ABC del colore - MC System srl

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ABC del colore - MC System srl
ABC del colore
Descrizione della catena di distribuzione del colore
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ABC del colore
Introduzione
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L’industria del colore
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Chapter 1: Colore di qualità sufficiente
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Chapter 2: Capitolo 2: Nozioni di base sul colore
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Standard di colore
Standard regionali
Spazio colore
Tinte piatte
Carta e inchiostro/toner
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Chapter 3: Misurazione del colore
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Colorimetri
Spettrofotometri
Densitometri
Calibrazione, creazione di profili e misurazione
Perché è importante la creazione di profili?
Barre colori
Serie di test
Tolleranze per il colore: Delta-E
Visione globale della catena di distribuzione del colore
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Chapter 4: Ruolo del RIP nella creazione di colori perfetti
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Profili Device Link
Tinte piatte o colori speciali
Sovrastampa
Trasparenza
Trapping
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Chapter 5: Suggerimenti per la generazione di colori perfetti
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Chapter 6: Soluzioni, servizi e supporto EFI per il colore
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Soluzioni EFI
Soluzioni Fiery per le arti grafiche e la produzione
EFI Fiery XF
EFI MicroPress
EFI Fiery Central
Fiery Color Profiler Suite
Spettrofotometro EFI ES-1000
EFI Colorproof XF
EFI Colorproof eXpress
Opzione XFlow per EFI Fiery XF ed EFI Colorproof XF
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Servizi EFI
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Supporto tecnico EFI
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Glossario
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Ulteriori risorse
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ABC del colore
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ABC del colore
Descrizione della catena di distribuzione
del colore
“Il processo en-to-end di generazione di un buon colore
dal design, dalla produzione e dall’output”
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ABC del colore
Introduzione
L’arte e la scienza del colore sono state sempre circondate da un alone di mistero, ma con gli
strumenti e i processi appropriati può risultare relativamente semplice creare colori uniformi
e precisi indipendentemente dalla periferica di stampa utilizzata purché questa sia in grado di
riprodurre il gamut cromatico o il subset di colori necessario.
Il concetto di colore accettabile è spesso soggettivo. Il risultato percepito e approvato da una persona,
infatti, potrebbe non essere valido per un’altra. Tuttavia, anche se la creazione del colore è una vera
e propria arte, alla base è presente anche una buona dose di scienza.
Nel documento ABC del colore verrà svelato il mistero della scienza del colore. Verranno definiti la
terminologia e le misurazioni relative ai colori, verranno descritti gli strumenti e i processi alla base
della creazione di colori di qualità e verranno presentati in modo semplice tutti gli elementi della
catena di distribuzione del colore, ovvero il processo end-to-end per la creazione di colori perfetti
dal design alla produzione fino al risultato finale.
L’industria del colore
Per le aziende con esigenze specifiche, il colore è un elemento importante. Molte organizzazioni
dispongono, ad esempio, di un colore aziendale o di marchio che costituisce un elemento chiave
della loro identità. I proprietari di marchi applicano una politica estremamente protettiva in merito
a tali colori, esigendone una riproduzione accurata indipendentemente dal fatto che vengano creati
utilizzando tecnologie di stampa offset, digitali, rotocalcografia o altri metodi di stampa oppure siano
finalizzati alla distribuzione elettronica.
Nel mondo del publishing, riviste di alto livello, quali Cosmopolitan, Fortune e The Economist,
richiedono immagini di elevata qualità. Modelli, foto, immagini e stampe artistiche devono essere
riprodotti in modo impeccabile.
Poiché le funzionalità delle soluzioni per la creazione di documenti diventano sempre più sofisticate
e una vasta gamma di elementi digitali, inclusa la fotografia, viene incorporata più facilmente nei
documenti per la stampa o la visualizzazione elettronica, risulta sempre più difficile creare colori
perfetti. Inoltre, i livelli di competenza degli operatori variano notevolmente dall’utente esperto a
quello inesperto. Questa situazione comporta la necessità di utilizzare un’ampia gamma di strumenti
e funzionalità software in base alle diverse esigenze degli operatori al fine di soddisfare la domanda
di colori precisi da parte dei clienti.
Se si comprende la perfetta integrazione di tutti gli elementi della catena di distribuzione del colore
per generare colori precisi e uniformi, è possibile evitare molti errori, nonché i ritardi e gli inconvenienti
causati da problemi relativi al colore durante la produzione di materiale di marketing o di altro tipo.
ABC del colore
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Colore di qualità sufficiente
Il colore non è determinante per tutti gli elementi prodotti né deve essere perfetto
in tutti casi e pertanto una fase importante nella catena di distribuzione del colore
consiste nel determinare il livello di precisione e di uniformità necessario per
soddisfare le esigenze di un determinato progetto o cliente. Per esempio,
è possibile che il materiale prodotto per la distribuzione interna non debba
necessariamente essere conforme a rigorosi standard di colore. È sufficiente
che il colore risulti uniforme ogni volta che viene prodotto. Per materiale analogo
prodotto per la distribuzione esterna potrebbe essere necessario, invece,
il massimo livello di precisione e di uniformità del colore. I colori perfetti
comportano dei costi e i responsabili della creazione di documenti devono
ponderare tali costi durante la definizione delle metriche di produzione.
Inoltre, il colore rappresenta solo un aspetto della qualità di stampa e la relativa
gestione non vale per immagini in bianco e nero e testo.
1. Elaboratore di immagini raster, che esegue la conversione tra le applicazioni per la creazione di documenti
e la stampante allo scopo di generare un’immagine stampata.
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ABC del colore
Colore di qualità sufficiente
La qualità dei colori migliora continuamente grazie a stampanti che includono più software front-end
in grado di risolvere automaticamente un numero sempre maggiore di problemi relativi al colore
su tutti i livelli del processo di output, dagli uffici agli ambienti dei gruppi di lavoro e di produzione.
Anziché relegare la gestione del colore all’ambito delle applicazioni creative, una gestione del
colore avanzata in-RIP1 può aiutare a rilevare incoerenze nel colore, specialmente quando nei
documenti sono presenti elementi provenienti da varie origini. Questo approccio offre spesso
all’operatore il vantaggio di non dover avere conoscenze approfondite in materia di colore per
generare un colore ottimale.
Indipendentemente dal fatto che il colore sia determinante per un’applicazione oppure venga richiesto
semplicemente un colore di qualità accettabile, una gestione efficiente del flusso di lavoro nell’intera
catena di distribuzione del colore può garantire che un risultato di stampa finale che soddisfa le
aspettative delle aziende e dei relativi clienti.
ABC del colore
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Nozioni di base sul colore
In questa sezione verranno presentate alcune definizioni di base relative al
colore. Innanzi tutto, che cos’è il colore? Anche se apparentemente si tratta
di una domanda semplice, in realtà la risposta è piuttosto complessa, perché
la riproduzione del colore varia da una periferica di stampa all’altra. Per esempio,
il toner ciano di una stampante potrebbe risultare diverso da quello di un’altra
stampante. Per ovviare a queste differenze sono necessari tecnologie e flussi
di lavoro conformi agli standard in grado di convertire lo stile di colore specificato
dall’autore del documento in una riproduzione del colore appropriata per
ogni periferica.
2. http://members.eunet.at/cie/
3. www.Color.org
4. www.ISO.org
5. Una guida operativa online di facile utilizzo intitolata Calibrating, Printing and Proofing by the G7 Method
(Calibrare, stampare e creare prove colore con il metodo G7) è disponibile all’indirizzo www.gracol.org/resources/
6. www.fogra.org
7. www.bvdm-online.de
8. The American Heritage Dictionary of the English Language, Fourth Edition, Houghton Mifflin Company, 2000.
9. Quando si utilizza una macchina da stampa digitale, la prova colore è costituita spesso da un foglio proveniente da tale
macchina in quanto le economie digitali consentono la produzione affidabile di uno o più fogli di stampa come prova colore.
Inoltre, per molti lavori di stampa digitale potrebbe essere sufficiente una prova colore a video, senza la necessità di stamparla.
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ABC del colore
Nozioni di base sul colore
Per colore si intende la sensazione visiva prodotta in risposta all’assorbimento selettivo di lunghezze
d’onda dalla luce visibile. Il colore viene descritto in genere utilizzando modelli additivi o sottrattivi.
Colore additivo: un modello cromatico additivo è basato
sulla luce emessa direttamente da una sorgente o una
qualsiasi fonte di illuminazione. Il processo di riproduzione
additiva inizia dal nero o dall’assenza di colore. Per ottenere
il colore desiderato vengono quindi aggiunte combinazioni
di colore rosso, verde e blu (RGB). I monitor dei computer
e i televisori rappresentano l’applicazione più comune di
colore additivo.
Colore sottrattivo: un modello cromatico sottrattivo inizia
dal bianco o dalla riflessione di tutti i colori. Vengono quindi
aggiunti i coloranti, che spostano i valori di riflessione e
producono il colore desiderato. Questo modello viene
utilizzato per miscelare vernici, tinte, inchiostri e coloranti
naturali al fine di creare una gamma di colori.
In un modello additivo o sottrattivo sono necessari tre colori
primari correlati a tre tipi diversi di recettori dell’occhio umano
o coni (visione dei colori tricromatica). I tre colori primari del
modello additivo sono rosso, verde e blu (RGB), mentre i tre
colori primari del modello sottrattivo sono ciano, magenta e
giallo (CMY).
Standard di colore
La Commissione internazionale per l’illuminazione (CIE, Commission Internationale de l’Eclairage2)
è finalizzata alla cooperazione a livello internazionale in materia di scienza del colore per quanto
riguarda gli standard associati alla misurazione e alla quantificazione del colore. Definisce inoltre
lo spazio colore indipendente dalla periferica in cui vengono eseguite le trasformazioni da una
periferica all’altra. Fin dalla sua istituzione 90 anni fa, la CIE è stata considerata come massima
autorità in materia e riconosciuta dalla International Standards Organization (ISO) come organismo
per la regolamentazione degli standard internazionali.
ABC del colore
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L’ICC (International Color Consortium)3 rappresenta l’arbitro ufficiale degli standard di colore per
quanto riguarda l’implementazione tecnologica di conversioni, quantificazioni e descrizioni relative
ai colori per le periferiche di stampa e i software utilizzati nel settore delle arti grafiche. Questo
organismo è stato fondato nel 1993 da un gruppo di fornitori del settore allo scopo di creare,
promuovere e incoraggiare la standardizzazione e l’evoluzione di un’architettura di sistema e di
componenti aperti, indipendenti dal fornitore e interpiattaforma per la gestione del colore. Il risultato
di questa cooperazione è stata la definizione dei profili ICC. Questi profili vengono utilizzati per
descrivere le funzionalità di gestione del colore delle periferiche di input e di stampa, ad esempio
i monitor, gli scanner o le stampanti.
I profili ICC offrono un formato di profili periferica interpiattaforma che garantisce un colore uniforme
indipendente dalla periferica nell’intero processo di produzione. È possibile utilizzare i profili periferica
per convertire i dati relativi al colore creati con una periferica nello spazio colore nativo di un’altra
periferica. Questo consente di risolvere il problema sopra indicato, ovvero il fatto che i colori del
toner o dell’inchiostro possono variare da una periferica all’altra. L’accettazione di questo formato da
parte dei fornitori di sistemi operativi e applicazioni grafiche consente agli utenti finali di spostare in
modo trasparente profili e immagini con profili incorporati tra sistemi operativi e applicazioni diversi.
Semplifica inoltre il processo di realizzazione delle prove colore tra designer e tipografie, poiché entrambe
le parti utilizzano lo stesso riferimento cromatico. I designer possono ottenere la corrispondenza
perfetta dei colori creando il design con lo stesso profilo di colore che verrà utilizzato nella macchina
da stampa. Questo vale anche per le tipografie con più impianti. Potranno, infatti, riprodurre la stessa
qualità del colore nelle varie sedi utilizzando profili ICC ben definiti. In altre parole, i profili ICC
garantiscono agli utenti la fedeltà dei colori delle immagini in caso di spostamento tra sistemi,
sedi e applicazioni. Questi profili consentono inoltre ai produttori di stampanti di creare un singolo
profilo per più sistemi operativi.
Con la diffusione delle fotocamere digitali, i profili ICC sono diventati sempre più importanti facilitando
la riproduzione delle fotografie digitali su stampanti digitali e macchine da stampa offset. A tale scopo,
i profili ICC sono essenziali perché descrivono le caratteristiche specifiche della stampante, del toner,
degli inchiostri e della carta in modo da garantire la riproduzione ottimale del colore per ogni
combinazione di questi elementi. In genere vengono utilizzati i profili standard forniti dal produttore,
ma è possibile creare anche profili personalizzati per soddisfare esigenze specifiche.
Quando si definisce il profilo ICC per un determinato lavoro, è inoltre importante impostare le
specifiche dei driver della periferica e considerare l’inchiostro e la carta da utilizzare. I software per
una gestione ottimale del colore forniscono profili standard per tutte le combinazioni possibili e
caricano automaticamente il profilo ICC corrispondente quando l’utente specifica nell’interfaccia
le impostazioni relative all’inchiostro, al supporto per le prove colore e alla stampa.
Poiché il settore delle arti grafiche include e anticipa lo sviluppo degli standard, sono in fase di
definizione vari standard internazionali per la stampa e le prove colore da poter utilizzare in modo
indipendente dai singoli produttori al fine di ottenere risultati analoghi. Questi standard regionali,
nazionali e internazionali facilitano lo scambio dei dati di stampa e delle prove. Inoltre, i centri
stampa possono impostare le macchine da stampa su uno standard specifico con la certezza
che funzioneranno in modo affidabile con le prove colore fornite da vari clienti o da terze parti.
Gli standard emergenti includono anche specifiche per il controllo della qualità, che rappresentano
il futuro della gestione del colore.
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ABC del colore
La specifica ICC è ampiamente utilizzata ed è stata incorporata in molti standard
internazionali e de facto di altro tipo. Per ulteriori informazioni sull’International Color
Consortium e sulle ultime novità relative a nuovi sviluppi nel settore della gestione del
colore, visitare il sito Web ICC all’indirizzo www.color.org.
L’International Standards Organization (ISO) è un’altra organizzazione importante per gli standard a
livello mondiale. L’ISO rappresenta il maggiore sviluppatore ed editore di standard internazionali a
livello mondiale4 ed è costituita da una rete di enti nazionali per gli standard presenti in 157 Paesi.
Lo standard ISO 12647 specifica alcuni parametri di processo e i relativi valori vengono applicati alla
stampa offset e digitale o alla rotocalcografia a quattro o più colori, oppure ai sistemi per le prove colore.
Standard regionali
A causa della variabilità degli inchiostri, della carta e di altri elementi del processo di produzione della
stampa a livello globale e alle differenze di produzione tra stampa a bobina a caldo, stampa a bobina
a freddo (giornali) e stampa alimentata a fogli, sono emersi vari standard di colore regionali. La scienza
del colore di questi standard è basata sul lavoro svolto dalle organizzazioni ICC e CIE. È possibile
configurare pacchetti per la creazione di grafica affinché producano file conformi a queste specifiche,
in base alle periferiche e ai supporti su cui verrà realizzato il progetto. Gli standard sono i seguenti:
t SWOP (Specifications for Web Offset Printing): standard dell’America del Nord largamente
utilizzato per la produzione di giornali, pubblicità e riviste. Garantisce l’uniformità dei colori per
i messaggi pubblicitari. Definisce i colori dei set di inchiostri utilizzati e la densità degli inchiostri
desiderata sulla pagina. È importante per i pubblicitari, che devono garantire l’integrità del marchio
nei messaggi e in altro materiale stampato. Questo standard presuppone in genere che l’utente
esegua la stampa su carta lucida tipografica. Per ulteriori dettagli, visitare il sito Web www.swop.org.
t SWOP-Uncoated: standard progettato per l’utilizzo con gli stessi set di inchiostri, ma su carta
non patinata.
t SNAP (Specifications for Non-Heatset Advertising Printing): standard per la stampa di
giornali con set di inchiostri SWOP. Per ulteriori dettagli, visitare il sito Web www.gain.net.
t GRACoL (General Requirements for Applications in Commercial Offset Lithography):
GRACoL descrive gli strumenti e gli standard per la stampa offset alimentata a fogli e a bobina,
sviluppati dall’International Digital Enterprise Alliance (IDEAlliance). È progettato per consentire
ai clienti dei centri stampa, ai designer e ai committenti della stampa di collaborare in modo più
efficiente con i fornitori dei servizi di stampa. I profili ICC conformi a GRACol stanno diventando
rapidamente lo standard per le prove colore digitali in America del Nord. SWOP e IDEAlliance
hanno dato vita a un’affiliazione per lo sviluppo coordinato di specifiche e linee guida, programmi
di certificazione, strumenti software, seminari di formazione e reti di supporto peer-to-peer. Per
ulteriori informazioni, visitare il sito Web www.gracol.org. IDEAlliance ha creato anche G7™, una
metodologia documentata e coerente che consente alle tipografie di ottenere la corrispondenza
tra più periferiche per un risultato di stampa uniforme e prevedibile5.
t Standard giapponese o DIC: standard caratterizzato da tonalità di giallo diverse da quelle
di altri standard.
t Set di inchiostri Eurostandard: standard utilizzato dalle stampanti in Europa. Di recente
associazioni professionali come FOGRA6 e bvdm7 hanno effettuato investimenti significativi
nell’ottimizzazione colorimetrica di tali standard, che hanno portato alla creazione del
Medienstandard Druck e una serie di tolleranze FOGRA che descrivono in modo chiaro gli
standard di colore europei.
ABC del colore
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Spazio colore
Nella maggior parte dei casi, le definizioni dei colori indipendenti dalla periferica includono
tre dimensioni che costituiscono lo spazio colore. Le dimensioni sono le seguenti:
t Tonalità: in base alla definizione dell’American Heritage Dictionary8, per tonalità si intende
una gradazione specifica di colore, ad esempio una sfumatura o una tinta, simile a quelle
visibili in tutti i colori dell’arcobaleno.
t Saturazione: termine che indica la brillantezza della tonalità o la purezza di un colore.
t Luminosità o luminanza: termine che indica la dimensione di un colore che può variare
da un grado minimo di intensità (scuro) a un grado massimo di intensità (chiarissimo).
La stampa offset a quattro colori e la maggior parte delle stampanti digitali a colori utilizzano una
combinazione di quattro colori primari sottrattivi (ciano, magenta, giallo e nero) definita “quadricromia”
per creare una vasta gamma di colori aggiuntivi. Questi quattro colori, indicati con l’acronimo CMYK
in cui “K” rappresenta il nero, costituiscono da diverso tempo lo spazio colore primario utilizzato
nel settore della stampa. Come descritto in precedenza, i colori ciano, magenta e giallo (CMY)
rappresentano i tre colori sottrattivi primari che, se miscelati in parti eguali, in teoria producono il
nero. In realtà, coloranti non ideali possono produrre un colore scuro che non corrisponde al nero
vero e proprio. Per ridurre il consumo di inchiostro e produrre toni di un nero più intenso, i colori
non saturi e scuri vengono creati sostituendo inchiostro nero alla combinazione di colori ciano,
magenta e giallo.
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ABC del colore
Quando un’immagine viene acquisita o creata digitalmente, ovvero sottoposta a scansione e acquisita
con una fotocamera digitale o creata utilizzando software di desktop publishing, in genere viene
rappresentata utilizzando i colori rosso, verde e blu (RGB). Questi elementi sono i colori primari
additivi utilizzati per visualizzare le immagini su uno schermo.
CMYK e RGB rappresentano due spazi colore diversi. Con il continuo aumento del volume mondiale
di file acquisiti digitalmente, la maggior parte dei quali è in formato RGB, le tipografie che preparano
un file per la stampa devono considerare lo spazio colore in cui vengono creati vari elementi.
È ugualmente importante disporre dei processi necessari per convertire questi file nel formato
appropriato per la periferica di stampa desiderata. Per convertire i valori ottenuti da una periferica
di output (ad esempio RGB da uno scanner o da una fotocamera digitale) nei valori di codice di una
periferica di stampa per il rendering (ad esempio una stampante CMYK), è necessario eseguire una
trasformazione per modificare i dati. Questo ruolo viene svolto dal profilo ICC, che regola la conversione
del colore effettivo eseguita da un modulo per la gestione del colore (CMM). Tale modulo utilizza
i profili per convertire i colori dello spazio colore di una determinata periferica e garantirne la
corrispondenza nell’ambito dello spazio colore di un’altra periferica. Quando i colori del gamut di
una periferica vengono visualizzati su un’altra periferica con un gamut cromatico diverso, il modulo
CMM tenta di ridurre al minimo le differenze tra le due periferiche percepite nei colori visualizzati.
Tinte piatte
A volte vengono impiegate miscele speciali di inchiostri o toner allo scopo
di ottenere l’esatta corrispondenza per un colore specifico, anziché utilizzare
inchiostri CMYK per produrre la quadricromia. Questi colori speciali vengono
definiti tinte piatte o, a volte, colori Pantone. Pantone Inc. ha sviluppato
il primo sistema per la corrispondenza del colore nel 1963. Il sistema
proprietario, denominato Pantone Matching System (PMS), include le
formule per la creazione e la riproduzione di oltre un migliaio di tinte piatte
diverse sulle periferiche CMYK. Per tale motivo, a volte le tinte piatte vengono
definite colori PMS. Tra gli altri sistemi per la corrispondenza del colore sono
inclusi HKS, Toyo e RAL.
Nel 2007 Pantone ha annunciato un nuovo sistema per la corrispondenza del colore denominato
Goe, che comprende oltre 2.000 colori. Anche se esistono alcune sovrapposizioni tra PMS e Goe,
quest’ultimo ha introdotto sul mercato molti nuovi colori.
PANTONE®, Goe™ e altri marchi Pantone,
Inc. sono di proprietà di Pantone, Inc.
ABC del colore
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Dato che è possibile combinare gli inchiostri CMYK per creare colori in un sistema cromatico sottrattivo,
occorre comprendere per quale scopo sono necessarie tinte piatte speciali. I motivi principali per cui
vengono utilizzati inchiostri speciali sono tre. In primo luogo, non è possibile ottenere la corrispondenza
di tutti i colori utilizzando la combinazione CMYK e pertanto è necessario un inchiostro a tinte piatte
speciale. In secondo luogo, può risultare difficile riprodurre con precisione determinati gamut cromatici,
ad esempio un colore saturo. Infine, quando si tenta di ottenere la corrispondenza di un colore
speciale con inchiostri CMYK possono verificarsi variazioni di colore dovute a errori di registrazione
e alla tolleranza del processo.
Se il materiale da stampare è a colori, per una tinta piatta aggiuntiva sono necessari un’ulteriore unità
di stampa sulla macchina da stampa o un altro passaggio nella macchina da stampa al fine di creare
una stampa a cinque colori. Una macchina da stampa a quattro colori include infatti quattro unità di
stampa, ognuna per un colore di inchiostro (combinazione CMYK). Per aggiungere una tinta piatta,
è necessaria una quinta unità o una macchina da stampa a cinque colori. In alternativa, è necessario
un ulteriore passaggio del materiale nella macchina da stampa per sovrapporre la tinta piatta.
Nel caso della stampa offset, prima di eseguire un altro passaggio nella macchina da stampa è
necessario attendere il tempo di asciugatura dei primi quattro colori ed eseguire la pulizia di almeno
un’unità di stampa per consentire l’aggiunta del colore speciale. È inoltre necessario verificare la
registrazione precisa del colore sovrapposto durante il secondo passaggio, perché la registrazione
è correlata ai quattro colori già stampati. Questo processo può richiedere tempi e costi aggiuntivi
notevoli per i lavori di stampa.
Nel caso delle stampanti digitali, che in genere utilizzano toner o inchiostri CMYK, è possibile
ottenere la corrispondenza delle tinte piatte in modo efficiente utilizzando algoritmi sofisticati
all’interno del RIP. Per esempio, il RIP EFI Fiery® include l’opzione Spot-On, che consente agli
utenti di gestire le tinte piatte e modifica i valori CMYK o RGB per garantire una migliore
corrispondenza dei colori aziendali o personalizzati. Per alcuni colori risulta tuttavia complesso
o addirittura impossibile ottenere la corrispondenza nello spazio CMYK.
Durante la creazione del design di materiale stampato, è consigliabile valutare attentamente se è
opportuno specificare una tinta piatta. Qualità, precisione dei colori, costo e importanza dei colori
per il materiale in questione rappresentano alcuni dei fattori da considerare. In alcuni casi è opportuno
utilizzare un colore alternativo che garantisce maggiori probabilità di riproduzione precisa con gli
inchiostri CMYK. Per i sistemi Pantone PMS e Goe sono disponibili libri a ventaglio (Bridge Books) e
software online che consentono ai designer e alle tipografie di determinare il grado di fedeltà con cui
è possibile riprodurre un colore PMS o Goe, presentando suggerimenti relativi a scelte di colore alternative.
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ABC del colore
Carta e inchiostro/toner
L’aspetto effettivo del colore prodotto su una macchina da stampa offset o digitale è influenzato da
vari fattori, tra cui la qualità della lastra di stampa derivante dal file originale o master per la stampa
offset, le impostazioni della macchina da stampa, la carta, i tipi di inchiostro o toner utilizzati per il
lavoro e perfino la condizione della macchina da stampa. L’operatore di stampa influisce in modo
significativo sulla produzione dei colori nella stampa. Tali fattori includono l’aumento o la riduzione
della quantità di inchiostro applicata alla pagina per la stampa offset e lo spostamento del bilanciamento
CMYK, ovvero l’aumento della quantità di uno o più colori primari indipendenti l’uno dall’altro sia per
le unità di stampa offset che digitali. Mediante queste azioni, l’operatore di stampa può ottenere
la corrispondenza della prova colore, regolando la macchina da stampa in fase di produzione per
generare un foglio stampato corrispondente alla prova contrattuale approvata dal cliente. Gli operatori
possono ottenere la corrispondenza dei fogli stampati alle prove colore con un esame visivo o
mediante strumenti di misurazione del colore. È importante comprendere che la corrispondenza
del colore tra prove colore e fogli di stampa potrebbe non essere sempre precisa al 100%, anche
se vengono eseguite tutte queste operazioni.
Questa situazione è dovuta al fatto che, specialmente nell’ambiente di stampa offset9, l’unità per
prove colore utilizza inchiostri diversi e potrebbe eseguire la stampa su un tipo di carta diverso da
quello utilizzato nella produzione finale sulla macchina da stampa offset. Su una carta patinata di
elevata qualità è ad esempio possibile produrre colori più intensi rispetto a quelli ottenuti su carta
non patinata di tipo più economico. Se una prova colore viene eseguita su carta patinata e il prodotto
finale viene creato su carta non patinata, può risultare difficile ottenere una corrispondenza precisa
dei colori in fase di stampa. Per informazioni più dettagliate sulle prove colore, scaricare il documento
ABC’s of Proofing (ABC delle prove colore) dal sito Web www.efi.com.
È possibile misurare la densità dell’inchiostro applicato alla carta con un densitometro, che consente
all’operatore di stampa di garantire uniformità da un foglio all’altro e anche da un lavoro all’altro,
specialmente per la ristampa di un lavoro. Per ulteriori informazioni sugli strumenti di misurazione
del colore, vedere il capitolo 3.
Anche se sono disponibili standard uniformi relativi agli inchiostri per la stampa offset, esistono
tuttavia standard non uniformi relativi agli inchiostri per la stampa a getto di inchiostro prodotti da
fornitori diversi. I risultati dei toner variano anch’essi da un produttore all’altro o da una partita di
inchiostro all’altra. Tipi di inchiostro diversi possono inoltre determinare percentuali di assorbimento
diverse, che causano a loro volta variazioni di colore da un tipo di carta a un altro. I driver di stampa
(le istruzioni che collegano il software per la creazione dei documenti e l’hardware di stampa) per
le stampanti a getto di inchiostro dispongono in genere di un’opzione che è possibile selezionare
per specificare il tipo di carta. Questa opzione consente di ridurre la variabilità. Le stampanti a
getto d’inchiostro consentono una riproduzione precisa dei colori in modo relativamente stabile.
Tale stabilità facilita la creazione di un processo di gestione del colore affidabile nella catena di
distribuzione del colore.
Come si può notare, affinché il risultato soddisfi le aspettative del cliente, risulta essenziale il
coordinamento tra l’autore del file originale e le varie fasi di elaborazione del lavoro nell’intera
catena di distribuzione del colore.
ABC del colore
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Misurazione del colore
Parallelamente all’arte del design e alla scelta dei colori giusti, esiste una scienza
del colore che ne consente la misurazione. Il risultato della misurazione scientifica
del colore consente un maggiore controllo del processo di produzione della
stampa. Grazie alla conversione del colore in calcoli matematici basati sui
dati generati dai dispositivi di misurazione, l’operatore di stampa non deve
effettuare una valutazione visiva del foglio stampato per verificare in modo
approssimativo se l’aspetto risulta soddisfacente.
10. www.istockphoto.com, cercare il termine “CMYK printing color bar”
11. www.AltonaTestSuite.de
12. www.gwg.org
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ABC del colore
Misurazione del colore
Per misurare le caratteristiche del colore vengono utilizzati tre dispositivi diversi, ognuno dei quali
svolge un ruolo specifico durante il design e il processo di produzione: colorimetro, spettrofotometro
e densitometro. Gli strumenti per la misurazione del colore sono in grado di ricevere i dati relativi
al colore nello stesso modo in cui gli occhi recepiscono il colore, ovvero raccogliendo e filtrando la
luce riflessa da un oggetto indipendentemente dal fatto che si tratti di un fiore o di un foglio di carta
stampato con inchiostri per la stampa offset. Il dispositivo di misurazione trasforma tuttavia il colore
in un valore numerico che consente di analizzare in modo scientifico la qualità di un oggetto a colori
specifico. Di seguito viene riportata una breve descrizione di questi dispositivi.
Colorimetri
I colorimetri misurano i colori utilizzando filtri per determinarne la natura. Nel mondo della comunicazione
grafica i colorimetri vengono utilizzati nella maggior parte dei casi per calibrare le periferiche di output,
inclusi monitor, stampanti e anche proiettori LCD. A volte è possibile utilizzare un colorimetro anziché
uno spettrofotometro, ma non è altrettanto preciso.
Spettrofotometri
Gli spettrofotometri misurano le riflessioni della lunghezza d’onda. Una sorgente luminosa attraversa
o illumina in superficie l’elemento misurato, ad esempio un foglio stampato, e un rilevatore individua
la quantità di luce assorbita dall’area del foglio misurato. Questo assorbimento viene quindi convertito
in un numero che può essere analizzato da un computer. Gli spettrofotometri sono considerati la
tecnologia più precisa disponibile per la misurazione delle caratteristiche del colore. Un esempio
è rappresentato dallo spettrofotometro EFI ES-1000.
Densitometri
I densitometri misurano la densità del colore. Questi strumenti vengono spesso utilizzati nella stampa
offset. Poiché gli inchiostri corrispondono a standard noti, un densitometro consente di controllare
la quantità di inchiostro presente su una pagina e il colore risultante. Gli standard di colore, ad
esempio quelli forniti da Pantone, includono la densità dell’inchiostro tra le specifiche del colore.
ABC del colore
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Calibrazione, creazione di profili e misurazione
Patch del profilo
di stampa alla
stampante da
Colour Profiles
Suite
Misurare le patch
con ES1000
Usare Profile Inspector
per accettare il profilo
Caricare
profilo in
Fiery
Mantenere i
colori tramite la
calibrazione
Fiery
Per garantire sempre la generazione di colori precisi e uniformi è fondamentale mantenere un
ambiente affidabile per la gestione del colore. A tale scopo è indispensabile eseguire la calibrazione,
la creazione di profili e la misurazione delle periferiche di stampa. Attualmente sono disponibili varie
soluzioni economiche che combinano tutto l’hardware e il software essenziale per queste attività.
Per ottenere risultati positivi è importante che tutti gli elementi inclusi nella catena di distribuzione
del colore comunichino correttamente o siano integrati l’uno con l’altro.
La calibrazione è un processo che consente di ripristinare uno standard noto nella periferica di
stampa. La frequenza di calibrazione necessaria varia in base all’ambiente di stampa e ai relativi
standard di qualità associati. In alcuni ambienti, gli operatori eseguono la calibrazione delle periferiche
su base giornaliera oppure quando iniziano un nuovo lavoro o utilizzano un tipo di carta diverso
nell’ambiente di produzione. In altri casi è possibile che le periferiche vengano calibrate su base
giornaliera, settimanale o anche mensile.
Quando si esegue la calibrazione di determinate periferiche di stampa, come i sistemi che utilizzano
Fiery, non è necessario controllarla con una soluzione per la creazione di profili al fine di ottenere
colori uniformi e/o precisi. In altri sistemi che non sono dotati delle funzionalità Fiery è importante
controllare i campioni del profilo destinati alla stampante mediante una soluzione per la creazione
di profili, ad esempio EFI Color Profiler Suite. La creazione di profili viene utilizzata per caratterizzare
la stampante e garantire una riproduzione del colore ottimale. La calibrazione consente di
reimpostare la stampante sullo stato ottimale desiderato.
Le soluzioni per la creazione di profili generano quindi i profili ICC che caratterizzano la periferica,
consentendo una migliore comprensione delle relative funzioni di gestione del colore. I profili ICC
offrono un formato interpiattaforma che garantisce un colore uniforme indipendente dalla periferica
nell’intera catena di distribuzione del colore. I produttori forniscono in genere periferiche di stampa
con profili predefiniti, ma molti operatori scelgono di sviluppare profili personalizzati al fine di ottenere
migliori risultati cromatici per caratteristiche specifiche della carta o della periferica di stampa.
Un dispositivo per la misurazione del colore legge i campioni o lo schema di prova. Poiché gli
spettrofotometri, come ES-1000, sono i dispositivi più precisi in assoluto, in genere producono i
risultati migliori. I risultati del campione o dello schema di prova su schermo vengono confrontati
con i valori numerici associati allo schema di prova. Una soluzione come Profile Inspector inclusa in
EFI Color Profiler accetta quindi il profilo, che viene caricato in una periferica di stampa, ad esempio
Fiery. Questo processo consente alla periferica di stampa di mantenere la precisione del colore.
18
ABC del colore
Colore preciso e uniforme
Quando si utilizza una soluzione di gestione
del colore integrata in un ambiente di stampa
digirtale, questi passaggi possono essere
spesso consolidati come mostrato nella figura a
destra. Le patch del profilo vengono stampate,
misurate e caricate sul RIP. Quando vengono
generati i profili, viene incorporato anche il
target di calibrazione; ciò significa che una
singola patch serve sia per la creazione di profili
che per la calibrazione costante del dispositivo,
semplificando il processo.
Perché è importante la creazione di profili?
Nelle fasi iniziali della catena di distribuzione del colore, i profili consentono ai designer e ad altri
utenti di prevedere con maggiore precisione il risultato della riproduzione dei colori nelle fasi
successive del processo. Grazie a questo tipo di controllo all’interno della catena di distribuzione
del colore, è possibile risparmiare tempo e ridurre gli sprechi nel corso del lavoro.
Oltre ai colorimetri, agli spettrofotometri e ai densitometri sono disponibili altri strumenti, metriche
e componenti che facilitano la creazione di profili. Tali strumenti includono barre colori, serie di test
e tolleranze per il colore, come Delta E.
Barre colori
All’interno di un foglio stampato viene inclusa spesso una barra colori. Tale barra contiene piccoli
campioni di colori uniforme e gradazioni di colore e viene stampata nell’area di ritaglio all’esterno
dell’area dell’immagine. Le barre colori possono essere utilizzate per molti scopi. Ad esempio, è
possibile utilizzarle per determinare la precisione del colore in base a un determinato standard o
la precisione di una prova colore rispetto alla stampa finale. Le barre colori possono anche essere
usate per misurare l’uniformità, da un lavoro all’altro nel caso della ristampa di un lavoro o tra due
stampanti simili, durante un lungo processo di stampa.
Le barre colori sono disponibili presso vari produttori, inclusi IDEAlliance (distribuzione gratuita)
e iStockPhoto10. Molti pacchetti di imposizione includono inoltre barre colori nei relativi modelli di
imposizione. Un’altra opzione supportata dagli standard del settore è Ugra/FOGRA Media Wedge
CMYK, che controlla la qualità delle prove colore digitali. Questa opzione può essere utilizzata anche
come strumento di controllo digitale per monitorare l’effetto dell’imaging in modalità CMYK e altri
lavori di prestampa. I valori tonali CMYK di Ugra/FOGRA Media Wedge sono basati su standard
ISO. È possibile acquistare Ugra/FOGRA Media Wedge da FOGRA.
ABC del colore
19
Serie di test
Dopo aver ottenuto una catena di distribuzione del colore calibrata è possibile eseguire un altro
livello di test per ambienti in cui il colore è estremamente importante. Altona Test Suite11 è una
serie di test che è possibile utilizzare come controllo tecnico relativo a un lavoro da stampare. Ad
esempio, è in grado di determinare se un RIP gestisce con precisione oggetti PDF/X complessi
quali trasparenze e sovrastampe. Questa serie di test è stata sviluppata grazie alla cooperazione
dell’associazione tedesca Bundesverband Druck und Medien (bvdm), l’European Color Initiative
(ECI), EMPA/Ugra in Svizzera e FOGRA Graphic Technology Research Association. Viene spesso
aggiornata e ristrutturata per operazioni di stampa offset, digitale, dei giornali o di rotocalcografia
in conformità agli standard ISO, nonché per varie periferiche di stampa. L’Altona Test Suite Kit,
che include campioni di riferimento per diversi tipi di periferiche di stampa, può essere acquistato
online. Confrontando il risultato di stampa con il campione di riferimento mediante un spettrofotometro,
gli utenti possono identificare e risolvere problemi relativi alla stampa a colori e di altro tipo.
Ghent Workgroup12 è un altro gruppo che pubblica serie di test. Si tratta di un gruppo internazionale
costituito da un insieme di associazioni ed esperti del settore che mirano a stabilire e condividere
le specifiche del processo per ottenere prestazioni migliori nei flussi di lavoro per le arti grafiche.
Il sito Web dell’organizzazione include specifiche, file di installazione (impostazioni dell’applicazione),
serie di test, documenti e altro materiale di supporto.
Queste e altre serie di test che è possibile ottenere dai produttori delle macchine garantiscono la
conformità del risultato di stampa agli standard ISO e di altro tipo per lavori in cui il colore risulta
determinante, nonché l’uniformità nell’ambito della catena di distribuzione del colore.
Tolleranze per il colore: Delta-E
La misurazione del colore nel risultato di stampa è utile, ma come è possibile utilizzare i dati raccolti?
E come è possibile individuare eventuali problemi? Il termine Delta-E, utilizzato comunemente
nell’ambito della gestione del colore, consente di rispondere a queste domande. Si tratta di un
numero singolo o metrica che rappresenta la “distanza” tra due colori. Tale numero viene utilizzato
dagli utenti per identificare i limiti dei flussi di lavoro e rispettare i valori previsti. Delta-E consente ai
componenti della catena di distribuzione del colore di misurare la differenza tra una prova colore e il
prodotto finale stampato oppure di controllare se si è verificato lo spostamento del colore generato
da una periferica di stampa specifica. Consente inoltre agli utenti di determinare l’efficacia di un
profilo specifico per la stampa o le prove colore. Sono disponibili vari tipi di Delta-E, tra cui DEab,
DE94, DE_CMc e DE2000. Per effettuare confronti accurati è importante conoscere la misurazione
Delta-E da utilizzare.
È consigliabile utilizzare Delta-E come misurazione relativa. Un Delta-E accettabile varierà notevolmente
in base all’ambiente di stampa, all’importanza che riveste il colore per il lavoro specifico e ad altri fattori.
L’occhio umano non è in grado di rilevare differenze di Delta-E al di sotto di una misurazione
approssimativamente pari a 2. In ambienti quali le stampanti laser, un Delta-E da 6 a 8 è perfettamente
soddisfacente e rappresenta il livello spesso raggiungibile. La maggior parte delle tipografie considera
accettabile un intervallo Delta-E compreso tra 2 e 4.
20
ABC del colore
Visione globale della catena di distribuzione del colore
Una catena di distribuzione del colore funzionale include più parti mobili di quelle che potrebbero
risultare ovvie da una prospettiva di alto livello. Per ottenere colori perfetti è fondamentale acquisire
una visione globale di tutte le parti mobili e della loro cooperazione. Si consideri ad esempio una
brochure di marketing. Il processo di creazione inizia dal proprietario del marchio, che può creare
parte del contenuto, fornire immagini e spesso specificare elementi della brochure tra cui i colori
da utilizzare. Il progetto può quindi essere affidato a uno studio di grafica o un’agenzia pubblicitaria
e infine a un fornitore di servizi di stampa per la produzione. È inoltre possibile che venga coinvolta
nel processo un’azienda specializzata nella prestampa, sebbene questo passaggio sia meno frequente
a causa della crescente digitalizzazione e automatizzazione dei flussi di lavoro di produzione.
Nel mondo digitale, spesso le tipografie eseguono internamente le attività di prestampa anziché
affidare in outsourcing tali funzioni ai centri di prestampa.
Ognuno di questi componenti svolge un ruolo essenziale nella catena di distribuzione del colore.
Gli errori relativi al colore in qualsiasi fase della catena di distribuzione influiscono sulla qualità globale
del processo. Per tale motivo, la calibrazione delle periferiche in conformità a uno standard comune,
indipendentemente dalla sede di installazione, svolge un ruolo fondamentale per la fedeltà del colore
durante l’intero processo di produzione. Nel caso di processi di grandi dimensioni o distribuiti,
la catena di distribuzione del colore può inoltre includere una piattaforma di produzione distribuita.
È possibile che i lavori di stampa vengano ristampati successivamente con la stessa stampante o
con una stampante diversa, con l’ulteriore difficoltà di dover mantenere un colore di buona qualità
durante l’intero ciclo di vita del progetto di stampa. Mediante una gestione efficiente della catena
di distribuzione del colore, il materiale stampato risulterà identico indipendentemente da quando,
da dove o da chi venga stampato.
Come affermato in precedenza, fortunatamente si sta verificando una crescente digitalizzazione della
catena di distribuzione e pertanto è diventato più facile garantire l’uniformità in tutti questi diversi
aspetti. I processi digitali sono più facili da sottoporre a controlli uniformi dei processi. In caso di
applicazione uniforme e rigorosa di controlli di processo quali la calibrazione, l’utilizzo corretto delle
barre colori e la misurazione del risultato di stampa in base a uno standard, il risultato finale sarà un
colore perfetto.
ABC del colore
21
04
Ruolo del RIP nella creazione
di colori perfetti
I processori di immagini raster (RIP) controllano le periferiche di stampa e
per prove colore. Sono diventati sempre più sofisticati e svolgono un ruolo
significativo nella catena di distribuzione del colore in quanto elaborano file
per la stampa su unità di output digitali o per stampa offset, inclusi sistemi
per prove colore e CTP o periferiche di stampa digitali. Un RIP efficiente
include capacità quali una gestione del colore conforme agli standard ICC e
l’integrazione di profili e flussi di lavoro al fine di assicurare risultati ottimali.
Non è in grado di operare come applicazione isolata senza strumenti proprietari.
I RIP devono essere utilizzati come strumento conforme agli standard di
settore della catena di distribuzione del colore, integrandosi facilmente in
qualsiasi ambiente di produzione e facilitando lo scambio dei profili di colore
tra i vari componenti di tale catena, compresi designer, agenzie, operatori di
prestampa e fornitori di servizi di stampa.
Tenere presente che i pacchetti di creazione grafica consentono agli utenti di
creare file la cui stampa può risultare estremamente complessa. Molti designer
non dispongono inoltre di una conoscenza approfondita del processo di stampa
e non si rendono conto che i loro design creano problemi di produzione. Un RIP
efficiente consente almeno di adattare queste creazioni complesse, pertanto il
prodotto finale stampato corrisponde esattamente allo stile di design. Amplia inoltre
la gamma dei tipi di file che è possibile accettare nel processo di produzione
ed è in grado di gestire colori speciali o tinte piatte, nonché di elaborare
correttamente sovrastampe e trasparenze.
22
ABC del colore
Profili Device Link: il software per la creazione di profili è inoltre in grado di generare profili Device
Link. Un profilo Device Link consente di salvare e memorizzare una serie di profili corrispondenti
a una configurazione specifica, risparmiando tempo nella preparazione e nell’elaborazione dei file.
Sono particolarmente utili nel caso in cui venga utilizzata costantemente la stessa configurazione
specifica. I profili Device Link possono essere necessari per vari scopi, ad esempio quando un’applicazione
scanner non consente di incorporare il profilo di origine nel documento contenente l’immagine
creata. La memorizzazione del profilo dello scanner elimina la necessità di richiedere il profilo di
origine appropriato ogni volta che l’utente desidera eseguire la stampa con una configurazione che
implica l’utilizzo di tale scanner. È inoltre possibile che un utente desideri visualizzare l’aspetto di
un’immagine acquisita quando viene stampata utilizzando una stampante specifica, oppure che
desideri esaminare molte immagini acquisite con lo stesso scanner in momenti diversi prima di
stampare l’immagine finale. Poiché vengono utilizzate sempre le stesse periferiche, l’applicazione
di grafica visualizza un elenco di profili Device Link creati in precedenza dall’utente per varie
configurazioni, consentendo di selezionare il profilo Device Link appropriato per l’attività corrente.
Un RIP efficiente supporta i profili Device Link.
Tinte piatte o colori speciali: la produzione accurata di tinte piatte o colori speciali è un requisito
chiave per la catena di distribuzione del colore. Nel processo di prova colore o di stampa digitale,
le tinte piatte o i colori speciali vengono spesso simulati utilizzando una corrispondenza CMYK,
mentre nei processi di stampa offset è possibile utilizzare inchiostri speciali. Alcuni RIP consentono
la memorizzazione di tinte piatte o colori speciali come valori separati in modo da poterli convertire
in valori CMYK per le prove colore o per la stampa su una periferica di stampa digitale. Questa
funzionalità consente una migliore corrispondenza del colore tra sistemi diversi.
Sovrastampa: per sovrastampa si intende un oggetto stampato sopra un altro. Questo processo non
è immediato. Se il processo di stampa è controllato direttamente dal programma di impaginazione
per ogni separazione dei colori, le singole separazioni arrivano al RIP contenente tutte le informazioni
necessarie per la sovrastampa. Il RIP riassembla le separazioni in un file, quindi utilizza il sistema
per la gestione del colore al fine di eseguire la conversione nello spazio colore appropriato. Un RIP
efficiente è in grado di gestire tutte queste operazioni per fornire un foglio stampato accurato.
Trasparenza: i designer creano spesso immagini complesse disposte in livelli con un determinato
grado di trasparenza. Quando viene creato un oggetto o viene applicato un riempimento, questi
elementi risultano pieni per impostazione predefinita, ovvero con un’opacità pari al 100%. La maggior
parte dei programmi di grafica consentono di variare l’opacità per ogni elemento o livello dal 100%
(completamente opaco) allo 0% (completamente trasparente). La riduzione dell’opacità consente
di visualizzare l’immagine sottostante attraverso la superficie dell’oggetto. Per una stampa corretta
è necessario “unire” i livelli creati e il RIP deve essere in grado di convertire la trasparenza e gli
oggetti sovrapposti in modo da ottenere un rendering accurato dei colori.
Trapping: Quando in un documento di stampa offset vengono utilizzati più colori di inchiostro sulla
stessa pagina, è necessario allineare perfettamente ogni colore con quelli a cui si sovrappone, in modo
da nascondere il punto di unione. Poiché è impossibile garantire la registrazione esatta di ogni oggetto
su ogni foglio di carta introdotto in una macchina da stampa, possono verificarsi errori di registrazione
dei colori, causando spaziature indesiderate. Il software di trapping consente una leggera espansione
dell’oggetto in modo che si sovrapponga a un altro oggetto di diverso colore. Questa funzionalità
rimuove gli inchiostri sottostanti per impedire la miscelazione indesiderata dei colori, compensando
potenziali errori di registrazione che potrebbero verificarsi durante il processo di stampa.
È possibile eseguire manualmente il trapping con il relativo software oppure mediante un flusso di
lavoro automatizzato durante il processo di prestampa. Un RIP sofisticato è in grado di analizzare i
documenti ed eseguire automaticamente la funzione di trapping, senza che l’utente debba specificare
manualmente le regole del trapping.
ABC del colore
23
05
Suggerimenti per la generazione
di colori perfetti
Dopo aver illustrato le caratteristiche del colore e il ruolo dei vari elementi
nella catena di distribuzione del colore, di seguito verranno forniti alcuni
suggerimenti e consigli fondamentali per la produzione di colori perfetti.
24
ABC del colore
Suggerimenti per la generazione di colori perfetti
1. La buona qualità del colore inizia dalla calibrazione di tutte le periferiche incluse nella catena
di distribuzione del colore. È consigliabile calibrare le unità almeno una volta al mese per
assicurarsi che non si siano verificati degli spostamenti.
2. È consigliabile creare un profilo ICC personalizzato per ogni periferica della catena di distribuzione
del colore. Questo processo garantisce la conversione precisa e automatica dei valori cromatici
da una periferica a un’altra, riducendo al minimo i tempi e gli sprechi durante il processo di
produzione. È possibile definire un profilo Device Link per collegare le unità comunemente utilizzate
nel processo di produzione, senza dover specificare ogni volta i singoli profili delle periferiche.
3. La carta, gli inchiostri e il toner influiscono sul risultato finale del colore. La creazione dei singoli
profili delle unità per ogni tipo di carta, inchiostro e/o toner utilizzato garantisce una maggiore
uniformità finale. Se ad esempio una prova colore viene generata su carta patinata lucida, ma il
prodotto finale viene realizzato su carta non patinata opaca, questi profili personalizzati sono in
grado di produrre un risultato più uniforme.
4. La calibrazione e la creazione di profili per i monitor rappresentano un prerequisito assoluto per
l’utilizzo efficiente di metodi per prove colore a video (elettroniche). Senza una preparazione
adeguata, la visualizzazione del colore sui monitor può variare notevolmente. Una prova visualizzata
su un monitor che non è stato calibrato per garantire l’uniformità con il resto della catena di
distribuzione del colore deluderà sicuramente l’utente finale. L’utilizzo di un monitor calibrato
durante il processo di design consente di ottenere una migliore corrispondenza tra le aspettative
del designer e il risultato finale del progetto.
5. Le tinte piatte possono comportare tempi e costi aggiuntivi per un progetto di stampa. Non tutte
le tinte piatte sono riproducibili fedelmente con la quadricromia CMYK. È consigliabile che i designer
e le tipografie valutino attentamente i colori da utilizzare tenendo conto del budget di progetto
e dei risultati desiderati. Sono disponibili numerosi strumenti che consentono agli utenti di
determinare se un colore speciale è riproducibile fedelmente mediante una corrispondenza
CMYK. Spesso è necessario utilizzare le tinte piatte per ottenere una corrispondenza uniforme
di colori aziendali speciali e garantire l’assoluta uniformità del colore in un processo di stampa
distribuito.
6. La comunicazione tra tutti i componenti della catena di distribuzione del colore è fondamentale.
Tale comunicazione deve includere la condivisione dei profili ICC, decisioni concordate relative
alla carta, ai tipi di inchiostro e ai modelli per prove colore e altri punti. In questo modo è
possibile produrre colori uniformi di qualità nell’ambito di geografie e tipi di tecnologie di output
notevolmente variabili.
7. L’utilizzo di un RIP efficiente nel processo di produzione rappresenta un elemento critico nella
catena di distribuzione del colore. Esso consente di risolvere numerosi problemi relativi al colore
riducendo le esigenze di formazione. L’uniformità delle impostazioni all’interno del RIP è essenziale
per ottenere colori noti e ripetibili.
8. È importante incorporare gli strumenti di misurazione del colore appropriati al fine di garantire
una comunicazione accurata tra tutti i componenti della catena di distribuzione del colore.
ABC del colore
25
06
Soluzioni, servizi e supporto
EFI per il colore
EFI rappresenta l’unico fornitore di soluzioni, servizi e supporto riguardanti
tutti gli aspetti della catena di distribuzione del colore. Come illustrato nella
figura seguente, questo approccio one-stop-shop (“sportello unico”) garantisce
colori uniformi e precisi in ogni momento e in ogni Paese del mondo. Inoltre,
garantisce supporto in tempo reale e un elevato ritorno sul capitale investito.
26
ABC del colore
Soluzioni EFI
Soluzioni Fiery per le arti grafiche e la produzione
Le soluzioni Fiery® per le arti grafiche e la produzione garantiscono potenza, prestazioni e velocità
per ambienti di stampa professionali. I prodotti offrono un risultato dai colori impeccabili, un ampio
supporto per la stampa dei dati variabili e una perfetta gestione dei flussi di lavoro. Le soluzioni
Fiery per la produzione e le arti grafiche soddisfano le esigenze di ambienti mission-critical, quali
centri stampa professionali per le arti grafiche, società di design, tipografie e centri di prestampa.
Le soluzioni EFI specifiche per la catena di distribuzione del colore sono le seguenti:
t EFI Fiery ColorWise®: è il sistema per la gestione del colore che ne garantisce la precisione su
piattaforme e applicazioni diverse e su tutti i tipi di supporto. ColorWise offre agli utenti inesperti
colori eccezionali “out-of-the-box” senza necessità di ulteriori configurazioni e agli utenti esperti
il massimo controllo sulla qualità del colore grazie a una serie di strumenti avanzati di precisione.
t Spot-On: consente agli utenti di creare una corrispondenza precisa dei colori aziendali e di altre
tinte piatte in un flusso di lavoro automatico indipendente dall’applicazione. Permette inoltre
di gestire i colori con nome sul controller Fiery, inclusi tutti i nomi PANTONE, HKS, Toyo e DIC,
nei documenti PostScript o PDF. Oltre a gestire i colori “con nome”, Spot-On crea un elenco di
colori “sostitutivi”. Quando i colori con nome vengono specificati in un documento mediante i
relativi valori RGB o CMYK, vengono sostituiti automaticamente con un colore diverso (colore
sostitutivo) proveniente dal dizionario dei colori Spot-On che include i valori CMYK.
t Trapping automatico Fiery: questa funzionalità consente di ottenere risultati professionali senza
conoscere in maniera approfondita le regole del trapping. Corregge automaticamente gli errori
di registrazione delle stampanti gestite da Fiery per documenti compositi o separati.
Catena di distribuzione del colore – Sincronizzazione
Ogni prova colore viene verificata
mediante spettrofotometria su
scheda o esterna…
…e i valori L*a*b misurati
vengono caricati su un
server Web
Proprietario
marchio Cliente
centri stampa
XF-Satellite
Grafica per flotte
XF-Satellite
Periferica per
formati di grandissime dimensioni
Agenzia
Colorproof eXpress
Impianto di
produzione
Colorproof XF
Strumento per la
creazione
Fiery XFdi
Periferica per
grandi formati
Periferica per
grandi formati
Periferica Fiery
Periferica per
grandi formati
Periferica per
formati di grandissime dimensioni
Servizi di certificazione per prove
basate sul Web
ABC del colore
27
t Server e controller Fiery: includono il supporto per i profili ICC.
t Supporto per i profili Device Link di EFI: offre agli utenti avanzati il controllo completo sulle conversioni
dei colori tra uno spazio colore e la stampante gestita da Fiery. Consente agli utenti di stabilire
l’esatta trasformazione del colore e la successiva qualità finale desiderata.
t Sovrastampa composita di CMYK e tinte piatte: consente l’utilizzo di un flusso di lavoro PDF per i
documenti che includono sovrastampa e trasparenze. Senza il supporto per un flusso di lavoro PDF,
i designer devono inviare i lavori come file nativi (ad esempio, Adobe® InDesign o QuarkXPress)
con le separazioni colore attive. In un mondo che si sta orientando verso flussi di lavoro PDF,
questo approccio risulta scomodo e richiede al RIP una maggiore quantità di tempo e di risorse.
t Fiery: è uno dei pochi color server del settore che ha superato i test dell’Altona Test Suite, ha ottenuto
la conformità agli standard Altona/Ghent, offre il supporto Media Wedge Control Strip e supporta
il l’intento di output PDF/X.
EFI Fiery XF
Per le aziende con esigenze di stampa particolari, il RIP di produzione EFI Fiery XF consente alle
stampanti a base di acqua, solventi, solventi ecologici e UV di aumentare la produttività creando
tuttavia colori di elevata qualità che ravvivano le immagini. Supportato da Bestcolor® Technology e
basato su Colorproof™ XF, il RIP ad alta velocità offre inoltre le prestazioni migliori rispetto a tutte
le stampanti principali quali VUTEk® di EFI, HP, Epson, Canon, Mimaki, Mutoh e Roland. Le tre
configurazioni e il flusso di lavoro automatizzato consentono alle società di gestire la produzione di
volumi elevati con tempi di consegna ristretti, indipendentemente dai livelli di competenza dei dipendenti.
EFI MicroPress
MicroPress è un sistema per la produzione di documenti digitali basato su raster ad alte prestazioni
per ambienti di stampa su richiesta con volumi medio-alti che producono documenti complessi a
colori e in bianco e nero per le basse tirature. La soluzione offre un’interfaccia intuitiva, la migliore
architettura del settore, strumenti per le modifiche dell’ultimo minuto, automazione dei flussi di
lavoro e altre funzionalità per l’aumento della produttività.
EFI Fiery Central
Fiery Central è una potente soluzione modulare per flussi di lavoro di produzione basati su PDF,
progettata per ambienti di stampa su richiesta con volumi medio-alti che desiderano aumentare il
proprio lavoro, ridurre i tempi di consegna e ottenere il massimo ritorno sul capitale investito nelle
attrezzature. La soluzione è disponibile in tre componenti modulari: Fiery Central Focus, Fiery Central
Flow e Fiery Central Balance per funzioni quali la suddivisione dei lavori e il bilanciamento del carico
per aumentare la produzione e altre funzionalità avanzate di prestampa.
Fiery Colour Profiler Suite
EFI Color Profiler Suite è la soluzione perfetta per la creazione di profili in qualsiasi ambiente di stampa
ed è particolarmente adatta per stampanti gestite da server EFI. Gli strumenti di gestione del colore
integrati garantiscono un controllo totale della qualità del colore nel flusso di lavoro per la stampa
a colori. Questa suite flessibile è basata sulle soluzioni di gestione del colore EFI con posizione di
leader del mercato utilizzate dai professionisti del colore più esigenti. Le sue funzionalità includono:
t
t
t
t
t
t
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Creazione di profili per le stampanti
Creazione di profili per i monitor
Creazione di profili Device Link
Controllo dei profili
Modifica dei profili
Verifica dei colori
ABC del colore
Poiché questi strumenti risiedono in un’unica suite di gestione del colore integrata garantendo pertanto
la compatibilità tra applicazioni, non è necessario cambiare dispositivi di misurazione o aprire pacchetti
software diversi. La soluzione consente inoltre di personalizzare le preimpostazioni della stampante,
semplificando le operazioni grazie alla perfetta integrazione della suite con i server EFI. È possibile
scaricare una demo di Color Profiler Suite all’indirizzo http://www.efi.com/products/production/fiery/
measurement/color-profiler-suite/demos.asp.
Spettrofotometro EFI ES-1000
Ottenere colori prevedibili è una delle sfide principali per ogni azienda. Lo spettrofotometro ES-1000
è un dispositivo portatile per la misurazione del colore che consente di risolvere questo dilemma
offrendo una gestione del colore rapida, accurata e flessibile. Inoltre, genera colori della massima
qualità, con conseguente risparmio di tempo e denaro preziosi per l’azienda. Il dispositivo misura
e genera inoltre valori precisi relativi alle tinte piatte per elementi complessi quali i logo dei marchi
e la carta intestata, acquisendo i colori da un campione fisico e includendoli nella libreria di tinte
piatte del server. Questo processo consente una riproduzione rapida e semplice dei colori speciali.
EFI Colorproof XF
EFI Colorproof™ XF offre una soluzione versatile per le prove colore, la produzione di grandi formati
e la stampa fotografica che combina gli ultimi sviluppi tecnologici relativi al colore con hardware pronto
per l’uso conforme agli standard del settore. Tale combinazione garantisce un flusso di lavoro rapido
e flessibile, potenza, espandibilità e convenienza. Il pacchetto di base include EFI™ Colorproof XF
Server, un numero illimitato di Client Option (Opzione Client) e Printer Option M (Opzione Stampante M).
Mediante l’aggiunta di opzioni di output e di produzione supplementari, la soluzione è in grado di
soddisfare le crescenti esigenze aziendali. EFI Colorproof XF è adatto per servizi di stampa digitale,
commerciale e ibrida, fornitori di servizi di prestampa, editori, agenzie pubblicitarie e fotografi.
EFI Colorproof eXpress
EFI Colorproof eXpress è la nuova soluzione Proofing to Go™ perfetta per le piccole imprese con
budget limitati e operatori inesperti che desiderano una soluzione rapida, semplice ed efficiente
senza necessità di ulteriori configurazioni per stampe di convalida e prove colore contrattuali su
stampanti a getto d’inchiostro, laser e LED. Supporta standard di mercato aperti, integrandosi
facilmente nei flussi di lavoro basati su tali standard. EFI Colorproof eXpress gestisce il colore in
base ai profili ICC riconosciuti a livello internazionale consentendo agli utenti di creare prove colore
con controllo del colore nell’intero processo di prestampa e stampa.
Opzione XFlow per EFI Fiery XF ed EFI Colorproof XF
EFI XFlow, un’opzione per Fiery XF e Colorproof XF, consente alle aziende di gestire in modo efficiente
formati di file e livelli di qualità dei lavori diversi. Offre uno strumento potente che prepara i lavori
per la stampa in modo rapido, semplice e accurato, indipendentemente dal formato e dal livello
di qualità. Consente inoltre ai fornitori di servizi di stampa di sfruttare al meglio la possibilità di
ottenere automaticamente risultati uniformi per lavori nuovi e ripetuti. XFlow viene utilizzato dalle
stampanti per formati di grandi e grandissime dimensioni e in altre operazioni di stampa digitale
Questa soluzione offre un’eccellente gestione del colore, garantendo colori precisi in ogni stampa
indipendentemente dal grado di complessità.
ABC del colore
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Servizi EFI
Al fine di garantire i massimi livelli di soddisfazione del cliente, EFI offre servizi di formazione,
professionali e di prove colore per soddisfare esigenze aziendali specifiche e informare le aziende su
come ottenere il massimo rendimento del capitale investito in hardware e software EFI. Di seguito
viene riportata una breve descrizione di questi servizi.
EFI Educational Services: servizi di formazione che offrono corsi a livello mondiale per partner e canali
OEM allo scopo di formare gli utenti che utilizzano, vendono e supportano le tecnologie di stampa
EFI. Per esempio, sul sito How-To di EFI http://www.efi.com/support/production/fiery/production/
how-to/ è disponibile una serie di preziosi strumenti per sfruttare al meglio le potenzialità di Fiery
e delle numerose funzionalità relative al colore descritte in questa guida.
EFI Professional Services: servizi professionali che offrono corsi standard e personalizzati sulla
distribuzione e sul funzionamento della tecnologia EFI. Questi servizi includono corsi di ottimizzazione,
implementazione, personalizzazione e reporting per soluzioni EFI di gestione della stampa.
EFI Proofing Services con corsi di EFI Color Academy: corsi che spiegano alle aziende come utilizzare
e integrare in modo efficiente i prodotti EFI nei propri ambienti mediante Bestcolor® Technology. Questi
servizi includono inoltre EFI-fogra·cert, una certificazione che attesta la capacità acquisita da rivenditori
e consulenti specializzati nel configurare sistemi standardizzati utilizzando EFI Colorproof™ XF
per produrre prove compatibili. Questi servizi includono anche EFI Bestcolor Knowledge Center,
una risorsa gratuita, con suggerimenti per il testing, lo sviluppo, la distribuzione e il supporto dei
prodotti EFI mediante Bestcolor Technology. Il Knowledge Center è disponibile all’indirizzo http://
www.efi.com/services/proofing-services/knowledge-center.asp.
Supporto tecnico EFI
Un altro elemento fondamentale per garantire la soddisfazione del cliente è la capacità di fornire
rapidamente assistenza. EFI offre un’ampia gamma di piani di supporto tecnico per rivenditori,
distributori e utenti finali, compresi assistenza telefonica e online nonché tecnici per interventi sul
posto. Sono inoltre disponibili contratti di manutenzione per il software e contratti di assistenza per
consentire alle aziende di ricevere automaticamente nuovi aggiornamenti in modo semplice e rapido.
EFI fornisce anche informazioni online su requisiti di sistema, sicurezza, stampanti supportate e
collegamenti scaricabili per garantire la protezione delle risorse più preziose dei clienti.
Glossario
Colore additivo
Un modello cromatico additivo è basato sulla luce emessa direttamente da una sorgente o una qualsiasi
fonte di illuminazione. Nel processo di riproduzione additiva viene utilizzata in genere luce rossa, verde
e blu (RGB) per produrre gli altri colori. I monitor dei computer e i televisori rappresentano l’applicazione
più comune di colore additivo.
Luminosità
Dimensione di un colore che può variare da un grado minimo di intensità (scuro) a un grado massimo
di intensità (chiarissimo).
Calibrazione
Operazione che consente di controllare, regolare o standardizzare sistematicamente le prestazioni
di un’unità.
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ABC del colore
CIE
Organizzazione che convalida la definizione dei colori.
CMYK
Questo termine indica un modello cromatico sottrattivo che include i colori ciano, magenta, giallo e nero.
Barra colori
Barra contenente piccoli campioni di colori pieni e gradazioni di colore. Questa barra viene stampata
nell’area di ritaglio all’esterno dell’area dell’immagine per facilitare la misurazione offline o inline del
colore nel foglio stampato.
Gamut cromatico
Subset di colori che è possibile rappresentare con precisione in una determinata circostanza,
ad esempio all’interno di uno spazio colore specifico o mediante una periferica di stampa specifica.
Gestione del colore
Comunicazione dei dati associati necessari per la corretta interpretazione dei dati del contenuto a colori
e applicazione di conversioni dei dati relativi ai colori necessarie per creare le riproduzioni desiderate.
Modulo per la gestione del colore
Un modulo per la gestione del colore (CMM) garantisce la conversione dei colori. È incorporato in
applicazioni per arti grafiche, nel software, nel sistema operativo e nel driver per l’hardware. Utilizza i
profili per convertire i colori di uno spazio colore specifico in una determinata periferica e garantirne la
corrispondenza nell’ambito di un altro spazio colore o di un’altra periferica.
Catena di distribuzione del colore
Processo end-to-end per la creazione di colori perfetti, dal design alla produzione.
Colorimetro
Dispositivo in grado di identificare o caratterizzare i colori misurando le relative frequenze luminose.
CTP
Acronimo di Computer To Plate. Indica la generazione di una lastra di stampa direttamente da un file
digitale, senza l’utilizzo di pellicola nel relativo processo di produzione.
Delta-E
Numero singolo che rappresenta la differenza tra due colori. Un valore Delta-E minore di due risulta
indistinguibile all’occhio umano.
Densitometro
Strumento utilizzato per determinare il grado relativo di intensità dei colori scuri nel materiale
selezionato misurando la luce riflessa da una superficie, ad esempio da un foglio stampato.
Profilo Device Link
Termine che indica il salvataggio e la memorizzazione di una serie di profili corrispondenti a una
configurazione specifica.
Ghent Workgroup
Gruppo internazionale costituito da un insieme di associazioni ed esperti del settore che mirano a
stabilire e condividere le specifiche del processo per ottenere prestazioni migliori nei flussi di lavoro
per le arti grafiche.
ABC del colore
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GRACoL
Set di strumenti e standard per la stampa offset alimentata a fogli e a bobina, sviluppati da IDEAlliance.
Tonalità
Gradazione specifica di colore, ad esempio una sfumatura o una tinta.
ICC
Dispositivo che misura l’intensità della luce in base alla relativa lunghezza d’onda, e quindi il colore.
Profilo ICC
Profilo basato sugli standard scientifici sviluppati dall’organizzazione CIE che definisce i parametri
utilizzati per descrivere tutti i colori visibili. Un profilo ICC offre un formato di profilo interpiattaforma
che garantisce un colore uniforme indipendente dalla periferica nell’intero processo di produzione.
ISO
Gruppo che costituisce il maggiore sviluppatore ed editore di standard internazionali a livello mondiale.
Colore Pantone
Colore personalizzato o tinta piatta definiti dal sistema di misurazione Pantone.
Profile Connection Space (PCS)
Corrisponde a CIELAB (L*a*b*) o a CIEXYZ.
RGB
Modello cromatico additivo che utilizza i colori rosso, verde e blu.
RIP
Il termine Raster Image Processor (RIP) indica l’hardware e il software per la conversione di un file
in un formato raster di stampa.
Saturazione
Termine che indica la brillantezza della tonalità o la purezza del colore.
SNAP
Standard per la stampa di giornali mediante set di inchiostri SWOP.
Spettrofotometro
Dispositivo che misura l’intensità della luce in base alla relativa lunghezza d’onda, e quindi il colore.
Tinta piatta
Colore personalizzato o speciale che può essere stampato utilizzando particolari miscele di colore o
simulato mediante la quadricromia.
Colore sottrattivo
Modello utilizzato per miscelare vernici, tinte, inchiostri e coloranti naturali al fine di creare una
gamma di colori, ognuno dei quali viene prodotto dalla miscela assorbendo alcune lunghezze
d’onda di luce e riflettendone altre.
SWOP
Standard per l’America del Nord largamente utilizzato nella produzione della pubblicità su giornali e riviste
per garantire l’uniformità dei colori nei messaggi, indipendentemente dal supporto di stampa utilizzato.
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ABC del colore
Ulteriori risorse
Per ulteriori dettagli sul colore, vedere le risorse consigliate seguenti.
Libri
Billmeyer and Saltzman’s Principles of Color Technology,
3rd Edition (Hardcover), by Roy S. Berns
Measuring Colour. Second Edition, Hunt, R.W.G. 1991
Collegamenti online
“Forum di Fiery Color e Imaging: http://fieryforums.efi.com/”
“Forum di Fiery Color Profiler Suite: http://proofingforums.efi.com”
X-Rite: The Color Guide and Glossary (guida online gratuita): http://www.xrite.com/documents/
literature/en/L11-029_color_guide_en.pdf
Why Color Management (riferimento online Adobe): http://www.color.org/whycolormanagement.pdf
IdeaAlliance e IPA hanno collaborato a fornire un’ampia gamma di risorse e materiale di formazione
online disponibili all’indirizzo http://www.printtools.org/bridgs/.
IPA offre un programma di certificazione professionale per la gestione del colore (Color Management
Professional Certification Program). I dettagli sono disponibili all’indirizzo http://www.ipa.org/
knowledge/cmp.
ABC’s of Proofing, disponibile sul sito http://www.efi.com
ABC del colore
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EFI Italia Srl
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