l`aragona significa natura

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l`aragona significa natura
ITALIANO
L’ARAGONA
/ SIGNIFICA NATURA
SE AMI LA NATURA BEN CONSERVATA E GLI
SPAZI PRESSOCHÉ VERGINI, IN ARAGONA TROVERAI
CIÒ CHE FA PER TE. ANGOLI SOLITARI E
SUGGESTIVI CHE DESTERANNO LA TUA IMMAGINAZIONE.
LA VALLE DI ORDESA È FORSE UNO
DEI LUOGHI PIÙ AFFASCINANTI IN
SPAGNA E UN TERRITORIO DI ALTA
MONTAGNA UNICO ED ECCEZIONALE,
PER LA SUA BELLEZZA E LA SUA
RICCHEZZA BIOLOGICA.
SE AMI LA NATURA BEN CONSERVATA E GLI SPAZI
Imponente y
/ L’ARAGONA
e Selvaggia
SIGNIFICA
NATURA
PRESSOCHÉ VERGINI, IN ARAGONA TROVERAI CIÒ CHE FA PER
TE. ANGOLI SOLITARI E SUGGESTIVI CHE DESTERANNO LA TUA
IMMAGINAZIONE
.
Ne farai una bella scorpacciata, perché la varietà e la diversità di ecosistemi
favoriscono l’esistenza di paesaggi tanto ameni quanto sorprendenti, dall’alta
montagna alle valli dei torrenti, passando per le sierras agresti e le vaste steppe.
E in tutti ti identificherai quale parte integrante di un mondo palpitante.
L’Aragona significa natura. La diversità dei suoi paesaggi, pieni di vita
selvatica, ne fanno una regione privilegiata in spazi naturali.
<La Valle di Ordesa con i colori autunnali.
Cervi a La Garcipollera.
Fiori pirenaici.
Rocce del Masmut a Peñarroya de Tastavins.
Campo di papaveri nel Somontano
/3
SE C’È QUALCOSA CHE CARATTERIZZA LA
SIERRA DI GUARA SONO LE IMPRESSIONANTI
GOLE E GLI AVVALLAMENTI SCAVATI PER
MILIONI DI ANNI DALL’ACQUA E DAL VENTO
NELLA ROCCIA CALCAREA.
Parco Culturale del Fiume Vero.
02/
01/
L’ARAGONA
SIGNIFICA NATURA
I PIRENEI E LA
NATURA
La diversità dei paesaggi
aragonesi, pieni di vita
selvatica, fanno di questa terra
una regione privilegiata in spazi
naturali.
I Pirenei aragonesi sono
un simbolo di diversità
naturale in tutta la Spagna
e rappresentano la regione
più ricca di spazi protetti per
l’importanza della sua fauna e
della sua flora..
03/
SIERRAS
PREPIRENAICHE
1
Questa regione rappresenta la
transizione fra i Pirenei e la Valle
dell’Ebro. È una terra di contrasti
per quanto riguarda il clima, i
paesaggi, la vegetazione e la
fauna. Uno spettacolo per gli
occhi che non lascia indifferenti.
04/
TERUEL
A Teruel la natura ha in
serbo per noi autentici tesori.
Paesaggi ideali sia per
contemplare e interpretare la
natura che per praticare sport
d’avventura. Ti invitiamo a
scoprirli!
05/
SARAGOZZA
Passando dalla boscosa
montagna alle sierras e
alla valle, la provincia di
Saragozza è articolata sulla
sua colonna vertebrale, il
fiume Ebro.
/ I PIRENEI
E LA NATURA
I PIRENEI ARAGONESI SONO
UN SIMBOLO DI DIVERSITÀ
NATURALE IN TUTTA LA
SPAGNA E RAPPRESENTANO
LA REGIONE PIÙ RICCA
DI SPAZI PROTETTI, PER
L’IMPORTANZA DELLA SUA
FAUNA E DELLA SUA FLORA.
Lanuza e La Foratata sullo sfondo
PARCO NATURALE DELLE
VALLI OCCIDENTALI
Il Parco Naturale delle Valli Occidentali abbraccia i municipi di Ansó, Hecho, Aragüés
del Puerto, con le sue piste da sci di fondo
nelle vicine terre di Lizara, Aísa e Borau.
VALLE DI ANSÓ
Per l’influenza del clima atlantico e umido, il suo paesaggio
è molto simile a quello delle vicine valli navarre, con
foltissimi boschi e una grande diversità della fauna.
Il migliore esempio è rappresentato dalla Foresta di
Zuriza, un enorme susseguirsi di faggi e abeti che salgono
fino alle praterie alpine, un traguardo sognato dagli amanti
del trekking e della montagna. E d’inverno si può praticare
sci di fondo sulle Piste di Linza.
Le strade di accesso alla valle attraversano in certi punti
tratti mozzafiato, come l’imponente gola della Foz de
Biniés o quella di Fago-Majones, entrambe dichiarate
paesaggio protetto.
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VALLE DI HECHO
La Foresta di Oza è uno dei punti più noti dei Pirenei. È un
bellissimo bosco misto, formato da abeti, pini e faggi, che
accoglie orsi, furetti, camosci pirenaici, caprioli, cinghiali,
tassi, martore, volti, scoiattoli e nutrie, rappresentando
un vero e proprio tesoro ecologico.
Altri siti singolari sono la stretta gola nota come la
Bocca dell’inferno e, giunti in alta montagna, luoghi per
ogni tipo di escursione e ascesa: la Valle di Guarrinza,
costellata da verdi prati; la valle sospesa di Aguas
Tuertas, con il suo dolmen megalitico e dove il torrente
serpeggia lentamente; l’Ibón (lago montano) di Estanés,
di origine glaciale e dalle acque verde smeraldo.
MAGGIORI INFORMAZIONI
www.rednaturaldearagon.com
LA VALLE DI ZURIZA
Zuriza si trova nella parte superiore della Valle di Ansó. Nelle sue terre umide e
fresche di clima atlantico vivono l’orso, il
gipeto, il nibbio reale, la nutria o il picco
dorsobianco, caratteristico della zona. Partendo da qui puoi intraprendere escursioni
di montagna a famose vette dei Pirenei e
d’inverno puoi seguire eccellenti itinerari
per lo sci alpinismo o lo sci nordico sulle
piste di Linza.
+ Info: Ufficio di turismo di Ansó
974 37 02 25.
Aperto d’estate e nei ponti festivi.
Rifugio di Linza:
974 34 82 89
VALLI DELL’ARAGÓN E DI
TENA
Sono le valli più sviluppate per quanto concerne le infrastrutture turistiche e i collegamenti,
con luoghi spettacolari e un’ampia offerta di turismo sportivo.
VALLE DELL’ARAGÓN
Con le stazioni di sci alpino e di fondo di Candanchú, la
più antica in Spagna, e di Astún, al fondo della valle, è
Racchette nei Pirenei aragonesi.
questa una delle mete predilette degli amanti degli sport
da neve e di montagna.
Anche le sue praterie sono un ottimo punto di partenza
per intraprendere gite lungo le valli di Rioseta o Canal
Roya o per salire verso cime come l’Aspe o il Collarada.
Nei pressi di Jaca e accanto a Castiello de Jaca si apre
la Valle de La Garcipollera, che è una riserva di caccia
popolata da numerosi cervi. È un buon punto da cui
apprezzare il bramito autunnale.
MAGGIORI INFORMAZIONI
senderos.turismodearagon.com
Escursionisti a Sabocos, Panticosa.
Orsi a Lacuniacha, Valle di Tena.
I Pirenei Un paradiso per i più piccoli.
VALLE DI TENA
Anche l’offerta sciistica di questa valle non è da meno, con la
stazione di Aramón Panticosa, con un pubblico più familiare, e quella di Aramón Formigal, che dispone attualmente
della più grande superficie sciabile in tutta la Spagna.
Nelle vicinanze del paese di Panticosa si innalza il celebre
e ottocentesco Balneario de Panticosa. Adagiato in uno
spettacolare circo glaciale di alta montagna, è un tradizio-
VIÑAMALA
La Riserva di caccia di Viñamala è
costituita dalla metà orientale dell’inizio del torrente Gállego e dai monti
di Panticosa, essendo parte dell’attuale Riserva del Biosfera OrdesaViñamala.
In questo paesaggio di alta montagna si trovano i massicci di Balaitús,
Picos del Infierno e Vignemale che si
annoverano fra i monumenti naturali
dei ghiacciai pirenaici. Una zona che
gode dell’influenza di venti umidi atlantici, con un’eccezionale diversità
di flora e fauna.
+ Info: Ufficio di turismo di Panticosa
974 48 73 14. Aperto tutto l’anno
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nale centro di alpinismo sui Pirenei da cui si sale ai numerosi e graziosi laghi che lo circondano o fino alle alte vette
che superano i 3.000 metri di altezza.
Il parco faunistico di Lacuniacha, vicino a Piedrafita de
Jaca, è una meta ideale per il turismo in famiglia con bambini. È uno spazio boscoso in cui potremo osservare cervi,
renne, lupi, bisonti, ecc. in semilibertà.
Maestose cime innevate.
Da Sallent de Gállego potremo inoltre addentrarci negli alti Pirenei verso le imponenti cime di Respomuso e
Anayet, i ghiacciai del Balaitús e Los Infiernos (dichiarati
monumenti naturali) e tutti gli altri laghi, siti e vette che
compongono la parte occidentale della recentemente ampliata Riserva della biosfera di Ordesa-Viñamala.
PARCO NAZIONALE DI
ORDESA E MONTE PERDIDO
La spettacolare Valle di Ordesa è stata dichiarata Parco Nazionale già nel 1918 e sin da allora è stata un simbolo di ricchezza naturale e
di buona conservazione. Dichiarata patrimonio
mondiale dall’UNESCO, oggi il Parco Nazionale
protegge tutta la zona del Monte Perdido, estendendosi inoltre alla Gola di Añisclo, ai Canaloni
di Escuaín e all’inizio della Valle di Pineta.
L’origine del Parco è la Valle di Ordesa, forse uno dei luoghi
più affascinanti in Spagna e un territorio di alta montagna
unico ed eccezionale, per la sua bellezza e per la sua ricchezza biologica. Con il visibile profilo ad U, tipico di una valle glaciale, risalire il corso del torrente Arazas è un’esperienza indimenticabile per scoprire man mano praterie, cascate,
dirupi, sentieri, alte rupi e silenziosi boschi ombrosi.
La Gola di Añisclo.
La vicina Valle di Bujaruelo è un’alternativa meno visitata,
ma ugualmente bella. Un paesaggio vergine punteggiato da
allegre cascate che sale fino alle belle valli di Otal e Ordiso.
La Gola di Añisclo è una cicatrice incisa da nord a sud
prima dall’azione glaciale e poi dal torrente Bellós. I suoi
pendii verticali sono solcati da vertiginose cascate di
centinaia di metri di altezza che irrigano un fitto bosco di
montagna, ben conservato e che protegge una ricchissima vita selvatica.
La valle seguente, Escuaín, è la più piccola di quelle che
formano il Parco. È caratterizzata da grotte, cavità e gole
sopra le quali plana il gipeto. La parte superiore è un mondo di pietra scolpita dal torrente che crea dirupi e piscine
d’acqua dalla singolare bellezza, un sistema di cavità, un
paradiso per gli speleologi, che sbocca nella spettacolare
risalita delle acque profonde del torrente Yaga.
La serena Valle di Pineta si erge fra altissime pareti ed
è coronata dalle cime delle tre Sorores: Monte Perdido,
Cilindro de Marboré e Soum de Ramond, affiancate dal
ghiacciaio di Monte Perdido. Lì sentiremo il fascino dei
suoi faggeti, delle sue pinete e verdi praterie, specialmente
quella di Llanos de Lalarri. Non possiamo lasciare la valle
senza aver percorso le famose cascate del torrente Cinca
che dal Balcón de Pineta, superano oltre un chilometro di
dislivello in un breve tragitto.
Tutto il Parco Nazionale è una grande collezione di flora
e fauna pirenaiche con delle specie esclusive e in cui la
Edelweiss, specie protetta nella Valle di Ordesa.
PERCORRENDO ORDESA
La Valle di Ordesa è protetta con una
finalità educativa di rispetto e amore
verso la natura. Nella prateria della
valle troviamo un punto di informazione, comodi servizi e una rete di sentieri ben segnalati che ci permetteranno
di fonderci con il paesaggio in un’esperienza indimenticabile.
L’itinerario più visitato e più semplice è
quello che segue il torrente fino al circo di
Soaso e alla cascata della Cola de Caballo
passando per le cascate di Arripas, della
Cueva e dell’Estrecho con i relativi punti panoramici. Attraversa poi il folgorante bosco
di faggi e sale alle cascate degli scaloni di
Soaso fino a giungere al fondo della valle.
Altri percorsi di difficoltà più elevata ci
porteranno ai circhi laterali di Carriata o di
Cotatuero o ci condurranno verso l’alto fino
ai punti panoramici di Fajas de las Flores,
Pelay, Mallo o Luenga, che offrono prospettive diverse da quelle consuete e più
frequentate.
+ Info: www.turismosobrarbe.com
La natura in tutto il suo splendore nel Parco Nazionale di Ordesa
e Monte Perdido.
Vista panoramica della Valle di Ordesa.
Bosco nella Valle di Bujaruelo.
natura è l’autentica protagonista: fitti boschi di faggi e pini;
torrenti e trasparenti laghi montani con trote e tritoni;
alti pascoli di montagna e rupi vertiginose con avvoltoi,
aquile, gipeti, camosci pirenaici e marmotte. In definitiva, un vero e proprio tesoro naturale del massimo valore
ecologico e ambientale che tutti noi dobbiamo curare,
ma anche vivere e conoscere da vicino.
DATI INTERESSANTI E CONSIGLI
Vivi le escursioni in montagna seguendo principi di sicurezza
• Pianifica l’attività
• Prepara lo zaino con l’attrezzatura adeguata
• Agisci con prudenza
112 (S.O.S. Aragón)
+ Info: www.montanasegura.com
Rafting, un’attività abituale in tutti i Pirenei.
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Primavera e inverno nella Valle di Benasque.
PARCO NATURALE DI POSETS-MALADETA
È come se fossero tre parchi in uno, si può infatti dividere in tre settori: l’area del Pico Posets,
la zona di Estós e il Perdiguero e il massiccio di
Aneto, la cima più alta dei Pirenei (3.404 m). Vi
si trova la più grande concentrazione di picchi di
oltre 3.000 m di tutta la cordigliera, con otto dei
dieci più alti, oltre a valli boscose, ghiacciai perenni e quasi un centinaio di laghi di alta montagna, cascate e torrenti. Percorrere questi luoghi è
un’esperienza meravigliosa.
Con oltre il 70% della superficie al di sopra dei 1.800 m,
questa zona è considerata la capitale del mondo pirenaico e
possiede diversi rifugi strategicamente ubicati: l’Ángel Orús,
nella Valle di Eriste; quello della Valle di Estós; quello della
Renclusa nell’itinerario settentrionale dell’Aneto; e quello di
Biadós, nella Valle di Gistaín. Vi sono inoltre centri per visitatori del Parco a Benasque, Aneto e San Juan de Plan.
La millenaria attività glaciale ha modellato in modo spettacolare il terreno, ne sono sorti innumerevoli laghi montani dai bei colori nei monumenti naturali dei Ghiacciai
Pirenaici: Maladeta-Aneto, Perdiguero e il Posets.
Il Parco presenta una grande diversità di flora e fauna,
favorite dai forti dislivelli dall’eterogeneità del suolo e dei
rilievi. Sui pendii più umidi crescono boschi di faggi, pini e
abeti e sulle quote più alte il pino silvestre lascia gradualmente posto al pino nero. Sui pascoli alpini troveremo la
pernice bianca, la marmotta e l’ermellino.
L’equilibrato rapporto fra l’uomo e la natura ha permesso
una buona conservazione dello spazio. Lo sfruttamento
turistico si è sviluppato qui nel settore degli sport invernali
e del trekking, come nel caso di Cerler e della sua famosa
stazione sciistica Aramón Cerler, una delle più spettacolari ed esigenti in Spagna. Nei Llanos del Hospital di
Benasque, invece, si trova un eccellente percorso di sci di
fondo in un paesaggio da sogno.
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TREKKING NELLA
VALLE DI BENASQUE
Il Parco Naturale di Posets Maladeta è il sogno
degli alpinisti e degli amanti del trekking. Ecco
qualche esempio:
Il ritorno alla Valle di Estós avviene attraverso
meravigliosi boschi e cascate fino ai laghi montani di Escarpinosa e Batisielles.
Il percorso che da Eriste porta al Rifugio Ángel
Orús, a 2.100 m di altitudine, offre incomparabili sorprese, come la spettacolare cascata di
La Espigantosa.
L’itinerario circolare del Perdiguero attraversa
la Valle di Literola fino all’omonimo lago bianco
e alla cima del Perdiguero (3.222 m). Si può far
ritorno attraverso la Valle di Remuñe, stretta e
selvaggia.
Vallibierna è una graziosa valle che porta a laghi montani e al picco, tutti dello stesso nome,
ed offre imponenti viste del versante meridionale del massiccio dell’Aneto.
L’escursione più emblematica, fra le numerose, è quella che sale dai Llanos del Hospital di
Benasque alla spiana di La Besurta e in seguito
alla cascata dello spettacolare Forau de Aigualluts, con vista sul ghiacciaio dell’Aneto. I più
esperti possono proseguire fino al rifugio e al
lago montano di La Renclusa.
+ Info: www.turismoribagorza.org
Il torrente Gállego visto dal cielo.
Il gipeto, una specie protetta che nidifica in queste montagne.
/LE MONTAGNE PREPIRENAICHE
QUESTA REGIONE È LA ZONA DI TRANSIZIONE FRA I PIRENEI E LA VALLE
DELL’EBRO. È UNA TERRA DI CONTRASTI PER QUANTO RIGUARDA IL CLIMA, I
PAESAGGI, LA VEGETAZIONE E LA FAUNA. UNO SPETTACOLO PER GLI OCCHI CHE
NON LASCIA INDIFFERENTI
IL REGNO DEI MALLOS
I Mallos de Riglos sono impressionanti formazioni rocciose di 300 m di parete verticale rossiccia, in cui ogni Mallo
ha il proprio nome. Il fiume Gállego scorre indomito ai piedi di questi giganti di pietra, ormai parte della storia della
scalata in Spagna.
Nidifica qui una delle più importanti colonie di avvoltoi
fulvi esistenti in Europa. Il Centro di Interpretazione di uccelli rapaci Arcaz permette di osservare nibbi reali, aquile,
grifoni e avvoltoi nel loro habitat naturale. Il profilo altero
di questi Mallos è una delle più emblematiche immagini
dell’Aragona.
I Mallos de Agüero, a pochi chilometri di distanza, sembrano proteggere il paese ed ospitano un’importante colonia di avvoltoi. Vi spiccano lo slanciato monolito della Peña
Sola e un’enorme grotta denominata Grotta della Regina.
A Murillo de Gállego ci si può cimentare nel rafting con
l’aiuto delle aziende di turismo attivo della zona. Il fiume,
dalle acque di colore verde smeraldo, attraversa qui una
gola che offre splendide viste dopo aver superato il bacino
detto Pantano de la Peña, circondato da un gran numero
di strette valli di grande bellezza.
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SAN JUAN DE LA PEÑA E
MONTE OROEL
È un paesaggio protetto con una sorprendente biodiversità. La presenza, al suo interno, dei monasteri vecchio e
nuovo di San Juan de la Peña rappresenta un valore aggiunto. I fitti boschi di pini, lecci, faggi e persino abeti che
rivestono le sue montagne, nonché diversi tipi di uccelli,
completano un ecosistema pieno di vita. Vi spiccano gli uccelli rapaci, oltre alla fauna tipica del bosco: cinghiali, volpi,
ginette comuni, faine, caprioli...
Solcano i suoi cieli anche avvoltoi, gipeti e grifoni, in cerca
di quelle immense pareti di conglomerato per costruire i
loro nidi. Una zona privilegiata per l’osservazione di uccelli
e per il turismo ornitologico.
PARCO NATURALE DELLA
SIERRA E GOLE DI GUARA
Maestosa la Peña Oroel.
Il Salto de Roldán (accessibile da Apiés o da Sabayés) è
formato da due grandi moli di conglomerato, erose dall’acqua e dal vento. La leggenda narra che Roldán giunse qui
perseguitato dai suoi nemici e saltò da una roccia all’altra a dorso del suo cavallo. Da questo spettacolare punto
panoramico si possono osservare gli avvoltoi fulvi ed altri
uccelli rapaci in planata.
Sul versante settentrionale del Parco Naturale, con caratteristiche più alpine, si trovano le valli di Belsué e Nocito,
con paesini in cui il tempo sembra essersi fermato e le
costruzioni conservano la tradizione della zona.
La parte meridionale presenta un clima e una vegetazione dalle caratteristiche più mediterranee, in cui dominano
i lecceti.
Se c’è qualcosa che distingue il parco sono le folgoranti
gole e strette valli scavate per milioni di anni dall’acqua e
dal vento nella roccia calcarea. Ne sono sorte meravigliose scarpate e burroni verticali perforati da grotte. Guara è
uno dei migliori posti in Europa per conoscere il fenomeno
della carsificazione e un punto privilegiato per cimentarsi
nel canyoning.
Primavera nel Salto del Roldán.
LA RIBAGORZA
Il Massiccio del Turbón, formidabile torre di vedetta naturale, agisce da autentico telone bioclimatico, oltre ad essere un mitico monte avvolto da leggende che affascina sin
da lontano. Spicca per la sua bellezza il faggeto di Selba
Plana, sul versante settentrionale del massiccio.
Nella Valle dell’Isábena va segnalato il tratto della gola di
Obarra, in cui il fiume ha forgiato uno spettacolare paesaggio nella roccia calcarea, dove cresce un fitto bosco misto.
Per quanto concerne la fauna, il regime naturale del fiume e la qualità delle sue acque danno luogo alla presenza
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Sierra di Bones nella Hoya (vallata) di Huesca.
di specie come il desman dei Pirenei, il merlo acquaiolo,
la nutria o la trota. Seguendone il corso possiamo intraprendere percorsi di trekking come quello che inizia da
Beranuy fino all’ermo di Sis, godendo di una bella vista
panoramica del Turbón.
La Sierra di Alcubierre è una formazione montagnosa
che raggiunge gli 800 m e che attraversa i Monegros da
nordest a sudest. Grazie alla sua altezza, presenta una
grande ricchezza di pinete e querceti ed è un’autentica riserva di fauna, specialmente di rapaci.
La spettacolare Gola di Mont-Rebei, attraversata da un
vertiginoso sentiero scavato nella roccia, ci permetterà di addentrarci nello stretto passaggio che il torrente
Noguera Ribagorzana ha formato attraversando la sierra
del Montsec, intagliando pareti verticali di oltre 350 metri
di altezza e solo 20 metri di larghezza e che rappresenta il
displuvio naturale fra l’Aragona e la Catalogna.
Un paesaggio caratteristico è quello dei cosiddetti “torrollones” della Serreta de Tramaced e della Gabarda, con
stupefacenti formazioni di arenaria erosa.
VERSO VALLE
A Huesca non tutto è montagna. Quando il paesaggio si fa
più calmo e meno indomito, adotta forme nuove e impreviste che stupiscono per il loro singolare fascino.
Los Monegros è il deserto vivo europeo. Si tratta di un paesaggio tanto agreste quanto bello, ampio e luminoso. Il
nome, “monti neri”, ricorda i tempi in cui era coperto da
oscure sabine prima di essere gradualmente disboscato.
Il Centro di Interpretazione dell’Acqua a Los Monegros,
ubicato a Tardiente, illustra l’importanza di un bene così
scarso in queste terre.
La Laguna di Sariñena, zona di protezione speciale degli
uccelli, è una delle dieci lagune più grandi in Spagna e un
luogo privilegiato per gli amanti dell’ornitologia, qui vive
infatti una delle più grandi colonie esistenti in Spagna di tarabusi, uccelli in via di estinzione. Vi si trovano un Centro di
Interpretazione e due belvedere nascosti fra la vegetazione
per l’osservazione degli uccelli, sia sull’acqua che in volo.
Inoltre, un fiume di grande portata della magnitudine del
Cinca è una sorta di corridoio naturale che rappresenta di
per sé un perfetto esempio di un susseguirsi di boschi a
galleria. Spiccano per la loro spettacolare rarità i rilievi delle Ripas de Alcolea e di Ballobar, grandi faraglioni di argilla
compatta che fiancheggiano le curve dei fiumi alla stregua
di mura naturali di vari chilometri.
1/ / Sul fondo, massiccio del Turbón.
2/ Gola di Montrebei.
3/ Tipico paesaggio dei Monegros.
4/ Nella Sierra prepirenaica vi sono eccezionali itinerari da
percorrere in mountain bike.
2/
1/
”
3/
4/
TORRENTISMO NELLA
SIERRA DI GUARA
In cerca di avventure immersi nella natura? Diverse
aziende specializzate offrono ogni tipo di attività
sportiva in questo straordinario scenario, fra di esse
va segnalato particolarmente il torrentismo.
È una disciplina sportiva consistente nella discesa
lungo gole e torrenti di montagna, a piedi o a nuoto e applicando tecniche di scalata per schivare gli
ostacoli naturali che si susseguono, come cascate,
scivoli naturali o rappel. Per tale ragione occorre
essere muniti del materiale appropriato e avere una
guida professionale delle aziende della zona.
Guara è un riferimento mondiale di questo sport.
Le sue gole più note sono Vero, Formiga, gli Oscuros de Balcés, Mascún e Gorgas Negras. Per chi si
cimenta per la prima volta, Formiga è ideale, e lo
sono anche Vero e gli Oscuros de Balcés, dove non è
necessario utilizzare corde.
La discesa di gole è un’attività che comporta dei rischi e per
la quale occorre avere esperienza e una formazione tecnica.
Qualora non ne avessi, ti raccomandiamo di contrattare i servizi
di una guida professionale.
Formigal
Paesaggio protetto delle pinete di Ródeno.
/ TERUEL
dei principali fiumi iberici: il Tajo, il Guadalaviar o Turia, il
Cabriel, il Cuervo, il Júcar e il Jiloca.
A TERUEL LA NATURA HA IN SERBO PER
NOI AUTENTICI TESORI. LUOGHI IDEALI
SIA PER LA CONTEMPLAZIONE CHE PER
L’INTERPRETAZIONE NONCHÉ PER GLI
SPORT D’AVVENTURA. TI INVITIAMO A
SCOPRIRLI!.
I VALICHI DI BECEITE
SIERRA DI ALBARRACÍN E
MONTES UNIVERSALES
Segnando il limite con la Catalogna e la Comunità Valenzana, troviamo l’allineamento montuoso dei Valichi di Beceite.
Sono montagne aspre, intagliate da numerosi fiumi e torrenti, che celano meravigliosi punti, come il Parrisal di
Beceite, Las Rocas del Masmut e il Salt de la Portellada.
L’area più nota è il Parrisal, che offre un fantastico per-
La Sierra di Albarracín e Montes Universales è
un territorio non eccessivamente aspro, ma di
un’elevata altitudine media, oltre i mille metri..
Favorito da un clima umido e fresco, è un paradiso
micologico dove si susseguono verdi prati e frondosi
boschi, nonché piscine d’acqua, cascate ed alte pianure o
altopiani livellati dall’erosione. Le capricciose formazioni
di scarpate e torrioni naturali di arenaria rossiccia sono
le prime a destare l’attenzione nello splendido paesaggio
protetto delle Pinete di Rodeno. Ma scopriamo subito
l’accompagnatore inseparabile di queste formazioni
geologiche, il pino marittimo, che colonizza persino le
spaccature nella roccia crescendo in punti inverosimili. È
questo l’habitat naturale di innumerevoli specie protette.
Uccelli come il falco pellegrino o il gufo reale, e mammiferi
così timidi come il capriolo abitano questi monti. Presso la
casa forestale di Donarque, vicino alla strada che collega
Bezas e Albarracín, si trova un Centro per Visitatori.
Questo territorio è inoltre uno spazio idrografico di
prim’ordine, in quanto in esso o nei dintorni nascono alcuni
Formazioni rocciose nella Sierra di Albarracín.
/17
corso fra pareti di pietra e che segue il letto stesso del
fiume Matarraña.
Tutto il percorso è pieno di vegetazione e protegge una
considerevole popolazione di avvoltoi fulvi e stambecchi.
Le Rocce del Masmut sono un’imponente roccia di oltre
100 m di altezza, nelle vicinanze di Peñarroya de Tastavins,
con una nutrita colonia di avvoltoi. E non dimenticarti di
contemplare la splendida cascata di 20 m di El Salt de La
Portellada, a pochi chilometri dalla località di La Portellada.
Situato di fronte alla strada che collega Villarluengo a
Ejulve, troviamo il Monumento naturale degli Organi
di Montoro. È una grande formazione calcarea di strati subverticali che crea uno spettacolare muro di oltre
duecento metri di altezza simile a tubi di organo di grandi proporzioni. L’avvoltoio fulvo e lo stambecco sono
le specie che potrai osservare in questa splendida area.
MAESTRAZGO
Anche il Maestrazgo è un territorio in cui la natura ci stupirà.
Il paesaggio protetto del Monumento naturale della nascita del fiume Pitarque è la fine di una facile escursione che
parte dallo stesso paesino di Pitarque. In questo luogo suggestivo, l’acqua sgorga ovunque dalla roccia in modo quasi
magico. La nascita di per sé è una risalita carsica di acque
in cui l’acqua cade in cascata da circa quattro metri d’altezza, purché lo permettano le condizioni delle precipitazioni.
Molto vicino a Castellote, a monte del quartiere di
Algecira, si trova il Monumento naturale del Ponte di
Fonseca. Si tratta di un luogo dalla singolare bellezza,
dove la pietra calcarea si è dissolta sulla superficie lasciando nella roccia forme capricciose fra le quali serpeggia il fiume Guadalope. Oltre ai profondi intagli calcarei
che accolgono il letto del fiume, la forma più spettacolare è quella del Ponte di Fonseca, una sorta di tunnel o
ponte scavato nella roccia in modo naturale dall’acqua.
1/ Rocce del Masmut a Peñarroya de Tastavins.
2/ Tartufo nero nell’alto Maestrazgo.
3/ Nascita del torrente Pitarque, monumento naturale.
1/
”
2/
2/
3/
L’ASCESA SUL
PARRISSAL DI BECEITE
Iniziamo il tragitto nella parte alta della località
di Beceite per imboccare un sentiero segnalato
che porta al Parrisal.
Il sentiero è ben approntato, ciò nonostante in
diversi punti presenta certa difficoltà; dispone
inoltre di una zona di posteggio e con tavoli. Il
percorso attraversa il fiume in diversi punti con
l’aiuto di passerelle che portano al di sopra di
piccole piscine d’acqua trasparente colme di
pesci. Il sentiero finisce a Los Estrechos, dove
il fiume si incanala lungo vertiginose pareti che
raggiungono una larghezza impossibile di 1,5
m con 60 m d’altezza e stupefacenti guglie di
pietra note come Les Gubies.
+ Info: Comune di Beceite
978 85 02 25
Ufficio di turismo di Valderrobres.
978 89 08 86
Grotte di Cristal, a Molinos.
È un luogo frequentato da numerosi rapaci, mammiferi
come il cinghiale o lo stambecco e specie acquatiche come
il gambero d’acqua dolce, la nutria o il merlo acquaiolo.
E nella località di Molinos potremo visitare il Monumento
naturale delle grotte di cristallo, un appassionante viaggio nelle viscere della terra che supera la nostra fantasia.
Si tratta di una complessa rete di piccole sale unite da corte
gallerie piene di spettacolari forme di stalagmiti e stalattiti
che assomigliano a veli, cascate, ecc. Le grotte sono perfettamente predisposte per accogliere le visite turistiche.
GÚDAR E JAVALAMBRE
Se sei un amante dello sci, nelle alte cime innevate
di queste montagne troverai due stazioni moderne
dotate di tutti i servizi necessari: Aramón Valdelinares e Aramón Javalambre.
Stazione sciistica di Valdelinares.
Sono inoltre situate in due aree di grande bellezza e con
una vegetazione molto eterogenea.
La Sierra di Gúdar raggiunge la massima quota di Teruel
nel picco Peñarroya, vicino a Valdelinares, con una delle viste panoramiche più spettacolari di questa zona. La
sierra di Javalambre ha un profilo arrotondato e anch’essa offre delle viste stupende. Grazie alla sua altezza e
all’atmosfera pulita ci troviamo in una delle migliori zone
in Europa per l’osservazione delle stelle. Non per nulla il
luogo è stato scelto per la collocazione dell’Osservatorio
Astrofisico di Javalambre.
Molteplici attività di trekking, equitazione e mountain bike
si possono svolgere in questa zona, giungendo ai punti più
suggestivi. Un percorso da intraprendere in mountain bike
è quello che parte da Camarena e che conclude al Pico
de Javalambre. E a piedi si può percorrere il sentiero che
da Manzanera giunge alla cavità di El Paul. Ma la rete di
sentieri della comarca è vastissima, offre circa 1.000 km
di itinerari segnalati fra sentieri di “Gran Recorrido” (lungo percorso) e di “Pequeño Recorrido” (breve percorso).
Centosessanta di questi chilometri appartengono alla Vía
Verde de Ojos Negros-Sagunto, un’antica linea ferroviaria
che attraversa le province di Teruel, Castellón e Valencia.
Paesaggio minerario di Ojos Negros. Teruel.
JILOCA E I BACINI MINERARI
All’interno della circoscrizione municipale di Monreal del Campo ci attende un affascinante luogo:
l’area nota come gli Ojos del Jiloca.
Si tratta di una rete di sorgenti che adottano una forma ovale, ricevendo per questo il nome di “ojos” (occhi), e che accolgono un’abbondante flora e fauna.
Nel suo passaggio lungo i primi contrafforti della sierra iberica, il fiume Martín scava profonde gole attraverso quello
che viene denominato il Parco Culturale del Fiume Martín.
Spiccano, nel suo spettacolare paesaggio di grande bellezza naturale, le pareti rocciose di arenite di Peñarroyas a
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Cavalli. Sierra di Gúdar.
Montalbán; e a Oliete, la Cavità di San Pedro, con quasi 100
m di diametro e a forma di cilindro, la più grande in Europa.
Ospita al fondo una piccola laguna e sulle sue pareti si rifugiano migliaia di pipistrelli e di rondoni. Il Parco è articolato in una
serie di itinerari di trekking perfettamente segnalati.
E un’altra meraviglia, più a sud, è il Parco geologico di
Aliaga, un riferimento nazionale nella divulgazione di questa specialità, che ci offre l’opportunità di immergerci negli
ultimi 200 milioni di anni di storia della Terra.
Il Parco offre due itinerari: il primo, scientifico; il secondo,
disegnato per ogni tipo di pubblico, con 9 sentieri di trekking.
Vi si trova inoltre un Centro per visitatori situato ad Aliaga.
E fra le province di Teruel e Saragozza si estende la Riserva
Naturale della laguna di Gallocanta, la più grande laguna
endoreica dell’Europa meridionale e l’area più importante in
Spagna per la migrazione della gru comune.
OSSERVAZIONE DELLE GRU DI
GALLOCANTA
Fino a 100.000 gru possono attraversare la laguna in
diverse ondate, creando un meraviglioso spettacolo
naturale.
Situata su una pianura a 1.000 m di altitudine, è una zona
umida unica in Spagna per la sua ricchezza biologica. Per la
sua ubicazione strategica, ogni anno diverse specie di uccelli
acquatici utilizzano la laguna quale punto di svernamento o di
passaggio durante le migrazioni. È nota in particolare per le
grandi concentrazioni di gru che d’inverno migrano verso latitudini più calde. Una grande quantità di altri uccelli acquatici
si distribuiscono in tutta la laguna. Il Centro per visitatori della
Riserva Naturale, situato sulla strada che collega le località di
Bello e Tornos, organizza passeggiate guidate negli osservatori per ammirare gli uccelli senza disturbarli.
Vi sono inoltre sentieri segnalati e punti panoramici che facilitano l’osservazione in modo autonomo.
+ Info: www.comarcadedaroca.com
Ufficio di turismo di Gallocanta
Centro per visitatori
976 80 30 69
978 73 40 31
/21
Meandro del Fiume Ebro.
PASSANDO DALLA BOSCOSA MONTAGNA ALLE SIERRAS E ALLA VALLE,
LA PROVINCIA DI SARAGOZZA È ARTICOLATA SULLA SUA COLONNA
VERTEBRALE, IL FIUME EBRO.
/ SARAGOZZA
PARCO NATURALE DEL
MONCAYO
Il Parco Naturale del Moncayo, il tetto del sistema
iberico, possiede un fascino che ti catturerà.
Con più di 1.500 metri di dislivello la vegetazione cambia,
passando dalle specie mediterranee a quelle di alta montagna. Grazie a questa stupefacente gradualità di diversi
piani bioclimatici, il Moncayo diventa un vero e proprio manuale di geobotanica.
I municipi di Tarazona, Añón de Moncayo, Litago,
Lituénigo, San Martín de la Virgen de Moncayo, Trasmoz,
Talamantes e Alcalá de Moncayo possono essere il punto
di partenza di gite in questo bel Parco Naturale.
La zona meridionale del Parco contrasta nettamente in
quanto costituita da un susseguirsi di rocce, grotte,
massi e dirupi, rifugio di fauna e flora rupicola con paesini
inerpicati sulla rupe come Purujosa o nascosti nelle valli,
come Trasobares o Calcena. Il Parco dispone di centri per
visitatori situati ad Agramonte, Añón e Calcena..
/22
SIERRAS IBERICHE
A Nuévalos si trova il notissimo Parco del Monastero
di Piedra, accanto a un antico convento cistercense
del XII sec.
È un paesaggio naturale dalla bellezza folgorante. Il percorso, ben segnalato, ci guida fra laghi simili a specchi,
grotte misteriose e imponenti cascate che rappresentano uno spettacolo di vegetazione e umidità pieno di vita.
Si tratta infatti di un ecosistema di enorme ricchezza
biologica, con numerose specie animali e piante e una
grande varietà di alberi giganteschi. Orientato particolarmente al pubblico familiare e alla divulgazione. In
alta stagione si svolgono esibizioni di rapaci in volo.
Lo stesso fiume forgia lungo il suo corso più alto le Gole
del fiume Piedra. Situate fra le località di Aldehuela
de Liestos e Torralba de los Frailes, sono note per
le loro pareti calcaree verticali dai toni grigi e rossi,
la loro ricca vegetazione e i numerosi uccelli, molti
dei quali protetti. E per conoscere meglio quest’area,
PASSEGGIATA AUTUNNALE
NEL MONCAYO
1/
Altezzoso e solitario, il magico Moncayo è una grande
collezione della natura grazie alle sue peculiari condizioni climatiche.
Il suo sorprendente faggeto è uno dei più meridionali
in Europa e presenta il suo momento più spettacolare
in autunno, stagione in cui si può apprezzare la ricchezza variopinta dei suoi boschi montani.
Uno degli itinerari più gradevoli è la strada che parte dal monastero di Veruela e giunge ad Agramonte,
dopo aver attraversato 15 chilometri di bosco. Lungo
questo tragitto si trova una buona parte delle specie
del parco: lecceto, cerreto, querceto, pineta e faggeto.
Ad Agramonte è consigliabile recarsi al Centro per
visitatori del parco, dove si possono reperire informazioni e dove si può visitare la mostra interattiva
sulle sue risorse naturali. Da lì parte la strada che
sale fino al Santuario.
+ Info: www.turismotarazonayelmoncayo.es
Ufficio di turismo di Tarazona
976 64 00 74
1/ Grifone del Moncayo.
2/ Vista del Moncayo da Tarazona.
3/ Faggeto, sulle falde
del Moncayo.
3/
2/
IL MONASTERO DI PIETRA È
UN ECOSISTEMA DI ENORME
RICCHEZZA BIOLOGICA, CON
NUMEROSE SPECIE ANIMALI E
PIANTE E UNA GRANDE VARIETÀ DI
ALBERI GIGANTESCHI
vi è un percorso circolare segnalato, un paradiso per ogni
amante del trekking. È inoltre il luogo ideale per cimentarsi nella scalata e per imparare a praticarla.
Sono infinitamente belle le forme delle Gole del Jalón, situate fra Huérmeda e Embid de la Ribera (distretto di Calatayud) o la Gola del fiume Mesa, fra i paesini di Jaraba,
famoso per i suoi centri termali, e di Calmarza.
Una meravigliosa area naturale dove l’acqua fa da protagonista e che potrai conoscere da vicino percorrendo in
bicicletta o a piedi l’ampia rete di sentieri e stradine.
NEI DINTORNI DI SARAGOZZA.
Gole del fiume Piedra.
A Belchite possiamo recarci ad ammirare le
sue steppe, splendidi luoghi naturali plasmati pazientemente dall’azione del vento e della
pioggia. Nel Rifugio di fauna selvatica di La Lomaza e nella Riserva ornitologica di Planerón
potremo entrare in contatto con una fauna e
una flora uniche in Europa.
A Saragozza, le curve del fiume o meandri abbandonati a
seguito della modifica del tracciato del letto, conseguenza di grandi piene, vengono denominate “galachos”. La
loro umidità permette a un singolare sistema di boschi
a galleria di svilupparsi nel cuore di un paesaggio arido,
con una flora e fauna acquatiche sorprendenti. Quello di
Juslibol, vicino a Saragozza, è uno spazio di alto valore paesaggistico, con uno stupefacente bosco ai piedi di
un’imponente scarpata.
La Riserva Naturale di los Sotos e Galachos dell’Ebro, a
valle di Saragozza, vanta il galacho dell’Alfranca (accanto
a Pastriz), quello meglio conservato. Vi abitano oltre 200
specie di uccelli, fra cui spiccano gli aironi e in inverno
considerevoli adunate di anatre di diversi tipi e colori. Troviamo qui anche quel piccolo mammifero, vero e proprio
testimone della qualità ambientale del fiume, la nutria. Il
Centro per visitatori organizza passeggiate per poterle osservare rispettandole.
Alba a Juslibol.
Riserva ornitologica di El Planerón, paradiso delle otarde.
/25
LA BARDENA ARAGONESE E GLI AGUARALES DI VALPALMAS
Situata nella zona confinante con la Bardena Navarra, fra i municipi di Ejea de los
Caballeros e Tauste, si trova la Bardena
aragonese. Vi si può accedere dal paese
di Sabinar o da Valareña. È una zona di
protezione speciale degli uccelli e luogo
di importanza comunitaria. Territorio di
grande interesse ecologico e ambientale, in cui si distinguono diversi spazi
quali zone di sparto, steppiche, macchie,
pinete, avvallamenti e scarpate che ospitano un’interessante fauna. Uno degli itinerari che si possono percorrere a piedi
o in bicicletta è il cosiddetto “Sendero de
la Negra”. Un gradevole percorso che ci
consentirà di conoscere i diversi ecosistemi e paesaggi della Bardena.
Los Aguarales de Valpalmas, fra Zuera ed Ejea.
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Dopo aver attraversato Valareña in direzione Tudela (A-125), imboccheremo
la prima pista di terra a sinistra, dove si
trova il segnale di legno. Distanza: 10 km
(dalla Casa Forestale fino alla Punta de
la Negra e ritorno).
Dalla strada di Valareña 19.5 km (andata
e ritorno). Dislivello 230 m. Difficoltà intermedia. Agli incroci e alle fermate del
percorso ci sono segnalatori di direzione
di legno.
Gli Aguarales di Valpalmas sono un
curioso paesaggio creato dall’azione
dell’acqua della pioggia sull’argilla per
milioni di anni.
+ Info: Ufficios di turismo di Ejea de
los Caballeros
976 66 41 00
IL MAR D’ARAGONA
Dalla costruzione nel fiume Ebro dei
bacini di Caspe e Mequinenza, avvenuta
nel 1965, sorse una gigantesca massa
di acqua di 110 km di lunghezza e circa
500 km di costa interna, nota come il
“Mar d’Aragona”.
Anni di dedizione e di passione hanno
fatto del bacino di Caspe una meta privilegiata per ogni tipo di sport acquatico, come windsurf, vela, sci acquatico,
canottaggio o kayak, oltre ad essere un
paradiso per gli amanti della pesca.
A Mequinenza, sull’altra punta del lago
artificiale, ci si può dedicare ad attività
quali motonautica, kayak e persino canottaggio olimpico.
Ma ciò che ha reso famoso in tutto il
mondo il bacino di Mequinenza è la
pesca del leggendario siluro, una delle
specie più apprezzate per la sua grandezza. La sua fama attrae ogni anno
pescatori provenienti da tutto il mondo.
+ Info:turismomardearagon.com
Ufficio di turismo di
Mequinenza
974 46 41 36
Ufficio di turismo di Caspe
976 63 65 33
ALTRI SITI INTERESSANTI
LE SALADAS DE CHIPRANA
Questo spazio naturale protetto è un complesso di lagune dall’eccezionale valore, in quanto alla sua importanza
geologica vanno aggiunte una flora e una fauna di grande
diversità. Ha una superficie di 154,8 ha e si trova nel municipio di Chiprana.
La Salada Grande, con 31 ha di superficie e 5 m di profondità, è l’unica laguna endoreica salina di acque permanentemente profonde in Europa occidentale. Spicca, fra la
fauna, la varietà di uccelli acquatici, ne sono stati catalogati 55, compresi alcuni che vivono solo in ambienti salini
come la volpoca.
Salada de Chiprana.
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L’ARAGONA SIGNIFICA NATURA
I PIRENEI E LA NATURA
SIERRAS PREPIRENAICHE
TERUEL
SARAGOZZA