Anteprima dell`opera

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Anteprima dell`opera
A mia moglie Giovanna,
eroica compagna della mia vita,
e ai nostri cinque figli:
Emanuela, Davide, Simone, Michela e Maura,
che condividono la nostra avventura umana,
e alla nostra figlioletta Pia,
angelo in cielo.
INDICE
PRESENTAZIONE ............................................................... 11
INTRODUZIONE ................................................................. 15
I. LA RELAZIONE DI COPPIA .........................................
A. Aspetti psicologici ..................................................
Nelle sue dinamiche .................................................
La dimensione religiosa ...........................................
La religiosità naturale ...........................................
Il pensiero antico ...................................................
L’Antico Testamento ..............................................
Il Nuovo Testamento ..............................................
Kerigma .................................................................
La scelta dell’altro ...................................................
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B.
Aspetti sociologici e culturali ................................
La secolarizzazione ..................................................
Da patto d’amore .....................................................
Uno sguardo d’insieme ............................................
Coppia in crisi ..........................................................
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II.
LA SESSUALITÀ ALLA LUCE DELLA FEDE .................. 101
Una carne sola ......................................................... 101
La sessualità nel matrimonio ................................... 114
Dal punto di vista dell’ebraismo .......................... 117
Dal punto di vista cristiano .................................. 118
Da un punto di vista d’insieme ............................. 126
III. IL MATRIMONIO CRISTIANO:
REALTÀ DI COPPIA E REALTÀ DI FAMIGLIA .............. 131
La vita di coppia ...................................................... 131
Essere famiglia ......................................................... 142
Aperti alla vita ......................................................... 153
Educare i propri figli ............................................... 157
I primi passi della coppia-genitore .......................... 166
I passi successivi della coppia-genitore ................... 172
CONCLUSIONE .................................................................. 185
La nuova estetica ..................................................... 185
BIBLIOGRAFIA ................................................................... 199
Un itinerario per il cristiano ed anche per quanti
desiderano scoprire, attraverso la relazione uomodonna, nel matrimonio cristiano, quale orizzonte di speranza si dischiude per la coppia, la famiglia, la comunità dei credenti e l’umanità intera nella società attuale.
Diversi spunti interessanti, soprattutto sul versante
della psicologia della relazione di coppia, vengono
offerti dall’autore per la sua esperienza ormai ventennale come consulente matrimoniale presso il nostro consultorio diocesano. Inoltre, l’esperienza personale come
marito e padre, sposato con cinque figli, e come catechista, inserito in un cammino di fede, conferiscono alla
riflessione un caldo tocco di umana e condivisa testimonianza, che può appassionare il lettore portandolo a
rivolgere uno sguardo panoramico sul mercato delle
idee per cogliere l’originale polifonia dell’animo
umano nel nostro mondo contemporaneo. La visione
cristiana, in un misericordioso abbraccio, risulta, infine, come l’unica luce possibile per dare un senso all’uomo di oggi.
Ufficio famiglia della Diocesi di Pozzuoli
RINGRAZIAMENTI
L’autore ringrazia il Prof. Pasquale Giustiniani per i preziosi suggerimenti e l’amico don Luigi Longobardo per l’affettuoso sostegno.
Un ringraziamento anche per l’editore Franco Chirico che
ha creduto in questo lavoro sollecitandone la pubblicazione.
Osvaldo Della Gatta, nato a Napoli nel 1950, esercita dal 1978
come medico ospedaliero specialista in Anestesia e Rianimazione.
Nello stesso anno, ha conseguito il diploma di consulente familiare
presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. È
direttore del Consultorio diocesano “Famiglia nuova” della
Diocesi di Pozzuoli, nel quale opera dal 1982 come consulente
familiare.
www.famiglianuova.retecattolica.org
[email protected]
PRESENTAZIONE
Il luogo dell’amore nasce dall’esigenza di comunicare una
triplice esperienza a quanti avranno la bontà di leggere le
seguenti pagine, spinti dalla curiosità oppure dall’interesse
per una tematica antropologica capace di accomunare tutti,
senza differenze di età o di cultura: l’amore.
La triplice esperienza è stata possibile nella mia vita per il
cammino di fede, per il ventennale esercizio come consulente matrimoniale a contatto con i conflitti di coppia, le crisi di
relazione, le separazioni, ed infine per la realtà coniugale e
familiare personale.
Tutto è arrivato alla mia vita come dono gratuito di Dio
che s’incarna e incontra l’umiltà della creatura perché possa
vivere la comunione tra le persone come frutto del Suo
amore.
Il cammino di fede mi sostiene e mi ha sostenuto negli
anni della maturità, caratterizzati, troppo spesso, forse per un
superficiale desiderio di emancipazione, da un accantonamento delle tematiche esistenziali che incominciano ad affacciarsi nell’età dell’adolescenza.
L’attività consultoriale mi ha posto dinanzi a realtà matrimoniali e familiari in crisi per l’incapacità di entrare in dialogo e di trasmettere l’originale polifonia dei sentimenti racchiusi nel cuore dell’uomo.
Infine, per ultimo, la vita in famiglia, proprio per il fatto
di avere una parola da trasmettermi sull’amore, rappresenta
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Il luogo dell’amore
in tutti i momenti un riferimento sicuro da oltre ventitré anni.
Alle soglie dei cinquant’anni, avverto il desiderio di esprimere gratitudine a mia moglie, ai miei figli, ai miei catechisti
ed ai fratelli della comunità per essere stati miei compagni di
viaggio, sollecitati dai miei peccati all’esercizio della carità.
Ma, soprattutto, sono grato a Dio per essere stato presente
nella mia vita con fedeltà nonostante le mie incapacità.
La Parola di Dio è il riferimento costante per la riflessione esposta in queste pagine.
Le citazioni tratte sia da documenti ecclesiali che da testi
di tanti rappresentanti delle scienze umane sono riportate per
sostenere che tale elaborato è il risultato, non solo, di una
maturazione personale, ma anche di tutta un’umanità alla
ricerca da sempre del senso della vita e del valore dell’esistenza.
Il luogo dell’Amore è un titolo stimolante per considerare
l’amore come qualcosa di realizzabile “hic et nunc” e non
come una chimerica utopia [dal greco ou e topos = non luogo]
destinata a rappresentare la farneticante fantasia di irriducibili romantici sognatori.
Il termine luogo (in ebraico maqom) è una parola chiave
nel linguaggio semita e di una importanza fondamentale in
tutta la rivelazione; designa Dio stesso, il cui nome è impronunziabile. Con tale sostantivo viene indicato Dio stesso, in
quanto il Luogo, l’Essere là.
L’essere è Dio, il luogo è l’essere là di Dio, l’Essere nel
quale noi ci muoviamo, esistiamo, siamo e, quindi, il Luogo
per antonomasia.
L’Amore è, pertanto, possibile soltanto in Dio e in tutte le
Presentazione
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realtà dove Egli si manifesta, specialmente lì dove un uomo e
una donna realizzano la Sua immagine.
Desidero con questo scritto celebrare l’Amore che s’incarna nell’umano, che conosce la condivisione, che non si
scandalizza dei limiti, ma soprattutto sa donarsi, sperando
oltre ogni speranza.
Forse, abbiamo bisogno un po’ tutti di riconciliarci con
l’Amore vero, specchiandoci nell’Assoluto e riflettendone la
luminosa irradiazione su questo opaco mondo di carne, troppo spesso offuscato da cupe e gravose ideologie che hanno
inflazionato tale termine facendone perdere di vista l’originale bellezza.
Tale ambizioso obiettivo si potrà considerare raggiunto
anche se sfiorato soltanto da un’attenta e riflessiva lettura.
INTRODUZIONE
La vita dell’umanità è ancora legata alla relazione uomodonna ed è su questo che desideriamo svolgere la nostra ricerca, ponendoci fin dall’inizio nella luce del mistero di Cristo.
Il nostro intento è quello di offrire spunti di riflessione
perché la famiglia possa ritrovare se stessa e scoprire di quante risorse ed energie disponga.
Proprio a tal fine ci soffermeremo a considerare, per grosse linee, come il rapporto di coppia s’imbatta ogni giorno in
limiti propri di ciascun uomo ed indicheremo come orientarsi nel mare magnum dei falsi profeti correnti e quale ecologia
attuare per favorire la crescita amorosa della diade uomodonna.
La relazione io-tu, considerata nell’ambito amoroso tra un
uomo e una donna, conosce momenti di crescita tali da consentire una vera e propria maturazione del rapporto di coppia,
ma anche momenti di blocco tali da impedirne uno sviluppo
armonico. Appaiono, anzi, proprio in queste fasi negative,
atteggiamenti di totale chiusura dell’uno nei confronti dell’altro, che alterano e limitano la progressiva conoscenza
della coppia, per cui risulta difficile, se non addirittura impossibile, specchiarsi nell’altro.
L’altro appare, in tali circostanze, estraneo all’io, separato
dall’io per cui, nell’analisi proposta in queste pagine, diventa
di aiuto considerare il rapporto tra l’io e l’altro per eccellenza, al totalmente altro, in senso assoluto: Dio.
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Il luogo dell’amore
Il valutare la dimensione religiosa dell’io, ci porterà a
riflettere e a scandagliare i più intimi recessi dell’animo
umano all’unico scopo di conoscerne potenzialità e limiti,
sublimità e caducità proprie dell’essere prima di donarsi.
Guardare al singolo individuo, all’io della coppia, al senso
della sua vita per potere capire attraverso le sue aspirazioni,
ai suoi impulsi, alle sue aspettative, alle sue pulsioni quanto
può proporre all’altro prendendone dal suo e quanto, invece,
è necessario attingerlo direttamente alla fonte dell’amore,
delineerà le caratteristiche della persona prima di imbattersi
nell’altro.
La relazione affettiva s’instaura come momento rivelatore
di tutta un’esplorazione del mondo interiore, divenendo così
un punto avanzato nella vita di un individuo, piuttosto che di
partenza; risulta essere il coronamento di un progredire in
due, dove il dono reciproco di sé non sconvolge la persona,
ma la lascia amplificare e risuonare nell’altro, arricchendone
piuttosto che sminuendone la sensibilità.
Altrimenti, entrano in campo esigenze e tentativi di recuperare, attraverso l’altro, vuoti esistenziali, che esercitano
pesanti condizionamenti, costituendo fardelli insostenibili e
schiaccianti ai fini della creatività dell’incontro, e ne frenano
l’evoluzione.
Allo slogan del nostro tempo, formulato da W. Reich, “la
vita è l’orgasmo”, tenteremo di rispondere non con l’amara
ed umoristica battuta di Woody Allen: “se la vita a due
dipende da un orgasmo, è perché non è rimasto nulla della
vita a due”, ma dedicando alcune pagine alla tematica di eros
e thànatos.
Introduzione
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Inquadreremo la problematica sessuale prima nel cammino dell’umanità, in generale, e, poi, con uno sguardo più particolare e più approfondito nella visione cristiana. Attraverso
testimonianze e servizi giornalistici tenteremo di abbracciare
l’interpretazione corrente sul mercato delle idee del sesso, del
corpo e dell’unione coniugale, per, poi, esaminarli come
mezzi fondamentali per la comunicazione amorosa nella vita
di coppia. Ripenseremo alla sessualità che, impegnando tutte
le risorse della persona, diventa mezzo e non fine della relazione, ma, soprattutto, è linguaggio da scoprire in due per
giungere a donarsi completamente.
L’incontro diventa possibile come esperienza creativa,
come Agape, e la famiglia stessa è ripensata come realtà rivelata sul modello della Santa Famiglia di Nazareth.
Per concludere, infine, lanceremo uno sguardo fiducioso
alla comunità cristiana come all’habitat naturale in questa
generazione in cui lasciare sviluppare e crescere i figli nell’annuncio del Cristo morto e risorto.
La comunità è il luogo d’incontro di famiglie, capaci di
sostenersi, di portare i pesi gli uni degli altri, incoraggiandosi, animandosi dinanzi al mistero del Dio fatto uomo che invita ad occupare, al solo fine di esprimere meglio il servizio da
svolgere nel mondo contemporaneo, l’ultimo posto, l’unico
posto dove è possibile amare senza esigere nulla, nella libertà più totale.