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Domenica 3 Gennaio 2016 www.ilsole24ore.com @ 24ImpresaTerr IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE t LE TARIFFE DELL’ENERGIA ANNO RECORD PER L’AEROPORTO ROMANO calo della bolletta elettrica -1,2% Ila partire dal primo gennaio 2016 I NUMERI DELLA SETTIMANA traffico passeggeri (in milioni) 40 Ilregistrato da Fiumicino nel 2015 Natale-Capodanno. Federalberghi: gli italiani che hanno trascorso un periodo di riposo sono cresciuti del 7,7% rispetto a un anno fa Le vacanze rilanciano il turismo L’80% dei vacanzieri sceglie l’Italia: affari per 8,5 miliardi - Boom per la montagna Francesco Prisco MILANO pLa ripresa dei consumi turisti- ci viaggia più forte di un meteo che, almeno fino a questo momento, è apparso avaro di neve e della reazione emotiva agli attentati parigini del 13 novembre: tra Natale e Capodanno gli italiani in vacanza sono cresciuti del 7,7% rispetto all'anno scorso, mentre per il ponte dell'Epifania si prevede addirittura un balzo in avanti del 51 per cento. Giro d'affari stimato, per tutto l'arco delle vacanze invernali, pari a quasi 8,5 miliardi. Un primo bilancio I numeri in questione emergono da un'indagine di Federalberghi realizzata con il supporto tecnico di Acs Marketing Solutions, il cui ultimo capitolo è stato diffuso ieri. Un report che L’ALLARME ATTENTATI Tra le città d’arte, la sola a risentire dell’effetto Parigi è stata Roma, dove il traino del Giubileo risulta debole; bene invece Napoli e Venezia restituisce un quadro piuttosto ottimistico per l'industria dell'accoglienza nazionale. Tra Natale e Capodanno si sono mossi12,8milionidiitaliani(+7,7%) trascorrendo almeno una notte fuori casa, per un giro d'affari pari a circa otto miliardi. Più dell'80% delle persone che hanno viaggiato è rimasto in Italia. L'Epifania sarà invece interessata da un flusso vacanziero di 2,4 milioni di italiani, contro gli 1,56 milioni dell'anno scorso. «Del totale dei viaggiatori – spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - 1,2 milioni partirannoesclusivamenteperlafestività, mentre dei restanti turisti 544mila hanno iniziato la loro vacanza addirittura a Natale e altri 609mila sono fuori casa da Capodanno». Movimento di denaro ge- I BIGLIETTI DELLE FS Frecciarossa, rincara (+3,5%) il Roma-Milano pDalle autostrade alle Fer- rovie dello Stato. I consueti rincari di Capodanno colpiscono le tasche degli italiani. Prima sono arrivati gli aumenti delle autostrade (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), adesso quelli relativi ai prezzi base dei biglietti dei treni delle Fs (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca) con un incremento medio del 2,7% che sottolinea l'azienda - riguarda solo la tariffa più alta e non i prezzi “economy” e “supereconomy”. Sulla tratta RomaMilano (Frecciarossa) i prezzi salgono del 3,5 per cento. nerato dal ponte: 500 milioni. Il dato è accolto molto favorevolmente da Federalberghi, che tuttavia, sempre attraverso Bocca, ribadisce «come Governo e Parlamento debbano decidere immediatamente una strategia condivisa per fare in modo che i segnali di ripresa di uno dei settori maggiormente trainanti l'economia nazionale possano essere adeguatamente supportati e consolidati». Le vacanze d’inverno tra montagna e città d’arte @MrPriscus CORTINA VENEZIA Superato il dubbio sulla coerenza - ordinanza comunale anti botti e spettacolo pirotecnico offerto dall’amministrazione comunale i numeri danno ragione al Capodanno veneziano: 70mila fra residenti e turisti hanno assistito ai festeggiamenti per il nuovo anno, con 700 chili di fuochi partiti dal pontone posizionato in bacino. I servizi dell’azienda di trasporti Actv e i treni straordinari hanno consentito un deflusso regolare degli spettatori, fino alle 3 del mattino. Per tutto il tempo la zona marciana è stata presidiata da squadre di pulizia, con il compito di raccogliere eventuali bottiglie e facilitare il lavoro delle squadre di pulizia Veritas entrare in azione proprio dalle 3. Nessun episodio rilevante riferito dalla Polizia (in servizio comandante, due funzionari e 50 agenti), e buona la diversificazione dell’offerta: tutti i teatri cittadini erano aperti (Toniolo a Mestre, Goldoni e Fenice in centro storico) LA VALUTAZIONE ROMA Quando papa Francesco annunciò il Giubileo straordinario, i più già erano pronti a scommettere su un Natale da record per i trend turistici della Capitale. Un incremento di arrivi e presenze rispetto all'anno scorso c'è effettivamente stato, ma siamo al di sotto delle aspettative: «Il motivo – spiega Giuseppe Roscioli di Federalberghi – va ricercato in quanto accaduto a Parigi il 13 novembre. Roma nell'anno santo è percepita come un potenziale obiettivo terroristico più delle altre città d'arte italiane, ecco perché qualcuno interessato a questa tipologia di offerta ha preferito ripiegare su Napoli o Firenze». Non aiuta poi il clima di indeterminatezza che l'instabilità politica del Campidoglio ha portato sull'Urbe, «danno d'immagine enorme». Qualche segnale di ottimismo, tuttavia, si coglie: a Capodanno gli alberghi hanno lavorato parecchio. Segno più anche per la Capitale LA VALUTAZIONE NAPOLI Natale a Napoli: un must. Che le polemiche che periodicamente turbano il dibattito della metropoli partenopea non mettono in crisi: il distretto presepistico di San Gregorio Armeno, unito alle tradizioni enogastronomiche stagionali del capoluogo campano continuano a esercitare un appeal enorme sui turisti. In centro storico si fa poi la fila per ammirare il Cristo Velato, nella Cappella Sansevero. «Ottime le performance – Rifugi,hoteleristoranti.Cortina(nella fotosopra)hapreparatoun’offertaa tuttocampo,eselanevesièfatta attendere-matuttigliimpiantisono statiregolarmenteaperti-non altrettantosipiùdiredellaclientela abitualechecomeogniannohascelto lalocalitàbelluneseperlefestedifine anno.Fraglieventiinprogramma,il CapodannoanniOttantaalloStadio olimpicodelghiaccio,conJerryCalà. Inmoltiinvecehannoscelto l’atmosferapiùintimadeirifugi:dal rifugioScoiattoli(dopoilcenone ospitiriaccompagnatiavallein motoslitta),alColDrusciè,dal LagazuoialCrodadaLago.Iprimidati mostranopresenzeincrescita,siadi italianisiadistranieri:lacittàpunta adaffermareilpropriobrandanche tramiteunanuovalineadiprodottia marchioCortinanatiperpromuovere laReginadelleDolomitielesue eccellenze,inItaliaeall’estero.Al momentosottol'insegnadello ScoiattoloRossositrovano12 eccellenzegastronomiche,chevanno dallabirraaprodottinonfoodcomei tessili LA VALUTAZIONE COURMAYEUR Ieri finalmente una nevicata importante che fa pregustare a turisti (e albergatori) un'Epifania coi fiocchi. Ma le vacanze invernali fino a questo punto sono comunque andate a pieni giri, nonostante un meteo particolarmente avaro. «A fare la differenza – commenta Alessandro Cavaliere, presidente degli Albergatori valdostani – un'offerta che ha investito su qualità e diversificazione dei servizi». Ottimo lavoro dei preparatori di piste, unito ad attrattori come la Skyway del Monte Bianco o il Forte di Bard con i suoi eventi culturali. «Le ragioni per venirci a trovare – prosegue l'imprenditore – sono numerose, ecco perché i comprensori valdostani non hanno affatto risentito dell'avvio meteorologico “timido” di questo dicembre». Adesso partono le settimane bianche «e ci sono tutte le premesse – conclude Cavaliere per performance di netto incremento rispetto all'inverno dell'anno scorso» LA VALUTAZIONE MADONNA DI CAMPIGLIO commenta il presidente regionale di Federalberghi Costanzo Iaccarino – di queste vacanze invernali con attrattori culturali storici, come gli scavi di Pompei ed Ercolano, Capri e la penisola Sorrentina, che si sono uniti a nuove realtà, come il fenomeno delle Luci d'Artista a Salerno». Un combinato disposto che si traduce in performance turistiche caratterizzate dal segno più LA VALUTAZIONE A Capodanno tutto esaurito. A inizio dicembre un avvio lento, conseguenza dei bollettini meteorologici all'insegna del sereno che scoraggiavano gli avventori last minute. Chi è arrivato in Trentino Alto Adige ha comunque sciato: l'innevamento artificiale ha reso praticabile il 60% delle piste. «Con grande soddisfazione – commenta Luca Libardi, presidente di Federalberghi Trento – degli appassionati che non hanno mancato di sottolineare il grande lavoro svolto sulle piste dai nostri preparatori». Fino a questo punto a mancare è stato soprattutto l'effetto scenografico del paesaggio invernale, «ma a Capodanno – prosegue Libardi – non si può dire che le attività ricettive ne abbiano risentito, se consideriamo il sold out registrato praticamente ovunque» LA VALUTAZIONE © RIPRODUZIONE RISERVATA A Napoli partenza positiva per i saldi licanti di turisti e cittadini fanno registrare «un segnale positivo nel primo giorno dei saldi, nonostante il blocco totale della circolazione per le auto in città. Gli sconti invernali stanno incentivando i consumi», dice Giuseppe Giancristofaro, presidente di Federmoda Napoli. Ieri i saldi sono partiti in 4 regioni - Campania, Ba- silicata, Sicilia e Valle d’Aosta mentre martedì inizieranno in tutte le altre. I commercianti sono ottimisti sull’avvio degli sconti: come ha rivelato il centro studi di Confcommercio,sistimacheogni famiglia spenderà 346 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature e accessori scontati, il 3% in più rispetto all’anno scorso. In totale si stima che la spesa di Senza una visione la Pianura padana resta tra le nebbie A Commercio. Cauto ottimismo per gli sconti iniziati ieri in quattro regioni - Martedì il debutto a Milano: previste vendite per 454 milioni pLeviedelcentrodiNapolibru- ... di Aldo Bonomi Vince la montagna Dove sono andati gli italiani in vacanza? Nonostante abbia nevicato pochissimo, la destinazione preferita è rimasta la montagna, scelta da oltre il 30% dei vacanzieri, poi città – in particolare quelle d'arte -, mare e località termali. Le organizzatissime mete dell'arco alpino hanno sopperito alla mancanza di neve con l'innevamento artificiale. Si è sciato, per quanto in paesaggi talvolta surreali, e nei tradizionali periodi di pienone, come Natale e Capodanno, le località top hanno comunque registrato il tutto esaurito. Tra le città d'arte, l'unica a subire i contraccolpi emotivi degli attacchi dell'Isis a Parigi è stata Roma, dove il traino del Giubileo è apparso piuttosto frenato. Molto beneinveceNapolielaCampania, tradizionalmente forti a dicembre, ma anche Firenze e Venezia, nonché Milano, dove l'effetto Expo non si è ancora spento. «Il settore alberghiero nel 2015 ha ripreso a sperare», secondo Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi. «I segnali di ripresa, complice anche l'effetto Expo, si sono andati via via consolidando e anche queste ultime festività, malgrado i timori suscitati dagli attentati di Parigi, si muovono in questa direzione». Quanto alla neve, per Palmucci si è sopperito al meteo sfavorevole solo grazie alla «grande capacità tecnica e all'impegno di risorse che hanno permesso già dai primi di dicembrel'innevamentodichilometridi piste. L'auspicio è che la stagione invernale riprenda il suo corso». Sentiment confermato dall'osservatorio dei tour operator. «A livello complessivo – commenta il presidente di Astoi Luca Battifora si registra un incremento della spesa in turismo da parte degli italiani. Sitornainsommaaviaggiareeabeneficiarne sono le nostre città d'arte, ma anche le destinazioni estere. Tra queste ultime spiccano Maldive, Caraibi e Far East. Non è comunquechiarosel'incrementodegli arrivi in queste località sarà in grado di bilanciare la flessione di destinazionistoricheperilturismo invernale italiano, come il Mar Rosso che invece risentono dell'instabilità politica dei Paesi arabi. Quanto alla montagna, le attese erano altissime ma le performance risultano meno esaltanti del previstoacausadellecondizioniclimatiche di dicembre». Della serie: è andata bene, ma con il meteo a favore c'erano tutte le premesse perché andasse ancora meglio. MICROCOSMI LE TRACCE E I SOGGETTI questi primi saldi del 2016 raggiungerà 5,4 miliardi di euro. Cauto ottimismo si respirava ieri in un’altra città del sud che ha puntato sull’anticipo: Palermo. Secondo la locale Confcommercioognifamigliaavràadisposizione 250 euro per gli acquisti scontati, un po’ meno della media nazionale, ma in linea con l’importo dello scorso anno. «In dicembre abbiamo registrato un piccolo segno positivo, un +5 per cento, che fa ben sperare», dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo. I saldi di gennaio sono «un indicatore economico, in grado di dirci se realmente c’è una ripresa e se i siciliani hanno archiviato finalmente anche la paura psicologica che frena consumi e acquisti», continua Di Dio. In Ba- silicata i commercianti, soprattutto del settore moda e abbigliamento, hanno grandi aspettative, e sperano che le vendite scontate possano risollevare il bilancio insoddisfacente dello shopping natalizio, soprattutto in città come Matera dove Capodanno ha fatto registrare il pienone. Grande attesa anche a Milano dove gli sconti iniziano martedì. FedermodaMilanoprevedechele vendite raggiungano 454 milioni dieuro,conunaspesapersonaledi 176 euro e un incremento nel valo- re di oltre il 4% rispetto al 2015. Renato Borghi, presidente di FedermodaMilano e Federazione Moda Italia dice che «i consumatori trovano anche quest’anno un ampio assortimento a prezzi competitivi. Per gli operatori commerciali si tratta soprattutto di dare continuità ai segnali di ripresa avvertiti nelle vendite di Natale tenendo però anche conto che, su alcuni prodotti, la stagione invernale, di fatto, non è ancora iniziata». C.Cas. © RIPRODUZIONE RISERVATA bbiamo passato il Capodanno come rabdomanti al rovescio. Cercando tracce di acqua e neve guardando il cielo malato di inquinamento. Con tanto di danza per la pioggia che la dice lunga sull'involuzione dei processi di civilizzazione che ci aspettano. Lasciata questa costatazione amara, torno allo spirito dei microcosmi, che è pur sempre racconto territoriale del possibile. Come luogo emblematico mi appare la Pianura padana. E lo strano destino di questa area vasta del sistema Paese: terra dell'intreccio nella storia di un modello di sviluppo che ha realizzato la simbiosi tra campagne floride e città ricche, l'evolversi del ciclo capitalistico sino al fordismo e poi il suo scomporsi in distretti di impresa diffusa e molecolare da Torino a Milano sino a Bologna andando poi verso Nord-Est. Il suo nome è volato anche nel cielo della politica come simbolo di autonomia e minaccia di secessione. Oggi, l'area vasta produttiva per eccellenza, vola nel cielo grigio e nebbioso delle rilevazioni da satellite sino a diventare il territorio-sfida dei temi del summit di Parigi Coop21, appena concluso. Ci salverà l'economia leggera. Altro da decrescita e green economy. Con questo termine voglio indicare pratiche ibride tra società ed economia. La leggerezza rimanda al primato della conoscenza sulle altre forme di capitale, al suo legame con la nuova generazione possibile di dispositivi tecnologici e, last but not least, a una società che si interroga su concetti quali limite, sostenibilità, responsabilità sociale ed ambientale. Questa è la sfida, altro dal rinserramento nebbioso e fideistico dell'aspettare la pioggia che tutto cambia perché nulla cambi nel modello di sviluppo. Senza tradizione, agricoltura, narrazione, impresa, e visione politica che vada oltre il dividersi sulle targhe alterne, non c'è futuro. Qui più che altrove, negli ultimi trent'anni, si è giocato un confronto tra un'economia pesante, alleggerita a partire dagli anni 80 da ristrutturazioni, delocalizzazioni, disinvestimenti, ma comunque capace a lungo di determinare l'agenda del Paese ristrutturandosi in un nuovo assemblaggio di potere che tiene assieme i manager delle reti hard e soft, alcuni conglomerati industriali e finanziari e l'informazione che conta, e un'altra economia. Un'economia innervata da reti sociali che partendo dai saperi taciti che nutrivano i distretti industriali e le filiere del made in Italy, è cresciuta sussumendo conoscenza, design e pratiche situate nella biodiversità culturale e produttiva del Paese. La dialettica ha trovato parziale convergenza in un “capitalismo di territorio” a base manifatturiera arricchito da conoscenza, creatività e tecnologa. Qui più che altrove si è dispiegato il confronto tra produzione di massa e il territorio, tra la fabbrica e i distretti. I quali, per tornare alla nebbia in Val Padana di oggi, erano “leggeri” di capitale ma non meno dissipativi di risorse e territorio delle poche grandi fabbriche dell'asse fordista. Per dissolvere la nebbia in Val Padana è l'intero ciclo del produrre, dall'agricoltura intensiva che porta i contadini ad assediare Parmalat che determina il prezzo del latte, alla manifattura della fabbrica e dei capannoni proliferanti lungo l'asse pedemontano che deve farsi economia leggera. Forse mai come oggi, per rendere possibile questa metamorfosi, più che all'economia è alla società che bisogna guardare. Sostengo da tempo che non si dà green economy senza green society. Il fordismo del 900 ci ha educati alla società verticale, con il codice del lavoro salariato a vita per salire e consumare, e alla statualità che produceva welfare e servizi. Il post fordismo del capitali- MODELLI DI SVILUPPO L’area vasta produttiva per eccellenza del Paese è in bilico tra rilancio e declino: serve una risposta politica smo molecolare ha disegnato la società orizzontale ove si era in o out attraverso l'impresa, il lavoro autonomo, le partite Iva, e i servizi si privatizzavano. Viene avanti la società circolare, che non è solo il rapporto con l’economia circolare con cui denominiamo il virtuoso riuso, recupero e riciclaggio de rifiuti, ma conoscenza globale in rete, soprattutto a base urbana. Che può alimentare l'economia leggera applicata a risorse scarse come acqua ed energia, disegnare una mobilità sostenibile, dove sharing è la parola chiave, una logistica per i trasporti di prossimità e reti lunghe sostenibili. Il tutto producendo luoghi e spazi pubblici, altro dai “non luoghi”, dove forme di convivenza, sicurezza e salute diventano beni comuni. Non è il “sol dell'avverir”, può essere definita, con Bauman, la società liquida rispetto alla società solida della grande fabbrica e del capannone, ma qui ci tocca passare. Guardando ai tanti innovatori diffusi che, con forme dei lavori spesso gassosi e liquidi, vi entrano in circolo contaminando il fare agricoltura, impresa e servizi. Con economia leggera non mi riferisco solo a start up e sharing economy, penso ai nuovi artigiani digitali in grado di cambiare il capannone, all'evoluzione dei saperi e delle professioni che possono innervare le neo fabbriche con competenze da periti della green economy, ai ritornanti in agricoltura, con saperi adeguati per l'uso del suolo, e ad un nuovo mutualismo di imprese sociali che includono nella società che viene. Deboli tracce di comportamenti collettivi, basati su conoscenza, reti digitali, formazione continua, in grado di disegnare una pianura padana fatta di storie e relazioni tra smart city e smart land. Nell'anno che viene avanti si terranno le elezioni a Torino, Milano e Bologna, tre aree metropolitane che nel loro cambiare possono diradare la nebbia in Val Padana. Senza una politica con una visione di futuro temo che ci toccherà ancora fare la danza della pioggia. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA