VETRATE GOTICHE

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VETRATE GOTICHE
LA VETRATA GOTICA Una vetrata è una finestra composta da pezzi di vetro colorato uniti a formare un disegno e montati su intelaiature metalliche. La lavorazione del vetro si sviluppo’ a partire dall’età gotica per rispondere alle esigenze delle grandi cattedrali. C’erano dei maestri vetrai in Francia, Germania, Paesi Bassi e a Venezia. Le vetrate nelle cattedrali europee erano la BIBBIA DEL POPOLO. In Italia, dove permangono ancora i muri perimetrali, gli affreschi svolgevano questa funzione. La SAINTE-­‐CHAPELLE di Parigi (dove si custodisce la reliquia della corona di spine di Gesù) è l’edificio più rappresentativo dell’arte vetraria: si compone di ben 15 enormi vetrate con più di 1000 scene bibliche rappresentate. COME SI REALIZZA UNA VETRATA 1-­‐ CARTONE Della stessa grandezza della vetrata si riporta sul cartone il disegno a cartoncino (prima schizzato) con le sagome dei tasselli in cui la vetrata sarà divisa. Con una carta robusta si realizzano le sagome dei vari tasselli che serviranno per poi tagliare i pezzi di vetro (con un bordo di contorno che sarà sostituito dall’intelaiatura di piombo). 2-­‐ LASTRA DI VETRO Il vetro è composto da 1/3 di sabbia di fiume (SILICE) e da 2/3 di CENERI VEGETALI. La pasta di vetro viene colorata con OSSIDI METALLICI (ferro!rosso, rame!verde, manganese!bruno-­‐nero) o con MINERALI (cobalto!blu). La pasta viene soffiata e poi stesa a formare la lastra. 3-­‐ TAGLIO DEL VETRO Si appoggia la sagoma e si ritaglia la lastra con ferro sottile incandescente (oggi si usa la punta di diamante). 4-­‐ PITTURA DEI TASSELLI DI VETRO I particolari (lineamenti del viso, pieghe del vestito) vengono stesi a pennello con la grisaglia (impasto di polvere di rame o di polvere di vetro bruciata fatta ossidare con vino in vaso di piombo e poi diluito con acqua o aceto+resine). Si stende la patina di grisaglia e poi con uno stilo di legno si graffisce la grisaglia riportando alla luce la trasparenza del vetro sottostante. Alla fine del 1200 si introduce il GIALLO d’ARGENTO: nitrato d’argento miscelato a ocra gialla e resine fino ad ottenere una vernice opaca. Si stendeva all’esterno del vetro. Ad altissime temperature il giallo d’argento viene incorporato alla lastra di vetro assumendo diverse colorazioni (a seconda del colore della lastra sottostante) ! effetto di chiaroscuro. GRISAGLIA graffita e GIALLO D’ARGENTO per gli effetti chiaroscurali 5-­‐ COTTURA A 600° Con la cottura si fissano i colori e viene incorporata la grisaglia alla pasta di vetro. 6-­‐ PIOMBATURA E FISSAGGIO I tasselli raffreddati vengono poi uniti a ricomporre il disegno con barrette di piombo a forma di H. Le barrette vengono saldate una con l’altra. Del mastice liquido sotto i bordi fissa i tasselli, rende stabile ed impermeabile la struttura. Il pannello alla fine viene inserito nel telaio della finestra e fissato con mastice. PIOMBATURA E FISSAGGIO LE VETRATE: LA FEDE NARRATA DALL’ARTE DELLA LUCE Una vetrata, con i suoi colori e smalti, comunica al cuore dell’osservatore una spiritualità più profonda, più di quanto possano fare mille parole! La creazione di un “muro di luce” rappresenta la vittoria dello spirito sulla materia secondo lo spirito dell’uomo medioevale. La vetrata è un’esigenza spirituale che diverrà anche fatto decorativo. La vetrata è il modo in cui l’uomo medioevale percepisce la Rivelazione di Dio: con l’incanto della luce e del colore la Scrittura prende vita e il fedele veniva guidato nella contemplazione. Alle vetrate viene affidato il compito narrativo che nelle chiese romaniche era stato della scul-­‐ tura e della pitture. Ese si dispiegano come grandi pagine colorate del grande libro della storia della Salvezza, raccontando episodi dell’Antico e Nuovo Testamento, le vite dei Santi o episodi di storia della Chiesa. Il Duomo di Milano è un magnifico esempio di questo genere artistico, di cui vanta il primato delle vetrate più grandi del mondo con le tre grandi finestrone absidali. “Impariamo così che la luce portata dalla fede è legata al racconto concreto della vita, al ricordo grato dei benefici di Dio e al compiersi progressivo delle sue promesse. L’architettura gotica l’ha espresso molto bene: nelle grandi Cattedrali la luce arriva dal cielo attraverso le vetrate dove si raffigura la storia sacra. La luce di Dio ci viene attraverso il racconto della sua rivelazione, e così è capace di illuminare il nostro cammino nel tempo, ricordando i benefici divini, mostrando come si compiono le sue promesse.” Papa Francesco Lumen Fidei n°12