Protocollo di attività fisica per giovani soggetti obesi
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Protocollo di attività fisica per giovani soggetti obesi
ABSTRACT ITALIANO A partire dagli inizi degli anni ’80 si è assistito nei paesi del mondo occidentale al verificarsi di una vera e propria “pandemia” di obesità. Condizioni di estremo sovrappeso e obesità vera e propria riguardano ormai percentuali del 20-30% della popolazione adulta delle nazioni più ricche. Tale significativo aumento è riscontrabile anche nei giovani in età prescolare e nelle varie fasce dell’età scolare. In Italia, il Ministero della salute riporta dati (Istat, Inran) che parlano del 20% di soprappeso e del 4% di obesi tra i ragazzi di età compresa tra 6 e 17 anni. I livelli più altitra il 25% e il 35%- si raggiungono tra i 6 e i 13 anni, poi il fenomeno tende a rientrare. Anche in Lombardia si è assistito ad un incremento del numero dei bambini con eccesso ponderale e attualmente secondo i dati in possesso del Dipartimento di Medicina preventiva e occupazionale dell’Università degli Studi di Pavia, circa il 26% dei bambini delle scuole elementari è sovrappeso e il 13% è obeso. Le cause dell’obesità sono indubbiamente multi-fattoriali. In primo luogo, quelle che più hanno contribuito a questo così significativo aumento sono da ricollegarsi soprattutto alle modifiche dello “stile di vita”, in particolare sedentarietà e diminuzione dell’attività fisica, accompagnate da aumentata e/o squilibrata introduzione calorica. Questo è tanto più vero nelle fasce più giovani della popolazione che, se pur hanno visto aumentare le ore mediamente dedicate all’attività sportiva organizzata, hanno praticamente azzerato quella ludico-spontanea trasformandola in prolungata permanenza davanti a TV, computer e videogiochi. I fattori familiari non sono meno determinanti dei precedenti. L’obesità, sotto certi aspetti, può considerarsi un problema di natura ereditaria e, sotto altri, una conseguenza di fattori ambientali. Un’indagine multiscopo realizzata dall’ISTAT nel 2000 dimostra che circa il 25% dei bambini ed adolescenti in sovrappeso ha un genitore obeso o in sovrappeso, mentre la percentuale dei bambini sale a circa il 34% quando sono obesi o in sovrappeso entrambi i genitori. Per quanto riguarda la natura ereditaria dell’obesità sono state evidenziate alterazioni di alcuni geni aventi un ruolo nella produzione delle cellule adipose, ma gli studi sono tutt’ora in corso. Il fenomeno del rapido aumento dell’incidenza dell’obesità si traduce in una maggiore incidenza delle malattie ad essa correlate; in particolare, l’obesità è altamente correlata con l’insorgenza della cosiddetta “sindrome metabolica”. Descritta per la prima volta nel 1988 da Reaven, la sindrome metabolica (o sindrome X o sindrome dismetabolica) è una condizione caratterizzata dalla contemporanea associazione di diversi fattori di rischio metabolici in uno stesso paziente, di cui fanno parte ipertensione arteriosa, dismetabolismo glucidico o diabete conclamato, iperlipidemia ed aterosclerosi precoce, in grado di indurre una accentuazione della morbilità infantile e conseguente aumento del rischio di malattie cardiovascolari e della mortalità prematura nell’età adulta. Da studi condotti sulla popolazione americana è emerso che la SM colpisce il 4% degli adolescenti tra i 12 e 19 anni e quasi il 30% degli adolescenti obesi presenta i criteri diagnostici di SM. Nella popolazione di bambini e adolescenti obesi seguiti presso il Dipartimento di Scienze Pediatriche di Pavia è emerso che nella fascia di età superiore agli 8 anni la sindrome metabolica è presente nel 13.9% (in particolare nel 12.0% dei pazienti moderatamente obesi e nel 31.1% dei gravi obesi) e nella fascia al di sotto degli 8 anni la patologia è rilevata nel 16.6%. La SM in età evolutiva è significativamente correlata al grado di eccesso ponderale e alla presenza di insulinoresistenza. Quest’ultima avrebbe un possibile ruolo nel determinare le altre alterazioni metaboliche della sindrome e nell’influenzare i meccanismi di regolazione della pressione arteriosa. L’attività fisica praticata in modo regolare e costante è in grado di influenzare significativamente il profilo di rischio cardiovascolare di ciascun individuo, senza differenze per età, sesso, razza e indipendentemente dal livello di rischio cardiovascolare globale preesistente. Questo si determina sia per un effetto benefico diretto, legato prevalentemente ad una migliore performance generale del sistema cardiovascolare, che con un meccanismo indiretto di modifica di alcuni tra i principali indicatori di rischio in merito, quali peso corporeo, profilo metabolico (riduzione dei livelli di lipidemia totali e specifici, miglioramento del compenso glicemico), valori di pressione arteriosa. Numerosi dati sono presenti in letteratura a conferma di questa importante azione di riduzione del rischio cardiovascolare determinata dall’attività fisica, esercitata anche con differenti gradi di intensità, tanto che oggi si ritiene che la raccomandazione a praticare un regolare e costante esercizio rappresenti una delle regole principali di miglioramento dello stile vita nella prevenzione sia primaria che secondaria delle malattie cardiovascolari. Gli effetti protettivi dell’attività fisica sono già conclamati in età pediatrica. E’ dimostrato che l’insulino-resistenza, elemento patogenetico centrale nella sindrome metabolica e nelle singole componenti di essa, sia inversamente correlata con i livelli di circonferenza vita (CV). L’associazione fra bassi livelli di esercizio fisico e insulinoresistenza si instaura precocemente, già nei bambini prepuberi, indipendentemente dal grado di obesità. Ciò suggerisce che l’esercizio fisico ha un’azione direttamente sulla sensibilità insulinica e che un’attività fisica costante è in grado di migliorare l’insulino-resistenza, indipendentemente dal calo ponderale. Programmi di esercizio fisco costante svolti per almeno 10 settimane sono in grado di migliorare significativamente i livelli di colesterolo e pressione arteriosa anche nei giovani. L’attività fisica spontanea o programmata può avere anche effetti benefici sulla salute psichica, promuovendo la socializzazione, l’accettazione da parte dei coetanei e migliorando l’immagine di sé. Il confronto con i coetanei, l’imitazione, l’interesse ad apprendere nuovi schemi motori, la gratificazione nella riuscita a praticare esercizi a difficoltà progressivamente crescente sono solo una parte delle implicazioni psicologiche positive legate alla pratica sportiva. Inoltre l’attività fisica contribuisce al controllo dell’emotività, a una maggiore tolleranza alle frustrazioni e a un giusto controllo dell’ansia; può aiutare i giovani a meglio fronteggiare situazioni di stress e migliora gli stati ansiosi o depressivi. OBIETTIVI : 1) Valutare in un gruppo di ragazzi obesi la presenza di segni precoci di dismetabolismo 2) Valutare le modifiche del quadro metabolico e cardiovascolare dopo una attività motoria adattata MATERIALI E METODI Criteri di inclusione: - età compresa tra 10-16 anni - sesso maschile e femminile - BMI > 95°centile secondo Cacciari - assenza di segni e sintomi indicativi di obesità non essenziale quali bassa statura, ritardo mentale, stigmate malformative ed ipogonadismo - i ragazzi non devono assumere nessuna terapia in grado di modificare i valori di pressione arteriosa ed il metabolismo glucidico e lipidico. Criteri di esclusione: - presenza di obesità secondaria a cause endocrinologhe e/o genetiche - assunzione di terapie in grado di modificare i valori di pressione arteriosa ed il metabolismo glucidico e lipidico. Metodi In tutti i soggetti sono stati eseguiti: - valutazione BMI, circonferenza vita, circonferenza fianchi, rapporto circonferenza vita/altezza, valutazione stadio puberale - rilevazione pressione arteriosa sistolica e diastolica e frequenza cardiaca - quadro lipidico con dosaggio di colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi - valutazione di glicemia e insulinemia basali - valutazione HOMA-IR, come indice di insulinoresistenza - funzionalità epatica con dosaggio di GOT, GPT, GGT - valutazione composizione corporea tramite bilancia impedenzometrica - esecuzione test incrementali per stabilire il massimo consumo di ossigeno e test di forza con i sovraccarichi Test di Bruce: Submassimale ed incrementale, camminata al treadmill con rilevazione della frequenza cardiaca e della percezione di fatica. Test Sit and Reach: valutazione della flessibilità della catena posteriore. Hand Grip: Test di forza degli arti superiori con dinamometro. Tutti i pazienti e i loro genitori hanno dato il loro consenso informato per la partecipazione allo studio. I soggetti si sono allenati 90 minuti al giorno per 3 volte a settimana. La durata totale del programma sarà 12 settimane. Durante le sedute ai partecipanti è stata monitorizzata in continuo la frequenza cardiaca mediante cardiofrequenzimetri (Polar®). Il protocollo generale ha adattato alle possibilità di soggetti giovani obesi, gesti tecnici relativi a calcio, basket, pallavolo e rugby) sotto forma di “circuit training” (3 postazioni di esercitazioni aerobiche che si alterneranno a 3 postazioni per lo sviluppo della resistenza muscolare) con tempistiche di lavoro, recupero ed intensità stabilite secondo i test di valutazione iniziali. Inoltre, considerando i particolari problemi, derivanti da un forte decondizionamento tipico dei soggetti obesi, anche in età pediatrica (deficit articolari, di flessibilità muscolotendinea e di carenza di efficienza muscolare) sono stati aggiunti in ciascuna seduta esercizi volti a migliorare queste caratteristiche, anche al fine di facilitare la performance nelle esercitazioni principali. A questo fine sono state introdotte esercitazioni di stretching delle principali catene muscolari (anteriore e posteriore) e dei principali muscoli interessati nell’attività aerobica. La finalità ultima è stata accrescere l’ampiezza dei range articolari durante le attività aerobiche e prevenire i danni derivanti da affaticamento muscolare. La forza è stata esercitata con lo scopo di aumentare l’efficienza muscolare e la massa magra, mediante esercitazioni eseguite a carico naturale che interessavano i principali gruppi muscolari. L’intensità dello sforzo è e si è collocata dal 60% al 75% della massima frequenza cardiaca per in base alle linee guida internazionali inerenti all’esercizio fisico per giovani adolescenti (Rodes et al, 2009). L’intensità delle sedute seguirà la seguente progressione: settimana 1-4: 60% % della frequenza cardiaca massimale Settimana 5-8: 70% “ “ “ “. Settimana 6-12: 75% Analisi statistica E’ stato creato un database in excel per la raccolta dati. E’ considerato un gruppo unico di soggetti e verrà applicato un t-test per campioni appaiati per vedere quali parametri sono variati in maniera significativa dopo l’allenamento, utilizzando il programma SPSS vers. 18.0. Risultati I principali risultati e significatività sono evidenziati nella seguente tabella Tabella 7: Media, DS e Differenza espressa in percentuale dei parametri valutati nei soggetti PRE POST media DS media DS differenza % DS PA sist (mmHg) 117.89 10.450 111.05 9.801 - 6.15 30.5 PA diast (mmHg) 72.11 7.695 68.42 5.541 - 5.16 31.6 glicemia (mg/dl) 77.71 14.325 64.90 11.949 - 16.48 23 insulina (mg/dl)* 23.20 22.432 16.250 7.6504 - 27.19 71.5 HOMA* 4.359 4.2064 2.645 1.3932 - 36.97 75.1 trigliceridi (mg/dl)* 87.20 45.823 72.90 35.480 - 17.70 42.5 HDL (mg/dl)* 44.90 10.931 45.86 10.297 + 2.12 16.3 GOT (U/L)* 22.85 9.659 23.85 9.366 - 6.56 28.8 GPT (U/L)* 28.60 22.526 27.30 19.714 - 3.16 33.4 GGT (U/L)* 23.50 11.481 24.57 13.007 + 9.55 51.6 PRE POST media DS media DS differenza % DS CV (cm)* 104.000 11.1521 97.85 12.449 - 5.65 21.7 BMI (kg/m²)* 32.908 4.2928 31.974 4.6078 - 2.84 4 %FAT* 39.350 6.3689 36.014 7.6751 - 8.48 9.4 PRE VO² -1 MAX (ml.kg.min )* POST media DS media DS differenza % DS 28.845 5.9459 32.750 6.6043 + 13.54 11.4 HAND GRIP (kg)* 29.10 9.296 32.45 10.071 + 9.93 16.7 SIT AND REACH (cm)* 1.25 8.416 2.40 10.236 + 9,72 I valori variati in modo significativo (p≤0.05)sono indicati con * Conclusioni Gli adolescenti francamente obesi hanno una riduzione dei fattori di rischio attraverso il miglioramento della forma fisica e del profilo metabolico dopo un periodo di intervento in cui sono stati forniti allenamento fisico supervisionato e ricreativo. Il vantaggio di un’accresciuta sensibilità insulinica è stato evidente tra gli adolescenti obesi. Gli effetti di un intervento ricreativo sono importanti come misure preventive e procedure terapeutiche per i bambini obesi e negli adolescenti al fine di migliorare la propria forma fisica e profilo metabolico. Lo stile di vita sano e una regolare attività fisica devono essere promossi nella popolazione pediatrica di obesi. ABSTRACT ENGLISH Since the early 80s, obesity is considered as a pandemic pathology. Conditions of extreme overweight and obesity now affect real rates of 20-30% of the adult population of the richest nations. This significant increase is also appreciable in young preschool and school age. In Italy, the Ministry of Health reported data (Istat, Inran) show prevalence of about 20% of overweight and 4% of obesity among boys aged between 6 and 17 years. Moreover, prevalences so high as 25% can be found between 6 and 13 years. Also in Pavia’s province there is an increase of the number of children with overweight and according to data currently held by the Department of Preventive and Occupational Medicine at University of Pavia, about 26% of elementary school children are overweight and 13% are obese. The 12% of moderately obese patients and in 31.1% of severe obesity of children and adolescents of the Department of Human Biosciences of Pavia reported data is affected by Metabolic Syndrome (MS). The protective effects of physical activity demonstrated that insulin resistance, central pathogenetic factor in the MS, is inversely correlated with levels of cardiovascular fitness. Exercise has a direct effect on insulin sensitivity and regular physical activity can improve insulin resistance and weight loss. Many studies have shown the benefits of physical activity combined to other interventions but it’s unclear the role of the sole exercise on anthropometric, metabolic and fitness patterns in young obese kids. Purpose To verify the effects of a 3 months training program without any other therapy on anthropometric , metabolic and performance patterns on young obese subjects. Materials and methods 21 adolescents with obesity (BMI>97°; mean age: 13.2±1.7 yrs) were recruited, and participated of 3 exercise sessions per week, which were composed by 2 sessions of 90min aerobic supervised exercise and 1 home-based session, recorded in a log, for a period of 12-weeks. Inclusion Criteria were: - Aged 3-16 years - Male and female - BMI> 97° (Cacciari et al) - No signs and symptoms of not essential obesity as short stature, mental retardation, malformations and hypogonadism stigmata - No current treatment Exclusion Criteria were: - Secondary causes of obesity, endocrinology and / or genetic - Assumption of therapies that could change the values of blood pressure and/or glucose and lipid metabolism. Patterns Antropometric and metabolic Performance BMIz score Modified Bruce test Hip and Waist Circumference Sit and reach Body Composition PA at rest Hand grip Glicemia at rest HOMA index Hepatic inflammatory patterns (GOT, GPT, GGT) Tests: - BMI, waist circumference, hip circumference, waist circumference ratio / height, pubertal stage assessment - Lipid-dose total cholesterol, HDL cholesterol, triglycerides - basal glucose and insulin - Assessment of HOMA-IR and insulin resistance index - Liver function assay of GOT, GPT, GGT - Body composition by impedance scales - Modified Bruce Test (treadmill) - Sit and Reach Test - Hand Grip Test Statistical analysis A series of paired t-tests were used for the statistical analysis. Results: Data are shown in Table 1. There was no dropout in the exercise program. Health Outcome Baseline Post-Intervention Pvalue BMI (kg/m2) 32.9 ± 4.3 31.9 ± 4.6 <0.01 Waist Circumference (cm) 103.7 ± 10.9 97.8 ± 12.4 <0.01 WC/High 0.64 ± 0.06 0.56 ± 0.14 <0.01 Glicemia (mg/dl) 77.7 ± 14.3 64.9 ± 11.9 <0.01 %Fat mass 39.9 ± 6.3 36.0 ± 7.6 <0.01 Insuline (mg/dl) 22.3 ± 22.2 16.2 ± 7.6 0.14 HOMA-IR 4.2 ± 4.1 2.6 ± 1.4 <0.05 Triglycerides (mg/dl) 87.2 ± 45.8 71.7 ± 34.9 <0.05 HDL Cholesterol (mg/dl) 44.9 ± 10.9 45.8 ± 10.3 0.55 Systolic pressure (mmHg) 118.3 ± 10.0 111.0 ± 9.8 <0.05 Diastolic pressure (mmHg) 72.1 ± 7.3 68.4 ± 5.5 0.12 VO2max (mL.kg.min-1) 28.9 ± 5.8 32.8 ± 6.4 <0.01 Conclusion Following the multidisciplinary intervention, the risk factors decreased, with improvements in physical fitness and metabolic profile. The multidisciplinary intervention was effective in reducing metabolic syndrome.