Ecofruit – 15a conferenza internazionale sull`agricoltura biologica

Transcript

Ecofruit – 15a conferenza internazionale sull`agricoltura biologica
Ecofruit – 15a conferenza internazionale
sull’agricoltura biologica, parte II
Daniela Gramm, Markus Kelderer, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg
Nel mese scorso di febbraio si è tenuta, presso l‘Università di
Hohenheim (Stoccarda), la 15a conferenza internazionale dedicata
alla frutticoltura biologica (Ecofruit). Nella prima parte (vedi frutta e
vite, luglio-agosto pag. 136) abbiamo dato notizia dei più interessanti contributi, dal punto di vista pratico, per l’ambito della difesa fitosanitaria. In questa seconda parte ci occupiamo, invece, dei settori
prove varietali, regolazione della resa, cura del terreno, sostenibilità
e tutela dei volatili.
Ricerca varietale
Melo: Il centro di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil (CH) lavora
nell’ambito dello sviluppo di nuove
varietà di melo resistenti al colpo di
fuoco. Per accelerare i tempi di selezione il centro si è basato sull’uso
di marker biomolecolari. Tre nuove
varietà possono essere considerate interessanti. Tutte queste varietà
sono resistenti alla ticchiolatura e presentano una bassa predisposizione al
colpo di fuoco. Inoltre risultano essere molto soddisfacenti per l’aspetto
e per la qualità dei frutti. Le varietà
prese in esame saranno ulteriormente osservate per quel che riguarda gli
aspetti agronomici e qualitativi. L’ACW
valuta le nuove varietà in serre di sicurezza, provocando infezioni artificiali
del colpo di fuoco ed esaminandone
la predisposizione. In collaborazione
con l’Università di Hohenheim viene
anche misurata la concentrazione di
batteri nel tessuto vegetale verde, per
poter valutare ancora più approfonditamente i meccanismi di difesa da
parte delle piante.
186
Pesco: I centri di ricerca francesi
GRAB e INRA hanno osservato per
parecchi anni il comportamento e la
sensibilità di 28 varietà di pesco nei
confronti della bolla del pesco, l’oidio
e la monilia rilevando anche i parametri qualitativi. In funzione dei parametri analizzati le varietà Reine de
Vergers e Belle de Montèlimar hanno
messo in evidenza delle buone caratteristiche. Claude-Eric Parveaud e
collaboratori evidenziano però anche
i limiti di una comparazione varietale
fatta in pieno campo, ricordando che
le fasi fenologiche distano parecchio
tra le diverse varietà e che quindi di
conseguenza le varietà sono esposte diversamente alla pressione delle
malattie. In questo modo una comparazione diretta della sensibilità varietale diventa molto difficile.
Ribes: Una prova danese di comparazione triennale svolta da parte della
HortiAdvice Scandinavia e l’Università
Aarhus ha messo a confronto 13 varietà di ribes nero e 10 di ribes rosso.
Dai campi sperimentali, gestiti secondo i criteri della produzione biologica,
sono emerse delle varietà resistenti
all’oidio ed all’antracnosi. Venne inoltre valutata la produttività delle varietà in rapporto anche ad una qualità
soddisfacente per la produzione di
succo. Narve Viking tra le varietà nere
e Red Poll tra quelle rosse hanno
mostrato i migliori risultati per quanto
riguarda la qualità, la produzione e la
resistenza alle malattie.
Fragola: In Germania l’Istituto JuliusKühn si è occupato di un programma
di coltivazione e valutazione di varietà
di fragole resistenti alle principali malattie, quali la botrite e la maculatura
angolare, che compaiono di frequenza nella produzione biologica. Adot-
Attacco di colpo di fuoco su rami della
varietà sensibile Gala…
Foto: GRAB
5/2012
Sintomi di bolla e di monilia
(a sinistra) su pesco.
tando strategie di incrocio diallele e
prove di resistenza, è stato possibile
riscontrare gruppi di genotipi, tra i
quali le varietà Florence, Arosa e Darselect, che mostrano un comportamento di resistenza molto interessante contro la botrite e che si prestano
bene per la coltivazione biologica.
Foto: ACW
Albicocco: La sensibilità alla Monilia
ed alla ruggine causata da Tranzschelia spp. su 16 varietà di albicocche in
due frutteti diversi, è stata analizzata
da un gruppo di ricercatori francesi.
È stato possibile osservare interazioni tra il genotipo ed il microclima. In
un frutteto non è stato riscontrato un
attacco di monilia significativo, mentre nel secondo frutteto sono apparsi
dei gradi di infezione dal 13 fino al
100%. L’infezione di ruggine è stata
molto variabile in tutti e due i frutteti.
In generale si può dire che in tutte le
varietà esaminate la disposizione ad
entrambe le malattie si può classificare in una fascia medio-alta.
Amarena: Sotto la regia dell’Istituto
LVWO Weinsberg sono state esaminate 30 varietà di amarene in due diversi frutteti, analizzando la fenologia,
la produzione e la loro disposizione
alle malattie. Generalmente il fungo
della monilia causa grosse perdite
alla produzione di questa coltura. Dai
diversi gradi di infezione apparsi nei
due frutteti emerge chiaramente che
la presenza del fungo dipende molto
dall’andamento climatico. Una futura
riduzione del rame nella difesa fitosanitaria delimiterà la coltivazione biologica di amarene alle varietà a bassa
o media sensibilità, come Rubellit,
Hartei o Safir.
…in confronto con la varietà robusta della
coltivazione nuova di ACW tre settimane
dopo l’infezione avvenuta nella serra di
sicurezza.
Diverse specie di drupacee: L’Istituto polacco Skierniewice ha analizzato diverse specie di drupacee in
condizioni di coltivazione biologica. I
problemi maggiori si sono manifestati
sulle varietà di amarene prese in esame. Alcune varietà di albicocche e ciliege invece sono apparse adatte alla
coltivazione biologica. Per le prugne e
le susine si consigliano varietà precoci, soprattutto per la loro minor predisposizione alla tignola delle susine.
Diradamento
Melo: La prova presentata dai collaboratori del Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg si concentrava
sull’uso diradante del prodotto UFO
(Ultra Fine Oil). Questo “olio estivo”
veniva applicato a un diametro di
15 mm dei frutticini con lo scopo di
incrementare la cascola di giugno. I
risultati devono essere considerati
promettenti anche se i risultati presentano una certa variabilità tra le
diverse varietà. Anche gli effetti collaterali di fitotossicità sono diversi a
seconda della varietà e si manifestano sotto forma di grave o debole rugginosità dei frutti, necrosi fogliari fino
alla filloptosi. È certo che è necessario testare singolarmente la reazione
e la sensibilità varietali ai trattamenti
con olio.
La registrazione dell’Armicarb (formulato a base di bicarbonato di potassio) per il diradamento in Svizzera è
prevista per il 2012. Tale registrazione
187
Foto: K. BÖCK
tie e sulla qualità dei frutti di ciliege
in coltivazione biologica. La macchina diradante portatile Electroflor, il
polisolfuro di calcio, il diradamento
manuale ed il trattamento ATS usato nella coltivazione integrata hanno
mostrato un’efficacia comparabili e
quindi pezzature dei frutti simili. È
stato possibile soltanto in parte, bilanciare le perdite nella produzione
causate dal numero ridotto di frutti
con un aumento della pezzatura. I
trattamenti con il polisolfuro di calcio
e zolfo bagnabile hanno diminuito
l’attacco di Monilia laxa sui fiori.
Riduzione di fiori causata dalla macchina diradante Electroflor.
La varietà di ciliegio “Early Lory” prima (sinistra) e dopo (destra) il trattamento.
Barbara Pfeiffer e collaboratori hanno confrontato per oltre tre anni il
diradamento meccanico (macchina
Darwin), il polisolfuro di calcio e il
diradamento manuale. In relazione ai
parametri di valutazione quali la produzione, i fiori differenziati e la qualità
dei frutti, la macchina Darwin si è rilevata come la tesi più efficace per il
diradamento.
Ciliegie: L’Università Boku di Vienna
e l’Università Corvinus di Budapest
hanno analizzato gli effetti del diradamento dei fiori e dei frutti sulla
produzione, sulla comparsa di malat-
L’Istituto di frutti- e orticoltura polacco
Skierniewice ha analizzato l’impatto
di fertilizzanti ed ammendanti biologici del terreno sulla crescita radicale,
la presenza di micorrize e la biodiversità nella rizosfera. Micosat, un substrato di organismi utili del terreno e
BF Amin, un estratto vegetale hanno
evidenziato il migliore tasso di sviluppo di micorrize, mentre BF Amin e
BF Quality, un estratto di alghe con
aggiunta di acidi umici hanno mostrato il migliore effetto sullo sviluppo di spore di micorrize arbusculari
nell’area radicale. In confronto ai fertilizzanti minerali NPK, i prodotti biologici hanno mostrato effetti positivi
Foto: S. SINATSCH
si basa su una prova triennale effettuata su diverse varietà. Armicarb
presentava un’efficacia comparabile
alle borlande, al polisolfuro di calcio
e al diradamento meccanico. Alcune
varietà (Golden, Elstar e Gala) hanno
reagito con una leggera rugginosità. I
dosaggi indicati per i trattamenti fiorali (2 - 3 volte durante la fioritura)
stanno tra 12 e 20 kg/ha. Trattamenti
ripetuti con Armicarb, anche in funzione fungicida, possono influire negativamente sulla qualità interna dei
frutti a causa dell’aumento della concentrazione di potassio.
I ricercatori tedeschi Sandra Sinatsch,
Terreno
Uso della macchina
diradante Darwin su
“Pinova“ nell’azienda
sperimentale Heuchlingen.
188
5/2012
Foto: P. Epp
Sostenibilità
Una rete tedesca, formata da produttori e ricercatori che si occupano della
sostenibilità della frutticoltura biologica sta lavorando sullo sviluppo di un
software da utilizzare dai produttori. Il
modello di nome POSEIDON presenta dati derivanti dalla pratica e dalla
ricerca. Lo scopo di POSEIDON è di
funzionare come referenza nella ricerca di ottimizzare la pratica agronomica biologica. Il programma visualizza il punto attuale delle conoscenze
scientifiche in ogni singolo settore e
tutti i parametri da considerare nell’elaborazione di nuove strategie.
Giovani del gheppio comune nel nido di sostegno.
sui parametri analizzati delle radici. I
trattamenti con BF Quality e Humus
UP, un estratto di humus, hanno indotto una reazione del contenuto di
nutrienti nel terreno.
In un altro studio sono stati testati
compost a base di lignite su fragole. I trattamenti con questi compost,
sia singoli che in combinazione con
fertilizzanti organici in confronto ad
una concimazione rateizzata con
NPK, hanno mostrato effetti positivi
sulla crescita radicale e l’intensità di
micorrize. L’Istituto di Skierniewice in
collaborazione con l’Università Life
Science Varsavia ha analizzato compost a base di lignite in combinazione con funghi del marciume bianco,
borlande e siero e successivamente li
ha testati come fertilizzanti su fragole. La tesi compost con borlanda ha
mostrato il tasso maggiore d’azoto ed
il maggiore numero di frazioni solubili di carbonio. Nella comparazione
dei fertilizzanti la precedente combinazione e la tesi compost insieme
al fungo Pleurotus ostreatus hanno
evidenziato le produzioni più elevate.
Lo stesso istituto polacco ha presentato la SYMBIO BANK, una banca dati
per gli organismi simbiotici con migliaia di spore di funghi e batteri utili
del terreno. Gli isolati conservati e catalogati saranno prossimamente presentati e descritti su un sito internet.
Il progetto vuole creare una piattaforma d’informazione per la produzione
degli ammendanti del suolo.
Il Centro tecnologico agricolo di Augustenburg ha portato un contributo
dedicato alla tutela degli uccelli, dove
sono state presentate le specie di uccelli che sono state rilevate nel meleto biologico adiacente al centro.
Nei 6 nidi artificiali istallati nel frutteto, sono state identificate negli ultimi
4 anni le seguenti specie di uccelli
nidificanti: la passera mattugia, la
cinciallegra, il codirosso ed il codirosso spazzacamino. Altre prove hanno mostrato che l’offerta naturale di
nutrimento rappresentata da larve di
falena invernale influenzava direttamente la grandezza della covata della
cinciallegra.
Posizionando dei nidi per la covata è
stato possibile far insediare per più
anni il gheppio comune sulla facciata
esterna di un magazzino. Inoltre una
poiana ha covato le uova su un nido
all’interno del frutteto, posizionato su
un albero di noce. Durante il periodo di covata si è limitato l’uso delle
macchine nell’area della chioma per
non disturbare questa delicata fase di
sviluppo.
[email protected]
Le pubblicazioni dei convegni Ecofruit 2004-2012 sono pubblicati su
www.ecofruit.net.
189
Tradotto dagli Autori
Tutela degli uccelli