Trasporti in Lombardia - Città Metropolitana di Milano Città

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Trasporti in Lombardia - Città Metropolitana di Milano Città
TRASPORTI LOMB 61 INTERNET.qxd
8-10-2007
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attualità
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Speciale stazioni
Dateo vale un viaggio
Un quartiere ricco di istituzioni e di edifici sorprendenti
Roberto Monelli
a stazione di Dateo ha vissuto due anni di gloria dal
2002 al 2004 come capolinea del passante prima
dell’inaugurazione
di
Porta Vittoria. E adesso? Prima o poi
passerà di qui la linea 4 della metropolitana da S. Cristoforo a Linate, nel
frattempo Dateo è pur sempre una
stazione di una linea sotterranea arrivata in una zona che ne era priva, una
zona con un tessuto edilizio di qualità, dove crescono locali e attività legate alla moda. E i giovani rampanti
che frequentano la “Notting Hill” milanese hanno a disposizione dal 10
settembre ben 14 corse in più della S2
(Milano Porta Vittoria-Palazzolo Milanese e viceversa), quasi un metrò!
La stazione di Dateo, se resta discreta
in superficie, sottoterra sfoggia un
look urbano: archi, pilastri, colori tenui segnano i percorsi lungo la banchina, nel mezzanino porticati e volte
a botte disegnano tre imponenti navate postmoderne. Agli estremi dell’ipnotico percorso, le uscite portano a
viale Piceno e Piazzale Dateo: qui troviamo un edificio dalla storia interessante, il Brefotrofio Provinciale (Istituto Provinciale di Protezione ed Assistenza all’Infanzia, soppresso nel
1985) costruito nel 1914, ora sede di
alcuni uffici della Provincia di Milano
e di reparti del vicino ospedale Macedonio Melloni, specializzato nell’assistenza alla maternità e alla prima infanzia. L’assistenza all’infanzia bisognosa o abbandonata ed alle mamme
ha una tradizione antica a Milano, dato che la prima istituzione per bambini abbandonati fu fondata nel 787 dal
benemerito arciprete Dateo. Il Brefotrofio era un'istituzione modello per
la cura dei bambini abbandonati che
venivano allevati, dati in adozione, e
anche restituiti ai genitori. Nei padiglioni progettati dall'ingegner Sarti,
che ospitavano balie, suore, medici,
infermiere, si mettevano in pratica le
più avanzate conoscenze mediche
dell’epoca, tra cui la sterilizzazione di
strumenti e ambienti. Un moderno
“teatrino dei bambini” anticipava la
Sopra, il mezzanino della stazione di
L
piazzale Dateo
A sinistra, il cortile dell’ex Brefotrofio
di viale Piceno
A fianco, l’ex Brefotrofio visto
da piazzale Dateo e l’ingresso
del passante
(fotografie Roberto Monelli)
Guida pratica
I COLLEGAMENTI
tendenza a prendersi cura anche della
mente e dello spirito dei piccoli ospiti.
Successivamente il complesso è stato
accorpato all’Asilo Materno di via
Macedonio Melloni, poi Ospedale a
indirizzo ostetrico-ginecologico e pediatrico, primo in Italia ad istituire la
specialità in Patologia Perinatale e Terapia Intensiva. Non a caso il Brefotrofio e l’Ospedale erano (e sono)
uniti da un passaggio sotterraneo. Dal
1998 l’Ospedale Macedonio Melloni
fa parte dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico. Si può avere un’idea della qualità degli edifici
dell’ex Brefotrofio visitando l’imponente ingresso su viale Piceno e attraversando il giardino che arriva fino a
via Piolti De Bianchi: una sorprendente oasi di tranquillità circondata
da vetrate liberty. Chi vuole passeggiare nei dintorni a caccia di architetture interessanti, può allungarsi a visitare il villaggio operaio di via Lincoln
creato nel 1886 dalla Società Edificatrice di Case Operaie, l’unica parte
costruita di un progetto più ampio:
villette a due piani, giardini rigogliosi
e silenziose strade interne, proprio come a Londra. Si torna al moderno con
una puntata attorno a Piazza Novelli
per omaggiare ben tre case dell’architetto Gio Ponti: Casa Marmont
(1934) in via Gustavo Modena 36 e
due edifici in via Cicognara 11 (1934)
e via Goldoni 63 (1936). Sempre in
via Goldoni, al numero 10, si può rimirare il quartier generale degli stilisti
Dolce & Gabbana. Un intero edificio
anni ’50 reinterpretato dallo studio
+Arch ospita showroom e uffici, tra
lucernari che sembrano UFO e audaci
abbinamenti di preziosi rivestimenti.
E prima di immergersi nuovamente
nel passante, il viaggiatore curioso
può prepararsi a esotici itinerari nella
libreria Luoghi & Libri - La libreria
per chi viaggia - in via Macedonio
Melloni 32. Ma come abbiamo visto,
le sorprese non mancano dietro l’angolo di casa, perfino a Dateo.
Il Teatrino
Nel sotterraneo di uno degli edifici
del Brefotrofio c’è il teatrino, che non
veniva più utilizzato dal dopoguerra,
quando la struttura cessò di operare
come istituto per bambini abbandonati. Nel 2003 il primario di Neonatologia, dott. Guido Moro, riuscì a riportare il teatrino alla sua funzione,
mantenendo le scene e i fondali di inizio novecento. Oggi è aperto al pubblico, con una fitta programmazione
diretta da Roberto Brivio (“I Gufi”),
che alterna stagioni teatrali per adulti,
bambini e ragazzi, un cineforum, la
serie culturale Teatralia, ovvero la storia del Teatro dai Greci ai nostri giorni. Per la gestione del teatro “La Scala
della Vita” è stata costituita l'Associazione onlus “Il Sipario dei Bambini”
con esclusive finalità di solidarietà sociale. Tra le tante proposte della stagione 2007-2008: in ottobre “Le due
Marianne”, farsa inedita di Emilio De
Marchi nell’ambito del progetto La
storia del Teatro Lombardo dal 1600
ai giorni nostri; in novembre, per i ragazzi, “Scarabocchi” e “Doroty-Il regno di Oz”.
I collegamenti
BUS: 54, 61, 62
FILOBUS: 92
tività assistenziale svolta - nella città e
nel territorio di Milano - dalla Provincia e dai vari enti che ne precedettero l’operato: IPPAI, Ospedale Maggiore, Santa Caterina alla ruota, Ospizio e brefotrofio, Cserde, ONMI avvicendandosi nel corso dei secoli, a partire dal 1400.
“La Scala della Vita”
Via Piolti De Bianchi, 47
Tel. 02 63633353
email: [email protected]
[email protected]
Direzione Affari Sociali
Servizio Osservatorio per le politiche
sociali
Archivio storico
Viale Piceno, 60 - 20129 Milano
Tel. 02 7740.3490 - 3168
02.7740.5199 - Fax 02/7740.5184
[email protected]
Archivio storico del Brefotrofio
di Milano
La Provincia di Milano, oltre ad avere
in Viale Piceno alcuni uffici (Affari
generali, Affari sociali, Agricoltura,
Caccia e pesca, Pianificazione territoriale, Sviluppo sistema informativo,
Tempo libero, Trasporto Pubblico,
Turismo e Moda), custodisce un vero
tesoro: l’archivio storico dell’ex Brefotrofio, che raccoglie registri di accettazione, segnali di esposizione, (un piccolo oggetto diviso in due, che faceva
riconoscere chi aveva lasciato un
bambino tempo addietro), attestati
per la consegna di neonati illegittimi.
Una testimonianza della peculiare at-
Il palazzo in piazzale Dateo 5
Una storia travagliata per questo palazzone, che forse tornerà ad essere un
elemento vivo della città. Durante la
guerra vi si trafficava in armi e borsa
nera, negli anni ’70 era usato come
magazzino dagli ambulanti, e negli
anni seguenti fu abitato da immigrati
italiani e magrebini. Dopo 18 anni di
ristrutturazioni il Comune ne vuol fare una residenza con “modalità di abitare sociale” affittando i suoi 157 appartamenti a cittadini di ogni età, con
affitti commisurati alle disponibilità
di ciascuno. Oggi c´è un centro anziani, sono previsti anche un asilo nido,
negozi e sedi di volontariato.
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61 TRASPORTI IN LOMBARDIA Periodico di informazione della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità della Regione
Direttore responsabile: Antonio Formisano
Progetto grafico: Giacomo Merli. Impaginazione: Massimo Strada
Redazione: Paolo Bellorio, Daniela Brusco, Giorgio Cazzola, Olimpia Manduca, Roberto Monelli.
A questo numero hanno collaborato: Fabrizio Bin, Monica Bottino, Giorgio Stagni, Livia Valgoi.
Fotografie: Archivio Sea, Lombardia Notizie, Roberto Monelli, Archivio RFI.
Redazione: via Taramelli, 20 - 20124 Milano e-mail: [email protected] - www.regione.lombardia.it.
Fotolito e Stampa: Amilcare Pizzi S.p.A.
Registrazione presso il Tribunale di Varese n. 534/88 - 130.000 copie in distribuzione gratuita.