perché le vampate in menopausa? - Ordine dei Farmacisti di Napoli

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perché le vampate in menopausa? - Ordine dei Farmacisti di Napoli
Anno V – Numero 1053
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Progetto “Un
farmaco per Tutti”
2. ORDINE: Assistenza legale
gratuita;
3. Caduceo 2016
4. Convenzioni
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Perché le vampate in
menopausa?
6. Colesterolo alto addio.
con una iniezione.
7. Troppo
fruttosio:
pericoloso come lʼ alcol
per il fegato dei bambini
Prevenzione e Salute
8. «Caramelle» di detersivo
monodose i rischi per i
bambini sono altissimi
9. Donne con occhi e bocca
secchi la causa è la
«malattia invisibile»
Meteo Napoli
Giovedì 16 Febbraio
 Variabile
Minima: 7° C
Massima: 17 °C
Umidità:
Mattina = 60%
Pomeriggio = 70%
Giovedì 16 Febbraio 2017, S. Giuliana
Proverbio di oggi….……..
Femmene ‘e chiesa, diavule ‘e casa.
PERCHÉ LE VAMPATE IN MENOPAUSA?
Il segno più comune della menopausa, cioè della scomparsa del
ciclo mestruale per almeno dodici mesi consecutivi, è la
comparsa delle vampate cioè un’improvvisa sensazione di
caldo intenso al volto, collo e petto, spesso accompagnata da
sudorazione, sia di giorno che di notte.
Pur non colpendo tutte le donne in menopausa, e non
essendone note, per certi versi, le cause esatte, in molti
casi le vampate possono iniziare già qualche anno prima
della menopausa, nei periodi di irregolarità mestruale.
La causa più probabile delle vampate sembra essere una perdita del controllo
della termoregolazione corporea da parte dell’ipotalamo, la ghiandola situata
alla base del cranio, vicina all’ipofisi. Attraverso un meccanismo di feed-back,
l’ipotalamo avverte la fine dell’attività ovarica con la menopausa,
il conseguente calo della produzione di estrogeni, cioè gli ormoni femminili
per eccellenza, e l’azione di stimolo dell’ipofisi che cerca di far ripartire la
produzione follicolare da parte delle ovaie. Tutto questo si traduce in una
sorta di ipereccitazione dell’ipotalamo con perdita di funzione del centro
termoregolatore e questo comporta la genesi delle vampate che sono spesso
associate non solo ad un aumento della sensazione di calore ma anche a
rossore diffuso al volto e al collo, aumento della frequenza del battito
cardiaco, sudorazione talvolta anche profusa e a una grande sensazione di
stanchezza quando la vampata è passata. Durata e frequenza
delle vampate sono sempre molto soggettive nelle donne in menopausa:
mediamente le vampate non durano più di qualche minuto, si possono
presentare da una a più volte al giorno, anche di notte, e alterando così anche
sulla qualità del sonno che in menopausa può già essere difficoltoso. Infine, è
importante sapere che in menopausa le vampate non durano pochi mesi:
secondo uno studio le vampate possono durare mediamente 7 anni e colpire
in modo diverso donne di etnia differente. Infatti, le donne cinesi e
giapponesi sembrano soffrire di vampate per tempi più brevi (4,8-5,4 anni)
donne di colore (10 anni), bianche (6,4 anni) ispaniche (8,9 anni). (Salute)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1053
PREVENZIONE E SALUTE
«CARAMELLE» DI DETERSIVO MONODOSE
I RISCHI PER I BAMBINI SONO ALTISSIMI
Possibili lesioni oculari e ingestione del contenuto, che irrita le mucose. I dati del Centro
Antiveleni di Milano e di un nuovo studio americano. E le aziende sono corse ai ripari
«Niente detersivi monodose ai bambini»: così recita una campagna di
sensibilizzazione lanciata nel 2014 in tutta Europa e sostenuta in Italia,
dal Centro Antiveleni dell’Osp. Niguarda di Milano.
Parliamo delle capsule idrosolubili per lavatrice, ovvero quelle specie di
“caramellone” colorate predosate in commercio ormai da diversi anni.
IL BOOM DI INCIDENTI NEL 2010
«Quando sono state messe sul mercato, nell’agosto 2010, i problemi sono
stati immediati - racconta Franca Davanzo, direttrice del Centro Antiveleni di Milano, cui arrivano
richieste di consulenza da tutta Italia -. In pochi giorni siamo passati da poche a tantissime segnalazioni
di incidenti domestici con detersivi, per la stragrande maggioranza riguardanti bambini sotto i 5 anni.
Le capsule inizialmente erano prodotte con colori scintillanti - rosa intenso, arancione, fucsia e lilla - e
vendute in confezioni trasparenti che mostravano il contenuto.
I BAMBINI LE SCAMBIAVANO PER CARAMELLE e gli incidenti si sono moltiplicati. Di conseguenza
abbiamo avviato uno scambio di informazioni con il Ministero della Salute e le aziende e le cose sono
un po’ cambiate, almeno in Italia. Per quanto riguarda i detersivi in vendita da noi le raccomandazioni
sono state accolte e sono stati anche modificati i colori delle capsule:
 blu, verdino, lilla sbiadito, bianco, nero, azzurro e viola scuro, tonalità meno attrattive per i
bambini
Questi accorgimenti hanno fatto crollare gli incidenti.
SOSTANZE CHE DISIDRATANO I TESSUTI: Al Centro Antiveleni di Milano sono arrivate, dal 2010 al
2016, 2.203 segnalazioni cliniche relativi a incidenti con detersivi monodose per lavatrice, il 90% dei
quali relativi a bambini sotto i 5 anni. Nella maggior parte dei casi si trattava di ingestione (82,7%),
seguita da lesioni oculari (4,6%) e cutanee (0,8%).
«Si tratta di un prodotto molto concentrato, che a contatto con mucose richiama tutta l’acqua dei
tessuti lasciandoli disidratati, con un effetto simil-ustione - spiega la dottoressa Davanzo.
Si tratta però di un danno reversibile: i tessuti tornano allo stato normale in 24-48 ore.
Se però il contatto riguarda gli occhi, i tempi di ripresa si allungano.
Non abbiamo avuto segnalazioni di lesioni permanenti nei bambini, anche grazie al tempestivo
intervento dei genitori, mentre ce ne sono state negli adulti, che hanno sottovalutato l’accaduto e non
lavato immediatamente la parte esposta.
Se il prodotto viene ingerito - come accaduto a moltissimi bambini piccoli - il rischio è che, essendo
schiumogeno, è irritante per le mucose e induce il vomito; se il rigurgito finisce però nelle vie aeree può
causare una polmonite. La gravità del danno dipende comunque dalla quantità di liquido a contatto
con l’organismo, per questo alcuni produttori hanno deciso di dividere la capsula in diverse sezioni».
«LAVARE GLI OCCHI, POI PRONTO SOCCORSO»: «Se il detersivo finisce negli occhi del bambino,
bisogna lavare la parte interessata sotto un filo d’acqua possibilmente tiepida, anche sotto le
palpebre, per una decina di minuti - spiega Paolo Nucci, dir. della clinica oculistica dell’Osp. San
Giuseppe di Milano -. Dopo il lavaggio suddetto, la cosa giusta da fare è andare in Pronto soccorso,
perché in ospedale vengono applicati sulla parte interessata prodotti specifici che bloccano l’attività dei
detergenti. Il rischio che si può correre, se non si interviene correttamente, è legato a congiuntiviti e,
nei casi più gravi, a lesioni della cornea». (salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1053
PREVENZIONE E SALUTE
DONNE CON OCCHI E BOCCA SECCHI
LA CAUSA È LA «MALATTIA INVISIBILE»
La sindrome di Sjögren può rendere difficile mangiare, esporsi alla luce, avere
rapporti sessuali. In Italia non è riconosciuta tra le malattie rare: chi ne soffre non
ha tutele
Nel 2010 Daniela ha cominciato a soffrire di occhi e bocca secchi, un disturbo nato all’improvviso,
apparentemente senza spiegazioni, che è peggiorato fino a
impedirle di mangiare cibi solidi per l’estrema difficoltà a
deglutire. Poi sono arrivati il male alle articolazioni e i dolori
reumatici. E con essi la diagnosi, che ha dato un nome a questa
sequela di strani problemi: sindrome di Sjögren.
Daniela, come spiega l’agenzia Redattore Sociale, è uno dei
12mila italiani a soffrire di questa malattia rara, che colpisce 0,6
individui ogni mille, donne nel 92% dei casi.
A Daniela è andata relativamente bene, perché spesso la
diagnosi arriva dopo decine di consulti a vuoto e pareri medici
discordanti. Anche il trattamento, a causa di conoscenze
scientifiche limitate e dello scarso interesse da parte delle case farmaceutiche, può risultare
estremamente difficile. Per il diritto sanitario italiano, però, si tratta di una malattia cronica, più che
rara: e da questa distinzione discendono molti dei guai di chi deve conviverci.
«Essendo la sindrome inquadrata nell’alveo delle malattie croniche, non si prevede l’obbligo di istituire
dei centri di riferimento che possano diagnosticarla in tempi utili e monitorarla» spiega Lucia Marotta,
psicopedagogista e presidente dell’Associazione nazionale malati sindrome di Sjögren (Animass), da
anni impegnata nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una forma di disabilità dalla quale
è a sua volta colpita, e che in Italia, di fatto, non è quasi riconosciuta come tale.
«Nel 70 % dei casi si tratta di una patologia dagli esiti devastanti:
Malattia Cronica o Rara?
 parliamo di una malattia sistemica, autoimmune,
degenerativa e altamente invalidante, che può aggredire
pancreas, fegato, cuore, stomaco, apparato osseoarticolare e cardiovascolare e può associarsi a
malattie autoimmuni quali tiroidite di Hashimoto, artrite reumatoide, Lupus eritematoso
sistemico o vasculite».
Ai malati di Sjögren viene attualmente riconosciuto il codice d’esenzione 030, «vale a dire - che sono
esenti dal pagamento di pochi esami, come l’emocromo: tutti gli altri vanno pagati, così come le
numerosissime visite pneumologiche e tutte le cure e gli esami che riguardano la parte polmonare».
Per non parlare dei farmaci, la maggior parte dei quali serve a ristabilire almeno il grado minimo di
idratazione delle mucose:
 una pletora di gel e colliri, spesso anche costosi, in assenza dei quali anche la deglutizione o
l’esposizione alla luce divengono dolorosi.
Il sintomo principale della patologia consiste in una secchezza generalizzata
nelle mucose di occhi, bocca e genitali, che col passare del tempo rende
molto difficoltoso avere rapporti sessuali, mangiare ed esporsi alla luce senza indossare gli occhiali
scuri.
(Salute, Corriere)
Sintomo Principale
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Anno IV – Numero 1053
SCIENZA E SALUTE
COLESTEROLO ALTO ADDIO. CON UNA INIEZIONE
L'ingegneria genetica può mettere fine per sempre al colesterolo cattivo e ai
problemi correlati, per adesso solamente nei topi.
In futuro potrebbe bastare una singola iniezione per
dimenticarsi definitivamente del problema
del COLESTEROLO ALTO, e dei disturbi ad esso legati
Alcuni fortunati individui nascono con una particolare mutazione genetica che li rende immuni
all'IPERCOLESTEROLEMIA.
Ora la tecnica di editing genetico CRISPR Cas9 è stata usata per selezionare questa specifica modifica
nel DNA animale: la ricerca dell'azienda farmaceutica AstraZeneca, per ora molto lontana dal poter
essere applicata all'uomo, è descritta in un articolo pubblicato su New Scientist.
GLI ATTUALI RIMEDI. L'LDL, o colesterolo cattivo, aumenta il rischio di infarti, ictus e altri eventi
acuti, che uccidono un quarto delle persone nei Paesi industrializzati.
Per contenere i livelli di LDL si ricorre a statine, farmaci che hanno però alcuni effetti collaterali (come
problemi muscolari e danni al fegato).
TUTELATE. Nel 2005 si scoprì che alcune persone nascono con mutazioni genetiche che impediscono
al fegato di produrre la proteina PCSK9, e che per questo hanno livelli bassi di colesterolo cattivo:
 sono cioè protette dai problemi cardiovascolari correlati al colesterolo.
Quando entra in circolo, la PCSK9 degrada una seconda proteina, che si trova normalmente sulla
superficie dei vasi sanguigni e che è incaricata di rimuovere l'LDL dal sangue.
ANTICORPI. Più alti sono i livelli di PCSK9, quindi, più velocemente viene eliminata la proteina "utile",
più è facile che il colesterolo sia alto. Ma con la PCSK9 fuori uso, i livelli di LDL restano bassi.
Due diverse aziende stanno sperimentando anticorpi capaci di rimuovere questa proteina, e con pochi
effetti collaterali. Questi trattamenti sono però molto costosi e vanno ripetuti spesso (ogni due-quattro
settimane).
SELEZIONE. Usando la tecnica CRISPR è stato ora possibile rimuovere il gene che codifica
l'equivalente della PCSK9 nei topi, in modo permanente, con una singola iniezione e con una maggiore
efficacia rispetto al trattamento con anticorpi.
I RISCHI. Sfruttare le forbici molecolari per alterare il DNA direttamente nell'organismo potrebbe
portare però a mutazioni genetiche indesiderate (off-target) che, in alcuni casi, potrebbero favorire la
proliferazione di "errori" e di cellule cancerose.
Ecco perché per una sperimentazione sull'uomo potrebbero servire ancora almeno 10 anni.
(Salute, Focus)
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Anno IV – Numero 1053
PREVENZIONE E SALUTE
TROPPO FRUTTOSIO:
pericoloso come lʼALCOL per il FEGATO dei BAMBINI
Secondo una ricerca dellʼOspedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il consumo in
eccesso alla dose giornaliera raccomandata accresce il rischio di sviluppare malattie
epatiche gravi
Troppo zucchero rischia di trasformarsi in
"veleno" per il fegato dei bambini.
L'abuso sistematico del fruttosio aggiunto ai
cibi e alle bevande produce stessi effetti
pericolosi simili a quelli provocati dall'alcol:
ogni grammo in eccesso rispetto al
fabbisogno giornaliero (circa 25 grammi)
accresce di una volta e mezza il rischio di
sviluppare malattie epatiche gravi.
E'
quanto
sostengono
i
ricercatori
dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di
Roma che, per la prima volta, hanno
dimostrato i danni del fruttosio sulle cellule
del fegato dei più piccoli.
I risultati dello studio sono stati descritti sulla rivista Journal of Hepatology.
A differenza del glucosio, che può essere utilizzato quasi da ogni cellula del nostro corpo,
 il fruttosio può essere metabolizzato solo dal fegato, perché esso è l'unico organo in cui è
presente il suo trasportatore.
ZUCCHERO PERICOLOSO - La ricerca è stata condotta tra il 2012 e il 2016 su 271 bambini e ragazzi
affetti da fegato grasso.
In un paziente su due sono stati osservati livelli eccessivi di acido urico in circolo.
"Diversi studi hanno provato che l'elevato consumo di zucchero è associato a numerose patologie
sempre più frequenti in età pediatrica come l'obesità, il diabete di tipo II e le malattie cardiovascolari.
Ma poco si sapeva del suo effetto sul tessuto epatico, almeno fino ad oggi", spiega Valerio Nobili,
responsabile di Malattie Epato-metaboliche dell'istituto romano.
L'AZIONE NEGATIVA DELL'ACIDO URICO - "Con la nostra ricerca abbiamo colmato la lacuna. Gli
spuntini dei bambini dovranno essere solo eccezionalmente a base di succhi di frutta o merendine
confezionate e non la regola quotidiana", sottolinea l'esperto.
L'acido urico è uno dei prodotti finali della sintesi del fruttosio nel fegato.
Quando è prodotto in grandi quantità, diventa tossico per l'organismo e concorre allo sviluppo di
diverse malattie che vanno dal fegato grasso alla cirrosi.
"NASCOSTO" NEGLI ALIMENTI - Il fruttosio è uno zucchero naturale presente in diversi alimenti,
soprattutto nella frutta, ma anche nei vegetali e nelle farine utilizzate per pasta, pane e pizza. In una
dieta bilanciata non provoca alcun effetto negativo.
Il nemico dei bambini è il fruttosio aggiunto presente negli sciroppi e nei dolcificanti largamente
utilizzati dall'industria nelle varie preparazioni alimentari (marmellate, bevande, merendine, succhi di
frutta, caramelle).
Basti pensare che una sola lattina di bevanda zuccherata contiene il doppio della quantità giornaliera di
fruttosio indicata per l'età pediatrica (circa 25 g). Una merendina ne contiene mediamente il 45% in
più, mentre una bottiglietta di succo di frutta poco più della metà. (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1053
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE di NAPOLI: CADUCEO D’ORO 2016, MEDAGLIE
DI BENEMERENZA ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO
DI GALENO
Immagini e video dell’evento–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare –
Napoli
Sul sito dell’Ordine, nella Home page, Cliccando sull’icona “Cerimonia
Caduceo d’Oro e Giuramento di Galeno” è possibile visionare tutte le fasi
dell’evento sia in formato immagini che video.
1.Arrivo-2016
2016-2.ArrivoAutorità
2016-2.2 Arrivo
S.E.CardinaleCrescenzioSEPE
2016-3.Teatro
Arrivo Autorità
2016-4.Teatro
Concerto
S.Carlini
2016-5.Inizio
Cerimonia
Caduceo 2016
Autorità
2016-6.Progetto
Un Farmaco per
Tutti
20167.Consegna
Medaglie 65-6050 anni
20168.Delegazione
Giapponese
2016-9.Caduceo
40-25 anni
Giuramento
Galeno
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/videocerimonia-2016
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1053
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il format in modo da avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
PAGINA 8
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Anno IV – Numero 1053
RACCOLTI 35.000 CONFEZIONI di FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della
Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Croce Rossa, Elemosiniere del Santo Padre
– ROMA; Missione dei Padri Camilliani in Benin, Hospital La Croix
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1053
CONVENZIONI:
SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di
apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno
2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle
convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o
servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a
condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente
praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino
professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico).
La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità:
Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli
Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni.
PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article
&layout=edit&id=1493
AZIENDA E SITO
http://tufano.euronics.it/
ACCORDO DI CONVENZIONE
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/CONV
ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf
e-mail: [email protected]
http://www.otofarma.it/
http://www.centroathenanapoli.
it/
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa
rio_Centro_ATHENA.pdf
http://www.centroflegreo.net/
http://www.centrofutura.net/
http://www.centromanzoni.com/
http://www.therapiccenter.it/
http://www.dinastar.it/
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o
rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF
FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf