Concerti Manzoniani
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Concerti Manzoniani
L’interiore. Il pensiero. Ciò che è chiuso e sogna l’azione. L’apertura. L’ascolto del mondo. Movimenti e danze della natura. L’azione. Danza dell’io e delle passioni. (Suggestioni d’ascolto per i tre pezzi di Stravinsky) Concerti Manzoniani Da Ma mère l’Oye: “Natura, anima e terra” Petit Poucet (Pollicino) “ Credeva di trovare facilmente la strada grazie ai pezzettini di pane che aveva seminato dappertutto; ma fu molto sorpreso quando non riuscì a trovare neanche una briciola: erano arrivati gli uccellini e avevano mangiato tutto!” Ch. Perrault Laideronette, Impératrice des Pagodes “Ella si spogliò e fece il bagno. Subito pagode e pagodine si misero a cantare e a suonare: alcune avevano tiorbe fatte da un guscio di noce, altre avevano viole fatte con gusci di mandorla, poiché bisognava ben proporzionare gli strumenti alla loro taglia” Madame D’Aulnoy, da Serpentin vert Les entretiens de la Belle et de la Bête (I colloqui delle Bella e della Bestia) “ Quando penso al vostro buon cuore non mi sembrate così brutto.” “Oh, sì signora. Io ho il cuore buono ma sono un mostro! - Se ne avessi lo spirito vi farei un gran complimento per ringraziarvi, ma non sono altro che una bestia.” “Bella, vorreste esssere la mia sposa?” – “No, Bestia!” “Muoio contento perché ho potuto vervi ancora una volta.” “No, cara Bestia, voi non morirete: vivrete per diventare il mio sposo!” …..La Bestia era scomparsa ed ella vide ai suoi piedi un prince più bello dell’Amore che la ringraziò d’aver posto fine al suo incantesimo. Madame Leprince de Beaumont 23 Ottobre 2009 “La natura è per l’animo nostro quello che un corpo è per la luce. Esso la trattiene; la frange in speciali colori; accende sulla sua superficie o nel suo interno una luce che, se uguaglia la sua opacità, lo fa chiaro e diafano, se la vince, ne irradia per illuminare altri corpi. Ma anche il corpo più opaco può essere con acqua, fuoco ed aria condotto a divenir chiaro e splendente.” Novalis, da Enrico di Ofterdingen Note a cura di Claudio Gevi Grafica, Raffaele Giuliani Il programma di stasera si collega al tema generale dell’Ottobre Manzoniano e presenta numerosi brani che testimoniano il modo in cui vari compositori, nel loro animo, hanno lasciato risuonare le vibrazioni della natura e della terra, nella nostalgia, nella felicità o nel ricordo della tradizione; a volte la musica manifesta l'aspirazione di una terra lontana che può essere anche simbolica o fiabesca, a volte è l'evocazione di un'immagine della natura misteriosa e dei suoi elementi. Il concerto è interamente strumentale e nella sua varietà manifesta la composita e molteplice natura dell’anima e della musica in relazione ai temi proposti. Rimanendo nella linea dei concerti di questi anni, in cui è sempre stato vivo il nesso tra la poesia e la musica, presentiamo alcuni testi che evocano il mondo umano e poetico a cui si ispirano le composizioni e le nostre esecuzioni: in alcuni casi si tratta di parole degli stessi compositori, in altri appartengono ad epoche e stili diversi ma ci sono sembrati così belli e significativi che abbiamo voluto proporli nel programma di sala. Buon ascolto! “Quando Pan è vivo allora anche la natura lo è, ed è colma di Dei, talché lo strido della civetta è Atena e il mollusco sulla riva è Afrodite. Questi pezzi di natura non sono semplicemente attributi o proprietà. Sono gli Dei nelle loro forme biologiche. E dove trovare gli Dei meglio che nelle cose, nei luoghi e negli animali che essi abitano, e come partecipare ad essi meglio che attraverso le loro concrete rappresentazioni naturali?” James Hillman, da Saggio su Pan “I musicisti ascoltano soltanto la musica scritta da abili mani; mai quella che è iscritta nella natura… Bisogna cercare la disciplina nella libertà e non nelle formule di una filosofia decaduta e buona soltanto per i deboli. Senza ascoltare i consigli di nessuno, se non quelli del vento che passa e ci racconta la storia del mondo.” Claude Debussy, da Monsieur Croche antidilettante I Su zingaro, prendi il tuo strumento! Suona la canzone della fanciulla infedele! Che le corde piangano, gemano, inquiete, tristi, finché lacrime ardenti solchino queste guance! V Il giovane bruno porta a danzare la sua bella dagli occhi azzurri, batte ardito gli speroni, la czarda comincia, bacia e accarezza la sua dolce colomba la fa volteggiare, la guida, grida e guizza; e getta tre monete d’argento luccicanti sul cembalo, per farlo suonare. Da “Zigeunerlieder “(Canti zingareschi) musicati da J. Brahms El Viaje Definitivo (Il viaggio definitivo) ... e me ne andrò. Ma gli uccelli rimarranno, cantando: e il mio giardino rimarrà, col suo albero verde, col suo pozzo d'acqua. Molti pomeriggi i cieli saranno azzurri e placidi, e le campane sul campanile rintoccheranno come rintoccano questo pomeriggio. Le persone che mi hanno amato moriranno, e ogni anno la città si rinnoverà. Ma il mio spirito vagherà sempre nostalgico nello stesso recondito angolo del mio giardino fiorito. di Juan Ramon Jimenez “….Mi aggiro in luoghi meravigliosamente belli, e se pure il mio viaggio non avesse alcun risultato, non me ne pentirei. In mezzo a pinete, grandi nevicate, scroscianti ruscelli: in carrozza, in slitta e anche a piedi. Per me tutto ciò è completamente nuovo, mai prima d’ora mi sono trovato in una regione selvaggia, coperta di foreste…….. Ho trovato molta musica strumentale e in ogni villaggio uno o due violinisti contadini; ragazze e maritate suonano il corno alpestre…un altro strumento è un oboe ancestrale ed emette lo stesso suono sibilante dei pifferi a lingua (come la ciaramella).Ne è pratico oramai solo un anziano. A quanto mi è dato di conoscere della musica popolare dei popoli stranieri, la nostra la supera di gran lunga, sia per forza espressiva, sia per varietà. Un contadino capace di comporre una melodia come una di quelle qui allegate, se fosse uscito già da fanciullo dalla condizione contadinesca, e avesse studiato, potrebbe certamente creare cose eccellenti e di grande valore.” Béla Bartok, da Lettere scelte Passeggiata notturna (Nächtlicher Gang) Niente è paragonabile. Esiste forse cosa che non sia tutta sola con se stessa e indicibile?Invano diamo nomi, solo è dato accettaree accordarci che forse qua un lampo, là uno sguardoci abbia sfiorato, come se proprio in questo consistesse vivere la nostra vita. Chi si oppone perde la sua parte di mondo. E chi troppo comprende manca l’incontro con l’Eterno. A volte in notti grandi come questa siamo quasi fuor di pericolo, in leggere parti uguali spartiti fra le stelle. Immensa moltitudine. Rainer Maria Rilke da Poesie sparse, n° 10 Aria (da Bachianas Brasileiras No. 5) Sera, una nuvola rosea, lenta e trasparente Meravigliosa e sognante nello spazio! Sorge nell’infinito la luna dolcemente, decorando la sera, come damigella graziosa che si prepara e s’adorna immaginando con l’ansia nell’anima come esser bella e grida al cielo e a tutta la terra la natura! Gli uccelli tacciono ai suoi tristi lamenti E il mare riflette tutto il suo splendore… Soave la luce della luna risveglia La crudele nostalgia che ride e piange! Sera, una nuvola rosea, lenta e trasparente Meravigliosa e sognante nello spazio! Ruth Valadares Correa Alba Campane di Cordova all'alba. Campane mattutine a Granada. Vi ascoltano le ragazze che piangono la tenera soleá abbrunata. Le ragazze di Andalusia alta e bassa. Le ragazze di Spagna dal piede piccolo e le gonne frementi, che riempiono di luci i crocicchi. Oh, campane di Cordova all'alba, oh, campane mattutine a Granada! Garcia Lorca da Libro de Poemas Claudio Gevi Raffaele Giuliani Nato a Milano, ha compiutogli gli studi musicali in questa città, diplomandosi in pianoforte e composizione. Come pianista ha svolto attività da solista, in duo, in trio ed in ensemble presso varie associazioni musicali, quali le Serate Musicali, la Gioventù Musicale, gli Amici della Musica, l’Aterforum, la RAI, Radio Popolare di Milano e altre. E’stato premiato nei concorsi di musica da camera “Città di Tradate” e“Acqui Musica”. Sue composizioni sono state eseguite al Piccolo Teatro e al Conservatorio “G.Verdi” di Milano e per la RAI ha realizzato e registrato quattro sonate barocche inedite di scuola veneziana. Nato a Milano, ha studiato e si è brillantemente diplomato al Conservatorio “G.Verdi” di Milano, sotto la guida del M° G. Gallotta. Ancora diplomando ha registrato, per la RAI e la Radio Francese, la sonata di P.Hindemith per flauto e pianoforte accompagnato dal pianista Simone Santoro e ha eseguito come solista il V° Concerto Brandeburghese di J.S.Bach con l’Orchestra de “I Pomeriggi Musicali” nella Sala Verdi del Conservatorio. Ha studiato Nada Yoga (Yoga del suono) con Vemu Mukunda ed ha frequentato numerosi seminari inerenti allo studio dei rapporti tra l’uomo e il suono e tra la musica e il movimento. E’ docente di pianoforte nella Scuola media ad Orientamento Musicale di Cormano. Dal 1992 è insegnante del Metodo Feldenkrais e membro del AIIMF. In quest’ambito ha collaborato con l’Hochschule di Mannheim, l’Accademia Musicale di Marktoberdorf e i corsi estivi di Grachen i Svizzera. Ha insegnato presso la Scuola Civica di Milano e presso i Conservatori di Bologna, Brescia, La Spezia, Cuneo e Piacenza. Attualmente insegna all’Istituto “O.Vecchi” di Modena e al Conservatorio “G.Frescobaldi di Ferrara. Ha collaborato per diversi anni con l’orchestra sinfonica della RAI di Milano, classificandosi nel 1985 II° assoluto all’audizione per il posto di flauto e ottenendo così l’idoneità. Concerti Manzoniani “Natura, anima e terra” E’ stato I° flauto solista nelle orchestre “Ensemble Giovanile Ambrosiano” e “Orchestra da camera di Milano”, con le quali ha svolto intensa attività concertistica, anche come solista (Serate Musicali, Sala Verdi, Teatro alla Scala). Con quest’ultima formazione ha anche svolto attività discografica per la casa “Nuova Era”, collaborando alla registrazione di 3 CD, di cui uno come solista, dedicato al sinfonista G.Cambini (World Premiere Recording). Si è sempre occupato di musica barocca, suonando in formazioni da camera e come solista, in Italia e all’estero. E’ stato insegnante di flauto presso la Civica Suola di Sesto S. Giovanni. Attualmente è docente di flauto nella Scuola media ad Orientamento musicale di Cormano. Salvatore Failla, chitarra Rossella Fois, clarinetto Claudio Gevi, pianoforte Raffaele Giuliani, flauto Venerdì 23 Ottobre 2009 ore 21.00 Auditorium di via Beccaria Cormano PROGRAMMA Duo flauto e pianoforte Pianoforte C.Debussy F. Chopin “Pour invoquer Pan, dieu du vent d’etè” Notturno in do diesis minore op. postuma J.Andersen A. Skryabin Au bord de la mer Feuillet d’Album, Preludi op.11 n° 21 e n°1 Trio flauto, clarinetto e chitarra Duo flauto e chitarra J.Brahms H.Villa Lobos Danze Ungheresi n° 3-11-6 Bachianas brasileira n°5 (trascrizione di E. Roselli) Chitarra sola H.Villa Lobos Duo clarinetto e pianoforte Mazurka - Choro 3 Melodie armene Studio n°12 Clarinetto solo Danze popolari Rumene La sua carriera musicale lo ha portato ad esprimersi all’interno di vari generi musicali, dalla musica popolare alla musica leggera e classica e molteplici sono le esperienze discografiche a cui ha preso parte. Ha al suo attivo numerosi concerti sia in formazioni cameristiche che come solista in sedi importanti quali i Teatri Orfeo e Manzoni di Milano, il Novelli di Rimini, la Basilica di S. Giusto a Trieste il Duomo di Siracusa e molti altri. Attualmente suona in duo con il chitarrista e mandolinista Matteo Staffini, ed è membro del Milano Guitar Trio. Impegnato soprattutto nel campo didattico, è docente di chitarra classica presso la Scuola Media ad Orientamento Musicale di Cormano. E’ inoltre autore di numerose opere didattiche pubblicate dalle case editrici Sinfonica e Rugginenti. Entr’acte V. Servantsdiantz B.Bartok Ha compiuto i suoi studi musicali presso la Scuola Civica di Musica di Milano, con i maestri G. Oltremari, V. Casagrande e G. Ferraris e presso il Conservatorio “A. Venezze” di Rovigo, dove ha studiato sotto la guida del M° L. Chillemi. Si è in seguito perfezionato con il M° Aldo Minella. J.Ibert Studio n°11 Duo clarinetto e pianoforte Salvatore Failla I.Stravinsky Tre pezzi Quartetto M.Ravel Ma Mère L’Oye (trascrizione di F. Rivabene) 1. Pavana della Belle addormentata 2. Pollicino 3. Lauderonette, l’imperatrice delle Pagode 4. I colloqui della Bella e della Bestia 5. Il giardino incantato Rossella Fois Nata a Milano, ha frequentato la Civica Scuola di Musica di Milano diplomandosi in clarinetto sotto la guida del M° M. Longoni. In seguito ha compiuto gli studi di perfezionamento frequentando il corso presso L’Accademia Internazionale Superiore di Musica “L. Perosi” di Biella tenuto dal M° Antony Pay. Ha inoltre frequentato corsi con il M° Garbarino e, per la musica da camera con il trio Tchaikovski. Collabora con diversi gruppi di musica da camera (concerti in Italia e all’estero) e con varie orchestre (Orchestra Mozart, Orchestra Beethoven, Il Quartettone e Orchestra Cantelli). E’ Docente di clarinetto presso la Scuola Media ad Orientamento Musicale di Cormano. Si è diplomata in Musicoterapia presso la scuola di Assisi e ha lavorato presso varie istituzioni in ambito riabilitativo e psichiatrico. E’ socio fondatore del CMT (Centro di musicoterapia-Studi e Ricerche) di Milano e insegna nella Scuola Triennale di formazione per musicoterapisti. Recentemente ha raccolto la propria esperienza più che ventennale nella didattica musicale per adulti collaborando alla scrittura del libro “Gli adulti e la musicaLuoghi e funzioni della pratica amatoriale” a cura di A. Reabaudengo edito da EDT. Ha inoltre pubblicato articoli sul tema dell’applicazione della Musicoterapia alla didattica strumentale. Tiene regolarmente seminari su questi temi presso vari enti fra cui il Conservatorio “G. Verdi”di Milano.