pecora - Imiberg

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pecora - Imiberg
Fare scienze: dalla lettura di una storia affascinante sino ad un
incontro speciale
Sempre più in questi ultimi anni ci siamo rese conto che è
possibile promuovere, ovvero trasmettere in modo efficace, i
contenuti della scienza.
Le azioni del fare scienza – partendo dall’osservare documentano l’importanza formativa e didattica di un
insegnamento che ha come scopo quello di far incontrare il
mondo della natura, non di far imparare a memoria una
rappresentazione del mondo scritta sul libro di testo.
Osservare, identificare, classificare, sono tre azioni chiave della
scienza su cui si può fondare una didattica nuova. Osservare
implica una domanda di conoscenza generale (il mondo c’è e ci
interroga) e, di passo in passo, domande sempre più specifiche.
E’ ovvio che senza il desiderio di conoscere il mondo, non ci si
guarda neppure intorno (dove finisce col tempo la curiosità dei
bambini?), ma senza una domanda specifica (di che colore è la
pecora?) si fa fatica a osservare.
Leggendo in questi mesi il libro di Giampiero Pizzol “La pecora
arrabbiata” i bambini si sono incuriositi e hanno manifestato il
desiderio di conoscere più a fondo quest’animale e i suoi
comportamenti.
Un compagno di classe ha coinvolto in questa esperienza il
proprio papà, affascinato sin da bambino dalle pecore, tanto da
possederne oggi 11 esemplari.
Così, per soddisfare il desiderio di conoscenza dei bambini, le
insegnanti hanno invitato il Signor Claudio a raccontare loro
questa sua passione.
I
bambini
prima
di
incontrarlo
hanno
preparato
“UN’INTERVISTA”, così da potergli porre domande e ricevere
risposte specifiche.
Il signor Claudio con i modelli a dimensione naturale delle pecore
del suo piccolo allevamento.
I bambini rivolgono le loro domande al papà di Michele che qui di
seguito riportiamo insieme alle risposte scientifiche: viene
soddisfatto anche il bisogno di dare un nome alle cose
utilizzando la giusta nomenclatura.
Le pecore possedute dal signor Claudio sono 11 di razza Suffolk.
Queste pecore vengono dall’Inghilterra; sono pecore di pianura,
non di montagna.
Il nome PECORA indica la femmina, il maschio si chiama
MONTONE se è senza corna oppure ARIETE se ha le corna; il
piccolo si chiama AGNELLO.
Gli agnellini nascono neri, poi, man mano crescono, diventano
bianchi con il muso e con le zampe nere.
1. Per quanto tempo un agnellino sta nella pancia della
mamma?
Un agnellino sta nella pancia della mamma dai 147 ai 152 giorni (5
mesi) e si forma dentro la placenta; alla nascita la mamma lo
pulisce leccandolo; il cucciolo beve il latte dalla sua mamma.
2. Quanti agnellini può fare la pecora?
La pecora può partorire due volte l’anno, ma è meglio solo una
volta così i cuccioli (che sono due o tre) stanno più tempo con la
mamma.
3. C’è il cordone ombelicale?
La pecora ha il cordone ombelicale; a volte si rompe da solo
oppure lo rompe la mamma o, se non è rotto, deve intervenire
l’allevatore che è sempre presente durante il parto.
4. Appena nato ha già la lana?
Appena nato l’agnello ha già la lana (che in questa razza è nera).
Nasce con la coda e le zampe hanno gli zoccoli.
La coda viene “tagliata” perché a loro dà fastidio, quindi
l’allevatore mette un elastico che stringe un capo (cioè una parte
della coda) quando il cucciolo è appena nato e in due giorni
questa cade.
Appena nato l’agnellino bela subito, inizia subito a camminare e
apre subito gli occhi.
5. Quando un agnello diventa adulto?
L’agnello diventa adulto a 4 mesi, quando inizia lo svezzamento
per staccarsi dalla mamma: viene separato per qualche giorno,
poi ritorna nel gregge e sta insieme a tutte le altre pecore.
6. Quanto pesano le pecore?
Le femmine pesano circa 80/90 kg, i maschi circa 120 kg e gli
agnellini pesano 6/7 kg alla nascita, dopo due mesi 30 kg.
7. Come si riparano dal freddo durante l’inverno?
Durante l’inverno gli agnellini vengono riscaldati con delle
lampade nella stalla. Le pecore si proteggono dal freddo con la
loro lana che viene tosata in primavera.
È importante tosare le pecore perché soffrono tanto il caldo.
le pecore non vengono tosate il primo anno di vita, dal secondo
anno sempre una volta all’anno.
8. Quali sono i colori del manto delle pecore?
Le pecore possono avere colori diversi a seconda della razza:
Bianche e nere
Bianche a macchie marroni
Bianche/beige
Bianche, ma solo con il muso nero.
Il pelo più folto è quello bianco, le zampe e il muso sono “nude”.
9. Come fai a gestirle tutte?
ci vuole tanta passione perché è faticoso.
Il gregge sta tutto insieme: rientrano nella stalla al suono della
campana; bisogna abituarle, imparano che dopo il suono della
campana c’è la pappa; se non sono abituate, corre in aiuto il cane
pastore.
10.Le pecore si lavano?
Le pecore si lavano con la pioggia e diventano bianchissime.
11.Quanto può vivere una pecora?
Una pecora può vivere fino a 11-12 anni e può diventare mamma
fino a 8 anni (dopo si dice che sono “a fine carriera”).
12.Cosa mangiano le pecore?
Da marzo a ottobre/novembre le pecore mangiano l’erba.
Le pecore sono dei tosa-erba ecologici 
Il mangime viene dato poco poco la sera per farle rientrare nella
stalla.
Il mangime per le pecore adulte è composto da mais, avena e
carrube ed è in fiocchi; non possono mangiarlo intero perché
altrimenti fanno indigestione.
Gli agnellini fino a tre mesi succhiano il latte della mamma
oppure vengono aiutati dall’allevatore con il biberon, poi dopo i
tre mesi fino allo svezzamento mangiano il mangime pellettato
composto da latte in polvere arricchito di proteine e vitamine.
La pecora è un ruminante: il cibo va in pancia, poi ritorna in
bocca e la pecora rumina (cioè lo mastica).
Se c’è qualcosa che non va, ci si accorge che la pecora non sta
bene perché si gonfia sul ventre e va aiutata con carbone attivo
e acqua.
13.A cosa serve il bastone da pastore?
Il bastone da pastore serve:
- al pastore per appoggiarsi quando si guardano le pecore;
- per cacciare lupi e volpi;
- per prendere la pecora.
Il protettore di tutti gli animali, quindi anche delle pecore, è
Sant’Antonio Abate.
I bambini osservano da vicino la lana delle pecore ancora grezza
e il bastone attraverso cui il pastore tiene il proprio gregge…
Il mangime degli agnelli
Il mangime delle pecore adulte