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25 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 24 APRILE 2016 Le storie Bergamo senza confini Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con Brembo S.p.A. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per sei mesi l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected]. L’iniziativa «Da Albino porto Versace e Ferragamo alle Bahamas» Mattia Sala. Giovane avvocato prestato all’alta moda Da tre anni vive con la moglie a Paradise Island e fa conoscere le grandi firme ai turisti vip dell’isola ESTELLA BELTRAMELLI Vende l’alta moda italia na, e non solo, alle Bahamas. Mat tia Sala, 31 anni, partito tre anni fa da Albino con la fidanzata – oggi sua moglie – e il loro bulldog fran cese, gestisce le boutique di Versa ce, Ferragamo, Hublto, Chopard, Richard Mille, Safilo e Luxottica dell’Atlantis Resort a Paradise Island. La meta del turismo di alta gamma con all’interno alberghi, ristoranti, negozi, un bellissimo parco acquatico, campo da golf, casinò, teatro e intrattenimenti di ogni genere. Con una laurea in Legge alla Bocconi che si è pagato facendo il cameriere Mattia, dopo qualche mese di praticantato, ca pisce che la giurisprudenza non è la sua strada. «Ho evitato accura tamente le proposte di stage non retribuito che normalmente ca dono a pioggia sui neo laureati – spiega –. Semplicemente non po tevo permettermelo perché avevo bisogno di guadagnare e all’inizio ho fatto qualsiasi tipo di lavoro, spaziandodalcampo immobiliare a quello turistico. Nel 2011 sono stato assunto come manager di Abercrombie & Fitch nel centro di Milano, il negozio di tendenza del brand americano che ha fatto parlare di sé perché i commessi erano modelli e modelle in costu me da bagno. Poi è arrivata la pro posta dalla Hillside Investment Co. per le Bahamas e parlare quat tro lingue mi ha aiutato. Ambra, mia moglie, ha lasciato il suo lavo ro per seguirmi; ci siamo sposati sulla spiaggia e adesso aspettiamo una bimba, che arriverà tra pochi giorni. A Bergamo lei lavorava co me manager dei negozi della cate na H&M e mi è stata accanto in questaavventura.Quiperò il siste ma è un po’ all’americana e se non hai un’azienda che ti sponsorizza non puoi avere il visto lavorativo. L’inizio non è stato semplice, pas sare da Milano a un’isola molto piccola con mentalità e abitudini completamente diverse ha richie sto del tempo. Lì la vita segue il ciclo del sole, i bahamensi si alza no all’alba e al tramonto chiude tutto. Restano aperti solo i negozi e i ristoranti del resort. Rispetto al n n Ora aspettiamo un bimbo e presto torneremo in Italia: ma la nostra intenzione è ripartire» MATTIA SALA ESPERTO DI ALTA MODA ALLE BAHAMAS nostro standard il loro impegno è labile, non sono un popolo ambi zioso. A chi è nato e vissuto sul l’isola mancano stimoli che invece trovano i giovani che hanno la for tuna di studiare negli Stati Uniti e di viaggiare perché quando tor nano sull’isola riescono a far frut tare la loro esperienza. La percen tuale di disoccupazione è comun que bassa e non ci sono tasse sullo stipendio, che in media è il doppio di quello italiano e finisce tutto nelle tasche del lavoratore». Ogni due mesi circa Mattia la scia i Caraibi per tornare in Euro pa e scegliere le collezioni per le sue boutique. «Sono tornato da poco a Milano per scegliere la col lezione di Versace. È solo per qual che giorno, ma riesco sempre a passare a salutare la mia famiglia e a procurarmi del buon cibo da portare alle Bahamas. Porto sala minostrani,formaggi,tuttoquello che riesco ed è quasi una questio ne di sopravvivenza – sorride – perché, contrariamente a quello che pensano tutti, alle Bahamas si vive di fast food e il 42% delle don ne e il 28% degli uomini soffre di obesità. Costa di più una busta di insalata che un hamburger. Devo dire che anche i miei capi baha mensi, in visita a Bergamo, sono rimastiimpressionati dallacucina e dai nostri casoncelli». «Prima di lasciare l’Italia teme vo la considerazione che avrei avuto da straniero – racconta Mattia –, invece quello che ho tro vato è stata una rivelazione: la ve rità è che conquisto la simpatia dei miei clienti proprio perché sono italiano. Al di là delle battute sulle figure di spicco della nostra politi ca, la stima nei confronti dell’Italia è altissima. Molti di loro sono ita loamericani o comunque perso ne di una certa classe sociale che hanno avuto la fortuna di cono Bergamo senza confini è un progetto de scerel’Italia.Sannobenissimoche abbiamo una cultura, un know how e una storia che tutti si sogna no di avere. Noi però non sappia mo valorizzare le nostre risorse perché siamo persi in un sistema che non funziona, spesso basato sul nepotismo e non sulla merito crazia. Sono convinto che per quellocheabbiamopotremmoes sere una delle tre nazioni più forti al mondo e invece siamo relegati a fanalino di coda. In più sono ber gamasco, la categoria dei grandi lavoratori. Lavoriamo molto e be ne e il nostro spirito di sacrificio è innato». Mattia ha molte idee e tutte chiarissime: «Credo molto nella famiglia e non ho mai pensa to di sacrificarla per il lavoro per ché il mio obiettivo è avere en trambe le cose. In questo momen to mia moglie sente la necessità di avere accanto i suoi affetti e la ca pisco benissimo; per questo ab biamo deciso di rinunciare alla proposta di rinnovo del contratto che è già sul tavolo da tempo per tornareaBergamo.Nonhoancora cercato lavoro e l’incertezza mi spaventa perché so bene qual è la situazione e so che sarà pratica mente impossibile avere il tratta mento economico che mi garanti scono qui. I nostri genitori sono ovviamente felici di starci vicino in un momento così importante, ma vogliono il meglio per noi e sanno che in Italia è difficile otte nerlo. L’idea è di rimanere per un anno, poi credo che ripartiremo perché, onestamente, le occasioni vere sono da tutt’altra parte». 1 2 3 1.Mattia Sala, 31 anni, di Albino: un giovane avvocato «prestato» all’alta moda, alle Bahamas porta le ultime creazione dei marchi più importanti del Made in Italy. Lì li vende ai resort e boutique dove ci sono turisti da tutto il mondo; 2. Con la moglie: ora aspettano un bimbo che nascerà tra pochi giorni; 3 e 4. Alcuni momenti di un matrimonio da favola sulla spiaggia caraibica proprio come nei film ameri cani. Mattia ci tiene molto alla famiglia: proprio per questo presto tornerà in Italia ©RIPRODUZIONE RISERVATA Sul sito web TUTTE LE STORIE DAL MONDO LE PUOI TROVARE SU: www.ecodibergamo.it in collaborazione con 4