Allegato_2_capspeciale protezione
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BANDO ALLEGATO 2 Servizio Protezione Civile Offerta Tecnica- Capitolato Speciale d’Appalto 1 ALLEGATO 2 – Capitolato Speciale d’Appanlto Lavori di manutenzione agli impianti idrometrografici ARTICOLO 1 Oggetto dell’appalto Il presente Capitolato ha per oggetto l’affidamento ad un prestatore di servizi e lavori, d’ora innanzi indicato con l’abbreviazione “Impresa”, del servizio di manutenzione del Sistema di rilevamento di grandezze idrologiche dell’Ufficio Idrografico e Mareografico – Servizio Protezione Civile, di competenza della Regione Puglia. Il sistema di monitoraggio idrologico avviene grazie a stazioni di rilevamento di dati idrometrici ubicate su tutto il territorio pugliese compreso tra il bacino del fiume Candelaro e quello del fiume Lato compreso il bacino interregionale del fiume Ofanto. Le stazioni idrometrografiche, attualmente esistenti funzionanti sono installate nei principali corsi d’acqua del territorio pugliese e del bacino del fiume Ofanto di seguito elencati: Bacino del Torrente Candelaro o Canale S.MARIA a ponte Lucera - Torremaggiore; o Torr. TRIOLO a ponte Lucera – Torremaggiore; o Torr. CASANOVA a ponte Lucera – Motta; o Torr. SALSOLA a Casanova; o Torr. SALSOLA a ponte Foggia – S.Severo; o Torr. VULGANO a ponte Troia – Lucera; o Torr. CELONE a S.Vincenzo; o Torr. CELONE a ponte Foggia – S.Severo; Bacino del Torrente Cervaro o Torr. CERVARO a Incoronata; Bacino del Torrente Carapelle o Torr. CARAPELLE a ponte Vecchio Ordona – Castelluccio dei Sauri; Bacino del Fiume Ofanto o Fiumara ATELLA a ponte sotto Atella; o Fiume OFANTO a Monteverde (scalo); o Fiume OFANTO a Monteverde (teleferica) o Torr. ARCIDIACONATA a ponte Rapolla – Lavello; o Torr. LAPILLOSO a ponte S.S. 168; o Torr. VENOSA a ponte ferroviario Km 30+283; o Torr. VENOSA nuovo impianto; o Fiume OFANTO a San Samuele di Cafiero Esse sono costituite in genere da apparecchi meccanici con registrazione su carta dei livelli idrici (idrometrografi) e da aste idrometriche centimetrate; alcuni impianti sono forniti di passerelle metalliche e di casottini di teleferica per la misura di portata. 2 Le stazioni inoltre sul Torr. Cervaro, sul Torr. Carapelle, sul Torr. Atella, sul fiume Ofanto a Monteverde e a S. Samuele di Cafiero, trasmettono i dati di livello in telemisura. Il presente progetto prevede, la manutenzione di tale rete di monitoraggio al fine di garantire il loro funzionamento per il rilievo dei livelli idrometrici necessari alla determinazione dei deflussi e anche al fine di autorizzare ed ottimizzare gli interventi di Protezione Civile. Il progetto prevede in particolare: • la sostituzione mensile di carte diagrammali, per un periodo di 24 mesi, sulle stazioni idrometrografiche; • la sostituzione, la fornitura e la posa in opera di tutto il materiale occorrente per gli impianti idrometrografici: tubi guida in acciaio completi di flangie perni e dadi, di galleggianti IR, di contrappesi IR, di cordino in rame per gruppo galleggiante, di aste idrometriche centimetrate in ghisa o in altro materiale completi di collari in ferro per il fissaggio, la riparazione e la sostituzione degli orologi meccanici per apparecchi IR, la fornitura e la posa in opera di staffe per ancoraggio tubi guida; • la revisione o la sostituzione delle custodie per apparecchi idrometrografo, in ferro spessore 8/10 completi di cerniere e serrature di sicurezza a chiave tipo Yale e gancio per posizionamento lucchetto; • la sostituzione e/o la revisione di apparecchi idrometrografici; • le pitturazioni degli impianti idrometrografici; • la pulizia con il taglio degli arbusti, canne, cespugli e diserbamento sulle sponde dei corsi d’acqua, degli impianti idrometrografici, nelle piazzole dei casottini delle teleferiche, delle passerelle, delle scale, dei vialetti per l’accesso agli impianti per le misure di portate e le letture delle altezze idrometriche; • le manutenzioni straordinarie dei corsi d’acqua per la sistemazione e la pulizia degli alvei in corrispondenza delle sezioni di misura degli impianti idrometrografici per il ripristino del deflusso, eseguiti con mezzi meccanici anche in presenza di acqua, su indicazione dell’Ufficio; Per servizio di manutenzione s’intende il complesso delle prestazioni, delle forniture e delle relative installazioni e attività, di seguito genericamente definite interventi, finalizzato alla conservazione del Sistema di rilevamento. Il servizio prevede interventi non continui con cantieri temporanei con l’utilizzo d’unità presunte (Max 5 uomini/giorno). Il servizio di manutenzione oggetto del presente appalto avrà durata di 4 (quattro) Anni. Importo a base d’appalto €. 415.640,00= Onere per la sicurezza €. 6.560,00= ARTICOLO 2 Consistenza del Sistema L’impresa dovrà prendere diretta visione del Sistema di cui intende assumere il servizio di manutenzione e verificarne, sotto la propria responsabilità, lo 3 stato di conservazione e di funzionamento per le apparecchiature delle stazioni idrometrografiche. Nell’offerta l’Impresa dovrà esplicitamente indicare di aver preso esatta conoscenza delle stazioni, in relazione alla loro ubicazione e al loro funzionamento e di tutte le circostanze generali e speciali che possono influire sul giudizio circa l’offerta di ribasso sui prezzi stabiliti dall’amministrazione. Resta comunque inteso che nessuna richiesta di maggiori o diversi compensi, oltre a quelli che saranno indicati e contrattualmente pattuiti, potrà essere avanzata dall’Impresa . ARTICOLO 3 Designazione, forme e principali dimensioni delle opere comprese nell’appalto Le opere comprese nell’appalto risultano, nelle linee generali, dai disegni allegati al contratto. Sommariamente si riportano nella seguente tabella le singole attività con le quantità annue stimate da ripetere per quattro anni: N°. ordine 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 DESCRIZIONE Sostituzione mensile di zone diagrammali agli apparecchi idrometrografici, ubicati presso le 17 stazioni idrometriche dell’Ufficio Riparazione di orologio meccanico per idrometrografo. Sostituzione di orologio meccanico per idrometrografo Revisione di apparecchio idrometrografo Riparazione di custodia in ferro per apparecchio idrometrografo Fornitura e sostituzione di cordino in rame, di sospensione del galleggiante e contrappeso dell’impianto idrometrografico Fornitura e sostituzione del galleggiante dell’impianto idrometrografico Fornitura e sostituzione del contrappeso dell’impianto idrometrografico Sostituzione presso gli impianti idrometrografici di parte dell’asta in ghisa o di altro materiale esistente di cm. 100 completa di staffe di fissaggio Sostituzione presso gli impianti idrometrografici di parte dell’asta in ghisa o di altro materiale esistente di cm. 50 completa di staffe di fissaggio Fornitura, sostituzione ed installazione di tubo guida in acciaio giuntato del ø 200 mm, dello spessore di mm. 2, lunghezza di ml. 2,00, compreso la formazione, alle estremità di ogni singolo pezzo, dei bordini per il contenimento delle flangie, completo di n. Quantità annua Sost. n. 204 n. 20 Sost. n. n. 20 6 n. 2 n. 5 n. 5 n. 5 n. 2 n. 1 ml. 12 4 flangie ove necessitano, perni e bulloni in acciaio per impianto idrometrografico 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Fornitura e sostituzione di custodia in lamiera di ferro spessore 8/10 per contenere e custodire n. l’apparecchio idrometrografo Taglio di arbusti, canne, cespugli e diserbamento dei corsi d’acqua ed impianti idrometrografici Pulizia del terminale tubo guida in (ferro o acciaio) giuntato del ø 200 mm. per impianto idrometrografico Pitturazione di impianto idrometrografico in lamiera su ponte Pitturazione di passerella metallica per sostegno di impianto idrometrografo e dello stesso impianto Pitturazione con due mani di opere in ferro previa spazzolatura delle parti da verniciare Fornitura e posa in opera di staffe in ferro a C misure mm. 50 x 25 x 5 di spessore, della lunghezza di cm. 80 Lavori di sostituzioni, fornitura, lubrificazione e posa in opera delle cerniere alle recinzioni di protezione, ai cancelli di accesso agli impianti, alle porte in ferro dei casottini teleferiche Fornitura ed installazione di asta idrometrica in profusione di metalli leggeri con spessore di mm. 5, del tipo GAIMg3 secondo norma DIN 1725, larghezza asta di 200 mm. In pezzi con lunghezza di cm. 100, colorazione (fondo giallo e cifre nere), con protezione migliorata alla corrosione,fornita con quattro fori longitudinali per permettere il fissaggio a muro o su telaio Sovrapprezzo alla fornitura del tubo guida per la predisposizione di fori di mm. 12, per un’altezza di cm. 80 , distribuiti uniformemente sulla superficie del tubo Forniture di copie di flangie per il collegamento dei pezzi di tubo guida Rifacimento e pitturazioni dei casottini esistenti delle teleferiche interni ed esterni Lavori di ordinaria manutenzione dei corsi d’acqua per la sistemazione e la pulizia degli alvei in corrispondenza delle sezioni di misura degli impianti idrometrografici eseguiti con mezzi meccanici anche in presenza di acqua 1 m2 6000 N 2 n. 4 n. 2 m2 300 n. 2 n. 3 ml. 2 n. 1 n. 5 corpo 1 m2 900 ARTICOLO 4 Procedimento di gara Il procedimento di gara adottato per l’affidamento dell’appalto sarà la “Procedura aperta”, con il criterio del prezzo più basso determinato 5 mediante il ribasso nell’elenco prezzi posto a base di gara di cui all’art. 82, 2° comma, lettera a del D. Lgs. n° 163/2006. ARTICOLO 5 Condizioni del Servizio L’impresa assume la responsabilità dell’appalto sia per quanto concerne le forniture delle parti di ricambio, sia relativamente ai lavori di installazione e manutenzione ed al funzionamento delle stazioni in esercizio. Sono esclusi dall’appalto, perché non ritenuti inerenti al servizio di manutenzione, tutti gli interventi per danni al Sistema causati da azioni dolose o colpose di terzi o da eventi eccezionali (terremoti, incendi, frane, alluvioni, ecc.), in conseguenza dei quali si siano verificati danni alla parte costitutiva del Sistema. In tal caso, l’Amministrazione, preso atto dell’entità e delle cause dei danni, così come accertato e dichiarato dal Direttore dei lavori competente, provvederà alle necessarie riparazioni a propria cura e spese, con l’urgenza del caso. Qualora l’Impresa, ritenesse che il danno riscontrato rientri tra quelli escluse dall’appalto come sopra definiti, dovrà segnalare la circostanza al Direttore dei lavori; astenendosi dall’effettuare qualsiasi intervento sulla parte costitutiva danneggiata, che dovrà essere lasciata nelle condizioni in cui è stata trovata, onde consentire successivi accertamenti da parte dell’Ufficio Idrografico e Mareografico – Settore Protezione Civile.. Il verificarsi della situazione sopradescritta, comporterà per l’Ufficio Idrografico e Mareografico – Settore Protezione Civile la facoltà di far eseguire i necessari interventi di ripristino esclusi dal contratto di manutenzione oggetto del presente appalto, alla stessa Impresa appaltatrice o ad altra Impresa che abbia presentato offerta più conveniente, come da specifico distinto preventivo. L’intervallo di tempo intercorrente tra il riscontro del danno e la messa in ripristino della parte costitutiva è considerato periodo di prolungata inefficienza ai sensi del comma successivo. In caso di prolungata inefficienza di una o più parti costitutive del Sistema, per determinazione dell’Amministrazione appaltante o per mancato funzionamento, le cui cause non rientrano tra quelle coperte dal contratto di manutenzione, il compenso totale da corrispondere all’Impresa appaltatrice verrà decurtato dell’importo corrispondente al prezzo richiesto per la manutenzione della parte stessa, quale risulterà dall’offerta economica, valutato in proporzione al periodo di mancato funzionamento. Lo stato di prolungata inefficienza deve essere esplicitamente dichiarato dal Direttore dei lavori, unitamente alla ragione che lo ha determinato ed alla durata. ARTICOLO 6 Variazioni del Sistema Qualora nel corso del periodo di validità del contratto di manutenzione il 6 Sistema dovesse essere modificato per determinazione dell’Amministrazione, sia in espansione che in riduzione, in misura tale che il corrispondente costo del servizio di manutenzione rientri nell’ambito del quinto del valore complessivo dell’appalto, ma senza modificare i parametri di funzionamento del Sistema stesso, l’Impresa appaltatrice non potrà opporsi all’esecuzione delle necessarie operazioni di trasformazione, né potrà rifiutare la conseguente rimodulazione del prezzo contrattuale, effettuata sulla base dei prezzi offerti. In caso di espansione del Sistema, l’Amministrazione si riserva la facoltà di affidare la relativa manutenzione all’Impresa esecutrice dell’espansione stessa. Qualora, per contro, l’Amministrazione ritenesse di affidare la manutenzione degli apparati in espansione alla stessa Impresa appaltatrice del servizio di manutenzione oggetto del presente capitolato, verrà stipulato un separato atto aggiuntivo ai prezzi, patti e condizioni del contratto originario ed al costo aggiuntivo che sarà calcolato sulla base dei prezzi allegati all’offerta originaria o, in caso, dedotti da questi per analogia. ARTICOLO 7 Esecuzione del Servizio Il contratto per l’esecuzione del servizio di manutenzione oggetto nel presente appalto avrà validità per un periodo complessivo di 4 (quattro) anni, senza interruzioni. La data di decorrenza dell’anzidetto periodo contrattuale coinciderà con la data di consegna del servizio di manutenzione. Detta consegna, delle cui operazioni sarà redatto giusto verbale, sarà effettuata nei termini indicati nel contratto. ARTICOLO 8 Richiamo alla normativa vigente Per quanto non espressamente prescritto”dal presente capitolato, valgono tutte le disposizioni del capitolato generale d’oneri per forniture e servizi, approvato con D.M. 28 ottobre 1985, pubblicato sulla G.U. n.5 I del 3 marzo 1986 e, per quanto compatibili, si applicano le disposizioni del capitolato generale di appalto del Ministero dei LL.PP., approvato con D.P.R. 19 aprile 2000 n. 145 e da quanto disposto dal D.Lgs. n. 163/2006. Si fa speciale richiamo alle leggi sindacali, d’igiene, di sicurezza, d’assistenza e previdenza sociale, di polizia idraulica e stradale, di norme vigenti in materia d’impianti elettrici e prevenzione sugli infortuni. L’Impresa appaltatrice dovrà inoltre uniformarsi a tutte le disposizioni riguardanti, l’igiene e la sicurezza senza diritto a compenso di sorta e sotto l’obbligo, in caso d’inosservanza o trasgressione, del risarcimento d’ogni danno, del quale danno l’impresa si riterrà completamente tacitata con i prezzi contrattuali. Nell’esecuzione degli interventi l’impresa si atterrà, nel modo più scrupoloso, al rispetto delle vigenti norme antinfortunistiche; doterà, inoltre il personale dipendente di tutti i mezzi necessari per il rispetto di tali norme e controllerà la continua efficienza ed il regolare uso ditali mezzi. Parimenti l’Impresa osserverà tutte le norme ed i regolamenti emanati ai sensi di legge dalle autorità governative, regionali, provinciali, comunali, dalle Capitanerie di Porto, dai comandi militari, dalla pubblica sicurezza, le norme sulla circolazione strada1e, le altre disposizioni vigenti nei luoghi e nel tempo in cui si eseguono le manutenzioni. 7 Resta pertanto a carico dell’Impresa, senza alcun diritto di rivalsa nei confronti dell’Amministrazione appaltante, qualsiasi onere che possa derivare, nel corso o in conseguenza dell’esecuzione degli interventi, dal rispetto di tali norme, nonché di altre prescrizioni anche se emesse dalle Autorità competenti per circostanze eccezionali e con validità temporanea, dovendosi di ciò tenere conto nello stabilire i prezzi di appalto. ARTICOLO 9 GRADUAZIONE DEI LAVORI In genere l’Appaltatore avrà facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale purché, a giudizio della Direzione, non riesca pregiudizievole alla buona riuscita delle opere ed agli interessi dell’Amministrazione. Entro un mese dalla data di consegna dei lavori, l’Appaltatore presenterà alla Direzione dei Lavori un crono programma dei lavori di pulizia degli alvei in corrispondenza degli impianti idrometrici, dei ripristini di impianti, previsti nell’appalto con l’indicazione dell’inizio e fine lavori. Tali lavori dovranno essere eseguiti e completati prima della stazione invernale. L’Amministrazione si riserva in ogni modo il diritto di stabilire l’esecuzione di un determinato lavoro entro un congruo termine perentorio o di disporre l’ordine d’esecuzione dei lavori nel modo che riterrà conveniente, senza che l’Appaltatore possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di speciali compensi. L’Appaltatore dovrà far pervenire all’Ufficio, entro dieci giorni dalla scadenza, le zone diagrammali sostituite con accluso lo statino di intervento. ARTICOLO 10 Penali Qualora, per cause imputabili all’Impresa, l’intervento ordinario di manutenzione sui lavori ritardi oltre i tempi d’inizio e di conclusione programmati come da cronoprogramma l’Amministrazione applicherà una penale pari a: - € 100,00= (Euro cento/00) per ogni giorno di ritardo; Qualora, l’attività di sostituzione delle zone diagrammate sugli apparecchi idrometrografi ritardi sul giorno naturale di scadenza l’Amministrazione applicherà una penale pari a: - € 75,00= (Euro settantacinque/00) per ogni giorno successivo al giorno di scadenza della zona diagrammale sulla stazione idrometrografica. Le penali saranno trattenute sulla rata di pagamento immediatamente successiva. Qualora l’intervento di manutenzione, qualunque esso sia, non fosse stato possibile, secondo le modalità contrattuali, per cause non dipendenti dall’Impresa appaltatrice, la penale, laddove previsto, non verrà applicata; le cause del mancato intervento dovranno chiaramente risultare da una dettagliata relazione dell’Impresa appaltatrice al Dirigente dell’Ufficio Idrografico e Mareografico, confermata dal Direttore dei lavori. Qualora i ritardi negli interventi di manutenzione assumessero particolare gravità, l’Amministrazione si riserva la facoltà di procedere alla rescissione in danno del contratto, secondo quanto stabilito da apposita clausola contrattuale, con remunerazione del solo servizio regolarmente svolto, 8 restando impregiudicata ogni azione per il risarcimento degli ulteriori danni che dovessero derivare dalle citate inadempienze. Per particolare gravità si intende il ripetersi di ingiustificati ritardi che compromettono la regolare acquisizione dei dati dei livelli idrometrici. ARTICOLO 11 Cauzione A garanzia dell’adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, all’Impresa aggiudicataria verrà richiesta la costituzione, nelle forme di legge, di una cauzione definitiva pari al 10% (dieci per cento) dell’importo contrattuale complessivo. Il deposito cauzionale definitivo è mantenuto nell’ammontare stabilito per tutta la durata del contratto. Alla scadenza contrattuale pattuita, l’Impresa potrà chiedere lo svincolo del deposito cauzionale che l’Amministrazione provvederà ad effettuare soltanto dopo l’avvenuto collaudo definitivo, con esito positivo. ARTICOLO 12 Collaudo dei lavori Le operazioni di collaudo avranno inizio entro un mese dalla data di scadenza del periodo contrattuale di cui al precedente articolo 6 e, comunque, non prima della scadenza dell’ultimo periodo di garanzia degli eventuali interventi di riparazione e sostituzione. L’inizio delle operazioni di collaudo dovrà risultare da apposito verbale e le operazioni stesse dovranno concludersi entro e non oltre tre mesi dalla data di inizio, nel caso di lavori di importo sino a 500.000,00 euro il certificato di collaudo e sostituito da quello di regolare esecuzione, ai sensi del 3° comma art. 141 della L . 163/2006. ARTICOLO 13 Modalità di pagamento Il pagamento del corrispettivo spettante per l’espletamento del servizio oggetto del presente appalto avverrà in rate quadrimestrali, sulla base degli stati di avanzamento degli interventi, al netto della prescritta ritenuta per infortuni nella misura del 0,5%, ed in una rata finale, sulla base del conto finale, da liquidarsi soltanto a seguito dell’avvenuta approvazione del certificato di regolare esecuzione redatto dal Direttore dei lavori. . ARTICOLO 14 Controllo dell’esecuzione del Servizio di manutenzione Al controllo dell’esecuzione del servizio di manutenzione oggetto del presente appalto provvederà il Direttore dei lavori e dal Dirigente dell’Ufficio Idrografico e Mareografico. Il Direttore dei lavori dovrà riferire sull’andamento del servizio appaltato al Dirigente dell’Ufficio Idrografico e Mareografico. Ai fini della valutazione degli interventi del servizio di manutenzione per i pagamenti in acconto e finale fa fede il libretto degli interventi, il registro di contabilità, gli stati d’avanzamento degli interventi ed il conto finale. In contabilità è fatto divieto di procedere all’accreditamento di materiali e 9 manufatti provvisti a piè d’opera e destinati ad essere impiegati in interventi di manutenzione programmata o su chiamata. ARTICOLO 15 Offerta economica La ditta, nella formulazione dei prezzi offerti, si dovrà riferire all’intero periodo oggetto del presente capitolato. Non saranno in nessun caso ammessi aumenti dei prezzi proposti né saranno corrisposti compensi per revisione dei prezzi contrattuali né per adeguamento dei prezzi unitari e complessivi offerti. Pertanto nei prezzi offerti è considerato compreso anche il fattore inflattivo che l’impresa offerente riterrebbe più idoneo a rappresentare la dinamica delle singole voci di costo. In caso di determinazione di nuovi prezzi, relativi ad interventi imprevisti non compresi nell’offerta ma resisi necessari, il Direttore dei lavori, provvederà ad un’analisi degli stessi sulla base dei correnti valori di mercato ed in analogia con quelli pattuiti. Tali nuovi prezzi rimarranno validi per il rimanente periodo di durata del servizio di manutenzione. ARTICOLO 16 Subappalto La facoltà di ricorrere al subappalto è limitata alle sole forniture che abbiano carattere secondario e strumentale rispetto alla prestazione fondamentale, con esclusione di qualsiasi intervento di installazione. L’Impresa appaltatrice del servizio di manutenzione rimane in ogni caso responsabile nei confronti dell’Amministrazione per tutte le attività affidate in subappalto. L’affidamento in subappalto deve essere richiesto nei limiti previsti dalle vigenti disposizioni di legge e dovrà in ogni caso essere autorizzato. Le eventuali richieste di subappalto dovranno essere corredate dalla documentazione che sarà richiesta dall’Amministrazione in fase d’autorizzazione. Fino al momento della formale comunicazione da parte dell’Amministrazione dell’eventuale autorizzazione è vietato qualsiasi intervento da parte di personale delle imprese subappaltatrici. L’Impresa appaltatrice non può causare una sospensione del servizio di manutenzione né può avanzare sugli atti contabili riserve di sorta in dipendenza di controversie che dovessero sorgere tra essa e le Imprese operanti in subappalto. ARTICOLO 17 Oneri a carico dell’Impresa appaltatrice L’Impresa deve:; b)attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro vigenti nella zona e nel periodo dell’esecuzione dei lavori, e ciò anche qualora l’Impresa non sia aderente alle Associazioni stipulanti o receda da esse; c) fornire personale, attrezzatura e mezzi d’opera e quanto altro per le verifiche in contraddittorio; d) eseguire a propria cura e spese eventuali lavori provvisionali e ciò anche se la relativa valutazione non risulta esplicitamente nell’offerta o nel computo metrico estimativo; 10 e) provvedere, senza diritto ad alcun compenso, al reperimento, fornitura e trasporto dell’energia elettrica, acqua potabile o industriale, gas, ecc., occorrente per l’esecuzione degli interventi oggetto del presente appalto, sollevando l’Amministrazione da ogni onere e responsabilità; f) pagare tutte le imposte e tasse generali, particolari e speciali, che gravino a qualunque titolo ed in qualsiasi modo sulle attività di installazione ed attivazione dell’impianto ed assumere a proprio carico tutte le spese inerenti alla stipulazione del contratto ed alla sua registrazione fiscale; g) eseguire, con carico delle relative spese, tutte le prove ed ogni altra indagine che l’Amministrazione riterrà necessarie ai sensi, delle vigenti disposizioni, e di quanto previsto dal presente Capitolato, compresa la fornitura delle apparecchiature, dei materiali, dei mezzi d’opera e delle opere provvisionali, nonché la prestazione di mano d’opera specializzata e comune, comunque occorrente per effettuare le prove stesse; h) assumere a proprio carico le spese per le assicurazioni per furto e danni a terzi e le spese per occupazioni temporanee per depositi, cantieri, baraccamenti, ecc. in terreni di proprietà pubblica o privata nonché per le segnalazioni diurne e notturne di spazi occupati, transiti interrotti, pericoli incombenti; i) svolgere, a nome e per conto dell’Amministrazione, tutte le pratiche occorrenti per il rilascio delle eventuali concessioni, autorizzazioni o nulla osta che si rendessero necessari per l’esecuzione delle operazioni e degli interventi previsti nel servizio di manutenzione; l) Mettere a disposizione del Direttore dei lavori, il personale necessario alla sorveglianza dei lavori stessi, i mezzi di trasporto idonei al raggiungimento delle località ove gli interventi si svolgono, per tutta la durata del Servizio di manutenzione; m) Assicurare la riservatezza di tutte le operazioni al fine di garantire che i dati restino d’esclusiva proprietà e disponibilità del Servizio; n) assumersi la completa responsabilità per danni a persone ed a cose, causati in pendenza dell’esecuzione di qualsivoglia intervento connesso al servizio di manutenzione. Non sono a carico dell’Impresa appaltatrice tutte le spese relative al pagamento dei canoni di ospitalità di stazioni, dei canoni per consumi energetici, delle spese per trasmissione dati relativi all’uso ordinario e quotidiano del Sistema da parte dell’Ufficio. ARTICOLO 18 Piano operativo per la sicurezza La ditta appaltatrice prima dell’inizio dei lavori deve predisporre e consegnare al direttore dei lavori un piano operativo di sicurezza per quanto attiene le proprie scelte autonome e relative alla responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza comprende il documento di valutazione dei rischi di cui all’art.4, commi1,2 e 7, e gli adempimenti di cui all’art.7, comma1 lettera b), del D.L.vo 19.09.1994 n°626 e contiene notizie di cui all’art.4, commi 4 e 5 dello stesso decreto, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni. Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’art.12 del D. Lgs. n°494 del 1996. 11 ARTICOLO 19 Proprietà di elementi sostituiti Gli elementi residuati da interventi di sostituzione di qualsiasi tipo restano in proprietà dell’Ufficio Idrografico e Mareografico, al quale vanno consegnati, previo apposito inventario. Il Direttore dei lavori può stabilirne la cessione all’Impresa appaltatrice, salva l’attribuzione di un prezzo da dedurre dall’importo del contratto. ARTICOLO 20 Controversie Le controversie tra l’Amministrazione e l’Impresa appaltatrice, per le quali non sia stata trovata soluzione in via amministrativa, saranno deferite ad un Collegio arbitrale, come contrattualmente disciplinato, fermo restando la facoltà per ciascuna delle parti di adire il Giudice naturale competente. In tal caso il Foro competente è quello di Bari. CAPITOLO SECONDO QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO ARTICOLO 21 Qualità e provenienza dei materiali da costruzione I materiali occorrenti per la costruzione delle opere appaltate dovranno essere forniti a totale cura e spese dell’Appaltatore ed a tempo debito, in modo da assicurare l’ultimazione dei lavori nel termine assegnato. Detti materiali saranno delle migliori qualità rinvenibili in commercio, scevri di ogni difetto e lavorati secondo le migliori regole d’arte. Inoltre l’appaltatore dovrà presentare adeguata certificazione di qualità per ogni manufatto prefabbricato, attrezzatura o materiale, riportando i parametri tecnici che di volta in volta saranno richiesti dalla D.L. al fine di certificare la bontà delle forniture. Prima di essere impiegati dovranno sottoporsi all’approvazione del Direttore dei Lavori, la quale ha la facoltà di sottoporli alle prove prescritte, e li rifiuterà se li troverà difettosi, di cattiva qualità o comunque non rispondenti ai requisiti qui di seguito indicati o derivanti dalla certificazione di qualità richiesta. I materiali rifiutati dovranno essere asportati subito dai cantieri. In massima i materiali da costruzione dovranno corrispondere ai seguenti requisiti: 12 a) Pietre naturali. Le pietre naturali (pietrame e ciottoli da servire tanto per le murature che per la formazione del pietrisco), saranno delle migliori qualità, compatte, dure, tenaci, omogenee, di forte resistenza e prive di sostanze terrose; è vietato l’uso dei materiali tufacei, marnosi, gelivi, gessosi, scistosi. Le pietre naturali per le murature dovranno essere fornite di dimensioni tali da poter essere smozzate in modo da renderle adatte per costruire corsi sufficientemente regolari, con assetti pressoché orizzontali. Per la confezione di calcestruzzo per murature di spessore non inferiore a 20 cm., potranno impiegarsi le pietre naturali di dimensioni non maggiori di cm. 5. Per le altre caratteristiche valgono le vigenti "Norme per l’accettazione delle pietre naturali da costruzione". A richiesta dell’Appaltatore saranno specificate le Norme in materia. L’Appaltatore potrà prelevare la pietra occorrente alla esecuzione dei lavori appaltati dal materiale proveniente dagli scavi, purché dalla Direzione dei Lavori sia ritenuta adatta allo scopo. Nessun compenso od aumento di prezzo l’Appaltatore potrà pretendere nel caso che tale prelevamento non fosse consentito dalla Direzione dei Lavori o per altri eventuali maggiori scavi e trasporti che si rendessero necessari per sostituire i materiali di scavo prelevati per le murature con altri estratti da cave di prestito per impiegarli nei rinterri. b) Ghiaia, ghiaietto, pietrisco. La ghiaia, il ghiaietto e il pietrisco devono essere ben assortiti, formati da elementi resistenti, non gelivi, scevri da sostanze estranee, da parti friabili o terrose. La ghiaia, il ghiaietto e il pietrisco dovranno essere lavati con acqua dolce, qualora ciò sia necessario per eliminare le materie nocive, secondo le prescrizioni della Direzione dei Lavori, e a tutte cure e spese dell’Appaltatore. Il pietrisco sarà ricavato dalle pietre naturali, dimezzate a mano o mediante frantumazione meccanica, con ogni diligenza, affinché i pezzi riescano di grossezza pressoché uniforme. La dimensione massima di ciascun elemento di ghiaia o pietrisco deve essere compreso fra 3 e 5 cm per le massicciate stradali e per le murature di calcestruzzo ordinario di spessore superiore a venti centimetri. Per le murature di calcestruzzo di spessore inferiore a 20 cm. e per le strutture di cemento armato, la dimensione massima di ciascun elemento sarà, di norma, compresa fra 1 e 3 cm ed in ogni caso commisurata alle caratteristiche geometriche della carpenteria, del getto ed all’ingombro delle armature. Di regola si deve adoperare ghiaia o pietrisco che, mescolati alla sabbia, presenti composizione granulometrica rispondenti alle Prescrizioni regolamentari italiane vigenti; a richiesta dell’Appaltatore saranno specificate le prescrizioni in materia. c) Sabbia. La sabbia da adoperarsi per la confezione delle malte e dei calcestruzzi potrà essere: 1) di fiume; 2) artificiale ottenuta dalla frantumazione delle pietre naturali; 3) di cava riconosciuta idonea dalla Direzione dei Lavori. 13 È escluso in modo assoluto l’impiego di sabbia di mare. Le sabbie di fiume e di cava non dovranno essere troppo fini né con granuli di uniforme grandezza; saranno perciò assortite in grossezza, ruvide al tatto, stridenti tra le dita, e inoltre dovranno essere puliti e scevre da sostanze argillose, terrose e melmose. Le sabbie artificiali proverranno dalla frantumazione di pietre naturali, con esclusione di materiale tufaceo, gessoso, marnoso, di pietra leccese o in ogni caso di rocce non sane e compatte, o troppo tenere. I grani di sabbia dovranno avere dimensioni comprese tra 0,5 mm e 5 mm., convenientemente assortite. La sabbia di frantoio dovrà essere liberata dalla polvere finissima che generalmente si produce nella frantumazione. Per la formazione delle malte per gli intonaci e cappe, la sabbia dovrà essere tutta passante al setaccio con maglie circolari di 1 mm. e dare sul setaccio a 324 maglie a cm2 un residuo pari al 30 per cento. Di regola si deve adoperare sabbia la cui composizione granulometrica corrisponda alle prescrizioni regolamentari italiane vigenti e in ogni caso di diametro compresa tra 0,5 mm e 5 mm; a richiesta dell’Appaltatore saranno specificate le prescrizioni in materia. d) Pozzolana. La pozzolana da impiegarsi nella preparazione delle malte dovrà corrispondere alle vigenti Prescrizioni regolamentari per l’accettazione delle pozzolane e dei materiali a comportamento pozzolanico. e) Calci. Le calci aeree e le calci idrauliche dovranno rispondere ai requisiti di cui alle Norme vigenti per l’accettazione delle calci; a richiesta dell’Appaltatore saranno specificate le Norme in materia. f) Leganti idraulici. I cementi dovranno essere stagionati forniti dell’imballaggio originale e rispondente ai requisiti di cui alle Norme vigenti, a richiesta dell’Appaltatore saranno specificate le Norme in materia, tali requisiti saranno accertati con i metodi di prova prescritti dalle citate Norme. Quando non viene specificato uno speciale tipo di cemento deve intendersi cemento normale idraulico tipo 325; il cemento ad alta resistenza deve intendersi del tipo 425. g) Pietra da taglio. La pietra da taglio calcareo in lastre e conci sarà delle migliori cave della regione, non friabile né tenera né geliva, ma dura, di struttura uniforme, scevra di venature cavità o altri difetti, sonora alla percussione e di perfetta lavorabilità. La pietra vulcanica dovrà provenire dalle migliori cave vesuviane ed essere della migliore qualità, compatta, non fragile. l) Acqua. L’acqua per l’esecuzione dei lavori dovrà essere provveduta dall’Appaltatore e dovrà essere limpida, dolce e priva di sostanze organiche. n) Ferro colato od omogeneo. Dovrà essere dolce, a grana fina e compatta, senza difetti di fusione e di laminazione e senza scaglie e striature. 14 Il ferro dovrà essere, malleabile a caldo e a freddo, perfettamente saldabile al rosso vivo senza interposizione di materia riducente, liscio alla superficie esterna, privo di screpolature longitudinali e marginali, senza bruciature, saldature aperte ed altre soluzioni di continuità. Dovrà inoltre soddisfare alle condizioni contenute nelle Tabelle U.N.I. concernente i singoli tipi di manufatti (profilati, barre, larghi, piatti, ecc.). o) Acciaio fuso e laminato. L’acciaio dolce per la costruzione dei tubi senza saldatura dovrà avere le caratteristiche prescritte dalle relative Tabelle U.N.I. sia per la resistenza a trazione che per l’allungamento minimo e per il modulo d’elasticità. L’acciaio non dovrà presentare difetti di laminazione e le pareti interne ed esterne dei tubi dovranno essere lisce, senza rientranze, sporgenze, schegge o risarciture. p) Acciaio saldato e laminato. L’acciaio per la costruzione dei tubi saldati o chiodati dovrà presentare le caratteristiche prescritte nelle relative Tabelle U.N.I., sia per quanto riguarda la resistenza massima a trazione, il limite di elasticità e l’allungamento percentuale, sia per quanto riguarda le percentuali massime ammesse per il carbonio, il fosforo, lo zolfo, il manganese, il silicio, il rame e l’arsenico. t) Legnami. I legnami di qualunque specie, devono essere, della migliore qualità riguardante la categoria prescritta, diritti, sani, di fibra pure diritta e di struttura compatta, senza nodi, scevri da fracidume, fenditure e di qualunque altro difetto. I legnami destinati alla costruzione di serramenti, dei pavimenti ed altre simili opere devono essere convenientemente stagionate. Per le altre caratteristiche valgono le vigenti Norme per l’accettazione dei legnami; a richiesta dell’Appaltatore saranno precisate le Norme in materia. Pitture. Antiruggini Per i vari tipi di pitture antiruggine, secondo il tipo impiegato, valgono le prescrizioni specifiche che seguono: - la pittura antiruggine al minio di piombo all'olio di lino, deve contenere almeno 80% d’ortopiombato in peso, il restante parte con olio di lino cotto come in precedenza descritto è ammessa la presenza d’agenti sospensivi, mentre non è ammessa la presenza d’altri tipi di pigmenti e cariche; - la pittura antiruggine al minio oleofenilico può avere come le ganti una resina alchidica modificata fenolica o una resina oleofenolica di cottura; la resina deve rappresentare almeno il 55% in volume su film secco; la parte attinente a cariche e pigmenti deve essere composta da almeno il 25% in volume su film secco da minio di piombo; - la pittura antiruggine al minio e cromato di piombo con resina alchidica deve avere come legante una resina alchidica lungo olio di lino (rapporto alchidico-olio di lino 38/62) e deve essere presente almeno al 45% in volume su film secco; la parte attinente a pigmenti anticorrosivi deve essere composta almeno dal 20% in volume su film secco ed essere costituita da minio di piombo, cromati, silicromati basici; - la pittura antiruggine all'ossido di ferro in veicolo sintetico deve avere come legante una resina alchidica lungo olio di lino (rapporto alchidico15 olio di lino 38/62) e deve essere presente almeno al 45% in volume su film secco; l'ossido di ferro non deve risultare inferiore al 7% in volume su film secco; non è tollerata la presenza di carbonati; - la pittura antiruggine al cromato di zinco in veicolo sintetico deve avere come legante una resina alchidica media lungo olio lino e deve essere presente almeno al 40% in volume su film secco; il cromato di zinco non deve risultare inferiore al 7% in volume su film secco; non è tollerata la presenza di carbonati; - la pittura antiruggine epossidica ai cromati di zinco, deve avere, come legante una resina epossidica, con indurente poliammidico, la percentuale di resina, non deve essere inferiore al 65% in volume su film secco, il cromato di zinco non deve essere inferiore al 7% in volume su film secco, non è tollerata la presenza di carbonati. Pitture a tempera e idropitture Le pitture a tempera devono avere, come legante, una resina in dispersione, come solvente, l'acqua, come pigmenti, i vari bianchi (ossidi di zinco o titanio), coloranti (ossidi e sali di piombo, zinco, ferro, manganese, ecc.) o da composti derivanti dalla chimica organica, come carica di biancone, litopone e caolino. Per le idropitture, a seconda del tipo impiegato, valgono le prescrizioni specifiche che seguono: - l’idropittura per interno ha come leganti capolimeri vinilici e/o vinilversatici, la percentuale di resina non dovrà essere inferiore al 17% in volume su film secco; - l'idropittura per esterno, ha come legante, un copolimero acrilico puro, la percentuale di resina non dovrà essere inferiore al 40% in volume su film secco. Smalti Per i tipi di smalto, a seconda il tipo impiegato, valgono le prescrizioni specifiche che seguono: - lo smalto oleosintetico per interno ed esterno deve avere come legante una resina alchidica lungo olio modificata; la percentuale della resina non dove essere inferiore al 70% in volume su film secco; per i tipi brillanti la brillantezza non deve essere inferiore ad 80 Glass; - lo smalto sintetico per interno ed esterno deve avere come legante una resina alchidica lungo olio non modificata; la percentuale della resina non deve essere inferiore al 75% in volume su film secco; per i tipi brillanti la brillantezza non deve essere inferiore a 85 Glass; - lo smalto uretanicolalifatico deve avere come legante una resina alchidicapoliuretanica catalizzata con isocianato alifatico; la percentuale della resina non deve essere inferiore al 75% in volume su film secco; la brillantezza non deve essere inferiore a 90 Glass; - lo smalto epossidico deve avere come legante una resina epossidica con indurente poliammidico; la percentuale della resina non deve essere inferiore al 75% in volume su film secco; - lo smalto epossicatrame deve avere un rapporto resina epossidica induritacatrame da carbon fossile Le pitture a base di resine acriliche tipo Pliolite hanno come legante un copolimero acril- stirolico in soluzione; la percentuale di resina non sarà 16 inferiore al 45% in volume su film secco per i tipo normali lisci, al 35°o in volume su film secco per i tipi lisci al quarzo ARTICOLO 22 Composizione delle malte Le malte saranno costituite di sabbia e cemento nelle proporzioni prescritte per ciascun genere di lavoro ed indicate nell’elenco dei prezzi o nelle disposizioni relative alle modalità d esecuzione dei lavori. Resta anche in facoltà della Direzione dei Lavori di variare tali proporzioni e l’appaltatore deve uniformarsi agli ordini ricevuti salvo il diritto alle conseguenti variazioni di prezzo in relazione al maggior quantitativo di cemento aggiunto e no altro. Per mantenere le dovute proporzioni fra i componenti delle malte, la sabbia sarà misurata ad ogni impasto mediante apposite casse di forma geometrica e delle dimensioni che saranno prescritte; dette casse dovranno essere fornite e mantenute a spese dell’appaltatore. Nella misura la sabbia non dovrà essere compressa né bagnata; il cemento sarà misurato a peso. La manipolazione delle malte, se fatta a mano, dovrà sempre eseguirsi sopra aree pavimentate di legno o di costruzione muraria. Le malte dovranno confezionarsi man mano che occorrono e nella sola quantità che può essere immediatamente impiegata. Quelle che per qualsiasi ragione non avessero immediato impiego devono essere gettate a rifiuto. Nella preparazione con mezzi meccanici si dovrà sempre garantire le proporzioni dei vari componenti. ARTICOLO 23 Intonaci L’intonaco da applicarsi sulle pareti delle murature sarà fratazzato o liscio secondo le prescrizioni della Direzione dei Lavori. Prima di eseguire l’intonaco liscio o fratazzato si avrà cura di pulire bene la superficie da intonacare rimuovendo la polvere e le parti poco aderenti mediante una spazzola di acciaio; ciò fatto si bagnerà abbondantemente la parete in modo che riesca satura di acqua. L’intonaco sarà frequentemente bagnato con acqua mediante pompe innaffiatrici se è applicato su pareti verticali; si coprirà con uno strato di sabbia umida per una settimana circa, se l’intonaco è eseguito su superficie orizzontale. Gli intonaci delle opere d’arte e dei manufatti che siano a contatto dell’acqua saranno eseguiti utilizzando cemento pozzolanico. 17 ARTICOLO 24 Opere di cemento armato Nella esecuzione delle opere in cemento armato l’appaltatore dovrà attenersi strettamente a tutte le norme contenute nella legge 5 novembre 1971, n.1086 e relative Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in conglomerato cementizio semplice od armato. ARTICOLO 25 Scavi per la rimozione degli interrimenti Gli interventi previsti nell’appalto consistono essenzialmente nei lavori di pulizia della vegetazione arbustiva e ripariale per ripristinare la funzionalità dell’impianto idrometrografico limitatamente alla sezione d’alveo strettamente necessaria. Gli scavi di allargamento ed approfondimento per lo spurgo e la rimozione degli interramenti di canali esistenti e dei corsi d’acqua naturali dovranno essere eseguiti a qualsiasi profondità, in terreno di qualsiasi natura e consistenza, compreso il fango., la melma e simili, eseguiti a mano o con mezzo meccanico. Tale scavo prevede la divisione delle acque ristagnanti , il taglio e l’eliminazione di qualsiasi tipo di vegetazione esistente sul terreno e nell’interno dei canali e corsi d’acqua.. Il materiale arbustivo rimossso dovrà essere trasportato a rifiuto in discariche autorizzate; il materiale litoide o misto di fiume rimosso, dovrà essere depositato a colmata o in rilevato in area demaniale antistante lo scavo e non potrà in alcun caso portato in altro sito. Sarà a carico dell’appaltatore l’ eventuale indennità per danni arrecati alle colture per l’accesso al cantiere e per l’occupazione temporanea dei terreni. Trattandosi di interventi da eseguirsi in corsi d’acqua iscritti negli elenchi di acque pubbliche sarà compito della ditta appaltante acquisire per conto dell’Amministrazione, nel caso necessiti, l’“Autorizzazione urbanistica “ ai sensi della legge 431/1985. ARTICOLO 26 Demolizioni Le demolizioni di murature, calcestruzzi, ecc. sia parziali che complete, devono essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni in modo da non danneggiare le residue murature e da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti ai lavori. Rimane pertanto vietato gettare dall’alto i materiali in genere, che invece devono essere trasportati o guidati in basso, e sollevare polvere, per cui tanto le murature quanto i materiali di risulta dovranno essere bagnati. Nelle demolizioni o rimozioni l’appaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessarie puntellature per sostenere le parti che devono restare e 18 disporre in modo da non deteriore i materiali risultanti, i quali devono ancora potersi impiegare utilmente. Tutti i materiali riutilizzabili devono essere opportunamente scalcinati, puliti, custoditi, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati dalla Direzione dei Lavori, usando le cautele per non danneggiarli sia nello scalcinamento, sia nel trasporto, sia nel loro assestamento per evitare la dispersione. Detti materiali restano tutti di proprietà della stazione appaltante. L’Impresa rimane sempre responsabile del materiale di pavimentazione stradale fino alla sua ricollocazione in opera. I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono sempre dall’appaltatore, essere trasportati fuori del cantiere nei punti indicati dalla Direzione dei Lavori od in rifiuto alle pubbliche discariche; per detta prestazione ARTICOLO 27 Sostituzione mensile di zone diagrammali agli apparecchi idrometrografici L’attività prevede, la sostituzione mensile delle zone diagrammali, agli apparecchi idrometrografici ubicati presso le seguenti 17 stazioni idrometriche: Ofanto a Monteverde (scalo), Ofanto a Monteverde (teleferica), Ofanto a San Samuele di Cafiero, Torr. Cervaro, Carapelle a p.te vecchio Ordona-Castelluccio dei Sauri, Canale S. Maria a p.te Lucera-Torremaggiore, Triolo a p.te Lucera-Torremaggiore, Casanova a p.te Lucera-Motta, Salsola a Casanova, Salsola a p.te Foggia-S.Severo, Vulgano a p.te Troia-Lucera, Torr. Celone a S. Vincenzo, Celone a p.te Foggia - S. Severo, Atella a p.te sotto Atella, Arcidiaconata a p.te Rapolla-Lavello, Torr. Venosa, Torr. Lapilloso. L’attività comprende la fornitura di zone diagrammali, l’onere per l’eventuale sostituzione degli orologi agli idrometrografi e la sostituzione della mina della parte scrivente dell’apparecchio, la pulizia dell’idrometrografo e la sua eventuale sostituzione e quant’altro necessario al suo perfetto funzionamento. Dovrà essere assicurata inoltre la taratura dell’idrometrografo, consistente nel raffronto del livello idrico letto sull’asta idrometrica, con il livello idrico indicato sulla zona diagrammale: nel caso i valori siano differenti, l’idrometrografo dovrà essere corretto della differenza ∆. Le zone diagrammali ritirate dagli apparecchi idrometrografici dovranno essere consegnati mensilmente all’Ufficio entro dieci giorni dalla loro sostituzione. INDICAZIONI SULLE MISURE PER LA SICUREZZA FISICA DEI LAVORATORI PREMESSA Le attività di manutenzione, previsti nel presente appalto prevedono, nel tempo contrattuale, delle attività lavorative con cantieri temporanei con durata di pochi giorni e con impiego di poche unità lavorative (Max 5 uomini/giorno) così come indicato all’art.1 del capitolato. L’appaltatore deve adottare tutte le misure, volta per volta, comunque necessarie ad assicurare la salute e la sicurezza dei lavoratori. 19 In particolare le attività di manutenzione che comprendono la pulizia dell’alveo in corrispondenza degli impianti idrometrografici dovranno essere eseguiti in periodi estivi e in ogni caso quando gli alvei sono asciutti o interessati da deflussi minimi. LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO D.P.R. n° 547 del 27/04/55 "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” D.P.R. n°303 del 19/03/56” "Norme generali per l'igiene sul lavoro D. M. 12/09/59 “Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni relative all'esercizio delle verifiche e dei controlli previsti dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro." D.P.R. 524 del 8/06/82 “Attuazione della direttiva CEE n.77/576 per il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri in materia di segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro e della direttiva CEE n.79/640 che modifica gli allegati della direttiva suddetta.” D.Lgs. n° 626 dei 19/09/94 "Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo del lavoro.” D.Lgs. n° 494 del 14/08/96 “Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.” D.Lgs. n° 528 del 19/11/99 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 14 agosto 1996, n.494, recante attuazione della direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.” D.P.R. n°222 del 3/07/2003 “Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza temporanei o mobili, in attuazione dell’art.31, comma1, della legge 11 febbraio 1994, n. 109.” FORMAZIONE DEL PERSONALE Il personale coinvolto nell’esecuzione dei lavori deve essere informato dei doveri che, in base all'art.6 del D.P.R. 547 del 27/4/55, a lui compete e cioè: - il dovere di non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e di protezione senza averne l'autorizzazione; - il dovere di non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che possano compromettere la propria o altrui sicurezza; 20 - il dovere di osservare e rispettare le misure di sicurezza predisposte; - il dovere di usare i mezzi di protezione personali e i dispositivi di sicurezza predisposti dall'impresa; - il dovere di segnalare l'eventuale inefficienza dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza e di protezione o le eventuali condizioni di pericolo delle quali dovessero venire a conoscenza, - il dovere, in caso di urgenza e nell'ambito delle proprie competenze, dí ridurre le deficienze delle misure di sicurezza o di eliminare le condizioni di pericolo. Tutti i dipendenti dovranno ricevere dall'Impresa un regolamento che comprende le istruzioni sulla sicurezza del lavoro e sono pertanto tenuti al rispetto di quanto in esso contenuto. Il responsabile di cantiere ha la responsabilità di attuare, far attuare e controllare le misure dì prevenzione indicate e comunque porre in essere quanto necessario a prevenire infortuni in relazione alla fasi lavorative. Per far ciò si avvarrà di ordini verbali e, se necessario, scritti, da impartire alle maestranze, siano essi dipendenti dell'impresa, di imprese raggruppate e di Ditte esterne che si rendessero necessarie per piccole opere accessorie o per lavori in sub-appalto. ATTREZZATURE DI SICUREZZA E MEZZI PERSONALI DI PROTEZIONE: Il personale che opererà sul posto sarà dotato di una dotazione fissa e personale di sicurezza, costituita da: elmetto di protezione con sottogola omologato; cintura di sicurezza omologata; stivali in gomma scarpe di sicurezza con suola imperforabile; guanti; giubbotti fosforescenti; occhiali antipolvere antischegge; protettori auricolari; Inoltre saranno presenti in cantiere attrezzature particolari da usare qualora se ne presentasse la necessità ed in base al tipo di lavorazioni pericolose da svolgere quali: imbragatura dì sicurezza con bretelle omologata e relativa fune di ancoraggio; scala omologata dalla USL; guanti dielettrici; mascherina antipolvere; cassetta di pronto soccorso con la composizione prescritta dalla USL; Kit antivipera; MODALITA' Dl ESECUZIONE DEI LAVORI Per i lavori di sostituzione mensile di zone diagrammali agli apparecchi idrometrografici è previsto l'impiego di una squadra di due persone di cui una deve essere adibita anche alla guida di un autoveicolo fornito di luci di segnalazione In cantiere verrà utilizzata attrezzatura leggera con alimentazione a batteria. Non sono previsti lavori con particolari caratteristiche di pericolosità 21 In considerazione della piccola entità dei lavori da eseguire in sito non è ovviamente prevista l’installazione di cantieri fissi e quindi di attrezzature fisse e mobili quali servizi igienici, mense od attrezzature di pronto soccorso fisse. Non sono di conseguenza previste eventuali disinfestazioni periodiche. COSTO ORDINARI DELLA SICUREZZA ANNUA. Descrizione n. Prezzo Unit. Elmetto di protezione 5 €/cad 11,90 Cintura di sicurezza omologata 2 €/cad 30,00 Stivali in gomma 5 €/cad 25,00 Scarpe di sicurezza con suola imperforabile. 5 €/cad 33,60 Guanti di protezione 10 €/cad 12,00 Giubbotti salva vita ad alta visibilità 10 €/cad 10,00 Occhiali antipolvere, antischegge 10 €/cad 15,00 Protezioni auricolari 9 €/cad 4,90 Imbracatura di sicurezza 3 €/cad 35,00 Scala omologata 1 €/cad 150,00 Mascherina antipolvere 20 €/cad 2,00 Cassetta di pronto soccorso 2 €/cad 150,00 Recinzione di delimitazione con rete plast. 52 €/m 0,20 Luce di emergenza per autoveicolo 1 €/cad 100,00 Luce per segnalazione cantiere 4 €/cad 20,00 Spray insetticida (per api) zig zag 7 €/cad 4,00 Costo €. 59,50 € 60,00 € 125,00 €. 168,00 €. 120,00 €. 100,00 €. 150,00 €. 44,10 €. 105,00 €. 150,00 €. 40,00 €. 300,00 €. 10,40 €. 100,00 €. 80,00 €. 28,00 TOTALE COSTO MEDIO ANNUO €. 1.640,00 22 Regione Puglia - Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva Settore AA.GG. Allegato 2: Offerta Tecnica Pag. 1