1890 Trifolium rubens L
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1890 Trifolium rubens L
Telekia speciosissima Famiglia: Asteraceae Specie: Telekia speciosissima (L.) Less. Nome comune: Erba regina Aspetto, distribuzione e caratteristiche generali Telekia speciosissima è una pianta perenne erbacea, emicriptofita scaposa, alta dai 2 ai 6 dm. Il fusto è eretto, semplice, con peli crespi. Le foglie coriacee sono sessili, oblanceolate (5-8 x 10-18 cm), dentellate, da ottuse ad acute, con nervi prominenti sulla pagina inferiore. (raramente irsute. I due) del i fiori Sia fiori sono diametro riuniti 4-6 ligulati cm, in con periferici, un unico squame sia capolino lesiniformi, quelli tubulosi centrali, sono gialli. Gli acheni, lunghi 4 mm, sono caratterizzati da un pappo formante una coroncina membranosa aristata. La fioritura avviene tra giugno e settembre. Telekia speciosissima è specie endemica con areale ristretto alla montagna prealpina lombarda e sembra essersi differenziata in epoche assai remote per adattamento xerico a substrati rocciosi, asciutti e soleggiati. La fissità dei caratteri morfologici, la stretta localizzazione dell’areale nel territorio classico degli endemismi insubrici e la netta disgiunzione dall’areale dell’unica altra specie ascritta al genere Telekia (T. speciosa), sembrano, infatti, indicare il carattere di paleoendemismo della specie, evolutasi ed affermatasi in epoca antecedente alle Glaciazioni del Terziario. Vive nelle spaccature delle rupi e sulle pendici asciutte e sassose delle montagne prealpine lombarde a substrato calcareo-dolomitico, soprattutto negli frequentemente orizzonti in quelli caratteristicamente geologici liassici. rupicola, triassici È xerofila quindi e e meno una specie basifila, a larga distribuzione altitudinale, tra gli estremi di 190 e 2300 m. Dal punto di vista fitosociologico, Telekia speciosissima partecipa alla formazione caulescentis delle nelle riconoscimento. associazione quali SUTTER del associazioni dovrebbe (1962) ha dell’ordine forse proposto Potentilleto-Telekietum Potentilletalia avere ad un maggior esempio la speciosissimi nuova per 2 stazioni da lui studiate in Valsassina. A prescindere da queste considerazioni la specie si accompagna più comunemente ad altre specie endemiche alpine (ad es. Carex baldensis, Aquilegia einseleana, Citysus emeriflorus, Campanula raineri e Physoplexis comosum), nonché a specie a larga distribuzione anche extra-alpina (Sesleria laevigata, varia, Melica Potentilla ciliata, Carex caulescens, Primula mucronata, Biscutella auricula, ecc.). Si tratta sempre e comunque di specie basifile, legate ai substrati calcarei e dolomitici, xerofite e - per le endemiche - con areale che spesso si sovrappone a quello di Telekia speciosissima. Le associazioni alle quali la specie partecipa, sono generalmente aperte date le condizioni stazionali estreme. Non sono in grado di competere con altre cenosi più esigenti e quindi di espandersi ulteriormente, salvo in conseguenza di eventi che abbiano denudato pendici rupestri (frane, smottamenti o simili). Protocollo di coltivazione Raccolta: La maturazione dei semi avviene nei mesi di giugno e luglio, ed è pressoché sincrona e questo dovrebbe ridurre al minimo lo sforzo di popolazione campionamento. ha una Purtroppo distribuzione sul casuale Monte e una Barro la densità relativamente bassa. Inoltre gli individui sono spesso localizzati in luoghi di difficile accessibilità. Germinazione: I semi di Telekia speciosissima si seminano in cassette di germinazione contenenti terriccio standard a base di torba, a primavera se all’aperto, nel corso di tutto l’anno se in serra riscaldata particolari, (T minima salvo la 16°C). Non richiedono stratificazione a trattamenti freddo, effettuata conservando i semi in frigorifero (T = 4°C) per almeno un mese. Il tasso di germinazione si è rivelato decisamente basso (8% circa) nel corso dei test effettuati in serra, in contraddizione con i risultati ottenuti nei test di germinazione diretta effettuati in capsule Petri (germinazione pari al 40% circa). La discrepanza osservata tra gli esperimenti di laboratorio e quelli effettuati in serra, potrebbe essere irrigazione: si innaffiature nelle dovuta consiglia prime all’eccessiva quindi fasi di di ridurre sviluppo frequenza la delle di quantità di plantule. La piantine si germinazione è scalare. Coltivazione: possono Raggiunte trapiantare terriccio 4:1:1 in le dimensioni vasetti (Ø ottimali 6, 8 (torba:terra:perlite), o senza le 10 cm) nessuna contenenti particolare concimazione, ma eventualmente aumentando la frazione di materiale inerte (perlite), allo scopo di ricreare le condizioni ambientali preferite dalla specie soprattutto per quanto riguarda la compattezza e la granulometria del mezzo di crescita. In seguito ad una breve acclimatazione in serra, le piantine possono essere trasportate all’esterno, dopo essere state nuovamente trapiantate se necessario terriccio 3:2:1 in vasetti di maggiori (torba:terra:pomice). La dimensioni specie contenenti tollera bene i trapianti. Bibliografia FENAROLI L. (1965) Telekia speciosissima (L.) Lessing (CompositaeTubuliflorae-Inuleae-Buphtalminae) endemismo insubrico, storia, reperti e areale. Arch. Bot. Biogeogr. Ital., 41: 163-183. PIGNATTI S. (1982) Flora d’Italia. Edagricole. SUTTER R. (1962) Das Caricion austroalpinae ein neuer insubrischsudalpiner Seslerietalia-Verband Arbeitsgem., 2: 18-22. Mitt. Ostalp. Din. Pflanzensoz.