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Venerdì 22 Aprile 2005 Anno II - Numero 35 On line INIZIATIVE Le imprenditrici artigiane raccolgono la sfida della comunicazione Al Meeting organizzato a Riccione da Confartigianato Donne Impresa si è discusso di strategie di comunicazione, lobbying e nuovi modelli di rappresentanza nell’era della globalizzazione e nella galassia elettronica L’invenzione della scrittura nel quarto millennio a. C e lo sbarco dell’uomo sulla luna nel 1969; il pensiero del filosofo Platone e il nuovo scenario del “villaggio globale”. Cosa possono avere in comune eventi e personaggi così distanti nel tempo? Eppure, accostamenti in apparenza così improbabili, hanno trovato una loro ratio nel Meeting organizzato nei giorni scorsi a Riccione da Confartigianato Donne Impresa, dal titolo “La sfida della comunicazione. Comunicare nell’era della globalizzazione e nella galassia elettronica”. Ed è proprio il comunicare, un’azione che nasce con l’uomo, il filo conduttore di interventi caratterizzati da profili e contenuti molto diversi. Dopo un breve saluto del Presidente di Donne Impresa di Confartigianato, Rosa Gentile, ha aperto i lavori il Direttore “Studi e Formazione Quadri” di Confartigianato, Antonio Payar che ha sottolineato come l’incontro sia da considerare come un segnale di continuità nell’ambito delle attività formative in corso. Massimo Baldini, Ordinario di teoria e Tecnica della Comunicazione presso l’Università Luiss “G.Carli”, con un intervento suggestivo, dalla forte impronta accademica, ha tracciato il percorso della storia della comunicazione attraverso la fissazione di tre momenti principali: l’invenzione della scrittura, SOMMARIO CATEGORIE Costituita la categoria dei riparatori di elettrodomestici pag. 3 AREZZO Sostegno all’occupazione per oreficeria e moda pag. 3 MILANO – Congiuntura: Nell’artigianato tiene la produzione e cresce l’occupazione pag. 4 CASERTA I gioielli dell’artigianato in mostra alla Reggia pag. 4 LECCO Lo ‘Sportello Energia’ apre ai Comuni pag. 6 PORDENONE Silvano Pascolo confermato Presidente di Confartigianato pag. 6 LOMELLINA: Parrucchieri ed estetisti “sottocosto” contro l’ abusivismo pag. 7 FIRENZE Un marchio di garanzia per i metalli preziosi pag. 7 BRESCIA Capitale europea dei Maestri delle Calzature pag. 8 l’invenzione della stampa e l’invenzione del telegrafo, radio e TV e la conseguente rivoluzione tecnologica. Tre rivoluzioni, quella chirografica, risalente al quarto millennio a.C., quella guthenberghiana alla metà del quindicesimo secolo, quella elettrica ed elettronica nel ‘900, che, pur presentando distanze temporali assai diverse, hanno prodotto un effetto comune: “far circolare le informazioni a una velocità sempre maggiore e a costi sempre più bassi”. Una conseguenza che Baldini analizza soprattutto considerando le ripercussioni in ambito sociale: l’avvento della scrittura, che per Pla- Roma, 22 aprile 2005 tone avrebbe avuto riflessi negativi sulla memoria e sul vero sapere, e la conseguente operazione della lettura richiedevano, ancora nel Medioevo, un lavoro oneroso e riservato a pochi eletti. Il pubblico di ascoltatori e di lettori diventava più ampio dopo l’invenzione della stampa anche se solo nel ‘900 si registra il coinvolgimento di tutte le classi sociali. Baldini cita anche lo studioso McLuhan che ha teorizzato di come la stampa, utilizzato come strumento propagandistico, abbia fortemente contribuito alla nascita del nazionalismo. In termini di aumento di velocità e progressiva smaterializzazione dei mezzi di comunicazione, la rivoluzione elettrica ed elettronica ha invece generato un senso di appartenenza diffuso ad una sorta di “villaggio globale” in cui il passaggio da testo all’ipertesto fa assurgere a ruolo da protagonista il lettore sull’autore. Un intervento maggiormente incentrato sugli aspetti pratici è stato quello del giornalista televisivo Tito Stagno che, sullo sfondo della proiezione delle immagini dell’uomo che sbarca per la prima volta sulla luna, da lui stesso commentate, ha rivelato alla platea alcuni segreti per un corretto public speaking : chiarezza e sintesi dovranno essere le caratteristiche principali per chi lavora nella comunicazione soprattutto quando, come nel caso del documentarista, la percezione auditiva deve fare i conti con quella visiva. Anche Paolo Mancini, Professore ordinario di Sociologia delle Comunicazioni presso la Facoltà di Scienze Politiche della Università di Perugia, nonchè Direttore del Centro Interuniversitario di Comunicazione Politica della medesima Università, si è concentrato sul cambiamento e sull’evoluzione della comunicazione, ma sotto un’altra prospettiva. Egli si è infatti soffermato sui mutamenti in atto nell’ambito della comunicazione d’impresa in relazione all’attività di lobbying e di rappresentanza. Secondo Mancini sono quattro le aree di innovazione che hanno investito la comunicazione di impresa negli ultimi anni, e di queste l’ultima riveste una particolare importanza: Flessibilità: non c’è più una pianificazione di ruoli e di comportamenti. Il nuovo modello di impresa ha bisogno di continui cambiamenti strategici e contenutistici, sia nella comunicazione interna che esterna, al fine di “rispondere alla variabilità del mercato e al bisogno di IMPRESA ARTIGIANA On Line - Pagina 2 personalizzazione degli oggetti e dei beni prodotti”; Responsabilità sociale: non conta più la mera produzione in serie ma si è di fronte ad un consumatore più consapevole che spesso reclama garanzie nei confronti dell’ambiente esterno all’impresa, quello fisico e quello umano e sociale; Globalizzazione : il prodotto è sempre meno legato ai contesti locali e nazionali. “La sua simbologia – ha spiegato Mancini - dipende da dinamiche e processi di costruzione del senso che hanno sempre meno elementi di settorialità geografica”. Frammentazione degli interessi: sono del tutto cambiati i modelli di rappresentanza e le caratteristiche dei tradizionali centri decisionali. I cleavages , i solchi e gli schieramenti che caratterizzavano le contrapposizioni sociali, linfa vitale per i vecchi partiti di massa, hanno lasciato il posto a quella che Mancini definisce “miriade di micro interessi sociali ed economici sempre meno stabili e difficilmente codificabili secondo precise discriminanti”. I vecchi centri decisionali sono stati sostituiti da un microcosmo di decisori non sempre facilmente identificabili: una pluralità di soggetti, politici e non, che definiscono quella che Robert Dahl chiama “poliarchia”. E’ su quest’ultimo punto che Mancini ha focalizzato la sua attenzione per spiegare la crisi delle tradizionali strutture di rappresentanza degli interessi nel contesto italiano. Nodale è il legame tra la dimensione comunicativa e l’attività di lobbying. Se ‘fare lobby ‘significa esercitare, anche attraverso professionalità specifiche, pressioni sui decisori pubblici, allora, secondo Mancini, lo stesso lobbying consiste in un’attività di comunicazione della quale lo studioso individua quattro punti cardine: l’individuazione di centri decisionali che soddisfino le proprie aspettative; il trasferimento di adeguate conoscenze a decisori spesso ignari delle materie sulle quali sono chiamati a legiferare; il mostrare conoscenze certificate per dimostrare credibilità; la costruzione di una rete duratura di rapporti imperniata sulla fiducia con i decisori pubblici. Una siffatta attività di lobbying risponderebbe perfettamente alle esigenze di una comunicazione di impresa che si confronta costantemente con l’evoluzione dei tradizionali modelli di rappresentanza. di Giuseppe di Napoli IMPRESA ARTIGIANA On Line- Pagina 3 Roma, 22 aprile 2005 CATEGORIE Costituita la categoria dei riparatori di elettrodomestici Il Presidente è Innocenzo Sartor Nei giorni scorsi è stata costituito il Gruppo nazionale di mestiere dei riparatori di elettrodomestici. Con l’obiettivo di offrire rappresentanza e tutela sindacale a tutti gli artigiani associati, e sulla base delle sollecitazioni provenienti in tal senso da numerose Federazioni regionali, il delegato della Presidenza Confederale per il Sistema Categorie, Valdimiro Belvederesi, ha provveduto a convocare il 1° aprile scorso i Rappresentanti regionali dei Riparatori di Elettrodomestici (sia del settore “bruno” che del “bianco”). La rappresentanza di questo mestiere era finora affidata al Consiglio Direttivo nazionale degli Antennisti ed Elettronici, presieduto da Luciano Mattozzi. Il Consiglio Direttivo, nella prima riunione, ha provveduto ad eleggere Presidente nazionale Innocenzo Sartor della Confartigianato di Lecco. Nel corso di una prossima riunione del Gruppo verranno invece nominati i Vice Presidenti, attribuite le dele- ghe e definito un programma delle attività per il 2005 al centro del quale verrà collocata la Proposta di Legge n. 3851, “Disciplina dell’attività di riparazione degli elettrodomestici”, in materia di riconoscimento giuridico della categoria dei riparatori di elettrodomestici. Ma verranno affrontate numerose altre iniziative, in particolare sul tema delle garanzie europee, sui rapporti con le case produttrici e con Cna (assieme alla quale è stato creato, alcuni anni or sono, il CUNRE, cioè il Comitato Unitario di Coordinamento Riparatori di Elettrodomestici). Nelle prossime settimane verrà altresì definito l’ambito o settore di collocazione, a livello organizzativo nazionale nel sistema categorie, del nuovo mestiere: i Riparatori non operano infatti sugli impianti così come definiti dalla Legge n. 46 del 5 marzo 1990, ma sugli apparecchi utilizzatori degli stessi, né è prevista, al termine della riparazione, alcuna dichiarazione di conformità alla regola dell’arte. TERRITORIO Accordo siglato alla presenza del Sottosegretario al Welfare Maria Grazia Sestini Ad Arezzo sostegno all’occupazione per i settori orafo e della moda Il commento della Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo Lucia De Lapi: “Concertazione di alto livello tra istituzioni, imprese e sindacati “Concertazione di altissimo livello tra istituzioni, associazioni datoriali e sindacali”. Questo il commento, ovviamente soddisfatto, della Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo, Lucia De Lapi, all’accordo per il sostegno del comparto oro e moda, che permetterebbe di mantenere inalterato l’organico aziendale evitando così di perdere delle professionalità fondamentali per l’impresa, in attesa di una ripresa dell’attività lavorativa. Passo di assoluta importanza, che si dirige verso il più ampio progetto che mira all’apertura del tavolo di crisi dei due comparti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’intesa, siglata presso la Prefettura di Arezzo, alla presenza del Sottosegretario Sen. Maria Grazia Sestini, prevede importanti misure a sostegno dell’occupazione per le piccole e medie imprese dei settori oro e moda per un ammontare pari a 9.500.000 euro. “Per la prima volta le istituzioni, le associazioni di categoria, i sindacati soprattutto, hanno preso atto dell’importanza che ricoprono nell’economia aretina le nostre aziende. La sigla dell’accordo è una prima azione concreta, che prevede misure immediate in favore della piccola e media impresa – sottolinea Lucia De Lapi”. “Abbiamo raccolto l’invito – prosegue - da parte del Governo a dare attuazione al programma di politica attiva del lavoro, finalizzato alla ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti nelle situazioni di crisi, attraverso percorsi formativi mirati”. Inoltre, parallelamente e a completamento dell’accordo siglato, la Confartigianato chiede di essere inserita nel progetto di Italia Lavoro “Interventi per il recupero di competitività della piccola impresa ai fini della prevenzione della disoccupazione e del sostegno alla occupazione”, per non fermarsi ad una mera strategia di sostegno, ma per impegnarsi in un effettivo rilancio. Roma, 22 aprile 2005 IMPRESA ARTIGIANA On Line - Pagina 4 TERRITORIO Presentati i dati congiunturali del trimestre gennaio-marzo 2005 Artigianato a Milano: tiene la produzione e cresce l’occupazione Ma il ‘made in china’ minaccia anche questo settore Confartigianato propone il microchip anticontraffazioni “A Milano e provincia il settore dell’artigianato, con le sue 93.000 imprese e i suoi 250.000 addetti, si conferma motore trainante dell’economia del territorio. Il fatto poi che, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, l’occupazioni aumenti seppur di poco rispetto al trimestre precedente, è un segnale di come anche i giovani abbiano compreso le opportunità offerte dalle nostre aziende. Un dato ribadito anche dal saldo attivo delle oltre 800 nuove imprese (7.396 le nuove attività - 6.587 quelle trasformate o cessate), riscontrato nel 2004”. Dario Visconti, presidente di APA-Confartigianato di Milano, illustra così, in estrema sintesi, i dati congiunturali relativi al trimestre gennaio-marzo 2005. Dati che in provincia di Milano segnalano, se confrontati con l’ultimo trimestre del 2004, un incremento dell’occupazione dello 0,15% e un arretramento della produzione dell’1,37%. L’indagine Apa-Confartigianato, nel periodo compreso tra gennaio e marzo, nonostante un quadro nazionale di diffusa difficoltà, fa segnare un aumento della produzione rispetto al primo trimestre 2004 nell’alimentare (+1,59%), nell’elettronica (+1,40%) e nel metalmeccanico (+0,89%); in lievissimo calo graficacarta (-0,07%) e legno-mobile (-0,33%); in maggiore difficoltà il tessile (-4,04%). “I dati raccolti - aggiunge Visconti - confermano che il nostro modo d’agire, basato su solide sinergie con Regione, Provincia e Comuni, sta portando a risultati positivi come dimostra la voglia di fare impresa, evidenziata anche in un momento non propriamente positivo e in generale non particolarmente favorevole all’economia nazionale”. Commenti positivi anche da Luigi Vimercati, Asses- sore al Lavoro e allo Sviluppo Economico della Provincia di Milano: “Si conferma la sostanziale stabilità dei livelli produttivi e occupazionali. Certamente non dobbiamo sottovalutare i segnali di generale sofferenza derivante dall’‘aggressività’ della Cina. Se prima erano solo le grandi e medie aziende a patire questo fenomeno, ora anche realtà più piccole, come quelle artigiane, subiscono il ‘made in China’. Oltre a promuovere iniziative di pressione sulle autorità italiane e dell’Unione Europea - prosegue Vimercati - la Provincia continua a lavorare affinché le criticità del momento vengano superate attraverso incentivi organici che rilancino la competitività. In tal senso, particolare rilievo rivestono i provvedimenti mirati alla sinergia tra aziende e università, il potenziamento dei servizi alle imprese e la facilitazione dell’accesso al credito”. E proprio il problema delle contraffazioni è al centro dell’attenzione della Confartigianato che ha effettuato un recente studio nazionale, secondo il quale il 70% della produzione mondiale di falsi arriva da Cina, Corea e Taiwan. Un mercato che ogni anno fa perdere alle aziende italiane 6 miliardi di euro con un evasione dell’IVA pari a 1 miliardo e mezzo di euro. Tra le possibili soluzioni individuate dalla Confartigianato c’è la creazione di un Osservatorio, capace di monitorare il fenomeno, un maggior coinvolgimento, oltre che del Governo e delle Forze dell’Ordine, anche degli enti locali e soprattutto la sperimentazione delle cosiddette “etichette intelligenti”. Si tratta di microchip irriproducibili, capaci di contenere un numero elevato di dati e di attestare, senza alcun dubbio, l’autenticità del prodotto. TERRITORIO I gioielli dell’artigianato in mostra nella Reggia di Caserta Da giugno ad ottobre, una mostra e numerosi eventi per celebrare l’immenso patrimonio culturale, storico ed artistico dell’artigianato dal 1743 al 1940. Confartigianato di Caserta è soggetto capofila e coordinatore dell’iniziativa Mancano soltanto gli ultimi dettagli organizzativi e i primi giorni di giugno aprirà i battenti la mostra “Gio- ielli Regali nel Real Palazzo di Caserta dal 1734 al 1940 – Ori, smalti, coralli e pietre preziose dal XXVIII IMPRESA ARTIGIANA On Line- Pagina 5 al XX secolo” alla quale è collegata una serie di eventi collaterali. L’iniziativa è stata promossa dalla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Architettonici di Caserta - in attuazione della Convenzione per la tutela e la conservazione dei beni e delle attività culturali e per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e tecnico dell’artigianato italiano stipulata tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Confartigianato nel Maggio 2004 - in collaborazione con il Consolato del Principato di Monaco a Napoli e la Confartigianato di Caserta. Obiettivo della mostra, che rimarrà aperta fino al 30 ottobre, è quello di svelare la qualità delle produzioni orafe nei due secoli che vanno dalla dinastia Borbonica a quella dei Savoia. In mostra quindi vi saranno i gioielli realizzati dalle botteghe orafe e dagli artigiani reali insieme con i preziosi manufatti delle fabbriche dei coralli di Torre del Greco. La produzione artigiana trova origine nell’Italia antica e proprio dall’antichità sono stati tratti i valori creativi dell’evento. L’iniziativa nasce infatti dall’esigenza comune di Soprintendenza per i Beni Culturali ed Architettonici di Caserta, Consolato di Monaco a Napoli e Confartigianato Imprese Caserta di riscoprire le tradizioni che hanno reso celebre “Terra di Lavoro” in tutto il mondo. Valorizzare l’immenso patrimonio culturale, artistico e artigiano presente nella provincia è un progetto ambizioso ma che dà ampio respiro alla realtà artigiana. E proprio la realtà artigiana sarà fulcro dell’intero evento. I gioielli in Campania, nonostante siano oggetto di numerosi studi e pubblicazioni, non hanno mai beneficiato finora di specifiche esposizioni. Così, nella Reggia di Caserta, per la prima volta si tenterà l’esperimento partendo da numerosi ritratti di personaggi regali ivi conservati, contraddistinti da abiti sontuosi, preziose gioie e importanti onorificenze. A fianco dei ritratti, di mano di noti artisti, dal Molinaretto a Wicar, da Bonito ad Angelici, da Ranc a De Falco, vi saranno gli oggetti realizzati con i materiali più preziosi, oro, smalti, pietre preziose, corallo e quant’altro provenienti in massima parte da collezioni private. Al termine dell’esposizione le due straordinarie culle conservate nel Palazzo Reale casertano – quella di Vittorio Emanuele III (1900) e quella donata nel 1934 dalla città di Napoli alla casa regnante per la nascita del principe ereditario Vittorio Emanuele. La Mostra, ripercorrendo la tradizione orafa del territorio sarà anche l’occasione per affermare l’identità culturale locale e promuovere la nuova produzione orafa recentemente affermatasi in provincia di Caserta. Da qui nasce il coinvolgimento dinamico delle Istituzioni, degli Enti locali, delle forze sociali ed economiche presenti nel territorio che hanno collaborato alla Roma, 22 aprile 2005 realizzazione della Mostra e AGLI eventi collaterali (convegni, mostre, ecc.). Il programma prevede una cerimonia inaugurale riservata a circa 500 invitati illustri: autorità istituzionali, personaggi dello spettacolo, giornalisti ed addetti al settore. La presentazione delle opere sarà curata direttamente dalla Soprintendenza, che guiderà gli ospiti nel percorso della mostra allestita presso la Reggia di Caserta. Sarà ricreata l’atmosfera dell’epoca borbonica e, durante la serata gli ospiti, potranno assistere ad una serie di iniziative. Tra queste un Concerto di musica, canto e danza ispirato all’opera del poeta Claudel “La mistica delle pietre preziose”. Interpreti d’eccezione saranno Luciana Savignano, icona della danza italiana nel mondo, e Luis Felipe Serrano, il più illustre musicista spagnolo (violoncello). Regista e coordinatrice del concerto è Anna Cuocolo , famosa per la sua continua collaborazione con il regista Zeffirelli. Il tutto sarà contornato da abiti d’epoca e rappresentazioni ottocentesche. E’ previsto inoltre un buffet di gala con pietanze ispirate alle ricette dell’epoca borbonica, allietato da musica classica del Settecento Napoletano Il pubblico potrà poi ammirare “Gioielli d’abito”, sfilata di moda di capi d’abbigliamento e gioielli realizzati in stile ottocentesco e con tessuti di Terra di Lavoro, le sete di S. Leucio. Numerose le iniziative e le mostre collaterali. Animeranno i tre mesi di manifestazione, alcuni convegni sulla storia dai Borbone ai Savoia, sul turismo, sui prodotti tipici, sullo sviluppo sostenibile, sulle forme di credito ai tempi dei Borbone, sulla fa formazione nell’Ottocento, sul settore orafo nell’Ottocento e nell’epoca contemporanea. La Confartigianato di Arezzo ha offerto la propria disponibilità a realizzare nelle stanze della Reggia di Caserta una mostra di gioielli realizzati dai più illustri orafi della Toscana. rande concerto al Real Teatro di Corte. E ancora tra le iniziative in programma: una serata di gala organizzata dal Consolato del Principato di Monaco a Napoli, un Concerto al Teatro di Corte dell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, una mostra ed un concorso fotografico, la Mostra di creazioni provenienti dai quattro poli orafi (Caserta, Vicenza, Arezzo, Valenza) intitolata “La Reggia dei Borbone come crogiolo di culture orafe”, la riscoperta dell’Antico Borgo di Caserta Vecchia. Citiamo di seguito le istituzioni e gli enti che hanno già aderito all’iniziativa che ha ottenuto il patrocinio della Presidenza della Repubblica: Regione Campania - Assessorato Attività Produttive, Provincia di Caserta, Camera di commercio di Caserta, Città di Caserta, Ente Provinciale per il Turismo, Consorzio Orafo ‘Il Tarì’, Confartigianato Nazionale, Confartigianato di Arezzo, Accademia Tiberina, Città di S. Maria a Vico. Roma, 22 aprile 2005 IMPRESA ARTIGIANA On Line - Pagina 6 TERRITORIO A Lecco lo ‘Sportello Energia’ apre ai Comuni Grande interesse per il convegno di Confartigianato Lecco sui temi dell’energia, al quale sono intervenuti sindaci e amministratori del Lecchese, tra cui Lorenzo Bodega del capoluogo, Virginio Colombo di Ello, Marta Casiraghi di Missaglia, Gianmario Macchi di Dervio, Giovanni Baruffini di Rogeno, Lino Artusi di Crandola, Carlo Greppi di Vercurago, il vicesindaco di Ballabio Luigi Pontiggia, consiglieri e assessori dei comuni di Calolziocorte, Costamasnaga, Lierna, Monticello Brianza, Oliveto Lario, Perego, Valmadrera, oltre a una cinquantina di aziende artigiane delle diverse categorie. Con la liberalizzazione del mercato dell’energia, Confartigianato Lecco mette infatti a disposizione anche delle Amministrazioni Comunali il suo “Sportello Energia” con un servizio di consulenza gratuito. Già due Municipi, Ballabio e Lierna, hanno ottenuto assistenza nell’attivazione di contratti di fornitura sul libero mercato per le utenze relative ad acquedotti e depuratori. L’Amministrazione comunale di Ballabio, che già dal 2004 sfrutta gli sconti garantiti dal nuovo accordo commerciale, ha finora risparmiato circa 800 euro per il solo depuratore. Grazie all’intermediazione dello Sportello Energia di Confartigianato, l’anno scorso oltre 100 aziende artigiane lecchesi hanno risparmiato complessivamente oltre 100mila euro, per un consumo totale di 24 milioni di KWh. Nel corso dell’incontro, il responsabile del settore Energia ed Utilities di Confartigianato, Marco Pigni, ha presentato lo stato attuale del processo di liberalizzazione, illustrando i possibili scenari futuri. L’esplosione dei prezzi del petrolio sta suggerendo il ricorso all’utilizzo di nuove forme di generazione, tra cui centrali a carbone e gas metano a bassa emissione di CO2 e centrali autonome di microgenerazione a turbogas che garantiscono il fabbisogno energetico (elettricità e calore) a imprese di medie dimensioni. Tino Colombo, presidente del consorzio Mulitutility Lecco e del consorzio interregionale C.En.P.I., tramite il quale le associazioni di Confartigianato fanno squadra per ottenere le migliori condizioni sul libero mercato, ha sottolineato l’impegno dell’associazione a tutela delle aziende artigiane che pagano l’energia elettrica mediamente il 30% in più rispetto agli altri paesieuropei. Ivan Boffi, funzionario di Enel Energia, attuale fornitore di numerosi artigiani, ha evidenziato come sia strategico per le aziende e per il futuro del pianeta incentivare la produzione di energia mediante fonti rinnovabili, per allentare la dipendenza dal petrolio e permettere uno sviluppo sostenibile che non devasti le risorse naturali del pianeta. Nel dibattito seguito agli interventi sono stati chiariti alcuni interrogativi legati alle modalità operative di approvvigionamento sul libero mercato. Da parte delle Amministrazioni comunali è stato espresso un particolare interesse per le tematiche dell’energia prodotta con fonti rinnovabili: pannelli fotovoltaici, energia eolica e idroelettrica. Il servizio di accompagnamento al mercato libero assicura la massima libertà nel prelievo di energia e nella scelta del fornitore, trasparenza contrattuale, supporto costante dell’associazione e nessun costo per aziende e Comuni. I Comuni interessati a ricevere una consulenza personalizzata gratuita possono contattare lo Sportello Energia di Confartigianato Lecco. TERRITORIO Silvano Pascolo confermato Presidente di Confartigianato Pordenone Il nuovo consiglio direttivo della Confartigianato Pordenone ha eletto all’unanimità Silvano Pascolo presidente dell’associazione per il quadriennio 20052009. Lo affiancheranno in qualità di vicepresidenti Primo Pizioli e Claudio Dorigo, e anche per loro si tratta di una conferma. La prematura scomparsa del segretario generale dell’associazione Maurizio Lucchetta, ricordato con un minuto di silenzio all’inizio dei lavori e nella relazione del presidente, ha mutato quella che per diversi anni era stata una consuetudine, ovvero la fase “pubblica” del rinnovo delle cariche che coincideva con un momento di festa dell’associazione maggiormente rappresentativa dell’artigianato provinciale, che infatti quest’anno non ha avuto luogo. Silvano Pascolo ha quindi ringraziato il consiglio per la fiducia accordata e ha ribadito gli impegni della Confartigianato nel sostenere, valorizzare, difendere e rappresentare «la forza vitale dell’economia di questo territorio composta soprattutto dalle piccole e medie IMPRESA ARTIGIANA On Line- Pagina 7 imprese». Nei giorni scorsi si era provveduto al rinnovo dei Consigli mandamentali dove sono stati eletti i seguenti presidenti: Elio Quas per il mandamento Pordenone; Roma, 22 aprile 2005 Roberto Zuccato per il mandamento di San Vito al Tagliamento; Pierangelo Todesco per il mandamento di Maniaco; Claudio Dorigo per il mandamento di Sacile; Sergio Moruzzi per il mandamento di Spilimbergo TERRITORIO L’arma della qualità contro il lavoro sommerso Iniziativa di Confartigianato Imprese Lomellina: Parrucchieri ed estetisti “sottocosto” per frenare l’abusivismo Tra i tanti guai dell’economia lomellina questo potrebbe sembrare il minore. Eppure a ben guardare anche acconciatori ed estetisti nel loro piccolo sono un numero considerevole. A turbare il sonno di questo esercito di imprenditori e dipendenti non sono i lontani cinesi, ma una concorrenza sleale tutta “made in Italy”. Si tratta infatti di quei parrucchieri abusivi che, usciti da una scuola di specializzazione o, peggio, senza avere nessun titolo in tasca, girano di casa in casa, valigetta alla mano, tagliando i capelli in pochi minuti e ad un prezzo stracciato. Anno dopo anno, cliente dopo cliente, questi abusivi hanno stravolto il mercato, costringendo chi paga tasse, affitti e stipendi a una dura presa di posizione. Dopo aver segnalato alle autorità competenti a più riprese l’ esistenza di questa vera e propria piaga per la categoria, Confartigianato Imprese Lomellina torna alla carica mobilitando un’intera categoria con un’iniziativa che in zona non ha precedenti: per combattere gli abusivi, gli imprenditori “regolari” sono pronti a lavorare sottocosto, offrendo un servizio di “taglio e piega” a soli 10 Euro per gli acconciatori ed un servizio di “Pedicure” a 18 Euro per gli estetisti. L’ iniziativa è stata presentata durante una conferenza stampa tenutasi il 19 aprile presso la sede vigevanese dell’ Associazione. “Non intendiamo farci sopraffare dagli abusivi – ha spiegato la Vice-Presidente del gruppo Benessere, Loredana Coccino – Oltre a un evidente danno per tutta la categoria, l’ abusivismo porta con sé anche rischi non trascurabili per la salute e l’ igiene dei clienti. Chi ci dice che l’ abusivo butti le lamette dopo ogni utilizzo? Che sterilizzi le forbici come prevede la legge? Che usi prodotti professionali e che sia davvero capace di fare il suo lavoro?”. Se nonostante i rischi gli abusivi fanno affari d’oro, per evitare di entrare definitivamente in crisi i professionisti ripagano con la stessa moneta offrendo a basso costo un servizio sicuro e di qualità. “L’ idea – ha aggiunto Carlo Ornati, Segretario Generale di Confartigianato Imprese Lomellina – è quella di invitare tutti i colleghi a offrire taglio e piega a dieci Euro ogni ultimo martedì del mese dalle 16,00 alle 19,00 fino alla fine dell’anno, e per gli estetisti di offrire il servizio pedicure a €. 18 con l’ obiettivo di recuperare la clientela che aveva abbandonato i negozi affidandosi proprio agli abusivi”. Se i cinesi cono un problema globale, questa volta per salvare i posti di lavoro in pericolo basta avere idee chiare e volontà di agire tutti insieme. TERRITORIO A Firenze un marchio di garanzia per i metalli preziosi Confartigianato Imprese Firenze: “Quasi due anni di lavoro per uno strumento unico, utile alla ripresa del settore” “Unico, innovativo, semplice, non oneroso e di aiuto per il consolidamento e la ripresa dell’intero settore dei metalli preziosi messo a dura prova dalla crisi dei consumi degli ultimi anni”. Così Lorenzo Foglia, Presidente degli Argentieri di Confartigianato Imprese Firenze, definisce il Marchio di Garanzia per la produzione ed il commercio dei metalli preziosi presentato da Confartigianato, Camera di Commercio di Firenze, associazioni di categoria del settore orafo fiorentino e associazioni dei consu- Roma, 22 aprile 2005 matori. “Un sistema di autoregolamentazione, volontario e gratuito, che agisce sull’intera filiera di produzione per ridurre al minimo gli errori di titolo durante la lavorazione e garantire prodotti finali conformi alla legge” spiega Paolo Penco, Presidente degli Orafi di Confartigianato che, insieme a Foglia, ha lavorato per quasi due anni alla stesura del disciplinare che regola l’assegnazione del marchio. Una sorta di patente di qualità, affidabilità, correttezza e trasparenza in grado di dare valore aggiunto alla produzione orafa fiorentina e certezze su una qualità IMPRESA ARTIGIANA On Line - Pagina 8 produttiva garantita. Semplici le regole che devono essere rispettate. Imprese di produzione, banchi metalli e fonderie s’impegnano a sottoporre ad analisi periodiche i campioni della loro produzione, così da rendere minimi gli errori di titolo (la parte, in percentuale, di metallo prezioso contenuta nella lega costituente l’oggetto). I venditori dovranno invece informare i consumatori sulle caratteristiche degli articoli (composizione e tecniche di lavorazione) specificando quali tra essi siano prodotti da imprese aderenti al sistema di autoregolamentazione. TERRITORIO Brescia capitale europea dei Maestri delle Calzature Il concorso, promosso da Confartigianato, si terrà il 23 e 24 aprile a Desenzano del Garda La Confartigianato Imprese Unione di Brescia ha indetto, in occasione del meeting europeo dei Maestri delle Calzature e Calzolai, che si terrà a Desenzano del Garda il 23 e 24 aprile 2005, il Concorso Nazionale dei Maestri delle Calzature e Calzolai iscritti alle Camere di Commercio Italiane. Obiettivo del concorso, promosso dalla Confartigianato di Brescia, in collaborazione con Associazione “Calzolai del Bussetto“ e patrocinato da Regione Lombardia e Provincia di Brescia, è dimostrare le capacità professionali dei maestri artigiani, nel realizzare o rifinire calzature, al fine di promuovere tutti i servizi e i prodotti del lavoro del calzolaio. “Nostra intenzione è consolidare ed espandere l’immagine del lavoro dei maestri artigiani della calzature, mostrando il significato concreto di “scarpa fatta a mano” e riparazioni eseguite “a regola d’arte”. La professione di Maestro artigiano della Calzatura, ha riacquistato negli ultimi anni molta importanza e rappresenta un’ottima opportunità di lavoro per molti giovani”, ha spiegato Alberto Guastalla, presidente categoria Maestri delle Calzature di Confartigianato di Brescia. Le calzature in concorso, oltre una sessantina, sono state realizzate da 26 maestri, provenienti da ogni regione d’Italia. La gara è divisa in tre categorie: calzature da uomo fatte a mano, calzature da donna fatte a mano e riparazioni. Ai primi classificati per categoria l’associazione “Calzolai del Bussetto” assegnerà l’iscrizione alla Competizione Europea che si terrà a Wiesbaden nel 2007. La giuria, formata dai delegati esteri del EVS – Sindacato Europeo dei Calzolai, potrà assegnare menzioni per lavorazioni particolari. Ogni partecipante può includere più pezzi ad ogni categoria. Le calzature a concorso saranno esposte, in anteprima, presso la sede di Confartigianato Imprese Unione di Brescia. L’esame e la valutazione dei campioni esposti, avverrà sabato 23 aprile. La premiazione dei vincitori si terrà alle ore 12.00 di domenica 24 aprile, presso il Best Western l’Hotel Oliveto di Desenzano del Garda (Bs), via Lungolago Cesare Battisti. La premiazione sarà preceduta da un incontro sull’andamento del settore. Il meeting e la premiazione sono aperte al pubblico e le calzature saranno in visione fino al pomeriggio, presso il Salone d’Onore dell’albergo. IMPRESA ARTIGIANA On Line – Quotidiano della Confartigianato Imprese Direzione, Redazione e Amministrazione: Roma – Via S. Giovanni in Laterano, 152 Direttore responsabile: Lorenza Manessi Tel. 06-70374411- 402 fax 06-70452293 e-mail [email protected] CONFARTIGIANATO IMPRESE – Via S. Giovanni in Laterano 152 – 00184 Roma – Registrazione Tribunale di Roma n. 342/2004 del 05/08/2004