Indagine sul credito al consumo

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Indagine sul credito al consumo
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L’Osservatorio Findomestic
Indagine sul credito
al consumo
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Il vissuto di chi ricorre al credito
e l’atteggiamento di chi non lo ha ancora fatto.
Un confronto con i cittadini stranieri
residenti in Italia.
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Il profilo degli italiani che hanno già provato
Sono la metà del campione quelli che hanno fatto un credito,
hanno almeno un figlio e sono concentrati più al Sud che al Nord.
Circa la metà della popolazione italiana intervistata da 20 a 64 anni ha
al suo attivo almeno un acquisto con pagamento rateale (escluso il
mutuo per la casa). Da queste persone l’Osservatorio Findomestic ha
voluto capire i vantaggi e gli svantaggi di questa loro scelta.
L’altra metà non può ancora raccontare questa esperienza. Da essi, tuttavia, si potranno comprendere meglio i timori e le resistenze che hanno
finora frenato il ricorso al credito al consumo.
Ma prima di tutto, consideriamo in quali fasce di popolazione si è maggiormente diffuso l’acquisto rateale. Gli uomini ne fanno ricorso in misura leggermente maggiore delle donne, ma sono soprattutto le famiglie
con figli a usare di più l’acquisto finanziato (56% contro il 41% di chi non
ha figli). Il ricorso è stimato al 47% nella classe dei più giovani (da 20 a
35 anni), sale al 52% nei consumatori da 36 a 50 anni e si assesta su
un 50% fra coloro che hanno un’età compresa fra 51 e 64 anni. Non
emergono differenze fra chi dispone di una istruzione inferiore o superiore, solo i laureati utilizzano in misura lievemente minore questa opportunità (facendo leva tendenzialmente, anche su un reddito più elevato). È
al variare della latitudine che si registrano comunque le differenze più
sensibili: si passa dal 43% nelle regioni del Nord, al 52% nel Centro, per
raggiungere il 61% al Sud.
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Esperienza dei pagamenti a rate: profilo degli utilizzatori (%)
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Un italiano
su due ha fatto
almeno un
acquisto a rate.
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Dove e come hanno vissuto l’esperienza
Chi lo ha fatto, lo ha fatto soprattutto per l’auto.
Velocità, riservatezza e gentilezza sul punto vendita,
ma anche la serietà della società finanziaria,
sono gli aspetti più importanti per soddisfare chi fa acquisti a rate.
Le esperienze di credito al consumo sono
principalmente legate all’acquisto di
un’auto (40%), cui fanno seguito elettrodomestici bianchi (23%), mobili (21%) elettrodomestici bruni (16%) e informatica
domestica (14%). Decisamente più ridotte
le percentuali per altri beni durevoli come
telefonia e foto-cine (2%). È ben chiaro da
questa classifica, come l’impiego sia principalmente legato al costo del bene da
acquistare e alla necessità di distribuire
superiore a 80.
Lo stesso indice ruota attorno a 60 per le
informazioni disponibili sul punto vendita,
le spiegazioni fornite sulle condizioni del
finanziamento e l’assistenza nella fase di
rimborso. Elementi, tutti questi, che rappresentano quindi una più stimolante area
di migliorabilità, poiché innalzare questi
indici significherà fidelizzare la clientela
verso nuovi acquisti e nuove opportunità di
finanziamento.
nel tempo il picco di spesa.
Che cosa è risultato più soddisfacente e
che cosa meno in queste esperienze con i
finanziamenti sul punto vendita?
Velocità di erogazione, riservatezza nel
trattamento, gentilezza del personale e
serietà della finanziaria sono risultati essere gli aspetti finora vincenti: l’indice di soddisfazione per queste componenti del servizio, misurato su scala da 1 a 100, è stato
Beni acquistati con pagamento rateale (%)
40
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Credito
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2
Auto
Elettr.
bianchi
Mobili
Elettr.
bruni
Informatica
Moto
Elettr.
piccoli
Telefonia
Cine
iPod,
foto ottica lettori mp3,
lettori CD
Soddisfazione verso alcuni aspetti relativi
ai finanziamenti sul punto vendita (%)
Velocità di erogazione
87
Riservatezza
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Gentilezza alla richiesta
del finanziamento
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Serietà della finanziaria
81
Assistenza post finanziamento
Spiegazioni sulle condizioni
L’Osservatorio Findomestic
Info nel PV
sui pagamenti rateali
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1
1
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Sport
Tempo libero
Altro
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Abbigl.
(palestra, (libri, giochi
abbigl., el., CD, DVD)
attrezz.)
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Il punto di vista
di chi non lo ha mai
provato
...solo il 4% dichiara di avere
paura dell’indebitamento e
l’1% di provare disagio o
imbarazzo a chiedere una
rateizzazione.
L’Osservatorio Findomestic
Se da una parte le valutazioni riguardanti esperienze avute possono essere utili
per incrementare la qualità del servizio reso ai clienti, dall’altra parte non è meno
interessante comprendere che cosa ha
finora frenato il ricorso al credito al conMotivi di resistenza ai finanziamenti per chi non ha mai provato (%)
sumo in un’ampia parte della popolazione italiana.
Indagando questo aspetto emerge un quadro fondamentalmente basato su aspetti
60
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razionali e di principio: oltre la metà di colo50
ro che non hanno mai affrontato un acqui40
sto finanziato dichiara semplicemente di
36
non averne mai avuto la necessità. Poco
30
più di 1/3 afferma invece di acquistare
20
solo quando ha i soldi per sostenere la
spesa. Segue un 7% di consumatori che
10
7
4
4
1
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1
1
preferisce tenersi lontano dalle rate, per0
ché giudica i tassi troppo elevati.
Mai sentita Acquisto
Tassi
Paura verso Mai avuto Non me lo
Troppo
Imbarazzo/
Altro
necessità solo se ho
troppo
l’indebita- proposta avrebbero complicato
disagio
Coloro che fanno riferimento ad aspetti
i soldi
alti
mento
concesso
emotivi sono un’esigua minoranza: solo il
4% dichiara di avere paura dell’indebitamento e l’1% di provare disagio o imbarazzo a chiedere una rateizzazione.
Importanza di alcuni aspetti nell’ipotesi di un acquisto a rate (%)
Tuttavia, quando si esplora cosa è veramente importante nell’ipotesi di dover fare
Base: intervistati che non hanno mai acquistato a rate
un acquisto finanziato, riemergono aspetti
che non possono essere considerati puramente razionali. Al primo posto come indiSerietà della finanziaria
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ce di rilevanza troviamo, infatti, la serietà
Riservatezza
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della finanziaria che viene proposta dal
punto vendita, cui fa seguito la riservatezza
Spiegazioni sulle condizioni
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e discrezione con cui si verrà trattati. Due
Assistenza post finanziamento
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elementi, quindi, che esprimono molto
Gentilezza alla richiesta
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chiaramente il bisogno di sentirsi “in mani
del finanziamento
sicure”.
Velocità di erogazione
50
Ma certamente, oltre alla fiducia che va a
Info nel PV
4
toccare gli aspetti di sensibilità del cliente,
sui pagamenti rateali
occorre tranquillizzarlo anche sul piano più
razionale. Per questo al terzo e quarto
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Non ne hanno necessità e preferiscono acquistare
quando hanno i soldi ma, se lo dovessero fare
una prima volta, lo farebbero per l’auto.
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posto nella classifica di importanza si
situano la capacità di fornire spiegazioni
esaurienti sulle condizioni di finanziamento e l’assistenza di cui ci si potrà
avvalere durante tutta la fase di rimborso.
Un cliente potenziale, dunque, che si rivelerà giustamente esigente prima, durante
e dopo il suo primo acquisto finanziato.
Propensione verso una prima esperienza di finanziamento (%)
Base: intervistati che non hanno mai acquistato a rate
Auto
41
8
Mobili
5
Elettrodomestici bruni
4
Elettrodomestici bianchi
3
Informatica
Moto
2
Salute
2
iPod, lettori mp3, lettori CD
Altro
Se si esaminano le intenzioni di coloro
che finora si sono astenuti dal fare un
finanziamento, emerge chiaramente
come sarà probabilmente l’acquisto dell’auto a segnare l’ingresso in questo
mondo, oppure, ma in misura molto inferiore, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
1
8
Nessuna categoria
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Credito
Per quali importi
si ricorre al credito
L’interesse a richiedere
un finanziamento raddoppia
tra i 500 e i 1.000 Euro.
All’aumentare dell’importo per un acquisto, cresce anche la fascia di coloro che
diventano più interessati a richiedere un
finanziamento.
La percentuale dei consumatori “caldi”,
ovvero di coloro che sarebbero fortemente interessati a una proposta di rateizzazione, è solo del 4% a fronte di un esborso di 250 Euro. Sale al 17% per 1.000
Euro di spesa e raggiunge il 49% a livello dei 10.000 Euro. Cresce ancora, ma
meno rapidamente, fino a un massimo
del 58% di consumatori che richiederebbero un finanziamento a fronte di un
acquisto da 30.000 Euro.
Interesse al finanziamento in relazione al prezzo d’acquisto
€ 250 4%
€ 500
17%
€ 5.000
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25%
35%
€ 10.000
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15%
7%
€ 1.000
30%
22%
49%
€ 20.000
55%
€ 30.000
Caldi
8%
58%
Tiepidi
17%
14%
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La concentrazione
più alta di stranieri
in Italia è nel
Nord-Ovest,
dove risiede il 36%
degli immigrati
regolarizzati.
Gli stranieri residenti in Italia
La popolazione straniera regolarmente censita in Italia si attesta ormai attorno ai tre
milioni di unità. Si tratta di una percentuale (circa il 5% della popolazione complessiva) ancora ridotta rispetto a quella di altre nazioni europee, come Germania (9%) e
Francia (6% già prima del 2000) e, tuttavia, costituisce già un insieme non più trascurabile né dal punto di vista economico né da quello sociale e culturale. Le statistiche
ufficiali dicono che il fenomeno è estremamente composito ed eterogeneo a seconda
delle aree: nel Nord-ovest risiede attualmente il 36%, nel Nord-est il 27%, nel Centro
il 25% e nel Sud il 12%.
L’Osservatorio Findomestic di quest’anno ha deciso di iniziare a rivolgere un attento
sguardo a questo universo composito, esplorando gli stessi temi che sono stati trattati per la popolazione italiana.
Siamo consapevoli che il termine “stranieri”, che per semplicità utilizzeremo in queste pagine, sia per molti aspetti impreciso. Il percorso di molte persone giunte in Italia
passa attraverso diverse tappe che possono portare a una regolarizzazione, al raggiungimento di uno status di residente e nel tempo anche all’ottenimento di una cittadinanza; è pertanto difficile “fotografare” un mondo che è in costante movimento.
Così pure l’altro termine di più frequente utilizzo, “extra-comunitari” sarebbe ormai
anacronistico, dato che una parte consistente dei
flussi migratori più recenti, proviene da nazioni
entrate ormai a far parte della UE.
Si è pertanto optato per includere, sotto il termine
“stranieri”, tutti coloro che in Italia dispongono di una fonte di reddito da
lavoro certificata e che provengono da quattro fondamentali direttrici migratorie: Africa e Medio
Oriente (30%), Asia (16%), America
Latina (10%), Est Europa (44%).
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Sono il 5% della popolazione e provengono soprattutto dall’Est Europa.
Stranieri
provenienti
dall’Est Europa
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Il profilo degli stranieri
che hanno già provato
Sono un terzo del campione, sono più istruiti, meno giovani
e si concentrano maggiormente nel Nord Est d’Italia.
Credito
Se circa 1 italiano su 2 ha sperimentato
almeno una volta un acquisto finanziato, lo
stesso dato riferito agli stranieri residenti
nel nostro paese è oggi stimabile in 1 su 3.
Il dato cambia molto a seconda che l’individuo si sia o meno ricongiunto con la famiglia: gli stranieri ancora “soli” hanno fatto
acquisti finanziati nel 26% dei casi, mentre
quelli con familiari in Italia in misura del
40%, un dato che si avvicina a quello degli
italiani.
Rispetto alla zona di provenienza, il
dato è più alto per Africa e Medio
Oriente (38%), cui fa seguito Asia
(34%), America Latina (30%) e Est
Europa (29%). Ma più che l’aspetto etnico è sicuramente importante il tempo
trascorso dall’arrivo in Italia. È naturale,
come si è detto, che il processo di regolarizzazione e stabilizzazione occupi un certo
lasso di tempo, come pure il fatto che, inizialmente, il reddito sia accantonato o
rimesso alle famiglie nel paese d’origine, in
attesa di un ricongiungimento.
Anche la zona di insediamento risulta
discriminante: il ricorso al credito al consumo più elevato è riscontrabile al Nord-Est
(45%) e al Nord-Ovest (35%), mentre è sensibilmente più basso al Centro (26%) e al
Sud (24%), seguendo quindi un andamento
opposto rispetto a quello degli italiani, il cui
ricorso al rateale cresce da Nord verso Sud.
Infine, interessante notare che sono gli stranieri più istruiti quelli che utilizzano di più il
rateale (anche questo in controtendenza
rispetto alla popolazione italiana). Ancora
una volta l’indicatore della scolarizzazione
è espressivo di un’altra variabile, cioè il reddito. Così, se per gli italiani i meno istruiti
corrispondono tendenzialmente ai meno
benestanti e quindi a coloro per cui il ricorso al credito è più frequente, per gli stranieri, presumibilmente, l’istruzione più elevata
è sinonimo di un’occupazione meno precaria e quindi di un miglior requisito da offrire
per richiedere un finanziamento.
Esperienza di pagamento a rate: profilo degli utilizzatori (%)
45
40
35
45
43
40
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Dove e come hanno vissuto l’esperienza gli stranieri
Chi lo ha fatto, lo ha fatto soprattutto per l’arredamento.
Serietà della finanziaria ma anche riservatezza e gentilezza sono gli aspetti più importanti
per soddisfare gli stranieri che acquistano a rate.
soddisfacente per gli stranieri (indice: 56).
Migliori le valutazioni inerenti la
serietà della finanziaria proposta, la
riservatezza e la gentilezza nel trattamento (indici attorno a 70), cui fanno
seguito le informazioni disponibili sul
punto vendita, le spiegazioni sugli
aspetti contrattuali e l’assistenza ricevuta in fase di rimborso (indici di soddisfazione attorno a 60). Una classifica, quindi, simile per gerarchia da
quella espressa dagli italiani, a eccezione della velocità di erogazione, che
per questo target appare un elemento
non prioritario.
Il ricorso agli acquisti finanziati per gli stranieri riguarda principalmente l’arredo domestico (34% per i mobili, 29% per gli elettrodomestici bianchi e 23% per i bruni), ma
riguarda anche cospicuamente auto (31%) e
motoveicoli (18%). Inferiore l’utilizzo per
acquisti di informatica domestica (8%), telefonia (10%) e marginali quelli per altri beni
(foto-cine, iPod e lettori MP3, piccoli elettrodomestici).
Quali elementi sono risultati più graditi e
quali meno nell’esperienza di finanziamento sul punto vendita?
Interessante notare che la velocità di erogazione, che era risultato l’aspetto più
soddisfacente per i consumatori italiani
(indice da 0 a 100: 87), risulta il meno
La velocità
di erogazione
del credito per
gli stranieri
non costituisce
un aspetto
prioritario.
Beni acquistati con pagamento rateale (%)
34
Credito
35
31
29
30
25
23
20
18
15
10
10
8
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3
3
2
2
2
2
1
0
Auto
Elettr.
bianchi
Elettr.
bruni
Moto/ Telefonia Informatica
Motorino
Elettr.
piccoli
Salute
Abbigl.
Cine-foto
iPod,
ottica lettori mp3,
lettori CD
Studio Tempo libero Altro
(libri, giochi
el., CD, DVD)
Soddisfazione verso alcuni aspetti relativi ai finanziamenti sul punto vendita (%)
Base: intervistati che hanno acquistato a rate
Serietà della finanziaria
74
Riservatezza
70
Gentilezza alla richiesta
del finanziamento
69
Spiegazioni sulle condizioni
62
Info nel PV
sui pagamenti rateali
Assistenza post finanziamento
Velocità di erogazione
61
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L’Osservatorio Findomestic
Mobili
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Il punto di vista degli stranieri che non
hanno provato
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Non ne hanno necessità, non lo fanno per principio
e, se lo dovessero fare una prima volta, lo farebbero per l’auto.
Se circa due terzi degli stranieri, a tutt’oggi, non ha ancora sperimentato il credito al consumo, può essere interessante comprendere fino a che punto questo
dipende da una scelta o da possibili
ostacoli.
Si scopre così che il 35% dichiara di non
aver mai sentito finora la necessità di
ricorrere a rateizzazioni (è il 53% fra gli
italiani), mentre il 28% non lo fa per
principio, cioè preferisce acquistare
solo quando ha i soldi (è il 36% fra gli
italiani).
Ma accanto a questi aspetti razionali e
legittimi, emergono con una certa frequenza fattori di impedimento, in buona
parte psicologico: il 25% pensa che il
finanziamento non sarebbe stato loro
concesso, il 21% lo ritiene troppo complicato e il 19% non sapeva come chiederlo. A queste motivazioni se ne aggiungono anche altre: i tassi ritenuti troppo alti
(16%) e la paura dell’indebitamento
(15%), ma anche l’imbarazzo di chiedere
(8%) e lo scoraggiamento alle prime difficoltà (4%).
Motivi di resistenza ai finanziamenti per chi non ha mai provato (%)
35
Mai sentita la necessità
28
Acquisto solo se ho i soldi
25
Non me lo avrebbero concesso
21
Troppo complicato
19
Non sapevo come chiederlo
16
Tassi troppo alti
15
Paura verso l’indebitamento
11
Mai avuto proposta
8
Imbarazzo/Disagio
Ho incontrato difficoltà
e mi sono scoraggiato
Il personale non era in grado
di spiegarmi bene
Altro
4
4
4
Esiste dunque, su questo target, un potenziale, una domanda non ancora intercettata. Essa sarebbe principalmente rivolta
Propensione verso una prima esperienza di finanziamento (%)
Base: intervistati che non hanno mai acquistato a rate
Auto
57
Mobili
22
Moto/motorino
22
Informatica
13
Elettr. bruni
12
Salute
11
Turismo e viaggi
10
Elettr. bianchi
4
Studio
4
Telefonia
3
Abbigliamento
3
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(libri, giochi el., CD, DVD)
70
7
Cine foto ottica
Elettr. piccoli
Tempo libero
2
1
Navigatori satellitari
Sport
1
Altro
Nessuna categoria
Gli stranieri
che farebbero
il primo
finanziamento
per l’auto
2
iPod, mp3, lettori CD
(palestra, abbigliam., attrezz.)
all’acquisto di auto (57%) e moto (22%),
ma anche verso mobili (22%) e informatica domestica (13%). Ma esiste anche un
11% che ne intravede un utilizzo per cure
mediche (p.es. odontoiatriche), opportunità questa che è ipotizzata solo dal 2%
degli italiani.
Che cosa giudicano importante gli stranieri in un acquisto finanziato? La loro classifica non è dissimile da quella degli italiani:
al primo posto la serietà della finanziaria
proposta nel punto vendita, cui fanno
seguito la chiarezza nella spiegazione
delle condizioni contrattuali e la riservatezza nel trattamento.
In pratica, si delinea una situazione in cui
questo target dimostra un’evoluzione
57
1
7
12
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delle esigenze e degli interessi molto simile a quella già registrata nella popolazione italiana (però in un arco di tempo più
lungo), ovvero il passaggio dal finanziamento per acquistare i beni più basilari,
quelli di “cittadinanza”, a un credito al
consumo più allargato, verso tutti quei
beni, meno indispensabili, che possono
tuttavia segnare un miglioramento degli
standard di vita. Naturalmente, questo
potenziale potrà essere pienamente colto
tenendo conto, oltre che di questa similitudine nello sviluppo, di tante significative differenze nelle difficoltà che caratterizzano il punto di partenza culturale e
sociale di questi soggetti.
Importanza di alcuni aspetti relativi ai finanziamenti sul punto vendita (%)
Base: intervistati che non hanno mai acquistato a rate
Serietà della finanziaria
61
Spiegazioni sulle condizioni
61
Riservatezza
58
Velocità di erogazione
51
Gentilezza alla richiesta
del finanziamento
49
Assistenza post finanziamento
49
Info nel PV
sui pagamenti rateali
21
Per quali importi gli stranieri ricorrono al credito
Analogamente a quanto è stato fatto per la popolazione italiana, si può osservare quale
influenza hanno gli aspetti razionali e quelli emotivi, sulla propensione al credito.
Per quanto concerne i primi si è analizzato come varia la percentuale di coloro
che si interesserebbero a un finanziamento, di fronte a un acquisto di importo
crescente.
Per 1.000 Euro di spesa solo il 14% degli stranieri (era il 17% fra gli italiani) si dimostra
“caldo” verso un’ipotesi di credito al consumo.
Questa percentuale sale al 44% (era il 49% fra gli italiani) se la spesa da affrontare
fosse di 10.000 Euro. Giunti a questo livello, tuttavia, la percentuale dei “caldi” si arresta e si riscontra infatti un 43% sia per 20.000 sia per 30.000 Euro. Per i consumatori
italiani, invece, la percentuale dei propensi saliva ulteriormente al crescere dell’importo di spesa: 55% a 20.000 Euro e 58% a 30.000.
Questi dati sembrano indicare che, anche per gli stranieri, la necessità di distribuire il
picco di spesa è un motore che spinge verso l’acquisto finanziato, ma che oltre un certo
livello (10.000 Euro) tale spinta si arresta.
Le ragioni di questo fenomeno sembrano insite in una sorta di meccanismo di autoregolamentazione che, negli stranieri, pare tarato su una maggior prudenza. Lo rivelano
anche alcuni loro atteggiamenti.
Il 52% degli stranieri è convinto che pagare a rate sia un modo intelligente per diluire le spese; il 22% ritiene che aspettare di
avere tutti i soldi per pagare prima di acquistare è considerata un’abitudine superata.
Interesse al finanziamento in relazione al prezzo d’acquisto
6% 4%
€ 500 5%
€ 1.000
12%
14%
€ 5.000
23%
33%
€ 10.000
30%
€ 20.000
43%
€ 30.000
43%
Caldi
24%
44%
Tiepidi
16%
14%
Nell’insieme, pare che il ricorso ai finanziamenti sia visto dagli stranieri residenti in
Italia con favore ma anche con prudenza.
Dunque, lo straniero tende sì a integrarsi
con i consumi più tipici della società italiana, ma pare convinto a procedere con un
suo passo, ben consapevole che il credito
al consumo possa rappresentare un supporto ma non una scorciatoia verso una
migliore qualità della vita.
L’Osservatorio Findomestic
€ 250
Credito
Sono prudenti e considerano il prestito come uno strumento che consente loro
di adeguarsi gradualmente a standard di vita più simili a quelli degli italiani.
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