Armi e Tiro (11/2013)

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Armi e Tiro (11/2013)
ANTEPRIMA Le novità Ceska Zbrojovka
IDEE CHIARE
Cz ha presentato le armi che
saranno commercializzate
nel 2014 nel settore civile e
militare: dai fucili d’assalto alle
carabine rimfire, dalle Pdw alle
semiautomatiche, si conferma
l’estrema vitalità dell’azienda
ceca, capace di stare al passo
con i tempi senza disconoscere
il proprio glorioso passato
Di Ruggero Pettinelli
E
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1. Tereza Otahalikova è la testimonial
della nuova pistola polimerica
Cz P-09 “guardian angel” calibro 9 mm.
2
2. Richard Velìsek, senior product manager di Cz, ha
illustrato le scelte tecniche che hanno ispirato i nuovi
modelli venatori delle armi dell’azienda ceca. Tra
le sue mani, la carabina rimfire 455 Thumbhole grey.
rano alcuni anni (almeno dal 2006) che la
Ceska zbrojovka di Uherski brod (Repubblica
ceca) non organizzava un evento del genere:
una presentazione approfondita alla stampa
internazionale, con possibilità di prova a fuoco, dei
modelli di imminente introduzione sul mercato
civile e militare. Per fortuna, l’attesa è stata finalmente spezzata, anche perché tra la fine del 2013
e la prima metà del 2014, saranno veramente molte
le innovazioni che l’azienda ceca proporrà agli
appassionati, e davvero per tutti i gusti: pistole per
difesa personale, tiro informale e Tiro dinamico,
carabine per caccia e tiro, fucili d’assalto e pistole
mitragliatrici/Pdw di ultima generazione. L’operazione è perfettamente logica, se si pensa alla grande
vitalità dimostrata in questi anni da Cz: assunzione
di ragazzi giovani ed entusiasti nei ruoli chiave della
progettazione e del management aziendale; ristrutturazione e razionalizzazione dei modelli classici
di pistole e carabine (con la sostituzione del modello
452 da parte del modello 455, per esempio); fondazione di succursali nei luoghi strategici (Cz Usa
e, quest’anno, Cz Brasile); acquisto di aziende in
grado di colmare lacune di prodotto (Dan Wesson)
e così via. Iniziative che, nella sostanza e secondo
quanto richiarato dal senior sales manager Radek
Chaloupka, hanno consentito all’azienda di giungere
al quasi raddoppio del fatturato in poco più di un
lustro, nonostante la crisi.
PISTOLE “ALL BLACK”
Per quanto riguarda le pistole, alcuni dei modelli
presentati erano già stati mostrati in anteprima nella scorsa edizione del salone Iwa di Norimberga,
ma in questo caso è stato possibile toccarli con
mano e, soprattutto, verificarne le qualità sulla linea
di tiro, ottenendo le necessarie impressioni reali in
contesto “operativo”. La novità più ghiotta è senza
dubbio rappresentata dalla pistola semiautomatica
Cz P-09, evoluzione full size dell’ormai nota compact P-07 Duty: ribattezzata “guardian angel”, ha
canna di 115 millimetri (contro i 95 della P-07) e
impugnatura più lunga (147 mm contro 130) che,
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ARMI E TIRO 11/2013
GUARDA
IL VIDEO
1. La “Shadow line”
comprende Cz 75 Compact,
standard e Sp-01 con
guancette slim in alluminio
zigrinato, tacca di mira tipo
Novak, mirino in fibra,
grilletto e caricatore cromati,
caricatore ad alta capacità.
È stata abolita la sicura al
percussore, per garantire la
miglior pulizia dello scatto.
2. La nuova polimerica full
size P-09 (sopra) a confronto
con la compatta Cz P-07 Duty
presentata qualche anno fa.
Per scaricare il programma
gratuito di lettura,
www.gettag.mobi
3. L’occasione è stata
propizia per ammirare
il lavoro degli incisori
dell’azienda, che hanno
saputo creare alcuni
pezzi decisamente unici.
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oltre a consentire un miglior grip anche a chi ha
mani grandi (senza per questo penalizzare chi ha
estremità più piccole, visto lo spessore davvero
contenuto dell’impugnatura, per essere una bifilare), porta la capacità del caricatore alla quantità
record (per una service pistol) di 19 colpi! Come
per la P-07 Duty, resta immutata la catena di scatto Omega che consente di passare a volontà e in
pochi minuti dalla sicura manuale ambidestra tipo
Colt, alla leva (sempre ambidestra) con sola funzione di abbatticane.
Le prove a fuoco hanno dimostrato le eccellenti
caratteristiche di precisione e, rispetto alla P-07,
anche il minor sforzo richiesto per l’armamento
del carrello, compensato dal maggior peso di
quest’ultimo (in quanto più lungo). Dorsalini intercambiabili, cane esterno con cresta arrotondata,
guardia del grilletto maggiorata per comodo utilizzo indossando i guanti, mirino a lama squadrato e
tacca di mira tipo Novak, slitta Picatinny sotto il
dust cover per l’installazione di torce o laser.
Per quanto riguarda la serie P-07 e P-09, inoltre, si
segnala la disponibilità del modulo tattico Caa Roni, che ha realizzato un modello dedicato proprio
alle nuove polimeriche ceche.
Più convenzionale, invece, la Shadow line, la gamma di semiautomatiche full metal basata sulla celeberrima serie 75: tre i modelli previsti (75 standard, 75 Compact e Sp-01), denominatore comune
una serie di guancette super sottili e super grippanti in lega leggera anodizzata nera, che riducono lo
spessore dell’impugnatura (consentendo una presa
più salda in particolare a chi non ha mani grandi,
ma anche a chi ha due “badili”) e garantiscono il
massimo grip in qualsiasi circostanza. Le altre caratteristiche della Shadow line consistono nella
sicura manuale ambidestra con leve di tipo slim
(per uno spessore totale massimo di 35 millimetri),
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PROFILO D’AZIENDA Ceska Zbrojovka
nel mirino in metallo con inserto in fibra
ottica rossa, abbinato a una tacca di mira
maggiorata tipo Novak, grilletto e caricatore cromati (il caricatore è anche maggiorato, per 14 colpi nella Compact, 17 nella
standard e 19 nella Sp-01), niente sicura
automatica al percussore (per assicurare la
massima pulizia dello scatto).
1. All’evento hanno partecipato anche
i tiratori Ipsc della Cz, Martin
Kamenicek e Martina Šerá, che hanno
fornito un saggio della loro abilità
in uno stage appositamente
realizzato durante le prove a fuoco.
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2. La Cz 455 è stata presentata anche
in configurazione Ultramatch,
con canna di 630 mm a 12 principi
di rigatura, mire metalliche
old style e caricatore metallico.
LA LINEA CACCIA-SPORT
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Per quanto riguarda la linea di carabine
venatorie e sportive a ripetizione manuale,
si conferma la volontà aziendale di puntare su tre “classi” di armi: la rimfire su base
Cz 455, la centerfire di piccolo calibro su
base Cz 527 e la centerfire di grosso calibro
Cz 557. Per quanto riguarda quest’ultima,
debuttata sul mercato italiano in .30-06 con
l’allestimento Lux (Armi e Tiro, agosto
2013), in questa occasione sono state presentate le versioni Carbine e Ranger:
quest’ultima ha canna di 520 mm (come
la Lux) dotata di mire metalliche (come,
ancora, la Lux), ma calciatura all’americana con pala dritta e appoggiaguancia ovale; la versione Ranger,
invece, realizzata in collaborazione con
i Ranger (appunto!) canadesi, ha sempre
canna di 520 mm montata, però, su
azione corta dedicata per il .308 Winchester. Le mire metalliche da battuta
sono coadiuvate da una slitta Picatinny monolitica fissata per mezzo di
viti Torx sulla sommità dell’azione,
la calciatura è di tipo americano con
pala dritta e, dulcis in fundo,
l’alimentazione è fornita da un
caricatore amovibile bifilare
(rifornibile, però, anche
dall’alto) della capacità di 10
cartucce. Una sorta di scout carbine nel senso ipotizzato dal
colonnello Jeff Cooper, più che
indicata però per insidiare efficacemente anche gli ungulati nostrani.
L’azione “mini-Mauser” della
serie Cz 527, invece, è stata aggiornata con l’aggiunta di una cameratura
che dovrebbe essere gradita in particolare al pubblico nordamericano: quella per il .17 Hornet, versione commerciale di
una famosa wildcat
realizzata dal leggendario P.O. Ackley che dovrebbe fungere
da anello di
congiunzione
tra il .17
Hmr (a percussione anuARMI E TIRO 11/2013
QUESTIONE DI MENTALITÀ?
Il primo impatto con la mentalità ceca in materia di armi lo abbiamo avuto non appena giunti a Praga,
per il rendez-vous con lo staff Cz: di fronte alla stazione centrale della città, c’è un intero palazzo
di proprietà Ceska Zbrojovka, con tanto di insegna luminosa sul tetto e ampia armeria-show room.
Siamo stati, quindi, portati nella cittadina di Liberec, a circa 100 chilometri dalla capitale, in un centro
polisportivo nel quale si sono svolte sia le conferenze di presentazione dei prodotti, sia le prove
a fuoco. Già, perché il centro, oltre a offrire possibilità di pernottamento, campi di calcio, tennis,
pallavolo e piste di bowling, esponeva in bella vista all’ingresso l’indicazione “shooting range”: un
modernissimo poligono sotterraneo con linee di tiro a 25, 50 e 100 metri per pistola e carabina, con
annessa guest house con bar, salotto e tripudio di trofei venatori. Da un punto di vista legislativo,
inoltre, la Repubblica ceca pone il veto solo ed esclusivamente nei confronti delle armi a raffica, mentre
non vi sono limitazioni per quanto riguarda i calibri delle armi, la capacità dei caricatori e altre amenità
come quelle che noi appassionati italiani siamo stati costretti a combattere negli ultimi trent’anni.
Ottenere il permesso
per acquistare un’arma
non è particolarmente
complicato, eppure il
tasso di criminalità della
Repubblica ceca è uno
tra i più bassi d’Europa,
così come il tasso di
omicidi e, in particolare,
degli omicidi compiuti
con armi da fuoco (circa
il 13 per cento degli
omicidi totali, contro
per esempio il 28,5 per
cento della Germania e
il 39,5 per cento degli
Stati Uniti). Ancora una
volta, le fisime mentali
dei nostri legislatori
si scontrano con la
dura realtà: non esiste
alcun rapporto tra la
disponibilità di armi
e l’uso criminale delle
stesse! (R.P.)
Il “palazzo Cz” nel centro di Praga.
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1. La centerfire 557 è disponibile in
versione Ranger, con azione corta
dedicata al .308 Winchester, canna
di 520 mm con mire metalliche,
slitta Picatinny monolitica e caricatore
amovibile di 10 colpi. È stata realizzata
in collaborazione con i ranger canadesi.
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2. Decisamente accattivante la Cz 455,
sempre in calibro .22 lr, in
configurazione Precision trainer, con
canna bull barrel di 525 mm e calciatura
tattica Manners T4 in tinta Coyote tan.
3. L’azione “mini” Cz 527 è stata
resa disponibile anche
per l’innovativo calibro .17 Hornet.
3
lare) e il .17 Remington. Rispetto alla prima, la .17
Hornet ha il vantaggio della ricaricabilità del bossolo della sua maggior resistenza alle pressioni,
rispetto alla seconda ha il vantaggio di consentire
prestazioni paragonabili con minor consumo di
polvere.
Anche sulla serie 455 di carabine rimfire si è lavorato intensamente, dando alla luce ben tre modelli:
il più appariscente è senza dubbio il Thumbhole
grey, con calciatura laminata con foro per il pollice,
canna pesante fluted di 525 millimetri e scatto regolabile tra 900 e 1.300 grammi. Ancora più massiccia la 455 Precision trainer, concepita per un
allenamento economico alle carabine centerfire da
tiro ha canna bull barrel di 525 millimetri e, soprattutto, calciatura “coyote tan” di tipo tattico
Manners T4, con nucleo in fiberglass e struttura
esterna in fibra di carbonio. Decisamente più clas11/2013 ARMI E TIRO
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PROFILO D’AZIENDA Ceska Zbrojovka
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sica nel look la Ultramatch, con mire metalliche
old style (soprattutto la tacca di mira, montata su
alzo a tangente regolabile), caricatore metallico
anziché polimerico ma, soprattutto, canna light
nell’inedita lunghezza di 630 millimetri, con rigatura a 12 principi.
MILITARI INNOVATIVE
L’occasione è stata propizia anche per toccare con
mano, anzi sparare con mano, le più moderne proposte Cz per il settore military & law enforcement,
che davvero meritano un ruolo primario nella tecnologia militare delle armi leggere del XXI secolo:
il fucile d’assalto Cz 805 Bren A1/A2 e la pistola
mitragliatrice Cz Scorpion Evo 3 A1.
Per quanto riguarda il Bren (lo so, il nome non è
originale, ma è un grande classico intimamente
connesso alla storia aziendale), si tratta di un fucile d’assalto estremamente innovativo, costituito
da un frame metallico al quale è agganciato un
lower receiver polimerico che integra gruppo di
scatto, impugnatura e bocchettone del caricatore.
Il sistema di funzionamento è a recupero di gas
con pistone a corsa corta e otturatore a testina
rotante multialette: rispetto ai progetti simili, però, il pistone della presa di gas è dotato sì di una
1. Il fucile d’assalto Cz 805 Bren A1 con
lanciagranate dedicato. L’arma è stata
progettata in ossequio alla massima
versatilità, ergonomia e modularità.
2. La versione A2 del Bren, con canna
di 10,5 pollici. Calcio collassabile
e pieghevole, manetta di armamento
reversibile, impugnatura
personalizzabile, slitte Picatinny a
profusione, bocchettone del caricatore
sostituibile per i serbatoi tipo Nato.
3. Anche la pistola mitragliatrice di Cz,
la Scorpio Evo 3 A1, è ad alto
contenuto tecnologico: telaio polimerico,
calcio pieghevole e collassabile,
comandi ambidestri, compatibilità
con i moderatori B&T.
propria molla, solo che quest’ultima non serve a
riportarlo in avanti mentre l’otturatore arretra
espellendo il bossolo, ma anzi a spingerla all’indietro. In sostanza, il pistone è tenuto in posizione avanzata dal portaotturatore, quando quest’ultimo è in chiusura; allo sparo, spinge violentemente all’indietro il portaotturatore e resta in
posizione arretrata; quando il portaotturatore
torna in chiusura, camerando la nuova cartuccia,
si appoggia sul pistone e viene accompagnato in
chiusura più dolcemente. In sostanza, il pistone
funge anche da ammortizzatore del portaotturatore, limitando le sollecitazioni allo sparo ed elevando la controllabilità. La versione standard A1
ha canna di 14 pollici (in previsione anche 16 e
20), la A2 ha canna di soli 10,5 pollici. La presa
di gas ha valvola regolabile e rapidamente smontabile per la pulizia del pistone e tutta l’arma è
ispirata ai più esasperati principi di modularità: a
partire dalle quattro slitte Picatinny (una superiore a tutta lunghezza e tre sull’astina, a quadrante),
per passare alla manetta di armamento (reversibile in un minuto dal lato destro al sinistro), allo
sgancio caricatore (ambidestro), alla calciatura
(collassabile, pieghevole e con appoggiaguancia
amovibile e regolabile). Il bocchettone del cari-
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1. Il lanciagranate Cz 805 G1
in configurazione indipendente,
con calcio pieghevole
e alzo per compensare la caduta
alle differenti distanze.
2. Spettacolare la prova
della carabina Cz 805 A2.
catore è realizzato a parte e si innesta sul gruppo
di scatto per mezzo di una guida a “T”, per passare rapidamente dai caricatori originali Cz (in
polimero trasparente con aggancio tipo Sig 550)
a quelli standard Nato (anche in questo caso, il
dispositivo di sgancio è ambidestro). Persino l’impugnatura è personalizzabile, sostituendo il dorsalino con altri di differente misura. Il gruppo di
scatto prevede colpo singolo, raffica controllata
di due colpi e raffica libera, ma è già stata predisposta una versione civile con fuoco solo semiautomatico, con portaotturatore opportunamente
modificato per impedire la raffica anche nel caso
di sostituzione di tutto il gruppo di scatto.
L’arma è, inoltre, interfacciabile con il lanciagranate Cz 805 G1 calibro 40x46 mm, con canna basculante lateralmente, disponibile anche in configurazione indipendente applicandolo su un traliccio
con impugnatura a pistola e calcio pieghevole.
Ultima ma non ultima, la pistola mitragliatrice
Scorpion Evo 3 A1: è realizzata in 9 mm con fusto
polimerico e chiusura labile, calcio anche in questo
caso pieghevole e collassabile, slitte Picatinny a
profusione. Ha caricatori polimerici traslucidi di
30 colpi con sgancio ambidestro a bilanciere, impugnatura regolabile nel trigger reach allentando
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3. La Scorpion alla prova del fuoco.
Malgrado la cadenza di tiro elevata
(1.150 colpi al minuto), la controllabilità
si è rivelata eccellente, come
confermano i filmati che potete ammirare
sul nostro sito www.armietiro.it.
4. Il campione di Tiro dinamico Martin
Kamenicek durante il saggio breve,
ma impressionante delle proprie abilità.
una semplice vite trasversale, gruppo di scatto con
raffica libera, raffica controllata di tre colpi e colpo
singolo, attacco per il rompifiamma compatibile
con moderatori B&T. Anche in questo caso, è disponibile la versione carabina (Evo 3 S1) con possibilità di fuoco solo semiautomatico, che in 9x21
è già disponibile nel nostro Paese (l’importatore
italiano di tutti i prodotti Cz è la Bignami di Ora,
tel. 0471.80.30.00, www.bignami.it).
Nelle prove di tiro, ovviamente, la parte del leone l’hanno fatta proprio le armi militari, abbondantemente testate in tutte le configurazioni con
applicati dispositivi ottici (red dot) e anche puntatori laser. È stato, però, possibile anche testare approfonditamente le armi lunghe per utilizzo
ludico e venatorio, che ci hanno confermato la
tradizione di qualità esecutiva e precisione dei
prodotti cechi. Abbondante “rodaggio” anche per
le armi corte, anche con l’ausilio del modulo
tattico Roni montato su una P-07 duty, con tanto
di mini-gara finale tra tutti i giornalisti.
I tiratori Ipsc Martin Kamenicek e Martina Šerá,
appositamente invitati, hanno dato uno spettacolare saggio delle proprie capacità con le loro
“pistole spaziali” per la Open division, in un
mini-stage appositamente allestito.
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