21 giugno; a fine luglio viaggio alla scoperta di Kulmbach
e della sua 'Festa della birra'; infine a Wexford e Dublino per Halloween».
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LUGO | Dall' Ipercoop più di 2800 euro per lo Ior
Venerdì 27 marzo, presso la sala di giunta
comunale della Rocca estense, si è tenuta la
cerimonia di consegna del ricavato del pranzo
organizzato da dipendenti e soci dell' Ipercoop
di Lugo lo scorso 18 gennaio. Il pranzo è stato
organizzato in ricordo dell' ex direttore dell'
Ipercoop di Lugo Alberto Zecchini, deceduto
prematuramente. La sua scomparsa ha
motivato i dipendenti che hanno deciso di
organizzare un pranzo presso il Centro sociale
«Il Tondo» il cui ricavato (2.874 euro) è stato
interamente consegnato allo Ior. Alla consegna
erano presenti l' assessore Silvia Golfera, il
presidente dei consiglieri Ipercoop della zona
Romagna uno Alvaro Valmori, Gianni Michele
Turolla direttore medico del reparto oncologico
dell' Umberto I di Lugo, il rappresentante dello
Ior Rositano Tarlazzi, lo chef Ciro de Marco
(«Le mani in pasta» di corso Garibaldi), e
numerosi consiglieri Ipercoop Lugo.
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FUSIGNANO | Il sindaco Nicola Pasi sul bilancio comunale 2015.
«Risparmio e manutenzione per non toccare tasse e
tariffe
La coperta è sempre più corta.
Quindi occorre risparmiare e razionalizzare
per far tornare i conti. Nonostante tutto, il
Comune di Fusignano, così dice la proposta di
bilancio 2015, quest' anno punta ad investire
800mila euro in opere pubbliche senza andare
nelle tasche dei cittadini «Viviamo la stessa
sofferenza che vivono gli altri, forse anche di
più ­ spiega il sindaco Nicola Pasi ­. Le entrate
sono ridotte ai minimi storici: per gli oneri di
urbanizzazione, ad esempio, nell' ultimo
periodo sono arrivati circa 50mila euro all'
anno. Ma non vogliamo piangerci addosso e
siamo consapevoli degli sforzi profusi dalle
stesse famiglie.
Per questo abbiamo spinto molto sulla
razionalizzazione. Basti pensare che i
dipendenti comunali sono 15, meno che a
Sant' Agata, e l a s p e s s a d e l l a n u o v a
amministrazione non supera, se pensiamo al
punto di vista dei singoli cittadini, 12 euro all'
anno pro capite. Nonostante tutto, riusciremo a
chiudere questo bilancio. Ma se nei prossimi
anni il governo non smetterà di rovesciare la
responsabilità del bilancio nazionale sugli enti
locali, allora toccherà ai cittadini».
Ci saranno brutte sorprese per i
fusignanesi per tasse e tariffe?
«Stiamo procedendo con l' omologazione di
tasse e tariffe, a partire dalle scuole. Il servizio di mensa scolastica, grazie alla gara unica per il territorio
della Bassa Romagna, costerà qualcosa in meno. Il servizio di trasporto scolastico vedrà un piccolo
ritocco verso l' alto, ma chi fruirà del trasporto potrà contare sul risparmio nella refezione. E manterremo
gli impegni per sociale, sport e cultura«.
Cosa fare per risparmiare?
«Quest' anno, puntiamo a recuperare 100mila euro rispetto allo scorso anno lavorando su tre voci.
In primo luogo, ricontrattando le forniture con Hera e altri soggetti, grazie alla forza contrattuale dell'
Unione e grazie alle nuove competenze acquisite con l' associazione dell' ufficio tecnico di Fusignano e
Lugo. In secondo luogo, gestiremo più responsabilmente alcuni impianti, a partire dal riscaldamento
della sala del consiglio comunale: può sembrare un gesto simbolico, ma il costo è paragonabile a quello
di quattro appartamenti. Terzo, investiremo sulla qualificazione energetica degli edifici pubblici».
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Quante sono le risorse a disposizione per gli investimenti del 2015?
«Abbiamo predisposto un piano degli investimenti da 800mila euro.
Non sono tanti, ma ad oggi è il massimo che il nostro comune può mettere in campo senza accendere
nuovi mutui. Tale cifra è possibile in via straordinaria per il 2015 grazie alla positiva chiusura della
vertenza sull' esproprio per l' asilo nido che restituisce al bilancio del comune 438 mila euro. Il Comune
aveva impegnato 500mila euro presso la Cassa depositi e prestiti in attesa della soluzione della
controversia, chiusa a favore del Comune, salvo un piccolo ritocco sulla cifra dovuta come indennizzo.
Questa somma non verrà utilizzata per chiudere 'buchi' nella spesa corrente, ma interamente dedicata
agli investimenti».
Come verrà investita la cifra?
«Non saranno 'grandi opere', ma manutenzioni straordinarie, a partire da via Santa Barbara e via
Vittorio Veneto, del patrimonio pubblico. A tal fine è previsto un primo intervento di efficientamento
energetico nelle scuole, la sostituzione dei vecchi centralini telefonici per attivare la fibra ottica e disdire
le precedenti utenze telefoniche. Continueremo con il potenziamento della videosorveglianza nella zona
scolastica e la riduzione dei consumi della pubblica illuminazione. Abbiamo chiesto finanziamenti alla
Regione per la valorizzazione dei centri urbani.
Nel caso arrivassero, potremmo ampliare il Museo 'San Rocco' per dare una degna collocazione alle
opere di Annibale Bergamini. E viste le dimensioni di Fusignano, anche se non siamo tenuti alla
redazione di un Piano del traffico, vorremmo aprire il ragionamento per mettere in sicurezza e snellire i
punti più critici della circolazione, oltre a valorizzare la viabilità dedicata alle biciclette in campagna.
Sarebbe opportuno, ad esempio, lavorare sull' attraversamento del fiume Senio verso Masiera. Altre
risorse saranno dedicate alla manutenzione del verde, stimolando il contributo delle associazioni di
volontariato come l' Auser, una realtà credibile, che si è proposta per 'adottare' parchi ed aree verdi.
Compito dell' amministrazione è quello di mettere in moto le forze presenti in città, come lo stesso
Tavolo delle imprese».
A che punto siamo con la caserma dei Carabinieri? L' edificio, di proprietà privata, non è più adeguato
agli standard richiesti dall' Arma...
«Sentita la volontà del prefetto di non chiudere le attuali caserme, abbiamo spostato l' investimento
previsto in bilancio al 2017. Nel frattempo stiamo verificando anche soluzioni alternative, a partire da un
confronto con la proprietà dell' immobile».
SAMUELE STAFFA
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FUSIGNANO | Dai ragazzi del «Battaglia» la nuova
bandiera dell' Anpi
Grande affluenza mercoledì 25 marzo, all'
iniziativa dedicata alla nuova bandiera dell'
Anpi Fusignano. La nuova bandiera è stata
progettata dai ragazzi della scuola media del
comprensivo «Luigi Battaglia». Gli studenti
hanno scelto di rappresentare due ragazzi che
prendono in mano la vecchia bandiera,
circondati da un cerchio di stelle che,
ricordando i 18 caduti fusignanesi, rimandano
all' Europa unita. I ragazzi hanno poi deciso di
abbandonare il fucile del vecchio partigiano e
di aggiungere una bicicletta, simbolo delle
staffette e di libertà.
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BAGNACAVALLO | L' intervento lungo canale Naviglio e fiume Lamone.
Al via i lavori per allungare la pista ciclopedonale
I tecnici sono all' opera per allungare la pista
ciclopedonale lungo il canale Naviglio Zanelli e
valorizzare i percorsi dedicati alle due ruote, a
partire da quello sugli argini del fiume
Lamone. L' intervento è partito grazie ai
finanziamenti europei «intercettati» grazie al
progetto redatto dai tecnici bagnacavallesi e
presentato al Gal Delta 2000.
«L' idea ­ spiega l' assessore ai Lavori pubblici
Rita Contessi ­ è quella di mettere in rete l'
offerta ambientale, naturalistica e storico
culturale, valorizzando gli itinerari lungo le vie
d' acqua. Il progetto prevede la realizzazione
di un nuovo tratto di pavimentazione lungo il
canale Naviglio che dal percorso esistente si
allungherà fino all' incrocio con via Viazza
Nuova. Lungo il percorso verranno installati
panchine e cestini porta rifiuti, mentre saranno
installati quattro pannelli informativi
rispettivamente all' inizio della ciclabile nei
pressi di via Buozzi a Bagnacavallo, vicino al
Mulino Quercioli, di fronte alla Chiesa di Villa
Prati e all' incrocio con via attraversa il
territorio comunale di Bagnacavallo.
La spesa complessiva prevista è di circa
77mila euro, finanziata per 62mila euro grazie
a fondi europei, erogati tramite il Gal Delta
2000, mentre la parte restante è a carico del
C o m u n e d i Bagnacavallo. « I l a v o r i d i
manutenzione e l' installazione dei nuovi arredi
sono già in corso ­ spiega l' assessore Contessi ­. Gli altri interventi saranno realizzati entro la fine del
mese di aprile. L' inaugurazione è prevista per domenica 7 giugno nell' ambito della manifestazione
'Pedalêla cun la mag nêda longa'». (s.sta.
)
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CANTIERI | Il finanziamento regionale per Conselice e Cotignola.
Pronti 1,7 milioni di euro per consolidare i municipi
CONSELICE Il via libera è arrivato un po' a
sorpresa, ma le amministrazioni comunali di
Conselice e Cotignola, viste le consistenti cifre
messe a disposizione dalla Regione Emilia
Romagna, potranno lavorare per mettere nero
su bianco i progetti per il consolidamento
antisismico dei due municipi, quello che si
affaccia su corso Garibaldi (più di 1 milione di
euro) e quello che si affaccia su piazza Vittorio
Emanuele II (circa 666mila euro).
CONSELICE « L a R e g i o n e ­ s p i e g a i l
vicesindaco di Conselice, Roberto Zamboni ci
ha offerto in agosto la possibilità di presentare
istanza per ottenere finanziamenti finalizzati al
interventi di consolidamento antisismico del
municipio e nei primi giorni di marzo ci è
arrivata la risposta».
L ' a m m i n i s t r a z i o n e conselicese a v r à a
disposizione 1 milione e 36mila euro per
adeguare il municipio, struttura ritenuta
strategica in caso di eventi calamitosi, a partire
dai terremoti. «Il progetto riguarderà la parte
monumentale dell' edificio, quella che si
affaccia su corso Garibaldi e dovce ha sede l'
ufficio del sindaco ­ aggiunge Zamboni ­.
Abbiamo inserito la voce di spesa nel bilancio
comunale del 2015, anche se l' intervento
proseguirà per diversi mesi. E i cantieri
dovranno chiudere necessariamente entro il
2017. Si tratta di una somma importante, ora
va messo a punto il progetto».
Un finanziamento corposo, legato necessariamente al municipio, che non può essere «dirottato» su altri
edifici. «Stiamo valutando il progetto di recupero antisismico della attuale sede della scuola elementare
­ spiega il vicesindaco Zamboni ­ e per ora abbiamo accantonato il progetto per la realizzazione del
nuovo edificio tra la scuola media e il palazzetto. Ma questi fondi sono destinati al municipio».
COTIGNOLA Ammonta a circa 666mila euro la cifra assegnata all' amministrazione cotignolese per
metter mano al palazzo comunale. «Questi finanziamenti ­ spiega il vicesindaco Paolo Brambilla ­
derivano dalla normativa entrata in vigore nel 2009, poche settimane dopo il terremoto. Si tratta di una
cifra importante, che tuttavia verrà effettivamente riconosciuta sulla base del progetto da mettere a
punto con l' ausilio di tecnici specializzati. Ma un finanziamento di questa entità, che arriva dallo Stato e
non pesa sulle tasche dei cotignolesi, è un' occasione da non perdere».
SAMUELE STAFFA
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SANT'AGATA | Toschi dall'Ue alla scuola media
Il funzionario dell'Unione europea Massimo
Toschi ha incontrato nella mattinata di lunedì
30 marzo i 70 ragazzi delle scuole medie di
Sant'Agata s u l Santerno. All'incontro erano
presenti anche il Sindaco Enea Emiliani, il
vicesindaco Lilia Borghi, la dirigente scolastica
Alda Barbi e alcuni professori. L'incontro è
stato molto intenso e coinvolgente e si è
parlato degli sforzi che enti come ONU e
Unione Europea (in cui Toschi ha lavorato o
lavora tuttora) compiono per aff ermare nel
mondo i diritti fondamentali dell'uomo e in
particolare quelli dell'infanzia.
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BARBIANO | Venerdì 3 «Costa quel che costa»
Venerdì 3 aprile alle 20.30 nella sala comunale
di Barbiano di Cotignola, in piazza Alberico, la
società polivalente Barbiano e l' associazione
VitaCuoreVivo organizzano una serata all'
insegna della bicicletta. Ospite della serata
sarà il cotignolese Emilio Dalmonte,
funzionario europeo, che con l' ausilio di
fotografie racconterà del suo viaggio fatto nel
2010 per attraversare in bicicletta da costa a
costa gli Stati Uniti, dalla California fino alla
Florida; oltre 5000 km in 55 giorni. Dalmonte
ha raccontato il suo viaggio nel libro «Costa
quel che costa», che sarà acquistabile durante
la serata; il ricavato della vendita è devoluto
all' ospedale Santa Maria Nascente in Mbweni
(Tanzania), gestito dall' associazione Ruvuma
Onlus.
L' iniziativa è organizzata con il patrocinio del
Comune di Cotignola.
Per informazioni, contattare il numero
349/0732665, email gualandi.
[email protected].
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COTIGNOLA | I 5 Stelle abbandonano il consiglio
Durante il consiglio comunale di lunedì 30
marzo, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle
cotignolese, ha deciso in maniera unanime di
non partecipare alla votazione attinente il
piano di razionalizzazione delle società
partecipate dai comuni, e uscire dall' aula. «La
nostra protesta ­ dichiara il capo gruppo
consigliere Ilaria Ricci Picciloni ­ ha inteso
evidenziare come dietro a questi piani di
razionalizzazione, spacciati dal Governo come
un taglio di spesa, si nasconda in realtà il
banco di prova per la privatizzazione dei
servizi».
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COTIGNOLA | Criminologa nata in Svizzera: «Cercheremo il contributo di tutti»
Gabriella Fabbri è la nuova segretaria del Pd
E' Gabriella Fabbri, classe 1978, la nuova
segretaria del Partito democratico di
Cotignola. La sua investitura al vertice dell'
Unione comunale è stata ufficializzata dall'
assemblea congressuale di giovedì 26 marzo
celebrata a Palazzo Sforza.
Unica candidata alla successione di Ilva Fiori,
è nata in Svizzera e dopo aver abitato a
Ravenna è residente a Cotignola da 16 anni.
E' laureata in Scienze criminologiche per l'
investigazione e si occupa a tempo pieno dei
tre figli. «Ilva Fiori lascia una bella eredità ­
dice la neoelet ta segretaria ­, ha svolto un
lavoro importante e gettato le basi per quello
che saremo chiamati a fare.
E mi ha trasmesso la sua grande passione.
Posso solo ringraziarla».
Non verrà ufficializzata alcuna segreteria, ma
verrà affiancata da Enrico Rontini (segretario
circolo Cotignola), Stefano Folli (segretario
circolo Barbiano) e altri tesserati.
«Cercheremo di avvicinare la gente e favorire
il contributo di tutti i cittadini ­ aggiunge
Gabriella Fabbri ­ con aperture programmate
della nuova sede di via Matteotti.
Continueremo con gli incontri di 'Cittadinanza
attiva', dedicati a tesserati e non, e con
appuntamenti formativi utili a chi si vuole
avvicinare all' amministrazione comunale o,
più semplicemente, capirne mdi più».
Nella foto, da sinistra, il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari, la segretaria uscente Ilva Fiori, Gabriella
Fabbri e il segretario provinciale Michele De Pascale (s.sta.
)
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COTIGNOLA | Doppio colpo in una notte a due sportelli Unicredit.
Banda di ladri messa in fuga dai carabinieri
Si tratta probabilmente della stessa banda
che, a gennaio, ha messo a segno un colpo da
65 mila euro alla filiale UniCredit di Russi,
quella entrata in azione a Cotignola, poi, a
Piangipane, nella notte tra il 29 e il 30 marzo.
Ma questa volta i malviventi sono stati messi in
fuga dai carabinieri. Attorno alle 3 hanno
provato a forzare la cassa continua della filiale
in piazza Vittorio Emanuele, ma sono dovuti
fuggire perché è scattato subito l' allarme.
Nemmeno un' ora più tardi hanno
«agganciato» lo sportello bancomat della filiale
Unicredit di Piangipane con un cavo in ferro
collegato ad un carro attrezzi rubato, nella
sera, a Bologna, ma non sono riusciti a
sradicarlo. Le gazzelle del nucleo operativo e
radiomobile dei carabinieri sono intervenute,
anche questa volta, mettendo in fuga i
malviventi su un' auto di colore scuro ed
abbandonando il carro attrezzi. Si tratterebbe
di un gruppo di 3 o 4 persone descritte come
alte e robuste, verosimilmente con accento
dell' est.
Secondo gli inquirenti il modus operandi è
ormai collaudato e le analogie tra gli episodi
sono tante al punto da far ipotizzare che, in
zona, possa esserci un basista della banda di
ladri. (m.c.
)
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S.AGATA | Tre arresti in un mese, condannato a 3
anni
Il 20enne Ayoub Werfelli è stato condannato, il
31 marzo, a tre anni per rapina e lesioni. Il
giovane aveva provato ad investire il
proprietario dell'auto che stava tentando di
rubare da un garage il 12 marzo e, non
riuscendoci, era sceso e l'aveva picchiato, ma
al suo «attivo» aveva anche un arresto per
tentato furto di monete da una slot machine del
bar della stazione ed un fermo per ricettazione
di un'auto rubata ad un pensionato, avvenuti
sempre in marzo.
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COTIGNOLA | Tragedia Madel, raccolti 20 mila euro
Sono stati raccolti 19.850 euro per i familiari di
Matteo Buscherini e Davide Bellini, i due
giovani operai morti il 25 settembre scorso nel
cantiere per l' ampliamento della Madel di
Cotignola doveva stavano lavorando. La
raccolta fondi ­ promossa da Fillea Cgil, Filca
Cisl e Feneal Uil e dal Comune di Russi si è
conclusa. I sindacati si sono dichiarati
soddisfatti per l' esito dell' iniziativa,
soprattutto in considerazione del periodo di
crisi economica generalizzata sul territorio.
«La generosità dei lavoratori e delle lavoratrici,
e anche delle imprese ­ si legge nella nota ­ ha
permesso di raccogliere una cifra che sarà d'
aiuto alle famiglie delle vittime».
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Un anno di letture nostrane
C'è sempre molta carne al fuoco quando si va
a setacciare il lavoro degli scrittori di casa
nostra, e tra i progetti in corso d'opera, quelli
in via di pubblicazione e quelli appena usciti si
può ben dire che ci attende un 2015 pieno di
letture. Rimanendo su Eraldo Baldini,
apprendiamo dal suo sodale Giuseppe Bellosi
che il fortunato libro che i due pubblicarono nel
2006 sulle tradizioni italiane di Halloween
verrà ristampato in autunno. «Sarà un'edizione
aggiornata ­ fa sapere Bellosi ­, soprattutto per
quanto riguarda gli interventi della Chiesa su
questa festa».
E' invece ancora fresco di stampa Acufeni,
drammatico romanzo morale dalle suggestioni
filosofiche e bibliche firmato dal lughese Gian
Ruggero Manzoni, che pochi giorni fa ha dato
alle stampe anche Briganti, saracca &
archibugio. Quella Romagna leggendaria,
spietata, criminale, banditesca, saggio di
storia e antropologia romagnola.
Sul fronte dialettale più «evoluto», per così
dire, in giugno uscirà su Discanti Romagna
Village Ancora storia da caBARet di Giovanni
Nadiani, terzo volume di storie dal taglio
cabarettistico dell'autore faentino, che segue
Low Society e Piadina Blues. «Sto lavorando a
uno spettacolo vocale­musicale dallo stesso
titolo per teatri e piazze aggiunge Nadiani ­,
giocato sulle sonorità del dialetto romagnolo
insieme al musicista blues Vince Vallicelli».
In uscita a breve anche il nuovo lavoro del poeta ravennate Nevio Spadoni, intitolato Giuditta di Betulla e
concepito per il teatro, con posfazione di Eberhard Bons e Daniela Scialabba (Università di Strasburgo).
«E' un testo in lingua italiana precisa Spadoni ­, in uscita per il Vicolo di Cesena, ma ho qualcosa di
pronto anche in dialetto».
Anche l'Istituto Schürr è al lavoro su alcune pubblicazioni: un libro imminente di Mauro Platani della
Banda dè Grel sulle antiche danze romagnole (La Mandragora) e uno di Alberta Tedioli, già autrice di
Sparagnì l'avaro di Romagna, che questa volta racconterà La contessa Starpigna. La casa editrice è
sempre la faentina Tempo al Libro.
E' poi curioso incontrare il suo nome su queste pagine, ma in effetti Arrigo Sacchi ha appena pubblicato
un libro. Calcio totale esce su Mondadori e racconta, in primissima persona (e con l'ausilio dello
scrittore Guido Conti), l'epopea del «profeta calcistico di Fusignano».
Nuovo progetto in corso anche per il brisighellese Vincenzo Malavolti, che dopo aver raccontato
l'epopea dell'esercito polacco nella Seconda Guerra Mondiale nell'importante romanzo Un padre in
esilio, per quest'anno ha in mente «una storia ambientata nella Shanghai del 1927 rivela lo scrittore ­.
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Continua ­­>
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Una vicenda che parte da una bambina venduta e parla dei signori della guerra».
E' un bolognese ma legatissimo alla nostra provincia, oltre che a Fernandel, lo scrittore Gianluca
Morozzi che ha da poco pubblicato L'amore ai tempi del telefono fisso, cronaca semi­seria ma molto
sentita dell'evoluzione dell'approccio sentimentale. Nasce invece da un'esperienza televisiva di
successo il libro che Maria Pia Timo dedicherà alla sua «Vespa Teresa». E state pur certi che andrà
ben oltre il solito ricettario.
Sul fronte dei fumetti, mentre il ravennate Gianluca Costantini, sempre in libreria con l'acclamato Pertini
fra le nuvole, è in giuria alla Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo, il faentino
Andrea Zoli ha realizzato una maglietta «d'autore» in edizione limitata per l'osteria della Sghisa, mentre
è sempre disponibile la sua Enciclopedia sociale.
Tra i giallisti, i giornalisti Nevio Galeati e Carlo Raggi nei prossimi mesi ultimeranno un volume dedicato
a numerosi episodi di cronaca nera dagli anni Settanta a oggi. Uscita prevista in autunno.
Il giovane ravennate Marco Phillip Massai pubblicherà il racconto Le dita del diavolo nell'antolofia Delitti
in Giallo (Giallo Mondadori) e ha appena pubblicato in ebook il manuale Infodump ed eccesso di
informazioni per la collana digitale «Scrivere narrativa».
Raccontano le leggi liberticide del fascismo dalla prospettiva della massoneria i lughesi Maurizio
Mariani e Vito Ronchi in Il sangue dei Fratelli (Sbc), mentre è direttamente un horror I demoni delle
campagne, raccolta di tre racconti di Martino Savorani di Borgo Rivola, ambientati in una Romagna
notturna e misteriosa.
Sul versante della storia locale sono appena usciti due importanti volumi per Longo, ossia l'albo d'oro
dei Militari ravennati caduti nella Guerra Nazionale 1915­1918 e la ricerca di Serena Simoni su La
«colonna dei Francesi», piccolo mito ravennate dalle fortune alterne e dalla storia misteriosa. E' invece
dedicato a Un Diretto dal Sud ­ Il caso del disastro ferroviario di Castel Bolognese (Walberti) il libro
d'inchiesta del giornalista russiano Daniele Pompignoli. La cervese Letizia Magnani ha pronti tre libri
dedicati alla sua città: Dolce come il sale (imminente su Sbc) racconta proprio storia e suggestioni
artistiche legate al sale, In cucina con il sale dolce raccoglierà le ricette di tredici chef stellati e arriverà a
stretto giro la ristampa del saggio Milano al mare. Milano Marittima: 100 anni e il racconto di un sogno.
Nel settore ragazzi, è uscito nientemeno che su Einaudi Junior la lughese Silvia Golfera col suo primo
libro per ragazzi C'è posto per tutti, piccolo giallo «di classe» sul tema dell'integrazione. Prosegue il suo
percorso sui giochi di una volta il ravennate Roberto Papetti con La lumaca era nell'orto. Idee per fare
della lentezza un modo di giocare. Uscito da qualche mese ma presentato solo in questi giorni è poi il
libro+cd E se a scuola non ci vado? Le Avventure di Giancoso Mozzarella dei russiani Gianni Zauli e
Antonio Baruzzi, autentico progetto interattivo con musiche, giochi e disegni. Appena presentato, ai
recenti Baby days, anche Verde sulle striscedalla zebra Gegè si va (Tempo al libro) della faentina Ilaria
Olivelli con le illustrazioni di Raffaella Di Vaio, storia di luci, semafori, zebre e bambini coraggiosi. Sta
per approdare al romanzo per ragazzi anche l'alfonsinese Massimo Padua, che dopo A un passo dalla
luna piena ha scritto Il cuore segreto delle radici (ancora senza data di pubblicazione). Invece a giugno
sarà disponibile, su Fernandel, la ristampa del romanzo mystery/noir L'ipotetica assenza delle ombre
del 2009. (f.sav.)
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VENERDÌ 3 APRILE
MUSICA Forlì. PINK FLOYD: il Floyd Quartet
dal vivo in tributo al «Live at Pompeii & 1972».
Naima, ore 21.45, ingresso 10 euro. Lugo.
ANNI 80: concerto dei Mamamouse, pop­rock
anni 80. Jammin' Cafè, via Ruffo di Calabria
60, ore 21.30. Lugo. JAZZ: Bob Dusi 4et. Sax
pub, ore 22.15. Ravenna. ROCK: 25ª edizione
di Rock Around the Clock. Almagià, dalle
21.30 con Vintage Violence, Kuf e Infinite
Monkey Theory. Sabato 4 con Nero di Marte,
Storm{o} e Nono Cerchio. MOSTRE Argenta.
RUFFINI: inaugura alle 17 «Giulio Ruffini: la
fine di una terra. Dipinti dagli anni Settanta agli
anni Novanta». Mercato centro culturale,
piazza Marconi, e galleria Giacomo Cesari via
Mazzini 1/c. Fino al 31 maggio, info
0532/330276. Cervia. MOSAICI: inaugura alle
16 la mostra sui mosaici della chiesa di San
Martino. Museo del Sale, fino al 27 marzo
2016. Cervia. PITTURA: inaugura alle 18.30
«Personale» di Enzo Marino. Fino al 20 aprile,
visitabile da lun. a giov. 17.30­20.30, venerdì
17.30­22, sabato e festivi 10.30­12.30 e 16­22.
Magazzino del Sale Torre. Faenza.
FISCHIETTI: inaugura alle 18 la mostra
«Ceramiche Sonore / Fischietti d'autore»,
opere di Sandra Baruzzi, Gianfranco Budini,
Antonella Cimatti, Mirco Denicolò, Emidio
Galassi, Luciano Laghi, Manifatture
Sottosasso, Alberto Mingotti. Bottega
Bertaccini, fino al 6 maggio. Visitabile ore 9.30­12.30 e 15.30­19.30. Faenza. CONCHIGLIE: inaugura
alle 16 «Conchiglie: architetti si nasce». Museo Malmerendi, info 0546/662425. Faenza. ARTISTA:
inaugura alle 18 «Artistartier» di Silvia Battaglia, fra arte e artigianato. Galleria della Molinella. Fino al 19
aprile.
Fusignano. ARTISTA: inaugura alle 18 la mostra di Simone luschi curata da Massimiliano Fabbri.
Spazio Cose Belle, corso Emaldi 51.
Fusignano. DONNE: inaugura alle 20.30 la mostra documentaria «Al Tabachi». Il Granaio.
Lugo. GUERRA: inaugura la mostra documentaria «Grande guerra in Emilia e Romagna tra fronte e
retrovia», organizzata dagli istituti storici dell'Emilia­Romagna con il Museo Baracca. Pescherie della
Rocca, fino al 25 aprile.
PAROL E Barbiano. BICICLETTA: Eugenio Dalmonte presenta «Costa quel che costa», sul suo viaggio
americano in bicicletta. Sala comunale, ore 20.30.
Cervia. WELFARE: per il progetto «Welfare dell'Aggancio ­ Più delle sentinelle l'aurora», Tiziano
Carradori interviene su «Quale patto per il futuro del welfare locale ». Torre San Michele, ore 18.
Ravenna. LIBRI: Pierluigi Moressa parla di «Il teatro di Diego Fabbri». Sala D'Attorre, ore 18.
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Sant'Alberto. DISEGNO: «Disegnare la natura, tra il bosco e il museo», ritrovo al museo NatuRa, via
Rivaletto 25. Corso di disegno per bambini 8­12 anni con l'illustratore Enrico Rambaldi, alle 10. Costo a
partecipante 20 euro per due incontri (il secondo il 7 aprile). Prenotazione obbligatoria 0544/529260.
Zattaglia. VIA CRUCIS: Via Crucis Vivente con quadri viventi.
Info 0546/81166.
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SABATO 4 APRILE
MUSICA Faenza. TANGO: Two for tango live
all'Osteria del Mercato. Ore 21. Faenza.
AVANT­ROCK: i britannici Zun Zun Egui al
ClanDestino. Ore 22, gratuito. Pinarella.
PUNK: Lagwagon in concerto. Rock Planet,
ore 22. Info 335/7578010. Ravenna. GARAGE:
i Fuzztones in concerto al Bronson. Aprono i
Vacant Lots. Madonna dell'Albero, via Cella,
ore 21.30. Ingresso 12 euro. PAL
COSCENICO Solarolo. CIBO: Karakorum in
«A Food Experience». Oratorio
dell'Annunziata, ore 21. Ingresso 3 euro.
PAROL E Castel Bolognese. GUERRA:
Andrea Soglia parla di «Vittime civili di guerra
a Castel Bolognese». Presentazione della
banca dati fotografica pubblicata su
www.castelbolognese. org. Teatrino del
vecchio mercato, ore 17. Castel Bolognese.
JUNIOR: laboratorio «Giocherelloni» per
colorare le uova. Le Cantine di Platone ore 15.
Ravenna. JUNIOR: «I gufi», letture per genitori
e bambini. Liberamente libri, ore 17. Ravenna.
STELLE: Sotto le stelle del Planetario.
Planetario, ore 16. San Bartolo. JUNIOR:
«Pinocchio a Dondolandia» con Margherita
Tedaldi, laboratori per bambini sulle orme di
Pinocchio. Vulkano, ore 16.30­18.30, dai 5 ai
10 anni. SAPORI E COLORI Fosso Ghiaia.
TARTUFO: sagra del tartufo, stand
gastronomici, degustazioni, mercatini. Parco 1
maggio. Anche domenica 5 aprile. Lugo. PASQUA: mercatini di Pasqua. Pavaglione, ore 9.30­20. Info
Pro Loco 324/5885511. Sant'Alberto. PRIMAVERA: caccia al tesoro di primavera e visita guidata al
Museo NatuRa, ore 15.30.
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DOMENICA 5 APRILE
Ravenna. CLASSICA: l'orchestra Corelli diretta
da Jacopo Rivani interpreta il Gloria di Vivaldi.
Chiesa di San Rocco, ore 21. Gratuito.
Ravenna. INDIE: Lo Stato Sociale + Magellano
live al Bronson.
Madonna dell'Albero, via Cella, ore 21.30.
Ingresso 12 euro.
S A P O R I E C O L O R I Bagnacavallo. P I N G
PONG: doppio torneo di ping pong in
contemporanea per grandi e bambini. Acrylico,
dalle 16. Cervia. PASQUA: A spass par Zirvia,
speciale Pasqua. Mercatino di gastronomia e
artigianato, laboratorio di uova di cioccolato e
colombe pasquali. Centro, ore 9­21.
Sant'Alberto. ESCURSIONI: tour in bicicletta
alla scoperta dei fenicotteri nelle Valli di
Comacchio. Museo NatuRa, ore 10. Tramonto
in valle: escursione in bicicletta nelle Valli di
Comacchio alle 17.30. Info 0544/529260.
Tredozio. UOVO: 52° sagra e palio dell'uovo,
con mostre e mercatini dal mattino. Alle 14.30
Sgabanaza apre la sagra, gare delle sfogline e
dei mangiatori di uova sode, maxi battitura
dell'uovo e palio femminile. Ingresso 3 euro.
Lunedì 6 palio dell'Uovo dalle 15.30 con
ricerca delle uova nel pagliaio, tiro alla fune,
lancio delle uova al bersaglio su zattera e
battaglia delle uova. Ingresso 5 euro. Info
0546/943937.
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MERCOLEDÌ 8 APRILE
MUSICA Cervia. DE LEO: John De Leo e
orchestra di otto elementi in concerto «Il
Grande Abarasse». Teatro Comunale, ore 21.
Faenza. JAZZ: concerto degli allievi di sax e
canto del Dipartimento Jazz del Conservatorio
di Cesena. Zingarò, ore 21.30.
Ravenna. LO­FI: Azalia Snail in concerto al
Fargo, ore 21.
Ravenna. CLASSICA: Orchestra dei Giovani
incontra Symphonic Orchester der
MusikSchule Gürbetal diretta da Urs Stähli.
Chiesa di S.Apollinare Nuovo, ore 21.
P A L C O S C E N I C O Bagnacavallo.
TRASFORMISMO: «Carta canta» con Ennio
Marchetto. Teatro Goldoni, ore 21.
PAROLE Alfonsine. LIBERAZIONE: Francesco
Ciotti presenta «Pagina Bianca» con Giuseppe
Masetti, direttore dell'Isrec, a cura di Primola.
Palazzo Marini, via Roma 10, ore 20.30. Castel
Bolognese. MEDIO ORIENTE: Giulia Sudano
interviene su «Medio Oriente nella morsa di
vecchi e nuovi conflitti». Biblioteca Dal Pane,
ore 21. Mordano. VIAGGI: proiezione di
immagini dall'Uzbekisthan, a cura di Carla
Giovetti. Biblioteca, ore 21. Ravenna. JUNIOR:
Simonetta Tassinari presenta «La casa di tutte
le guerre» (Corbaccio). Caffè letterario, ore
18.30. Voltana. SAGGIO: saggio finale corso di
poesia e scrittura creativa dell'Università per
A d u l t i d i Lugo. Ca' Vecchia, ore 20.30.
SCHERMO Faenza. SCAGLIE: proiezione di «Oro Rosso» di Jafar Panahi (Iran 2004). ClanDestino, ore
21.30
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GIOVEDÌ 9 APRILE
MUSICA Cervia. JAZZ: l'Adriatic Dixieland
Jazz Band in concerto pro pinetina di Pinarella
e Tagliata.
Teatro Comunale, ore 21.
Fusignano. BAROCCO: l'ensemble barocco
del conservatorio di Ferrara con Angela
Gaetana Giannotti (contralto) e Oksana
Poliarush (soprano) in musiche di Uccellini,
Bassani, Vivaldi, Corelli, Porpora. Teatro
Moderno, ore 21.
MOSTRE Alfonsine. LIBERAZIONE: inaugura
alle 18.30 «Una giornata particolare. Storia del
10 aprile ad Alfonsine», a cura di Giuseppe
Masetti. Palazzo Marini, fino al 26 aprile,
visitabile sabato e domenica ore 10­ 12 e 15­
18. Su appuntamento 339/1844402.
PAROLE Faenza. DIALETTO: «Scor cum ut à
insigné tu mé! Par la sgonda volta!», reading
in dialetto romagnolo con poeti, cantanti, attori,
scrittori, tra cui Nevio Spadoni, Giovanni
Nadiani, Luisa Cottifogli, Giuliano Bettoli e tanti
altri. Faventia sales, ore 20.45, ingresso libero.
Marradi. DIALETTO: per «A t' salut», serata su
«Aneddoti, storielle, storie vissute e fole».
Centro Studi Campaniani, ore 21. Riolo
Terme. RESISTENZA: «El beli burdéli»,
presentazione di una ricerca sulle donne
romagnole deportate. Rocca, ore 21.
SCHERMO Cervia. NAPULE: per «3 passi
verso la Pace», proiezione del film «Song E'
Napule» dei Manetti Bros. Scambiamenti, via Nievo, ore 20.45. SAPORI E COLORI Faenza. FIORI: la
cena dei Fiori all'osteria della Sghisa, con lo chef Franco Ceroni.
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Bilancio 2014 presentato in assemblea soci: aumentano raccolta complessiva e diretta.
La Bcc Ravennate è solida per affrontare i
cambiamenti
Il 2014, pur essendo stato ancora
caratterizzato da persistenti difficoltà dell'
economia locale e nazionale, ha fatto
intravedere qualche debole segnale di ripresa
e di fiducia.
I cambiamenti in atto in tutto il mercato
necessitano di una attenzione particolare, per
fare in modo che gli attori economici come la
nostra Banca siano pronti e attrezzati ad
affrontare le nuove sfide che ci aspettano.
Nell' esercizio 2014 gli obiettivi che la Bcc
ravennate e imolese ha perseguito, sono stati
raggiunti con risultati positivi e importanti, che
confermano quelli conseguiti lo scorso anno: la
raccolta complessiva è aumentata del +2,95%,
quella diretta del +0,50%, mentre quella
indiretta ha visto un significativo incremento; il
Capitale sociale si posiziona sui 28,8 mln di
euro (+7,63% rispetto al 2013); il credito di
nuova erogazione diretta nel 2014 si mantiene
con segno positivo con un +0,28%, mentre è
proseguita la collaborazione con Iccrea
BancaImpresa, che è intervenuta direttamente
in numerosi finanziamenti rilevanti, alzando a
2,1 miliardi di euro il credito complessivo
erogato nella nostra zona; vanno segnalati gli
ulteriori segnali di deterioramento della qualità
del credito, che hanno determinato prudenziali
accantonamenti di importo rilevante; l' utile
netto è di 8.183.660 euro e consentirà di
migliorare il Cet 1 ratio al 17,75% (15,44% nel 2013), quale coefficiente sul Patrimonio di qualità
primaria.
I risultati economici e patrimoniali raggiunti consentono di guardare al futuro con serenità: la Bcc
ravennate e imolese si conferma come una banca solida, che gestisce in maniera oculata i risparmi dei
propri soci e clienti e che manifesta sempre attenzione al sistema imprenditoriale garantendo flussi di
credito indirizzati alla liquidità aziendale e ai nuovi investimenti produttivi.
Particolare attenzione viene riservata a chi investe in ricerca e innovazione tecnologica; questi
strumenti, unitamente alla vocazione al commercio verso l' estero, rappresentano, secondo la nostra
visione, lo strumento per affrontare il mercato con rinnovato ottimismo.
I risultati del bilancio 2014, in vista dell' Assemblea ordinaria, sono stati anticipati nei giorni scorsi ai
soci, durante 4 riunioni informative, svolte a Imola, Ravenna, Lugo e Faenza, che hanno registrato circa
1.000 presenze. Il presidente e il direttore generale, con il supporto del prof. Franco Mosconi, docente di
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economia industriale all' Università di Parma, hanno poi affrontato ? sotto il titolo «CambiaMenti» ­ i
nuovi scenari economici che si presentano alle imprese della nostra regione, dopo la grande crisi, per
agganciare le buone prospettive che si manifestano all' orizzonte.
I soci sono stati anche informati dei cambiamenti che interessano le banche e, in particolare, il futuro
delle Bcc, sia a livello di organizzazione integrata nazionale, sia a livello del territorio della nostra
regione, ove la Bcc ravennate e imolese è stata chiamata a dare il proprio apporto alla soluzione dell'
amministrazione straordinaria della consorella Banca Romagna Cooperativa, con sede a Cesena,
insieme alle strutture nazionali e locali del credito cooperativo.
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Bcc ravennate e imolese, conclusa giovedì 26 la rassegna «Cambiamenti»
Tutto esaurito per le serate economiche
Giovedi 26 marzo si è conclusa la serie di
incontri dedicata ad un approfondimento sull'
economia del nostro territorio e sulle strategie
e strumenti utili alle imprese ad affrontare i
recenti cambiamenti economici.
Le serate, in esclusiva per i soci Bcc, hanno
visto la presenza del Prof. Franco Mosconi,
docente di Economia Industriale del
Dipartimento di Economia dell' Università degli
Studi di Parma, che ha trattato il tema dello
sviluppo industriale manifatturiero nella nostra
Regione e il ruolo delle imprese in questa
importante fase di cambiamento economico e
sociale. I principali distretti industriali italiani si
concentrano infatti in Emilia­Romagna e , i n
particolare, nella dorsale che passa lungo la
Via Emilia, coinvolgendo direttamente le
nostre imprese, vero motore del rilancio dell'
economia reale.
Al termine di ogni serata è stata portata la
testimonianza diretta di un imprenditore locale.
A Imola, l' Ing. Pietro Cassani, Direttore del
Gruppo Sacmi, ha portato la propria
esperienza di cooperativa leader nei mercati
globali, focalizzando il proprio intervento sulle
strategie e gli strumenti che un' impresa
virtuosa attua per fronteggiare al meglio il
mercato e lo sviluppo futuro della propria
attività, partendo dalla valorizzazione dei
dipendenti fino al costante impegno di ricerca
e sviluppo.
A Ravenna, l' Ing. Renzo Righini, Imprenditore e Socio della Fratelli Righini, ha portato la propria
testimonianza di azienda altamente specializzata in progettazione e costruzione di macchinari per il
settore offshore, focalizzando il proprio intervento sulle strategie e gli strumenti che un' impresa
efficiente adotta per fronteggiare al meglio il mercato e lo sviluppo futuro della loro attività.
Nella serata svoltasi a Lugo, il dott. Cristian Moretti, Direttore della coop. agroalimentare Agrintesa, ha
portato la propria testimonianza di cooperativa radicata sul territorio che ha saputo negli anni ampliare
la propria filiera produttiva e puntare su elementi di specializzazione e sviluppo di nuovi mercati.
A conclusione del ciclo di incontri informativi per i soci Bcc, a Faenza, l' Ing. Andrea Bedeschi, direttore
generale Riba Composites e Top Carbon, ha consolidato il concetto di quanto sia importante investire in
tecnologia, qualità, risorse umane e sviluppo di mercati esteri, per essere sempre in linea con le
tendenze dei mercati e reagire prontamente e con piglio lungimirante ai cambiamenti economici che ci
hanno coinvolto e che continueranno nel tempo a trasformare la nostra economia.
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IMPRESE | La cioccolata di Eurobaiocchi di Ravenna e Loris Dolciumi di Lugo.
Uova, «trendy» se decorate con pasta di zucchero
Barbara Fichera Le uova pasquali artigianali
non conoscono crisi. «Al cioccolato, specie a
Pasqua, i ravennati non rinunciano», racconta
Roberto Baiocchi, nipote di Domenico che fu il
fondatore della prima «chocolaterie» della
provincia, partita inizialmente con il gelato
artigianale a Marina Romea nel 1926, per
passare definitivamente al cioccolato negli
anni '60. Oggi la Eurobaiocchi, che conta a
Ravenna due stabilimenti ­ uno per la
produzione di torrone, croccante, dolci natalizi,
e dolci senza glutine, l' altro specializzato nella
produzione di cioccolato e uova pasquali ­ è in
mano a Giuseppe Baiocchi e ai figli. «L' uovo
classico, specie se artigianale, non passa di
moda ­ precisa Roberto ­ e anche quest' anno
abbiamo registrato ottime performances sia
per la vendita all' ingrosso sia per il detta glio.
Produciamo artigianalmente moltissime qualità
di uova pasquali comprese quelle farcite e
decorate, galline di cioccolato, agnelli di
cioccolata bianca e ovetti ripieni.
Facciamo inoltre il servizio delle soprese
personalizzate nelle uova».
E così si scopre che le uova non sono
destinate solo ai bambini, ma anche agli adulti,
e dentro ci si mette davvero di tutto. «Anelli di
fidanzamento e scarpe da ginnastica sono
stati i regali più originali che ci è capitato di
mettere nelle uova, ma anche capi di
abbigliamento e profumi» conclude Roberto.
Il trend positivo per le uova di cioccolato è confermato anche dalla lughese Veronica Franzoni, nipote di
Loris, che fondò quasi cin quant' anni fa la storica azienda che produce uova di pasqua artigianali,
panettone, torrone e croccante. La Loris Dolciumi è oggi un' istituzione a Lugo e nella Bassa Romagna
con un capannone di oltre 1000 mq dove l' attività è presente anche nella gelateria, nell' organizzazione
di corsi di cake ­art e nell' allestimento di matrimoni. «Quest' anno abbiamo lanciato le torte all'
americana ­ racconta Veronica ­ quelle molto scenografiche, decorate con la pasta di zucchero. Noi
però all' interno mettiamo il buon Pan di Spagna italiano al 100% che le rende più gustose».
Le uova di cioccolato restano comunque un evergreen anche per i lughesi. «Siamo molto contenti della
stagione ­ spiega Veronica ­ benché quest' anno sia stata davvero cortissima. I risultati ci sono:
abbiamo avuto ordini molto abbondanti da privati, associazioni e scuole. La gente ci richiede soprattutto
le tradizionali uova di cioccolato, ma anche pulcini, conigli e campane di cioccolato piacciono molto».
Per essere trendy però, meglio scegliere le uova decorate con la pasta di zucchero. «Quest' anno vanno
a ruba ­ precisa Veronica ­ specie quelle con i personaggi Disney».
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E i prezzi? «Ce ne sono per tutte le tasche. Si va dall' euro per un ovetto, ai 200 euro per un maxi uovo
da 20 kg richiesto soprattutto dalle scuole dove viene 'sbriciolato' e distribuito agli alunni». Latte o
fondente? «Le uova destinate ai bambini sono di solito al latte, ma per gli adulti, di qualunque età, l'
uovo è rigorosamente fondente».
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Si arricchisce il percorso avviato dall' accordo quadro di Legacoop Romagna.
«BV = Basta Violenza» entra in impresa
Avviare percorsi di inserimento lavorativo nelle
aziende per le donne vittime di maltrattamenti,
sensibilizzare i responsabili del personale e gli
organi dirigenti delle cooperative sulla violenza
di genere, fornire alle donne gli strumenti per
riconoscere e combattere discriminazioni e
abusi. Sono alcuni degli obiettivi del progetto
«BV = Basta Violenza» lanciato da Legacoop
Romagna in occasione della scorsa Settimana
del Buon Vivere alla presenza di una madrina
di eccezione come Lella Costa. Al progetto
hanno già aderito importanti cooperative come
Apofruit, Acquarello, Cad, Conad, Coop
Adriatica, Cesvip, Camst, Zerocento, Deco
Industrie.
Marzo è stato il mese scelto per la partenza
della fase operativa, in cui le imprese vengono
coinvolte in un percorso formativo e
informativo che fa seguito alla firma dell'
accordo quadro, avvenuta a ottobre alla
presenza di tutti i centri antiviolenza della
Romagna (Centro Donna del Comune di Forlì,
Centro Donna del Comune di Cesena, Casa
delle Donne del Comune di Rimini, Centro
Antiviolenza «Rompi il silenzio» di Rimini,
Associazione Demetra di Lugo, Linea Rosa
Ravenna e Sos Donna Faenza) e di una
testimonial come Lella Costa.
Martedì 24 marzo si è svolto il primo incontro. I
temi affrontati sono quelli al centro del
progetto: sensi LELLA COSTA bilizzare a una educazione non sessista che parta dai giovani e dalle
scuole e che veda anche nelle imprese il luogo giusto in cui formare all' argomento.
«Partendo dallo spezzone del film sulla violenza di genere 'Ti do i miei occhi' ­ spiega la responsabile
Politiche di Genere di Legacoop Romagna, Federica Protti ­ abbiamo affrontato in maniera generale
temi cardine come la vittima ed il maltrattante, i tipi di violenze, le conseguenze e gli strumenti giuridici
disponibili. Legacoop Romagna insieme ai Centri Anti Violenza ha scelto di intraprendere un' azione
concreta di responsabilità sociale rivolta a tutte le proprie associate ma soprattutto a quelle imprese che
per tipologia di servizio e/o utenza hanno una forte prevalenza di socie e lavoratrici; donne che, visti i
'numeri' della violenza, potrebbero domani incappare in situazioni di difficoltà» «Coltivare il Buon
Vivere, la convi venza civile, costruttiva fra generi, generazioni e culture, è un elemento imprescindibile
per la sostenibilità. Di qui partiamo per un' azione di responsabilità sociale in cui le imprese sono
coinvolte come luogo positivo di vita e di incontro tra generi, per costruire una cultura concreta contro
ogni forma di sopruso», spiega il direttore generale di Legacoop Romagna, Monica Fantini.
Lella Costa ha prestato il volto al progetto sin dal lancio avvenuto nel corso dell' ultima Settimana del
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Buon Vivere. «Credo ci siano dei luoghi del nostro Paese particolarmente sensibili alla violenza di
genere ­ spiega ­ e alla necessità di tutelare davvero i valori del femminile. La Romagna, per la mia
esperienza con Ferite a Morte, lo è sicuramente: la firma di questo accordo tra pubblico e privato è
molto significativa, perché mette la salute e la sicurezza delle donne tra le priorità».
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Sede Confesercenti Lugo, inaugurazione sabato 11
aprile
La Confesercenti di Lugo inaugura la propria
nuova sede di via Foro Boario 4/1 sabato 11
aprile alla presenza del Ministro del Lavoro e
delle politiche sociali Giuliano Poletti. Nello
stesso giorno si terrà un seminario organizzato
dal LugoNextLab (dalle ore 9) al cinema teatro
San Rocco dal titolo «Investire nell' economia
della speranza». Partecipano a questo
seminario, condotto da Paolo Fallai (scrittore e
giornalista del Corriere della Sera) e il Ministro
Poletti. Insieme a loro esperti e rappresentanti
delle più importanti organizzazioni ed aziende
italiane che promuovono e fanno innovazione
ed economia sociale.
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