dossierreti a sostegno dell`energia alternativa
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dossierreti a sostegno dell`energia alternativa
HARDWARE E SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE DISTRIBUITA Fieldbus & 76 Networks www.automazione-plus.it SETTEMBRE 2013 Supplemento a Automazione Oggi n° 366 Settembre 2013 - In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio - Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN: 0392-8829 DOSSIER RETI A SOSTEGNO DELL’ENERGIA ALTERNATIVA PRIMO PIANO PROGETTAZIONE E CONFIGURAZIONE APPROFONDIMENTI INTEGRAZIONE FRA PROCESSI CONTINUI E DISCRETI Processore di Rete Anybus NP40 ƚŚĞƌŶĞƚŝŶĚƵƐƚƌŝĂůĞZĞĂůͲƟŵĞĐŽŶ͞njĞƌŽͲĚĞůĂLJ͊͟ 2013 EUROPEAN INDUSTRIAL COMMUNICATION PROCESSORS NEW PRODUCT INNOVATION AWARD HMS INDUSTRIAL NETWORKS ͻ /ůŶƵŵĞƌŽƵŶŽŶĞůůĂĐŽŵƵŶŝĐĂnjŝŽŶĞŝŶĚƵƐƚƌŝĂůĞ͘ ͻ WŝƶĚŝϮŵŝůŝŽŶŝĚŝĚŝƐƉŽƐŝƟǀŝĂůŝǀĞůůŽŵŽŶĚŝĂůĞƵƟůŝnjnjĂŶŽůĞƐŽůƵnjŝŽŶŝĚŝ,D^ƉĞƌ ĐŽůůĞŐĂƌƐŝĂůůĞƌĞƟŝŶĚƵƐƚƌŝĂůŝ͘ ͻ EŽŵŝŶĂƚĂ͞njŝĞŶĚĂƐǀĞĚĞƐĞĚĞůů͛ĂŶŶŽƉĞƌů͛džƉŽƌƚ͘͟ ͻ YƵŽƚĂƚĂŝŶďŽƌƐĂĂůůĂKDyEŽƌĚŝĐdžĐŚĂŶŐĞĚŝ^ƚŽĐĐŽůŵĂ͘ www.hms-networks.com f&n settembre 2013_Layout 1 23/07/13 10.36 Pagina 1 Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 AREA EX OFFICINE AERONAUTICHE CAPRONI 1910 SS 336 Superstrada per Malpensa, uscita Volandia. Case Nuove di Somma L.do (VA) Con il patrocinio di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 AREA EX OFFICINE AERONAUTICHE CAPRONI 1910 SS 336 Superstrada per Malpensa, uscita Volandia. Case Nuove di Somma L.do (VA) Con il patrocinio di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: Wireless I/O Termocoppie, Sensori di umidità e temperatura, PT100 Monitoraggio wireless temperatura e umidità ŘSistema wireless industriale affidabile basato su una frequenza D*+]FRQSURWRFROOR)+66 )UHTXHQF\+RSSLQJ6SUHDG Spectrum) ŘCustodia IP67 robusta e LQGXVWULDOHEDVHVWDQGDUG[ PP ŘCollegabili in topologia a stella fino a 56 Nodes per Gateway e illimitati ID di rete (Gruppi di nodi e Gateway ) nella stessa locazione senza interferenze ŘMassima distanza 3 km (linea diretta) tra i Nodi e il Gateway, con visualizzazione diretta dell’intensità del segnale ŘLe opzioni di alimentazione includono alimentazione diretta da 10 a 30 VDC, Batteria al litio o pannello solare ŘVita della batteria tipicamente 5 anni (dipendente dall’applicazione) ŘSemplice mappatura degli I/O usando un tool software liberamente scaricabile ŘAccetta differenti tipi di segnale: analogico (0-10 VDC, 4-20 mA) e discreto (PNP, NPN, contatto pulito) ŘTre specifici tipi di temperature in input sul nodo: - 4 inputs per PT100 - 3 inputs per Termocoppie più 1 Termistore - 2 inputs per sensori di Temperatura e umidità © Va Vasyl asyl Helevachuk | dreamstime.com dreamst amstime ime.com com www.bannereurope.com ro op A156AdsIT_SureCrossTemp.indd 1 Turck Banner rl Via S. Domenico 5 20010 Bareggio (MI) Ř)D[ [email protected] www.turckbanner.it 10/11/08 16:20:21 F&N Sommario SETTEMBRE 2013 In questo numero Primo piano 28 15 EDITORIALE La validazione preventiva 38 di Angelo Candian di Paolo Ferrari 16 COVER STORY Infrastruttura completa, dalla supervisione all’ultimo ‘metro’ di Raffaele Esposito 22 ATTUALITÀ 25 40 42 44 47 54 35 Dossier Phoenix Contact SpA Via Bellini, 39/41 20095 Cusano Milanino (MI) Tel. 02 660591 Fax 02 66059500 [email protected] www.phoenixcontact.it PRIMO PIANO I software per le reti 50 54 56 di Patrizio Emilia 35 DOSSIER Reti sostenibili Un uso efÀciente dell’energia 60 Sicurezza e standard in un unico sistema? TUTORIAL Benessere senza Àli di Matteo Marino 64 di Elisa Cinti Importanti novità hanno interessato negli ultimi mesi la famiglia Axioline, la soluzione proposta da Phoenix Contact per soddisfare le necessità di macchine o impianti, nata per ottimizzare le caratteristiche dei bus Ethernet-oriented. Prosegue così l’impegno innovativo dell’azienda verso l’ampliamento della gamma di soluzioni in Ethernet industriale, da tempo individuata come tecnologia da utilizzare come base per le differenti famiglie di prodotto. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS SICUREZZA Mantenere la sicurezza nelle reti ibride di Giovanni Sangiorgio a cura di Ilaria De Poli 36 SUL CAMPO Dimostrazioni sul campo di Simone Castelli HIGH-LIGHT Tecnologia avanzata per i liquidi Realtime Ethernet: impatto profondo di Lucrezia Campbell a cura di Paola Redili 32 Gli ‘oggetti’ della rete si evolvono di Peter Fröhlich, Christian Boiger, Oliver Kleineberg a cura di Antonella Pellegrini 28 BUILDING BLOCKS di Stefano Maggi Come sta evolvendo la tecnologia FDT? ATTUALITÀ IN BREVE Illuminare Parigi di Julia Arneri Borghese di Evaldo Bartaloni 26 Strategie di lungo termine di Tony Spizzichino Ponti… per far viaggiare i dati di Ilaria De Poli Sicurezza Il vento dell’automazione NEWS a cura della redazione Mail e web di Fieldbus & Networks [email protected] www.automazione-plus.it/rivista/fieldbus-e-networks/ www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it www.mostreconvegno.it Gruppo Automazione Oggi su 9 COMPETENCE IN COMMUNICATION N COMMUNICATION Fieldbus & Networks F&N SETTEMBRE 2013 Le aziende di questo numero Aziende HTTP ATOS www.atos.com 64 B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE www.br-automation.com 65 CAMBIUM NETWORKS www.cambiumnetworks.com 22 COGNEX INTERNATIONAL www.cognex.com 65 ENDRESS + HAUSER ITALIA www.it.endress.com EPSG www.ethernet-powerlink.org 26 FDT GROUP www.fdtgroup.org 25 FENWAY EMBEDDED SYSTEMS www.fenwayembedded.com 28 FIELDBUS FOUNDATION www.fieldbus.org 50 FIERA MILANO MEDIA www.fieramilanomedia.it 24 HMS INDUSTRIAL NETWORKS www.anybus.it 29 IDEAL INDUSTRIES www.idealindustries.com 65 INLON ENGINEERING www.inlon.it 29 MC LINK www.mclink.eu 27 MOLEX www.molex.com 65 OMRON ELECTRONICS www.industrial.omron.it 29 3/&3UR¿EXVFRQWHQHQGRLFRVWLVHQ]D OPC FOUNDATION www.opcfoundation-events.com 24 ULQXQFLDUHDOOHSUHVWD]LRQL PANASONIC ELECTRIC WORKS IT. www.panasonic-electric-works.it 30 PARADOX ENGINEERING www.pdxeng.ch 42 PHOENIX CONTACT ITALIA www.phoenixcontact.it 16 6RIWZDUHGLFRQ¿JXUD]LRQHJUD¿FRLQWXLWLYR PILZ ITALIA www.pilz.it HVFDULFDELOHJUDWXLWDPHQWHGDOVLWR PROFIBUS INTERNATIONAL www.profi-bus.it 26 RAYTEK www.raytek.com 64 ROCKWELL AUTOMATION www.rockwellautomation.com 32 SCHNEIDER ELECTRIC www.schneider-electric.it 30, 66 SEW EURODRIVE www.sew-eurodrive.com 24 SIEMENS www.siemens.it 38 SOFTING ITALIA www.softingitalia.it 31 TELESTAR www.telestar-automation.it 31 TELIT COMMUNICATIONS www.telit.it 40 VIPA ITALIA www.vipaitalia.it 31 WAGO ELETTRONICA www.wago.com 36 Non parli lo stesso ...protocollo? La comunicazione con protocolli diversi non è mai stata così facile ed efficiente &RQYHUVLRQLYHORFLHGDI¿GDELOLFRQXQ JDWHZD\3UR¿EXV&$1RSHQVLSRVVRQR FROOHJDUHROWUHD]LRQDPHQWL&$1DGXQ 'LDJQRVWLFDGLRJQLODWRPDSSDELOHVXOODWR pag. 25, 64 RSSRVWRSHUDYHUHVHPSUHLOFRQWUROORVX HQWUDPEHOHUHWL One Partner ›› One Chip ›› All Systems I n f o li n e : + 3 9 02 2 5007068 i n f o @ h i ls c h e r.i t w w w. h il s c h e r.i t SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 30, 56 Tu sei qui. Il Servizio Panasonic: persone vicine a te, per passione. Una Rete di specialisti Automazione che lavora per i tuoi risultati. Networking WEB AUTOMATION, l’integrazione Macchina-Rete Soluzioni di networking locale e/o remoto per impianti e macchine; affidabilità e flessibilità a garanzia di efficienza e valore aggiunto delle funzioni di automazione integrate. ¬ Connessioni cablata o wireless internet (GSM, GPRS, UMTS). ¬ Funzionalità Web Server (Html, Ajax, Java), Tecnologie e protocolli standard (ModbusTCP, IEC60870, SNMP). ¬ Data logging e acceso dati (SD Card, FTP, email). ¬ Design in “su misura” supportato dai nostri specialisti networking. Industrial Automation and More... Panasonic Electric Works Italia srl www.panasonic-electric-works.it Fieldbus & Networks F&N SETTEMBRE 2013 Elenco inserzionisti Aziende BECKHOFF AUTOMATION CLPA EUROPE CONSORZIO PNI CONTRADATA EFA AUTOMAZIONE HILSCHER ITALIA HMS INDUSTRIAL NETWORKS IXXAT www.automazione-plus.it i l i Supplemento ad Automazione Oggi 366 Settembre 2013 Pubblicazione in diffusione gratuita pag. IV° COPERTINA Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI) tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 Direzione Aldo Brandirali Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Comitato Tecnico Evaldo Bartaloni (Clui-Exera), Micaela Caserza Magro (Università di Genova), Dario Fantoni (Clui-Exera), Paolo Ferrari (Università di Brescia), Oscar Milanese (AssoAutomazione), Paolo Pinceti (Università di Genova), Emiliano Sisinni (Università di Brescia) Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Antonella Cattaneo Caporedattore antonella.cattaneo@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.503 Ilaria De Poli Coordinamento Fieldbus & Networks ilaria.depoli@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.504 Antonella Pellegrini Coordinamento Energie & Ambiente Oggi antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.508 Alessandra Pelliconi Segreteria alessandra.pelliconi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.509 61 5 51 Collaboratori: Christian Boiger, Julia Arneri Borghese, Lucrezia Campbell, Angelo Candian, Simone Castelli, Elisa Cinti, Patrizio Emilia, Raffaele Esposito, Peter Fröhlich, Oliver Kleineberg, Stefano Maggi, Matteo Marino, Paola Redili, Giovanni Sangiorgio, Tony Spizzichino Disegni: Aldo Raul Garosi 41/37 10 Grafica e produzione Mauro Spolaore Progetto grafico - Impaginazione mauro.spolaore@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.568 Franco Tedeschi Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.569 Alberto Decari Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.561 Prontostampa srl Uninominale Zingonia (BG) - Stampa Nadia Zappa Ufficio Traffico - nadia.zappa@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it - tel: 02 49976.527 - Fax: 02 49976.570 II° COPERTINA 43 International Sales MESAGO MESSE MESSE FRANKFURT PANASONIC ELECTRIC WORKS ITALIA U.K. – SCANDINAVIA – NETHERLAND – BELGIUM Huson European Media Tel. +44 1932 564999 • Fax +44 1932 564998 • Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media ag Tel. +41 52 6330884 • Fax +41 52 6330899 • Website: www.iff-media.com GERMANY – AUSTRIA - Map Mediaagentur Adela Ploner Tel. +49 8192 9337822 • Fax +49 8192 9337829 • Website: www.ploner.de USA - Huson International Media Tel. +1 408 8796666 • Fax +1 408 8796669 • Website: www.husonmedia.com TAIWAN - Worldwide Service Co. Ltd Tel. +886 4 23251784 • Fax +886 4 23252967 • Website: www.acw.com.tw 39 34/BATTENTE 11 Abbonamenti PILZ ITALIA ROCKWELL AUTOMATION TURCK BANNER III° COPERTINA 14 N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta Sì, Visa, Mastercard, Eurocard (www.ilb2b.it) Tel. 02 252007200 Fax 02 49976.572 E-mail: abbonamenti@fieramilanomedia.it Abbonamento annuale E 49,50 Abbonamento per l’estero E 99,00 Prezzo della rivista: E 4,50 - Arretrati: E 9,00 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 8 Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata VIPA ITALIA 12 13 Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Autorizzazione alla pubblicazione del tribunale di Milano n° 71 del 20/02/1982. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Fieldbus & Networks è supplemento di Automazione Oggi. Tiratura: 8.000 copie - Diffusione 7.870 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS ETHERNET/IP E’ ANCHE MOTION CONTROL AD ALTA VELOCITÀ SU ETHERNET STANDARD Coordinate più assi per la massima precisione nel controllo del movimento utilizzando servoazionamenti e inverter a frequenza variabile, il tutto su una rete Ethernet standard. EtherNet/IP aiuta a fonire una soluzione aperta, a prestazioni elevate, per il controllo distribuito di inverter e servoazionamenti multiasse. Rockwell Automation e il suo partner Cisco hanno sviluppato soluzioni che consentono di raggiungere risultati straordinari basandosi sul protocollo Ethernet standard. Per saperne di piu: www.emea.rockwellautomation.com/ethernetip Fieldbus & Networks L’editoriale è a cura dei membri del comitato tecnico di Fieldbus & Networks ( ) Editoriale LA VALIDAZIONE PREVENTIVA L’aumento dell’efficienza e disponibilità di un impianto passa attraverso molti accorgimenti. Alcuni di questi sono ormai entrati nella mentalità collettiva attraverso l’applicazione di metodologie ‘kaizen’ anche alla progettazione e alla realizzazione o, più recentemente, al diffondersi di comportamenti e gestione responsabile dei sistemi. Una cosa è certa: l’efficacia di un impianto è il risultato di tanti contributi, molti fondamentali, altri accessori. Per quello che riguarda i bus di campo, la cosa migliore è concentrare, soprattutto nella fase di progettazione e realizzazione dell’impianto, l’attività di ricerca di soluzioni strutturate, efficienti e facilmente manutenibili. Infatti, esiste un aspetto, spesso trascurato, che influisce moltissimo sulla qualità di un’installazione e sulla sua aspettativa di vita e disponibilità: si tratta della corretta pianificazione delle reti di bus di campo e della loro verifica formale. In molti settori industriali la validazione delle funzionalità di impianto sono obbligatorie prima di attivare la produzione: spesso queste validazioni riguardano specifiche parti dell’impianto che comportano rischi operativi (caldaie, reattori, turbine) o sanitari (sterilizzatori, macchine RX). Al contrario è solo da poco tempo, con l’introduzione della norma IEC 61784-5, che i bus di campo hanno una norma di riferimento per l’installazione che può esser usata come base per una validazione di impianti. L’obiettivo di una validazione della rete di bus di campo è semplice: si tratta di garantire un’aderenza alle linee guida di progettazione e installazione e assicurarsi l’assenza di problemi fin dall’origine. Un poco più complicato risulta invece ottenere dei benefici sensibili da tale attività specialmente con i nuovi bus di campo basati su Ethernet; infatti, il punto chiave è partire fin dall’inizio del progetto con l’idea che l’impianto andrà validato. Tutti ne devono essere a conoscenza e ne devono condividere l’obiettivo: il committente, che si vede consegnato un impianto in perfette condizioni, e l’esecutore, che non sarà richiamato per lunghe e costose procedure di riparazione dopo l’avvio dell’impianto. Definito di comune accordo l’ambito entro cui si procederà alla validazione, ci si affida solitamente a una terza parte (autorevole e competente per la tecnologia in esame) che costruisce le procedure di validazione, le condivide con i diversi attori e poi le mette in pratica sul campo. Mie recenti esperienze dirette hanno confermato come l’attività di validazione abbia drasticamente ridotto i fermi impianto nel primo anno d’esercizio, mettendo in evidenza carenze di progettazione prima dell’effettiva costruzione e rivelando malfunzionamenti occulti dei componenti a bus di campo che avrebbero potenzialmente potuto causare seri guasti alle linee di produzione. Senza contare che gli errori commessi una volta e individuati dalla validazione non verranno più ripetuti negli impianti successivi… ‘kaizen’, appunto… Paolo Ferrari SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 15 Fieldbus & Networks F&N COVER STORY di Raffaele Esposito INFRASTRUTTURA COMPLETA, DALLA SUPERVISIONE ALL’ULTIMO ‘METRO’ IMPORTANTI NOVITÀ HANNO INTERESSATO NEGLI ULTIMI MESI LA FAMIGLIA AXIOLINE, LA SOLUZIONE PROPOSTA DA PHOENIX CONTACT PER SODDISFARE LE NECESSITÀ DI MACCHINE O IMPIANTI, NATA PER OTTIMIZZARE LE CARATTERISTICHE DEI BUS ETHERNET-ORIENTED. PROSEGUE COSÌ L’IMPEGNO INNOVATIVO DELL’AZIENDA VERSO L’AMPLIAMENTO DELLA GAMMA DI SOLUZIONI IN ETHERNET INDUSTRIALE La diffusione di applicazioni di automazione basate su Ethernet industriale non conosce soste e prosegue con tassi di crescita estremamente interessanti, grazie agli innegabili vantaggi tecnologici che soluzioni di questo tipo consentono in termini di prestazioni, flessibilità e, spesso, anche di costi, che possono venire ottimizzati in modo considerevole. Il tutto è favorito, inoltre, da una crescita costante del numero di prodotti sul mercato atti a essere inseriti all’interno di architetture di sistema di crescente complessità e con sempre minori limiti di applicazione. Un contributo importante in questo senso è apportato da Phoenix Contact che, già in tempi non sospetti, ha individuato in Ethernet industriale la tecnologia da utilizzare come base per varie famiglie di prodotto, atte a coprire, al meglio e in modo trasversale, tutte le possibili necessità di una soluzione globale per macchine o impianti. Ethernet industriale è ora la base di un numero non più trascurabile di protocolli industriali: quello individuato da Phoenix Contact come base per la proposta di soluzioni complete di automazione è Profinet. Questa scelta, tuttavia, non ha portato l’azienda a limitare la propria attenzione solo a quest’ultimo standard stante la sua tradizione di fornitore di sistemi di I/O remotati che, Come tutti i prodotti del sistema I/O Axioline, anche i moduli Axioline E con grado di per loro natura, ben si dispongono a es- protezione IP65/67 sono integrabili in reti basate su tutti i più diffusi sistemi Ethernet, come sere utilizzati in modo trasversale sui più ProÀnet, Ethernet/IP, Ethercat, Modbus/TCP e Sercos III, oltre a supportare ProÀbus diffusi protocolli di comunicazione di tipo industriale. La soluzione nata per l’ottimizzazione delle caratteristiche cati con la sigla/prefisso AXL F) sono stati infatti rilasciati dei moduli stand-alone con grado di protezione IP65/67 (Axioline E, identificati dei bus Ethernet-oriented è la famiglia Axioline. con la sigla/prefisso AXL E) e dei controllori (Axiocontrol, identificati Moduli I/O Axioline con la sigla/prefisso AXC) cui poter direttamente collegare fisicamente Presentata al mercato nel corso degli ultimi anni, questa famiglia ha i moduli AXL F. Prima di analizzare nei dettagli questi nuovi prodotti, recentemente beneficiato di importanti innovazioni. A fianco dei già è utile portare l’attenzione su alcune caratteristiche fondamentali disponibili moduli con grado di protezione IP20 (Axioline F, identifi- e caratterizzanti dell’intera famiglia Axioline. Essa nasce, come già 16 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Cover story Phoenix Contact estrema cura il supporto fisico di comunicazione backplane tra accoppiatore e moduli, costituito da robusti elementi plastici modulari a ‘T’ (un elemento per accoppiatore e per ogni modulo del nodo) che si assemblano e vengono fissati all’interno della guida DIN di supporto; semplicemente montando i moduli sulla guida DIN si realizza il collegamento fisico tra elettronica interna dei moduli e bus backplane di comunicazione. Completa il tutto il particolarmente evoluto sistema di sincronizzazione tra accoppiatore di rete e scambio dati sull’anello principale di collegamento tra controllore superiore e vari accoppiatori di rete. Per quanto possa essere ridotto il tempo ciclo gestito dal controllore master di rete nei vari protocolli coperti dal sistema Axioline, si è sempre in grado di garantire un ciclo di lettura/scrittura di tutti gli I/O a ogni ciclo bus. Notevoli i vantaggi: si pensi ad esempio alla possibilità di gestire anche semplici moduli di I/O in un medesimo segmento bus Sercos III, normalmente preposto alla sola gestione dei vari drive in quelle applicazioni estremamente spinte quale I controllori Axiocontrol esprimono in modo ottimale le loro performance in combinazione con il sistema I/O Axioline, offrendo la massima velocità grazie può ad esempio essere la gestione del motion control a elealla connessione bus diretta vato sincronismo di un impianto di stampa rotativa. Come altro esempio, le prestazioni dei moduli I/O consentono di indicato precedentemente, con lo creare una rete Ethercat che vada a scopo di diventare il sistema di I/O di coinvolgere il controllore master e i riferimento per tutte le soluzioni insoli accoppiatori di rete, di modo che dustriali a base Ethernet industriale. il telegramma Ethercat non attraversi Questa inclinazione risulta da subito i moduli I/O disposti a valle degli acevidente dalla decisione progettuale coppiatori di rete: questi infatti dialooriginaria che porta, ad oggi, a poter gano con gli accoppiatori attraverso integrare il sistema I/O Axioline in il protocollo proprietario (bus locale reti industriali che presentino uno Axioline F). Le conseguenze positive qualsiasi dei seguenti sei protodi questa architettura sono rapprecolli: Profinet, Ethercat, Sercos III, sentate dalla riduzione, rispetto alle Ethernet-IP, Modbus e Profibus. Con altre soluzioni oggi presenti sul merl’eccezione di Profibus quindi, cinque cato, dell’anello Ethercat a parità protocolli su sei di quelli coperti sono di topografia di rete, e quindi dalla per l’appunto Ethernet-oriented. Le possibilità di ottenere tempi ciclo più tre caratteristiche di fondo che ogni bassi. Inoltre, non si riscontra nesGrazie ai tempi di reazione particolarmente rapidi, il modulo I/O Axioline deve possedere suna interruzione dell’anello Ethercat sistema I/O modulare per il quadro elettrico Axioline F è ideale per processi rapidi e sincroni per garantire prestazioni al top di in caso di guasto di un modulo di I/O gamma sono riassumibili in quello e nessuna necessità di risincronizzache è il motto della famiglia: ‘Axiozione al riavvio della rete dopo la soline: velocità, robustezza, semplicità’. stituzione di tale modulo. La medesima caratteristica di sincronismo è ovviamente valida per i moduli IP67 (quindi per gli AXL E) che, essendo Velocità moduli di tipo stand-alone, non hanno necessità di protocolli interni di La caratteristica di velocità della famiglia di moduli IP20, quindi degli comunicazione dato che ogni singolo modulo costituisce nodo di rete AXL F, assurge a valori di eccellenza assoluta grazie all’introduzione per il controllore superiore. dell’innovativo protocollo proprietario di comunicazione tra accoppiaRobustezza tore di rete e moduli di I/O disposti a valle dello stesso. Questo protocollo (bus locale Axioline F) consente il trasferimento Per quel che riguarda la caratteristica di robustezza, la stessa è da di dati da/verso l’accoppiatore di rete con un tempo ciclo nell’ordine intendersi in senso lato: non ci si è infatti limitati alla sola ricerca di dei microsecondi; il calcolo di questo tempo ciclo può essere valutato una elevata resistenza a shock meccanici ma si è posta particolare in modo approssimativo assegnando un valore di due microsecondi cura anche ad assicurare la resistenza contro eventuali disturbi EMC, per l’accoppiatore di rete, cui va sommato un microsecondo per ogni così come si è garantito un ampio range di temperatura di utilizzo. modulo di I/O aggiunto: dunque, in un nodo di rete composto da un Prodotti quindi assolutamente adatti anche all’impiego in ambienti accoppiatore e quattro moduli di I/O, il tempo ciclo di comunicazione industriali gravosi, indipendentemente che si utilizzino gli AXL F o gli interna è nell’intorno di soli sei microsecondi. Per il raggiungimento AXL E. Il materiale plastico della custodia dei moduli IP20 e IP65/67 di queste prestazioni straordinarie è stato necessario progettare con garantisce infatti ottima resistenza meccanica (riferimento norme SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 17 Fieldbus & Networks EN 60068-2-xx), senza contare che per tutti i moduli IP65/67 esiste anche la versione con custodia metallica per applicazioni estreme. Dal punto di vista della temperatura di utilizzo, tutti i moduli I/O Axioline posso essere installati e utilizzati in ambienti con temperature comprese tra i -25 e i +60 °C. Per quel che riguarda infine gli aspetti di compatibilità elettromagnetica, tutti i prodotti risultano in conformità alle norme di riferimento sia per quel che riguarda l’emissione, sia per quel che riguarda l’immunità ai disturbi EMC, con valori di targa ben distanti dai valori limite dettati dalle norme stesse: svariati esempi applicativi hanno dimostrato un normale funzionamento secondo specifiche anche in ambienti particolarmente aggressivi. Interfacciamento digitale e analogico Un’interessante novità da evidenziare per quel che riguarda i moduli I/O Axioline è la modalità scelta per l’interfacciamento con sensori/ attuatori con interfaccia di tipo analogico. Mentre per la gamma IP20 (AXL F) sono disponibili i classici moduli con possibilità di gestione di Analog Input o Analog Output in differenti modularità (quattro o otto canali) e con classiche tecnologie (corrente, tensione, RTD, UTH), nella gamma IP65/67 (AXL E) per la gestione di segnali analogici viene sfruttato il protocollo IO-Link. Per ognuno dei sei protocolli coperti (Profinet, Ethercat, Sercos III, Ethernet-IP, Modbus e Profibus) è disponibile un modulo IO-Link master che dispone di quattro porte IO-Link Classe A, quattro porte IO-Link Classe B e quattro ingressi digitali. Sensori Semplicità IO-Link con interfaccia digitale o analogica Gli esempi della semplicità di utilizzo dei possono direttamente essere collegati al moduli I/O Axioline sono molteplici: pomodulo al pari di sensori digitali non IO-Link. tremmo parlare della presenza di morsetti Volendo invece collegare sensori/attuatori estraibili passivi con connessione del tipo a non IO-Link con interfaccia analogica è possimolla Push-in su tutti moduli IP20, della cobile utilizzare dei nostri mini-convertitori che difica a colori dei vari punti di connessione prevedono due connessioni M12 di modo che, sui morsetti e del modulo nella sua globaconnessi direttamente al sensore/attuatore, lità o dell’ampio spazio di siglatura per i consentano la trasmissione verso il modulo Il collegamento dei moduli IP65/67 è reso moduli con singola fila di connettori. Il tutto più agevole dall’adozione di connettori M12 con cavo non schermato, così come previsto completato in associazione a ogni singolo con tecnologia Speedcon: è sufÀciente una dalle specifiche del protocollo IO-Link. punto di connessione da led diagnostici ben rotazione di solo mezzo giro per collegare i Questa struttura comporta l’innegabile vanvisibili e dalla presenza di punti di prova. connettori maschi con i connettori femmina taggio, soprattutto quando i segnali sono lipresenti sul modulo Ma potremmo anche parlare della presenza mitati in numero, di poter utilizzare una sola di connettori M12 femmina con tecnologia tipologia di modulo per l’acquisizione locale di Speedcon sui moduli IP65/67, tecnologia che rende possibile realizzare segnali diversi (analogici e/o digitali). il collegamento semplicemente con una rotazione di solo mezzo giro Si pensi a dover gestire 4 DI, 2 AI e 2 AO in un ben determinato punto dei connettori maschi Speedcon. O ancora dell’utilizzo di connettori di macchina o impianto: è possibile farlo utilizzando un solo modulo M12 (codifica T) anche per l’alimentazione dei moduli con disponibilità IO-Link Master evitando di dovere montare tre distinti moduli che, di 12 A per alimentazione di logica e ingressi (alimentazione Us) e di 12 molto probabilmente, avrebbero anche comportato la presenza di A per le uscite (alimentazione Ua). tutta una serie di input/output non utilizzati. Controllori Axiocontrol Tutti i controllori Axiocontrol possono essere ampliati Àno a un massimo di 63 moduli IP20 della linea Axioline 18 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS I controllori Axiocontrol (PLC Axiocontrol) costituiscono una nuova famiglia di controllori, sviluppata per una naturale sinergia con il sistema I/O Axioline appena descritto. Di conseguenza, condividono le caratteristiche di ‘velocità, robustezza e semplicità’ della gamma Axioline e garantiscono prestazioni elevate ed affidabilità di funzionamento anche in condizioni ambientali estreme. La temperatura di funzionamento è infatti compresa tra -20 e +60 °C (addirittura tra - 40 e +60 °C per la versione XC). La connessione verso gli I/O è garantita sia tramite il bus locale Axioline F sia tramite le connessioni Profinet e ModbusTCP (grazie alle porte RJ45 integrate, due o tre a seconda del modello). Per operazioni di configurazione, monitoraggio e diagnostica, oltre all’interfaccia Ethernet, è possibile utilizzare l’interfaccia Micro USB di tipo B integrata. Tutti i PLC Axiocontrol sono provvisti di una memoria flash in- Cover story Phoenix Contact tegrata, ampliabile tramite scheda SD opzionale, ed integrano un web server per applicazioni di supervisione) ed un file system (per operazioni di data logging. Tramite opportuni function block, i PLC AXC possono interfacciarsi direttamente a data base MS-SQL o MySQL, inviare e-mail e altro ancora. Un mini UPS integrato consente di tamponare, in caso di mancanza di alimentazione, la batteria interna del PLC in modo che questo possa completare le operazioni in esecuzione: in altre parole, mentre gli I/O vengono spenti, il PLC rimane attivo per circa due secondi, in modo tale da potere, ad esempio, inviare un messaggio di allarme, terminare la scrittura su un file di log oppure impostare uno stato speciale per accelerare il riavvio della macchina o dell’impianto. due piattaforme è il software Scada Visu+ per la realizzazione delle pagine grafiche. Nel caso del PC Industriale oltre a Visu+ per la supervisione è possibile poi utilizzare anche il SoftPLC PC Worx per il controllo, trasformando quindi il PC in una postazione di comando e supervisione completa. Per remotare lo schermo di un PC su più postazioni, è possibile infine utilizzare il software Portico che, sfruttando l’infrastruttura Ethernet, consente di remotare il display di un PC su un massimo di 16 Thin Client, andando quindi a realizzare soluzioni multi-monitor distribuite con gestione delle politiche di accesso e protezione tramite password. Infrastruttura ridondante e affidabile Concentrandoci poi sull’infrastruttura di rete, elemento imprescindibile di ogni soluzione di automazione industriale a Sempre a livello di controllo, Phoenix base Ethernet, sono numerose le novità Contact ha anche ulteriormente ampliato di prodotto recentemente introdotte la gamma di prodotti della serie ILC con da Phoenix Contact, dedicate in modo due nuovi modelli: l’ILC 191 ME/AN e particolare a tutte quelle applicazioni l’ILC 191 ME/INC. Entrambi i PLC possono complesse ed estese in cui si riscontra fungere da Profinet IO Device e disponla necessità di implementare sistemi di gono di otto ingressi digitali (gestibili ad ridondanza ad alta affidabilità, come evento) e di quattro uscite digitali, cui tipico ad esempio nelle applicazioni si aggiungono un’interfaccia RS232 e dei settori infrastrutture, trasporti, proun’interfaccia RS422/485, nonché due Realizzate appositamente per la costruzione di cesso, gestione acque. La già esistente macchine, le varianti ME dei PLC ILC191 includono uscite PWM (fino a 150 kHz). A seconda famiglia di industrial switch managed in un dispositivo compatto tutte le funzioni del modello, sono poi presenti due in- necessarie ad attivare gli azionamenti mediante FL Switch 3000, prodotti costruiti con rigressi e due uscite analogiche piuttosto motori passo-passo o convertitori di frequenza ferimento particolare alla serie di norme che due ingressi di conteggio e due inIeee 802.3, è stata infatti ulteriormente gressi per encoder incrementale asimmetrico.Tutto ciò, mantenendo ampliata ed è stata affiancata dalla nuova famiglia FL Switch 4000. le caratteristiche peculiari della gamma di prodotti ILC: espansione Grazie a queste novità di prodotto ora è possibile disporre di switch I/O con il sistema modulare Inline, interfaccia Ethernet con supporto in formato stand-alone con fino a 16 porte globali ed estrema flesnativo del protocollo ModbusTCP, memoria di massa espandibile fino sibilità delle connessioni: porte RJ45 per conduttori in rame Fasta 2 GB tramite scheda SD, web server e file system integrati: ciò Ethernet (10/100 Mbaud) e/o Giga-Ethernet (10/100/1000 Mbaud), significa che i PLC possono essere utilizzati per applicazioni di interfacciamento uomo-macchina accessibili tramite web browser standard e di data logging. Inoltre, esattamente come per i controllori AXC, anche i controllori ILC possono interfacciarsi direttamente a data base MS-SQL o MySQL, inviare e-mail e altro ancora tramite opportuni function block. PLC con caratteristiche da Profinet IO device Supervisione per ogni esigenza L’abbinamento naturale al PLC è la supervisione. A questo scopo, Phoenix Contact propone numerose soluzioni, come i pannelli operatore con interfaccia Ethernet e touch screen (TP 3000 con processore XScale PXA 320 a 800 MHz oppure TP 5000 con processori Atom a 1,6 GHz o Celeron a 1 GHz) o i PC industriali fanless (con display touch screen oppure blind node) con doppia scheda Ethernet Gigabit: elemento comune alle Tutti i nuovissimi PC industriali della serie Designline combinano compattezza e protezione IP65 con funzionalità multitouch SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 19 Fieldbus & Networks danza si preferisca non utilizzare protocolli proprietari, si ricorda comunque che questi stessi prodotti supportano i protocolli standard STP, Rstp, e MST di derivazione Information Technology. Il protocollo standard dual ring consente invece di poter creare un doppio anello di ridondanza in fibra con un particolare meccanismo di trasmissione dati che incrementa in modo sensibile la disponibilità di rete. Per quel che riguarda infine il Link Layer Discovery Protocol, questo protocollo standard consente di definire una struttura di rete con ognuno dei dispositivi che ne fanno parte che acquisisce e scambia informazioni con i nodi adiacenti. Monitoraggio e diagnostica Le caratteristiche del Link Layer Discovery Protocol consentono un miglior rilevamento guasti, un ausilio nella sostituzione di elementi di rete e permettono anche l’implementazione di tool grafici di visualizzazione e di diagnostica di reti Ethernet. La nuova famiglia FL Switch 4000 aumenta sia la velocità di trasmissione dati sia la larghezza di banda a disposizione grazie alla funzione di ‘trunking’ (o ‘link aggregation’) che consente A tal proposito, l’offerta Phoenix Contact si arricdi combinare Àno a quattro porte in un unico canale logico di trasmissione dati chisce del nuovo software FL View, un software per il monitoraggio e la ricerca guasti in reti porte con connettore per fibra in vetro singlemode o multimode con Ethernet-TCP (e Profinet), in grado di operare correttamente indipenpossibili connessioni in vari formati (SC-D, ST, LC). Questo permette dentemente dalla presenza all’interno della rete di dispositivi forniti non solo un ampio range propositivo ma anche, aspetto interessante, da Phoenix Contact o da altre aziende. Sfruttando il protocollo Snmp di poter disporre di varie tipologie di connessione all’interno del sin- (LLDP per Profinet) e grazie alla funzione di autoscreening, il software golo prodotto. Come puro esempiow, lo switch FL Switch 4012T-2GT- permette la visualizzazione grafica della rete associata con l’identifi2FX mette a disposizione dodici porte RJ45 10/100 Mbaud frontali, due cazione dei componenti e dei collegamenti tra gli stessi, dell’intenporte RJ45 10/100/1000 Mbaud accessibili dal basso disposte sulla sità di traffico su tali collegamenti e dei tratti ove sono localizzati base dello switch e due porte frontali 100 MBaud per fibra in vetro dei guasti. Il tutto con una semplicissima codifica grafica: se il tratto multimode con connettore SC-D (full duplex) che consente di coprire che unisce due elementi di rete è di colore verde, la comunicazione è distanze fino a 6,4 km. Nei modelli dotati poi di slot SFP è possibile inserire accessori diversi che consentono collegamenti a varie tipologie di fibre in vetro con connettore LC in modo da poter coprire distanze fino a 80 km. Ma dal punto di vista dell’affidabilità e della disponibilità dell’infrastruttura di rete è l’implementazione in questi prodotti dei protocolli Extended Ring Redundancy, Dual Ring e Link Layer Discovery Protocol a fare la differenza. L’Extended Ring Redundancy è un protocollo proprietario che consente l’adozione di un anello di ridondanza tra gli switch al quale possono partecipare fino a 134 elementi e che prevede un recovery time di soli 15 ms. Questo stesso protocollo consente inoltre la ridondanza fra anelli di switch (fino a 3 anelli), con un recovery I moduli Axioline E utilizzano connettori M12 Power con portata di corrente 2 x 12 A per time che in questo caso giunge a l’alimentazione dei dispositivi e riducono la complessità del cablaggio, richiedendo il collegamento 18 ms. Qualora per gestire la ridon- di una sola linea al dispositivo 20 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Cover story Phoenix Contact sente il monitoraggio dinamico e continuo della rete anche in presenza di reti Vlan, con la generazione di segnali di allarme in caso di guasti rilevati, trasferibili poi verso HMI/Scada e da questi gestibili per una notifica via e-mail o sms. Altro aspetto fondamentale è la gestione documentale della rete: sfruttando la possibilità del software di gestire un log dei parametri e degli eventi in background, è infatti possibile generare un documento di sintesi (su richiesta o a intervalli programmabili) contenente il database completo di rete, utilizzabile anche per ripristino dopo interventi di sostituzione prodotti. Semplicemente cliccando su uno degli elementi di rete visibili nella rappresentazione grafica della rete stessa elaborata in automatico da FL View è inoltre possibile visualizzare tutte le informazioni disponibili per quell’elemento -log degli eventi, trend, informazioni Snmp- e avere anche la possibilità di accedere alla web-page dello stesso. Grazie al supporto Vesa100 integrato, i PC industriali Designline possono essere montati direttamente sulla macchina corretta; se il tratto che unisce due elementi di rete è di colore giallo, la comunicazione non è ottimale ma ancora possibile; se il tratto che unisce due elementi di rete è di colore rosso la comunicazione è interrotta. Installato su di un PC in rete e accessibile via browser, FL View con- I moduli IP65/67 sono disponibili anche in versione con custodia metallica, per far fronte a condizioni ambientali particolarmente gravose che rendono insufÀciente la pur robusta custodia in materiale plastico Power over Ethernet Sempre rimanendo all’interno dell’ambito dell’infrastruttura di rete, anche in applicazioni di tipo industriale si diffonde sempre più l’utilizzo di dispositivi compatibili con Power over Ethernet (PoE), lo standard internazionale definito Grazie all’alimentazione a range all’interno delle norme esteso (da 18 a 57 V DC), lo Ieee 802.1a… che prevede Switch FL Switch 1001T-4POE per la possibilità di veicolare tecnologia Power over Ethernet attraverso il cavo Ethernet (PoE) trova valido impiego in non solo pacchetti dati ma un’ampia gamma di installazioni di comando e controllo anche l’alimentazione necessaria al dispositivo collegato, sia esso un access point, un telefono IP (VoIP), una telecamera IP, un lettore Rfid o altro. La risposta Phoenix Contact per questo tipo di applicazioni è il nuovo switch FL Switch 1001T-4POE che dispone di cinque porte RJ45 Fast-Ethernet (10/100 Mbit/s con autonegoziazione), di cui quattro sono PoE. La potenza di queste ultime porte è pari a 30 W secondo la specifica tecnica costituita dalla norma Ieee 802.1at ma le stesse sono comunque compatibili con l’utilizzo di componenti ai sensi della norma Ieee 801.1af, che prevede una potenza per singola porta pari a 15 W. Il prodotto prevede un range di temperatura estremamente esteso (da -40 a +75 °C) e dispone di una robusta custodia metallica che gli permette di essere utilizzato anche in ambienti industriali particolarmente gravosi. Altre elemento tecnico di interesse è legato all’alimentazione ridondabile su connettore estraibile e a range esteso (da 18 a 57 Vc.c), così da permettere l’utilizzo dello switch sia in circuiti di comando e controllo ove è presente la sola tensione 24 Vc.c, sia in quelle installazioni dove la tensione di 48 Vc.c (tensione trasferita lungo il cavo Ethernet nei tratti di rete ove la tecnologia PoE è utilizzata) viene generata già a livello di circuito di comando e controllo. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 21 Fieldbus & Networks Alessio Murroni, regional sales director Western Europe di Cambium Networks di Ilaria De Poli S e fino a pochi anni fa il wireless veniva visto solo come soluzione ‘a latere’ di un’infrastruttura di comunicazione il cui ‘cuore’ posava comunque su cavo, oggi le reti senza fili trovano sempre più spazio anche in ambito industriale, complice lo sviluppo della tecnologia che ha portato all’offerta di soluzioni via via più affidabili, performanti, a basso costo e di semplice installazione. Così, se in passato i sistemi erano centralizzati e i dati dovevano obbligatoriamente transitare su un’unità controller centrale, che costituiva un collo di bottiglia rallentando le trasmissioni, oggi le configurazioni sono decentrate e multi-punto, i nodi periferici fungono anche da controller, le reti sono auto-regolanti e auto-organizzanti, in grado cioè di ripristinare le comunicazioni individuando percorsi alternativi in caso di caduta di un qualsiasi nodo della rete. Molti passi avanti, infine, sono stati fatti a livello dei componenti, con nodi resistenti e più sicuri e antenne sempre più piccole ed efficaci, in grado di trasmettere i dati in modo affidabile sulle lunghe distanze, in contesti difficili quanto a interferenze o condizioni climatiche. I costi di una rete wireless, infine, sono ridotti rispetto a quelli delle corrispondenti soluzioni cablate, in quanto gli oneri di cablaggio vengono abbattuti e l’installazione risulta semplice e immediata, anche in zone dove posare un cavo sarebbe difficile se non impossibile. “Le soluzioni PTP di Cambium Networks utilizzano una combinazione di tecnologie quali Mimo (Multiple Input Multiple Output), Ofdm (Orthogonal Frequency Division Multiplexing) e iDFS (intelligent Dynamic Frequency Selection) per assicurare la massima affida- PONTI... PER FAR VIAGGIARE I DATI CAMBIUM NETWORKS È IN GRADO DI OFFRIRE AL MERCATO INDUSTRIALE SOLUZIONI DI RETE WIRELESS AFFIDABILI E RESISTENTI, CHE PERMETTONO UN NOTEVOLE RISPARMIO DI TEMPO E COSTI bilità del segnale anche in condizioni di elevato livello d’interferenza e non piena linea di vista (Nlos)” ha proseguito Murroni. A conferma dell’esclusività della tecnologia sta il fatto che Cambium Networks a tuttoggi sviluppa e progetta internamente molti dei componenti dei propri prodotti. In più, rispetto Motorola, “la struttura agile e flessibile di Cambium è in grado di reagire in modo rapido ed efficace di fronte ai cambiamenti e alle opportunità emergenti nel proprio mercato di riferimento” ha sottolineato Murroni. Uno di questi ambiti è sicuramente quello industriale, dove la domanda di reti wireless broadband pri- Un’esperienza ‘storica’ In questo contesto, Cambium Networks porta tutta l’esperienza maturata nell’area WiBB (wireless broadband) dalla ‘storica’ business unit dedicata a tali soluzioni di Motorola Solutions, costola dalla quale Cambium è nata nel 2012 in seguito all’acquisizione da parte di Vector Capital. “Cambium ha ereditato i prodotti e le tecnologie esclusive sviluppate da Motorola e offre, in continuità con il passato, soluzioni complete point-to-point (PTP) e point-to-multipoint (PMP)” ha chiarito Alessio Murroni, regional sales director Western Europe di Cambium Networks. Fieldbus&Networks lo ha intervistato in occasione dell’evento Advantec Wireless Day dedicato alle tecnologie wireless broadband, organizzato a Milano dal distributore Advantec. 22 Il sistema Canopy PMP offre semplicità d’installazione e sicurezza garantita SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS shore, per esempio dalle piattaforme petrolifere o dalle navi, si tratta di soluzioni realmente efficaci. Testimonianze dal campo Le soluzioni PTP sono afÀdabili e progettate per applicazioni in ambienti difÀcili o situazioni critiche vate è letteralmente esplosa negli ultimi anni. “Nel campo oil&gas, chimico e delle utility le aziende sono continuamente alla ricerca di soluzioni che possano ridurre i costi, incrementare la sicurezza, migliorare i risultati operativi” ha osservato Murroni. “Le sfide in questi ambiti sono complesse, in quanto si tratta spesso di operare in condizioni critiche, in presenza di acqua, agenti chimici, polvere o altro, per questo gli utenti sono sempre alla ricerca di tecnologie adatte a risolvere queste problematiche. Le trasmissioni devono essere veloci e affidabili: l’implementazione di reti broadband dedicate consente una migliore e più rapida gestione della diagnostica e un monitoraggio in tempo reale. Inoltre, queste reti sono scalabili, per cui la copertura può essere espansa in un secondo momento e secondo necessità senza problemi. I tempi del rientro dell’investimento sono ridotti ed è anche possibile far transitare su una stessa rete dati differenti, per esempio quelli necessari alla videosorveglianza e quelli di telecontrollo e tele gestione dell’impianto, come avviene tipicamente nel caso delle utility dell’acqua o nel fotovoltaico, in quanto si tratta di infrastrutture in grado di gestire un’elevata mole di dati”. Per applicazioni di telemetria, gestione delle smart grid, estensione di reti in fibra ottica, comunicazioni off- Più di tutto ci hanno convinto del valore delle soluzioni di Cambium Networks le esperienze riportate durante la giornata organizzata da Advantec da utenti finali, installatori e system integrator. Nicola Eoli di E3Elettronica ha installato una rete WiFi per la gestione centralizzata del magazzino e della produzione in Amica Chips, produttore mantovano di patatine, snack e crostini. “L’azienda opera in due siti produttivi non direttamente collegati fra loro; lavora giornalmente 200 tonnellate di materia prima, pari a dieci camion di patate in entrata al giorno, ricavando 75 tonnellate di prodotto finito, che esce dal magazzino in altri circa 50 camion” spiega Eoli. “La precedente rete causava all’azienda ingenti danni in termini di tempo e costi. Le interruzioni di servizio erano numerose e ogni volta che i terminali portatili AS400 utilizzati in magazzino per il carico/scarico della merce perdevano anche solo una frazione di secondo di una sessione, tutto il lavoro andava perso e occorreva scaricare il camion e ricaricarlo da capo”. Il cliente necessitava di una copertura uniforme del sito per mantenere sempre la connettività dei terminali, anche fuori dal magazzino, in quanto a volte gli operatori sono costretti a uscire dal magazzino ed AFFIDABILI PER… 400 ANNI L’ affidabilità degli apparati radio e la loro resistenza agli agenti esterni sono elementi chiave per mantenere nel tempo il valore delle reti wireless broadband e assicurare la continuità dei servizi erogati. Cambium Networks ha testato l’affidabilità nel tempo dei propri apparati radio point-to-point e tra i vari parametri esaminati spicca il risultato conseguito dai prodotti della serie PTP600: il Mean time between failures (Mtbf), ovvero il tempo medio che si prevede possa intercorrere tra due guasti, escludendo quelli dovuti a fulmini, danneggiamenti relativi al trasporto o errori d’installazione, ha raggiunto la durata di 441 anni. Anche per altri prodotti il parametro si è attestato su valori ragguardevoli: per la serie 250 e 500 ha raggiunto il secolo e mezzo. Simili livelli di affidabilità sono stati raggiunti grazie a un’attenta progettazione, a una scelta meticolosa dei singoli componenti e ai test costantemente eseguiti.Ovviamente per definire in termini complessivi l’affidabilità di un prodotto occorre considerare anche altri parametri, come la resistenza agli agenti atmosferici e alla polvere. Per quanto riguarda le temperature operative si va dai -40 ai 60 °C, mentre per la resistenza al vento, la velocità massima del vento sostenibile è pari a 325 km/h (PTP500/600). Per quanto concerne la resistenza alle polveri e altri agenti fisici, le caratteristiche degli apparati sono descritte dal codice IP (Ingress Protection Code): gli ODU (Outdoor Device Unit) per la serie PTP sono costruiti in alluminio e rispondono allo standard IP66. “Al di là dei numeri, credo si debba sottolineare l’immenso valore economico rappresentato da un’infrastruttura di rete wireless capace di assicurare il corretto funzionamento dei servizi che vengono veicolati” ha aggiunto Murroni. “Che si tratti di funzionalità di telecontrollo, di servizi VoIP o di videosorveglianza, una rete wireless che risponde a criteri progettuali e costruttivi realmente professionali è la migliore garanzia per la continuità del business”. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 23 Fieldbus & Networks ( ) In breve IL PORTFOLIO SAFETY DI SEW-EURODRIVE SEW-Eurodrive ha aggiunto al suo portfolio della tecnologia d’automazione servizi modulari e personalizzabili in termini di Safety. Il Functional Safety Management di SEW-Eurodrive in linea con la normativa IEC 61508 assicura un’operatività in regime di qualità per la sicurezza. Molteplici aspetti differenti entrano in gioco quando si progettano macchine e sistemi con funzioni di sicurezza. Un esempio è la Direttiva Macchine 2006/42/EC. La norma EN 954-1 è stata ritirata definitivamente nel dicembre 2011 e da allora non ha più valenza; al suo posto, sempre secondo la Direttiva Macchine, la norma EN ISO 13849-1+2 deve essere applicata a macchine e impianti che necessitano di funzioni di sicurezza nell’automazione e nelle tecnologie di azionamento. SEW-Eurodrive, proprio seguendo questa normativa, offre componenti safety certificati e fornisce per tutti questi i relativi dati affidabilistici sia in forma di Datasheet che librerie per il software Sistema. Ciò consente di pervenire facilmente alla validazione delle funzioni di sicurezza. www.sew-eurodrive.it http://automazione-plus.it/wp-admin/post. php?post=67525&action=edit OPC DAY OPC Foundation annuncia l’OPC Day a Bologna: OPC Day Italia 2013 si terrà il 3 ottobre 2013 presso l’Holiday Inn Express Bologna Fiera. L’evento sarà caraterizzato da una conferenza di un giorno con una grande varietà di relatori provenienti dalla comunità OPC, e inizierà alle ore 09.00 per terminare alle 16.30. Tutte le informazioni in merito al programma della giornata e alla sede sono disponibili sul sito www.opcfoundation-events.com INDUSTRIAL TECHNOLOGY EFFICIENCY DAY Industrial Technology Efficiency Day è la mostra convegno organizzata da Fiera Milano Media che si terrà a Volandia (Somma Lombardo, nei pressi di Malpensa) il 15 ottobre 2013, dedicata al tema dell’efficienza energetica per l’ottimizzazione dei processi produttivi. Nel corso della giornata, che si propone di approfondire strategie, incentivi e tecnologie utili all’efficientamento energetico dei processi produttivi industriali, interverranno esperti e protagonisti con interventi su scenari e tecnologie e la presentazione di case history di aziende best in class nella gestione energetica. www.mostreconvegno.it http://automazione-plus.it/wp-admin/post. php?post=67476&action=edit entrare nella parte dedicata alla produzione, per reperire del prodotto finito non ancora stoccato da caricare, oppure per approvvigionarsi di materiale da imballo. L’installatore ha scelto di implementare in un sito un controller RFS6000 PoE di Motorola con licenza per la rete principale e uno per la rete di back up senza licenza (il dispositivo eredita quella del controller ‘guasto’ nel momento in cui subentra lui), collegati tramite switch, due access point e dieci access port AP0650, utilizzando antenne esterne. Ha così potuto coprire il magazzino patate e quello dei cartoni per il confezionamento, nonché parte del reparto produzione e l’officina manutentori. Nell’altro sito E3Elettronica ha installato invece tre access port AP0650 sfruttando un collegamento radio punto-punto già esistente a 2,4 Gb. Ha così coperto il magazzino spedizioni e quello dei cartoni, nonché una bilancia utilizzata per scopi statistici. Un secondo caso riportato da Eoli ha riguardato SterilGarda, produttore mantovano di latte, yogurt e affini, nonché bevande e prodotti food, che ha trasferito gli uffici in un cascinale del ‘700. La rete WiFi ha permesso di connettere alla rete aziendale i PC di tutti gli uffici e dare al contempo connettività a smatphone e tablet, con diversi diritti di accesso, in modo non invasivo ed economico. Danilo Laura di Sistel ha invece riportato il caso della rete di telecontrollo wireless realizzata per una municipalizzata in Liguria, tramite la quale sono stati collegati nove serbatoi e due bacini di sollevamento. I moduli CMM di Motorola installati in alta montagna, con sincronizzazione del clock via GPS in modo da evitare le interferenze, sono stati in grado di trasmettere anche in condizioni climatiche gravose. “L’unica volta che si sono fermati è stato quando quest’inverno ha nevicato molto e uno dei moduli, quello sul mare, ha ricevuto neve da nord che con il vento si è ghiacciata. È però bastato togliere la pellicola di ghiaccio e le comunicazioni sono subito ripartite!” ha ricordato Laura. Il progetto italiano Cambium Networks opera in Italia tramite grandi distributori di riferimento, fra i quali appunto Advantec, e alcuni distributori più piccoli, ma segue anche direttamente alcuni progetti di grande respiro. “Su questo fronte abbiamo recentemente concluso un accordo di collaborazione con l’operatore di connessioni Internet a banda larga NGI per lo sviluppo di EoloWave, la nuova tecnologia di connettività wireless a banda larga di NGI che viene implementata sulla rete Eolo” spiega ancora Murroni. NGI intende sviluppare un’infrastruttura di rete wireless capace di rispondere a elevati requisiti in termini di prestazioni, scalabilità e affidabilità nel tempo per dati, voce e video. I piani di sviluppo dell’operatore prevedono anche l’offerta di banda ultra larga a 30 Mbps, una tipologia di connettività prevista tra gli obiettivi fissati nell’Agenda Digitale Europea e per la quale NGI vuole anticipare la tempistica dettata dall’Agenda stessa in riferimento alla disponibilità per gli utenti. La piattaforma EoloWave è stata disegnata da NGI e Cambium Networks partendo dall’infrastruttura di Canopy PMP450 con l’obiettivo di migliorarne ulteriormente l’efficienza per erogare servizi di connettività a banda larga e ultra-larga verso i clienti. Inoltre, sono state implementate soluzioni software specifiche che permettono l’integrazione in modo nativo nella rete Eolo, in particolare per la gestione e per il monitoraggio. Le soluzioni EoloWave sono attualmente in fase d’implementazione sia come aggiornamento tecnologico in zone già servite, sia per lo sviluppo in aree di nuova copertura. www.cambiumnetworks.com Fieldbus & Networks COME STA EVOLVENDO LA TECNOLOGIA FDT? CERCHIAMO DI FARE IL PUNTO SULLA TECNOLOGIA FDT E CAPIRE SE SONO STATI ACCOLTI I SUGGERIMENTI EMERSI NEL CORSO DELL’ULTIMO EVENTO CHE HA CHIAMATO A RACCOLTA FORNITORI E UTILIZZATORI di Evaldo Bartaloni L’ultimo evento italiano che ha fatto il punto sulla tecnologia FDT/DTM è stato il roadshow organizzato da FDT Group nell’ottobre del 2011 presso il Parco Tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo. In quella occasione diverse voci fra le quali quella di alcuni importanti utilizzatori sottolinearono l’interesse per FDT, ne apprezzarono i vantaggi e, al tempo stesso, misero in evidenza alcuni aspetti da migliorare e suggerirono alcuni miglioramenti. Alcuni di questi suggerimenti erano rivolti ai fornitori di Frame Application e DTM altri riguardavano l’evoluzione della tecnologia. Ne ricordiamo alcuni. Politica delle licenze: le FDT Application e i DTM dovrebbero essere free, il loro costo potrebbe essere compreso nel prezzo del dispositivo. Frame Application user friendly: le Frame Application dovrebbero offrire interfacce standard per la visualizzazione delle informazioni. Succede che i DTM dei vari costruttori abbiano interfacce differenti. OPC Server con le Frame Application: per gli utilizzatori sarebbe quindi importante disporre di OPC Server integrate nelle Frame Application per acquisire online dati utili. A che punto siamo Nel 2011 tutta la tecnologia FDT/DTM era basata sulla specifica 1.2; era in divenire la specifica 2.0 che è stata pubblicata nel mese di aprile del 2012. Nel contempo sono andati avanti i lavori di FDI Cooperation, l’Organismo preposto allo sviluppo della tecnologia FDI che dovrebbe integrare DTM ed EDDL per rendere compatibili in un unico ambiente i due diversi approcci. Dal punto di vista pratico non sembra però essere cambiato nulla. Dal 2011 a oggi gli utilizzatori continuano a usare i prodotti con le stesse caratteristiche di allora con l’incertezza circa la loro evoluzione in relazione alla introduzione o meno della tecnologia FDI. Ciò non incentiva l’investimento, anche in termini di risorse umane, sulla tecnologia FDT e ne scoraggia l’uso. ger FNE PAM IM Solutions, per meglio comprendere il punto di vista dell’azienda in questo ambito. È uscita la specifica FDT 2.0. A che punto è lo sviluppo delle nuove applicazioni: Frame Application e DTMs? Icardi: Endress+Hauser sta lavorando alla nuova release del proprio Frame FieldCare basato su specifica FDT 2.0, che sarà pronto nel 2014 insieme ai CommDTM in esso inclusi. Per quanto riguarda i DeviceDTM, dipenderà dallo status di sviluppo della specifica FDI: se tale specifica sarà pronta per l’anno prossimo allora Endress+Hauser finalizzerà un ‘FDI Device Package’ in grado di lavorare sia in frame FDI che FDT 2.0. In caso contrario sarà pronto un ‘DeviceDTM Package’ FDT 2.0. Come avverrà la migrazione delle DTMs da FDT 1.x a FDT 2.0? Icardi: Il nuovo frame FieldCare supporterà anche i precedenti DTM sviluppati su specifica FDT 1.2. Verrà implementato sulle nuove applicazioni FDT Frame Application l’OPC UA? Icardi: L’interessante specifica OPC UA è in fase di valutazione da parte di Endress+Hauser. Al momento non è stata ancora ufficializzata alcuna decisione in merito all’implementazione. L’FDT secondo Endress+Hauser Abbiamo rivolto alcune domande ad Alessandra Icardi, product manager Digital Communication & System Integration e product manaSETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS www.fdtgroup.org www.it.endress.com 25 Fieldbus & Networks a cura di Antonella Pellegrini ( ) Attualità in breve POWERLINK COMPIE 10 ANNI SEMPRE PIÙ PRODUTTORI SCELGONO POWERLINK CHE ORA SI PRESENTA ANCHE SUL PROCESSORE INTEL ETHERNET CONTROLLER I210 Powerlink celebra quest’anno un’importante tappa: il 10° compleanno. Correva l’anno 2003 quando EPSG (Ethernet Powerlink Standardization Group) fu fondato a salvaguardia dell’apertura e dell’indipendenza da un produttore specifico di questa tecnologia avanzata. Da allora Powerlink si è diffuso in tutto il globo e il gruppo è cresciuto fino a includere oltre 3100 produttori di dispositivi in ogni area dell’automazione industriale. Grazie alle sue caratteristiche, in particolare il jitter minimo e le altissime prestazioni, Powerlink si presta perfettamente anche per tutte quelle applicazioni industriali che hanno come requisito prestazioni hard realtime. Inoltre il suo sistema di gestione della comunicazione previene le collisioni, assicurando così il determinismo necessario. La storia Il protocollo Powerlink fu lanciato ufficialmente nel 2000 alla fiera SPS/ IPC/Drives di Norimberga, trovando applicazione su machine in serie già dall’anno successivo con oltre 50 assi sincronizzati controllati da servo motori. Questa prova sul campo del nuovo protocollo convinse il mercato dell’automazione della superiorità di Powerlink rispetto a ogni altro fieldbus esistente. Nel 2003, l’Ethernet Powerlink Standardization Group fu fondato e il protocollo Powerlik fu esteso includendo Canopen. Questa estensione portò molteplici benefici per gli utenti che poterono così impiegare con Powerlink con i profili Canopen, accettati e supportati da innumerevoli produttori. Cinque anni orsono lo stack Powerlink è stato pubblicato come software open-source, facilitando ulteriormente la crescita di questo avanzato standard di comunicazione che è continuata senza interruzioni da allora. Tale crescita è anche convalidata dai sempre più numerosi costruttori che hanno integrato Powerlink nei loro prodotti, inclusi ABB, Baumüller, B&R, Danfoss, Infranor, KEB, Lenze, Nord Drivesystems, Schneider Electric e Yaskawa, per citarne alcuni. Anche sul processore Intel Ethernet controller I210 E ora anche Intel Ethernet Controller I210 supporta pienamente i requisiti temporali di Powerlink, l’unico sistema di comunicazione aperto, indipendente e libero da licenze in grado di garantire prestazioni hard realtime. “L’utilizzo di Powerlink oggi è reso ancora più facile e meno costoso grazie a questo controller Ethernet standard sviluppato da uno dei principali produttori mondiali di semiconduttori” afferma Stefan Schönegger, direttore generale di Ethernet Powerlink Standardization Group. “Il dispositivo Intel fornisce un’ulteriore prova della vera indipendenza di Powerlink, soprattutto a confronto con le reti che richiedono Asic proprietari”. Con l’Intel Ethernet Controller I210, i nodi di connessione Powerlink non devono essere implementati su hardware programmabile, il che rafforza il concetto di tecnologia aperta basata su componenti standard. I controller Ethernet standard saranno sempre meno costosi di una soluzione proprietaria, dato che sono prodotti in volumi massivi. In questo modo è sicuramente ridotta anche la spesa necessaria per l’implementazione di soluzioni Powerlink hard realtime. Come dichiara Dawn Moore, general manager di Intel Networking Division: “Gli utenti Powerlink possono raggiungere alti livelli di prestazioni e predicibilità a un prezzo più basso con l’Intel Ethernet Controller I210. Il nostro controllore Ethernet standard elimina la necessità di usare sistemi proprietari più costosi, e aiuterà i client a realizzare soluzioni Powerlink in modo più rapido ed economicamente efficiente”. Con un footprint davvero molto contenuto del package: un QFD da 9x9 mm a 64-pin, l’Intel Ethernet Controller I210 riduce le dimensioni richieste per le schede, riducendo ulteriormente i costi e rendendo l’implementazione di Powerlink ancora più agevole in dispositivi con spazio limitato dalle piccole dimensioni. www.ethernet-powerlink.org PROFIBUS & PROFINET: IL ROADSHOW PROSEGUE Dopo la pausa estiva continua il Roadshow del Profibus & Profinet Day, il tradizionale appuntamento con le tecnologie leader nel mondo della comunicazione industriale, che si terrà il prossimo 9 ottobre nel 26 suggestivo Castello di San Pelagio e Museo dell’Aria di Padova. Una giornata dedicata a tecnici, ingegneri, system integrator ed esperti del settore, volta a far conoscere, attraverso le testimonianze di personalità di prestigio del mondo accademico e delle realtà aziendali internazionali, gli ultimi aggiornamenti che riguardano la comunicazione industriale: i nuovi protocolli, gli sviluppi tecnologici e le soluzioni complementari utilizzabili, sia nel settore manifatturiero, che del processo. Un’occasione d’incontro e di relazione per gli addetti ai lavori e per chiunque abbia interesse per il mondo dell’automazione industriale. Tra i numerosi ospiti, Karsten Schneider, presidente di Profibus & Profinet International, illustrerà lo stato attuale dell’organizzazione e offrirà una visione del futuro delle tecnologie Profibus e Profinet, con uno sguardo ai nuovi sviluppi tecnologici SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS SI ESPANDE LA RETE MC-LINK AUMENTA LA PRESENZA SUL TERRITORIO CON L’ESPANSIONE DELLA RETE E NUOVI SERVIZI A BANDA ULTRA LARGA Il 2013 si sta rivelando per MC-link un anno particolarmente positivo e caratterizzato da forti innovazioni. Insieme al debutto in Borsa e al conseguimento, nel primo trimestre, degli obiettivi economici previsti dal piano strategico - che prevedono nel 2013 ricavi per 37 milioni di euro e 7 milioni di Ebitda, l’azienda sta raggiungendo con la propria rete nuove importanti aree territoriali e sviluppando ampie possibilità d’accesso e servizi per le imprese. MC-link opera da molti anni con successo industriale ed economico nel competitivo mercato delle telecomunicazioni fornendo servizi dati, telefonia, Internet, data center di eccellenza e ora con l’approdo alle quotazioni del listino milanese si sono ampliate le possibilità di potenziamento delle infrastrutture. L’evoluzione della capacità di trasmissione di MC-link, che ha già sedi a Trento, Roma e Milano, rappresenta un’ulteriore conferma delle previsioni di crescita. Sviluppo che in questi mesi sta portando MC-link ad estendere sia la rete proprietaria che sottoscrivere collaborazioni con altri operatori del settore e implementare la propria rete integrata di servizi a banda ultra larga. Servizi a banda ultra larga La grande attenzione posta da MC-link a una costante evoluzione delle proprie reti di telecomunicazioni ha portato importanti novità nel panorama dei servizi offerti dall’azienda. Da oltre due anni, MC-link rilega sedi di clienti con soluzioni in fibra ottica punto-punto con copertura nazionale. A questa offerta sta per affiancarsi quella di servizi integrati (voce, dati, comunicazioni multimediali) su rete NGN (Next Generation ai temi di risparmio energetico e sicurezza. Tratterà inoltre della tecnologia FDI (cross protocol device integration) e dei vantaggi che possono derivare dall’armonizzazione di dispositivi di vendor differenti. Steffen Ochsenreither, responsabile marketing del gruppo di sviluppo Profibus PA, metterà a disposizione la sua profonda esperienza nel settore per mostrare come la corretta installazione e utilizzo di Profibus siano in grado di garantire l’eccellenza operativa degli impianti. Al termine del convegno, Consorzio PNI sarà lieto di far ripercorrere ai propri ospiti la storia del volo in un museo unico in Europa. Una passeggiata nel parco, immersi nella bellezza e armonia, nei profumi e colori del castello di San Pelagio e una visita al Museo dell’Aria, che dal 1980 racconta, facendo perno sull’impresa dannunziana, l’intera storia del volo. La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione, e aperta a tutti gli interessati fino a esaurimento posti. Network). MC-link si appresta a offrire servizi in banda ultra larga a partire dalle aree in cui ha sviluppato direttamente infrastrutture Ngan in fibra o sono disponibili i servizi Vula (Virtual Unbundling Local Access) o Bitstream NGA, sia in tecnologia FTTCab e Vdsl2 che in Ftth (Fiber To The Home). Oltre allo sviluppo della rete, MC-link sta rafforzando la propria presenza sul territorio grazie all’apertura di due filiali, a Parma e Torino, che si affiancheranno alle sedi di Roma, Trento e Milano. Sviluppo della infrastruttura di rete La costante crescita della rete proprietaria, intesa come incremento e consolidamento delle strutture di trasmissione, rappresenta la peculiarità che ha fatto di MC-link uno dei successi industriali ed economici nel competitivo mercato delle telecomunicazioni. Questa opzione garantisce infatti margini industriali importanti, oltre alla possibilità di essere competitivi sotto il profilo della qualità dei servizi offerti sia in rame che in fibra ottica. Le MAN (Metropolitan Area Network) proprietarie, basate interamente sull’innovativa tecnologia Carrier Ethernet (MEF), attualmente coprono Roma, Milano, Monza, Trento, Bolzano, Rovereto e Parma (in fase di completamento), hanno un’estensione di circa 600 km e collegano 106 PoP (Point of Presence), a cui vanno aggiunti altri 36 PoP e circa 200 km di drop in fibra punto-punto utilizzati per rilegare le sedi dei clienti. MC-link ha avviato, inoltre, le procedure per estendere la propria presenza diretta anche a Modena, Bologna, Genova, Padova, Torino, Venezia e Verona con l’apertura di ulteriori PoP. In questo modo, oltre a raggiungere direttamente con la propria infrastruttura un bacino di oltre 2,5 milioni di potenziali utenze coperte dalle attuali reti proprietarie, MC-link pone le basi per una successiva infrastrutturazione più pervasiva in queste città. La copertura garantita da MC-link per l’erogazione dei propri servizi è comunque nazionale, infatti tramite l’offerta Bitstream (xDSL, FTTCab, FTTHome) di Telecom Italia National Wholesale Services è in grado di coprire i territori non serviti direttamente da rete proprietaria. Per Cesare Veneziani, amministratore delegato di MC-link, “Grazie anche all’ingresso in Borsa, proseguiamo lungo la strada di investimenti tesi a essere più vicini ai nostri clienti con un’ampia gamma di servizi di qualità e al tempo stesso cresciamo in modo sano. Con investimenti in infrastrutture (reti proprietarie e data center) e con l’utilizzo di ogni tipo di nuova tecnologia stiamo ampliando sia la nostra presenza che la capacità di rispondere alle richieste del mercato anche di fascia alta, in tal senso la collaborazione con Dedagroup ICT Network, azionista di MC-link e system integrator di rilevanza nazionale, si sta rivelando vincente grazie alla possibilità di proporre insieme un’offerta integrata di servizi ICT al mercato large account e corporate unica nel suo genere”. www.profi-bus.it www.mclink.eu SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 27 Fonte: www.swift.com Fieldbus & Networks A cura di Paola Redili Fenway Embedded Systems Fenway Embedded Systems distribuisce prodotti per la progettazione di apparecchiature e dispositivi per reti industriali, quali compilatori C/C++, sistemi operativi realtime, embedded Flash File Systems, tool e librerie per lo sviluppo di interfacce grafiche (GUI/HMI) con supporto di sistemi operativi Linux e proprietari, protocolli di comunicazione (TCP/IP, USB host e device, Canopen), I SOFTWARE PER LE RETI ESISTONO IN COMMERCIO SVARIATI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE E CONFIGURAZIONE DEI FIELDBUS, TALI DA SEMPLIFICARE LA MESSA IN SERVIZIO DELLE RETI E IN GRADO DI AIUTARE I TECNICI NELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E RILEVAZIONE DEI GUASTI GRAZIE A FUNZIONI DI MONITORAGGIO E DIAGNOSTICA convertitori seriali/Profibus, librerie CommDTM per la comunicazione con dispositivi in una rete Profibus, gateway e dispositivi per la diagnostica di reti basate su tecnologia Profibus, Profinet, Ethernet/IP, Modbus TCP, Industrial Ethernet. In particolare, il gateway TH Link consente, mediante un unico dispositivo, il monitoraggio permanente, continuo, unificato e parallelo di tutte le reti Profibus, Profinet, Ethernet/IP, Modbus TCP, Industrial Ethernet, presenti nell’impianto. Con questo approccio diagnostico basta disporre di un comune Web browser e, grazie al software TH Scope, vengono fornite informazioni diagnostiche relative alla qualità di comunicazione dei dispositivi di tutte le reti. TH Scope non richiede una conoscenza di dettaglio del protocollo adottato dalla rete monitorata, riporta messaggi di diagnostica con raccomandazioni sulle azioni correttive e permette la generazione dei report necessari per la messa in servizio di un impianto o la sua manutenzione. TH Link può essere usato come punto di accesso da applicazioni FDT quali PacTware, FieldCare, FieldMate per la configurazione e la messa in servizio dei dispositivi di campo. www.fenwayembedded.com 28 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS HMS Industrial Networks Fonte: www.swift.com Anybus Configuration Manager - Canopen è uno strumento software basato su Windows che consente agli utenti di configurare facilmente i nodi della rete Canopen e impostare i parametri di scambio dati dei nodi con un’altra rete industriale. Il software sostituisce la precedente versione di Canopen Configuration Manager (CCM) per i moduli Anybus X-gateway Canopen Master e 1 SI Canopen (quest’ultimo pensato per l’utilizzo con Simatic ET200S). I vantaggi centrali offerti dalla soluzione si possono così sintetizzare: aziendali un formato comune e uniforme dei dati di controllo e potendo utilizzare, al tempo stesso, un’ampia gamma di protocolli IP, di driver XML e API. NiagaraAX può lavorare con i sistemi operativi più noti: Microsoft Windows XP, Linux e Solaris. È anche possibile l’integrazione con i più diffusi sistemi di TVcc mediante piattaforma Milestone. È disponibile per gli sviluppatori un set completo e integrato di strumenti, che permettono anche ai programmatori meno esperti di costruire interfacce grafiche ricche e intuitive in ambiente drag&drop. NiagaraAX, grazie anche alla configurazione grafica dei dispositivi, consente agli sviluppatori di definire strategie di controllo, gestione allarmi, raccolta e archiviazione, oltre che applicativi di schedulazione, con visualizzazione e report dei dati basati sui tradizionali browser (web supervisor). Infine, completa l’offerta il web server Jace, che permette di costruire infrastrutture di rete flessibili e affidabili. www.inlon.it Omron Electronics La versione 1.06 del pacchetto software avanzato per il controllo completo dei sistemi di automazione Sysmac Studio di Omron offre la possibilità di controllare l’intera macchina con caratteristiche aggiuntive di funzionalità e usabilità. Sysmac Studio rappresenta uno sviluppo innovativo con l’integrazione di numerose funzionalità, tra veloce configurazione, in quanto è possibile configurare la comunicazione tra Canopen e un’altra rete in pochi minuti; rilevamento automatico del nodo grazie alla funzione di scansione integrata, che esegue la scansione della rete per rilevare tutti i nodi disponibili e collegarli automaticamente al file di configurazione corretto (EDS); semplicità di configurazione della comunicazione di dati tra i diversi nodi della rete Canopen. HMS/Ixxat può fornire software di configurazione, analisi e diagnostica per dispositivi e reti Canopen, J1939, Ethercat, Ethernet/ IP, Powerlink e Ieee1588. www.anybus.it - www.ixxat.com - www.netbiter.com Inlon Engineering Il software di progettazione e configurazione NiagaraAX crea un ambiente di sviluppo comune che realizza la convergenza su IP consentendo l’integrazione di ogni dispositivo di mercato, prescindendo dal produttore e dal tipo di protocollo di comunicazione adottato. La piattaforma Niagara supporta protocolli Lonworks, Bacnet, Modbus, Mbus, KNX e Snmp. Ciò è possibile in quanto converte i dati e il modello di comportamento di qualunque dispositivo in oggetti software normalizzati (oggetti Java) fornendo ai sistemi di gestione cui la configurazione delle reti Ethercat, la programmazione di logica e movimento e l’integrazione della visione. Omron ha continuamente migliorato e sviluppato Sysmac Studio aggiungendo una gamma di nuove caratteristiche, tra cui funzionalità di spazio dei nomi e librerie, unione e confronto tra progetti e controllo migliorato della sicurezza dei progetti. Con Sysmac Studio è possibile eseguire back-up e ripristino utilizzando una scheda SD nel controller di macchine NJ o direttamente su un file nel PC. Viene eseguito il back-up dell’intera macchina, comprendente in un singolo file non solo il programma, ma anche tutte le impostazioni e i parametri del dispositivo sul campo. Questo previene la perdita di informazioni e consente una soluzione rapida in caso di perdita accidentale dei dati. Inoltre, il gestore delle variabili consente agli utenti di ordinare e gestire le variabili locali e globali nel proprio progetto. Per accelerare il debug è possibile utilizzare finestre di monitoraggio multiple. La release consente anche la programmazione degli I/O Ethercat, composti da un coupler e dalle unità I/O NX, oltre al settaggio di qualsiasi slave Ethercat con specifiche MDP. www.industrial.omron.it SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 29 Fieldbus & Networks Panasonic Electric Works Italia Per il settore delle reti e dei bus campo Panasonic mira a offrire una gamma completa di prodotti e soluzioni integrate: l’azienda desidera essere attiva nell’ambito dell’interfacciamento verso i bus di campo con la soluzione Flexible Network in grado di rendere disponibili unità automazione standard, di diagnostica e visualizzazione, verso HMI con elevate prestazioni e in un prossimo futuro verso il motion control. I linguaggi di programmazione della piattaforma di controllo PSS 4000, testo strutturato e lista istruzioni, sono conformi allo standard IEC61131-3 unitamente al linguaggio grafico PASmulti, di facile utilizzo e immediata comprensione, che gode di un elevato gradimento tra i progettisti di sistemi d’automazione sicura. Il sistema di automazione PSS 4000 soddisfa i più elevati requisiti secondo le norme IEC 61508, EN 62061 e 13849-1. Per i progettisti di macchine e impianti questo significa che il dispositivo PSS 4000 è universalmente utilizzabile per la gestione di complesse funzioni di automazione e per la sicurezza di uomini, macchine e impianti. www.pilz.it Schneider Electric master e slave per i più diffusi protocolli standard (Canopen, Devicenet, Profibus, Profinet (per ora solo slave) e Bacnet (per ora solo slave). Le unità master e slave Flexible Network possono essere utilizzate con il PLC compatto FPsigma e con i modulari FP2/FP2SH. Per l’utilizzo di questi moduli sono disponibili function block (sia per master sia per slave) secondo lo standard IEC61131 appositamente predisposti e file di configurazione predefiniti che permettono di snellire il lavoro dei system integrator. In fase di configurazione dei master è necessario utilizzare un configuratore di semplice e immediato utilizzo, costruendo la topologia della rete grazie a semplici azioni drag&drop. Le librerie e function block per l’utilizzo della Flexible Networks sono scaricabili gratuitamente dal sito. www.panasonic-electric-works.it Il software multitask Unity Pro di Schneider Electric, unico per tutti i PAC Modicon M340, Premium, Quantum e Quantum Safety, unisce l’ergonomia dei tradizionali software PLC all’evoluzione orientata alla programmazione a oggetti (DDT, DFB, variabili non allocate ecc.). Pilz La piattaforma di controllo PSS 4000 è la nuova frontiera per la realizzazione di impianti caratterizzati da un’estrema decentralizzazione delle funzionalità di controllo. I moduli del sistema I/O decentralizzato PSSuniversal, oltre a continuare a essere il punto di forza dell’inter- facciamento verso il campo, sono la base per il design dei controllori programmabili PSS 4000. Questi infatti sono disponibili con diverse caratteristiche in termini di prestazioni, per soluzioni mirate sia nell’ambito della sicurezza, sia dell’automazione standard. Safetynet p, Ethernet Real Time nato sicuro, garantisce la connettività fra gli elementi di controllo dell’impianto per veicolare dati di sicurezza, di 30 Grazie ai cinque linguaggi IEC61131-3 più libreria LL984 e a tutti gli strumenti di debug e diagnostica, migliora la produttività e la facilità di manutenzione nell’ambito dello sviluppo. Con Unity Pro si ottimizzano gli investimenti in software, si riducono i costi di formazione e si accede ai vantaggi garantiti dal suo potenziale nello sviluppo. Essendo basato su programmazione a oggetti, facilita il riutilizzo dell’ingegneria in applicazioni diverse, mentre gli standard aperti permettono di collaborare in modo semplice e rapido con altri strumenti software utilizzati nei progetti. Unity Pro include un FDT container, che sfruttando la tecnologia DTM permette di integrare e rendere visibile la strumentazione di campo qualsiasi sia il fieldbus utilizzato, trasformando questo strumento da engineering tool ad asset management system tool. Inoltre, Unity Pro supporta i nuovi moduli in cui convergono contemporaneamente i protocolli Ethernet/IP e Modbus TCP, grazie ai quali poter integrare o mixare, all’interno della stessa rete, dispositivi diversi e di terzi basandosi su una scelta che rispetta le necessità tecniche del processo produttivo. Unity Pro V 7.0 è un’importante tassello di PlantStruxure, la soluzione di Schneider Electric per il process e energy management, che nasce e si sviluppa appositamente per l’integrazione di ogni livello del processo produttivo di un’azienda, attraverso il networking, vera e propria spina dorsale per la connessione dal sistema MES (e all’eventuale ERP) allo strumento di campo attraverso hardware e software standard di mercato. www.schneider-electric.it SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Softing Italia Le reti di automazione industriale includono molteplici dispositivi in genere forniti da vendor differenti. Tutti i dispositivi, indipendentemente dal fieldbus, necessitano di configurazione, messa in esercizio e integrazione tra i diversi sistemi con software legati al singolo protocollo. La tecnologia FDT (Field Device Tool) realizza uno standard di comunicazione e configurazione fra i dispositivi di campo e gli host. FDT fornisce un’interfaccia comune e funzionalità avanzate per comunicare con i dispositivi. I dispositivi sono forniti dell’apposito driver DTM (Device Type Manager). Il concetto su cui si basa la tecnologia FDT/DTM è simile al mondo delle stampanti. Il DTM è l’analogo del driver della stampante. L’FDT è l’analogo del software di installazione del driver. L’FDT è indipendente dalla piattaforma e dal fieldbus. Si zione di informazioni di configurazione per gli slave (ESI, SII) secondo le norme ETG e comparazione di diverse configurazioni per slave e master. Le funzionalità di diagnostica che possono essere eseguite sono: definizione di condizioni di trigger per la registrazione di eventi sui dati o sui frame, tracciamento degli eventi per master, slave (emergenze) e studio, classificazione degli eventi, visualizzazione delle ragioni degli eventi, misura della qualità della connessione e proposta di soluzioni per gli eventi. Sono anche disponibili delle integrazioni per OEM, quali il controllo remoto dei master, e dei plug-in dedicati per device o custom. Ethercat Studio è realizzato in diverse lingue e consente anche operazioni di brand labeling. www.telestar-automation.it Vipa Italia Il software Speed7Studio di Vipa offre una piattaforma capace di unire la programmazione, la configurazione, la comunicazione e la visualizzazione delle applicazioni di automazione industriale. Con Speed7Studio è possibile configurare controllori Vipa con Speedbus, Profibus, Ehtercat o Profinet, oltre a CPU Speed7, processori di comunicazione o unità I/O Slio, con tutti i parametri specifici di Vipa senza complicazioni, laddove le variabili richieste dalla CPU vengono create automaticamente. Il software mette inoltre a disposizione diversi template di dispositivi, che consentono di configurare la rete può osservare comunque che nel corso degli anni è stato adottato soprattutto in ambito processo dove troviamo bus quali l’Hart, il Profibus PA e il Foundation Fieldbus. Con la tecnologia FDT ogni dispositivo può essere configurato, installato e aggiornato tramite un’interfaccia standard indipendente dal fornitore, tipo di dispositivo e protocollo di comunicazione. Le funzionalità avanzate includono la possibilità di configurare la rete, parametrizzare i dispositivi, diagnostica e reportistica. Si può migrare alla nuova tecnologia partendo da device description (DD/EDD) esistenti e l’FDT si basa sul .NET Framework. Softing Italia propone le soluzioni della M&M , proprio partner tecnologico e azienda software leader nell’ambito dell’FDT/DTM. www.softingitalia.it Telestar Ethercat Studio di KPA è un software completo per la configurazione e la diagnostica di reti Ethercat. Consente di svolgere funzionalità di configurazione come: rilevazione automatica degli slave collegati e della topologia della rete, creazione di file di configurazione per il master secondo le specifiche ETG (ENI), importazione/esportazione di configurazioni da/per diversi tipi di PLC, generazione automatica di un header file in C per la programmazione del master configurato, crea- graficamente. Con i template è possibile effettuare velocemente la configurazione o apportare modifiche. Infine, l’utente può approntare una visualizzazione via Web. È disponibile a questo scopo un editor grafico SVG per creare le singole pagine. La visualizzazione è accessibile non solo attraverso un tradizionale pannello touchscreen, ma anche con qualsiasi terminale mobile con funzionalità browser, inclusi tablet e smartphone. La programmazione può essere effettuata con i linguaggi STL, FBD e LAD, ai quali si aggiungerà presto SCL. www.vipaitalia.it SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 31 Fieldbus & Networks di Patrizio Emilia P Z Cussons ha investito in un nuovo impianto ad alta velocità per la produzione di liquidi, aumentando notevolmente la capacità e implementando un processo più efficiente. Il vecchio sito, infatti, non era più in grado di fornire i volumi di produzione richiesti per soddisfare l’economia di scala necessaria per rispondere alle richieste del mercato. Inoltre, l’azienda registrava un numero eccessivo di interventi da parte degli operatori in tutte le fasi di produzione, causando spesso indesiderati livelli di variabilità dei prodotti. La società era consapevole che solo con un impianto di processo moderno, sarebbe stato possibile ottimizzare le operazioni di produzione e ridurre notevolmente i costi. Una moderna infrastruttura Nell’ambito del processo di modernizzazione e rinnovamento completo della propria supply chain, PZ Cussons ha deciso di sfruttare le funzionalità di controllo e visibilità offerte da una moderna infrastruttura per l’automazione di processo. Scegliendo di adottare la tecnología più moderna presente sul mercato si è rivolta a Rockwell Automation e al suo Alliance Partner Endress+Hauser. La soluzione, oltre a essere completamente basata sullo standard ISA S-88 e utilizzare strumentazione collegata in rete, grazie alla Rockwell Automation Integrated Architecture, offre anche un ambiente di programmazione comune e una scalabilità e migrazione tra piattaforme incredibilmente semplice. Dopo attenta analisi sono state individuate molte aree in cui sarebbe stato 32 TECNOLOGIA AVANZATA PER I LIQUIDI PZ CUSSONS INTEGRA FUNZIONALITÀ DI PROCESSO ALL’AVANGUARDIA NEL NUOVO IMPIANTO DI PRODUZIONE, GRAZIE A UNA SOLUZIONE ROCKWELL AUTOMATION. L’IMPLEMENTAZIONE DI MACCHINARI AVANZATI HA PERMESSO UNA MAGGIORE PRODUTTIVITÀ, SODDISFACENDO ALLO STESSO TEMPO I SEVERI STANDARD DI QUALITÀ possibile risparmiare ed eliminare inutili costi. PZ Cussons desiderava inoltre adottare procedure di produzione più semplici. L’obiettivo principale era quello di avere visibilità su tutte le fasi di processo e mantenere tutti i parametri entro i valori di tolleranza funzionale. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Ciò richiedeva estrema precisione nei sistemi di batching, preparazione e misurazione e che i sistemi fossero in grado di comunicare tra di loro oltre che con il sistema di controllo principale presso gli uffici e con i fornitori esterni tramite una extranet sicura. La soluzione sviluppata È stato sviluppato un processo di produzione completamente nuovo, controllato da apparecchiature ingegnerizzate, fornite e ottimizzate dai servizi di Rockwell Automation, insieme a strumentazione e reti fieldbus ingegnerizzate, progettate e messe in servizio da Endress+Hauser. L’implementazione, molto flessibile, basata su dati di processo e di diagnostica forniti dai dispositivi fieldbus, offre a PZ Cussons un livello di visibilità e di controllo del processo decisamente superiore rispetto a quello del vecchio impianto. Il nuovo approccio consente all’azienda di realizzare i risparmi previsti e, allo stesso tempo, eliminare molte variabili di processo che causavano inutili costi. Misurando e automatizzando tutte le fasi, dalla creazione alla lavorazione della ricetta fino all’imballaggio, la soluzione fornita da Rockwell Automation ed Endress+Hauser ha avuto un impatto notevole. Non solo il sistema di controllo assicura i volumi di produzione richiesti ma, grazie alla perfetta integrazione dei dispositivi di campo, che garantiscono estrema precisione, sono stati raggiunti anche gli obiettivi di qualità pianificati. Il risparmio di costi registrato dall’azienda è stato tale da consolidare la decisione di non delocalizzare la produzione al di fuori del Regno Unito. Per raggiungere gli obiettivi di produzione e qualità il nuovo sistema di automazione di processo PlantPAx utilizza una combinazione di tecnologie. Il controllo di linea completo viene eseguito da diversi PAC Allen-Bradley ControlLogix situati in armadi. Oltre al controllo principale per gli Intelligent Motor Control Centres Allen-Bradley, i PAC sono collegati anche a FactoryTalk Batch e forniscono dati a FactoryTalk Historian. FactoryTalk AssetCentre è il sistema di asset management per tutto l’impianto. L’intera installazione è coperta anche da un contratto di manutenzione e assistenza in caso di problemi del sistema principale. Tutto sotto controllo Operativamente la fabbrica riceve le materie prime che vengono combinate con precise e dosate quantità di profumi e additivi secondo un set di ricette, e Misurando e automatizzando tutte le fasi la soluzione fornita da Rockwell Automation ed Endress+Hauser ha fornito numerosi vantaggi al nuovo impianto di PZ Cussons quindi miscelate e confezionate in base ai volumi di produzione richiesti. Sebbene semplice in teoria, l’intero processo richiede, per rendere i lotti conformi ai severi standard di qualità dell’azienda, livelli di misurazione e controllo estremamente elevati. Andy Ellams, process development manager di PZ Cussons, afferma: “Avevamo le idee chiare su ciò che volevamo: un sistema di controllo distribuito in grado di gestire l’insieme di server integrati nella nostra infrastruttura IT generale. Questi server sono collegati ai PLC tramite rete in fibra ottica che è condivisa con il sistema di traffico dei nostri uffici”. La strumentazione di campo può essere gestita e configurata da una postazione centrale utilizzando le funzionalità FDT/ DTM di Endress+Hauser FieldCare. Inoltre, le reti fieldbus semplificano il monitoraggio e l’analisi centralizzati del traffico di comunicazione. La perfetta integrazione, dal sistema di controllo al dispositivo di campo, consente di convalidare le variabili misurate e di uniformare la manutenzione dei dispositivi. PZ Cussons è riuscita a ridurre il livello di competenza necessario per la gestione di processi complessi che richiedevano all’operatore diversi anni di formazione. Fino ad allora ogni operatore aveva un proprio modo di svolgere le proprie mansioni sulle macchine e questo portava a una serie di variabili di processo. Se SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS prima in un’area si alternavano 16 persone su quattro turni oggi c’è una sola persona che una volta al giorno effettua il controllo. In questo modo alcuni di questi dipendenti hanno potuto essere trasferiti in altre aree della fabbrica. Con il vecchio approccio, tutte le ricette erano integrate nei PLC, pertanto per testare nuovi composti e ricette era necessaria una notevole attività di ricodifica. La tecnología di Rockwell Automation ha consentito all’azienda di testare nuove ricette su piccola scala prima di avviare la produzione di massa. Precedentemente erano richiesti operatori specializzati, ma oggi grazie alla modularità e alla portabilità del software, ogni operatore può gestire qualsiasi linea. Gli operatori ora hanno competenze più diversificate, aggiungendo valore alle aree in cui il loro intervento conta davvero. “I successi del primo tentativo ora sono diventati oggi la norma” conclude Andy Ellams. “Stiamo ottenendo, senza alcuna difficoltà degli standard di qualità molto elevati. Capita spesso che per settimane non si verifichi alcun problema di produzione. Complessivamente, l’impianto ha fatto registrare una riduzione dei tempi di fermo, una maggiore precisione e tempi batch più corti. Questi risultati consentono anche di ridurre i costi energetici e di accelerare il time-to-market”. www.rockwellautomation.com 33 Fieldbus & Networks RETI SOSTENIBILI QUANDO LE RETI VENGONO IMPIEGATE A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE DELLE ENERGIE ALTERNATIVE Fonte: www.tskai.gr - www.templtd.az a cura c ra cu a di di Ilaria IIllar a ia ia De De Poli Po oli SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 35 Fonte: www.grupporemimmobiliare.it Fieldbus & Networks di Elisa Cinti I l passaggio alle fonti di energia rinnovabile è cosa ormai fatta. Tuttavia, la mera espansione della rete elettrica non è sufficiente a garantire che le fonti energetiche rinnovabili rimangano vincenti e che carbone e uranio non siano più considerati come un bene nel futuro. Le fonti energetiche rinnovabili devono prima di tutto essere impiegate in modi più LA QUOTA DI ENERGIA RICAVATA DALLE efficienti, in particolare in quei casi dove al mo- RINNOVABILI È DESTINATA AD AUMENTARE mento i livelli di efficienza sono bassi, per esemIN FUTURO: I COMPONENTI DI AUTOMAZIONE pio nel fotovoltaico. Due terzi dell’energia pulita viene attualmente ricavata dagli impianti eolici DI WAGO PERMETTONO UN USO EFFICIENTE e idroelettrici. L’elevata perdita di guadagno in DELL’ELETTRICITÀ questo settore è doppiamente imbarazzante: da un lato, il sole fornirebbe una quantità di energia tale da superare il Fluttuazioni temporanee nella rete elettrica possono essere livellate fabbisogno annuo della Germania con un fattore pari a 80; dall’altra attraverso la disponibilità di stoccaggio. Quando i generatori di enerparte, l’energia elettrica, già acquisita in modo altamente inefficiente, gia decentrati sono posizionati in questo modo, appaiono, se visti non viene neppure utilizzata in maniera efficiente. Nella rete elettrica dal di fuori, come un unico impianto. La loro produzione potrà quindi viene persa molta energia dato che non vi è una buona gestione. Di essere gestita sul mercato elettrico. Ciò significa che l’energia geneconseguenza, è stata fatta una revisione della normativa che regola rata può essere commercializzata dai gestori di elettricità, cosa che le fonti di energia rinnovabili: a partire da gennaio 2012 i sistemi fo- non viene fatta per i singoli impianti.Tuttavia, non tutti i problemi tovoltaici con una potenza superiore a 30 kW devono essere dotati vengono risolti grazie all’integrazione dei produttori di energia. Una di un’interfaccia che consenta all’operatore di ridurre la potenza da delle maggiori sfide al momento è dovuta al fatto che migliaia di imremoto. Questo limite in precedenza era 100 kW. In una seconda fase, gli operatori di impianti fotovoltaici che producono più di 100 kW saranno obbligati a rivelare ai gestori la potenza che immettono nella rete. Il duplice obiettivo di queste misure è rafforzare la stabilità della rete, evitando fluttuazioni di frequenza che portano a interruzioni di corrente, e al contempo renderne più facile la gestione da parte degli operatori, dato il numero crescente di fonti di energia differenti. UN USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA La rete virtuale di un impianto Quando vengono integrati dei generatori decentralizzati di bassa potenza in una centrale virtuale i vantaggi sono decisivi. Sotto il comando centrale piccoli impianti eolici e idroelettrici, combinati con impianti di riscaldamento e di energia, impianti di biogas e anche impianti fotovoltaici sono disposti in modo tale da sostituire collettivamente la potenza fornita da grandi centrali elettriche. 36 Piccoli impianti eolici e idroelettrici, di biogas e fotovoltaici si possono combinare sotto un unico comando centrale SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Fonte: www.grupporemimmobiliare.it pianti fotovoltaici per lo più privati alimentano direttamente la rete. Questo significa che spesso si ha una sovrabbondanza di energia, che, a causa della difficoltà di stoccaggio, porta all’instabilità della fornitura. Le cosiddette smart grid costituiscono il fondamento comunicativo per la regolazione della generazione di elettricità, dello stoccaggio e del consumo di energia elettrica. Generazione e uso efficienti Per l’integrazione degli impianti fotovoltaici nelle smart grid e per il monitoraggio permanente degli impianti si devono trasmettere diversi parametri di ingresso e uscita. Per poter gestire facilmente la comunicazione Wago offre di questi punti con il centro di controllo Wago ha sviluppato ulteriormente i suoi controlli e offre un’inter- prodotti tali faccia standardizzata e di facile applicazione, che si da rendere disponibili tutti basa sui protocolli di telecontrollo IEC 60870-5-101/- i presupposti 104 e IEC 61850. tecnici All’interno di Wago I/O System sono disponibili più di necessari per un 400 moduli di ingresso e uscita. Vi sono inoltre diversi uso efÀciente moduli ‘speciali’, tra i quali quelli trifase per la misu- dell’energia razione della potenza per il monitoraggio del consumo energetico o I/O per il collegamento di contatori S0, contatori M-Bus e sensori di corrente. Controllori per il telecontrollo o IPC gestiscono la comunicazione tra il campo e il centro di controllo. I PLC trasmettono tutti i valori rilevanti, quali corrente, tensione, alimentazione integrata nell’ambiente di sviluppo Codesys; in questo modo, l’utente e ricevono ordini di commutazione dal centro di controllo di livello evita un lavoro di programmazione relativamente costoso, inoltre la superiore; questi comandi vengono implementati tramite moduli di comunicazione IEC può essere parametrizzata. ingresso e uscita disposti in serie. Un’interfaccia di configurazione www.wago.com per ognuno dei protocolli di telecontrollo IEC 60870 e IEC 61850 è KEPServerEx- l’OPC server standard K KEPServer OPC-UA Server e Client K ClientAce C DataLogger D K KEPServerEx è una famiglia di OPC Server che fornisce una cconnettività diretta tra centinaia di diverse marche di PLC, dispositivi e sistemi di automazione ed ad un ampia varietà di d applicazioni client come HMI, SCADA, Historian, MES, ERP ed ad a una infinità di applicazioni sviluppate ad hoc . u L’ L’OPC toolkit per dare facilmente connettività client OPC alle vostre applicazioni vo plicazioni VB.NET o C#. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS WWW.EFA.IT U la nuova tecnologia OPC in grado di supportare una vasta UA gamma di sistemi operativi e piattaforme, trasferimento di g informazioni attraverso internet in modo semplice e con la in massima sicurezza. m Il componente plugin di KEPServerEx per costruire facilmente un data logger su DBase ODBC compatibili come Access, SQL, u MySQL Oracle ecc. M 37 WWW.KEPWARE.COM Fieldbus & Networks di Angelo Candian W inergy, primaria azienda attiva nella produzione di ingranaggi per le turbine eoliche, è riuscita a risolvere compiti di controllo, protezione e sicurezza funzionale con un’architettura omogenea Profinet. Il progetto pilota è stato un banco di prova, recentemente aperto, per grandi ingranaggi con una potenza di 14 MW. Il governo tedesco prevede di aumentare la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili fino al 27% entro il 2020. Questa è una buona notizia per Winergy, il principale fornitore al mondo di sistemi drive per le centrali eoliche. La società ha recentemente messo in servizio il banco di prova più grande al mondo per ingranaggi eolici multimegawatt, con una potenza massima di prova di 14 MW. IL VENTO DELL’AUTOMAZIONE L’AUTOMAZIONE DISTRIBUITA SULLO STESSO BUS DI UN BANCO DI PROVA PER TURBINE EOLICHE DI GRANDI INGRANAGGI HA NOTEVOLMENTE SEMPLIFICATO TUTTI I PROCESSI Test superiori al carico nominale L’ingranaggio di una turbina eolica trasforma la bassa velocità del rotore attraverso diverse fasi nell’alta velocità dell’albero di trasmissione che aziona il rotore del generatore tramite un giunto. Al fine di garantire l’attività a elevate altezze e per una vita di più di 20 anni, è richiesta un’elevata qualità e numerosi test degli ingranaggi. Gli ingranaggi sono fissati nei banchi di prova del cosiddetto metodo ‘back-to-back’ che ha l’obiettivo di testare due ingranaggi serrati che, in ogni prova, lavorano in direzioni opposte. Un test specifico è definito per ogni tipo di ingranaggio in cui il carico viene aumentato gradualmente fino, in alettivo del test è di cuni casi, ben oltre l’effettivo carico nominale. L’obiettivo anaggi e registrare verificare i profili dei sistemi di dentatura degli ingranaggi la loro evoluzione con l’aumento del carico. Sono diverse le misure di vibrazione, rumore e temperatura e i risultati possono anche essere registrati, archiviati e valutati. Con una potenza di prova di 14 MW e dimensioni degli ingranaggi di circa 5 MW, al momento, il produttore è sicuro di raggiungere numerosi obiettivi in futuro. Un bus per tutte le attività L’automazione distribuita del nuovo banco di prova è stata progettata per ridurre le interfacce semplificando così tutti i processi, dall’ingegneria, alle operazioni di test, alla diagnostica. Per la prima volta, diversi controllori Simatic S7 sono stati collegati tra di loro esclusivamente tramite Profinet I/O. “In questo modo svolgiamo tre attività: controllo, raccolta dati e sicurezza funzionale con la minima spesa di cablaggio su uno stesso bus” spiega Günter Hellerhoff, project manager responsabile per l’equipaggiamento elettrico in Winergy. I compiti principali includono anche il coordinamento dei controllori di più unità 38 I pannelli Simatic Panel PC 677 esterne con il controller centrale del banco di prova, un Simatic S7-300 con CPU failsafe 315F-2PN/ DP. Due sistemi di lubrificazione separati sono collegati per preparare l’olio idraulico, il serbatoio che lo fornisce Le attività di controllo e il cuore del banco di prova, ovvero sono state attuate in il sistema idraulico con diversi accu- modo molto semplice con i regolatori software mulatori di pressione. “Le attività di della CPU 317-2 DP della controllo tramite una combinazione di gamma S7 controllo di coppia con due controller di posizione slave per il posizionamento sincronizzato di due cilindri idraulici sono state attuate in modo molto semplice ed elegante con i regolatori software della CPU 317-2 DP della gamma S7” afferma Günter Hellerhoff. Questi possono eseguire praticamente qualsiasi coppie e salti da valore nominale in modo da simulare improvvise raffiche di vento o curve dei valori nominali. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Accesso a tutte le unità dalla sala di controllo Tutti i controller esterni sono collegati a Profinet con il processore di comunicazione Simatic CP 343-1-Lean. Con questo percorso veloce le sezioni d’impianto esterne possono essere gestite e monitorate localmente o centralmente dal banco di prova o dalla sala di controllo. Indipendentemente da questo, il bus fornisce la possibilità di effettuare diagnosi utili all’intero sistema, anche da remoto via Intranet o Internet se necessario. La seconda attività base dell’automazione è quella di raccogliere, salvare e visualizzare sia i dati di funzionamento di tutto il sistema e i valori di velocità, coppie e potenza nei diversi stadi di carico e separatamente per ciascuno dei due pezzi di prova. I pannelli Simatic Panel PC 677 sono installati localmente sul banco di prova e in una sala di controllo remota. Il sistema di visualizzazione Simatic WinCC flexible installato sui computer industriali, offre anche la possibilità di azionare e controllare tutte le unità del banco di prova dalla sala di controllo. Questo è obbligatorio per motivi di sicurezza quando si testa la resistenza al sovraccarico. I dati misurati vengono poi trasmessi per l’archiviazione a database esterni tramite Profinet. Sicurezza integrata, flessibile e coerente Il terzo problema risolto dal nuovo standard di comunicazione industriale è la sicurezza funzionale dell’impianto che viene applicata per la prima volta su base PLC. Il Simatic S7-300F fail-safe controlla e monitora, in aggiunta al normale processo, anche i dispositivi di sicurezza del banco di prova, tra cui diversi circuiti di arresto di emergenza, arresto in caso di superamento dei livelli di vibrazione ammissibili. Questi sono monitorati da sensori a nove posizioni. Questi segnali di sicurezza e i ‘normali’ segnali sono raccolti da moduli I/O Simatic ET 200S che comunicano con la F-CPU centrale tramite il profilo Profisafe. Questo metodo è molto più flessibile rispetto alla tradizionale tecnica di sicurezza, che spesso comporta un enorme sforzo nel cablaggio, anche nel caso di piccole modifiche. Con la Safety Integrated nell’ambiente di lavoro Simatic i cambiamenti nel processo possono essere realizzati nel modo più veloce e semplice possibile sebbene comunque l’ingegneria per entrambe le parti si svolge anche sulla piattaforma comune del Simatic Manager e Step 7. Solo la Distributed Safety software library deve essere integrata e l’utente può utilizzare moduli funzionali certificati dal TÜV per funzioni di sicurezza, semplici e veloci da utilizzare. I prodotti e i protocolli sono testati e certificati per l’uso fino a SIL3 (IEC 61508) o Cat. 4 (EN 954-1). Un modulo di sicurezza dati Scalance S602 progettato per applicazioni industriali fornisce una protezione contro l’accesso non autorizzato o da manipolazioni esterne. Il ‘Stateful Inspection Firewall’ dal programma Simatic NET è facilmente configurabile e si occupa della assegnazione automatica degli indirizzi grazie al server integrato Dhcp (Dynamic Host Configuration Protocol). Questo soddisfa tutti i requisiti per la sicurezza grazie ad un comodo accesso esterno al banco di prova per il servizio e la diagnostica. I componenti principali da una sorgente Winergy ha deciso di utilizzare componenti di automazione Siemens anni fa; Günter Hellerhoff cita la disponibilità e l’ampia gamma del portafoglio prodotti come due tra i principali punti chiave della funzionalità di Siemens: “Abbiamo ricevuto un ampio supporto da Siemens, ovunque ne abbiamo avuto bisogno. Il fatto che siamo stati in grado, in gran parte da soli, di implementare questa prima applicazione con Profinet e Safety Integrated nel poco tempo che avevamo a disposizione, la dice lunga sulla omogeneità della tecnologia Simatic”. Come è noto, Profinet è l’industrial Ethernet standard per l’automazione, che utilizza il protocollo TCP/IP e IT. È realtime Ethernet e consente un’agevole integrazione dei sistemi di bus di campo, mentre supporta la comunicazione fail-safe tramite Profisafe e tramite Iwlan. Tecnologie per l’automazione industriale Sistemi e componenti Fiera settoriale internazionale e congresso Norimberga, Germania, 26 – 28 novembre 2013 Answers for automation Scopri la fiera dell’automazione industriale leader in Europa con: • 1.450 espositori • tutti i principali player del settore • prodotti e soluzioni • innovazioni e tendenze a tuito in fier cesso gra ac l’ er p i Registrat ps/tickets ago.com/s www.mes Per ulteriori informazioni: +49 711 61946-828 o [email protected] www.siemens.it Fieldbus & Networks di Tony Spizzichino I STRATEGIE DI LUNGO TERMINE l modulo wireless GSM/Gprs dual-band 900/1800 modello GL865-Dual di Telit Wireless Solutions, fornitore di moduli e servizi machine-to-machine ad alto valore IL MODULO GL865-DUAL DI TELIT PERMETTE A aggiunto, verrà integrato nel modulo di ELSTER ENERGYICT DI FORNIRE SOLUZIONI DI comunicazione AM110-R di Elster EnergyICT CONNETTIVITÀ MODULARI AGLI UTENTI FINALI per la connettività wireless di reti WAN. Nello specifico, verrà impiegato come tecnologia cel- PER OTTIMIZZARE LA GESTIONE ENERGETICA E LE lulare m2m in AM110-R, che a sua volta fornisce STRATEGIE SMART GRID connettività wireless ai contatori elettrici smart AS300 per reti che coprono vaste aree. modulo idoneo ad applicazioni mobile di basso Elster EnergyICT sviluppa soluzioni end-to-end e alto volume in tutti i settori. Le aree di apcomplete che offrono alle organizzazioni complicazione includono i contatori smart, apparecmerciali multi-site le informazioni necessarie per chiature mediche per il monitoraggio, sistemi di potenziare la gestione energetica e le strategie sicurezza miniaturizzati e dispositivi di tracking smart grid; supporta inoltre una gestione più acdelle persone, di animali e beni. “Il settore delle corta degli asset, l’ottimizzazione del carico e dei utenze presenta una forte richiesta di soluzioni servizi ai clienti per utenze di tutte le dimensioni. multi-utenza come quella offerta da Elster EnerCome parte integrante di un sistema avanzato di gyICT” dichiara Emmanuel Maçon-Dauxerre, vp misurazione, il modulo AS300 di Elster offre alle global energy segment di Telit Wireless Soluutenze la possibilità di gestire i dati dai contations. “Queste tipologie di soluzioni, che sertori intelligenti dell’energia elettricità, nonché vono diversi vendor, tecnologie e utenze, sono di quelli del gas e dell’acqua. Grazie alla vasta molto ricercate e, allo stesso tempo, rappregamma di caratteristiche e funzionalità intercambiabili di cui il prodotto dispone, Elster prevede di proporre delle sentano un passo avanti fondamentale per un segmento che sta cervarianti del modulo AS300 specifiche per Paese, rispondendo così alle cando di raggiungere una razionalizzazione ‘spinta’ nell’utilizzo delle esigenze dei singoli mercati europei. AS300 costituisce infatti una proprie risorse. Il modulo GL865-Dual è completamente in linea con soluzione modulare per infrastrutture che sfruttano le reti di vaste questo focus di razionalizzazione. Si tratta di un prodotto dual-band aree (WAN), reti locali (LAN) e reti domestiche (HAN) e garantisce destinato al mercato europeo che può essere facilmente sostituito, alle utenze la flessibilità necessaria per modificare le tecnologie di in caso di necessità, dal suo ‘fratello maggiore’ quad-band pensato comunicazione in modo rapido e semplice durante l’arco di vita del per altri mercati”. Nel settore dello smart metering, ambito applicacontatore, salvaguardando così l’investimento anche quando i requi- tivo di fondamentale importanza per Telit insieme all’industry delle siti tecnologici e normativi si evolvono. Inoltre, AS300 può essere fa- smart grid, le tecnologie wireless giocano un ruolo fondamentale. cilmente integrato con le soluzioni di gestione dei dati dei contatori L’offerta dell’azienda, in questi settori, comprende moduli wireless (MDM) e con le applicazioni finali, assicurando una comunicazione basati su tecnologia cellulare 2G, 3G e 4G e tecnologia SRD (Short bidirezionale sicura e affidabile tra i contatori e le utenze di back- Range Devices), principalmente wireless M-bus, destinati a contatori end. Elster EnergyICT offre un’ampia varietà di dispositivi per i sistemi intelligenti, data logger e concentratori. Con le proprie soluzioni Telit smart grid e di gestione energetica. Molte utenze a livello globale si rivolge anche al mercato HAN (Home Area Network), attraverso una sfruttano quotidianamente questi dispositivi, garantendo un elevato completa offerta di moduli basati su tecnologia Zigbee, ideali per la livello d’interoperabilità alle loro infrastrutture di misurazione multi- realizzazione di soluzioni di advanced metering, building automation vendor già esistenti o a quelle nuove. Questo semplifica la gestione e wireless sensor network. In Italia, oltre a collaborare con diverse e il funzionamento delle reti, rendendo applicabili nuove metodologie aziende specializzate sia nella produzione di smart meter per il monitoraggio del gas, sia per la gestione intelligente delle risorse idriche, di utilizzo delle smart grid. sono presenti due centri di ricerca e sviluppo: a Trieste, specializzato ‘Razionalizzare’ l’uso dei prodotti nello sviluppo di tecnologie cellulari e GPS, e a Cagliari, punto di rifeLa famiglia di moduli xL865 di Telit dispone di un packaging LCC con- rimento per le tecnologie SRD. Grazie a queste strutture e alle risorse stellation compatto e consente il fissaggio e la rimozione manuali; tecniche disponibili, Telit è in grado di assistere i propri clienti OEM questo rende il prodotto ideale per applicazioni di nicchia a basso nelle fasi di progettazione, design review e test di pre-certificazione volume. La variante GL865-Dual, grazie anch’essa al packaging ba- in camera anecoica dei loro prodotti. sato sulla tecnologia LCC castellation, al form-factor estremamente www.telit.it ridotto, all’eccellente efficienza energetica e al basso costo, è un il 40 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Vi aspettiamo al prossimo evento di Parma del 24 ottobre 2013! Inviate ancora i tecnici dell’assistenza per il mondo? !! ISCRIVETEVI SUBITO su WWW.EFA.IT VPN PLC SMS VPN eCatcher VPN N PLC HTTPS M2Web @ VPN Servizio Assistenza HMI HTTPS 3 RACCOLTA DATI M2Web 3 DIAGNOSI PREDITTIVA 3 CONTROLLO KPI, OEE PLC 3 TELEASSISTENZA DA REMOTO 3 Con eWON + TALK2M la connettività Internet è facile: Cliente e configurazione e gestione della VPN con tutti i mezzi di comunicazione (rete mobile, rete adsl, rete LAN, rete telefonica), senza essere esperti IT e senza dover modificare le configurazioni di rete. 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Dal 2011, Evesa è l’azienda che a Parigi è incaricata di migliorare l’efficienza energetica dell’illuminazione stradale cittadina, con l’obiettivo di ridurre il consumo di elettricità del 30% in 10 anni grazie a soluzioni tecnologiche di gestione ed efficientamento dei 180.000 lampioni e dei 140.000 semafori. È stato articolato un piano in più fasi a seconda delle necessità specifiche delle diverse aree della città, per le quali verranno identificate soluzioni tecnologiche ad hoc, ad esempio a seconda che sia necessario sostituire o meno i corpi illuminanti esistenti. Per la fase corrispondente all’area delle ‘Voie sur Berges’ è stata identificata e scelta la soluzione Pe.Ami di Paradox Engineering, che rappresenta la tecnologia identificata e definita da Evesa per tutte quelle aree della città aventi le stesse caratteristiche: per quanto riguarda l’hardware (e quindi i lampioni) da controllare e gestire, la tecnologia Pe.Ami ha consentito a Evesa di scegliere per questo progetto le lampade di propria preferenza, senza imporre alcuna limitazione di tecnologia o di brand. La tecnologia utilizzata Per il progetto ‘Voie sur Berges’, Evesa ha infatti sostituito i corpi illuminanti esistenti con la nuova tecnologia LED di Comatelec, controllata in piena sicurezza tramite la soluzione bidirezionale IPv6/6LoWpan Pe.Ami di Paradox Engineering. Oltre alle funzioni di monitoraggio dello stato delle lampade, accensione/spegnimento e dimming (rego42 lati dall’orologio astronomico incluso e da specifici eventi e condizioni esterne), Pe.Ami trasforma ogni lampione - e qualsiasi altro device controllato, quali ad esempio contatori o sensori - in un elemento di rete gestibile e controllabile individualmente o in gruppi secondo regole di aggregazione specifiche. Essendo compatibile con qualsiasi device, Pe.Ami controlla dunque sia nuove lampade LED, sia lampade HPS/HID esistenti, in linea con gli obiettivi di Paradox Engineering di aiutare le città a proteggere gli investimenti effettuati, a scegliere soluzioni a prova di futuro e a garantirsi una soluzione in grado di supportare anche le evoluzioni tecnologiche future. Pe.Ami è una piattaforma IPv6/6LoWpan, concepita per l’Internet degli oggetti e progettata per supportare più applicazioni smart city - quali gestione dell’illuminazione, advanced meter reading, gestione del traffico, dei rifiuti solidi urbani e molte altre - implementate contemporaneamente o nel tempo, supportando così le necessità presenti e future delle città. Basata su open standard, Pe.Ami garantisce completa interoperabilità e indipendenza da qualsiasi protocollo proprietario, posizionandosi dunque come una scelta ‘future proof’ e mettendo al riparo da qualsiasi tipo di dipendenza tecnologica o di fornitore. In questo stesso solco si posiziona tra l’altro il recente lancio di Pe.Stone, l’offerta Paradox Engineering che mette a disposizione la versione OEM delle tecnologie open standard dell’azienda. “Dopo il successo del nostro progetto smart city a San Francisco, in California, siamo lieti che un ulteriore processo di rigida e precisa selezione quale quello svolto da Evesa abbia identificato in Paradox Engineering il partner ideale per implementare una piattaforma di lighting control veramente ‘future-proof’, completamente interoperabile e multi-applicazione” afferma Gianni Minetti, ceo, di Paradox Engineering. Altri progetti Per quanto riguarda altre aree della città, Paradox Engineering sta lavorando con Evesa al tailoring della soluzione Pe.Ami sulla base SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS www.pdxeng.ch Specialisti in Evitate spiacevoli sorprese nei vostri progetti EtherCAT! IXXEC-100 Potente soluzione Master EtherCAT per montaggio su guida DIN, ad un costo contenuto. Ottimale per innumerevoli applicazioni, grazie alla varietà di interfacce disponibili ed espansioni. Software di protocollo per EtherCAT Facile e veloce implementazione di dispositivi Master EtherCAT su molteplici piattaforme. Modulo I/O EtherCAT Modulo I/O EtherCAT con inputs/outputs digitali & analogici – disponibile anche come scheda “plug-in”. Modulo Ethernet Industriale Soluzione flessibile ed economica per collegare dispositivi a reti EtherCAT. Disponibile anche come “design-in”. Soluzioni & Servizi OEM Grazie al nostro trentennale know-how, sviluppiamo e forniamo ai nostri Clienti soluzioni software & hardware personalizzate, così come versioni custom dei nostri prodotti. www.pdxeng.ch Member of the HMS group IXXAT Automation GmbH Ufficio Vendite Italia Via 11 Settembre 2001, 13 10074 Lanzo Torinese (TO) Tel.: 0123 322510 · Fax: 0123 326426 [email protected] · www.ixxat.com © byrdyak - Fotolia.com delle necessità specifiche e delle infrastrutture esistenti. Il progetto ‘Voie sur Berges’ ad esempio è fortemente connesso dal punto di vista tecnologico e architetturale a un secondo progetto che Paradox Engineering sta implementando a Parigi, in un’area che attraversa la città da sud a nord. Qui la rete integrata di Pe.Ami è infatti in fase di pilot per la gestione e il controllo dei carichi elettrici dei lampioni, per funzioni di illuminazione pubblica e per la gestione dei segnali del traffico. L’esperienza di Paradox Engineering in progetti simili, come quello di San Francisco, ha decisamente fatto la differenza nel progettare una soluzione che garantisse a Evesa una scelta tecnologicamente duratura e dunque in linea con gli obiettivi dell’azienda e della città. Il progetto realizzato a Parigi da Paradox Engineering conferma inoltre la vocazione innovativa dell’approccio di Evesa, terreno fertile per lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie altrettanto innovative e forward looking. I sindaci di San Francisco e Parigi hanno tra l’altro da poco sottoscritto il proprio impegno a rendere le due città sempre più smart. Forte delle proprie solide competenze di progettazione di sistemi di telecomunicazione, di network design and management, di progettazioni ultra-low power e di data collection, Paradox Engineering mette inoltre a disposizione la propria esperienza consolidata nei progetti in Europa, in Medio Oriente, a Singapore, in Malesia e in Cina, oltre che nel già citato progetto di San Francisco. La relativa prossimità geografica, linguistica e culturale è un ulteriore fattore a supporto di un’interazione a tutti gli effetti efficace e produttiva con la CCi di Parigi e con Evesa, mentre le collaborazioni con player globali quali Philips Lighting, Oracle, Streetlight.Vision e Luminaid, e quelle con prestigiosi istituti di ricerca di rilevanza internazionale, rafforzano ulteriormente la credibilità, l’eccellenza tecnologica e il grado di innovazione di Pe.Ami. Fieldbus & Networks Fonte: www.comsoc.org/blog di Stefano Maggi GLI ‘OGGETTI’ DELLA RETE SI EVOLVONO C ome è noto, Internet delle Cose è L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI EMBEDDED E I PASSI AVANTI la nuova ‘rivoluzione’ della rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e COMPIUTI DA INTERNET STANNO PROGRESSIVAMENTE acquisiscono intelligenza grazie al ANDANDO VERSO UNA CONVERGENZA: ECCO COME SI fatto di poter comunicare dati e ac- STA EVOLVENDO LA IOT cedere a informazioni aggregate da parte di altri. Le sveglie di casa suonano in anticipo in caso di traffico, le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di Il livello di ‘intelligenza’ degli oggetti essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità La condizione necessaria per l’affermarsi del paradigma IoT è rape distanze per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte presentata dalla crescita del livello d’intelligenza che risiede negli del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se ci si dimen- oggetti. tica di prendere un farmaco ecc… Tutti gli oggetti possono dunque Questa intelligenza si struttura principalmente lungo tre direzioni: • Funzionalità di self-awareness e in particolare: identificazione, cioè acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla rete. La progettazione di oggetti collegati a Internet attraversa ormai tutti il possesso di un identificativo digitale univoco (si tratta di una funi settori. Le stime indicano che entro 5-10 anni saranno oltre 100 mi- zionalità di base, presente in tutte le applicazioni Internet of Things); liardi i dispositivi collegati a Internet. Due ordini di grandezza supe- localizzazione, ovvero la capacità degli oggetti di conoscere la proriori rispetto agli 1,5 miliardi di PC e al miliardo di cellulari collegabili pria posizione (ciò può avvenire in tempo reale, oppure elaborando a Internet oggi nel mondo. La Internet of Things non è ancora a oggi informazioni di tracciabilità raccolte nel processo produttivo o logiun paradigma compiuto e maturo: è piuttosto un percorso di sviluppo stico); diagnosi di stato, ovvero la capacità di monitorare parametri interni all’oggetto volti a comprenderne il corretto funzionamento e che, partito dall’identificazione tempo-discreta basata su tag Rfid (Radio Frequency Identification), si è sviluppato fino a comprendere le necessità di assistenza. reti di sensori e attuatori che collegheranno in tempo reale il mondo • Funzionalità di interazione con l’ambiente circostante, ovvero: fisico e quello digitale. In questo percorso, nuove tecnologie e nuovi acquisizione dati, convenzionalmente distinta in ‘Sensing’ (ossia la paradigmi di rete lavoreranno insieme per offrire al mondo fisico misura di variabili di stato che descrivono il sistema fisico e/o l’amquelle caratteristiche di accessibilità, interconnessione, in definitiva biente circostante) e ‘Metering’ (ovvero misura di variabili di flusso, di intelligenza, che oggi sono un’esclusiva dell’esperienza digitale. quali il consumo di energia elettrica, gas, acqua, calore) e attuazione, Alla base della Internet of Things vi sono gli oggetti intelligenti (smart ossia la capacità di eseguire comandi impartiti da remoto, tramite il object). Un oggetto intelligente è contraddistinto dal possedere una o controllo a distanza di attuatori, o derivati dall’elaborazione dei dati più funzionalità di self-awereness, interazione con l’ambiente circo- in loco. stante ed elaborazione dati, oltre che dalla capacità di connettersi e • Funzionalità di elaborazione dati, cioè nello specifico: elaborazione comunicare le informazioni possedute, raccolte e/o elaborate. base, ovvero il trattamento del dato primitivo raccolto, per esempio 44 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS home&building), i servizi di infomobilità e i box GPS per la localizzazione dei veicoli privati e la registrazione dei parametri di guida (smart car). Per tutti questi ambiti sono già presenti alcune soluzioni commerciali isolate, ritenendo comunque che si debba ancora lavorare lungo le direttrici di apertura e standardizzazione. Inoltre, per quelle non ancora pienamente diffuse, sarà fondamentale la comprensione del valore generato e, in alcuni casi, la ridefinizione delle strategie di comunicazione con i potenziali utenti. La maggior parte delle applicazioni più evolute in ottica Internet of Things si trova però ancora a uno stadio embrionale o sperimentale. Gli ambiti definiti sperimentali presentano poche applicazioni operative e molti progetti pilota, avviati sotto spinte differenti. Fonte: Osservatori.net tramite filtraggio, correzione, aggregazione algebrica, conversione, crittografia ecc., ed elaborazione avanzata, ovvero l’estrazione di informazioni dal dato primitivo, per esempio tramite analisi statistiche, inferenze, previsioni. Fig.1 - Alla base della Internet of Things vi sono gli oggetti intelligenti Architettura di rete della Internet of Things L’architettura di rete della Internet of Things è in pratica articolata su tre livelli: interfaccia con il mondo fisico, mediazione e centri di controllo. Tag In aggiunta a queste funzionalità l’oggetto intelligente deve possedere ovviamente una capacità di connessione (wired o wireless) per poter ‘trasportare’ l’informazione raccolta a livello locale verso applicazioni remote, creando così una ‘Network of Things’. L’intelligenza non si ferma però agli oggetti, ma si spinge fin dentro alla natura stessa della rete che li interconnette: standardizzazione, apertura, raggiungibilità, accessibilità e multifunzionalità. Sono queste le principali linee evolutive che portano dalla Network of Things alla Internet of Things. Fonte: Osservatori.net Ambiti applicativi della Internet of Things Tra gli ambiti applicativi più consolidati in Italia troviamo alcune soluzioni semplici, con oggetti dotati di una sola funzione specifica e che rispecchiano solo marginalmente le caratteristiche di apertura e rag- Fig. 2 - Ambiti applicativi della Internet of Things giungibilità che caratterizzano la Internet of Things. Alcuni esempi: l’antintrusione e la videosorveglianza (smart Rfid e lettori, nodi sensore, gateway e centri di controllo sono solo home&building, smart city&smart environment), la gestione delle alcuni degli elementi funzionali che vanno a costituire la Internet of flotte aziendali (smart logistics), la tracciabilità di oggetti di valore e Things. Questi dispositivi, che si differenziano per capacità elaborala manutenzione di dispositivi e impianti (smart asset management), tiva e sensoriale, dimensioni, costi e autonomia sono generalmente il monitoraggio del traffico cittadino tramite telecamere o spire con- strutturati in un’architettura di rete a tre livelli. Al primo livello, deduttive e la localizzazione dei mezzi utilizzati per il trasporto pubblico finito come ‘interfaccia con il mondo fisico’, un elevato numero di nodi interagisce con l’ambiente fornendo un codice identificativo, (smart city&smart environment) e così via. Al gruppo degli ambiti consolidati appartengono però anche solu- acquisendo informazioni o comandando un attuatore. Questi nodi zioni già più vicine al paradigma Internet of Things, caratterizzate sono sprovvisti di alimentazione (tag passivi) o alimentati da batda una maggiore raggiungibilità degli oggetti e, in alcuni casi, dalla teria (unità sensoriali e attuatori) e sono generalmente caratterizpresenza di funzionalità di elaborazione dati in locale, per esempio: zati da una ridotta capacità di elaborazione e memoria; essi sono i contatori intelligenti per la misura dei consumi elettrici (smart me- inoltre dotati di meccanismi di comunicazione (wired o wireless) per tering elettrico), le soluzioni domotiche per l’energy management, comunicare con le unità del secondo livello. Il costo dipende dalle la sicurezza delle persone e la gestione di scenari ambientali (smart funzionalità offerte e può variare dai pochi centesimi di euro per tag SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 45 Fieldbus & Networks Rfid passivi fino ai 30-150 euro per i nodi con capacità sensoriale e/o di attuazione. Infine, la vita operativa spazia da alcuni anni per i dispostivi alimentati a batteria (fortemente dipendente dal tipo di applicazione), fino a superare i dieci anni per i tag Rfid passivi. Le unità del secondo livello, quello definito ‘mediazione’, di cui fanno parte i lettori di tag Rfid e i gateway, hanno il compito di raccogliere le informazioni dai nodi di primo livello per veicolarle ai centri di Fonte: Osservatori.net nario applicativo. Troviamo quindi sia tecnologie radio come Ieee 802.15.4/Zigbee, ZWave, Bluetooth, UWB, sia tecnologie cablate quali le Power Line Communication. Similmente, nel settore denominato smart city&smart environment esiste una distinzione netta tra le tecnologie di comunicazione dell’ultimo miglio e le soluzioni di comunicazione per la creazione dell’infrastruttura di back-end. Anche in questo caso, a seconda dello scenario applicativo le tecnologie di ultimo miglio variano da Zigbee, Wireless M-BUS, Wifi e Bluetooth, mentre l’infrastruttura di back-end si appoggia generalmente alla tecnologia cellulare 2G, 2G+, 3G, Wireless Mesh o Power Line Communication. L’interoperabilità a livello di oggetti (e non solo di dati) permetterebbe una naturale evoluzione della modalità di progettazione delle reti per la Internet of Things, passando da un approccio verticale (progettazione ad hoc di hardware, software, comunicazione e applicazione) a un approccio orizzontale (progettazione di applicazioni sfruttando reti di sensori che sono interoperabili tra loro a livello di dispositivo). Tale approccio orizzontale permetterebbe di ridurre la barriera in ingresso data dalla necessità di conoscere la tecnologia in tutti i suoi aspetti (hardware, software, architetture Fig.3 - La Internet of Things del presente: architettura di riferimento di rete e comunicazione) a vantaggio di controllo. Tali unità sono caratterizzate da una maggiore capacità di una semplificazione della fase di progettazione e di una maggiore elaborazione e memoria, sono generalmente alimentate dalla rete customizzazione della soluzione tecnologica considerata. di distribuzione fissa e hanno un costo che può variare molto, dai 50 Standardizzazione dei protocolli di euro di un nodo gateway ai 2.000 euro circa di un reader Rfid. Le unità facenti parte del terzo livello, o ‘centro di controllo’, ossia i comunicazione sistemi di acquisizione centrali e le sale operative, hanno il compito Un aspetto fondamentale della futura Internet of Things è poi rapdi ricevere le informazioni dalle unità di secondo livello per le suc- presentato dalla standardizzazione dei protocolli di comunicazione cessive fasi di memorizzazione, elaborazione e messa in fruibilità dei e applicativi tra i dispositivi. Esempi lampanti (non unici) di questa dati. Il costo di queste unità può variare da 1.000 a 10.000 euro circa, evoluzione, di cui si trova evidenza nelle applicazioni citate, riguardano senza dubbio il lavoro della Zigbee Alliance, per la definizione trattandosi di calcolatori di fascia medio-alta. e promozione dello standard Zigbee, e della Ipso Alliance, per la Per tag e lettori Rfid l’offerta tecnologica è ormai consolidata, lo stesso non vale però per le reti di sensori, in quanto i nodi sensore definizione dello standard 6LowPAN. Pur trattandosi di approcci e i gateway non sono ancora caratterizzati da soluzioni standardiz- fondamentalmente diversi, le due filosofie di lavoro condividono lo zate né in termini di hardware (Mica Motes, Sunspot, Jennic ecc.), stesso obiettivo: la necessità di garantire interoperabilità tra i singoli né di software (Tiny OS, SOS, Mantis, Contiki, FreeRtos ecc.), né dispositivi della Internet of Things. di middleware (Tiny DB, GSN, DNS, Sword ecc.). Diversamente, le Nello specifico, la ZigBee Alliance raccoglie importanti vendor di unità appartenenti al terzo livello godono di una maggiore maturità sistemi dedicati, di moduli radio, di microprocessori/microcontroltecnologica, che si appoggia ad architetture consolidate per server, lori, di elettrodomestici e di sistemi di domotica. L’approccio Zigbee definisce diversi ‘profili applicativi’ condivisi da tutti i dispositivi che interazione client-server e basi di dati. La mancanza di standardizzazione nelle unità dei primi due livelli cooperano alla realizzazione di un determinato servizio, garantendo ha portato al consolidarsi di un approccio ‘ad hoc’, cioè volto all’ot- interoperabilità tra apparati di diversi rivenditori. L’obiettivo dell’aptimizzazione della singola applicazione, per esempio sotto il profilo proccio 6LowPAN è invece di utilizzare sui dispositivi fisici gli stessi energetico, piuttosto che all’astrazione dallo specifico problema ap- standard di comunicazione dell’Internet classico IPv6+TCP, rendendo plicativo a favore di uno sviluppo utile a una più ampia classe di quindi i dispositivi stessi accessibili con le stesse procedure (e protoapplicazioni. Questa eterogeneità di soluzioni è ancora più evidente colli) con cui si accede per esempio ai server Web. se si considerano i meccanismi di comunicazione tra i dispositivi, Al momento, l’approccio Zigbee presenta una maturità e una massa con soluzioni specifiche per singolo ambito. Per esempio, parlando critica maggiore, anche in ragione del fatto che i lavori della Ipso di smart home&building, la tecnologia usata per l’interconnessione Alliance sono iniziati da poco. Esistono tuttavia già soluzioni ibride tra i dispositivi di livello 1 e livello 2 dipende dallo specifico sce- in cui tale approccio sfrutta primitive di comunicazione 6LowPAN. 46 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks Il gruppo di attività Ieee Time Sensitive Networks si occupa della prossima generazione AVB, che standardizza i meccanismi necessari per reti Ethernet per compiti di automazione con esigenze di tempo reale di Peter Fröhlich*, Christian Boiger**, Oliver Kleineberg*** L REALTIME ETHERNET: IMPATTO PROFONDO o standard Ethernet, definito nella sua sostanza da Ieee 802.3 e 802.1, non è né deterministico né in grado di soddisfare requisiti di realtime; di primo acchito, quindi, sembrerebbe inadatto per compiti di automazione, che richiedono tempistiche programmabili e garantiti tempi di risposta per È DIFFICILE OGGI IMMAGINARE CHE CI SARÀ UN gli eventi. Tuttavia, Ethernet si è affermata come MOMENTO IN CUI GLI STANDARD PROFINET IRT, una tecnologia universale nell’automazione industriale. Tipici esempi sono Profinet, Ethernet/ ETHERCAT E POWERLINK SARANNO OBSOLETI NELLA IP, Modbus TCP, e Foundation HSE. Ethernet ha il LORO FORMA ATTUALE. MA QUESTO È ESATTAMENTE fondamentale vantaggio di essere estremamente QUANTO SUCCEDERÀ QUANDO IL GRUPPO DI LAVORO veloce. Se si tiene basso il carico di rete, questo compensa la mancanza di determinismo nella IEEE PER RETI SENSIBILI AL TEMPO AVRÀ CONCLUSO maggior parte delle applicazioni. Molti requisiti I SUOI VARI PROGETTI E QUANDO GLI STANDARD dell’automazione industriale sono soddisfatti da ETHERNET SARANNO INCORPORATI NEI DISPOSITIVI meccanismi a livello applicazione, quali la configurazione, il controllo e il monitoraggio del dispositivo, come in Profi- gliono incontrare problemi di comunicazione. Tutte le soluzioni disponet, per esempio. Tuttavia, si trovano molte applicazioni con requisiti nibili attualmente soddisfano un importante requisito, ma conducono tassativi di tempo reale, che richiedono la sincronizzazione degli eventi un’esistenza isolata e, in buona sostanza, non supportano un’integracon risoluzioni significativamente inferiori a 1 ms. Prime fra queste zione né orizzontale, né verticale di Ethernet. sono le applicazioni di controllo del movimento, ma anche tutti quei processi che richiedono una precisa sincronizzazione temporale. Per queste applicazioni si sono affermati sistemi Ethernet dedicati, i quali, pur utilizzando fisicamente il livello Ethernet, vi sovrappongono un livello protocollare proprio, generalmente non-standard. Esempi di questo sono Profinet IRT, Ethercat o Sercos III. È necessario un supporto hardware specifico per implementare questi componenti, poiché i componenti standard per Ethernet non supportano queste speciali estensioni del protocollo. Questi sistemi non sono dunque conformi agli standard Ieee 802.1 e 802.3 e, in altre parole, si trovano in buona sostanza a essere delle soluzioni isolate per specifiche applicazioni. Powerlink rappresenta un esempio speciale di Ethernet in tempo reale. Si basa su un metodo di porzionamento del tempo, implementato da tutti i nodi della rete sul lato software. Per assicurare le proprietà di tempo reale per questo sistema, sono richiesti degli hub, Il Time Aware Shaper è un’estensione dell’AVB per Generazione 2 (TSN), che permette di garantire tempi massimi di latenza in modo più afÀdabile. invece che switch, benché gli hub siano diventati Il Time Aware Shaper permette di inviare dati critici sotto uno stretto controllo quasi introvabili oggigiorno. Per di più, tutti i nodi temporale. Questo signiÀca che la rete può mantenere il percorso di comunicazione di rete devono supportare Powerlink se non si vo- libero esclusivamente per questi dati a tempi deÀniti con precisione SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 47 Fieldbus & Networks Ieee 802 standardizza i nuovi meccanismi in tempo reale flusso. Il percorso che i pacchetti dati compiono nella rete è definito nel processo e la larghezza di banda viene riservata. Se la richiesta di un flusso eccede la larghezza di banda disponibile alla porta di uno switch, il flusso non può essere trasmesso. Questo garantisce che vengano create delle relazioni di comunicazione soltanto laddove sia disponibile una costante e garantita qualità del servizio. Allo stesso tempo, l’SRP degli switch determina la latenza massima di un flusso. La AVB specifica due classi di flusso nella generazione 1, che soddisfano diversi requisiti, in relazione al massimo ritardo dal ‘parlatore’ all’’ascoltatore’. La Classe A specifica un ritardo massimo di 2 millisecondi in condizioni normali, mentre la Classe B garantisce una latenza di 50 millisecondi. Rispetto al mercato complessivo di Ethernet, si è dedicata poca attenzione a uno sviluppo migliorativo degli standard Ethernet ai fini del piccolo segmento dell’automazione industriale. L’automazione sta ora ricevendo un aiuto da un diverso e molto più ampio segmento applicativo, che richiede meccanismi per la comunicazione in tempo reale, nella forma della trasmissione attraverso la rete di audio e video in streaming. Questo particolare utilizzo richiede anch’esso meccanismi affidabili di sincronizzazione, come l’automazione. In relazione a questa applicazione, lo Ieee 802.1 ha introdotto diversi standard sotto il termine collettivo di AVB (Audio Gli standard per la trasmissione audio video sono disponibili per applicazioni industriali con proprietà di Video Bridging), che introduce tempo reale: la sincronizzazione temporale nello standard Ieee 802.1AS permette la sincronizzazione in Ethernet migliori capacità di temporale di tutti i nodi di rete analogamente allo standard Ieee 1588v2. Le differenze sono le tempo reale. Questi sono: Ieee seguenti: 802.1AS - sincronizzazione temporale; Ieee 802.1Q-2011 - traffic shaping e stream reservation; Ieee 802.1BA - sistemi AVB. La capacità di tempo reale si ottiene attraverso l’interazione di tutte le tecnologie Ieee 802.1 AVB. Ieee Std. 802.1BA Ieee Std. 802.1BA descrive il sistema AVB nel suo complesso. I requisiti relativi a dispositivi conformi AVB sono definiti qui, e viene dimostrata la coesistenza tra AVB e lo standard Ethernet, oltre ad altre tecnologie di rete come Ieee 802.11 wireless LAN. Tutti i nodi richiedono una base temporale affidabile. Lo standard Ieee 1588-2008, ben affermato nell’area della tecnologia di automazione, è già pronto, da questo punto di vista, per la sincronizzazione temporale, insieme al meccanismo descritto nell’Ieee 802.1AS per AVB, anch’esso basato sul 1588. Formalmente è un profilo Ieee 1588-2008, ma se ne differenzia, per esempio, in relazione alle classi di dispositivi definite (sono specificati esclusivamente i cosiddetti clock ordinari e di contorno o i clock trasparenti con Bmca) e la tecnologia di trasporto supportata: l‘Ieee 802.1AS esclude i meccanismi di trasporto del livello 3 specificati nell‘Ieee 1588-2008 e utilizza soltanto il Livello 2. Occorre sottolineare che l‘IEE 802.1AS specifica anche il supporto per reti wireless. I nodi della rete determinano il runtime della rete e possono così sincronizzarsi sulla base di un Grand Master Clock. Tutti i dispositivi, switch e terminali abilitati AVB devono essere in grado di gestire la 802.1AS. Questo permette a tutti i dispositivi AVB di operare con una base di tempo comune. Ieee Std. 802.1Qat La AVB si basa essenzialmente su flussi che vanno da una sorgente - ‘il parlatore’ - verso uno o più consumatori ‘gli ascoltatori’. Questi flussi di AVB hanno priorità rispetto a tutti gli altri dati della rete. La necessità di banda e il percorso nella rete sono pre-programmati dallo Stream Reservation Protocol (SRP). Ciascuno switch AVB è in questo caso responsabile del controllo della banda disponibile sulle sue porte. Il Parlatore invia un pacchetto, che utilizza per comunicare il suo flusso alla rete. Gli ‘ascoltatori’ possono registrarsi per ricevere anch’essi il 48 48 Ieee Std. 802.1Qat La massima priorità deve essere garantita al traffico di dati AVB per la trasmissione vera e propria dei dati. Allo stesso tempo, tuttavia, il traffico ordinario non deve arrivare a fermarsi in attesa di flussi con priorità più alta. I miglioramenti dell’inoltro e la pianificazione dello standard Ieee 802.1Qav descrivono i Credit-Based Shapers, che utilizzano switch abilitati AVB, in luogo del controllo dello switching precedentemente utilizzato con priorità fisse. Questo metodo permette ai frame provenienti da flussi con priorità più alta di avere la precedenza durante la comunicazione, rispetto a frame standard Ethernet con priorità inferiore. Esso alimenta il traffico di dati nella rete in modo tale da lasciare spazi sufficienti tra i pacchetti AVB ad alta priorità per trasferire il restante traffico di dati. I frame AVB ad alta priorità possono così occupare al massimo il 75% della banda della porta di uno switch, in un determinato intervallo di tempo. Il credit value viene ridotto quando i frame AVB vengono spediti e riportato al valore originario se, nel frattempo, è stato trasmesso un pacchetto dati a priorità inferiore. Ogni nodo AVB deve implementare questo meccanismo, oltre, naturalmente, a tutti gli altri standard AVB. Con questo metodo, vengono alimentati alla sorgente soltanto quei quantitativi di dati che possono essere trasferiti in rete in modo compatibile. La pre-pianificazione, attraverso lo Stream Reservation Protocol garantisce la disponibilità della capacità necessaria. Gli standard Ieee Std. 802.1Qat e 802.1Qav sono stati nel frattempo incorporati nel documento 802.1Q-2011. I principali produttori di chipset Ethernet per terminali e componenti di infrastrutture stanno anche collaborando nello sviluppo di questi standard. Proprio per questo vi è una importante opportunità: per la prima volta, Ethernet standard supporta meccanismi più raffinati per SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS il traffico dati in tempo reale. Sono già disponibili sul mercato i primi prodotti compatibili con la Generazione 1 dello standard. Perché Generazione 1? Perché è in preparazione una seconda generazione, che disporrà di nuove e più potenti opzioni. Nella definizione degli obiettivi e dei meccanismi estesi di questa seconda generazione sono coinvolti rappresentanti di rilievo di Hirschmann Automation & Control, Siemens e dell’Università di Deggendorf. Le estensioni proposte si concentrano sui requisiti dell’automazione industriale. Nel frattempo, comunque, stanno partecipando attivamente al gruppo di lavoro anche rappresentanti dei principali pro- Fonte: www.morguefile.com Ieee 802 scopre l’automazione industriale possibile, da una parte, utilizzare l’AVB in combinazione con l’SPB e di utilizzare il suo SPB, mentre, dall’altra parte, vengono definiti nuovi meccanismi che permettono di identificare e utilizzare percorsi ridondanti all’interno della rete, in base ad un algoritmo di routing. Fonte: www.morguefile.com Ieee P802.1Qbv duttori automobilistici e dei loro fornitori. Il loro obiettivo è riuscire a utilizzare tecnologie in tempo reale nelle applicazioni Ethernet a bordo di autoveicoli. Con questo scopo sono già partiti diversi progetti nel gruppo di lavoro Ieee 802.1. Il progetto Ieee P802.1ASbt specifica le estensioni e i miglioramenti all‘Ieee Std. 802.1AS. Questo include problematiche legate alla tolleranza di errori nella sincronizzazione temporale, la specifica di meccanismi di ridondanza per la sincronizzazione temporale ed il supporto di domini a tempo multiplo per diversi tempi di trasmissione. Ieee P802.1Qbv Lo Shaper standardizzato per l’AVB di Generazione 1 rende possibile determinare la massima latenza possibile del flusso. La garanzia di latenza che ne deriva è nella gamma di pochi millisecondi. Il progetto di standardizzazione Ieee P802.1Qbv definisce il nuovo Shaper a base temporale (Time Aware Shaper), che descrive sia l’immissione su base temporale di messaggi nella rete, che il routing su base temporale dei messaggi nella rete (verso gli switch). Ne risulta una latenza minima garantita per questo nuovo tipo di traffico, (Scheduled Traffic). Il collegamento di questo metodo con gli switch cut-through riduce ulteriormente la latenza. Possono essere ottenute latenze dell’ordine di pochi microsecondi in reti Gigabit per ogni switch cut-through. IEEE P802.1Qbv: Questo progetto definisce essenzialmente le estensioni per il Shortest Path Bridging (SPB). SPB è un protocollo di routing di Livello 2, che permette la comunicazione attraverso il percorso più breve in una rete. Questo consente di utilizzare la rete in modo più efficiente e di ottenere un migliore tempo di riconfigurazione, ad esempio, rispetto al protocollo Rapid Spanning Tree. Le estensioni rendono Viene definito un meccanismo di prelazione all’interno di questo progetto per migliorare la convergenza tra classi di traffico esistenti e ridurre la latenza del traffico dati. Questo meccanismo permette allo switch di interrompere la trasmissione di frame di dati già in transito per trasmettere frame con priorità più alta. La trasmissione del frame interrotto viene quindi ripresa. Dato che questo tipo di meccanismo richiede un supporto nei livelli inferiori del modello ISO/OSI, sono necessarie delle modifiche negli standard Ieee 802.3, alle quali sta lavorando il nuovo gruppo di studio Ieee 802.3 DMLT: il gruppo di studio Distinguished Minimum Latency Traffic in a Converged Traffic Environment, fondato nel novembre 2012, dovrà esaminare i meccanismi per ridurre la latenza e migliorare la convergenza di diverse classi di traffico in una rete. Il piano prevede che il gruppo di studio operi in stretta cooperazione con il gruppo Ieee 802.1 allo sviluppo di una concezione complessiva, che permetta in buona sostanza di soddisfare i requisiti del settore automobilistico e dell’industria. In base alle ultime indicazioni, il gruppo di attività AVB è stato rinominato gruppo di attività Time Sensitive Networking (TSN) nel novembre 2012. Verso la fase finale I meccanismi di tempo reale forniti da AVB o TSN in futuro formano la nuova base dello standard Ethernet, sulla quale potranno svilupparsi i protocolli di applicazioni industriali. I protocolli speciali, come Profinet IRT ed altri, che sono ancora necessari oggi pur non essendo conformi allo standard Ethernet, diverranno così obsoleti. Questo avverrà perché i protocolli standard come Profinet RT, Ethernet/IP e Modbus/IP potranno utilizzare meccanismi di tempo reale di AVB/TSN disponibili nei chipset Ethernet. Gli utilizzatori finali dovranno pazientare ancora per un po’ di tempo. Tuttavia, per i costruttori di dispositivi, è arrivato il momento di misurarsi con l’AVB di Generazione 1 e di preparare i loro prodotti e i loro protocolli per il passaggio alla seconda generazione (TSN). Note * Peter Fröhlich direttore business development di Hirschmann Automation & Control a Neckartenzlingen, professore di sistemi integrati all’Università di Deggendorf ** Christian Boiger, assistente di ricerca all’Università di Deggendorf *** Oliver Kleineberg, program manager di Tofino Security presso la Byres Security Inc SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 49 Fieldbus & Networks di Lucrezia Campbell F ieldbus Foundation ha condotto in porto la prima dimostrazione dal vivo della tecnologia Foundation For Remote Operations Management (ROM) presso l’impianto Petrobas di ricerca e DIMOSTRAZIONI SUL CAMPO PETROBRAS STA VALUTANDO LA TECNOLOGIA FIELDBUS PER LA GESTIONE REMOTA DELLE OPERAZIONI IN AMBIZIOSI PROGETTI DELL’INDUSTRIA DEGLI IDROCARBURI La dimostrazione ha visto la partecipazione di dirigenti Petrobras e di esponenti dei media dell’industria dell’automazione di tutto il mondo UN USO DEL BUS DI CAMPO PIÙ FACILE L a Fieldbus Foundation ha annunciato una nuova iniziativa di sviluppo, Project Gemstone, finalizzata a facilitare l’automazione del bus di campo digitale nei sistemi di controllo analogici convenzionali in tutti i modi immaginabili, dalla configurazione alla sostituzione dei dispositivi, fino alle attività giornaliere di manutenzione. Il progetto abbraccia un’ampia gamma di attività di sviluppo del bus di campo Foundation, comprese molte delle iniziative sulle quali la fondazione sta già lavorando, come Foundation for Remote Operations Management (ROM), al progetto di cooperazione per la Field Device Integration (FDI), e alla gestione dei dispositivi intelligenti ISA108. La tecnologia Foundation for ROM consente agli utenti di integrare dispositivi WirelessHart, wiredHart e ISA 100.11a, interfacce I/O remote e apparecchiature di comunicazione Modbus all’interno di un’infrastruttura gestita attraverso il bus di campo Foundation. Il progetto FDI è finalizzato a creare un’unica soluzione per l’integrazione dei dispositivi che offra tutti i benefici del linguaggio di descrizione dei dispositivi elettronici Eddl e della tecnologia FDT/DTM. Il lavoro sugli standard ISA108 è teso a definire i processi di lavoro consigliati per la gestione dei dispositivi intelligenti, indipendentemente dal protocollo di comunicazione. Il nuovo team della Fieldbus Foundation dedicato all’usabilità si sta concentrando inoltre 50 su come rendere i dispositivi basati sul bus di campo più facili da inserire nel capitolato, configurare e mantenere. Secondo Rich Timoney, presidente e amministratore delegato della Fieldbus Foundation, “L’obiettivo dell’associazione è sempre stato quello di ascoltare il mercato dell’industria e offrire un’infrastruttura gestita per l’automazione di processo che consenta agli utenti finali di concentrarsi sui propri processi e sui propri impianti, e non sulla tecnologia che lega tutto questo dietro le quinte. Per questa ragione, abbiamo intrapreso una serie di progetti chiave finalizzati a rendere le soluzioni per l’automazione basate sul bus di campo più facili da usare e più compatibili con altre tecnologie”. Sempre secondo Timoney, la tecnologia di controllo di oggi deve essere facile da usare e interoperabile, e permettere di ottenere i risultati rapidamente, ma gli utenti finali hanno bisogno dei giusti processi di lavoro che li guidino nella sua applicazione. Ad esempio, gli ingegneri d’impianto vogliono poter combinare dispositivi di reti diverse e gestirli in modo più efficace, col minimo sforzo. “Gli addetti più esperti dell’automazione nelle industrie di processo ci hanno insegnato molto sull’implementazione del bus di campo e su come migliorarla” ha spiegato Timoney. “Essendo un’organizzazione fatti di utenti finali, la Fieldbus Foundation prende queste indicazioni di partner di progettazione, fornitori e SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS ethernet industriale sviluppo Cenpes a Rio de Janeiro, in Brasile. La dimostrazione ha visto la partecipazione di dirigenti Petrobras e di esponenti dei media dell’industria dell’automazione di tutto il mondo. Primo esempio di soluzione in grado di integrare l’interfaccia I/O remota e i protocolli ISA 100.11a, WirelessHart, wired Hart e del bus di campo H1 Foundation in un unico ambiente standardizzato di gestione dei dati, Foundation for ROM estende le capacità del bus di campo Foundation ai dispositivi sia wired che wireless in alcune delle installazioni più remote e dalle più difficili condizioni ambientali al mondo. Questa soluzione aperta e non tutelata da brevetto rappresenta un’infrastruttura digitale unificata per la gestione delle attività in applicazioni che vanno da terminali e aree di stoccaggio a oleodotti, piattaforme offshore e perfino impianti su piattaforma di produttori di materiali originali. Petrobras è interessata ad adottare la tecnologia Foundation for ROM per gli ambiziosi progetti che si sta accingendo a realizzare nei settori upstream e downstream dell’industria degli idrocarburi. Il piano di spesa in conto capitale dell’azienda fino al 2015 ammonta alla cifra record di 224 miliardi di dollari. Gran parte degli investimenti riguardano il settore upstream, nel giacimento pre-salino del bacino di Santos, di cui si è parlato molto. Altre dimostrazioni della tecnologia Foundation for ROM saranno allestite dall’azienda indiana Reliance Industries e da utenti finali di Giappone, Medio Oriente ed Europa. senza rischi d’interruzione affidbilità da condividere Il Centro di Petrobras Il Centro de Pesquisas Leopoldo Américo Miguez de Mello di Petrobras, noto semplicemente come Cenpes, è il maggior centro di ricerca su petrolio e gas dell’emisfero Sud. Durante la dimostrazione sul campo aperta alla stampa, evento finalizzato a illustrare le capacità della tecnologia Foundation for ROM in vista della sua inclusione nel capitolato per progetti commerciali, è stata eseguita una serie di test su un impianto di distillazione pilota al fine di Switch Ethernet industriali - Fino a 28 porte Gigabit - Managed o unmanaged - Versioni Layer 3 stackable - Ridondanza ad anello multiplo, recovery < 5ms - Porte Combo SFP fibra e rame - Temperatura estesa e versioni IP/68 clientela degli utenti finali molto seriamente, e ne fa il motore di un processo di continuo miglioramento finalizzato a facilitare l’uso della tecnologia in un’ampia gamma di applicazioni. Molti dei recenti perfezionamenti delle nostre specifiche non sono rivolti unicamente all’utente, ma consentono anche ai fornitori di automazione di processo di creare applicazioni più efficaci. Anche il piccolo fornitore che si è appena messo all’opera può, grazie alle specifiche del bus di campo Foundation, creare un’intera gamma di sistemi di controllo”. Project Gemstone è alla base di una strategia di innovazioni che consentirà ai proprietari di impianti di concentrarsi maggiormente su ciò che la tecnologia può fare per loro e per la loro attività, anziché passare il proprio tempo a gestire la tecnologia in quanto tale. Il suo essere focalizzato su soluzioni basate su standard farà sì che il progetto faciliti ai fornitori di automazione il compito di sviluppare nuove applicazioni e nuovi prodotti basati sul bus di campo. Inoltre la procedura di registrazione e verifica della Fieldbus Foundation è studiata per assicurare che i dispositivi, i sistemi e i componenti basati sul bus di campo Foundation funzionino sempre a dovere. Power Over Ethernet - Fino a 24 porte PoE Managed o unmanaged Standard IEEE802.3af e IEEE802.3at Versioni PoE + Gigabit + Fibra Versioni power boost 12-24 to 48V PoE Temperatura estesa e versioni rugged Network Management Software K1/13 Configurazione dispositivi ed eventi Gestione fino a 1024 nodi Visualizzazione topologia Freeware fino a 64 nodi www.contradata.com/ethernet [email protected] tel: 039 2301492 Fieldbus & Networks Il Centro de Pesquisas Leopoldo Américo Miguez de Mello di Petrobras, noto semplicemente come Cenpes, è il maggior centro di ricerca su petrolio e gas dell’emisfero Sud valutare l’uso dei dispositivi ROM basati sul bus di campo insieme a protocolli wireless per le applicazioni remote. Miguel Borges, un addetto presso l’impianto Cenpes, ritiene che la tecnologia Foundation for ROM renderà possibili applicazioni remote sulle piattaforme offshore di Petrobras. “La soluzione ROM della Fieldbus Foundation ci attrae poiché abbiamo grande interesse a ottenere informazioni diagnostiche da dispositive installati su impianti remoti” ha spiegato Borges. “Petrobras è seriamente impegnata a investire in questo tipo di tecnologia, ed è in cerca delle soluzioni più efficaci sul mercato”. Ha aggiunto Borges: “Per Petrobras, l’obiettivo primario di questa dimostrazione dal vivo era quello di verificare la possibilità di accedere e utilizzare a distanza, grazie a Foundation for ROM, tutte le funzionalità operative disponibili a livello locale. Un altro obiettivo era quello di verificare l’interoperabilità dei dispositivi ROM di produttori diversi sulla rete di backhaul. Da quanto abbiamo potuto osservare, questa tecnologia offre un’integrazione molto facile e rapida, ed è trasparente dal punto di vista dell’utente”. La dimostrazione La dimostrazione dal vivo della tecnologia Foundation for ROM si è svolta presso il Center for Collaborative Visualisation (‘centro per la visualizzazione cooperativa’, NVC) noto anche come ‘The Egg’, un edificio a forma sferica che ospita un centro per la formazione simulativa ad alta fedeltà in 3D. Grazie alle funzionalità remote della tecnologia Foundation for ROM, i partecipanti sono stati in grado di utilizzare una sala riunioni come sala di comando virtuale, e da questa visualizzare video multipli in tempo reale dall’impianto pilota e informazioni diagnostiche sui dispositivi wireless, il tutto all’interno dell’infrastruttura per il bus di campo Foundation. Le informazioni dall’impianto pilota in un’altra sezione del Cenpes 52 sono state comunicate alla sala di controllo virtuale su una rete di backhaul wireless High Speed Ethernet (HSE) tramite dispositivi Ethernet e wireless standard, e apparecchiature per la sicurezza informatica anch’esse di tipo comune. Durante la verifica funzionale, i tecnici Petrobras hanno esaminato la diagnostica dei dispositivi wireless, compresi i dati relativi allo stato dei dispositivi. L’integrazione del video è stata dimostrata attraverso l’osservazione di una valvola di controllo al fine di determinare se la valvola fosse aperta o chiusa. È stato inoltre azionato un sensore di temperatura per un trasmettitore di temperatura Hart per mostrare come l’allarme diagnostico risultasse visibile nello stesso contesto di un dispositivo H1 basato sul bus di campo Foundation. Sia che operi attraverso una rete di backhaul wireless HSE che una rete wired, la soluzione Foundation for ROM consente agli utenti finali del settore dell’automazione di trasmetL’obiettivo primario di questa dimostrazione dal vivo era quello di veriÀcare la possibilità di accedere e utilizzare a distanza, grazie a Foundation for ROM, tutte le funzionalità operative disponibili a livello locale tere i dati dei dispositivi all’infrastruttura basata sul bus di campo Foundation, che racchiude in sé le funzioni di gestione dei dati, diagnostica, allarmi e notifiche, controllo della qualità dei dati e controllo sul campo, come pure una struttura a blocchi a oggetti. Tra i membri fornitori della Fieldbus Foundation che hanno sponsorizzato le dimostrazioni Foundation for ROM figurano: APATechnologies, Auma, Azbil, Beka Associates, Belden, Biffi, Buerkert Werke, Emerson Process Management, Endress+Hauser, Festo Brazil, Fuji Electric, Honeywell, Invensys Operations Management, Leoni-Kerpen, Magnetrol, MTL, Pepperl+Fuchs, Phoenix Contact, R. Stahl, Rotork, Smar, Softing, StoneL, Turck, Westlock e Yokogawa Electric Corporation. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS www.fieldbus.org N egli ambienti dove convivono processi continui e processi discreti, molto spesso convivono anche le più svariate rete di comunicazione, proprio perché la tradizionale differente architettura di sistemi di controllo e delle tecniche di automazione ha facilitato la proliferazione di tecnologie di base differenti, oppure sviluppate in periodi storici diversi. In tali ambienti, non è raro imbattersi in soluzioni di rete tipiche del mondo PLC, magari plurifornitore, affiancate da reti che affondano le loro radici nelle tecnologie tipiche del controllo di processo. La spinta all’integrazione tra i due mondi dell’automazione discreta e del controllo di processo crea inevitabilmente punti di contatto tra le varie reti di comunicazioni installate, che potenzialmente possono far insorgere nuovi rischi di esposizione a minacce non considerate in precedenza quando le reti erano isolate. Difesa con approccio multilivello Nessuno ha la bacchetta magica per garantire in modo semplice e documentabile la sicurezza totale di un insieme di reti di comunicazioni, ma vale certamente la pena seguire alcune buone pratiche per la minimizzazione dei rischi di sicurezza applicabili a tutte le reti, a maggior ragione quando le tecnologie di rete possono essere diverse tra loro. 54 MANTENERE LA SICUREZZA NELLE RETI IBRIDE di Simone Castelli UNA DIFESA CON UN APPROCCIO MULTILIVELLO PUÒ AIUTARE A PROTEGGERE AMBIENTI DI PRODUZIONE ETEROGENEI DOVE CONVIVONO DIVERSE MACCHINE AUTOMATICHE E SISTEMI DI CONTROLLO DI PROCESSO Una delle metodologie frequentemente suggerite è quella di adottare tecniche di difesa multilivello, ossia applicate ai vari aspetti tecnologici e organizzativi che impattano sull’intera organizzazione aziendale. In sostanza, si tratta di cercare di introdurre elementi di sicurezza e metodologie di prevenzione dei rischi in vari punti della ‘piramide’ organizzativa e operativa. Ad esempio, anziché concentrare tutte le proprie attenzioni sulla sola installazione di un efficace firewall nel punto di contatto tra rete interna di fabbrica e rete di comunicazione di ufficio, operazione certamente necessaria, ma che in caso di ‘crollo’ del ‘muro di difesa’ esporrebbe l’intera rete interna al rischio indiscriminato di attacco, meglio distribuire il più possibile i meccanismi di difesa su più livelli, onde costruire una serie di barriere concentriche di protezione e segregando tra loro nel limite del possibile le varie zone da proteggere, nell’ottica di confinare un’eventuale intrusione in un’area la più piccola possibile, SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS senza mettere a repentaglio l’intero sistema. Concretamente, è pertanto necessario sia gestire con accuratezza l’accesso fisico alle reti, sia l’aspetto organizzativo della distribuzione delle password o delle procedure di aggiornamento di software e firmware delle apparecchiature. A tal proposito, sarebbe ben poco utile installare un firewall di ultima generazione per proteggersi da attacchi esterni se chiunque potesse scavalcare facilmente un cancello e collegarsi alla rete di fabbrica interna con un portatile o uno smartphone senza essere rilevato. L’approccio multilivello alla sicurezza deve pertanto prevedere attenzioni molteplici, a partire dal controllo dell’accesso fisico delle persone ai componenti critici. A cominciare dalla comuni di attività di portineria, fino al controllo degli accessi alle aree sensibili dell’impianto, risulta utile tracciare e segregare le aree accessibili mediante meccanismi di controllo e identificativi elettronici, con l’obiettivo di Fonte: www.womensecuritysociety.co.uk Fieldbus & Networks Fonte: www.womensecuritysociety.co.uk il rischio di attacchi dall’interno e aiuta a identificare tentativi di accesso non autorizzati. Oggi le tecniche di crittografia sono disponibili per numerosi sistemi di comunicazione classici, sia come modulo da inserire all’interno di PLC o interfacce di rete, sia come blocco funzionale software attivabile nei vari applicativi che comunicano via rete. Oltre che mediante l’attivazione della crittografia, le reti a livello fisico possono anche essere rese più sicure riducendone i punti di accessibilità fisica. Ad esempio, qualora sui dispositivi siano presente porte di comunicazione non utilizzate, la buona pratica suggerisce di disattivarle, onde evitare di offrire punti di ingresso disponibili per attività non autorizzate. Gestione password Esempio di architettura di protezione multilivello illustrata da Rockwell Automation che abbraccia l’intera struttura di un sito produttivo mantenere lontane persone interessate a introdurre intenzionalmente malware o a carpire informazioni sensibili. Reti con celle segmentate I firewall sono un elemento essenziale per proteggere le applicazioni di produzione da accessi autorizzati provenienti dalla rete d’ufficio aziendale o dall’esterno. La segmentazione delle rete in più sottoreti permette di aumentare il livello di protezione perimetrando le celle produttive in modo tale da poterle proteggere individualmente creando un secondo ‘muro di protezione’ a valle di quello principale. Inoltre, la protezione delle celle permette di proteggersi dalle intrusioni provenienti dall’interno della rete di fabbrica stessa. Il concetto di protezione delle celle prevede di suddividere le aree dell’impianto in celle di automazione semiautonome, all’interno delle quali i dispositivi coinvolti possono comunicare tra loro. L’accesso viene controllato all’interno della cella nel punto di contatto con il resto della rete mediante un dispositivo hardware di tipo firewall, che protegge dagli attacchi provenienti da fonti extra-cella. I dispositivi all’interno delle cella protetta possono comunicare con l’esterno, ad esempio con altre celle di produzione presenti nello stesso impianto, oppure con dispositivi esterni alla fabbrica, tramite dei canali con protocolli sicuri realizzati tramite reti private virtuale dedicate (VPN). Qualora si verificasse un incidente di sicurezza, il danno verrebbe confinato La sicurezza di una rete passa anche dalla gestione delle credenziali necessarie per autenticare il personale e gli applicativi necessari ad eseguire attività di configurazione, manutenzione e monitoraggio. Si tratta di un aspetto trasversale a tutta l’organizzazione aziendale che obbliga a scelte difficili che coinvolgono le tecnolo- all’interno di una singola cella, anziché propagarsi immediatamente sull’intera rete. Un’altra tecnica di segmentazione molto utile è l’adozione di una zona cosiddetta demilitarizzata (DMZ), ossia una porzione di rete che ospita server raggiungibili solo in modalità unidirezionale, affinché sia impedita la comunicazione diretta tra reti esterne e rete interna di fabbrica, ma garantendo co- Esempio di segmentazione della rete a livello di singola cella produttiva munque lo scam- per mitigare i rischi di intrusione illustrato da Siemens bio di dati sicuro tra interno ed esterno tramite il loro de- gie, l’organizzazione e le scienze umane. posito e consultazione sui server collegati Una gestione centralizzata di password e credenziali solitamente permette di allealla rete DMZ. stire un’infrastruttura più robusta per obbliCrittografia e sicurezza gare al rispetto delle regole di complessità fisica della password e per tracciare eventuali L’evoluzione dell’elettronica ha facilitato cambiamenti o tentativi di accesso non l’adozione di tecniche crittografiche inte- autorizzati. Una gestione eccessivamente grandole a basso costo all’interno dei di- rigida rischia, però, di compromettere la spositivi fisici, dalle schede di rete ai PLC o sua accettabilità da parte degli utilizzatori ai dispositivi intelligenti di vario tipo colle- coinvolti. Non c’è niente di peggio per la gabili in rete. Pertanto, un ulteriore livello sicurezza che il rispetto formale di tutte le di sicurezza può essere efficacemente regole sul cambio regolare e complessità ottenuto abilitando la sola presenza di co- delle password per poi trovarsi dei ‘post-it’ municazioni crittografate all’interno della con le credenziali di accesso incollate agli rete di fabbrica, che riduce notevolmente apparati o sotto la scrivania. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 55 Fieldbus & Networks Le funzioni basate sul software garantiscono agli utilizzatori Áessibilità e scalabilità di Giovanni Sangiorgio L a dinamicità di adattamento degli impianti produttivi alle singole esigenze è un aspetto in costante crescita e le tecniche di automazione sono lo strumento per soddisfare questi requisiti. Ad esempio la gestione in sicurezza di un accesso interbloccato deve coniugare anche aspetti di produttività e disponibilità dell’impianto, aspetti che impattano direttamente sulle tecniche e tecnologie utilizzate per l’automazione. In molti casi le funzioni di un impianto automatico come per esempio controllo standard, sicurezza funzionale, supervisione e controllo del movimento sono affidate a soluzioni e architetture chiuse e indipendenti. Nel caso di impianti estesi e articolati il proliferare di soluzioni a se stanti può portare a difficoltà progettuali e gestionali che rendono il controllo della macchina o della linea particolarmente complesso. Semplicità e contenimento dei costi alimentano la tendenza di combinare, per esempio, funzioni di sicurezza e automazione standard in un’unica architettura di sistema introducendo, rispetto al passato, il rischio che una mutua influenza fra le due parti possa compromettere gli aspetti di sicurezza funzionale 56 SICUREZZA E STANDARD IN UN UNICO SISTEMA? LA COMBINAZIONE DI FUNZIONI DI AUTOMAZIONE STANDARD E DI SICUREZZA PERMETTE DI OTTENERE SOLUZIONI EFFICACI E PRATICHE PER UNA VISIONE GLOBALE DI TUTTI I COMPONENTI. IL SISTEMA DI AUTOMAZIONE PSS 4000 DI PILZ CONSENTE DI REALIZZARE SOLUZIONI DI AUTOMAZIONE CHE CONIUGANO FUNZIONI STANDARD E DI SICUREZZA IN UN UNICO SISTEMA DI SEMPLICE UTILIZZO dell’impianto. Il sistema di automazione PSS 4000 di Pilz permette di realizzare soluzioni di automazione che coniugano funzioni standard e di sicurezza in un unico sistema di semplice utilizzo, ma che garantisce netta separazione a livello logico fra aspetti di sicurezza funzionale e automazione standard. In questo modo un possibile guasto o errore sistematico nella programmazione del controllo standard non può compromettere il controllo di sicurezza e tutte le sue funzioni, a garanzia assoluta dell’incolumità degli operatori e dell’integrità dei macchinari. Uno dei punti di forza di PSS 4000 è l’unione di funzioni di automazione standard e di sicurezza in un unico sistema: questo SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS permette di sfruttare i vantaggi di una struttura di sistema decentralizzata senza tuttavia dover gestire l’elevata complessità solitamente correlata alla suddivisione dei programmi in diversi sistemi. La gestione del sistema diventa quindi più semplice mentre il grado di standardizzazione aumenta mantenendo il livello di security intrinseca tipico di sistemi fisicamente separati. Modularità e controlli distribuiti in rete A differenza delle classiche architetture di controllo, che gestiscono l’automazione da un’unità intelligente centrale con interfacce I/O remotate, PSS 4000 può gestire il progetto applicativo suddividendolo su diversi controlli in rete a realizzare unità produttive intelligenti modulari che appartengono a un unico ambiente di programmazione e gestione. In quest’architettura a intelligenza distribuita i dati di processo o di sistema, i dati failsafe e le informazioni di diagnostica vengono trasmesse e sincronizzate via realtime Ethernet. L’utilizzatore, anziché un sistema con CPU centrale, ha a disposizione un programma applicativo distribuito in rete e gestito in un progetto centralizzato. Grazie a questo progetto è possibile configurare, programmare ed eseguire operazioni di diagnostica per tutti i nodi, e questo permette una gestione semplice ed efficace dei singoli moduli meccatronici distribuiti in rete. Il sistema di automazione PSS 4000 è composto da componenti hardware e software la cui spina dorsale di comunicazione è il protocollo Ethernet realtime SafetyNET p, oltre che da diversi editor di programmi e le librerie di blocchi funzionali certificati per funzioni specifiche. Scalabilità del controllo I componenti hardware del sistema di automazione PSS 4000 comprendono controllori di diverse classi. I controllori della serie ‘PSSuniversal PLC’, che sono il top di gamma del sistema di automazione PSS 4000, sono particolarmente adatti all’utilizzo in impianti distribuiti di grandi dimensioni, per esempio linee di produzione oppure nell’industria di processo, e anche in applicazioni particolari come la gestione di chiuse e ponti mobili o impianti di carico/scarico portuali. PSSuniversal PLC è un sistema di sicurezza programmabile (PLC) che, utilizzato in combinazione con altri componenti, è in grado di gestire funzioni complesse, per esempio il rilevamento e il controllo di posizione e velocità sicure. I sistemi della serie ‘PSSuniversal multi’ possono essere usati stand alone oppure in architetture in rete in combinazione con i dispositivi delle serie PSSuniversal PLC o PSSuniversal I/O; grazie alla loro apertura a protocolli di comunicazione di terze parti possono essere integrati facilmente in strutture di automazione esistenti. I sistemi PSSuniversal multi sono particolarmente adatti all’utilizzo con macchine singole o in piccoli impianti distribuiti. La terza classe di dispositivi, ‘PSSuniversal I/O’, gestisce il collegamento decentralizzato in rete e la trasmissione di segnali PSSuniversal è un sistema di sicurezza programmabile di sicurezza e standard a livello di campo. I moduli periferici di questo sistema permettono di adattarlo in modo flessibile e conveniente alle specifiche degli I/O dell’applicazione. tomazione. Per la programmazione delle funzioni di automazione sono disponibili sia i linguaggi PLC aderenti allo standard EN/IEC 61131-3 che il linguaggio grafico PASmulti, derivato dal linguaggio grafico PASmulti è un editor graÀco semplice ed efÀcace Software: sicurezza e standard in un unico ambiente Le funzioni basate sul software garantiscono agli utilizzatori flessibilità e scalabilità, riducono la quantità di hardware necessario e semplificano la manutenzione e diagnostica delle funzioni di auSETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS PNOZmulti Configurator ormai riconosciuto dal mercato come standard de facto. Per quanto riguarda la configurazione delle funzioni di sicurezza del software applicativo, gli utilizzatori possono contare su blocchi SW funzionali certificati. I linguaggi di programmazione in PAS 4000 sono classificati come LVL (Limited 57 Fieldbus & Networks Comunicazione: un’unica spina dorsale per tutti i tipi di dati PSS 4000 permette di realizzare soluzioni di automazione che coniugano funzioni standard e di sicurezza in un unico sistema di semplice utilizzo Variability Language): tipo di linguaggio che ha la capacità di combinare funzioni predefinite contenute in una libreria specifica dell’applicazione per implementare una specifica di sicurezza. Quando si vuole sfruttare l’intera gamma di funzioni di un linguaggio di programmazione è necessario seguire i complessi processi di sviluppo del software e relativa validazione secondo le prescrizioni di sicurezza, con un linguaggio LVL questo processo è semplificato perché parte degli errori sistematici sono evitati alla fonte. Questo permette di soddisfare completamente i requisiti per la realizzazione di software relativo alla sicurezza secondo le norme EN 62061 ed EN 13849-1. PASmulti, l’editor grafico semplice ed efficace Perché l’automazione possa integrare parte standard e parte di sicurezza in modo efficace, è necessario poter utilizzare nella loro completezza i linguaggi di programmazione per PLC anche per le funzioni di sicurezza mantenendo però un grado di security intrinseca che impedisca di compromettere l’applicazione di sicurezza. Se un produttore di sistemi è in grado di formulare meno eccezioni possibili nei set di comandi relativi alla sicurezza, tanto minori saranno i limiti funzionali risultanti ma tanto maggiore sarà la possibilità di commettere errori 58 sistematici che potranno compromettere l’applicativo di sicurezza. PSS 4000 è in grado di risolvere questo problema grazie alla piattaforma software PAS4000, che include diversi editor e blocchi software utilizzabili sia per funzioni di automazione sia per funzioni di sicurezza. Per i costruttori è disponibile il semplice editor di programmi grafico ‘PASmulti’, che offre un’ampia libreria di blocchi software certificati per il monitoraggio della posizione o per funzioni più comuni come ad esempio l’arresto di emergenza; l’utilizzatore può inoltre integrare la programmazione con moduli software personalizzati. Per i programmatori PAS4000 include anche editor per i linguaggi aderenti allo standard EN/IEC 61131-3: IL – lista istruzioni e ST – testo strutturato. L’ambiente di programmazione dell’editor di programmi grafico e degli editor aderenti allo standard EN/IEC 61131-3 è identico, il che consente una gestione semplice e pratica: i moduli software creati dall’utilizzatore in PAS IL per funzioni standard o di sicurezza possono essere utilizzati direttamente in ‘PASmulti’. È inoltre possibile strutturare in modo preciso ed efficace anche progetti complessi mescolando parti di software realizzate con linguaggi di programmazione differenti, in modo da utilizzare il linguaggio più idoneo al tipo di funzione che si vuole realizzare. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Reti di comunicazione affidabili e veloci sono alla base della modularizzazione di macchine singole o parti di impianti, ovvero del loro funzionamento come unità operative stand alone o collegate in rete. La spina dorsale del sistema di automazione PSS 4000 è la connettività al protocollo Ethernet realtime SafetyNET p, grazie a cui è possibile collegare tutti i componenti del sistema e trasmettere dati standard e di sicurezza. SafetyNET p infatti trasmette dati di sicurezza e informazioni di controllo standard utilizzando il medesimo mezzo ma separando i dati a livello logico (e quindi senza mutue influenze fra loro). Il protocollo SafetyNET p è certificato SIL 3 secondo IEC 61508, pertanto può essere utilizzato ai più alti livelli in applicazioni dove la sicurezza funzionale riveste un ruolo fondamentale per la protezione delle persone che si espongono ai rischi presenti sugli impianti produttivi. Matrimonio perfetto fra sicurezza e produttività Il sistema di automazione PSS 4000 può essere impiegato in maniera mirata per applicazioni in diversi settori. Pilz rende disponibili infatti blocchi software funzionali specifici. In applicazioni speciali, ad esempio nell’ambito della lavorazione lamiera, Pilz ha sviluppato una camma elettronica di sicurezza per il sistema di automazione PSS 4000 che semplifica notevolmente la gestione delle presse meccaniche. La camma non viene più regolata manualmente, ma parametrizzata tramite software. Quando la sicurezza è parte integrante delle funzioni complessive di una macchina o di un impianto, è possibile realizzare soluzioni di automazione che permettono anche di aumentare la produttività e la disponibilità degli impianti, mantenendo al tempo stesso semplicità e praticità gestionali. Per gestire tutte le funzioni di automazione i clienti possono disporre di un unico sistema, un’unica dorsale di comunicazione e un unico strumento: PSS 4000. La gestione del sistema è molto semplice e intuitiva grazie all’elevato grado di standardizzazione. www.pilz.it mostre convegno 5 soggetti_mostre 5 soggetti 02/07/13 12.35 Pagina 1 CONVEGNO MACHINE AUTOMATION MC4 MOTION CONTROL FOR Machine Automation è la mostra - convegno dedicata a tecnici, progettisti e specialisti che operano nel mondo delle macchine automatiche. Spazio espositivo e sessioni tecniche consentiranno agli utenti di scoprire in anteprima le tendenze tecnologiche del settore. E’ la mostra - convegno interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. L’evento si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico che utilizzano motori e motoriduttori, servomotori, azionamenti e regolatori di velocità, controllo assi, sistemi di posizionamento, comandi a attuatori, sensori e comunicazione. SENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION INDUSTRIAL TECHNOLOGY EFFICIENCY E’ la mostra - convegno dedicata alla sensoristica e alla strumentazione di processo. Rappresenta un’esclusiva vetrina di prodotti, sistemi e soluzioni che trovano applicazione negli impianti e macchine per l’industria manifatturiera e di processo. Accanto alle soluzioni per le misure di processo uno spazio speciale è dedicato alla strumentazione per l’analisi e il laboratorio. Industrial Technology Efficiency day 2013, la nuova mostra convegno nata per offrire un quadro quanto più completo possibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza in ambito di impiantistica e automazione industriale. Fiera Milano Media S.p.A. www.mostreconvegno.it [email protected] Fonte: www.vacon.com Fieldbus & Networks di Matteo Marino I l nostro Paese non ha preso parte al progetto europeo Tibucon (Towards Integral Building Connectivity) riguardante l’adozione della tecnologia Self Powered Multi Magnitude Wireless Sensor Network (SP-MM-WSN) in ambito building automation ma ci si aspetta che i risultati contribuiscano allo sviluppo di un nuovo contesto applicativo che coniughi innovazione tecnologica a benessere negli edifici. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del settimo programma quadro, si prefigge di determinare soluzioni per ridurre il dispendio di energia dedicata ai sistemi Hvac attraverso una rete integrata wireless che supporti il monitoraggio e controllo in tempo reale degli impianti di condizionamento. BENESSERE SENZA FILI I SISTEMI DI CONTROLLO DEGLI IMPIANTI HVAC (HEATING, VENTILATION AND AIR CONDITIONING) SFRUTTANO FONTI PULITE PER ALIMENTARE SENSORI INTERCONNESSI IN UNA RETE WIRELESS A BASSISSIMO CONSUMO. NON È UN DESIDERIO FUTURIBILE MA UN CONDENSATO GIÀ ESISTENTE DI TECNOLOGIA SVILUPPATA NELL’AMBITO DI UN INNOVATIVO PROGETTO EUROPEO Il progetto A livello europeo l’energia dedicata alle necessità degli edifici è di circa il 40% del fabbisogno energetico totale e il condizionamento dei locali costituisce una delle voci preponderanti a livello energivoro raggiungendo valori che possono arrivare fino al 60%. Il progetto Ti- bucon è partito a settembre del 2010 e si propone di terminare gli studi e le relative sperimentazioni per il mese di settembre 2013. I Paesi coinvolti nel progetto sono Polonia, Belgio, Inghilterra, Scozia e Spagna riuniti in un consorzio internazionale che vede coinvolte aziende dei diversi Paesi oltre che l’Università di Southampton e il centro di ricerca belga Katholieke Hogenschool Kempen. Il progetto ha l’obiettivo di individuare soluzioni evolute per abbattere i consumi La tecnologia Self Powered Multi Magnitude Wireless Sensor Network (SP-MM-WSN) costituisce il cuore tecnologico del progetto Tibucon per ediÀci nuovi ed esistenti 60 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Fonte: www.vacon.com La rete aperta d’automazione leader per l‘Asia | CC-Link agendo sui costi legati al condizionamento attraverso la eliminazione completa dei cablaggi e delle batterie delle reti di controllo oltre che contribuire alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e della utilizzazione di materiali inquinanti. L’uso di tecnologie wireless particolarmente efficienti, di elettronica a bassissimo consumo e di mezzi Accesso a nuovi mercati per la vostra strategia di rete attuale Il fotovoltaico è stato in grado di adattarsi ai diversi contesti del progetto Tibucon lasciando ai dispositivi termoelettrici il compito di back up innovativi per la acquisizione di energia da fonti pulite costituiscono il target principale del progetto. Se si disaggregano i costi correlati ai sistemi di controllo degli impianti Hvac si constata come i cablaggi assorbano fino all’80% dei costi totali oltre che rilevare un numero rilevante di batterie utili ad alimentare i sensori distribuiti negli edifici. La riduzione della componente di energia dedicata ai sistemi di controllo può essere ottenuta agendo sulle performance della connettività distribuita che è complice della gestione in tempo reale della climatizzazione. Per raggiungere tale scopo il progetto Tibucon agisce su tre leve principali. La prima è costituita dal potenziamento del monitoraggio dei vecchi e nuovi edifici attraverso la tecnologia SPMM-WSN e l’integrazione dei protocolli di comunicazione wireless a bassa potenza con la architettura integrata di comunicazione presente inserendo, laddove possibile, sistemi indoor di acquisizione di energia per la rete di sensori. La seconda leva si esprime attraverso lo sviluppo di un sistema di simulazione termica degli edifici in realtime che confronti costantemente la condizione degli ambienti con i dati provenienti dai sensori. Tale controllo in tempo reale è in grado di ridurre le derive termiche oltre che limitare i costi manutentivi degli impianti grazie a funzionamenti più omogenei. Questa modalità contribuisce, inoltre, ad alimentare la base dati di modelli di controllo utilizzabili su edifici omogenei. La terza leva è di carattere sperimentale. I risultati del progetto si basano, infatti, su dati reali derivanti da un test che è durato circa un anno su due edifici pilota in Polonia e Spagna. Il test è stato condotto sia su una struttura abitativa esistente sia su un edificio professionale nuovo per rendere la sperimentazione esaustiva. Considerando che gli edifici esistenti e più vecchi di 40 anni sono complici in media del consumo di oltre il 70% dell’energia per la loro climatizzazione, in questa parte delle costruzioni insiste la maggior area di efficientamento. Cuore della tecnologia La tecnologia Self Powered Multi Magnitude Wireless Sensor Network (SP-MM-WSN) è il cuore tecnologico del progetto perché è in grado di determinare un controllo distribuito delle condizioni degli edifici dal punto di vista termico, luminoso, della umidità ecc. senza utilizzare cablaggi fisici. Il progetto si avvale, però, anche di un’innovativa modalità di acquisizione di energia per la alimentazione dei Grazie alla quota di punta sul mercato asiatico, CC-Linkoffre un alto potenziale di opportunità. Avete già integrato le tecnologie locali di rete aperta nei vostri prodotti. Adesso è giunto il momento di guardare in avanti e di puntare alla conquista del mercato asiatico. Ma come si fa ad accedere a questo mercato? CC-Link è una delle tecnologie leader a livello internazionale per reti aperte d’automazione in Asia. L’implementazione della connettività CC-Link può certo contribuire ad un aumento considerevole delle vendite in mercati importanti quali ad es. la Cina. Il nostro progamma „Una porta aperta per la Cina” include una vasta serie di interventi di sviluppo e marketing in grado di assicurarvi ulteriori quote di mercato. Interessati? Scriveteci all’indirizzo [email protected], o visitateci su cc-link-g2c.com Fieldbus & Networks sensori dell’impianto senza dover fruire di batterie dedicate. Tale scelta abbatte i costi manutentivi per la sostituzione periodica delle batterie limitando significativamente anche l’uso di materiali inquinanti. Un edificio di nuova concezione è tipicamente dotato di centinaia di sensori che monitorano le condizioni dello stesso e che devono essere alimentati costantemente per fornire dati in tempo reale. Il progetto prevede che l’energia per i sensori sia acquisita direttamente dall’ambiente sfruttando la luce o le vibrazioni come fonti dirette. La disponibilità perpetua di energia è resa possibile dall’uso di unità elettroniche di acquisizione ad elevata efficienza che, insieme al network wireless e al sistema di controllo, completano il disegno infrastrutturale del progetto. Bridge dedicati permettono, inoltre, di mantenere la interoperabilità di Tibucon con i sistemi già presenti estendendo così la applicabilità a edifici già cablati. Energia distribuita I principali sistemi green di acquisizione di energia elettrica per la alimentazione dei sensori sono basati sull’energia luminosa, termoelettrica e vibrazionale. Il fotovoltaico è senz’altro la tecnologia più stabile che permette di acquisire grandi quantitativi di energia anche attraverso luce artificiale. Un’altra fonte è data dai sistemi termoelettrici che sfruttano il differenziale di temperatura tra corpi dello stesso dispositivo per far circolare corrente e ottenere così l’energia necessaria per alimentare i sensori. Le tecnologie che sono in grado di trasformare l’effetto vibratorio in energia elettrica sono di tipo piezoelettrico, elettromagnetico ed elettrostatico anche se solo le prime due hanno trovato un effettivo riscontro su dispositivi commercializzabili. Nonostante il particolare interesse per questo terzo modo di alimentazione dei sensori esistono limitazioni spesso strutturali nell’uso di tali apparati generate dalla frequenza vibrazionale non sempre coerente Mentre la standardizzazione dei layer tecnologici del protocollo WSN facilita la interconnessione e la gestione sistemica, le scarse risorse a disposizione costringono a scelte non sempre standard con le capacità dei mezzi. La scelta tecnologica concorre fortemente al raggiungimento degli obiettivi del progetto e delle sue successive implementazioni. La destinazione degli edifici può, inoltre, influenzare tali scelte in termini sia di tipo di controllo richiesto sia di vivibilità. Attraverso la sperimentazione adottata durante il progetto Tibucon, si è potuto constatare che la scelta tecnologica che meglio si adatta alle diverse esigenze è senz’altro quella basata sul fotovoltaico sia 62 I sistemi termoelettrici sfruttano il differenziale di temperatura tra corpi dello stesso dispositivo per far circolare corrente e ottenere così l’energia necessaria per alimentare i sensori Tibucon con pannelli interni alimentati a luce artificiale ma anche esterni qualora si dovesse potenziare l’impianto. Tali sistemi sono da considerare preferibili nella progettazione generale lasciando ai dispositivi termoelettrici il compito di back up. Interoperabilità garantita Mentre la standardizzazione dei layer tecnologici del protocollo di comunicazione facilita la interconnessione e la gestione sistemica, il vincolo delle risorse a disposizione in un contesto come quello descritto è tale da dover attuare scelte non sempre completamente standard. Ne sono un esempio i due primi layer di comunicazione WSN (Wireless Sensor Network) di Tibucon. Dal punto di vista architetturale Tibucon prevede un layer di comunicazione del protocollo WSN creato ad hoc per lo scopo sfruttando logiche più di mercato per ciò che concerne alcuni degli strati superiori. Lo strato MAC (Medium Access Control) è responsabile della gestione del network oltre a determinare l’instradamento dei pacchetti informativi e tale strato per la soluzione Tibucon è stato progettato per utilizzare una quantità di energia particolarmente limitata. Per Tibucon la accessibilità delle informazioni è garantita dalla utilizzazione dello standard 6LowPAN (IPv6 over Low Power Wireless Personal Area Networks) nel layer data link che riesce ad avvicinare la gestione dei nodi ad una connettività di tipo IP.Tale standard costituisce la scelta più idonea per conferire al sistema la facoltà di comunicare attraverso router senza un firmware ad hoc. Lo standard definisce il formato dei pacchetti IPv6 per una trasmissione attraverso la rete di tipo IEEE 802.15.4. 6LowPAN garantisce, infine, la modalità frammentazione e la riaggregazione dei pacchetti rendendo coerente la trasmissione di pacchetti dati voluminosi. Conclusione In attesa dei risultati definitivi del progetto Tibucon, che saranno disponibili per la seconda metà del 2013, si può però già certamente prevedere come la sperimentazione potrà trovare effettivo riscontro in ambito applicativo attraverso lo sviluppo di sistemi adattabili ai vari contesti costruttivi. È auspicabile, inoltre, che l’abbattimento dei costi associati al controllo degli impianti Hvac possa percorrere velocemente anche questa strada non solo favorendo i Paesi europei che hanno condotto il progetto ma anche tutti gli altri in una modalità integrata. SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks News News News a cura della redazione ATOS PRESENTA I DRIVER DIGITALI I nuovi driver digitali E-MI-AS di Atos sono progettati per comandare valvole proporzionali di direzione, portata o pressione senza trasduttore, con tutti i vantaggi della tecnologia digitale all’interno di un contenitore plastico IP65 dalle ridotte dimensioni. Sono installati direttamente sui solenoidi di valvole proporzionali senza trasduttore attraverso il connettore standard in formato DIN43650 e sono adatti per il comando di valvole monosolenoide o bisolenoide, utilizzando due driver, uno per ciascun solenoide, connessi da collegamenti elettrici. I nuovi E-MI-AS sono programmabili tramite l’interfaccia di comunicazione a raggi infrarossi che permette di accedere alla diagnostica estesa e a molte altre importanti funzionalità: ingresso analogico configurabile in tensione (0..5 Vc.c. o 0..10 Vc.c.); impostazioni parametri funzionali - bias, scale, rampe, linearizzazione e dither; generazione interna dei riferimenti fino a 4 differenti impostazioni di riferimento/rampe, selezionabili tramite 2 ingressi digitali on/off; uscita alimentazione a + 5 Vc.c. per l’utilizzo di potenziometri esterni (non disponibile con opzione /M12); 2 LED per una rapida diagnostica dello status del regolatore; protezione al corto circuito della corrente di uscita al solenoide; opzione /I con ingresso analogico configurabile in corrente (0..20 mA o 4..20 mA con rilevamento rottura cavo); opzione /W per limitazione di potenza idraulica massima (p x Q); opzione /M12 per valvole connettore 5 poli M12 (in esecuzione standard è provvisto di cavo da 5 m). Il montaggio diretto a solenoide semplifica le operazioni di manutenzione sul campo. www.atos.com ITEMP TMT85 DI ENDRESS+HAUSER LA VERSATILE SERIE MI3 DI RAYTEK Il trasmettitore di temperatura iTEMP TMT85 di Endress+Hauser viene oggi offerto al mercato con la revisione 2, compatibile al nuovo profilo diagnostico FF-912. La nuova revisione offre prestazioni più elevate e la possibilità di simulare messaggi diagnostici. A cosa serve la compatibilità FF-912? I dispositivi con FF-912 dispongono di funzionalità diagnostica secondo le norme Namur NE107 e rendono la manutenzione più facile e immediata. I messaggi di diagnostica vengono suddivisi in 4 livelli diversi e mostrano in modo immediato l’impatto di eventuali malfunzionamenti. In questo modo, i messaggi diagnostici non devono essere in qualche modo interpretati e assegnati a personale diverso, ma possono essere indirizzati direttamente al personale responsabile, senza causare ritardi. Inoltre, le prestazioni del TMT85 sono state notevolmente migliorate, accelerando i tempi di esecuzione di tutti i blocchi funzionali e ottimizzando le tempistiche di attivazione del collegamento. Ultimo, ma non meno importante, ora il dispositivo può mettere in atto la simulazione di messaggi diagnostici per testare possibili scenari senza la necessità di manipolare l’hardware. iTEMP TMT85 è l’unico trasmettitore di temperatura sul mercato con protocollo Foundation Fieldbus in grado di implementare questa funzionalità. Espandendo la sua serie MI3 di sensori di temperature a infrarossi compatti, Raytek introduce il nuovo pirometro MI3LTH che supporta temperature ambiente elevate senza bisogno di raffreddamento. Il sensore può sopportare fino a +180 °C, essendo separate dall’elettronica. Ciò amplia la gamma di applicazioni per la misura della temperatura senza contatto, permettendo, ad esempio, la sostituzione diretta delle sonde a contatto per la misura di temperature fino a 1.000 °C. Inoltre, la buona protezione termica permette soluzioni convenienti dove non è possibile utilizzare accessori di raffreddamento a causa della mancanza di spazio o di elevato rischio di esplosione. Il nuovo sensore MI3LTH ha naturalmente tutti i benefici della serie MI3: quali piccole dimensioni, capacità plug-and-play, compatibilità con la gamma completa di interfaccia di comunicazione digitale, in opzione con protocolli Modbus e Profibus, o con una interfaccia di comunicazione analogica con quattro uscite isolate galvanicamente. Il sistema modulare MI3 offre soluzioni molto convenienti soprattutto per applicazioni con rilevamento di misura multipli, in quanto le interfacce di comunicazione possono collegarsi fino a otto sensori. L’introduzione del nuovo sensore MI3LTH completa la nuova gamma digitale MI3, che segue la serie analogica di successo MI. Possibili applicazioni includono forni ed essiccatori industriali, lavanderie e industria tessile. Per gli integratori industriali una soluzione al rilevamento della misura della temperatura versatile e facile da integrare. www.it.endress.com www.raytek.com 64 SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Fieldbus & Networks CONNETTORI BRAD NANO-CHANGE DI MOLEX Molex Incorporated supporta la connettività di rete più esigente nei settori dell’automazione industriale, aerospaziale e della difesa con i suoi connettori compatti Brad Nano-Change (M8). La linea di prodotti Nano-Change di elevata robustezza offre la più ampia gamma a livello industriale di connettori salvaspazio, serie di cavi, prese, inserti, ‘splitter’ e scatole di giunzione per applicazioni su sensori e attuatori. http://automazione-plus.it/connettori-brad-nano-change-di-molex/ www.molex.com TESTER ETHERNET CARRIER-GRADE DI IDEAL INDUSTRIES NETWORKS Ideal Industries Networks ha appena lanciato il tester Ethernet portatile carrier-grade UniPRO MGig1 che integra le più recenti funzionalità NetSAM Y.1564 per il test di vari servizi simultaneamente. Progettato per tutti i tecnici e subappaltatori che si occupano dell’attivazione dei servizi metro-Ethernet e carrier-Ethernet e dell’installazione di collegamenti Ethernet wireless, microwave e a backhaul mobili, è perfetto anche per gli utenti aziendali che desiderano verificare le prestazioni SLA (Service Level Agreement) dei fornitori. Grazie alle esaurienti capacità di analisi del flusso di vari servizi simultanei NetSAM Y.1564, è inoltre utilissimo per i test e la risoluzione dei problemi delle installazioni in una vasta gamma di applicazioni, come quelle di comando, controllo e comunicazione a bordo treno/metropolitana, comunicazione e segnalazione trackside, distribuzione di elettricità, gas e acqua, impianti e piattaforme petrolchimiche, nonché molte altre associate a Ethernet per uso industriale. Al momento del lancio del nuovo tester rugged, che supporta IPv6, IPv4 e il più recente programma di test Y.1564, Xing Ye, responsabile prodotti carrier-Ethernet di Ideal Industries Networks, ha affermato: “la maggior parte dei tester si limita semplicemente ai test prescritti, ma in questo modo il tecnico sul campo deve dedicare lunghe ore di lavoro non produttivo per identificare e risolvere gli errori di configurazione e collegamento della rete. Al contrario, abbiamo progettato UniPRO MGig1 come alleato del tecnico, aggiungendo una suite di funzioni che vanno oltre il test prescritto e che sono in grado di accelerare in modo significativo la tradizionale risoluzione dei problemi basata sulla verifica manuale preliminare al test. Ciò garantisce un notevole risparmio di ore di lavoro sul campo”. http://automazione-plus.it/tester-ethernet-carrier-grade-di-idealindustries-networks/ www.idealindustries.com COGNEX E LA GAMMA DI LETTORI DI CODICI A BARRE PORTATILI Cognex Corporation ha rinnovato la gamma di lettori di codici a barre industriali portatili della serie DataMan 8000 con nuove importanti funzionalità in grado di migliorare la velocità e l’affidabilità di lettura. I lettori portatili Cognex, già molto potenti, ora sono provvisti della tecnologia proprietaria di analisi delle immagini Hotbars, per garantire una lettura rapida dei codici 1D, e dell’algoritmo 2DMax+ di Cognex, per una decodifica senza pari di codici stampati 2D e matrix DPM. Tra le nuove funzionalità vi è una rapida routine di acquisizione delle immagini in modalità dual focus, che permette di leggere più velocemente codici di dimensioni molto variabili. http://automazione-plus.it/si-espande-la-gamma-di-lettori-di-codicia-barre-portatili-di-cognex/ www.cognex.com LE SOLUZIONI SAFETY DI B&R PROMOSSE DA TÜV L’intera gamma B&R, di moduli di I/O e controllori di sicurezza X20, è stata promossa ai sensi della normativa EN50156 “Materiali d’esercizio elettrici per camere di combustione”. Questa norma si applica, in particolare, ai sistemi di protezione utilizzati nelle fornaci e nelle centrali elettriche. È questo quanto ha stabilito TÜV Süd. Le soluzioni safety di B&R permettono di raggiungere elevati livelli di modularità e prestazioni senza dover sacrificare nulla in fatto di disponibilità. I moduli Safe I/O, inclusi nella famiglia B&R X20, offrono una tipologia di ingressi analogici e digitali a prova d’errore. Un esempio è il modulo di ingresso per termocoppie, che dimostra come i prodotti di sicurezza possano essere integrati in impianti con fornaci o caldaie. La tecnologia di sicurezza integrata nella rete offre vantaggi, soprattutto nel settore dell’ingegneria di processo. Con veloci tempi di risposta, il minimo cablaggio e il trasferimento sicuro dei dati su qualsiasi tipo di bus di campo, openSafety garantisce un grado di protezione a prova di protocollo di sicurezza. http://automazione-plus.it/le-soluzioni-safety-di-br-promosse-da-tuv/ www.br-automation.com SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS 65 65 News Fieldbus & Networks SCHNEIDER ELECTRIC PRESENTA ALTIVAR 61 Schneider Electric, lo specialista globale nella gestione dell’energia, presenta Altivar 61: un inverter ‘geniale’ dedicato alle applicazioni a coppia variabile a elevate prestazioni, in particolare ad applicazioni di pompaggio e ventilazione. Altivar 61 è disponibile in una gamma di potenza che si estende da 0,75 a 2.400 kW, con tensioni da 230 V a 690 V. I modelli con potenza da 90 kWo superiori (gamma Altivar 61 Plus) sono disponibili anche in versione quadro, accessoriato e cablato, con gradi di protezione IP23, IP54 o IP5. Gli inverter Altivar 61 integrano numerose funzioni specifiche per pompe e ventilatori, tra cui: regolatore PID, funzione sleep/ wake up, comando serranda, riavvio automatico e ripresa al volo in caso di sospensioni di tensione prolungate. Nelle applicazioni ventilatore, questi prodotti garantiscono la massima sicurezza con una funzione forzata (per inibizione dei difetti, selezione della direzione di marcia e della velocità di riferimento). In applicazioni pompa, offrono funzioni essenziali per la protezione dell’installazione sotto carico, sovraccarico e per il rilevamento dei fluidi. Una scheda programmabile ad hoc per il multipompaggio permette flessibilità, facilità di utilizzo e adattabilità nella gestione di più pompe. Per l’aspetto di comunicazione, la gamma Altivar 61 integra di base i protocolli Modbus e CAN open, ed è aperta ai principali bus utilizzati in ambito industriale e Hvac, quali Ethernet IP, Modbus TCP, Profibus, Profinet, DeviceNet e Lonworks. Grazie al software ECO8, sviluppato appositamente da Schneider Electric, è possibile ottenere una stima dell’economia di energia realizzabile utilizzando i variatori di velocità Altivar in applicazioni di pompaggio o ventilazione. Il programma è disponibile in lingua italiana e consente di calcolare il risparmio di energia ottenuto, da uno o più dispositivi installati nello stesso ambiente di lavoro. http://automazione-plus.it/schneider-electric-un-inverter-per-leapplicazioni-di-pompaggio-e-ventilazione/ www.schneider-electric.it Job opportunities Fiera Milano Media, leader nell’editoria specializzata nei mercati dell’Automazione, dell’Elettronica, della Meccanica e Progettazione e dell’Ambiente ricerca per il potenziamento della propria rete commerciale nazionale agenti senior e junior fortemente motivati allo sviluppo dei clienti potenziali. Per entrambe le posizioni è richiesta una minima esperienza nella vendita di spazi pubblicitari su riviste specializzate e su prodotti editoriali online. Si offrono un adeguato trattamento economico ed una reale possibilità di sviluppo professionale. Inviare CV a : recruiting@fieramilanomedia.it Massima riservatezza 66 Fieldbus & Networks SETTEMBRE 2013 FIELDBUS & NETWORKS Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 - Fiera Milano Media SpA Stato Patrimoniale Stato Patrimoniale segue ATTIVO (euro) 31-12-12 31-12-11 PASSIVO (euro) 8) Debiti rappresentati da titoli di credito A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti - - (di cui già richiamati ) - - - - - - esigibili oltre l'esercizio successivo 10) Debiti verso imprese collegate I. Immobilizzazioni Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 1.787 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre Totale 5.329 - - 1.242.920 1.510.581 768.809 832.282 2.792.083 2.997.083 - - 31.224 32.644 4.836.823 5.377.919 1) Terreni e fabbricati 1.971 2.829 3) Attrezzature industriali e commerciali 5.061 12.168 4) Altri beni 92.748 5) Immobilizzazioni in corso e acconti Totale 151.800 - - 417.892 992.550 417.892 992.550 - esigibili oltre l'esercizio successivo 12) Debiti tributari - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 14) Altri debiti a) Verso consociate - esigibili oltre l'esercizio successivo - esigibili entro l'esercizio successivo 29.000 29.000 a) imprese controllate - - b) imprese collegate - - c) imprese controllanti d) altre imprese 2) Crediti - - 29.000 29.000 - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - a) verso imprese controllate - esigibili oltre l'esercizio successivo Totale debiti - - - 144.611 214.056 144.611 214.056 - - 224.820 249.041 224.820 249.041 - - 497.352 695.548 23.477 46.777 23.477 - esigibili entro l'esercizio successivo b) Verso altri creditori III. Immobilizzazioni Finanziarie 1) Partecipazioni in: - - 136.803 99.780 - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - esigibili entro l'esercizio successivo - 2) Impianti e macchinario - - esigibili entro l'esercizio successivo 11) Debiti verso controllanti II. Immobilizzazioni Materiali - - - esigibili entro l'esercizio successivo in locazione finanziaria 31-12-11 - 9) Debiti verso imprese controllate B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse 31-12-12 - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 46.777 - - 473.875 648.771 473.875 648.771 - 6.748.067 4.755.449 E) Ratei e risconti - aggio su prestiti - vari Totale ratei e risconti Totale passività Totale passività e patrimonio netto 273.606 584.303 273.606 584.303 7.081.830 9.775.264 12.186.924 14.752.907 b) verso imprese collegate - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - - c) verso controllanti - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo - - CONTI D'ORDINE (euro) Fdejussioni bancarie rilasciate a terzi Garanzie contrattuali rilasciate a terzi Totale conti d'ordine 31-12-12 116.500 - 31-12-11 116.500 - 116.500 116.500 d) verso altri 3) Altri titoli - 4) Azioni proprie (valore nominale complessivo ) - - - Totale 29.000 29.000 Totale immobilizzazioni 4.965.603 5.558.719 Conto economico (euro) 31-12-12 31-12-11 A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni ATTIVO (euro) 31-12-12 31-12-11 12.793.984 - 3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione - - 1.035.360 653.806 1.035.360 653.806 - - 13.829.344 17.752.219 5) Altri ricavi e proventi: C) Attivo circolante - vari - contributi in conto esercizio I. Rimanenze 12.812 26.101 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati - - 3) Lavori in corso su ordinazione 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo - - 4) Prodotti finiti e merci - 5) Acconti Totale - - - 12.812 26.101 II. Crediti 1) Verso clienti - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 2) Verso imprese controllate 3.743.756 5.999.227 3.743.756 5.999.227 - - - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - - 3) Verso imprese collegate - - esigibili entro l'esercizio successivo - - esigibili oltre l'esercizio successivo 4) Verso controllanti - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 4-bis) crediti tributari - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 4-ter) imposte anticipate - esigibili entro l'esercizio successivo - contributi in conto capitale (quote esercizio) Totale valore della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Per servizi 8) Per godimento di beni di terzi - - 530.978 2.918.033 3.920.904 b) Oneri sociali 873.843 1.104.545 c) Trattamento di fine rapporto 258.164 a) Salari e stipendi e) Altri costi 10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide 13) Altri accantonamenti 315.346 99.208 1.089 99.208 a) Verso consociate - esigibili entro l'esercizio successivo - - esigibili oltre l'esercizio successivo b) Verso altri debitori 216.138 216.138 - - 6.739.696 8.740.607 1) Partecipazioni in imprese controllate - - 2) Partecipazioni in imprese collegate - - 3) Partecipazioni in imprese controllanti - - 4) Altre partecipazioni - - 5) Azioni proprie - - 6) Altri titoli - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - - 418.535 326.553 - - 2.964 494 Totale Differenza tra valore e costi di produzione (A-B) 15) Proventi da partecipazioni: Totale 1) Depositi bancari e postali 2) Assegni 3) Danaro e valori in cassa Totale attivo circolante 421.499 327.047 7.174.007 9.093.755 - - D) Ratei e risconti - disaggio su prestiti - vari 47.314 Totale ratei e risconti Totale attività 100.433 47.314 100.433 12.186.924 14.752.907 (euro) 31-12-12 2.803.300 2.803.300 II. Riserva da sovrapprezzo delle azioni I. Capitale - - - - 42.823 42.823 - - IV. Riserva legale V. Riserve statutarie VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio VII. Altre riserve VIII. Utili (perdite) di esercizi precedenti IX. Utile (perdita) - - - - - 2.130.834 3.433.858 686 686 127.451 Totale patrimonio netto - - - - da imprese collegate - - - da controllanti - - - altri - d) proventi diversi dai precedenti: - da imprese controllate 4.977.643 226.040 216.923 - altri - verso imprese controllate 153.570 3) Altri Totale fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 172.961 46.746 448.542 426.356 838.426 1.626.419 1.604.468 D) Debiti - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - - - - - - 1.210.096 1.710.904 1.210.096 1.710.904 - - verso imprese collegate - verso controllanti - verso altri 739.621 739.621 - - - - - esigibili entro l'esercizio successivo - - - esigibili oltre l'esercizio successivo - 5) Debiti verso altri finanziatori 6) Acconti - - 13.150 - esigibili entro l'esercizio successivo - 13.150 - esigibili oltre l'esercizio successivo - 7) Debiti verso fornitori - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo - 2.259.249 2.133.197 2.259.249 2.133.197 - - - 17-bis) Utili e perdite su cambi: Totale proventi e oneri finanziari - 3.549 11.869 55.727 51.785 - - - 52.831 40.211 2.896 11.574 -11 -357 -52.189 -40.273 D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) Rivalutazioni: - - a) di partecipazioni - - b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni - - c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni - - - - a) di partecipazioni - - b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni - - c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale rettifiche di valore di attività finanziarie - - - - E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi: 267.348 - plusvalenze da alienazioni - imposte esercizi precedenti 5.420 - - 267.348 5.420 - varie 21) Oneri: - - - minusvalenze da alienazioni - - - imposte esercizi precedenti - varie Totale delle partite straordinarie 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 267.348 5.420 292.585 -1.230.695 165.134 137.640 -19.391 46.885 b) Imposte differite c) Imposte anticipate 23) Utile (perdita) 127.451 72.329 222.438 -14.892 -135.217 -1.303.024 Prospetto di pubblicazione delle informazioni relative all'attività editoriale ai sensi dell'art. 11, comma 2, nn. 1) e 2), della legge 5 agosto 1981, n. 416 e dell'art. 9 delibera 129/02CONS.: Soggetto segnalante: FIERA MILANO MEDIA S.p.A. C.F.: 08067990153 ANNO: 2012 - 1.429 1.429 - esigibili entro l'esercizio successivo - - a) Imposte correnti 2) per imposte, anche differite - 11.869 - - da controllanti - - 3.549 - - da imprese collegate 17) Interessi e altri oneri finanziari: -1.303.024 5.105.094 11.869 - da imprese controllate c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni B) Fondi per rischi e oneri 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili - 3.549 - Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) - esigibili oltre l'esercizio successivo -1.195.842 - b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni 31-12-11 III. Riserve di rivalutazione - esigibili oltre l'esercizio successivo 77.426 - - altri A) Patrimonio netto 4) Debiti verso banche 392.454 18.948.061 - 19) Svalutazioni: PASSIVO - esigibili entro l'esercizio successivo - 369.417 13.751.918 - da imprese controllate - da controllanti IV Disponibilità liquide - esigibili entro l'esercizio successivo -11.498 - da imprese collegate a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni a) Verso imprese controllate - esigibili oltre l'esercizio successivo 818.483 - 16) Altri proventi finanziari: III Attività finanziarie che non costituiscono Immobilizzazioni 3) Debiti verso soci per finanziamenti - - - Totale costi della produzione - 286.390 286.390 - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo 2) Obbligazioni convertibili 86.771 13.289 C) Proventi e oneri finanziari 5) Verso altri 1) Obbligazioni 713.428 391.055 14) Oneri diversi di gestione 1.089 564.578 38.204 1.724.226 1.618.682 12) Accantonamento per rischi 177.462 1.724.226 7.582 614.980 50.402 b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 318.981 14.890 11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 177.462 287.479 - d) Trattamento di quiescenza e simili 1.926.913 219.117 10.455.261 5.352.012 156.525 1.926.913 136.862 8.141.284 372.952 156.525 - esigibili oltre l'esercizio successivo - 4.064.930 9) Per il personale 524.346 524.346 - B) Costi della produzione - 625.023 625.023 17.098.413 2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 Voci ricavo Vendita copie Pubblicità --- Diretta --- Tramite concessionaria Ricavi da editoria online --- Abbonamenti --- Pubblicità Ricavi da vendita informazioni Ricavi da altre attività editoriali - Vendita Libri Totale voci 01+02+05+08+09 Ricavi 72.855,12 4.790.368,01 4.790.368,01 0,00 397.975,38 0,00 397.975,38 0,00 0,00 5.261.198,51 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 - Gruppo Fiera Milano SpA (migliaia di euro) (migliaia di euro) note Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 31/12/12 31/12/11 24.258 30.667 note Prospetto di conto economico complessivo consolidato 27-42 2012 2011 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 263.408 278.000 Totale ricavi 263.408 278.000 ATTIVITA' Attività non correnti 1 2 3 Immobili, impianti e macchinari Immobili, impianti e macchinari in leasing - Investimenti immobiliari non strumentali - 28 Costi per materiali 2.352 2.341 58.407 29 Costi per servizi 129.204 138.594 79 42 2.092 2.127 14.364 14.122 30 61.837 59.904 12.784 12.784 192 320 212.701 215.617 52.017 62.593 2.240 7.295 Avviamenti e attività immateriali a vita non definita 113.829 112.022 4 Attività immateriali a vita definita 60.015 5 Partecipazioni 43 Altre attività finanziarie 6 42 7 - Crediti commerciali e altri di cui vs parti correlate Attività fiscali per imposte differite Totale Attività correnti 8 42 9 10 42 11 Crediti commerciali e altri di cui vs parti correlate Rimanenze 4.143 - Attività finanziarie - 3.451 19.400 19.865 75.560 87.897 Attività destinate alla vendita Attività destinate alla vendita 288.311 Capitale sociale e riserve Capitale sociale 41.593 Riserva da sovrapprezzo azioni 13.797 Riserva da rivalutazione 41.248 53.385 49.121 53.295 32-42 Altre spese operative 6.986 6.651 249.500 260.785 4.025 13.702 441 10.702 - 10.342 17.933 30.917 8.373 8.132 - - Totale Costi Operativi 33 Proventi diversi 42 di cui: vs parti correlate non ricorrenti Margine Operativo Lordo (MOL) 34 Ammortamenti attività immateriali 5.841 5.912 36 Rettifiche di valore di attività 2.541 171 37 Svalutazione dei crediti e altri accantonamenti -927 1.184 Risultato Operativo Netto (EBIT) 2.105 15.518 Altre riserve 5.905 9.461 Proventi finanziari e assimilati 1.096 1.504 Risultato netto di esercizi precedenti -3.269 434 Risultato netto dell'esercizio -2.024 4.927 Oneri finanziari e assimilati 56.002 68.210 Interessenze di minoranza 3.868 2.456 Totale Patrimonio netto 59.870 70.666 38-42 39-42 4.306 - - Risultato delle società valutate con il metodo del Patrimonio Netto - - -1.764 12.716 40 172 7.567 -1.936 5.149 - - -1.936 5.149 -2.024 4.927 88 222 Imposte sul reddito Risultato netto dell'esercizio da attività continuative Obbligazioni in circolazione Risultato netto dell'esercizio da attività destinate alla vendita - 14 Debiti verso banche 15 Altre passività finanziarie 545 16 Fondi per rischi e oneri 2.023 27.226 15.324 Risultato netto dell'esercizio 1.327 Risultato netto dell'esercizio attribuibile a: Soci della controllante 17 Fondi relativi al personale 8.707 7.727 18 Imposte differite passive 12.581 14.347 19 Altre passività 3.163 4.102 54.245 42.827 Totale Interessenze di minoranza Altre componenti del conto economico complessivo Passività correnti Obbligazioni in circolazione - 20 Debiti verso banche 70.982 60.212 21 Debiti verso fornitori 41.493 44.508 33.343 47.507 22-42 Acconti 23-42 Altre passività finanziarie 320 24 Fondi per rischi e oneri 25 Debiti tributari 4.296 3.666 26 Altre passività 20.216 27.147 3.546 1.457 4.135 174.196 190.021 288.311 303.514 di cui vs parti correlate Totale Passività destinate alla vendita Passività destinate alla vendita Totale passivo 4.965 Valutazione di attività finanziarie Risultato prima delle imposte Passività non correnti 42 Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 35 12.140 - Totale Patrimonio netto di Gruppo di cui vs parti correlate Ammortamenti investimenti immobiliari 303.514 PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 13 55.815 Costi del personale 50 Totale attivo Costi per godimento di beni di terzi 31 - 3.256 di cui vs parti correlate Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale 12 1.988 Lavori in corso su ordinazione 42 di cui vs parti correlate -1.776 -501 -1.776 -501 Risultato netto complessivo dell'esercizio -3.712 4.648 -3.432 4.540 -280 108 -0,0491 -0,0491 0,1193 0,1193 Risultato netto complessivo dell'esercizio attribuibile a: 6.981 - Differenze di conversione dei bilanci di imprese estere Altre componenti del conto economico complessivo dell'esercizio al netto degli effetti fiscali Soci della controllante Interessenze di minoranza 41 Risultato per azione (in euro) Base Diluito automation PSS4000 – Simplify your Automation™ Immaginate un sistema di automazione con componenti combinabili in maniera flessibile ed espandibile a seconda delle singole esigenze. 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