Sviluppo sensi del feto

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Sviluppo sensi del feto
Gravidanza, che cosa sente il feto nel pancione
Suoni, odori, sapori, ma anche le carezze sul pancione o la luce che proviene dall’esterno: il feto li percepisce? E
come reagisce ai vari stimoli? Ecco quando e come si sviluppano i vari organi di senso.
Il feto può iniziare a sentire le carezze di mamma e papà al pancione dopo la 20esima settimana.
Attorno alla 26esima invece inizia a percepire la luce fuori dal pancione. Verso la 30esima infine
può sentire la voce dei genitori ed è meglio non esporlo a rumori troppo forti.
1 Il tatto
Dopo la 20esima settimana il feto può sentire le carezze di mamma e papà
“Il primo dei cinque sensi a svilupparsi è il tatto” evidenzia Rosanna Apa, Professore associato presso l’Istituto di
Ginecologia-ostetricia dell’Università Cattolica S. Cuore di Roma. “A dire il vero, a svilupparsi per primi sono i
recettori cutanei delle sensazioni tattili, che a otto settimane cominciano a comparire intorno alla bocca, verso la
12ma su tutto il viso, sui palmi delle mani, sotto la pianta del piede, per poi estendersi progressivamente su tutto il
corpo entro la 28ma settimana.
Perché le sollecitazioni tattili siano realmente percepite dal bambino, tuttavia, è necessario che maturino anche le
vie nervose, che hanno il compito di trasportare gli stimoli al cervello: il loro sviluppo inizia sin dalle prime
settimane, ma per la completa maturazione bisognerà aspettare la 30ma settimana,” spiega la ginecologa.
Quando dunque il bambino comincia a sentire stimoli piacevoli o dolorosi? “Il processo è graduale, ma si può dire
che nel corso del secondo trimestre le sensazioni diventano sempre meno confuse e più raffinate. La conferma ci
viene dai prematuri, che mostrano di reagire agli stimoli tattili già in epoche precoci,” dice Apa.
Quando il bebè dal pancione è in grado di percepire le carezze di mamma e papà? “Bisogna aspettare almeno le 20
settimane, epoca in cui si cominciano ad avvertire i primi movimenti del bambino: col trascorrere delle settimane,
le sue percezioni saranno sempre più nette e le sue reazioni sempre più visibili, tanto che basterà appoggiare una
mano su una sporgenza del pancione per vederlo cambiare posizione,” conclude la dottoressa.
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2 L'udito
Verso la 30esima settimana il feto può sentire la voce di mamma e papà
Prima ancora di sentire i suoni, il feto sviluppa il sistema vestibolare, situato nell’orecchio interno, tramite il quale
acquisisce il controllo dell’equilibrio e della posizione nello spazio.
“Lo sviluppo del sistema vestibolare inizia nell’ottava settimana e si completa nel sesto mese, anche se non
sappiamo che cosa realmente il feto percepisca della sua posizione in utero” fa notare la ginecologa Apa, “E’ vero
però che, quando la mamma cammina, il bebè di solito resta fermo, mentre appena si siede o si sdraia, ecco che il
piccolo si muove: è probabile che stia utilizzando il suo sistema vestibolare per rimettersi in equilibrio
ogniqualvolta avverta un cambiamento di posizione.
Continua Apa: “Le percezioni uditive vere e proprie invece sono legate allo sviluppo dell’orecchio medio, che
inizia nel secondo mese ma giunge a maturazione solo nell’ottavo. Si può dire che l’udito del bambino sia quasi
normale intorno alla 35ma settimana, ma già a 30 settimane il feto è in grado di reagire agli stimoli sonori.
Che cosa sente il feto verso la 30esima settimana? “Innanzitutto i rumori materni di fondo, come i rumori digestivi
o il battito cardiaco che da subito impara a riconoscere come famigliari, poi la voce della mamma ed anche quella
del papà, che distingue nettamente dalla voce materna grazie al suo timbro più profondo,” dice la ginecologa.
E consiglia: “Sin da 28-30 settimane, quindi è importante cominciare a parlare al bambino, così ha tutto il tempo
per memorizzare i suoni a lui cari e riconoscerli dopo la nascita: un processo ancor più importante se nascerà
prematuro, poiché nei momenti in cui mamma e papà potranno andarlo a trovare sentire la loro voce sarà come
ritrovare dei punti di riferimento perduti”.
“Al tempo stesso, è bene evitare di esporre il feto a stimoli sonori troppo intensi e questo non perché possano
danneggiare il sistema uditivo – ci vorrebbero rumori continuativi e davvero fortissimi per arrecare un tale danno!
– ma perché comunque il feto ne viene disturbato: alcuni studi evidenziano come già dalla 26-28ma settimana un
rumore brusco o forte provoca un’accelerazione dei battiti cardiaci e dei movimenti fetali, mentre una musica
melodiosa lo rilassa,” dice Apa.
3 e 4 Il gusto e l'olfatto
Dalla 12esima settimana il feto impara a conoscere i gusti della mamma
“Le papille gustative sulla lingua compaiono a 12 settimane e continuano a svilupparsi fino alla nascita, mentre i
recettori dell’olfatto pare siano presenti sin dalla nona settimana, quando cominciano a formarsi i nervi e i bulbi
olfattivi, ma non sappiamo quando comincino effettivamente a funzionare e quindi da che epoca il bambino
percepisca i sapori e gli odori,” spiega Apa.
Continua: “È certo però che il regime alimentare della mamma influisce sulla composizione del liquido amniotico,
nel quale passano le molecole aromatiche dei cibi. Inalando e deglutendo il liquido, quindi, un po’ per volta il feto
impara a conoscere gli odori e i sapori della cultura alimentare materna, che dopo la nascita ritroverà nel latte
prima e nei cibi che assumerà con lo svezzamento poi.
“L’importanza è non solo di tipo nutrizionale ma anche di tipo psicologico – sostiene la ginecologa -, perché il
neonato riconoscerà subito l’odore della pelle della sua mamma e soprattutto del capezzolo, mentre dal sapore
familiare del latte trarrà non solo nutrimento ma anche conforto e rassicurazione”.
5 La vista
Dopo la 26esima settimana il feto percepisce la luce che filtra nel pancione
“La vista è l’ultimo senso a svilupparsi: le palpebre infatti restano chiuse fino alla 26ma settimana, per consentire
il corretto sviluppo della retina – spiega la ginecologa -. Dopo quest’epoca, il feto riesce a percepire la luce che
filtra attraverso il pancione, soprattutto se viene esposto a una fonte di luce intensa come quando si sta al sole con
la pancia scoperta”.
Continua: “L’utero infatti non è un ambiente buio come si potrebbe credere, ma attraverso la pelle la luce filtra,
sia pure meno intensamente. Intorno alle 33 settimane, inoltre, le pupille sono in grado di restringersi o dilatarsi a
seconda dell’intensità della luce, mentre se il pancione viene esposto ad un fascio luminoso, il bebè gira
istintivamente la testa e le pulsazioni cardiache aumentano un po’”.
“La sua vista insomma si sviluppa già nel pancione, anche se ci vorrà ancora qualche mese dopo la nascita perché
i centri nervosi dell’occhio giungano a maturazione e il bambino riesca a mettere a fuoco perfettamente le
immagini”.
Conclude: “Il neonato è già in grado di riconoscere i contorni del volto della mamma a circa 20 centimetri di
distanza: proprio la distanza alla quale si trova mentre prende il latte dal seno materno!”
Autore: Angela Bisceglia