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moda
Suglistivaletti osui leggings,comeneglianni ’80
Per le adolescenti tornano gli scaldamuscoli
...
Mercoledì 8 Gennaio 2014
PAGINA30
Chissà se le adolescenti di
oggi che indossano gli scaldamuscoli sopra gli stivaletti o
sui leggings sanno che questa
moda ha segnato la generazione delle ragazze degli anni Ottanta, che si sentivano tutte un
po’ Alex, la ballerina/saldatrice specializzata di Flashdance,
al secolo Jennifer Beals, nel
giorno del provino della vita?
Su tante giovani caviglie tornano a diffondersi gli accessori
di lana, nati per tenere al caldo
i principali strumenti delle ballerine, le gambe.
Entrati a far parte del guardaroba di tutti i giorni, proprio
come un altro accessorio della
danza, il copri spalle, i calzerotti di lana doppia si indossano
sopra calzature piuttosto «rough» come tronchetti o bikers
borchiati, oppure con ballerine, nella versione scalda caviglia, ma anche con scarpe col
tacco, insieme a collant doppi.
La novità sono le calzature con
lo scaldamuscoli incorporato.
«Da amazzone cittadina sono i tronchetti in pvc con colletto in lana melange, da indossare svoltato o scivolato, proposti da Via Lactea Shoes - suggerisce la trend setter Marika
Messina di Queen boutique a
Palermo – in alternativa si portano alla Sarah Jessica Parker,
con pump a spillo, abbinate a
scaldamuscoli aerobic version, in stile Jane Fonda, su minigonna in pelle e golfino o
con micro pull di lana di capra
mohair».
Di Lelly Kelly la versione più
nota per bimbe, dai trenta agli
ottanta euro. Molto più cari
quelli di Prada, proposti anche
per la primavera estate 2014 in
colori brillanti e decorazioni di
pietre dure. Apripista sono stati gli Hugg Australia, tra le varie
griffe, particolari quelli firmati
da Stella Mc Cartney per Adidas, e gli Hogan da 390 euro.
Mi. Av.
Unghia, labbra, guance e ombretti diventano una prosecuzione dell’incarnato, con nuance che vanno dal rosa al marrone chiaro e senza effetto perla
Trucchi, vince lo stile naturale
I consigli
Utili a riprodurlo sono anche le BB cream, una via di mezzo tra una crema idratante
e il classico fondotinta. Costi compresi tra 15 e 45 euro, dipende dalle marche utilizzate
...
Basta rosso: è l’ora del «nude look»
Francesca Macchiarella, titolare
della profumeria Dabbene
di Palermo, indossa un rossetto
Rouge allure 125 di Chanel e
una cipria compatta di Shiseido
di polvere di riso opacizzante
per un effetto nude
Milvia Averna
[email protected]
D
i piccoli dettagli si
nutre la moda. Non
essere appariscente e non ostentare
uno stile che pretende di essere al centro dell’attenzione è un segno d’eleganza. E un dettaglio che non
sfugge ad un occhio attento è
l’affermarsi, nel make up, di
un sofisticato nude look, perfettamente in linea con la sobrietà dei tempi. Al di là del nome, infatti, esso non ha velleità sexy ma si coniuga con una
scelta cromatica coerente con
i colori della pelle.
Unghia, labbra, guance e
ombretti e, in alcune griffe, anche calzature, diventano secondo questa tendenza una
prosecuzione dell’incarnato
naturale, con nuance che vanno dal rosa al marrone chiaro
e senza effetto perla. Persino
nei centri estetica le più posticce ricostruzioni sono realizzate all’insegna del naturelle.
«Dopo anni di rosso, bordò, fucsia e dopo l’exploit delle tinte fluo si torna a quello
che è definito l’“effetto osmosi” – spiega Francesca Macchiarella, titolare della profumeria Dabbene di piazza
Amendola a Palermo – il che significa riprodurre colori che
sembrano prosecuzioni della
propria pelle. Su tutti c’è Chanel che del beige fa da sempre
un suo colore bandiera, presente in quasi tutte le palette
multicolor. La nuova proposta della casa francese è la matita color burro, per ingrandire lo sguardo come quello di
una bambola. C’è anche la linea Les Beiges, poudre belle
mine, letteralmente polvere
che ricrea l’aspetto della buona salute sul viso. Tenue e opaco – prosegue la Macchiarella
– sono le chiavi del nude look
make up. Utili a riprodurlo sono anche le BB cream, una via
di mezzo tra una crema idratante e il fondotinta. Il nome
sta per beauty balm, nel mercato occidentale, e blemish
balm, blemish base o beblesh
balm in quello coreano, dove
per prima si è diffusa questa
preparazione cosmetica. Tra
le proposte c’è Dior con i suoi
colori caldi che, si chiamano
«rose abstrait» e «rose romantique».
Per la collezione autunno
inverno, Collistar ha fatto una
intera linea chiamata «Nude
look». Il suo must è lo smalto
gloss effetto gel, rosa elegante. Truccarsi nude – conclude
- significa tenere il viso con un
colorito naturale, forzatamente in salute, eliminando le im-
perfezioni del viso e usando
un ombretto poco perlato, labbra e unghia vicine alla pelle
e, magari, enfatizzando con il
trucco solo le ciglia degli occhi. Le clienti lo apprezzano,
anche perché un trucco del ge-
nere è una buona base per
quello della sera che può essere rafforzato con un rossetto
rosso e con la matita nera». Costi a partire dai 15 euro per Collistar fino ai 45 a pezzo per
Chanel e Dior.
L’effetto osmosi, pelle su
pelle, si completa con dei collant chiari, che dopo anni in
cui sono stati banditi come accessorio buono solo per la
nonna, tornano a sottolineare
le gambe sinuose delle giovani. E per un total look l’imperatore francese delle calzature,
Christian Louboutin, ha ideato The Nudes una intera collezione di scarpe in tutte le sfumature della carne. Per «sparire magicamente e diventare
una fluida estensione delle
gambe, allungando ed equilibrando la silhouette» senza distrarre da ciò che si indossa.
Tra le estimatrici la principessa di Inghilterra, Kate Middleton e la direttrice di Vogue
America Anna Wintour che apprezzano la versatilità del capo, ottimo sotto il cappotto ed
elegante per la sera.
Perpellichiare
tonisulrosato
Meglioildorato
perleolivastre
Il trend del make up «effetto nude», si è diffuso tra le star e
sulle passerelle e promette di
tornare anche per la prossima
primavera estate. Sono tante le
proposte commerciali per realizzare un ton sur ton sulla pelle. Il
«trucco» è scegliere la sfumatura sintonizzata sulla propria carnagione. Rispetto alla manicure,
le pelli chiare, dovranno optare
per le tonalità più rosate o con
una base fredda come lo smalto
di Guerlain Le Petite Robe Noire
463 o Le Vernis Chanel 593 rose
moire e anche lo smalto Gloss
Effetto Gel di Collistar Nude e
ancora Dior Vernis Nude.
Tra i low cost c’è Pupa Skin Color
010. Le pelli più scure, olivastre
invece possono scegliere una
nuance che vira al dorato come
lo smalto Nail Lacquer di Mac
nella tonalità Skin o lo smalto n.
101 Zero di Giorgio Armani.
Per le labbra, invece, Nicolas Degennes, direttore artistico
Maquillage e colori di Givenchy,
ha ideato Les Naturels, una gamma di toni «nude» che variano
dal beige poudré alle sfumature
del marrone, numeri dal 101 al
105. La categoria esiste anche
per gli smalti Le Vernis. Tra le
otto tinte esistenti quelli osmosi
sono 001 Base et Top Coat, cioè
quello trasparente e 002 Beige
Mousseline. Della linea Kiko, il
rossetto color beige carne, il Creamy Lipstick n.394. L’Oreal coordina la linea Forever nude con
BB Cream nude magique per pelle chiara e media a 11,95, rossetto Color Riche 231 sepia a 15,95.
Mi. Av.
Trattamento che si basa sull’impiego di cheratina che permette a chi non ama i propri ricci di restarne lontano per 2-3 mesi
Capelli, ecco la lisciatura che arriva dal Brasile
...
Se vi capita di vedere davanti ai saloni di bellezza signore accomodate in poltrona all’esterno dei locali, non è l’effetto della crisi, per cui non entrando si paga di meno perché
si risparmia luce elettrica. È soltanto che si stanno sottoponendo ad un trattamento di bellezza, che liscia i capelli in maniera chimica, e che si può effettuare soltanto all’aria aperta. È la
stiratura brasiliana.
Si basa sull’impiego di cheratina o keratina che, essendo
una sostanza naturale di cui so-
no fatti i capelli, non dovrebbe
nuocere, anzi dovrebbe ristrutturarli e rinforzarli, e si potrebbe ripetere più e più volte. Il tutto ovviamente se eseguito da
professionisti con prodotti di sicura provenienza. Diffusi sono
infatti anche i fai da te, sconsigliati, visto che si tratta di sostanze pericolose. Il rischio è
che nelle formulazioni ci si trovi in presenza di formaldeide o
formalina se diluita, che è risultata cancerogena, sia per le
clienti sia per i parrucchieri. Il
trattamento per questa ragio-
ne è molto controverso e i primi prodotti ideati, meno di dieci anni fa, sono stati ritirati dal
mercato.
È detta brasiliana per la provenienza della formulazione
perché a quanto pare le ragazze sudamericane, geneticamente crespe, sarebbero ossessionate dal capello spaghetto
tanto che gli studi in campo di
lissage nel Paese sarebbero
avanzati.
La convenienza è sicuramente la sua durata, due o tre mesi
di liscio, anche dopo lo sham-
poo, senza l’uso di piastra e
spazzola e phon. Il costo lo è un
po' meno, dai 100 ai 400 euro in
base al salone, anche i fai da te
sono alti, 80 euro in media un
flacone per due applicazioni.
Ci sono fasi e regole da rispettare. La procedura consta di uno
shampoo preparativo per aprire le squame che meglio prendano il prodotto, l’applicazione del principio attivo lisciante
in posa per una trentina di minuti, l'asciugatura con l'aiuto
di una piastra come per una
operazione di lisciatura norma-
le. Per 48 ore i capelli non vanno legati e lavati. Tantomeno
colorati, perché si perderebbe
tutto l'effetto, quindi è meglio
fare altri trattamenti prima della lisciatura.
È indicato a chi ha capelli rovinati da tinte, permanenti, decolorazioni, meches, colpi di
sole, o per chi ha già di natura
un capello tendenzialmente
secco, con doppie punte o punte fragili che si spezzano o molto crespi. Chiedere al parrucchiere di fiducia modalità e i costi. MI. AV.