Corriere di Romagna - Unindustria Rimini

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Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
UNINDUSTRIA RIMINI
Martedì, 10 maggio 2016
UNINDUSTRIA RIMINI
Martedì, 10 maggio 2016
Unindustria rimini
10/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 25
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Tutti a scuola di poesia
Stampa Locale
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MANUEL SPADAZZI
La Fiera si smarca da Bologna Arriva la fusione con Vicenza
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MARIO GRADARA
Corsini abbatte l' ultimo 'muro' «Sogno 50 milioni di presenze»
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La nuova frontiera del turismo si sposta in Canada
ANDREA OLIVA
Green park, i conti del consorzio sono in rosso
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La sfida di Corsini: «Superare i 50 milioni di presenze annue»
LUCA PIZZAGALLI
Plesso scolastico per 625 studenti, in arrivo quattro milioni di euro
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Fiera di Rimini, fusione in vista con...
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Il plauso del Comune: «Se il matrimonio va in porto Rimini diventa...
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Turismo, territori attori primari del sistema
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Morolli: «Fogne e viabilità i nostri successi più
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oneri urbanistici»
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Renzi: «Sindaco egemone così ha rovinato la città e si...
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Santarcangelo, la giunta presenta alla città il Poc
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A Poggio Torriana fallito assalto bancomat
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La Corte di Cassazione annulla i sequestri
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Il lungomare visto dagli studenti
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Necessario separare il ciclo dei rifiuti
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Enrico Aureli verso la presidenza Ucima
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Prove di matrimonio tra Rimini e Vicenza
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Camporesi rilancia e si rivolge anche agli artigiani
Shuttle, la carica degli oltre cinquemila
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Il Poc svela le priorità alla cittadinanza
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REGIONE Aumentano le imprese straniere
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Cena­dibattito con Gambini e il presidente della Regione
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Il futuro del nostro turismo prende vita al
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ALDO VIROLI
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Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Unindustria rimini
SALE IN CATTEDRA RONDONI
Tutti a scuola di poesia
TUTTI a scuola di poesia a Rimini. Dopo il
successo del debutto, domani si terrà il
secondo dei quattro appuntamenti con la
rassegna «Atelier di Poesia» realizzato dal
poeta, scrittore, saggista, docente Davide
Rondoni. Il laboratorio è promosso dalla
Fondazione Universitaria San Pellegrino in
c o l l a b o r a z i o n e c o n Assoform. D o m a n i
appuntamento alle 21 nella sede Assoform di
Unindustria Rimini, in via IV Novembre, 37 a
Rimini. Nel corso della serata a tema, si
parlerà dell' esperienza poetica, della
traduzione e dell' interpretazione, ma anche
delle chance della poesia nella società della
comunicazione, di poeti contemporanei
appartenenti alla generazione post Montale e
Ungaretti, di ritmo e forma. I partecipanti
saranno coinvolti da Rondoni in esercitazioni
che culmineranno in una serata pubblica di
letture, al termine di tutte e quattro le lezioni. I
prossimi appuntamenti sono il 24 maggio e il 7
giugno. L' ingresso alle serate è libero.
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La Fiera si smarca da Bologna Arriva la fusione con
Vicenza
Nasce un superpolo nazionale 'benedetto' anche da Gnassi
di MANUEL SPADAZZI LE NOZZE verranno
celebrate già «entro il mese di agosto». Un
matrimonio, quello annunciato ieri tra le fiere di
Rimini e di Vicenza, che darà vita a una realtà
capace di fatturare 112 milioni di euro l' anno
(75 Rimini, quasi 37 Vicenza), e diventare uno
d e i p i ù importanti poli fieristici in Italia.
«Insieme possiamo diventare punto di
riferimento del mercato delle fiere per tutto il
Nordest, e competere in maniera più forte con
i nostri rivali internazionali», spiega il
presidente d i Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni,
che in questi mesi più volte si è recato a
Vicenza per portare avanti le nozze insieme a
Matteo Marzotto, il noto imprenditore tessile
che dal 2013 alla guida della Fiera di Vicenza.
QUELLA tra Rimini e Vicenza, va detto subito,
non sarà una semplice sinergia sulle
manifestazioni. «Lavoriamo a u n a v e r a e
propria integrazione tra le due fiere ­ precisa
Cagnoni ­ L' obiettivo è la una fusione in un'
unica società», che gestisca sia Rimini che
Vicenza. Secondo Cagnoni, i tempi della
fusione «saranno strettissimi».
Le due società hanno già iniziato a 'studarsi' da mesi, e sono appena state siglate le lettere d' intenti per
l' integrazione tra le due fiere.
«L' operazione è destinata a concludersi in pochi mesi, direi entro agosto e non oltre». Ma come la
mettiamo cl progetto di integrazione con Bologna (e Parma)? La fusione tra Rimini e Vicenza
sembrerebbe mettere una bella pietra sopra il progetto della fiera unica dell' Emilia Romagna. «No, non
è così. La fusione con Vicenza nulla toglie al progetto di integrazione con la fiera di Bologna. E non
cambia di una virgola il nostro processo avviato per la quotazione in Borsa. Ma per quanto si possa
essere ottimisti le nozze con Bologna avranno tempi inevitabilmente più lunghi. Sempre che si
facciano», allarga le braccia Cagnoni. E «se dovesse saltare l' accordo con Bologna non sarà
certamente per la nostra fusione con Vicenza». La mossa di Cagnoni è chiara: Rimini, forte del suo
accordo con Vicenza, avrà le spalle più larghe per presentarsi al tavolo delle trattative con Bologna.
LO SA BENE anche Gnassi, e infatti ieri Palazzo Garampi in una nota ha subito 'benedetto' l'
operazione, perché «apre l' ipotesi di un grande polo fieristico per il Nord Italia. E' una grande
opportunità per rendere il sistema fieristico dell' Emilia Romagna ancora più forte e aperto al resto del
paese».
E in ogni caso, «le dinamiche del mercato fieristico ­ aggiungono dal Comune ­ non rispondono a
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semplici confini amministrativi».
Chiaro il messaggio che Gnassi manda a Bologna: Rimini non intende recitare il ruolo della Cenerentola
al gran ballo delle fiere.
MANUEL SPADAZZI
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Corsini abbatte l' ultimo 'muro' «Sogno 50 milioni di
presenze»
L' assessore regionale presenta a Rimini la nuova legge sul turismo
di MARIO GRADARA IL SOGNO nel cassetto?
«Sfondare il muro delle 50 milioni di presenze
l' anno per l' Emilia Romagna», dice Andrea
Corsini, assessore regionale al Turismo, che
ha voluto #EmiliaRomagnaLab, oggi al
Palacongressi.
Siamo a quota 46 milioni, non sembra difficile,
con 10 miliardi di euro di giro d' affari. «Ma
non scontato, significherebbe un aumento del
10%», aggiunge l' assessore.
Farebbe il paio col portare a 'doppia cifra' l'
incidenza del turismo sul pil regionale,
obiettivo che lei e il presidente Bonaccini avete
indicato. «Appunto. Segnalo che in Romagna
siamo già alla doppia cifra. Va estesa anche
all' Emilia».
E qui entra in gioco la nuova legge regionale
sul Turismo 4/2016, da lei fortemente voluta,
che manda in pensione la legge 7 del 98.
«Infatti e ne parliamo al Palas. Punti salienti
passare dalla promozione del prodotto alla
valorizzazione di un mix tra destinazioni e
prodotti di eccellenza».
Alla Regione resta la governance: sarete voi a
guidare il ballo? «A noi il ruolo di coordinamento e indizzo, ma saranno i Comuni gli attori primari del
sistema, con le categorie economiche. La cabina di regia regionale concerterà le linee strategiche per le
attività di promo­commercializzazione».
Coi territori al centro? Valorizziamo destinazioni e prodotti di eccellenza, sviluppando politiche di
marketing territoriale con al centro le grandi destinazioni turistiche».
E le altre eccellenze? «Restano centrali: città d' arte, terme, Appennino e parchi, congressuale e grandi
prodotti di Motor valley, Food valley, Welness valley e turismo culturale».
Quale il ruolo del nuovo Osservatorio sul turismo? «Previsto dalla nuova legge, servirà per la
conoscenza dei mercati turistici e favorire sviluppo e innovazione della nostra offerta».
Cosa si aspetta da questo Forum? «Mi attendo che il 'Lab' di esperienze internazionali e case history
diano materiali e spunto al sistema turistico, iniziando a riempire il quadro di contenuti».
Negli ultimi anni è cresciuta l' incidenza del turismo estero. «Vero, siamo su 22,5%, dobbiamo arrivare
almeno al 25%. Siamo troppo legati al mercato interno, un prodotto per vincere dev' essere unico ed
esclusivo».
Verso l' area tedesca la Regione investe molto. E la Russia? «Alcuni segnali indicano la situazione
meno negativa che nel 2015.
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Ma resta il tema dell' embargo».
La Regione lavora anche all' hardware turistico? «Sia per le città ­ la legge per riqualificare lungomari e
costa, 20 milioni stanziati ­ e riqualifizione alberghiera. Abbiamo chiesto al Governo un fondo rotativo
per erogare prestiti fino a un milione a tassi bassi e tempi molto lunghi».
MARIO GRADARA
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OGGI IL FORUM #EMILIAROMAGNALAB
Il futuro del nostro turismo prende vita al
Palacongressi
UN NUOVO modo di fare turismo è possibile.
Partendo dalla legge 4 e t r a s f o r m a n d o i
territori in attori primari del sistema. Parte da
qui #EmiliaRomagnaLab, il laboratorio di
approfondimento e scambio tra istituzioni e
operatori del territorio, voluto dalla Regione
E m i l i a Romagna, c h e s i t i e n e o g g i a l
Palacongressi di Rimini. L' Emilia Romagna ­
spiega una nota ­ è da sempre considerata un
modello tra le destinazioni turistiche italiane
con una grande varietà dell' offerta: una
capacità ricettiva di oltre 1 milione e 100 mila
posti letto, 10 città d' arte, 136 teatri, 530
musei e 173 tra palazzi e ville storiche. E
ancora 43 prodotti alimentari tra Dop e Igp
(record europeo), 18 vini Doc e 2 Docg, 25
musei del gusto, il primato in Italia per
diffusione di piste ciclabili, 14 parchi regionali,
2 nazionali e 1 interregionale, 25 centri termali,
più di 300 km di piste da sci e 14 snowpark.
Inoltre, una Motor Valley unica al mondo per
brand, con i loro musei aziendali e t a n t e
collezioni private, e la Riviera Romagnola, con
1.400 stabilimenti balneari full optional su 110
km di costa, 15 parchi divertimento, una Wellness Valley e un suggestivo entroterra con antichi borghi,
rocche e castelli». Prendendo spunto dalla nuova legge regionale sul turismo 4/2016, il forum si
comporrà di due momenti: al mattino 9 workshop tematici, rivolti agli operatori e agli stakeholder del
sistema turistico emiliano­romagnolo, che saranno spunto per un confronto e uno scambio con realtà
italiane e internazionali. Ai workshop parteciperanno operatori istituzionali del turismo, club di prodotto,
tour operator, enti fieristici, sistema termale, parchi divertimento, consorzi, enti promotori di
manifestazioni, associazioni di albergatori. Il confronto porterà a risultati e idee che saranno discusse
durante l' assemblea plenaria del pomeriggio, e che diventeranno l' avvio di nuovi progetti e case
history in cui l' Emilia Romagna investirà con l' obiettivo di incrementare l' attrattività verso i mercati
interno ed estero. Nel pomeriggio, l' incontro plenario, che vedrà gli interventi istituzionali dell'
assessore regionale al turismo e commercio Andrea Corsini, del presidente della Regione Stefano
Bonaccini, del presidente Enit Evelina Christillin e del ministro dei Beni e attività culturali e turismo Dario
Franceschini. I lavori del pomeriggio saranno aperti dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi e da Davide
Nitrosi, responsabile Economia e politica del Qn, media partner del forum.
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L' ASSESSORE REGIONALE CORSINI INCONTRA I TOUR OPERATOR
La nuova frontiera del turismo si sposta in Canada
«FAREMO un importante investimento per
andare in Canada a promuovere l' Emilia
Romagna, le nostre città , la Via Emilia, i nostri
prodotti, cibo, cultura». E' l' annuncio fatto l'
altra sera a Riccione dall' assessore regionale
a l Turismo, Andrea Corsini, che all' hotel
Ambasciatori, ha incontrato Harrry Goetschi,
general manager e socio del colosso Tours
Chanteclerc, che annovera circa 1.000 agenzie
turistiche, compreso 45 club di eccellenza.
«Sono venuto a incontrare questo importante
operatore e il presidente di Food in Tour,
Bruno Bernabei, che è l' organizzatore in loco
di questo importante tour, perché cominciano
a esserci dei numeri interessanti ­ ha
sottolineato Corsini ­ In poche settimane 3.000
presenze di un mercato nuovo e lontano che
da buoni risultati, perché il nostro prodotto in
Canada è molto apprezzato. Ora dobbiamo
farlo conoscere in quel Paese. Questo dev'
essere solo l' inizio di un percorso che ci deve
incoraggiare a promuovere le nostre
destinazioni non solo nei mercati tradizionali,
ma anche in nuovi mercati che ci possono
dare grandi soddisfazioni».
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Green park, i conti del consorzio sono in rosso
Riccione, solo la metà degli associati hanno versato la quota per il prato sintetico
VERDI, ma di rabbia. All' interno del consorzio
Ceccarini si continua a masticare amaro. L'
erba sintetica ha attecchito ben oltre i confini
del 'salotto', ma le quote riscosse dalle attività
economiche sono in ribasso. E all' appello
mancano ancora decine di migliaia di euro,
non bruscolini. La storia si ripete: delle 200
attività presenti nell' area centrale, solo un
centinaio, poco più, hanno messo mano al
portafogli. «Questa è la situazione ­ premette il
presidente del consorzio, Giorgio Mignani ­ Un
anno fa per il Green eravamo arrivati a circa
115 attività. Siamo un po' sotto, ma non ci
fermiamo, ripartiremo con un nuovo giro per le
attività chiedendo la quota non versata. Non ci
sono zone dove si concentrano coloro che non
hanno pagato. L' andazzo è diffuso, ma noi
non ci arrendiamo. Spero che ci sia da parte
dei commercianti la consapevolezza dell'
importanza di questo tipo di iniziative ed
anche la memoria per ricordare come si
presentava viale Ceccarini quando non c'
erano Green park o il Christmas village: un
deserto».
Intanto il piatto piange. Quest' anno per andare incontro alle legittime recriminazioni di alcune attività, il
consorzio aveva deciso di differenziare le quote. Per le zone centrali di viale Ceccarini erano stati chiesti
«400 euro, quota che diminuisce allontanandosi dal centro con 300 euro. Mentre nelle vie laterali
abbiamo chiesto 170 euro». La tariffe 'ad vialem' non sono servite ad aumentare il numero dei
partecipanti. Stando ai contributi versati, la cifra entrata nella cassa del consorzio si aggira tra i 30mila e
i 35mila euro, conferma lo stesso presidente. Una somma ben lontana dagli oltre 65mila euro che l'
amministrazione comunale aveva chiesto ai commercianti per le spese del Green nelle zone centrali,
fino ad arrivare al porto.
«Abbiamo anche alcuni sponsor che ci aiutano, quindi le cose non vanno così male ­ precisa Mignani ­
Tuttavia serve un ulteriore sforzo da parte di chi ad oggi non ha dato un euro. Per questo continueremo
a bussare, non ci arrendiamo». Non sarà semplice convincere a versare la quota chi non lo ha fatto dal
19 marzo scorso. I tempi sono stretti. Il Green toglierà le tende i primi di giugno. Nel caso i conti non
tornino non resterebbe che attendere segnali dal municipio.
Andrea Oliva.
ANDREA OLIVA
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CATTOLICA
Cena­dibattito con Gambini e il presidente della
Regione
IL PD e Sergio Gambini continuano la propria
campagna elettorale nel segno di «Cattolica
Cambia Pagina». E per questa sera la
coalizione di centro­sinistra promuoverà una
cena speciale. «A sostenere Sergio Gambini,
candidato sindaco di Cattolica per il Pd, viene
a c e n a i l presidente d e l l a R e g i o n e
Emilia­Romagna S t e f a n o B o n a c c i n i »
ribadiscono gli organizzatori.
L' appuntamento è questa sera alle 20 al
centro sociale «Giovannini­Vici» (bus terminal
di via Umbria a Cattolica) alla presenza pure
di Stefano Bonaccini. A tavola menù di pesce
e naturalmente si discuterà di politica,
finanziamenti, strategie di rilancio del territorio
locale e nazionale. Ancora una volta Gambini e
il Pd ci tengono a ribadire il proprio filo diretto
con le istituzioni sovracomunali.
Un tema ripreso nel dibattito pubblico voluto in
città dal centro­destra e dal suo candidato
Massimiliano Gessaroli.
I n s o m m a l ' importanza d e l r a p p o r t o c o n
Provincia, Regione e Stato continua a tenere
banco. Chi fosse interessato a partecipare alla
cena di questa sera (costo 25 euro) può prenotare contattando i numeri 334 3390519 (Lorenza) e 340
4617355 (Pia).
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TURISMO L' ASSESSORE OGGI AL FORUM #EMILIAROMAGNALAB. UN SETTORE CHE
VALE L' 8,7% DEL PIL
La sfida di Corsini: «Superare i 50 milioni di
presenze annue»
RIMINI UN GIRO d' affari di 10 miliardi di euro,
pari all' 8,7% del Pil dell' Emilia Romagna.
Oltre 46 milioni di presenze e 9 milioni di
arrivi. I numeri del turismo parlano chiaro sull'
importanza d e l s e t t o r e p e r l ' e c o n o m i a
regionale. «Ma il mio sogno nel cassetto è
superare il muro delle 50 milioni di presenze»
anticipa l' assessore Andrea Corsini, che oggi
s a r à p r o t a g o n i s t a d e l f o r u m s u l turismo
#EmiliaRomagnaLab al Palacongressi d i
Rimini.
Prendendo spunto dalla nuova legge regionale
sul turismo 4/2016, il forum si dividerà in due
momenti: al mattino nove workshop tematici,
rivolti agli operatori e agli stakeholder del
sistema turistico emiliano­romagnolo, che
saranno spunto per un confronto e uno
scambio con realtà italiane e internazionali. Il
confronto porterà a risultati e idee che saranno
discusse nel pomeriggio, e che diventeranno l'
avvio di nuovi progetti in cui l' Emilia Romagna
investirà con l' obiettivo di incrementare l'
attrattività verso i mercati interno ed estero.
Nel pomeriggio, l' incontro plenario, sono
previsti gli interventi istituzionali dell' assessore Corsini, del presidente della Regione Stefano
Bonaccini, del presidente dell' Enit Evelina Christillin e del ministro dei Beni e attività culturali e turismo
Dario Franceschini. A moderare i lavori davide Nitrosi, responsabile Economia e politica del Quotidiano
Nazionale, media partner del forum.
E sarà proprio Corsini a presentare i contenuti della nuova legge. «Valorizziamo destinazioni e prodotti
di eccellenza, sviluppando politiche di marketing territoriali con al centro le grandi destinazioni
turistiche. A noi il ruolo di coordinamento, ma saranno i Comuni gli attori principali del sistema insieme
alle categorie economiche».
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Plesso scolastico per 625 studenti, in arrivo quattro
milioni di euro
Grazie all' innovativo progetto, San Giovanni ha ottenuto i fondi
IL GRANAIO dei Malatesta progetta un grande
piano di rinnovamento per le proprie scuole,
medie ed elementari, e da Roma arriva la
notizia che per la nuovissima scuola
arriveranno ben 4 milioni di euro. «La struttura
è rientrata tra le 52 nuove scuole sostenibili,
all' avanguardia e a misura di studente, che
saranno realizzate a livello nazionale _
ribadisce Gianluca Vagnini, assessore ai
Lavori Pubblici ed all' Urbanistica del Comune
di San Giovanni _ nei giorni scorsi il ministro
Stefania Giannini ha dato il via al concorso di
idee per la progettazione e realizzazione di
queste scuole: 352 milioni di euro sono i
finanziamenti previsti dalla legge della buona
scuola a livello nazionale e 4 milioni di euro
sono quelli che saranno destinati alla struttura
marignanese che beneficerà di fondi Inail.
Ringraziamo profondamente la Regione grazie
alla quale è stato possibile raggiungere questo
ottimo risultato». La nuova scuola elementare
ospiterà 625 studenti: «L' obiettivo finale è
quello di trasferire le attuali scuole medie nel
plesso delle elementari _ conferma l'
assessore _ che verranno traslocate nel plesso che andremo a costruire. Che ne sarà dell' attuale
struttura delle scuole medie? Dobbiamo ancora valutare, potrebbero essere demolite o riutilizzate come
s p a z i sociali per associazioni ed istituzioni del territorio, ma è ancora presto per stabilirlo
definitivamente». Nei giorni scorsi il sindaco Daniele Morelli si è recato a Roma per assistere all'
ufficializzazione dell' apertura del concorso di idee. Il primo cittadino rimarca: «Questo è stato un
risultato raggiunto attraverso il lavoro di un' intera squadra a partire dall' amministrazione comunale, la
provincia di Rimini, la Regione Emilia­Romagna e l' istituto comprensivo di San Giovanni. Siamo stati
tempestivi nel presentare tutta la documentazione necessaria per accedere alla candidatura, siamo stati
selezionati in quanto realtà di fondamentale importanza non solo per il nostro Comune ma anche per il
territorio circostante. La rilevanza dell' istituto comprensivo marignanese è stata capita immediatamente
dalla provincia di Rimini e della regione Emilia­Romagna».
«Credo che i lavori per la nuova scuola elementare però non partiranno prima della primavera 2017 _
conferma l' assessore Vagnini _ perché dobbiamo considerare tutto l' iter burocratico e tecnico di un'
operazione che è piuttosto importante e dunque dovremo ancora aspettare un po' ma siamo davvero
molto soddisfatti dell' attuale risultato raggiunto».
Luca Pizzagalli.
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REGIONE Aumentano le imprese straniere
BOLOGNA ­ Sono diventate 44.675 le imprese
straniere in Emilia Romagna, con un aumento
di 1.203 unità in un anno (+2,8%). La crescita
si concentra nei servizi (+5,8%), in particolare
nel commercio e nell' alloggio e ristorazione. A
fotografare la situazione è l' ufficio studi di
Unioncamere Emilia Romagna.
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Corriere di Romagna
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Fiera di Rimini, fusione in vista con Vicenza «Pronti
alla Borsa e al mercato internazionale»
Firmato un «accordo di esclusiva per l' integrazione delle società» con il presidente
vicentino Matteo Marzotto Il numero uno del polo riminese, Cagnoni: «Non escludiamo
altre fusioni, in primis quella emiliano romagnola»
RIMINI. Rivoluzione nel settore fieristico.
«L' operazione di fusione con Vicenza
dovrebbe concludersi entro il prossimo luglio,
massimo agosto».
L' annuncio sulle tempistiche arriva dal
presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni,
che in una nota ha fatto sapere di avere già
siglato «una lettera di intenti, con un accordo
di esclusiva, per verificare la fattibilità di un'
operazione finalizzata all' integrazione delle
due società».
Espansione fuori Italia. La Fiera di Vicenza,
guidata da Matteo Marzotto, dovrebbe quindi
affiancare quella riminese e spostare gli
equilibri nel mercato nazionale. E non solo.
Come conferma Cagnoni, l' obiettivo è quello
di «costituire un primario soggetto fieristico
nazionale in grado di competere sui mercati
internazionali».
Gioielli e Dubai. Anche perché la realtà
vicentina «ha un' ottima posizione anche nei
mercati fuori dall' Italia e ha costituito, a
testimonianza di questa visione che combacia
con la nostra, una società a Dubai dove
organizza un evento da diecimila metri quadri
legato al mondo dell' oreficeria e dei gioielli,
settore a cui deve buon parte del proprio
business».
Fatturato milionario. La conferma arriva sempre dal numero uno di Rimini Fiera che snocciola alcuni
numeri della Fiera di Vicenza: «Ha un fatturato da 36 milioni (Rimini viaggia sui 75 milioni, ndr), un
risultato operativo da 7,5 milioni e un utile che si aggira attorno al milione una volta pagate le tasse.
Stiamo parlando quindi di una realtà molto solida che ha dei bilanci in positivo da molti anni».
Operazione Borsa. Adesso quindi l' obiettivo è quello di «accedere alla quotazione in Borsa secondo le
tempistiche predefinite e il mercato, siamo certi, apprezzerà questa novità». Lo sbarco in Borsa
potrebbe avvenire già dal prossimo autunno, ma ancora da Rimini Fiera non hanno fatto una stima su
quanto porterà nelle casse in termini di risorse econo miche.
Soldi in arrivo. Sui futuri incassi c' è però una certezza.
«Gli introiti saranno utili per pagare i debiti dei nostri azionisti, come avevamo già annun ciato, e non
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quelli nostri visto che noi non ne abbiamo ­ continua Cagnoni ­ ma anche per fare nuovi investimenti e
attuare nuove strategie che ci porteranno anche all' estero, mercato ne cessario per chi vuole
espandersi e guardare al futuro».
Bologna c' è. Nei programmi previsti non si escludono anche altre fusioni. «In primis ­ chiarisce ancora il
presiden Il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni e quello della Fiera di Vicenza Matteo Marzotto
firmano l' accordo te di Rimini Fiera­ vogliamo prendere in considerazione l' integrazione nel sistema
fieristico emiliano romagnolo».
Le condizioni, ovviamente, devono essere vantaggiose per tutti.
Come accaduto con Vicenza, che «ha un portafoglio di manifestazione che non si sovrappone a quello
di Rimini».
Qui Vicenza. Auspica che si arrivi al matrimonio anche il presidente Marzotto che con la fusione
assicura che «verrebbero contestualmente e dinamicamente ampliati i confini di due territori per molti
versi simili e da sempre attivi sul fronte della valorizzazione e dell' internazionalizzazione di intere filiere
produttive del made in Italy».
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Corriere di Romagna
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Il plauso del Comune: «Se il matrimonio va in porto
Rimini diventa la realtà più forte assieme a Milano»
RIMINI. Il Comune guarda con interesse alle
prove tecniche di integrazione tra la sua fiera e
quella di Vicenza. La lettera d' intenti
sottoscritta dai due enti, infatti, è «molto
rilevante per le prospettive del territorio». Si
compie il primo passo di una «operazione che,
se concretizzata, andrebbe a modellare un
nuovo polo fieristico italiano, capace di
competere con mezzi e potenzialità adeguate
s u l piano internazionale organizzazione,
economie di scala, "fisico" per aggredire la
concorrenza». Il punto fermo, sottolinea l'
amministrazione, è in ogni caso la «ca pacità
aggregativa di Rimini Fiera, figlia di risultati e
numeri straordinari nonché di prospettive ben
piantate in una programmazione e in piani
industriali seri». Andasse in porto l' operazione
«si aprirebbe l' ipotesi di uno scenario con un
grande polo fieristico del Nord, che potrebbe
essere colto come una grande opportunità per
un sistema fieristico dell' Emilia Romagna
ancora più forte e aperto al resto d' Italia,
capace di configurarsi a quel punto come
player italiano indiscusso insieme a Milano e
leader sugli scenari internazionali».
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Corriere di Romagna
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Turismo, territori attori primari del sistema
Oggi al palacongressi un forum con il ministro Franceschini e Bonaccini e Corsini della
Regione
RIMINI. L' Emilia Romagna scopre un nuovo
modo di fare turismo partendo dalla legge
4/2016: i territori diventano attori primari del
sistema. Se ne parlerà oggi nell' ambito del
forum sul turismo #EmiliaRomagnaLab che si
svolgerà ala pala congressi dalle 14 alle 18
con la partecipazione del ministro al Turismo
Dario Franceschini, Stefano Bonaccini,
presidente della Regione e Andrea Corsini,
assessore regionale al Turismo. Il Forum
assume particolare importanza se si pensa
c h e l a v o c e turismo influisce sul Pil della
Regione per l' 8,7%, pari a circa 10 miliardi di
euro. Il 2015 si è concluso con oltre 46 milioni
di presenze turistiche (+3,2% rispetto al 2014,
) e circa 9 milioni di arrivi (+5,1%), con oltre un
milione e mezzo di presenze di incremento
sull' anno precedente. L' Emilia­Romagna è da
sempre considerata un modello tra le desti
nazioni turistiche del nostro paese con una
grande varietà dell' offerta: una capacità
ricettiva di oltre 1 milione e 100 mila posti letto,
10 città d' arte, 136 teatri, 530 musei e 173 tra
palazzi e ville storiche. Inoltre, una Motor
Valley unica al mondo per brand, con i loro
musei aziendali e tante collezioni private, e la
Riviera Romagnola, con 1400 stabilimenti
balneari "full optional" su 110 km di costa, 15
parchi divertimento.
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Morolli: «Fogne e viabilità i nostri successi più
importanti E Gnassi non ci ha scavalcati»
Il capogruppo in Consiglio comunale: «Periferie dimenticate? Solo lo sfondamento in via
Diredaua è costato come i lavori in centro storico»
RIMINI. «I numeri e non le parole sono dalla
nostra parte: abbiamo rivoluzionato la città».
Mattia Morolli negli ultimi 3 anni ha svolto il
ruolo di capogruppo Pd in Consiglio comunale
ed è ancora in lista per questa tornata
elettorale.
Morolli, questo ultimo quinquennio com' è
stato per Rimini?
«Siamo riusciti a dare una sterzata verso l'
innovazione, lo abbiamo fatto nel concreto,
non con i proclami».
Secondo lei quali sono i risultati più
importanti?
«Metto al primo posto il Piano delle fogne,
credo che sia un risultato storico quello di
riuscire a chiudere gli scarichi a mare».
Poi?
«Poi metto gli interventi al centro storico che lo
hanno riqualificato in modo radicale. E questo
è sotto gli occhi di tutti».
Un terzo successo qual è stato?
«Ne metto due. La viabilità che ha permesso e
permetterà sempre più di decongestionare il
traffico grazie agli interventi fatti con le
rotatorie. Ma anche anche il capitolo del
welfare, che ha meno risonanza ma a cui è destinato il 40 per cento delle risorse del bilancio: un
risultato eccezionale, che va in aiuto delle fasce più deboli».
Risultati che possono essere attribuiti più al sindaco che alla maggioranza. O no?
«La politica è sintesi e confronto e chi dice che Gnassi non ascolta ricordo che abbiamo fatto 280
riunioni di maggioranza in cinque anni.
Credo che siano state sufficienti».
Qual è un pregio del sindaco?
«Lo spirito di innovazione, riuscire a dare delle sterzate».
A volte è stato criticato perché ha preso le distanze con quanto fatto dalle passate
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amministrazione sempre del Pd. Secondo lei ha fatto bene a farlo?
«Gli ultimi cinque an ni passati sono come cinque ere zoologiche.
Non ha preso le distanze ma semplicemente ricordato che il mondo è cambiato e serviva un diverso
approccio».
Resta il fatto che all' inizio non tutti in maggioranza sembravano disposti a seguirlo. In
particolare con la "delibera taglia cemento". Poi il dissenso interno si è sopito. Cosa è
cambiato?
«Nulla. E' da considerare che molti della giunta erano nuovi. Anche molti consiglieri erano nuovi.
Diciamo che ci abbiamo messo un po' per conoscerci meglio».
Alla fine, comunque, è sempre il sindaco che ha prevalso sul Consiglio. Vi ha scavalcati?
«Non è vero. Ci sono stati molti confronti, anche molto accesi all' interno della maggioranza, non solo
per la delibera "taglia cemento".
penso ad esempio allo spostamento del mercato, penso al registro delle unioni civili, ma anche per
quanto riguarda la questione Acquarena.
C' erano molti dubbi all' interno della maggioranza e molti consiglieri non hanno esitato a farlo emergere
anche in modo molto diretto.
Questo a conferma che c' è stato sempre un confronto aperto».
Sì, ma sono tutti progetti della giunta passati. Ce n' è stato qualcuno in cui i consiglieri non
erano d' accordo e sono riusciti a bloc carlo?
«La politica è fatta di sintesi e confronto. Non è una competizione tra giunta e Consiglio e nemmeno un
muro contro muro: le vittorie sono di tutti, anche perché siamo riusciti a fare il meglio per la città».
Dal Consiglio quali interventi concreti sono partiti?
«Abbiamo fatto delle delibere legate alla biblioteca, all' edilizia e alla viabilità» C' è chi sostiene che è
stato fatto molto per il centro storico ma poco per le periferie. Secondo lei è corretto?
«Abbiamo fatto la scuola Primo Maggio, i primi scarichi sul mare li chiuderemo a Rimini nord, abbiamo
fatto interventi di riqualificazione a Santa Giustina e alla Gaiofana. Poi c' è un dato che rende l' idea».
Quale?
«Per i lavori in centro abbiamo speso 4 milioni di euro. Per il solo sfondamento di via Diredaua a Torre
Pedrera ne abbiamo spesi 3,5. Magari sono interventi meno appariscenti ma che sono stati fatti».
Dicono che Gnassi abbia "tagliato" i consiglieri che avrebbero potuto essere scomodi in
maggioranza. E' d' accordo?
«Chi sono quelli scomodi. I vari Allegrini, Pironi, Zerbini, che in questi cinque anni possono essere stati
percepiti come voci "fuori dal coro", ricordo che han no votato al 99 per cento come il resto della
maggioranza. questo a conferma che il dibattito interno c' è sempre, l' importante è trovare una sintesi
per il bene della città».
Sul caso Biagini che non è stato messo in lista cosa pensa?
«Preferisco non rispondere».
C' è qualche consigliere che l' ha delusa, tra opposizione o maggioranza?
«No, io non spargo veleno sugli altri come magari fa qualcun altro. A questa domanda non rispondo».
Allora c' è un assessore che ritiene abbia lavorato meglio degli altri. E perché?
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«Sono capogruppo in Consiglio. Non è carino dire chi ha lavorato meglio o peggio».
Va bene, almeno sull' opposizione: c' è qualcuno che ha preferito?
«Carla Franchini del Movimento 5 stelle e Nicola Marcello del Pdl.
Sono persone con cui ho avuto un buon rapporto anche se devo dire che il loro lavoro non è stato
facile».
Perché?
«Ad esempio Marcello ha avuto il centro destra che a livello nazionale si è disgregato e in queste
condizioni non è facile neanche a livello locale.
Stesso discorso per la Franchini, anche se il Movimento 5 stelle i problemi li ha avuti a livello locale
finendo poi per non presentarsi alle elezioni».
Se le chiedono di fare l' assessore, accetta?
«Non credo sia il momento di pensarci. Intanto devo essere eletto e poi l' obiettivo è portare avanti il
lavoro svolto fino a questo momento».
Su Gioenzo Renzi cosa pensa?
«Intanto con quel cognome non può che essermi simpatico. Poi dico che ha la politica nel sangue e ho
per lui grande stima, ma anche lui nell' ultima parte si è arreso al cambiamento di rotta in positivo che
questa amministrazione è riuscito a dare a questa città».
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oneri urbanistici»
vogliamo rappresentare il ceto medio
timento degli oneri di urbanizzazione per i
prossimi tre anni e la semplificazione del
cambio di destinazione d' uso». In sostanza,
prosegue Pizzolante, «non ci si può fermare ai
meccanismi ideologici legati agli slogan come
"no al consumo di territorio", che è un concetto
condivisibile ma quando si tratta di cemento
per appartamenti, ad esempio, non certo
quando riguarda qualche azienda innovativa
che vuole investire sul territorio e vuole
espandersi».
E ancora, tra gli obiet tivi del programma
indicati da Pizzolante, c' è anche «la
rivoluzione della zona legata alla stazione, per
cui prevediamo un concorso internazionale di
idee fra grandi architetti che permetta di
trasformare quella zona in una cerniera tra il
mare e la città». Stessa rivoluzione anche per
il lungomare, prosegue il deputato, «che troppi
anni è immobile e adesso dovrà ripartire
grazie al progetto del Parco del mare, in cui
dovranno essere coinvolti e ascoltati gli
operatori del settore turistico».
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CENTRODESTRA FDI
Renzi: «Sindaco egemone così ha rovinato la città e
si è preso meriti non suoi»
Lo storico consigliere comunale: «Non è stato riconosciuto quanto fatto da Ravaioli Il
Piano fogne era iniziato dal 2006 e le rotatorie mi sono state bocciate per anni»
RIMINI. «Sindaco egemone, da parte sua solo
qualche strada colorata e nessun disegno
strategico della città». A Gioenzo Renzi si
ingrossa subito la vena nel collo: è in lista per
il Consiglio comunale tra le file di Fratelli di
Italia a sostegno del candidato Marzio Pecci e
ha appena trascorso gli ultimi cinque anni all'
opposizione, dove si è seduto per la prima
volta nel lontano 1985, con l' allora Msi.
Renzi, il governo di questa città com' è
stato dal 2011?
«Un disastro completo, la città è stata
rovinata».
Faccia un podio sui tre temi in cui secondo lei
ci sono stati dei fallimenti.
«Il primo è la questione aeroporto: il fallimento
poteva essere evitato e io ho provato in
Consiglio a evidenziare l' aumento progressivo
dei debiti, ma il sindaco ha fatto finta di niente
e non mi ha mai risposto».
Il Comune era uno dei soci, non l' unico socio.
«Vero, ma hanno deliberato aumenti di
capitale e hanno fatto le famose lettere di
patronage. Io ho chiesto in aula le dimissioni
del consiglio di amministrazione e un nuovo
commissario, ma da parte del primo cittadino
c' è stato il totale silenzio».
Al secondo posto cosa mette?
«Lungomare fermo a 50 anni fa. Dopo un quinquennio è stato fatto un solo atto di indirizzo che porterà
200mila metri quadri di cemento: alla faccia del verde tanto osannato».
Terzo posto?
«Il centro storico sta morendo. Ci sono 50 negozi chiusi ed è diventato inavvicinabile, con la mancanza
dei parcheggi. In più si fa il nuovo centro commerciale Conad all' Acquarena: un' ulteriore mazzata ai
commercianti.
Ma non è finita qui, l' elenco è lungo».
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Avevamo detto i primi tre.
«Sì, ma vanno aggiunte le periferie, lasciate in totale stato di abbandono, ma anche, ad esempio, il
problema teleriscaldati: niente sconti e si continua a pagare più di uno che ha la caldaia. Inconcepibile».
C' è un errore principale che seconde lei ha commesso il sindaco?
«Per lui non esiste alcun confronto, né con la minoranza né con la maggioranza che reputa un peso: è
stato un primo cittadino egemone che non ha avuto un disegno strategico, ha fatto qualche strada
colorata, si è dedicato alle feste e non ha avuto nemmeno il merito di riconoscere quanto fatto dagli altri
sindaci, a cominciare da Alberto Ravaioli, il suo predecessore».
In che senso?
«Nel senso che il tanto osannato Piano fogne era stato iniziato dalla passata amministrazione, era
iniziato nel 2006, per non parlare del Teatro Galli che sembra sia stato costruito in questi cinque anni.
Oppure sull' anfiteatro, per cui io mi batto dal 1985. Gnassi si prende meriti che non sono suoi.
Compresa la viabilità».
Cosa c' entra la viabilità?
«Prenda ad esempio le rotonde: quelle le ho chiesto io, vedi quella di via Dante o via Tripoli, ma mi
sono state bocciate per poi essere fatte e prendersi i meriti. Tutto quello che o proposto mi è stato
bocciato, anche le proposte più ovvie: dalla richiesta dei bagni pubblici, alla pulizia dei graffiti in centro.
Tutto bocciato».
Il motivo?
«Arroccamento ideologico e uno spiccato senso del narcisismo: questi sono stati dei limiti per Andrea
Gnassi, che non vuole nessuno che lo contrad dica, "o con me o contro di me" è il suo motto. E quello
che è successo nel Pd è la dimostrazione».
Si riferisce agli scontri per entrare in lista?
«I nomi li ha scelti lui per non avere nessuna forma di opposizione nemmeno interna alla maggioranza.
Il Fatto che abbia escluso Roberto Biagini è la dimostrazione».
Lei però riconoscerà che la minoranza non ha svolto un lavoro di opposizione serrato.
«Io ho fatto il mio dovere, ho seguito ogni Consiglio comunale dall' inizio alla fine, ho seguito tutte le
commissioni, anche quelle non mie e per cui vado ogni volta gratis. Sono stato sul pezzo ogni giorno,
sacrificando tempo libero, moglie e figli».
Escludiamo lei. Il resto?
«Diciamo che a un certo punto, o per motivi politici, vedi disgregazione del Pdl, o per motivi personali,
la minoranza a un certo punto forse è venuta meno. Ma ognuno deve farsi un proprio esame personale.
Io con la coscienza sono a posto».
Minoranza, c' è qualcuno che le è comunque piaciuto «Parafrasando Andreotti dico che non c' è stata
una grande offerta. Bisogna sentirla questa città, bisogna essere dei riminesi veri, io Rimini la vivo e la
sento, la frequento e la osservo. Devi essere di qua per capirla in pieno».
Renzi, il candidato sindaco Pecci è di Riccione.
«Vero, ma a ogni riunione e a ogni incontro noi ci facciamo portavoce e questa carenza è colmata».
Perché non è lei il candidato sindaco a queste elezioni?
«Perché dalla Lega è arrivato subito un veto e quindi ho preferito un passo indietro per il bene di Rimini:
a queste elezioni serviva comunque una candidatura alternativa.
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Di rifare lo stesso film di 5 anni fa non me la sentivo: tutti contro di me anche all' interno della coalizione.
Eppure se i grillini avessero ascoltato, sarebbe finita in modo diverso».
Aveva chiesto l' appoggio?
«Chiesi a Luigi Campo resi di incontrarlo. Mi disse di no a priori. Al ballottaggio ho perso per poco più
di 4mila voti: bastavano metà degli elettori gril lini e la città avrebbe cambiato la sua storia».
In maggioranza c' è qualcuno che salva?
«Diciamo che non ho visto nessun astro nascente.
Comunque ho avuto rapporti cordiali con tutti».
Anche con Gnassi?
«Io al sindaco ho sempre detto tutto in faccia in modo coerente e e corretto».
Del capogruppo Pd Mattia Morolli cosa pensa?
«Mettiamola così: deve mangiare ancora molti panini».
Ci sono degli assessori che ha apprezzato in questa giunta?
«Biagini: ha sempre cercato di rispondere a ogni richiesta e interrogazione. Nella giunta Gnassi è già
tanto. Pure Brasini ha dimostrato di stare sul pezzo, anche se prima di riconoscere le castronerie fatte
con il bando dei campi da calcio ci ha messo due anni».
C' è qualcosa che comunque salva dell' operato di questi cinque anni?
«Diciamo gli interventi di riqualificazione in centro. Ma anche su quelli...».
Anche quelli non vanno bene?
«Nei centri storici non si asfalta, si recupera. Sono arrivati con l' asfalto fino a pochi metri dal Tempio
Malatestiano. Ma anche in questo caso, il narcisismo del sindaco ha prevalso su tutto».
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Santarcangelo, la giunta presenta alla città il Poc
SANTARCANGELO. L' amministrazione
c o m u n a l e p r e s e n t a i l Piano o p e r a t i v o
comunale 1 alla città. Giovedì in biblioteca
saranno illustrati i contenuti dello strumento
urbanistico, la cui adozione da parte del
consiglio comunale è prevista nelle prossime
settimane. All' interno degli ambiti territoriali,
gli obiettivi indicati riguardano invece il centro
storico e il capoluogo, la via Emilia, le frazioni
e le aste fluviali. Alla presentazione che avrà
inizio alle 18, interverranno il sindaco Alice
Parma, l' assessore all' urbanistica Filippo
Sacchetti e il progettista Edoardo Preger.
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A Poggio Torriana fallito assalto bancomat
POGGIO TORRIANA. Con un carro attrezzi
rubato poche ore prima a Rimini, una banda di
ladri ha cercato di trafugare il bancomat della
filiale della Banca Malatestiana di Poggio
Torriana. L' assalto risale alle 3.30 dell' altra
notte, ma i malviventi, non sono riusciti nel loro
intento. Dopo aver spaccato la vetrata dell'
istituto di credito, infatti, non è stato possibile,
come era nelle loro intenzioni, trascinare all'
esterno il "forziere". La cassa con i soldi è
infatti rimasta incastrata e a quel punto i ladri
hanno deciso di desistere. Il rumore aveva
infatti richiamato l' attenzione di diversi
cittadini che hanno immediatamente dato l'
allarme.
In più hanno dovuto fare i conti con la sirena
dell' antifurto. Oltre al carro attrezzi, la banda
ha lasciato sul posto anche un' utilitaria (anche
quella rubata), mentre per la fuga i ladri hanno
utilizzato una vettura di cilindrata più alta,
descritta sommariamente da alcuni testimoni.
L' azione è durata poco più di tre minuti: ad
avere agito sono state quattro persone, una
quinta probabilmente è rimasta nell' ombra.
Indagano i carabinieri di Novafeltria.
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La Corte di Cassazione annulla i sequestri
Via i sigilli posti dalla Capitaneria alle imbarcazioni da diporto: scafi restituiti ai
proprietari Riapre e torna pienamente operativa la "Divisione nautica" dell' istituto
Giordano
RIMINI. La Corte di Cassazione ha annullato il
sequestro preventivo della divisione nautica
dell' Istituto Giordano, di cinque imbarcazioni
da diporto suppostamente prive dei requisiti di
sicurezza e della somma di diecimila euro,
disposto nell' ambito delle indagini sulle
presunte certificazioni false. L' inchiesta della
procura di Rimini, affidata al personale della
Capitaneria di porto, rappresenta un filone
collegato all' inchiesta "madre" del 2008 e
vede otto indagati con ipotesi di reato che
vanno dalla truffa all' abuso d' ufficio, dal falso
ideologico all' attentato alla sicurezza dei
trasporti. I giudici (seconda sezione penale,
presidente Domenico Gallo, relatore Stefano
Filippini) hanno cancellato, quindi, le misure
preventive che coinvolgevano l' Istituto
Giordano: in particolare la "Divisione nautica",
con il deposito della decisione è tornata
pienamente ope rativa. La Corte ha accolto la
prospettazione presentata nel ricorso dall'
a v v o c a t o Paolo G a s p e r o n i , l e g a l e d e l l '
amministratore dell' ente di certi ficazione
bellariese secondo il quale non si
configurerebbe il reato di truffa aggravata,
contestato ai danni di un' istituzione
universitaria, e alla base dei sigilli. Dall' esame
della documentazione allegata al ricorso,
infatti, i giudici romani desumono che la procedura adottata è il frutto di una lunga interlocuzione tra ente
certificatore e società costruttrici. E' emerso inoltre il rappresentante dell' università era costantemente
informato delle iniziali difficoltà e sulle novità iter venute non abbia avuto niente da eccepire. "pare
arduo ravvisare il dolo in capo a coloro che espongono al possibile truffato le complessità di un
determinato procedimento, oggettivamente caratterizzato da incertezze interpretative".
I beni sono stati restituiti agli aventi diritto.
Nel corso della indagine madre, cominciata nel 2007 dopo un controllo dei marinai della Capitane ria su
un' imbarcazione ancorata alla darsena, erano emerse irregolarità come l' inadeguata protezione
antincendio, la presenza di fonti di innesco di miscele esplosive di gas e ossigeno, la sistemazione
pericolosa di bombole di gas e la presenza di sostanze velenose. In quell' occasione gli investigatori
arrivarono a ipotizzare l' esistenza di un' associazione per delinquere, e reati come la truffa, il falso
ideologico, l' inosservanza delle norme a tutela della navigazione e l' abuso d' ufficio.
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Anche quell' inchiesta, complice un complicato iter processuale per un vizio di forma, si ridimensionò: a
parte alcuni patteggiamenti e una condanna in abbreviato, la gran parte degli accusati ha potuto
usufruire della prescrizione.
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Il lungomare visto dagli studenti
Gatteo Mare, nel workshop è stato scelto il progetto che è stato proposto dai cinque
futuri architetti israeliani
GATTEO MARE. I giovani progettisti israeliani
firmano il progetto più convincente per il
lungomare del futuro.
Lo ha deciso la commissione dei docenti a
conclusione del workshop "Redrawing the
landscape ­ Gatteo 2016".
Erano oltre quaranta gli studenti di architettura,
ingegneria edile e design in arrivo da cinque
d i v e r s e Università d e l m o n d o ( T u r c h i a ,
Polonia, Israele e Russia, oltre a Pavia),
impegnati per una settimana a progettare
insieme un volto nuovo per il lungomare di
Gatteo Mare.
Sotto il coordinamento del professor Sandro
Parrinello dell' Università di Pavia, gli studenti
hanno lavorato a gruppi di cinque, alternando
rilevazione e raccolta dati con interviste mirate
a turisti e residenti per approfondire richieste e
p e r c e z i o n i s u l l ' a s s e t t o d i infrastrutture,
trasporti e ambiente della località balneare.
Obiettivo: elaborare progetti di connessione
del tessuto urbano al suo waterfront.
Durante la cerimonia conclusiva, svoltasi al
Palazzo del Turismo in lingua inglese, tutti i
progetti sono stati illustrati direttamente dai
ragazzi anche tramite l' ausilio di diapositive e
pannelli esplicativi.
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Corriere di Romagna
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LA CONTROREPLICA
Necessario separare il ciclo dei rifiuti
Prendo atto con sorpresa e rammarico che alle
mie proposte non rispondono ­ e non è
purtroppo una novità ­ i rappresentanti politici,
ma Hera. Si rafforza, in questo modo, l' idea
che le politiche ambientali siano esercitate, nei
fatti, dallo stesso gestore. Rammarico, perché
la politica appare debole e incapace di
elaborare e discutere idee e proposte, magari
errate o inadeguate, e il rischio di rendere l'
azione politica irrilevante è reale.
Ho proposto e continuo a proporre una
radicale riforma della regolazione del servizio
rifiuti. Una riforma che preveda la separazione
tra raccolta e smaltimento, per aumentare la
concorrenza e ridurre i costi, aumentando l'
efficienza. Una riforma che dovrebbe
prevedere un confronto competitivo nella
verifica dei costi. Le tariffe, in particolare, non
dovrebbero essere basate solo sulla
rendicontazione dei costi, ma su un confronto
a livello nazionale dei costi unitari delle singole
parti del servizio.
ranno!
Sarebbe ora di prendere atto che la
Democrazia è ben consolidata e quindi certe
vecchie strutture dovrebbero essere
aggiornate.
L' ANPI sollecita i giovani ad iscriversi. Mi
parrebbe più interessante che i giovani si occupassero invece del Bene Pubblico, interessandosi di
politica, partecipando alla vita del Comune, della Regione o dello Stato. Portando agli enti pubblici la
loro carica di vitalità , di ideali, di onestà.
Ing. Luciano Gorini Rimini.
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La Voce di Romagna
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COSTRUTTORI ITALIANI DI MACCHINE AUTOMATICHE L' Ad di Aetna Group candidato
designato
Enrico Aureli verso la presidenza Ucima
È Enrico Aureli, Amministratore delegato di
Aetna Group Spa, il candidato designato alla
Presidenza di Ucima ­ Unione dei Costruttori
Italiani di Macchine Automatiche per il
confezionamento e l' imballaggio. Al termine
delle consultazioni con le aziende associate, la
Commissione di Designazione costituita da
Saverio Gamberini (MG2), Luciano Sottile
(Goglio) e Dario Perenze (Videojet) ­ ai quali è
stato affidato l' incarico di proporre il nuovo
Presidente p e r i l p r o s s i m o m a n d a t o ­ h a
sottoposto al Consiglio direttivo dell'
Associazione la candidatura di Aureli, peraltro
già membro dal 2013 del Consiglio direttivo di
Ucima oltre che, dal 2015, del Consiglio di
ammini strazione di Ipack­Ima Srl. Il Consiglio
direttivo ha espresso parere favorevole alla
presentazione della candidatura all'
Assemblea generale in programma in giugno.
Spetterà poi all' Assemblea il compito di
eleggere Enrico Aureli quale successore di
Giuseppe Lesce alla guida dell' Associazione
per il quadriennio 2016­2020. Enrico Aureli, 42
anni, laureato in Ingegneria al Politecnico di
Milano, ha iniziato nel 2001 la sua attività in
Aetna Group, azienda c o n s e d e a V i l l a
Verucchio (Rimini), specializzata in soluzioni
di fine linea. Il Gruppo opera attraverso i
marchi Robopac, Robopac Sistemi, Dimac, Prasmatic, Imsb, Rotac e TopTier, ha 8 filiali internazionali
(Francia, Regno Unito, Germania, USA, Russia, Cina, Spagna, Brasile) e 6 stabilimenti produttivi (4
nella Packaging Valley italiana, 1 negli Stati Uniti e 1 in Brasile). Dal 2005 al 2009 Enrico Aureli ha
rivestito la carica di Presidente di Aetna Group U.S.A.
Inc, prima di diventarne CEO.
Dopo aver diretto Robopac e Ro bopac Sistemi, nel 2011 ha assunto la guida di Aetna Group Spa, con
la nomina ad Amministratore delegato. Dal 2008 è inoltre membro del Consiglio di amministrazione di
SCM, azienda leader mondiale nel settore macchine per la lavorazione del legno e di altri materiali.
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Prove di matrimonio tra Rimini e Vicenza
INTESA TRA LE DUE FIERE Cagnoni e Marzotto: "Operazione inedita. Obiettivo dell'
integrazione la quotazione in Borsa"
E' una promessa di matrimonio, chiaramente
d' interesse, destinata a far parlare di sé quella
tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza. Intanto i
rispettivi presidenti, Lorenzo Cagnoni e Matteo
Marzotto, hanno sottoscritto una lettera di
intenti, con un accordo di esclusiva, per
verificare la fattibilità di un' operazione
finalizzata all' integrazione delle due Società.
Obiettivo? "La costituzione di un primario
soggetto fieristico nazionale i n g r a d o d i
competere sui mercati internazionali,
confermando la volontà di accedere alla
quotazione in Borsa secondo le tempistiche
predefinite".
Per Cagnoni: "Si mettono in campo i
presupposti per un' operazione del tutto nuova
nel settore fieristico.
Un' operazione che vede insieme due aziende
sane e robuste, con ruoli distinti ma
complementari. Due aziende che
scommettono sullo sviluppo di un progetto
industriale che coglie evidenti opportunità di
mercato e c h e l e p o r t e r à a importanti
dimensioni e volumi societari".
"Questa operazione ­ gli si affianca Marzotto, a
nome di Vicenza Fiera è una straordinaria
opportunità per il sistema Italia, innanzitutto
dal punto di vista industriale. Una vera novità
per il settore fieristico nazionale. Grazie alle competenze e alla visione delle due società, al loro
portafoglio prodotti di proprietà e alle performance reddituali, si potrebbe dare vita ad una piattaforma di
eccellenza. Uno dei primissimi Exhibition Provider d' Italia, e senz' altro un player di valore
internazionale, dimostrando inoltre che anche in Italia si può fare sistema. Pur considerando un plus le
radici di Fiera di Vicenza e Rimini Fiera, verrebbero contestualmente e dinamicamente ampliati i confini
di due territori per molti versi simili e da sempre attivi sul fronte della valorizzazione e dell'
internazionalizzazione di intere filiere produttive del Made in Italy".
"Il primo passo di un' operazione che, se concretizzata, andrebbe a modellare un nuovo polo fieristico
italiano, capace di competere con mezzi e potenzialità adeguate sul piano inter nazionale ­ rilancia la
bella notizia l' amministrazione comunale di Rimini ­ Organizzazione, economie di scala, 'fisico' per
aggredire la concorrenza.
Il punto fermo è in ogni caso la capacità aggregativa di Rimini Fiera, figlia di risultati e numeri
straordinari nonché di prospettive ben piantate in una programmazione e in piani industriali seri; una
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capacità aggregativa che sarebbe ancora più determinante nel caso in cui l' operazione dovesse
concretizzarsi. Si aprirebbe a quel punto l' ipotesi di uno scenario con un grande polo fieristico del Nord,
che potrebbe essere colto come una grande opportunità per un sistema fieristico dell' Emilia Romagna
ancora più forte e aperto al resto d' Italia, capace di configurarsi a quel punto come player italiano
indiscusso insieme a Milano e leader sugli scenari internazionali. Le dinamiche del mercato fieristico
non rispondono a semplici confini amministrativi; l' ambizione è quella di fare dell' Italia un sistema
Paese che con le sue fiere abbia la forza dei tedeschi". Per ora si tratta di prospettive, ma gli indirizzi
restano molto seri: "E' chiaro che se i prossimi step dovessero confermare la convergenza con Vicenza,
il percorso di collocamento in Borsa di Rimini Fiera diventerebbe ancor più solido, consentendo un
diverso valore della quotazione".
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Camporesi rilancia e si rivolge anche agli artigiani
PROVA DI FORZA Il candidato di Obiettivo Civico invita la Fiera a pubblicare il bilancio
2015 prima delle elezioni. Quanto alla diffida per il contenuto della lettera inviata ai soci
di Aia Capital e Aia Palas conferma tutto, citando le delibere
Non solo Luigi Camporesi non ha alcuna
intenzione di smentire il contenuto della lettera
inviata ai soci di Aia Capital e Aia Palas
società consortile, il candidato sindaco di
Obiettivo Civico piuttosto rilancia invitando
Rimini Fiera a p u b b l i c a r e i l bilancio 2015
prima delle elezioni. In relazione alla lettera di
diffida inviatagli dall' avvocato Giovanni
Boldrini per conto di Lorenzo Cagnoni, legale
rappresentante di Rimini Fiera e S o c i e t à
Palazzo dei Congressi, Camporesi ribadisce
quanto sostenuto nella missiva, citando tutta
una serie di delibere di riferimento. Quanto al
"bilancio irregolare della Società del Palazzo
d e i Congressi ­ s p i e g a ­ i l m i o g i u d i z i o
conferma i contenuti della sentenza 890/2016
delle Sezioni Unite Penali della Cassazione, i
quali sanciscono la sussistenza del delitto di
false comunicazioni sociali, a n c h e c o n
riferimento alle valutazioni, quando si
discostano senza adeguata informazione
giustificativa dai criteri generalmente accettati,
costituiti dai principi contabili". Quanto invece
al fatto che la "maggioranza delle azioni è in
pegno a Unicredit e alla Banca Popolare di
Vicenza", Camporesi cita direttamente quel
c h e s i legge nella delibera di consiglio
comunale 105, approvata il 21/12/2015, dove
sono riportate le parole dell' amministratore unico di Rimini Umberto Lago a proposito della richiesta di
'finanziamento ponte' di 1 milione e 600mila euro alla Banca Popolare di Vicenza, "da restituire entro il
prossimo 30 giugno 2016, al termine della prospettata operazione di quotazione". Ma anche la relazione
dell' amministratore unico di Rimini Congressi, Marino Gabellini, allegata alla delibe ra: "...valutato la
disponibilità dell' unico istituto di credito (Banca Popolare di Vicenza) oggettivamente in grado (data la
conoscenza approfondita dell' operazione di quotazione nel suo complesso) di potere assumere tale
rischio e, quindi, di potere erogare un 'finanziamento ponte' di importo pari al fabbisogno finanziario
residuo al 31/12/2015 (1.600.000) da restituire entro il prossimo 30 giugno 2016, al termine della
prospettata operazione di quotazione. La banca si è resa disponibile al predetto finanziamento ponte,
chiedendo la concessione di un pegno da iscrivere sulle conferende azioni (dato che l' intera
partecipazione diretta in Rimini Fiera già posseduta da Rimini Congressi è già attualmente interamente
gravata da pegno a favore del soggetto mutuante Unicredit)...". Dettagliato anche il qua dro debitorio,
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"che al 31 dicembre 2014 risulta per Rimini Fiera S.p.A. pari a 27.230.341 euro, per la Società del
Palazzo dei Congressi spa 27.317.248 euro e per Rimini Congressi srl di 43.071.581. Totale
97.619.170".
Nel frattempo lo stesso Camporesi ha deciso di inviare una sua missiva elettorale anche ai titolari di
imprese artigiane, spiegando loro il suo programma "per la ripresa del sistema economico riminese,
correlato anche al futuro delle piccole ­medie imprese". "Un cambio di passo con interventi strutturali è
necessario per riavviare dinamiche di sviluppo e ridare fiducia alle imprese", scrive, riepilogando come
Rimini potrebbe recuperare 210 milioni, da destinare a "un programma di investimenti pubblici, per
stimolare l' iniziativa privata, oggi demoralizzata e inerte".
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TRASPORTI Bilancio ampiamente positivo in tema di passeggeri trasportati nei primi 106 giorni
di esercizio per il nuovo collegamento del "Gruppo Fratelli Benedettini" tra Rimini e l' aeroporto
Marconi di Bologna
Shuttle, la carica degli oltre cinquemila
ampiamente positivo il bilancio dei primi 106
giorni del nuovo collegamento di linea su
gomma shuttle tra Rimini e Bologna. Dal 16
gennaio, giorno di apertura del servizio, al 2
maggio, oltre 5 mila passeggeri (5.029) lo
hanno scelto per spostarsi dal centro dell'
Emilia Romagna alla costa adriatica e sempre
con percorsi di andata e ritorno. Mentre, sono
già 300 le persone che hanno prenotato un
viaggio entro la prima settimana di giugno. Un
trend in crescita costante. Si è passati infatti,
dagli 800 passeggeri mensili di febbraio ai
1.700 di aprile: segno + 60%. Di particolare
significato l' analisi dei flussi Rimini/Bologna e
Bologna/Rimini. Nei prime due mesi di attività
dello shuttle gestito e organizzato dal gruppo
sammarinese "Fratelli Benedettini", il 75% dei
viaggi si svolgeva sulla tratta Rimini Bologna e
solo il 25% nella direzione opposta. I picchi di
traffico dal Marconi si limitavano alle date delle
manifestazioni di Rimini Fiera come "SIGEP" e
"Beer Attraction". I dati più recenti dicono,
invece, di come la forchetta si sia
drasticamente ridotta: 55% in direzione
Rimini/Bologna, 45% su quella opposta. "L'
analisi del volume traffico ­ spiega Roberto
Benedettini, amministratore unico del gruppo ­
ci conferma come lo shuttle abbia una base
importante di spostamenti locali effettuati dagli abitanti del territorio. Con l' arrivo di primavera e estate e
una diffusione più ampia della conoscenza del servizio da parte del pubblico, intercetta invece un
numero sempre più alto di viaggiatori in arrivo al Marconi e che vogliono poi raggiungere la Riviera".
Dal prossimo 17 giugno, i bus del "Gruppo Benedettini" garantiranno anche il servizio di collegamento
da Rimini a Cervia (25 fermate) e da Rimini a Cattolica (25 fermate), per i turisti in arrivo a Rimini con i
treni bisettimanali da Monaco di Baviera.
Non è, quindi, casuale, si legge nel comunicato, che sulla livrea dei mezzi utilizzati, trovi posto anche il
logo dell' Emilia­ Romagna: "La regione con il sorriso".
L' importanza di un sistema mo bilità integrato e su diverse piattaforme, per migliorare accessibilità e
raggiungibilità del territorio, sarà anche l' importante appuntamento istituzionale in programma oggi alle
14 al Pala congressi: Forum sul Turismo "#EmiliaRomagnaLab". Tra i relatori il ministro del Turismo
Dario Franceschini, il presidente della regione Stefano Bonaccini, il sindaco, Andrea Gnassi e il
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presidente Enit, Evelina Christillin.
Aldo Viroli.
ALDO VIROLI
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Il Poc svela le priorità alla cittadinanza
SANTARCANGELO Appuntamento giovedì 12 alle ore 18 in biblioteca. Adozione in
Consiglio nelle prossime settimane
Amministrazione comunale di Santarcangelo
presenta il Piano Operativo Comunale 1 alla
città. Giovedì 12 maggio nella biblioteca
comunale saranno illustrati i contenuti del
POC1, la cui adozione da parte del Consiglio
comunale è prevista nelle prossime settimane.
A poco più di anno dalla pubblicazione del
bando per la presentazione delle proposte da
parte dei privati sulla base del Documento di
Indirizzo della Giunta comunale, infatti, la
redazione del Piano Operativo Comunale 1 è
completata. Delle 66 proposte pervenute all'
Amministrazione comunale, sono circa 50
quelle che entreranno nel POC, che affronta i
maggiori temi della pianificazione della città e
del territorio: la rigenerazione urbana, la casa,
lo sviluppo delle imprese, l' aggiornamento
della rete commerciale. All' interno degli ambiti
territoriali, gli obiettivi indicati riguardano
invece il centro storico e il Capoluogo, la Via
Emilia, le Frazioni e le Aste fluviali. Alla
presentazione che avrà inizio alle ore 18,
interverranno il sindaco Alice Parma, l'
assessore alla Pianificazione territoriale
Filippo Sacchetti e il progettista incaricato,
architetto Edoardo Preger.
Illustrando lo strumento nei giorni scorsi
avevamo lasciato da parte gli obiettivi all'
interno degli ambitio territoriali. Vediamoli.
CENTRO STORICO E CAPOLUOGO Il POC1 prevede di consolidare e rafforzare l' identità del centro
storico con riqualificazioni puntuali ma importanti, oltre a rafforzare il sistema dei parcheggi e
riqualificare le piazze per pedonalizzazione una sempre più ampia del centro, compreso l' ultimo tratto
non ancora pedonalizzato da piazza Ganganelli a via Montevecchi grazie allo sfondamento attraverso la
falegnameria Moroni. Nel Capoluogo verrà creata una rete di percorsi ciclabili in grado di collegare tra
loro i plessi scolastici, le principali aree verdi e i parcheggi scambiatori. È inoltre previsto lo sviluppo di
aree di completamento (Corderie e Piadina) per definire l' assetto urbano e assicurare le dotazioni in
termini di servizi (tra cui l' ampliamento della scuola media). Gli interventi previsti riguardano il
mobilificio Gallavotti, il palazzo Unicredit, la falegnameria Moroni, l' area ex Corderie e l' area Piadina.
UNA VIA EMILIA CHE UNISCE Da elemento di frattura la via Emilia deve diventare lo spazio di
ricucitura urbana tra due parti importanti di città. Sono infatti previsti attraversamenti protetti e un
sistema ciclabile su entrambi i lati per proteggere ciclisti e pedoni partendo da via Ca' Fabbri fino a via
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Montevecchi. Gli ingressi est e ovest verranno ridisegnati con riqualificazioni e miglioramenti della
viabilità, in particolare con la creazione di una rotonda in prossimità di via Bornaccino e un' altra in
prossimità di via Santarcangelo­Bellaria. Verrà infine sistemata definitiva la rotatoria all' intersezione con
via Andrea Costa in direzione Savignano.
Gli interventi previsti riguardano il fabbricato ex Ramberti, l' ambito Pagliarani, il distributore Baroni, l'
ambito Pazzini, Adriauto e Simpatia.
LE FRAZIONI AL CENTRO Da questo punto di vista, il POC1 prevede interventi nell' ambito ex Asl a
San Vito (cessione secondo stralcio ciclabile e centro civico), nell' ambito ex Tre Stelle (cessione
parcheggio su Strada Provinciale 49) e stralcio ambito ANC4 a San Martino dei Mulini (cessione
parcheggio su Strada Provinciale 49), nell' area ex Anelli (cessione rotonda in via Vallechiara), nell'
ambito ANC5 a Sant' Er mete (cessione 16mila metri quadrati di area verde per sport e asilo) e nell'
ambito ANC10 a Canonica (cessione locale per centro civico).
ASTE FLUVIALI, GREENWAYS Diversi insediamenti produttivi invasivi per l' ambiente potranno essere
riqualificati in modo sostenibile per offrire nuove opportunità di lavoro fondate sull' economia del
turismo, del benessere, dello slow food e del tempo libero. Gli interventi previsti interessano il lago
Santarini, il lago Azzurro, il salumificio Lombardi, l' ex Buzzi Unicem, l' ex oleificio Brasini, Liviana Conti
e la Collina dei Poeti.
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