Aspetti nutrizionali e patologie polmonari croniche ostruttive

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Aspetti nutrizionali e patologie polmonari croniche ostruttive
expert opinion
Aspetti nutrizionali e patologie polmonari
croniche ostruttive: quale influenza?
Emanuela Orsi, MD
Servizio di Diabetologia e Malattie Metaboliche
Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano
Riassunto
Diversi studi hanno sottolineato come gli aspetti nutrizionali abbiano un ruolo sempre più importante nello sviluppo e nella progressione delle malattie polmonari, in particolare quelle ostruttive. Lo
scopo di questo articolo è quello di analizzare i dati presenti in letteratura, evidenziando l’impatto di modelli dietetici e dei singoli
nutrienti sul rischio di sviluppare queste patologie e il contributo
che la dieta può fornire nella loro gestione nel tempo.
In particolare, la dieta Mediterranea, per le sue caratteristiche e le
proprietà anti-infiammatorie, sembra giocare un ruolo essenziale
nel proteggere dal rischio di sviluppo di allergie respiratorie e nel
prevenire le esacerbazioni delle crisi di asma. Al contrario, il consumo di una dieta che contiene un’elevata quantità di grassi, carboidrati a rapido assorbimento, cibi raffinati e carni rosse è strettamente correlato ad un aumentato rischio di sviluppare asma nei
bambini e ad un peggioramento dell’outcome negli adulti, con
maggior numero di crisi asmatiche.
Frutta e verdura hanno potenziali effetti benefici sulle patologie respiratorie, per il contenuto in anti-ossidanti, vitamine, sali minerali
e fibre, così come gli omega 3, per il potente effetto anti-infiammatorio. Supplementare la dieta di questi pazienti con alimenti ricchi
in sostanze anti-ossidanti e anti-infiammatorie è fondamentale,
mentre non ci sono ancora studi conclusivi rispetto all’aggiunta di
integratori vitaminici e sali minerali.
Abstract
Aim of this section is to describe the influence of nutritional factors
on the development and progression of COPD. Mediterranean diet
has an important role in the prevention and progression of respiratory allergy and asthma attacks, due to its anti-inflammatory properties. Conversely, high consumption of red meat, refined foods,
rapidly adsorbed carbohydrates, and high fat diet are correlated
with worsening of respiratory outcomes in both adults and children. Antioxidant properties of vegetables and fruits and the antiinflammatory action of omega 3 are well known and the introduction of these components into the diet is beneficial for patient with
COPD.Instead, in the scientific literature, there is not conclusive
evidence on the utility of adding vitamins and minerals to prevent
or ameliorate respiratory disorders.
Finally, because malnutrition (both in excess and defect) is detrimental in patients with respiratory disorders, it is of crucial importance to achieve and maintain a good state of nutrition in these individuals.
Introduzione
Le malattie polmonari croniche ostruttive rappresentano
un rilevante costo socio-sanitario, in quanto sono correlate ad un peggioramento della qualità di vita e ad un elevato rischio di morbilità e mortalità dei pazienti che ne sono
affetti. Dal punto di vista patogenetico, le sostanze che
generano infiammazione generalizzata e stress ossidativo
rivestono un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la progressione di queste patologie. La BPCO è infatti caratterizzata da presenza di stress ossidativo, che è considerato
anche trigger per lo sviluppo di cancro del polmone in
questi soggetti, causando una progressione della malattia, per il danno generato a livello del DNA. Sostanze antiossidanti e con potere anti-infiammatorio, quindi, hanno
una funzione determinante nella gestione, nel follow-up e
nella prognosi della malattia.
Gli aspetti nutrizionali sono sempre più studiati per la
possibile influenza sulle patologia respiratorie croniche
ostruttive, poiché molti nutrienti hanno capacità anti-
CORRISPONDENZA
PAROLE CHIAVE
KEYWORDS
Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale
Maggiore Policlinico, Servizio di Diabetologia
e Malattie Metaboliche, Pad. Granelli
Via F. Sforza 35, 20122 Milano
[email protected]
Nutrizione, BPCO, infiammazione,
anti ossidanti.
Nutrition, COPD, inflammation,
antioxidant.
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ossidanti e anti-infiammatorie e perché una corretta alimentazione e un
buono stato di nutrizione possono
avere un impatto favorevole sulla
prognosi a medio e lungo termine.
L’obesità e la malnutrizione, per ragioni opposte, influenzano negativamente l’andamento di queste patologie. In sintesi, il tessuto adiposo è
in grado di sintetizzare e liberare in
circolo citochine pro-infiammatorie,
peggiorando il quadro patogenetico
sottostante, mentre nelle fasi avanzate delle malattie polmonari croniche ostruttive, si osserva una perdita
di massa muscolare fino alla cachessia, che contribuisce al peggioramento dei parametri di funzione respiratoria.
Quale dieta è utile in questi pazienti? Studi epidemiologici hanno dimostrato in modo chiaro come la
dieta mediterranea abbia un effetto
protettivo nelle patologie allergiche
del tratto respiratorio e come il suo
utilizzo sia inversamente correlato
allo sviluppo di atopia, in particolare
nei bambini. Questa dieta, tipica dei
paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è ricca in alimenti integrali, cereali non raffinati, fibre, legumi, noci,
olio di oliva e pesce e povera di grassi di origine animale e carni rosse.
È stato dimostrato, al contrario, che
l’utilizzo della western diet, tipica dei
paesi ad alta industrializzazione, ricca di carni rosse, grassi animali, carboidrati raffinati, snack e bibite ad
elevata densità calorica, è associata
ad un peggioramento dei sintomi
dell’asma, con comparsa più frequente di broncospasmo e ipersensibilità ad allergeni. Nei bambini, si
osserva inoltre un aumentato rischio
di sviluppare asma, dato tuttavia
non confermato nell’adulto. Vediamo ora quali sono le caratteristiche
di alimenti e nutrienti che influenzano le malattie polmonari croniche
ostruttive.
Studi condotti in bambini hanno
mostrato che un buon introito di
frutta e verdura ha un impatto positivo sulla riduzione del rischio di sviluppare asma e, nei soggetti asmatici, si evidenzia una riduzione degli
episodi acuti e del broncospasmo.
Negli adulti i dati non sono così convincenti, anche se si è evidenziato un
vantaggio per la riduzione delle esacerbazioni. Inoltre, riguardo al consumo di frutta e verdura, studi a breve termine non hanno dimostrato
vantaggi in termini di miglioramento
degli indici di funzione polmonare,
come FEV1, in soggetti affetti da malattie polmonari croniche ostruttive,
mentre in studi a lungo termine è
stato dimostrato un effetto terapeutico con miglioramento dei parametri di funzione polmonare funzione
polmonare, quale il FEV1.
Sono stati studiati anche gli effetti
degli omega-3, sostanze che hanno
un potere anti-ossidante ed anti-infiammatorio, poiché in grado di ridurre la produzione di molecole proinfiammatorie, quali NF-kB, IL1 ß e
TNF a. L’ipotesi è che il loro consumo possa migliorare il quadro respiratorio, riducendo di conseguenza lo
stato infiammatorio che caratterizza
la BPCO. Gli studi però, sia nei bambini che negli adulti, riportano risultati non univoci, in quanto in alcuni
casi si osserva una correlazione positiva con la presenza di asma ed in altri casi negativa La stessa osservazione può essere fatta anche per gli
indici di funzionalità polmonare, come FEV1 e per le concentrazioni delle
molecole pro-infiammatorie, come
ad esempio il TNF a. Pertanto, l’utilità dell’integrazione di queste sostante è ancora da dimostrare, ma il consumo di alimenti contenenti omega-3
come ad esempio il pesce, è sicuramente da incoraggiare.
Le vitamine sono importanti oligoelementi con proprietà anti-ossidanti,
in particolare le vitamine C ed E, ma
negli alimenti si possono trovare altri nutrienti con le stesse potenzialità, come ad esempio i carotenoidi, in
cui sono compresi a e ß carotene, licopene, luteina e ß criptoxantina ed i
flavonoidi. Questi nutrienti sono
presenti soprattutto nella frutta, nella verdura, nelle noci, nei semi, negli
olii vegetali, nel cacao, nel caffè, nel
vino rosso e nel the verde.
Studi in vitro e su modelli animali
hanno mostrato un effetto promettente della vitamina C, sia come
agente anti-infiammatorio che antiossidante, sia come anti-asmatico.
Studi sull’uomo non hanno invece
fornito risultati univoci: in alcuni, la
supplementazione di vitamina C migliorava i sintomi della malattia e la
funzione polmonare nei bambini in
altri invece non si osservavano vantaggi. Dati contrastanti sono stati osservati anche in soggetti adulti. La
vitamina E mostra un elevato potere
anti-ossidante ed anti-infiammatorio
e alcuni studi mostrano come durante le crisi asmatiche i livelli plasmatici siano molto bassi. Ciò ha portato
a valutare l’ipotesi di un effetto favorevole della supplementazione del
micronutriente in pazienti affetti da
patologie respiratorie. La conclusione a cui i diversi autori sono giunti
nelle varie sperimentazioni, è che
non vi siano sufficienti evidenze per
consigliare in modo routinario la
supplementazione di tocoferolo, che
è il componente principale della vitamina E, nel soggetti affetti da patologie respiratorie. Anche i flavonoidi sono potenti agenti antinfiammatori e antiossidanti, e i dati in vitro mostrano anche una capacità di
inibizione delle IgE, che sono i mediatori delle patologie allergiche. Vi
sono osservazioni promettenti che
sottolineano l’effetto positivo dei flavonoidi sui sintomi dell’asma e sulle
allergie respiratorie, anche se sono
necessari ulteriori studi per confermare i risultati ottenuti.
La Vitamina D sembra rivestire un
ruolo sempre più importante nelle
malattie polmonari croniche ostruttive. Studi epidemiologici hanno
mostrato infatti una associazione
positiva tra funzione polmonare e livelli di vitamina D. In particolare,
bassi livelli sono correlati con un
peggioramento del broncospasmo e
della recrudescenza di episodi asmatici. Inoltre, vi è un’influenza anche
sul sistema immune in quanto i bassi livelli facilitano l’esacerbazione di
infezioni respiratorie in questi soggetti. Sono invece limitate le osservazioni circa il ruolo della vitamina D
nel determinare la comparsa ex novo
di malattie polmonari croniche
ostruttive.
Infine, riguardo ai sali minerali, sono
stati pubblicati alcuni studi che mostrano come i livelli circolanti di magnesio selenio, calcio e potassio siano inversamente correlati alla comparsa di crisi d’asma, anche se il
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meccanismo patogenetico non è ancora chiarito. Sono quindi necessari
studi controllati per comprendere se
una supplementazione di questi oligonutrienti possa determinare un
vantaggio nel follow-up dei pazienti affetti da malattie polmonari croniche
ostruttive.
Concludendo, frutta e verdura hanno
potenziali effetti benefici sulle patologie respiratorie, per il contenuto in
anti-ossidanti, vitamine, sali minerali e fibre, così come gli omega-3, per
il potente effetto anti-infiammatorio.
Supplementare la dieta di questi pazienti con alimenti ricchi in sostanze
anti-ossidanti e anti-infiammatorie è
fondamentale, mentre non ci sono
ancora studi conclusivi rispetto
all’aggiunta di integratori vitaminici
e sali minerali.
Da ultimo, è fondamentale mantenere
un buono stato nutrizionale in questi
soggetti poiché la malnutrizione calorica sia per difetto che per eccesso,
rappresentano fattori negativi sullo
sviluppo e la progressione delle patologie respiratorie ostruttive.
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