Conferenza stampa congiunta riforma settore UNIREC/ADICONSUM

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Conferenza stampa congiunta riforma settore UNIREC/ADICONSUM
CONFERENZA STAMPA
UNIREC – ADICONSUM
Roma, 1 ottobre 2012
Hotel Nazionale – Sala Cinema
Piazza Montecitorio, 131 - Roma
UNIREC - l’Unione Nazionale imprese a Tutela del credito è stata costituita nel 1998.
Aderisce a CONFINDUSTRIA Servizi Innovativi e Tecnologici ed è membro di FENCA,
Federazione Europea delle Associazioni Nazionali del comparto. Rappresenta l’85% del
mercato italiano dei servizi per la tutela del credito.
Le aziende associate, che impiegano complessivamente oltre 15 mila addetti, hanno
gestito nel 2011 ben 32 milioni di pratiche, pari a 38 miliardi di euro di crediti affidati dei
quali 9 recuperati, con grande beneficio per il sistema giustizia del Paese.
Le Committenti delle imprese UNIREC sono tutte le più importanti Banche e Società
Finanziarie italiane e internazionali e le maggiori società di Telecomunicazione, Energia e Pubblica
Utilità, oltre a migliaia di aziende commerciali.
Da anni queste Committenti affidano alle imprese UNIREC milioni di pratiche
del proprio bene più prezioso: i clienti. Lo fanno perché di UNIREC e delle imprese associate
conoscono e apprezzano:
la serietà, la trasparenza delle procedure e l’assoluto rispetto delle norme (Privacy e
Antiriciclaggio in primis);
il Codice Deontologico;
l’eccellenza dei percorsi formativi, richiesti anche per i loro funzionari;
le buone prassi.
Da anni il settore della tutela del credito è regolamentato in modo preciso e
rigoroso dal Ministero dell’Interno, che rilascia la necessaria Licenza solo dopo accurati
accertamenti in capo al titolare, ai soci e a tutti gli incaricati.
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ADICONSUM è l’Associazione Difesa dei consumatori e Ambiente costituita nel 1987
promossa dalla CISL, riconosciuta a livello nazionale e membro del CNCU.
UNIREC e ADICONSUM hanno sviluppato e realizzato sin dal 2004 l’adozione di un
Codice Etico (integrato nel 2009), nel 2010 hanno costituito EBITEC, il primo Ente
Bilaterale nazionale per la Tutela del Credito, che certifica la professionalità e le
buone prassi. EBITEC a tutela dei consumatori ha istituito un Numero Verde sempre attivo.
UNIREC E ADICONSUM hanno avviato e consolidato negli anni un dialogo
aperto con il Ministero dell’Interno che, come dimostra il contenuto delle varie Circolari
emanate, ha ritenuto opportuno tenere conto delle istanze rappresentate.
UNIREC e ADICONSUM, a seguito della diffusione dell’ultima versione del Disegno di
Legge C. 4583 avente per oggetto la riforma della “Disciplina del settore della tutela del credito”,
adottata come testo base per la discussione dalla Commissione Giustizia nei primi giorni di
settembre, con il presente documento manifestano la propria ferma contrarietà al
testo nella sua versione attuale che, qualora divenisse legge, rivoluzionerà – in senso
peggiorativo – l’attuale assetto normativo, in particolare per le autorizzazioni ed i
controlli.
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CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI
3 agosto 2011
Viene presentata la proposta di legge C.4583 “Disciplina del settore della tutela del credito”, su
iniziativa dei parlamentari Rossi e Ventucci.
23 febbraio 2012
L’Assemblea Nazionale UNIREC vota il “Dissenso al testo della Proposta”, per altro mai condivisa
precedentemente.
4 aprile 2012
Iniziano i lavori in Commissione Giustizia, dove il relatore espone la sua proposta di legge. Nessun
intervento e la seduta è chiusa.
18 aprile 2012
Audizione di UNIREC presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e deposito di una
Memoria che ne chiede la modifica in alcune parti sostanziali. Viene rifiutata l’Audizione ad
ADICONSUM in rappresentanza dei consumatori.
24 aprile 2012
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento. Durante la seduta viene chiesto che venga
proseguito il ciclo di audizioni.
6 settembre 2012
Il relatore presenta in Commissione un nuovo testo della proposta di legge C.4583 , che non
recepisce nessuna delle richieste contenute nella Memoria UNIREC.
12 settembre 2012
La Commissione adotta il nuovo testo come “Testo base”.
10 Ottobre 2012
Scadenza dei termini per la presentazione degli emendamenti al nuovo testo.
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PROPOSTA di LEGGE C. 4583: criticità e contraddizioni
Nella sua parte introduttiva la Proposta di Legge elenca i motivi per cui una riforma normativa del
settore, attualmente regolato dal Regio Decreto 773 1931 (TULPS, Testo Unico delle Leggi di
Pubblica Sicurezza), sarebbe necessaria:
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Elevati “costi economici per le aziende” per adempiere alle norme attuali in tema di
compilazione e conservazione di alcuni documenti amministrativi e di controllo (in
particolare la tenuta del Registro Giornale degli Affari ).
Trattasi invero di argomentazione superata da un recente e antecedente
provvedimento del Ministero dell’Interno (Circolare 557/PAS, 10 gennaio 2011) che
ha di fatto eliminato il problema autorizzando le aziende ad adempiere a questi
obblighi nella più economica modalità telematica.
•
Elevati “costi economici per l’organo di controllo - questure, polizia
amministrativa -”, costretto a impiegare risorse ingenti per la verifica dei documenti di
cui al punto 1 (Giornale degli Affari, ma anche Registro Antiriciclaggio).
Trattasi anche questa di argomentazione superata con il provvedimento
del Ministero dell’Interno di cui sopra. La digitalizzazione di tutti i documenti
amministrativi ha reso agevole e assai più economica anche l’azione dell’organo di
controllo. Inoltre, l’attività dell’organo di controllo è resa più efficace, più economica
e priva di costi per la comunità grazie al coinvolgimento già in fase preventiva degli
Enti Bilaterali, così come previsto dalla Circolare stessa.
•
“Costi ambientali” per il largo utilizzo del supporto cartaceo per la compilazione
dei documenti. Ma lo stesso testo dice in seguito che “la registrazione esclusivamente
telematica comporterebbe un ingente risparmio sul consumo della carta usata per stampare
il giornale degli affari”.
Trattasi nuovamente di argomentazione superata, e sempre dalla circolare
di cui sopra: il risparmio sul consumo della carta è ciò che effettivamente oggi già
avviene dal gennaio 2011.
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•
Vengono inoltre elencati alcuni motivi legati ad una asserita lacunosità della
normativa vigente, che consentirebbe di operare nel settore anche a soggetti non muniti
delle autorizzazioni previste dalla legge. La Proposta di Legge tuttavia non menziona
i requisiti e le modalità per svolgere la nostra attività , bensì per far fronte alle
criticità evidenziate nelle sue premesse, introduce alcune novità costose ed inutili ad
un effettivo controllo:
l’autorizzazione ad operare nel settore viene sottratta al Ministero
dell’Interno (Questure) e affidata ad un affollato e costoso “Organismo Bilaterale
di Controllo e Regolazione” di nuova istituzione (i cui membri sono nominati per
decreto dal Ministero della Giustizia), pagato dalle aziende che non sono
rappresentate se non in minima parte;
l’Organismo è posto sotto la vigilanza del Ministero della Giustizia e il Ministero
dell’Interno viene totalmente e incomprensibilmente escluso dal
processo di controllo che ha finora mantenuto per finalità di ordine e
sicurezza pubblica, così come in settori analoghi.
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ISTANZE UNIREC E ADICONSUM
UNIREC e ADICONSUM hanno da subito manifestato la più ferma contrarietà a una
Proposta di Legge che rivoluziona – in senso negativo – l’attuale assetto normativo di
regole e controlli, annulla in un colpo solo quanto il Ministero dell’Interno, con il
supporto delle parti sociali interessate, ha esitato in via amministrativa per regolamentare e
garantire efficienza e massima trasparenza al settore. Contrarietà a una riforma che:
parrebbe volta al contrasto di costi che non esistono più, introducendone però
altri, in primis il finanziamento dell’Organismo);
per perseguire un miglior contrasto alla possibile infiltrazione criminale,
vuole escludere il Ministero dell’Interno. In proposito si rammenta che:
o più volte provvedimenti legislativi, anche recenti, hanno specificamente
lasciato la competenza per le Agenzie di Recupero crediti alle Questure
(dalla c.d. Legge Bassanini alla “Direttiva Servizi” per arrivare infine al recente
Decreto Semplificazioni del gennaio 2012);
o appare evidente la consapevolezza del legislatore circa la necessità che questa
attività non venga sottratta al regime attuale per motivi di ordine e di sicurezza
pubblica. Numerose, al riguardo, le circolari emanate dal “Ministero dell’Interno –
Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio per l’Amministrazione Generale –
Ufficio per gli affari della Polizia Amministrativa e Sociale”; solo da ultimo quella
datata 09/08/2012 in merito alle “Agenzie di Recupero crediti conto Terzi”;
o dal 1931 ad oggi, il legislatore ha sempre voluto a governo dell’attività di recupero
crediti il Ministero dell’Interno, capace – per natura, mezzi, personale specializzato,
autorità – di agire anche in funzione di questioni di ordine pubblico e
opportunità sociale;
non definisce i requisiti per esercitare l’attività, ma istituisce unicamente un nuovo,
affollato e costoso Organismo, i cui componenti sono nominati per decreto dal Ministero
della Giustizia, a cui demanda il compito di definirli;
cancella da subito l’attività di controllo delle Questure con l’aiuto degli Enti Bilaterali;
non tiene conto del percorso virtuoso realizzato dalle Parti sociali, di concerto con il
Ministero dell’Interno per sviluppare buone pratiche del settore, volte a favorire la sempre
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maggiore trasparenza e professionalità del sistema ed implementare le tutele per i
consumatori;
non istituisce neppure alcun regime transitorio, rendendo immediatamente vulnerabile
l’intero comparto alle possibili infiltrazioni criminali.
Pertanto UNIREC e ADICONSUM chiedono:
1) che venga mantenuta la Licenza, ai sensi dell’art.115 del TULPS;
2) che venga confermata la competenza del Ministero dell’Interno, che la esercita
attraverso la Polizia di Stato e le Questure, evitando che siano devoluti ad altro Dicastero (nella
fattispecie, quello di Giustizia, come attualmente previsto nel disegno di legge);
3) che sia sempre il Ministero dell’Interno a stabilire i requisiti professionali e di
onorabilità necessari all’ottenimento e conservazione della Licenza;
In ultimo:
4) Non siano costituiti nuovi affollati e costosi Organismi Statali e sia mantenuto e
reso obbligatorio il ruolo centrale degli Enti Bilaterali tra le parti sociali (associazioni di
categoria e dei consumatori), valido supporto alle Questure nei controlli sull’onorabilità e verifica
della professionalità, come peraltro già avvenuto nella disciplina del lavoro ai sensi della legge
92/2012, e come lo stesso Parlamento si è espresso votando l’Ordine del Giorno su proposta
dell’On. Anna Rita Fioroni n. g 3194/4/1 del 27 marzo 2012, recepito dal Governo nella seduta del
27 marzo u.s.
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