zato in corrispondenza dei settori più aridi e freddi della pianura del
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zato in corrispondenza dei settori più aridi e freddi della pianura del
zato in corrispondenza dei settori più aridi e freddi della pianura del Po (Alessandrino, Piacentino) mentre manca in montagna (i). U n certo parallelismo fra il clima dei suddetti settori della pianura del Po, e quello delle montagne aride del Nordafrica, non si può negare, nei riguardi delle condizioni termiche e pluviometriche (inverni freddi, estati calde, pioggie scarse) e, stando alla teoria delPA., che affranca il concetto di piano da quello di altitudine, non deve meravigliare la vicinanza sul grafico delle stazioni suddette. Tuttavia, poiché un vero clima definibile di alta montagna si trova nell'Africa del N . al disopra di una notevole altitudine (oltre i 1800-2000 m.) e poiché il regime pluviometrico padano ha in comune con quello nordafricano l'epoca del minimo (estate) ma non quella del massimo (autunnale o primaverile nel primo caso ; invernale nel secondo) le stazioni padane possono più ragionevolmente essere considerate facenti parte del piano semiarido, anche perchè si trovano al limite fra questo e quello di alta montagna come appare dal grafico. L a pianura del Po viene così a comprendere parte dei piani semiarido, subumido e umido, con passaggio generalmente diretto dal primo al terzo. L a distribuzione delle pioggie e della vegetazione ci fa sembrare, però, opportuno intercalare fra i piani semiarido e umido una fascia di piano subumido, anche negli orizzonti (sottopiani) freddi, come E M B E R G E R aveva fatto nel suo primo grafico. T a l e fascia può essere delimitata, stando alle condizioni della nostra vegetazione, dalle linee C'CI ed LM; il piano di alta montagna andrebbe abolito e la sua area ammessa a far parte del piano subumido, insieme alla porzione del piano semiarido che trovasi al disopra della linea C'CI. Si avrebbero, così, anche nel Castanetum tre orizzonti, corrispondenti ai sottopiani freddi dei piani semiarido, subumido e umido. Notiamo, infine, che il disopra della linea EF si realizza un clima (caldo-umido) che non si riscontra nel nostro paese e forse nemmeno nel resto del Mediterraneo. E M B E R G E R (lettera ig-5-1936) vorrebbe escludere la pianura del P o dal campo di applicazione del suo sistema, perchè a clima non mediterraneo. Il clima padano — come si è detto — è una forma degradata di quello mediterraneo, per uno spostamento dell'epoca di pioggie massime, ma nei riguardi della siccità estiva, è affatto simile e per poterlo separare occorre riferirsi al regime termico e particolarmente alle temperature invernali. (1) S o l t a n t o A q u i l a (staz. 284) può essere riferita — fra le s t a z i o n i di una c e r t a " a l t i t u d i n e — a l c l i m a d ' a l t a m o n t a g n a , q u a l o r a n e l q u a d r o di EMBERGER a m p l i f i c a t o fino in c o r r i s p o n d e n z a di m = -j°, si e s t e n d a a n c h e il p i a n o AM.