chimica organica del selenio
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chimica organica del selenio
CHIMICA ORGANICA DEL SELENIO Il Se appartiene al gruppo 16 della Tavola Periodica. E' stato scoperto nel 1817 da Berzelius. Negli ultimi decenni i composti organici del Se hanno acquistato importanza come reagenti e intermedi nella sintesi organica. O numero atomico massa atomica relativa configurazione elettronica raggio (A)(covalente/van der Waals) Elettronegatività (Pauling/Allred) Lunghezza di legame (A) X-H X-C X-X X-O X=C Energia di legame (kcal mol-1) X-H X-C X-X (1e) X=C pKa H2X (acquoso) 8 15.9994 2s22p4 0.66/1.40 3.44/3.50 0.96 1.43 1.48 1.20 1.48 S Se 16 32.066 3s23p4 1.04/1.85 2.58/2.44 1.34 1.82 2.05 1.60 1.50 110 86 33 191 87 65 63 137 16 7.0 34 78.96 4s23d104p4 1.17/2.00 2.55/2.01 1.46 1.98 2.32 1.61 73 59 44 3.8 O ha carattere hard, S e Se hanno carattere soft. Se forma composti simili a quelli dello S, anche se spesso sono meno stabili. 80Se e 78Se sono presenti in rapporto 2:1 M+ e M+-2 = 2:1 M+ e M+-2 = 1:1 nello spettro di massa con 1 Se con 2 Se SELENOLI SeH liquido incolore; pKa 5.9 (PhSH, pKa 6.5) benzenselenolo Si può preparare da reattivi di Grignard, dal fenilseleno(trietossi)borato, dal fenil(trimetilsilil)seleniuro 1 MgBr SeMgBr Se HCl acq. H2O Se Se NaBH4 Se B(OEt)3 HCl acq. Na+ EtOH SeSiMe3 SeH MeOH Me3SiCl Li Se SeLi THF Se Se SeNa Na THF Gli ioni selenolato si usano come reagenti per introdurre un gruppo PhSe in molecole organiche RX Se R Se R'CO2R Se R + X- + R'CO2 SELENIURI E DISELENIURI Uno dei metodi più diretti per la loro sintesi è l'alchilazione dei sali di metalli alcalini del seleniuro di idrogeno (H2Se) o del diseleniuro di idrogeno (H2Se2) H2Se e H2Se2 si possono generare in situ per riduzione di Se con i riducenti opportuni. Na (o Li) in NH3 liquida Na (o Li) con ultrasuoni Rongalite (HOCH2SO2Na) NaBH4 LiBEt3H (1963) (1988) (1966) (1973) (1978) 2 LiBEt3H metodo migliore: elevata selettività, dà seleniuri non contaminati da diseleniuri (e viceversa) LiBEt3H Se RX Li2Se 2 equiv, THF LiBEt3H RX Li2Se2 1 equiv, THF R Se R R Se Se R Una pratica sintesi alternativa dei diseleniuri simmetrici è la reazione di RLi o RMgBr con Se, seguita da ossidazione del selenolato. Li SeLi Se aria Se Se THF MgBr SeMgBr Se Se Br2 Se sintesi su larga scala Et2O Seleniuri organici non simmetrici si possono ottenere per alchilazione di anioni selenolato, formati in situ per riduzione dei diseleniuri organici Se Se Na Se Se RX 2 THF R seleniuri allilici e benzilici H2C Se CH2 CH CH2 CH CH2 X Se X Se con alogenuri di acile o di aroile si ottengono selenoesteri, utili agenti acilanti in sintesi organica O O Cl 5-10°C + RSeSiMe3 Me3Si N O R O tracce di PhONa 15 min, r.t. SeH O N R Se R CCl4 O N N eccesso R Se 3 con metilselenolato di dimetilalluminio Altri metodi: O toluene Me3Al + Se a ricadere, 2h R Me2AlSeMe O OR' R da 0°C a r.t., 1h SeMe da acidi carbossilici con N-fenilselenoftalimmide (N-PSP) O O R + OH O Bu3P (2 equiv.) N Se R Se CH2Cl2 , da -20° a 25°C O 56-98% ACIDI SELENENICI E DERIVATI Gli acidi organoselenenici e le loro anidridi sono instabili termicamente e si disproporzionano ai corrispondenti diseleniuri ed acidi seleninici (o loro anidridi). La reazione è reversibile e si può usare per prepararli in situ ed usarli direttamente. Se 3 Se OH O Se + Se OH + H2O O O Se 3 O Se Se 2 Se + Se O Se oppure: per riduzione degli acidi seleninici o delle loro anidridi O Se OH [H] Se OH [H] = idrazina, tiolo, H3PO2 I cloruri e bromuri di benzenselenile sono relativamente stabili e si possono preparare per alogenazione diretta del difenildiseleniuro Se PhSeCl e PhSeBr Se Se + X2 2 X prodotti commerciali 4 Altri agenti di fenilselinazione molto usati nella sintesi organica sono l'N-fenilselenosuccinimmide e la N-fenilselenoftalimmide. O Se Se O N Cl + N Se O O O O Se Se N Se N Cl + O O Dagli alogenuri di selenile si possono ottenere i selenocianati, a loro volta usati per la sintesi di seleniuri e selenoesteri RSeX + Me3SiCN RSeCN + Me3SiX KSeCN + RX RSeCN + KX ACIDI SELENINICI E DERIVATI RSeO2H Si usano come reagenti ossidanti versatili e specifici. Sono stabili. si preparano per ossidazione dei diseleniuri O HNO3 Se OH o H2O2 Se ∆ Se O O3 ACIDI SELENONICI E DERIVATI Se O O Se H2O RSeO3H poco stabili termicamente poco utili sinteticamente 5 I COMPOSTI DEL Se COME REAGENTI ELETTROFILI 1. Addizione elettrofila a legami insaturi acidi selenenici, anidridi seleneniche, alogenuri di selenile, selenocianati, selenammidi, ecc., sono ottimi reagenti di selenilazione elettrofila nei confronti dei legani C-C insaturi. l'addizione elettrofila di alogenuri di selenile ai doppi legami procede stereospecificamente (addizione anti). RSeX + C R Se lento C R X- Se X La regiochimica dell'addizione dipende dalle condizioni di reazione. In condizioni di controllo cinetico (CCl4, -20°C), la reazione di PhSeBr con alcheni terminali fornisce prevalentemente adotti anti-Markownikov Dopo 2 giorni a 25°C, gli addotti anti-Markownikov danno esclusivamente gli addotti Markownikov Se + Br Br CCl4 Se -20°C Se CCl4 Br 25°C con alchini interni di solito si ha una miscela dei regioisomeri. Con gli acetati allilici, invece, la reazione ha ottima regioselettività, probabilmente perché l'acetato coordina lo ione seleniranio. Se O O + Cl CHCl3 25°C Se O Cl O I prodotti di addizione sono di solito instabili (termicamente e solvoliticamente). Quando la reazione è condotta in presenza di nucleofili, l'alogenuro viene sostituito, dando prodotti termodinamicamente stabili. Se + Cl CH3CO2K CH3CO2H Se O O 6 Se + Cl CH3CN, H2O Se O CF3CO2H N H altri nucleofili: CF3CO2Ag, AgNO2 Anche gli acidi selenenici, generati in situ, sono usati per l'ossiselenilazione di una varietà di alcheni. I β-idrossiseleniuri si trasformano facilmente nei corrispondenti alcooli allilici, mediante eliminazione sin per trattamento con opportuni reagenti ossidanti. Se O + HO OH O Se HO t-BuOOH Se O O generato in situ eliminazione sin di selenossido O HO la reazione globale fornisce un metodo utile per la sintesi di alcooli allilici dagli alcheni. 2. Ciclofunzionalizzazione L'addizione elettrofila di gruppi fenilselenile ad alcheni che portano un gruppo nucleofilo (gruppi idrossi, carbossi e ammino) procede attraverso una chiusura di anello intramolecolare, dando prodotti ciclizzati in modo stereospecifico (eteri ciclici, lattoni, ammine cicliche). + Se + Se X Se X- Nu Nu Nu Nu = OH, CO2H, NHR, ecc. O esempio: OH + N Se O Se O L'N-PSP è un ottimo agente per la ciclofunzionalizzazione, perché la bassa nucleofilicità dell'anione ftalimmide dà come risultato l'attacco selettivo da parte di questi nucleofili interni agli ioni seleniranio intermedi. Anche il triflato ed il solfato di fenilselenile funzionano da elettrofili efficienti nei confronti dei legami insaturi. 7 I composti selenilati corrispondenti possono essere convertiti in alcheni e alcani, rispettivamente mediante eliminazione sin diselenossidi e deselenilazione riduttiva. O H2O2 HO O SeCl O S + S Se S S O S S O OH O OH O S OH S Ni-Raney OH 3. Sintesi di composti carbonilici α,β-insaturi attraverso composti α-selenocarbonilici Composti carbonilici α,β-insaturi si ottengono dai corrispondenti composti saturi per reazione di composti carbonilici (o loro enolati) con cloruro di selenile, seguita da eliminazione ossidativa degli α-seleno composti carbonilici saturi. O O 1. LDA O 2. O Se O H2O2 O SeX (X = Cl, Br) esempio: O 1. Ph2CuLi 2. O O Se H2O2 SeBr 8 4. Reagenti di Se supportati su polimero o fluorurati Recentemente sono stati sviluppati parecchi reagenti di selenio supportati su polimeri: SeBr = (PS) OMOM SeBr (2000) PS = polymer supported SeCN O O SeBr Se-B(OEt)-3 Na+ SeSO2Ph (1998) (2001) (1999) (2001) esempio: SeBr R R Se H2O2 R O OH O Anche reagenti contenenti catene fluorurate sono stati sviluppati recentemente: F FF FF FF F F FF FF FF F F F F F FF FF FF FF F F FF F F Se (2000) esempio: F 1. LDA 2. F FF FF F F F F F F F SeBr O F F FF FF F F F F F F F H2O2 Se O O 5. Carbonilazione con CO catalizzata da Se Il Se elementare è un ottimo catalizzatore per la carbonilazione di una varietà di nucleofili (ammina, alcooli, acqua e C nucleofili) in presenza di ossigeno, in condizioni blande. Per esempio, si ottengono uree in rese quasi quantitative quando si trattano con CO ammine primarie. O NH2 + CO 30 atm. O2 (4 atm), Se (0.01 % mol) 120°C, 4 h N H N H quantitativo 9 Applicazioni di successo di questi sistemi Se/CO comprendono reazioni sintetiche con una varietà di carbammati, carbonati e composti contenenti S o Se. Possibile meccanismo: Se reagisce con CO in presenza di una base, dando la specie attiva nella carbonilazione (SeCO). Il seleniuro di carbonile si può isolare per trattamentro di sali amminici di acidi selenocarbossilici con acido solforico. L'attacco nucleofilo al C di SeCO porta alla formazione di derivati dell'acido selencarbossilico. L'attacco nucleofilo al C di SeCO porta alla formazione di derivati dell'acido selenocarbossilico. I percorsi meccanicistici comportano diverse possibilità, a seconda della natura dei nucleofili: -attacco nucleofilo diretto di Nu- sui derivati dell'acido selenolcarbossilico. -formazione di isocianati per eliminazione di HSe- da derivati dell'acido selenolcarbossilico, seguita da addizione nucleofila di Nu - formazione di carbammoil diseleniuri per ossidazione ad opera di aria, seguita da attacco da parte di Nu ai diseleniuri. O O base NuNuSeCO Se + CO Nu Nu + Se Nu Se 10