In Cina solo ristorazione o anche cocktail?

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In Cina solo ristorazione o anche cocktail?
mixer lab
Cocktail
In Cina solo
ristorazione
o anche
cocktail?
Bartending made
in italy in oriente:
Mission impossible
o tempismo da
cambiare?
a cura di
manuel messina
planet one service
P
egoraro è un nome
che rappresenta qualità ed esperienza e,
seppure come parola potrebbe avere un
suono particolare per il popolo cinese, a Tianjin suona
di certo familiare.
Suo papà, Renato, è stato
il primo italiano a rimettere piede nella Concessione
Italiana a Tianjin e che ha
saputo costruirsi un piccolo impero imprendito riale legato al mondo del
Food&Beverage.
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Da qualche anno Gabriele vive
e lavora in Cina dove, oltre a
gestire con il padre due ristoranti, ha messo in atto il primo
esperimento di nightlife all’italiana in Cina e ci racconta
come il progetto abbia cambiato forma per adeguarsi meglio
all’ambiente socioculturale del
Paese del Dragone.
Un anno e mezzo fa hai aperto e preso in gestione diretta
il Mama Mia Music Club, un
locale partito da tre assunti:
qualità, cura dei dettagli e
una ricca selezione di cocktail. Poi che è successo?
Con una buona dose di rammarico ma anche tanta razionalità
ho capito che era arrivato il
momento di abbandonare il
progetto del Mama Mia Music
Club e di occuparmi solo della
parte contabile e della gestione
del magazzino.
Purtroppo il progetto com’era
stato ideato, con una concezione prettamente europea del
nightlife e cocktail di qualità,
faticava a decollare.
Ho pertanto deciso di darlo di-
Al di fuori delle
grandi metropoli è
difficile trovare in
Cina dei locali che
abbiamo puntato
sulla cultura dei
cocktail
Up & Down
gli spirits
di tendenza
in cina
VODKA: UP
Essendo un distillato che
alla base non presenta
un particolare retrogusto
(ovviamente escludendo
le aromatiche) è facile da
miscelare.
GIN: STABILE
Pur essendo uno dei distillati
che piacciono di più al popolo
cinese, è usato solamente per
il Gin & Tonic o per il Long
Island (due cocktail molto
richiesti in Cina); ultimamente
è spesso sostituito nei
consumi dal Rum.
CACHAçA: DOWN
Questo distillato non è molto
conosciuto in Cina ed essendo
bitter non aggrada i gusti di
questo popolo, la classica
Caipirinha qui è richiesta
esclusivamente dagli stranieri.
WHISKY: STABILE
in Cina il whisky piace ma non
miscelato; attirano molto i
prodotti di grandi brand che
nei locali vengono acquistati
nell’intera bottiglia e miscelati
direttamente dal cliente con
soft-drink.
gabriele Pegoraro vive e lavora a tianjin
dove gestisce due ristoranti
rettamente in gestione a degli
imprenditori cinesi per dedicarmi, insieme a mio padre,
esclusivamente alla gestione
dei due ristoranti italiani Venezia Club che abbiamo a Tianjin
e Tanggu: la ristorazione ha
riscontri nettamente positivi
rispetto al nightlife.
Insomma ti sei trovato di
fronte ad un caso di diffidenza culturale?
Non tanto diffidenza quanto
mentalità assolutamente differenti.
Inoltre nonostante la Cina continui ad avere uno sviluppo
economico forte, l’evoluzione
socio-culturale non ne segue di
pari passo l’andamento: le città
crescono a livello di insedia-
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Cocktail
WHITE RIVER
Bicchiere: coppetta
Martini
Tecnica: shake and strain
Tre Special
Cocktails di
Gabriele per
la Cina
Ingredienti:
Twist di limone
1 tsp zucchero liquido
1/2 oz Lychee liquore
1 1/4 oz Skyy Vodka
LITTLE FISHBONE
Costo: 55 Rmb (6 euro
circa)
Bicchiere: highball
Tecnica: shake on the rocks
Ingredienti:
2 oz succo arancia
1 oz succo limone
1/2 oz zucchero liquido
1/2 oz Blue Curacao
liquore
1 1/2 oz Malibu’ Coconut
Rum
top Soda Water (o seltz)
Preparazione:
Versare il ghiaccio
nell’highball e gli ingredienti
nel boston (tranne la
soda/selz), chiudere con
il bicchiere il boston e
shakerare.
Versare il tutto nell’highball
e quindi aggiungere un
po’ di soda water (o seltz)
nel caso fosse leggermente
corto. Guarnire con mezza
fetta di arancia ed un
rametto di menta.
Costo: 65 Rmb (7 euro
circa)
Ho scelto questo cocktail,
una rivisitazione del
Fishbone che nella ricetta
originale prevede Midori
Lemon e 7-Up, pensando
alle ragazze cinesi che
prediligono il sapore del
Malibú dolce.
Il risultato è un cocktail
dal gusto e dal colore
accattivante.
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menti industriali e demograficamente ma rimangono legate
ad idee provinciali, specchio
quindi anche del modo di divertirsi nei locali e nel bere:
litri di birra di pessima qualità
o bottiglie di liquori e distillati
che hanno solo il brand che
attira miscelati ad improbabili
soft-drink.
Quali altre differenze principali hai notato fra nigthlife
in Italia e in Cina?
A parte Shanghai e Hong Kong,
due città dall’appeal internazionale, e per certi versi anche
Shenzhen, è veramente difficile
trovare un locale in Cina che
abbia improntato il proprio
business prettamente sulla
cultura del cocktail.
I locali che vanno per la maggiore sono discoteche piene di
divanetti e tavoli alti, dove lo
spazio per ballare è ridottissimo, si punta infatti molto sullo show di ballerini e cantanti
e il deejay mentre suona ha
alle spalle megaschermi che
bombardano di immagini chi
li guarda.
I menù comprendono al massimo cinque o sei cocktail, un paio di birre in bottiglia e qualche
bottiglia di alcolici famosi, ma
che a volte vengono contraffatti.
Inoltre molti brand di liquori e
distillati in Cina sono di difficile
reperibilità.
Nonostante la sfida non sia
facile e le differenze numero-
Preparazione:
Raffreddare con ghiaccio
la coppetta Martini,
versare e shakerare
all’interno dello shaker gli
ingredienti aggiungendo
il ghiacchio. Versare il
contenuto dello shaker
nella coppetta e strizzare
il twist di limone per far
cadere all’interno gli oli
essenziali della buccia e
poi guarnire con il twist
stesso.
Il White River è un cocktail
pensato da me per
accontentare i gusti del
popolo cinese ed offrire un
drink assolutamente unico!
Il suo nome richiama
il significato di Tianjin
(“guado del fiume del
Paradiso”) ed è quindi un
omaggio alla città.
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Cocktail
MAMA MIA COCKTAIL
Bicchiere: double rock
Tecnica: shake on the rocks
Ingredienti:
1 oz succo limone
1/2 oz granatina sciroppo
1 1/2 oz Campari
Costo: 55 Rmb (6 euro
circa)
Preparazione:
Versare il ghiaccio nel
double rock e shakerare gli
ingredienti nel boston chiuso
con il bicchiere. Versare tutto
nel double rock e guarnire
con una fetta d’arancia.
Un cocktail pensato per
degli ospiti dell’Ambasciata
Italiana ed amici operatori
del settore Food&Beverage.
Ho usato il Campari Bitter
come prodotto emblema e
brand italiano più famosi al
mondo nel settore beverage.
Il nome del cocktail viene
ovviamente dal locale che
gestivo.
se, continui ad occuparti di
diverse attività in Cina: cos’è
che ti piace di più di questo
paese?
Diciamo che la Cina, come molti
altri paesi asiatici, rappresenta
il futuro per le possibilità di
sviluppo in ambito imprenditoriale ed economico. Certe me-
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galopoli cinesi sono fantastiche
per la fusione tra architettura di
quartieri antichi con gli enormi
grattacieli.
Qual è il locale più stravagante che hai avuto modo di
visitare?
Neanche a dirlo, il locale che
“La Cina, come
molti Paesi asiatici
rappresenta il
futuro per le
possibilità di
sviluppo”
più mi ha colpito è di certo il
celebre bar del Raffles Hotel a
Singapore dove è stato creato
nel 1915 il Singapore Sling.
Parliamo ancora di bar e cocktail: quali sono i ricordi a
cui sei più legato?
Ne ho molti: dai pomeriggi a
ballare in discoteca da ragazzino ai momenti passati nel bar
di fiducia che frequento ormai
da 15 anni ogni volta che torno
in Italia.
E poi c’è il primo drink che ho
bevuto, un Gin Tonic, e quello
che amo di più, il Cuba Libre!
Andiamo sul “personale”, se
guardi indietro al tuo passato
ti ricordi ‘cosa volevi fare da
grande’?
Non avrei mai pensato di ritrovarmi in Cina a gestire attività legate al mondo del Food
& Beverage, ero intenzionato
a continuare la carriera che
avevo cominciato nello sport
ma poi il destino mi ha riservato un’altra strada, anche se
devo ammettere che il sogno
che ho sempre custodito era
quello di vivere e lavorare
all’estero.
Quale consiglio ti senti di
dare a chi decide come te di
proseguire la carriera all’estero?
A chi ha la voglia e la forza
di volontà di cambiare radicalmente stile di vita ed
affrontare ogni giorno sfide
nuove sia in ambito lavorativo che personale consiglio di
cogliere al volo occasioni di
carriera all’estero quando si
presentano. Non è facile di
certo e bisogna sapersi adattare, provare e riprovare, come sto facendo io ma le soddisfazioni non mancano! M