46 primo incontro con la costa atlantica dove, final

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46 primo incontro con la costa atlantica dove, final
Racconti
primo incontro con la costa atlantica dove, finalmente libera, posso giocare felice sulla grande
spiaggia. Sul lungomare un incontro singolare:
la statua di Monsieur Hulot, il personaggio creato
e impersonato dall’attore Jaques Tati che su
questa spiaggia ha ambientato il famoso film “Le
vacanze di Monsieur Hulot”. Mamma e papà in
bicicletta e io di corsa davanti a loro, esploriamo
la costa selvaggia della penisola di Quiberon. Le
scogliere a picco sull’Atlantico offrono uno spettacolo mozzafiato, nelle insenature sottostanti
piccole spiagge fanno da rifugio ad appassionati
del surf. Fra una pedalata e l’altra, e io che gioco
sui tappeti erbosi, arriviamo fino ai megaliti di
Carnac. Si tratta di pietre del periodo neolitico,
artisti famosi. È piacevolissimo passeggiare girovagando per le stradine del paese, anche perché
si sprigiona nell’aria un profumo irresistibile di
biscotti che ci inebria: è qui che fabbricano le
gustosissime gallette al burro bretoni. È inutile
dire che mamma e papà ne acquistano una certa
scorta, e io ne approfitto per uno spuntino extra
assaggiandole e leccandomi anche i baffi.
Arrivati a Concarneau, dopo una breve visita
sopra ai bastioni di granito, proseguiamo per
Quimper, ritenuta da molti la capitale artistica
della Bretagna, con una cattedrale gotica di rara
bellezza. A sera pernottiamo a Pointe Du Raz
sull’estrema punta della Cornovaglia. Qui la
natura regna sovrana, con chilometri di sentieri
Passeggiata lungo costa
La bassa marea
monoliti alti da 1 a 20 metri, il cui significato
ancora oggi è rimasto un mistero, e poi ci sono
i Dolmen, ovvero quello che resta delle camere
sepolcrali sempre in pietra.
Decisamente, dopo tanto correre io mi sono
stancata di seguire mamma e papà e visto che
Andrea dietro la bicicletta, con molta previdenza,
ha montato un bel cestino capiente, io ci salto
dentro e opto per il ritorno in una più comoda
soluzione. Riprendiamo il nostro viaggio in
autocaravan in direzione Concarneau. Lungo la
strada ci fermiamo in una deliziosa e pittoresca
cittadina, Pont-Aven, frequentata fin dall’Ottocento da numerosi pittori come Gauguin,
Bernard, Serusier, e ancora oggi frequentata da
che mi permettono assieme a mamma e papà
di correre per ore e ore, in un terreno ricoperto
da un variopinto e morbido tappeto di fiori tra
cui spicca l’erica e l’armenia. Le scogliere sono
spettacolari e la bruma che risale dall’oceano
conferisce all’ambiente un panorama ancora più
suggestivo e misterioso.
In Francia noi cani siamo coccolati al massimo,
lo dimostra il fatto che molto spesso troviamo
davanti ai negozi convenzionali dei dispencer
con scritto: “bar du chien”, dove tutti gli amici
a 4 zampe possono dissetarsi e fare un assaggio
dentro a invitanti ciotole, e naturalmente io
non me lo faccio dire due volte e ne approfitto
immediatamente.
Nuove direzioni • n. 16 luglio-agosto 2013
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