speciale pesca

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ANNO XLIX - N. 132
giovedi' 28 aprile 2011
SPECIALE PESCA
L'Economia e la politica della pesca nel mondo
TUNISIA: BIZERTE, AUMENTO DEL 135% DELLE ESPORTAZIONI
DEI PRODOTTI DEL MARE - "AGENCE TUNIS AFRIQUE PRESSE"
15 Aprile 2011 - Le esportazioni dei prodotti del mare dalla regione di Bizerte hanno
registrato nel corso del mese di febbraio una crescita di 135 percento rispetto allo stesso
periodo dell'anno passato.
Nonostante il momento delicato che il paese sta attraversando, la regione e' arrivata ad
esportare verso i paesi dell'Unione Europea delle quantita' di prodotti alieutici stimati a
201 tonnellate.
La produzione totale del settore della pesca a Bizerte raggiunge le circa 6500 tonnellate
l'anno. [agenzia di stampa – a cura di agra press]
FRANCIA: I CONSUMATORI EUROPEI HANNO FAME DI PRODOTTI
DELLA PESCA SOSTENIBILE - "LES ECHOS"
14 aprile 2011 – Bruxelles – La stragrande maggioranza degli europei (88%) vuole che il
pesce che consuma provenga da scorte gestite in maniera responsabile, secondo un
sondaggio pubblicato martedi' dall'Organizzazione mondiale per la conservazione della
natura, WWF.
"(…) e' un messaggio molto chiaro inviato alla Commissione (europea) quando questa ha
avviato il processo di revisione della Politica comune della pesca", ha dichiarato il WWf
con un comunicato. Dato che l'Unione europea e' il quarto piu' grande produttore
alieutico, tra il 54% e il 72% delle scorte nelle sue aree di pesca sono in situazione di
sfruttamento eccessivo, secondo il WWF. Specie cosi' emblematiche come il tonno rosso
del Mediterraneo sono vicino all'estinzione a causa della eccessiva pesca, ha lamentato il
gruppo ambientalista. La Politica comune della pesca (Pcp), che gia' e' stata oggetto di
due revisioni (1992 e 2002), "non e' stata in grado di mettere un adeguato freno
all'eccesso di pesca" ha lamentato l'organizzazione.
Secondo il sondaggio realizzato in 14 paesi dell'Ue, il 78% degli europei vuole una
"riforma importante" in occasione della prossima riforma della PCP. L'indagine indica
anche che il 72% degli europei lamenta una mancanza di informazioni in merito alla
provenienza e al metodo di pesca dei pesci che acquistano. Lo studio del WWF e' stato
pubblicato lo stesso giorno in cui la Commissione europea ha annunciato che le regole
della PCP non avranno deroghe. Da questo 12 aprile, i pescatori che non rispetteranno le
regole stabilite dall'Ue per la pesca, non beneficeranno piu' di alcuna tolleranza e
Bruxelles ha annunciato sanzioni per i pescatori senza scrupoli. (AFP, quotidiano – a cura
di agra press)
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ALGERIA: GOVERNO, VERSO UNA NUOVA GESTIONE
DEI PORTI DI PESCA - "LA TRIBUNE"
9 aprile 2011 - Le dieci Imprese di gestione dei porti di pesca (Igpp), che fanno capo alla
Sgp [societa' di gestione di partecipazione] Sogeports saranno sciolte per essere
sostituite da un'altra struttura.
Lo ha rivelato il Ministro della Pesca e delle Risorse marine, Abdullah Khanafou, in
occasione della sua visita lo scorso giovedi' a Orano, sottolineando che e' infatti
"impensabile gestire un settore cosi' vitale e le sue strategiche infrastrutture di base
sotto il controllo di altri settori".
Secondo quanto riferisce l'APS [agenzia di stampa algerina], Khanafou ha inoltre
affermato dinanzi agli operatori e ai professionisti della pesca delle regioni occidentali del
paese che il suo Ministero ha proposto al governo il recupero della gestione dei porti di
pesca per potersi "adattare alle esigenze di sviluppo del settore e alla promozione della
ricerca sulla pesca in Algeria". "ll dossier che e' stato presentato al governo e' in
avanzato stato di attuazione", ha aggiunto, precisando che "al piu' presto il governo
decidera' sulla questione della gestione dei porti di pesca del paese" e che "la nuova
gestione, una volta adottata, garantira' armonia ed efficacia agli investimenti programmati
per il settore".
Il Ministro ha altresi' annunciato che verranno presto varate una serie di misure che
aiuteranno i professionisti della pesca nella loro attivita', e che garantiranno loro dei
benefici accessori durante l'intero periodo di riposo biologico, quando e' vietato
l'esercizio della pesca.
Khanafou ha invitato i professionisti del settore e le associazioni professionali a
contribuire alla conservazione delle risorse ittiche adoperandosi nella lotta contro la
pesca selvaggia e nelle zone vietate. In questo senso ha tenuto a sottolineare come la
prevenzione costituisca il modo piu' efficace di dissuasione e di salvaguardia di tali
risorse, aggiungendo che presto sara' lanciata una campagna di valutazione e censimento
[...].
Nell'ambito della sua visita di lavoro a Orano, il Ministro ha anche visitato l'Istituto,
recentemente inaugurato, delle tecnologie della pesca e dell'acquacoltura (Itpa), che
conta seicento studenti e si occupa della formazione nei vari settori della pesca e della
manutenzione delle attrezzature utilizzate in questo settore.
Khanafou ha inoltre esaminato l'andamento dei lavori per la costruzione di un riparo di
pesca della zona di Kristel, a est di Orano, che dovra' essere ultimato per la fine dell'anno,
e ha infine visitato l'impianto di trasformazione di prodotti ittici, principalmente tonno e
sardine, nella zona industriale di Hassi Ameur, e un altro impianto di stoccaggio e di
produzione dei prodotti della pesca situato nel comune di Sidi Chahmi. [Ziad Abdelhadi,
quotidiano - a cura di agra press]
STATI UNITI: L'ATTESO RITORNO DEL SALMONE RIAPRE
DISCUSSIONE SULL'ACQUA - "SAN FRANCISCO CHRONICLE"
8 Aprile 2011 - Ambientalisti, associazioni di categoria ed esperti del settore ittico
affermano che questo anno una piu' sana risalita del salmone e' resa possibile grazie alle
limitazioni sulla quantita' d'acqua pompata attraverso il Delta del Sacramento (delta
formato dai fiumi Sacramento e San Joaquin) tra il 2008 e il 2010.
Solo qualche settimana fa, in occasione della tanto attesa apertura della pesca
commerciale di salmone in California, coloro che pescano, studiano e difendono le varie
specie hanno regolato i conti con coloro che dicono che le misure federali di salvaguardia
del pesce privano lo stato di fondamentali posti di lavoro e migliaia di acri di terreno
agricolo. (…)
"Per la prima volta dopo tanto tempo avremo una stagione del salmone e questo grazie al
fatto che le misure di salvaguardia che abbiamo introdotto sembrano aver funzionato" ha
detto Cynthia Koehler, direttore dell'ufficio legale per le risorse idriche californiane del
Fondo di Difesa Ambientale.
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Dall'altro lato della barricata, sostenitori dell'industria agricola affermano che le deviazioni
dell'acqua incanalata hanno mandato a casa migliaia di operai agricoli e hanno ridotto
drasticamente l'estensione dei terreni coltivati. Secondo loro la colpa collasso della pesca
tre anni fa e' da attribuire all'inquinamento, alla pesca intensiva e alle specie invasive.(…)
"Per anni la sinistra ha usato l'ambiente come scusa per togliere sempre piu' risorse alla
gente" ha detto il repubblicano Devin Nunes (…) "e' tempo che il Congresso le restituisca
per far prosperare la nostra economia, le nostre aziende agricole e le comunita' rurali"
Il dibattito "pesce contro sfruttamento agricolo" e' una costante nelle politiche dell'acqua
in California, ma questo anno una serie di fattori ha fatto alzare i toni dello scontro, tra
essi l'ascesa dei Repubblicani alla Camera, tappa fondamentale per la causa sulla
riduzione d'acqua pompata, ricordo amaro della recente siccita' che ha interessato la
California per tre anni o ancora la previsione che alcuni produttori riceveranno due terzi
dell'acqua che richiedono nonostante le precipitazioni record di questo inverno.
Lunedi' Nunes e molti altri repubblicani terranno un'udienza a Fresno, si prevedono dure
critiche alle regolamentazioni federali che hanno ristretto il rubinetto del delta, una rete di
canali, argini e pompe che copre un'area di 700,000 acri quadrati, al centro del sistema
idrico californiano.
L'estuario e' una parte fondamentale del ciclo di vita del salmone della Central Valley. Il
pesce nasce nella parte alta dei fiumi della California, prima di attraversare il delta e
puntare verso il mare dove crescono per due anni, prima di ritornare verso la sorgente a
deporre le uova.
Le preoccupazioni crescenti sul scrollo delle scorte di pesce nel 2005 ha portato molti
gruppi ambientalisti a fare causa allo stato e al governo federale per non essere riusciti a
prendere in considerazione l'impatto dell'aumento delle deviazioni dell'acqua nel mettere
a rischio la pesca. (…)
I legislatori della Central Valley e l'elettorato agricolo hanno etichettato la situazione come
"siccita' artificiale" [Kelly Zito, quotidiano – a cura di agra press]
GIAPPONE: RADIOATTIVITA', PRIMA NORMATIVA
PER I PRODOTTI DEL MARE "NOUVELLE OBS"
5 aprile 2011 - Il governo giapponese martedi' ha per la prima volta introdotto una
normativa sulla dose di radioattivita' autorizzata nei prodotti del mare
Il capo di gabinetto del governo Yukio Edano ha precisato che la normativa sulle verdure
sara' applicata anche ai prodotti ittici. "Svolgeremo dei controlli severi" ha promesso.
Questa decisione arriva dopo la scoperta che del pesce pescato a largo della prefettura
d'Ibaraki, a mezza strada tra Fukushima e Tokio, contiene delle quantita' di iodio superiori
al livello massimo autorizzato. Secondo il ministero giapponese della Salute, e' stato
rinvenuto anche del cesio in quantita' di poco sotto la norma.
"Anche se il governo dice che il pesce non presenta alcun rischio, nessuno vorra'
comprare dei prodotti ittici provenienti da Fukushima" ha dichiarato Ichiro Yamagata, un
pescatore che viveva non lontano dalla centrale nucleare(…).
(…)"I nostri pescatori hanno perso i loro pescherecci, le banchine e gli edifici a causa del
terremoto e dello tsunami" e ora subiscono le conseguenze delle fuoriuscite radioattive,
scrive il presidente della federazione locale di pesca Tetsu Nozaki in una lettera a TEPCO,
gestore dell'impianto nucleare. [portale – a cura di agra press]
SPAGNA: GREENPEACE CHIEDE ALLA XUNTA DELLA GALIZIA DI
NON AUTORIZZARE GLI ALLEVAMENTI DI SALMONE - "EL PAIS"
2 aprile 2011 – Cinquecento persone, guidate da rappresentanti delle confraternite di
pescatori di Muros e di Noia, si sono riuniti ieri mattina davanti al palazzo della Xunta (il
governo regionale della Galizia, ndt), a Santiago de Compostela, per protestare contro
l'intenzione dell'azienda North West Food di installare due allevamenti sperimentali di
salmoni in gabbia, che i marinai rifiutano perche' "dannosi per l'ambiente marino". Alla
loro richiesta ieri si e' aggiunto anche Greenpeace, che ha anche chiesto al governo
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regionale di riconsiderare il sostegno alla societa' norvegese. Il progetto provocherebbe,
secondo Greenpeace, "inquinamento genetico, l'introduzione di antibiotici nella catena
alimentare, effetti sui predatori marini e la diffusione di malattie per le popolazioni
selvatiche". Inoltre, "avra' gravi ripercussioni sul lavoro di oltre 3.500 persone" secondo il
calcolo del membro di Greenpeace Celia Ojeda. e' la seconda volta in meno di 15 giorni
che i pescatori della zona manifestano contro il trasferimento di queste aziende dalla Ria
de Arousa, dove sono state collocate, nelle zone di Muros e Noia. (...)
Daniel Formoso, uno dei personaggi piu' importanti della confraternita di Muros, teme in
particolare per il numero di gabbie installate dopo la fine del periodo sperimentale (oggi
North West Food ha il permesso per 20 gabbie) e per la posizione degli allevamenti
all'entrata della ria (le rias sono le insenature tipiche della costa della Galizia, simili ai
fiordi norvegesi). Inoltre e' preoccupato per l'inquinamento che potrebbero causare sia i
trattamenti che la morte dei pesci. "Negli allevamenti di Arousa e' morto il 64% dei pesci
allevati", ha detto Pablo Vazquez, della confraternita di Muros. Alla fine della scorsa
settimana, l'azienda norvegese ha trasferito la prima gabbia da Arousa.
Nonostante le intenzioni dei pescatori di continuare a protestare contro cio' che ritengono
sia "un'ingiustizia per la ria", la consigliera regionale del mare ieri ha ribadito la sua
decisione di consentire il trasferimento. (…) [Diana Mandia, quotidiano - a cura di agra
press]
FRANCIA: A PARIGI I PESCATORI OTTENGONO QUALCHE VANTAGGIO E
LE MAIRE PROMETTE DI BATTERSI PER LORO - "LA VOIX DU NORD"
31 marzo 2011 – I prezzi agricoli alla produzione sono leggermente aumentati a febbraio,
un +0.5%. Al termine di una riunione presso il ministero dell'Agricoltura e della Pesca, a
Parigi, ieri mattina, … i pescatori hanno ottenuto risposte ad alcune delle loro
rivendicazioni. Un centinaio di marinai sono venuti.
"Sono passati 10 anni da quando e' stato lanciato l'allarme. Oggi, si affonda", dice
amaramente Jacques Bigot, presidente di Francia pesca sostenibile e responsabile. Al
suo fianco, 130 pescatori della Cote d'Opale, partiti in pullman la mattina da E'taples. "Nel
Canale della Manica, i pescherecci stanno saccheggiando le risorse", prosegue Jacques
Bigot. Altra preoccupazione, le quote: "Occorre ottimizzare il livello nazionale, sottolinea.
Quanto al prezzo del carburante, continua a penalizzare tutti".
Con calma, i pescatori hanno marciato dagli Invalides all'Assemblea nazionale. Nel corteo,
Thierry Lepretre, capo de La Fregate. "Ne abbiamo abbastanza. Con i grandi pescherecci,
e' un conflitto quotidiano. Siamo stanchi di non essere ascoltati.(…) l'insieme della filiera
della pesca a Capecure, sono tra i 7.000 e gli 8.000 posti di lavoro, che rischiano di
crollare". (…)
"L'incontro e' stato piu' costruttivo di quanto pensassi", dice Bruno Dachicourt, segretario
dell'Unione nazionale dei pescatori Cftc. Per esempio abbiamo ottenuto la pesca del
merluzzo fin da settembre, questo evitera' di farci lasciare 400 tonnellate di pesce in mare
come lo scorso anno". Il fermo temporaneo, destinato a preservare la risorsa, sara'
rivisto. I contratti blu – per i pescherecci che praticano una pesca sostenibile e
responsabile - saranno sbloccati sin da oggi. (…)
Il piano di gestione del merluzzo sara' rivisto. Per quanto riguarda le quote, potranno
essere scambiate tra le diverse regioni. Infine, la grande distribuzione potra', con degli
investimenti, contribuire alla modernizzazione della flotta. Provvedimenti che dovrebbero
essere tutti attuati entro la fine dell'anno. "Sono al vostro fianco e mi battero' fino alla fine
per ridare prospettive alla pesca francese", ha promesso il ministro, Bruno Le Maire, che
e' venuto all'incontro dei pescatori davanti all'Assemblea nazionale.(Celine Rudz,
quotidiano – a cura di agra press)
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