monselice - Amministrazione trasparente

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monselice - Amministrazione trasparente
Istituto Comprensivo Statale “G. Zanellato”
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P.O.F
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
di MONSELICE
a.s. 2013/ 14
Non c’è nessuno al mondo che
non possa diventare maestro di
un altro in qualche cosa
Baltasar Gracián
ϭ
INDICE
Premessa
PARTE I
Presentazione
•
L’Istituto ed il suo territorio
•
Le scuole
•
Formazione delle classi
•
L’Istituto e la tecnologia
L’Istituto comprensivo in numeri
•
Tipologia plessi
•
Numero alunni
•
Numero docenti
•
Organigramma dell’Istituto
•
Il Centro Territoriale Permanente
•
La tavola riassuntiva del tempo-scuola
•
Orari delle scuole Infanzia/Primaria/Secondaria di 1° grado
•
Ordinamento musicale
Gli Utenti e le risorse
•
Le risorse esterne ed i servizi
•
Gli uffici di segreteria dell’Istituto: orari
PARTE II
Finalità dell’Istituto e stile educativo
•
Il piano dell’offerta formativa
•
Le scelte educative
•
I bisogni educativi fondamentali
•
La mappa dei bisogni formativi emergenti
•
Linee di indirizzo generale
•
I criteri per la realizzazione del POF
Ϯ
PARTE III
Traguardi di competenza per un curriculo dai 3 ai 14 anni
•
Scuola infanzia - I° ciclo Istruzione
PARTE IV
Alunni con bisogni educativi speciali
•
Disagio scolastico
•
Integrazione degli alunni con disabilità
•
Disturbi specifici di apprendimento
•
Protocollo di accoglienza alunni stranieri
PARTE V
Valutazione
Invalsi
PARTE VI
Miglioramento dell’offerta formativa a.s. 2013/14
•
Progetti d’Istituto e di Plesso
•
Progetti extrascuola
PARTE VII
Funzioni Strumentali
Aggiornamento e formazione
Sicurezza
Rapporti scuola-famiglia
Comitato genitori I.C.S. Zanellato
ϯ
Premessa
Nella scuola dell’autonomia, secondo quanto dichiarato dal D.P.R 275/99 all’art.3 comma 1,
il Piano dell’Offerta Formativa
è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa
che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”.
Esso rappresenta lo strumento mediante il quale l’Istituto interpreta i bisogni fondamentali del
territorio in cui opera, presenta le finalità e le attività dell’istituto, comprensive sia delle attività
curricolari previste, sia delle altre iniziative formative che intende realizzare, tiene conto della
domanda di formazione, privilegia la qualità nelle risposte, trova fondamento nella disponibilità
delle risorse umane, strumentali e finanziarie, a disposizione dell’istituto, ha un carattere di
stabilità, pur prestandosi ai necessari cambiamenti: nuove richieste formative, acquisizione di
nuove risorse, mutare del quadro normativo generale.
Il P.O.F., quindi, pur restando coerente con gli obiettivi generali stabiliti a livello nazionale,
riflette le esigenze e le risorse del contesto culturale, sociale ed economico in cui opera, delinea
con chiarezza il progetto educativo e didattico della scuola tenendo conto delle aspettative, dei
problemi del territorio, delle sue potenzialità.
Il P.O.F. viene elaborato da una commissione di docenti sulla base degli indirizzi generali
per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e organizzazione definite dal Consiglio
di Istituto, che tiene conto delle richieste e delle opportunità offerte dal territorio e del contributo
dei genitori attraverso i loro rappresentanti.
ϰ
L’ISTITUTO E IL SUO TERRITORIO
Monselice è una cittadina situata nella
provincia di Padova a 22 Km dal capoluogo,
sul versante meridionale dei Colli Euganei. Si
trova alla confluenza di importanti vie di
comunicazione: la posizione pressoché
baricentrica nel territorio meridionale della
Provincia ha reso da sempre facile l’accesso
alla città, sede del nodo stradale per Padova,
Rovigo, Mantova e il mare Adriatico, di quello
ferroviario tra nord e centro-Italia e la Pianura
Padana, cui si aggiungono il casello
autostradale della Padova-Bologna ed il
canale navigabile Bisatto, che attraversa
l’abitato e raggiunge la Riviera del Brenta.
Una fitta trama di strade comunali e
provinciali (con oltre 110 km di sviluppo)
serve i centri periferici e funge da
collegamento con i comuni vicini. La trama di
strade urbane locali assicura le connessioni
tra il capoluogo, le località minori ed il
territorio rurale.
Per
l’organizzazione
sanitaria
Monselice fa parte dell’Azienda ULSS
17 insieme ad Este, Montagnana e
Conselve,
mentre
il
distretto
scolastico di appartenenza è il n. 52.
Parte del territorio comunale di
Monselice ricade all’interno del Parco
Regionale dei Colli Euganei.
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L’economia
di
Monselice
rispecchia
l’andamento più generale del territorio della
“Bassa Padovana”. La sua duplice vocazione
agricola ed industriale è favorita dalla
collocazione pianeggiante posta sullo snodo
viario citato. L’attività industriale della città è
legata da decenni alla presenza dei due
cementifici, in cui hanno lavorato e lavorano
tutt’oggi centinaia di monselicensi.
ICS ZANELLATO
ϱ
Il Comune di Pernumia è situato a circa 20
Km a sud di Padova al limitare dei Colli
Euganei e la pianura Padana; i suoi confini
sono alla confluenza di importanti vie di
comunicazione e allo svincolo autostradale.
L’etimologia del nome “Pernumia”
trova
spiegazione nelle caratteristiche della sua
posizione,
per
cui
“Pernumium”
significherebbe “castrum valde munitum”,
cioè castello molto fortificato.
Le sue origini sono preromane ed il paese
ebbe grande importanza nel periodo dei
Carraresi.
La storia plurisecolare di Pernumia è tutta
racchiusa nelle sue chiese e nei suoi palazzi:
oltre alla chiesa Arcipretale di Santa Giustina
(patrona del paese), una basilica romana del
V-VI secolo, il Palazzo Rusconi poi Villa
Maldura, l'Oratorio della S.S. Trinità, la casa
del Capitano, gli Oratori e le ville di
campagna.
Il paese, inoltre, ha dato i natali al grande
narratore e commediografo del Rinascimento
Angelo Beolco detto il Ruzante. L'economia di
Pernumia, come quella di Monselice, ha le
stesse caratteristiche dell'
andamento
generale della Bassa Padovana con una
rilevanza, ancora molto forte, delle attività
agricole che, con le attività artigianali,
costituiscono la fonte di reddito.
Per quanto riguarda la sanità, il paese fa
parte dell'Azienda ULSS 17 insieme a
Monselice, Este, Montagnana e Conselve. Il
distretto scolastico di appartenenza è il n. 52.
La realtà territoriale di Pernumia, negli ultimi
anni, ha avuto un notevole incremento di
nuove famiglie grazie allo sviluppo urbanistico
e il paese conta, al 31/12/2008, 3.909
abitanti.
Inoltre, già a partire dagli anni ‘80, si è
verificata una immigrazione costante che ha
portato la presenza di numerose famiglie
straniere nel territorio, provenienti sia dal
Marocco che da Albania e Romania.
Pertanto, sulla popolazione totale, gli
stranieri sono circa 200.
PERNUMIA
ϲ
Arquà Petrarca è un comune di 1.868
abitanti, confinante con il comune di
Monselice, ubicato ai piedi del Monte
Piccolo e del Monte Ventolone,
caratterizzato come borgo ad attrazione
turistica.
Il nome ”Arquà” deriva dal latino
“Arquatum” con riferimento alla sua
posizione in una conca recintata da
colline digradanti verso la pianura, a
forma di arco.
Il primo insediamento è avvenuto presso
il laghetto della Costa, nel quale sono
state rinvenute tracce di un antico
villaggio palafitticolo, ora conservate nel
Museo civico di Este. Successivamente il
territorio fu inserito nella Decima Regione
d’Italia, sotto la giurisdizione dei Romani,
come attestano altri reperti del Museo
Atestino. Al Medioevo risale il castello,
poi distrutto, che ha dato il nome in
seguito al Monte Castello. Nel XIII secolo
prese forma il centro urbano, che divenne
sede di un Podestà e in seguito “vicaria”
del
comune
di
Padova,
come
documentato dalla “Loggia dei vicari”
che si trova nella cosiddetta Piazza alta.
Qui ha sede anche la celebre Casa del
Petrarca, appartenuta all’illustre poeta
toscano che vi ha soggiornato durante gli
ultimi anni di vita. Il restante borgo si
estende lungo le pendici del colle e nella
Piazza bassa, dove si trovano l’antica
Pieve, dedicata a S. Maria Assunta,
attuale Chiesa arcipretale, e la tomba del
Poeta.
L’agricoltura, e in particolare la
coltivazione dell’ulivo e della vite, è
l’attività prevalente, ma anche il turismo è
importante fonte di reddito. Poche sono
le attività artigianali, mentre è rilevante il
pendolarismo lavorativo.
ARQUA’
PETRARCA
ϳ
LE SCUOLE
LEGENDA
A
ZANELLATO
E
BUSSOLIN
I
PARDI
O
S.M. del
CARMINE
B
GUINIZELLI
F
MANIN
L
S. MARIA
GORETTI
P
G. CINI
C
V.EMANUELE
G
BEOLCO
M
CANTELE
Q
VALERI
D
V. CINI
H
N
TORTORINI
R
NACCARI
MILANI
ϴ
Santa Maria Goretti
Giuseppe Cantele
Alvise Tortorini
Santa Maria del Carmine
Don Lorenzo Milani
DESCRIZIONE
• Armadietti con ingresso,
adibito uno spogliatoio
• n. 3 aule che ospitano le
sezioni
• grande
salone
con
spazio per le attività di
intersezione
• salone attrezzato per
l'attività psicomotoria
• sala da pranzo
• sala
per
riposo
pomeridiano
• servizi igienici in ogni
aula.
• Ingresso–salone
con
armadietti spogliatoio per
i bambini, sul quale si
affacciano le due aule
- sala da pranzo- salone
polivalente
• sala
per
il
riposo
pomeridiano
• aula musica e biblioteca
• bagno attrezzato per
disabili
• giardino erboso e piante
ad alto fusto.
• Aule
• cucina
attrezzata
a
norma di legge
(1)
• sala pranzo
• saletta attrezzata per
(1)
attività psicomotoria
• sala
per
il
riposo
(1)
pomeridiano
• ingresso con armadietti
spogliatoio per i bambini
• ascensore
• bagno attrezzato per
disabili.
Via San Bortolo,19
35043 - SAN BORTOLO
Tel.0429 74240
Via Montefiorin, 1
35043 - MONSELICE
Tel. 0429 72737
Via Solario 5
35043 - MONSELICE
Tel. 0429 780161.
Via Carmine, 4
35043 - MONSELICE
Tel. 0429 784070
Via Angelo Beolco,12
35020 - PERNUMIA
Tel.0429 778166
Monselice, Punto L
Monselice, Punto M
Monselice, Punto N
Monselice, Punto O
Pernumia, Punto H
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ingresso ampio con armadietti
spogliatoio
tre aule
laboratorio per ed religiosa e
progetti
sala da pranzo
sala attrezzata con giochi per
attività ludiche e spazio
polifunzionale per attività
psicomotorie
sala per il riposo pomeridiano
servizi igienici in ogni aula più
uno singolo per handicap
aula insegnanti
ampio giardino con giochi e
piante.
• Ingresso - Salone
• n. 3 aule che ospitano le
sezioni
• sala da pranzo
• cucina attrezzata a norma di
legge
• salone polivalente attrezzato
per l'attività psicomotoria e per
riposo pomeridiano
• servizi igienici ai piani.
INDIRIZZO
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S
C
U
O
L
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D
E
L
L’
I
N
F
A
N
Z
I
A
SCUOLE PRIMARIE
Vittorio Emanuele II
Vittorio Cini
Bruno Bussolin
Daniele Manin
• ampio atrio,
• 5 aule
luminose,
• spazio per
attività sportive,
• servizi igienici,
• laboratorio di
Informatica con
LIM,
• palestra,
• mensa,
• all'esterno della
scuola c'è un
ampio spazio
verde lontano da
fonti di
inquinamento
acustico adeguato
per il gioco e le
attività all'aperto.
• 5 aule spaziose
e luminose,
• 1 aula per
attività motoria,
• 1 aula per
l'informatica,
• spazio mensa,
• servizi igienici
ai piani,
• all'esterno della
scuola, bel
giardino alberato
per il gioco e la
ricreazione
all'aperto.
Via C. Calcinara,94
MONSELICE
Tel. 0429 783967
Via San Bortolo, 19
MONSELICE
Tel. 0429 72251
Via S. Damiano, 26
MONSELICE
Tel. 0429 72016
Monselice, Punto D
Monselice, Punto E
Monselice, Punto F
Angelo Beolco
Giorgio Cini
Diego Valeri
Andrea Naccari
• ampio atrio
accogliente,
• aule spaziose
dotate di LIM,
• laboratorio di
lettura e Biblioteca,
• laboratorio di
Scienze,
• laboratorio di Arte,
• laboratorio di
Musica,
• laboratorio di
Informatica in rete,
• aula video,
• sala mensa
• sala polivalente
• complesso
polivalente per
l’attività ludo-psicomotoria,
• cortile.
• Ampio atrio
accogliente,
• 8 aule, di cui due
dotate di LIM,
• 1 aula per attività
di recupero e di
potenziamento,
• 1 aula
multimediale,
• 1 aula polivalente
per attività
motorie e
psicomotorie,
• 1 aula per attività
laboratoriali,
• sala mensa,
• ampio giardino
esterno.
• 5 aule spaziose
per le attività di
classe,
• laboratorio di
lettura e Biblioteca,
• laboratorio di
Scienze e
Tecnologia,
• laboratorio di Arte,
• laboratorio di
Informatica
• aula d’Inglese,
• sala polivalente e
audiovisiva,
• piccoli spazi
attrezzati per attività
individuali e di
gruppo,
• sala mensa,
• giardino esterno.
Via Beolco A., 12
PERNUMIA
Tel 0429 779016
Via Solario, 5
MONSELICE
Tel 0429 75070
Via Del Carmine 4
35043 MONSELICE.
Tel. 0429 72250.
VIa Degli Ulivi, 6
35032 ARQUA’ P.
Tel. 0429 718086
Pernumia, Punto G
Monselice, Punto P
Monselice, Punto Q
DESCRIZIONE
• 10 aule ampie e
luminose,
• connessione
wireless,
• 2 aule LIM,
• laboratorio di
informatica dotato di
10 pc multimediali,
• aula polivalente
attrezzata per attività
motoria,
• attività di
laboratorio,
• piccoli spazi
attrezzati per attività
individuali e piccoli
gruppi,
• ampie zone verdi
adibite alla ricreazione
e al gioco,
• sala mensa.
• 5 aule
luminose,
• 2 LIM,
• 1 aula
polivalente,
• 1 aula
multimediale con
computer in rete,
• 1 spazio
mensa,
• servizi igienici,
• giardino
alberato per il
gioco e la
ricreazione
all'aperto.
• ingresso-salone,
• 9 aule spaziose e
luminose,
• aula di R.C.,
• aula di lingua
straniera,
• laboratorio
multimediale,
• sala insegnanti,
• palestra
regolamentare e
spogliatori
• sala mensa
• servizi igienici ai
piani
• bel giardino
alberato per il gioco
e la ricreazione
all'aperto.
INDIRIZZO
Via Garibaldi, 74
MONSELICE
Tel. 0429 783965
Monselice, Punto C
Arquà P., Punto R
ϭϬ
Giacomo Zanellato
Guido Guinizelli
Lorenzo Pardi
S
C
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O
L
E
DESCRIZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Aula Magna
15 aule didattiche
1 aula attrezzata per disegno tecnico
2 aule attrezzate per attività musicali
1 aula attrezzata per attività artistiche
1 aula attrezzata per le Scienze
sperimentali
2 aule attrezzate per proiezioni video e
diapositive
Laboratorio linguistico/informatico con 25
postazioni allievo e 1 postazione docente
(master) e accesso ad internet
15 aule attrezzate con LIM
Biblioteca alunni
Biblioteca insegnanti
Sala insegnanti
Sala mensa
Palestra attrezzata
Ampia area scoperta
• Aula magna
• 4 aule attrezzate con televisore,
VDR o lettore DVD e computer
multimediale
• Laboratorio linguistico/multimediale
• Laboratorio informatico
• Laboratorio scientifico rinnovato
• Laboratori di creatività e manualità
(forno per ceramica, torchio per
calcografia, ecc.)
• 9 Aule attrezzate con LIM
• Sala mensa
• Palestra
• Area cortilizia attrezzata
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ampio atrio
4 aule didattiche
1 aula per la contemporaneità
1 aula per attività artistiche
1 aula per attività operative
Laboratorio informatico con
collegamento ad Internet
1 aula attrezzata con LIM
Sala insegnanti
Sala mensa
Palestra attrezzata
Ampia area scoperta
S
E
C
O
N
D
A
R
I
E
D
I
I°
MONSELICE
Via Carrubbio, 136
Tel. 0429 73193
INDIRIZZO
MONSELICE
Via Trento e Trieste, 3
Tel. 0429 72582.
PERNUMIA
Via Beolco, 5
tel 0429 779044
Monselice, Punto A
Monselice , Punto B
Pernumia, Punto I
G
R
A
D
O
ϭϭ
FORMAZIONE DELLE CLASSI
1a - FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA DELL'INFANZIA - PROCEDURA
In base alle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la
scuola dell’infanzia
sperimenta
con
e primo ciclo d’istruzione”, la scuola
libertà
la
propria
organizzazione,
formazione dei gruppi, delle sezioni e attività di intersezione
a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della
numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali
delle quali può disporre.
Criteri comuni per la formazione delle sezioni:
•
Numero alunni
•
Equità tra maschi e femmine
•
Eguale percentuale di stranieri
•
Presenza di alunni diversamente abili
Le sezioni verranno formate in base a questi criteri pedagogici e didattici al fine di garantire a tutti
pari opportunità (non si soddisfano quindi richieste dei genitori).
Il tutto lasciando libertà alle insegnanti nella scelta della formazione della sezione con alunni di età
omogenea o eterogenea, in base alla scelta pedagogica della scuola.
Gli alunni anticipatari possono iniziare a frequentare dal mese di settembre se sono autonomi nella
gestione dell’igiene personale con orario antimeridiano compreso il pranzo. Le insegnanti si
riserveranno di valutare con il genitore la frequenza dell’alunno per l’intera giornata scolastica a
partire dal mese di gennaio.
2a - FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA - PROCEDURA
La formazione delle classi prime compete al Dirigente scolastico che si avvale del contributo delle
insegnanti della scuola dell’Infanzia titolari delle sezioni dei bambini di 5 anni, delle insegnanti della
scuola Primaria titolari delle classi quinte nonché di figure con incarichi attinenti (Collaboratore del
dirigente, FS per Handicap e Svantaggio, FS per Disturbi specifici, ecc.).
Prevede le seguenti azioni:
1. presa visione del materiale informativo redatto dalle insegnanti della scuola dell’infanzia sui nuovi
alunni e colloqui con i docenti
2. colloqui con i genitori per l'acquisizione di ulteriori informazioni;
3. determinazione delle fasce di livello e successiva distribuzione degli alunni nelle classi prime
secondo i seguenti criteri:
- eterogenee all’interno, - omogenee fra loro,
(ossia con equilibrio numerico, con equilibrio maschi/femmine, con equilibrio di situazioni di prevista
criticità);
4. definitiva assegnazione degli alunni alle classi.
ϭϮ
3a - FORMAZIONE CLASSI SCUOLA SECONDARIA - PROCEDURA
1^ fase: presa visione del materiale informativo redatto dalle insegnanti della scuola primaria sui
nuovi alunni e delle osservazioni acquisite attraverso i colloqui con i docenti stessi (giugno)
2^ fase: acquisizione delle schede di valutazione, certificato delle competenze, determinazione delle
fasce di livello e successiva distribuzione degli alunni nelle classi 1^ secondo I seguenti criteri:
-
eterogenee all’interno/omogenee fra loro
-
per quanto possibile, stesso numero di alunni in ogni classe 1^
-
numero equilibrato di maschi/femmine
3^ fase: colloqui con i genitori per acquisire ulteriori informazioni (settembre, prima dell’inizio delle
lezioni)
4^ fase: definitiva assegnazione degli alunni alle classi
Prima settimana: ulteriori iniziative d’accoglienza (previste nel P.O.F.).
ϭϯ
L’ISTITUTO E LA TECNOLOGIA
Premesso che la dematerializzazione dei documenti è un concetto ampio che include la
semplificazione dei processi di gestione dei documenti, lo snellire, il razionalizzare e il rendere
trasparenti i flussi di documenti attraverso l’utilizzo di portali di comunicazione, essa dovrebbe
consentire di ridurre i costi di gestione ottenendo maggiore trasparenza e velocità nelle operazioni,
migliorando al contempo l’integrazione.
La circolare MIUR del 3.10.2012, avente per oggetto "Registri on line - Dematerializzazione attività
delle segreterie scolastiche", evidenzia come negli ultimi tempi siano state introdotte diverse
disposizioni che, sostanzialmente, mirano a limitare sempre più l’uso della documentazione cartacea
nella Pubblica Amministrazione. Con il decreto legge n. 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per
la razionalizzazione della spesa pubblica”, convertito dalla legge n. 135/2012, viene dato un ulteriore
impulso a questo processo di dematerializzazione che, in particolare, nel settore della scuola
riguarda:
-
le iscrizioni da effettuare con modalità on-line;
-
la pagella in formato elettronico, che ha la medesima validità legale del
documento cartaceo ed è resa disponibile per le famiglie sul web o
tramite posta elettronica o altra modalità digitale;
-
i registri on line;
-
l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico.
L’anno scolastico appena iniziato rappresenta un periodo di transizione durante il quale le scuole
cercheranno di attivarsi per realizzare al meglio il cambiamento.
Per rendere più efficiente il servizio scolastico, possiamo riconoscere nel nostro Istituto una forte
presenza di mezzi tecnologici a disposizione sia negli Uffici che nelle Scuole.
In ogni plesso dell’Istituto, per sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle
tecnologie informatiche, sono presenti laboratori con computer in rete e molte aule sono dotate di
lavagne LIM. La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) svolge infatti un ruolo chiave per
l’innovazione della didattica: è uno strumento “a misura di scuola” che consente di integrare le
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale
alle diverse discipline. Più in generale, la presenza della Lavagna Digitale consente di introdurre
nella scuola strategie e modalità didattiche innovative, potenzialmente più in sintonia con le forme di
comunicazione adottate oggi dagli studenti nella scuola primaria e secondaria.
La tecnologia digitale incorporata nella LIM consente certamente di per sé di affiancare alla didattica
tradizionale lo sviluppo di metodologie di insegnamento volte a coinvolgere direttamente lo studente
nella costruzione del sapere. Si usano inoltre portatili con collegamenti Skype per l’insegnamento a
distanza, nel caso, per esempio, di alunni ospedalizzati. Si effettuano collegamenti ad Internet per
approfondimenti e ricerche di sviluppo delle conoscenze. Convinti che le nuove tecnologie sono
potenzialmente rivoluzionarie, esse vengono impiegate perché possono rafforzare enormemente i
modelli della quotidiana pratica didattica .
ϭϰ
L’ISTITUTO COMPRENSIVO IN NUMERI
ISTOGRAMMA DISTRIBUZIONE PLESSI SCOLASTICI
8
D.Valeri
7
G.Cini
6
Naccari - Arquà P.
ϱ
Carmine
5 Beolco - Pernumia
ϰ
Tortorini
4
Manin - S.Cosma
ϯ
Cantele
3 Bussolin - S.Bortolo
3
Ϯ
Don L.Milani
2
V.Cini
2
ϭ Santa Maria Goretti
1
V.Emanuele
1
Pardi - Pernumia
Guinizelli
Zanellato
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Popolazione scolastica a.s. 2013-2014: alunni e docenti
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ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO
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CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI
Nato per rispondere alla necessità di assolvere l’obbligo scolastico da parte di alunni dai sedici
ai diciotto anni e per realizzare una politica di accoglienza volta all’integrazione dei cittadini
stranieri extracomunitari, il Centro Territoriale Permanente offre un ampio ventaglio di proposte
formative a un pubblico adulto per consolidare o integrare percorsi formativi interrotti, come
anche per approfondire o acquisire nuovi saperi, in una prospettiva di diritto alla cittadinanza
attiva e di apprendimento continuo, componente ormai essenziale nel contesto della società
contemporanea.
In tal senso il C.T.P. integra e completa le attività dell’Istituto Comprensivo Statale “G.
Zanellato”, finalizzando le sue proposte culturali alla formazione di una “comunità educante” al
servizio dei cittadini, in risposta alle indicazioni ministeriali contenute nell’O.M. 29/7/97 e nelle
sue successive integrazioni (accordo Stato-Regioni del 2 marzo 2000 e direttiva 22/2001 del
MIUR), che si propongono di estendere il diritto allo studio ad un importante settore della
popolazione.
L’esperienza maturata nel corso degli anni e l’attenta analisi dei bisogni formativi esistenti nel
territorio nel quale opera il C.T.P. (distretti scolastici 50, 51 e 52) hanno reso possibile
l’attivazione di diversi corsi. Particolare attenzione è stata posta nell’approntamento di un
sistema di certificazione dei crediti formativi spendibili nel mondo professionale.
1.
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
Il C.T.P. opera su un’ampia area geografica che comprende buona parte della zona meridionale
della provincia di Padova, in particolare i distretti scolastici di Monselice e Montagnana. Per far
fronte ad un così ampio bacino di utenza e per ottimizzare gli interventi, il C.T.P. si struttura in
una rete di scuole, la cui sede di coordinamento è affidata all’Istituto Comprensivo “G.Zanellato”
di Monselice.
Nell’ottica di uno scambio di esperienze e di coordinamento di attività di più ampio respiro, il
C.T.P. è poi membro attivo all’interno della rete provinciale e regionale di questo settore
scolastico.
2.
IL PERSONALE DOCENTE
L’organico è costituito da due insegnanti di materie letterarie, un insegnante di area scientificomatematica, un insegnante di inglese, un insegnante di tecnologia. Tale gruppo opera nelle
diverse sedi del C.T.P., per consentire il conseguimento del diploma di Scuola secondaria di I°
grado e nelle classi di alfabetizzazione, e in risposta alle esigenze dell’utenza svolge attività di
formazione e di progettazione per lo sviluppo e il coordinamento delle diverse attività.
ϭϴ
3.
LE OFFERTE FORMATIVE
Il Centro Territoriale Permanente presenta diverse tipologie di percorsi formativi, disegnati in
modo tale da rispondere nel modo più adeguato possibile alle richieste che emergono dal
territorio.
In particolare sono organizzati i seguenti corsi:
a. Corsi per il conseguimento della licenza media
Sono corsi che hanno la vocazione istituzionale di operare nel settore del recupero della
dispersione scolastica, dato che permettono ai soggetti interessati di riprendere e completare
percorsi formativi interrotti in età giovanile.
Oltre a questa fascia di utenza, in progressiva diminuzione, vi è però una crescente richiesta di
formazione da parte di cittadini stranieri, per i quali il conseguimento di un titolo di studio
riconosciuto dalle istituzioni italiane è un’interessante opportunità per migliorare le condizioni
lavorative e sociali.
Al termine della frequenza del corso annuale, svolto sia in orario serale che pomeridiano, gli
studenti, dopo aver sostenuto e superato l’esame finale, ottengono la licenza di scuola
secondaria di I° grado (ex scuola media).
Particolari facilitazioni alla frequenza vengono accordate in relazione alla situazione di partenza
e ai crediti culturali di ciascun corsista rispetto alle competenze da acquisire; ciò in particolare
per i giovani che, iscritti ad un C.F.P. (Centro di Formazione Professionale), risultino sprovvisti
del Diploma di Licenza Media.
b. Corsi di alfabetizzazione di lingua italiana
Il numero crescente di persone straniere presenti nel territorio fa dell’insegnamento della lingua
italiana un bisogno sempre più avvertito ed urgente.
L’organizzazione dei corsi, articolati in diversi livelli di competenza, è indirizzata a far
conseguire agli studenti una più solida conoscenza della lingua italiana e, nel contempo, si
propone di introdurre i principali elementi della civiltà del nostro paese. Altrettanto valore viene
attribuito alla lingua come veicolo di tradizioni e vissuti personali, in una prospettiva
interculturale in virtù della quale si vuole valorizzare il patrimonio culturale e sociale dello
straniero, per metterlo a disposizione della comunità ospitante.
I corsi sono articolati secondo i livelli definiti dal Quadro comune europeo di riferimento per le
lingue e sono organizzati per moduli di trenta ore; normalmente si svolgono nella fascia tardo
pomeridiana o serale. Si realizzano inoltre corsi della durata di quaranta ore per modulo,
finalizzati al conseguimento della CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera), in
convenzione con l’Università di Siena. La Certificazione CILS è un titolo riconosciuto a livello
europeo.
Inoltre, nella stessa sede, si sostengono gli esami per il conseguimento del PERMESSO DI
SOGGIORNO, rilasciato dalla Prefettura ai sensi dell’Art. 9 –D.L. 25 luglio 1998.
ϭϵ
c. Corsi di informatica
La padronanza o la semplice conoscenza degli strumenti informatici è una delle richieste più
pressanti che proviene dal pubblico adulto, sia perché l’alfabetizzazione informatica rappresenta
un’importante
opportunità
per
migliorare
la
condizione
lavorativa,
sia
perché
la
familiarizzazione con gli strumenti telematici è ormai ritenuta indispensabile per una
partecipazione attiva nella vita della comunità.
Dall’anno scolastico 2001/2002 il C.T.P. si è attivato per ridisegnare l’intero assetto dei corsi al
fine di renderli pienamente compatibili con gli standards di certificazione previsti dalla «patente
europea dell’informatica» (nota anche con la sigla ECDL), un attestato riconosciuto dall’Unione
Europea e ormai sempre più richiesto nel mondo del lavoro. Tutti gli studenti che lo desiderino
possono, al termine del corso, sottoporsi all’esame per ottenere la “patente informatica”.
Per tutti questi corsi viene richiesto il versamento di una quota di partecipazione alla spesa, utile
per l’eventuale ricorso a docenti esterni come anche per la manutenzione e per l’aggiornamento
del parco-macchine e del software. Oltre a questi corsi, ne sono poi organizzati alcuni di livello
superiore, solitamente negoziati con l’utenza che manifesta il desiderio di approfondire le
conoscenze già acquisite (ad esempio, Web publishing e simili).
d. Corsi di lingue straniere
La conoscenza di una lingua straniera è una delle esigenze più avvertite dalla popolazione
adulta che talvolta desidera semplicemente riprendere lo studio di una lingua straniera appresa
sui banchi di scuola, ma spesso affronta ex novo lo studio di una lingua che ritiene utile per il
suo lavoro o verso la quale ha sempre nutrito una particolare curiosità.
Le offerte del C.T.P. sono particolarmente ampie tanto per la varietà delle lingue proposte
(inglese, tedesco, spagnolo e francese), quanto per l’articolata suddivisione dei livelli che, dal
grado dei principianti, giunge sino alla conversazione con insegnanti madrelingua, attività
questa particolarmente apprezzata da chi ha già una conoscenza approfondita della lingua
straniera. Per queste attività viene richiesto il versamento di una quota di iscrizione e il
pagamento di una parte del costo vivo del docente di madrelingua
ϮϬ
TAVOLA RIASSUNTIVA TEMPO SCUOLA
(Infanzia e Primaria )
PLESSO
CLASSI
ORE
SETTIMANALI
ORARIO
ANTIMERID.
ORARIO
RIENTRI
GIORNO
RIENTRO
NOTE
SCUOLE
DELL’INFANZIA
S.M.GORETTI
TORTORINI
S.M. DEL
CARMINE
G.CANTELE
D.L.MILANI
Tutte le
sezioni
40
8.00 – 16.00
----------
-----------
da lun a ven
SCUOLA
1-2-3-4-5APRIMARIA
5B
V.EMANUELE II
28
+ 2 mensa
8,00 – 13,00
14,00 –
15,30
lun - merc
da lun a ven
SCUOLA
PRIMARIA
VITTORIO CINI
1-2-3-4-5
28
+ 2 mensa
8.00 – 13.00
14.00 –
15,30
lun – merc
da lun a ven
SCUOLA
PRIMARIA
GIORGIO CINI
1A-1B-2A2B-3A-3B4A-4B-5A5B
40
8,10 – 16,10
--------
lun-martmerc-giovven
da lun a ven
SCUOLA
PRIMARIA
B.BUSSOLIN
S.BORTOLO
1-2-3-4-5
28
+ 2 mensa
8.00 – 13.00
14.00 –
15,30
lun - merc
da lun a ven
+ 3 rientri
facoltativi
8.00 – 12,50
13,50 –
15,45
lun –merc
da lun a ven
+ 3 rientri
facoltativi
14.00- 15,55 lun - merc
da lun a ven
SCUOLA
PRIMARIA
D.MANIN
S.COSMA
1-2–3
28
+ 2 mensa
pluriclasse
4–5
SCUOLA
PRIMARIA
D.VALERI
1 - 2 -3A3B-4A-4B5A-5B
28+2 mensa
8,10 – 13.00
SCUOLA
PRIMARIA
A.BEOLCO
PERNUMIA
1A -1B-2A3A-3B-4A 5A-5B
28
+ 2 mensa
8.00 – 13.00
SCUOLA
PRIMARIA
A. NACCARI
ARQUA’ P.
1-2-3-4-5
28 + 2 mensa
8.00 – 12,50
14.00 –
15,30
lun - merc
da lun a ven
13.50– 15,45 lun - merc
da lun a ven
+ 3 rientri facoltativi
Ϯϭ
TAVOLA RIASSUNTIVA TEMPO SCUOLA
(Secondaria di primo grado)
SCUOLA
1A-1C-1DSECONDARIA
1E
DI 1° GRADO 2A-2C-2D“ZANELLATO”
2E
3A-3C-3D3E
SCUOLA
SECONDARIA
DI 1° GRADO
“GUINIZELLI”
Gli alunni che studiano
uno strumento rientrano
2/3 ore pomeridiane per
solfeggio e lezioni
individuali concordate dal
lunedì al venerdì.
Termine massimo lezioni
pomeridiane ore 18,30
30
8.00 - 13.00
da lun a sab
1B-2B-3B
36+3 mensa
8.00 – 13.00
TN
30
8.00 – 13.00
----------
----------
da lun a sab
36 + 2 mensa
8.00 – 13.00
13.00 - 13.45
(mensa)
lun-giov.
da lun a sab
lun.-mart
da lun a sab
13.00-13.50 mart.-giov- da lun a sab
(mensa)
ven.
13.50 - 15.30
1A-2A-2B3A
TP
1C
13.45 - 16.35
TP
2C
36 + 2 mensa
8.00 – 13.00
13.00 - 13.45
(mensa)
13.45 - 16.35
TP
3C
36 + 2 mensa
8.00 – 13.00
13.00 - 13.45 mart.-giov.
(mensa)
da lun a sab
13.45 - 16.35
TP
3D
36 + 3 mensa
8.00 – 13.00
13.00 - 13.45 lun.-mart.(mensa)
giov.
da lun a ven
13.45 - 16.35
SCUOLA
SECONDARIA
DI 1° GRADO
“PARDI”
PERNUMIA
1A - 2A 2B – 3A
30
8.00 - 13.00
----------
-----------
da lun a sab
ϮϮ
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “G. ZANELLATO”
TEMPO SCUOLA
TEMPO NORMALE
ORARIO SETTIMANALE
CORSI
30 h settimanali. Le lezioni si svolgono al mattino Corsi A, E
dalle ore 8.00 alle ore 13.00
TEMPO PROLUNGATO
Corso B
36 h settimanali + 3 h mensa.
Le lezioni si svolgono al mattino dalle ore 8.00
alle ore 13.00. Nei pomeriggi di rientro (martedì,
giovedì
e
venerdì)
all’acquisizione
relativamente
le
del
ad
ore
sono
metodo
di
dedicate
studio
italiano/storia/geografia
e
matematica/scienze, sotto la guida dei docenti di
queste discipline, e allo svolgimento dei compiti
assegnati al mattino.
ORDINAMENTO MUSICALE
Corsi C e D 32/33 h settimanali.
Il corso è caratterizzato da 30 ore curricolari al
mattino più ore di strumento pomeridiane così
strutturate: un’ora di strumento e un’ora di teoria
e solfeggio per la classe prima; due ore di teoria
e strumento, cui si aggiunge un’ora di attività
orchestrale la settimana, per un totale di 33 ore,
per le classi seconde e terze.
-
Sono attive le seguenti classi di strumento:
chitarra, flauto, pianoforte, violino .
-
Possono iscriversi al corso tutti gli studenti
provenienti
dalle
Scuole
Primarie
di
Monselice e dei comuni limitrofi.
-
Per
accedere
al
corso
è
necessario
sostenere una prova attitudinale rivolta alla
scelta dello strumento. Non è richiesta
alcuna conoscenza preventiva della musica.
Ϯϯ
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “G.GUINIZELLI”
TEMPO SCUOLA
ORARIO SETTIMANALE
TEMPO NORMALE
CORSI
30 h settimanali. Le lezioni si svolgono al mattino Corso
dalle ore 8.00 alle ore 13.00
A
i
A
e
1^B
I modelli attuati sono due:
Mod.
1
di
comprensive
37
del
settimanali, Corso C
ore
tempo
mensa:
la
mattina dalle 8.00 alle 13.00 e due
pomeriggi dalle 13.45 alle 16.35. Le
attività
svolte
durante
i
pomeridiani
sono
carattere
laboratoriale:
rientri
prevalentemente
scientifico-tecnologici’
linguistico-espressivi’,
potenziamento
due
‘laboratori
e
di
a
‘laboratori
recupero
disciplinare
e
e
di
svolgimento dei compiti assegnati per
3^ D
casa.
Mod. 2 (settimana corta con sabato
libero) di 36 ore settimanali, comprensive
del tempo-mensa: la mattina dalle 8.00
alle 13.00 e tre pomeriggi dalle 13.45 alle
16.35. Attività: due rientri hanno carattere
prevalentemente
laboratoriale,
come
sopra descritto, mentre il terzo prevede lo
svolgimento di attività curricolari.
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “L. PARDI”
TEMPO SCUOLA
TEMPO NORMALE
ORARIO SETTIMANALE
30 h settimanali. Le lezioni si svolgono al mattino Corso
dalle ore 8.00 alle ore 13.00
CORSI
classe 2^B
Ϯϰ
NAMENTO MUSICALE
ORDINAMENTO MUSICALE
ORDINAMENTO
MUSICALE
ORDINAMENTO MUSICALE
Le sezioni ad Ordinamento musicale della scuola
secondaria di I° grado “Zanellato” rappresentano un
fiore all’occhiello nella realtà territoriale di Monselice,
poiché solo poche scuole della provincia possono
vantare di avere al loro interno una sezione musicale.
A giusta ragione si può parlare di una tradizione ormai
consolidata,
dato
che
l’Ordinamento
musicale
è
presente nell’ Istituto fin dall’anno scolastico 1991/92.
La differenza tra il corso ad Ordinamento musicale ed
un corso musicale privato, o anche un corso “a progetto” tenuto all’interno di una scuola statale, è
semplice quanto notevole:
- i corsi ad indirizzo musicale sono stati fortemente voluti dal Ministero della Pubblica Istruzione che li
ha emanati a partire dagli anni Settanta;
- sono stati a lungo collaudati (infatti prima si chiamavano corsi di “sperimentazione musicale”);
- dopo un lungo periodo di “collaudo” delle scuole medie a sperimentazione musicale, nel 1996 il
Ministro della Pubblica istruzione, constatata la validità dell’insegnamento dello strumento musicale
in questa fascia d’età, si decise finalmente ad immetterli “in ordinamento” nelle scuole che li
ospitavano, in modo da creare una stabilità definitiva all’insegnamento dello strumento musicale nella
scuola media statale in Italia;
- la selezione degli insegnanti di strumento è molto rigorosa, perché i docenti devono possedere titoli
di studio, didattici, artistici e di abilitazione all’insegnamento dello strumento che insegnano; devono
essere immessi in una graduatoria provinciale, stilata da un’apposita commissione esaminatrice, da
cui il Provveditore agli studi attinge per l’assegnazione alle scuole.
Di conseguenza gli insegnanti di strumento non sono insegnanti privati, ma statali e dipendono
direttamente dal Ministro dell’istruzione, al pari del colleghi delle materie del mattino.
Ϯϱ
UTENTI E RISORSE
IL PERSONALE NON DOCENTE (A.T.A.)
Le risorse professionali assegnate per l’a.s. 2013/2014 sono costituite da:
n. 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (S.G.A.), titolare;
n. 11 Assistenti Amministrative
n. 34 Collaboratori Scolastici
LE RISORSE ESTERNE
Impegno prioritario dell’Istituto è promuovere e sostenere, in continuità con lo stile di lavoro di questi
anni, la propositività e la progettualità tanto dei plessi quanto dei singoli operatori – docenti e non –
entro le linee programmatiche generali deliberate nel presente P.O.F..
Il ricorso a risorse professionali esterne dovrà essere utilizzato solo in relazione all’attuazione
di progetti autorizzati di arricchimento e di qualificazione dell’offerta formativa, per i quali non
siano disponibili nell’Istituto specifiche competenze. La collaborazione con figure esperte
esterne sarà pertanto prioritariamente finalizzata a compiti di consulenza e all’acquisizione di più
sicure competenze da parte dei docenti, e non potrà in ogni caso essere sostitutiva nello svolgimento
degli insegnamenti di base, la cui valutazione è competenza esclusiva dei docenti titolari.
All’accrescimento/sviluppo di competenze professionali del personale saranno orientati anche i
rapporti con altre Istituzioni e Soggetti esterni, già esistenti o da ricercare in relazione a nuove
esigenze che potranno emergere.
SERVIZI
Le scuole usufruiscono dei servizi di trasporto scolastico e di refezione gestiti dai Comuni di
Monselice, Arquà Petrarca e Pernumia (solo mensa).
Ϯϲ
UFFICI DI SEGRETERIA DELL’ISTITUTO
SEDE: Via Carrubbio, 136 – 35043 Monselice (PD)
Tel.:042972137- 73193 - Fax.:042972895 - Cod. Fisc.:91012510284 – Cod. Min.:PDIC874007
e.mail:[email protected]
http://www.zanellato-ics.it
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 9.00
dalle ore 12.00 alle ore 13.30
il sabato:
dalle ore 10.00 alle ore 12.30
UFFICIO CONTABILITA’
DSGA: Rag. ALFONSI Antonella
Assistente amministrativo: CAPUZZO MariaGrazia
Assistente amministrativo: GASPARINI Martina
UFFICIO DIDATTICA
Assistente amministrativo: FACCIOLO Daniela
Assistente amministrativo: GIORGINI Nicoletta
Assistente amministrativo: TARGA Francesca
Assistente amministrativo: GARBIN Barbara (CTP-EDA)
UFFICIO PERSONALE
Assistente amministrativo: FERRO Emanuela
Assistente amministrativo: FORNASIERO Renata
Assistente amministrativo: FRANCESCON Eleonora
Assistente amministrativo: MASIERO Mauro
UFFICIO PROTOCOLLO
Assistente amministrativo: SGUOTTI Alessandra
Gli uffici di Segreteria e Direzione garantiscono i seguenti fattori di qualità:
• celerità delle procedure
• trasparenza
• completa informatizzazione dei servizi
• limitati tempi di attesa agli sportelli
• rispetto della privacy
• cordialità
Ϯϳ
FINALITA’ DELL’ ISTITUTO E SCELTE EDUCATIVE
Per un alunno curioso,
che ha voglia di vivere,
di conoscere,
di creare,
di reclamare valori,
che è alla ricerca di motivazioni e di regole,
per sapersi orientare nella vita.'(67,7872
(
67,/(('8&$7,92
/( ),1$/,7$¶
Le scuole dell’Istituto Comprensivo di Monselice, nell’ambito di quanto previsto dalle Indicazioni
nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nella scuola dell’infanzia, primaria e
secondaria di primo grado, propongono attraverso il P.O.F. un servizio scolastico che:
favorisca lo sviluppo dell’identità, dell’appartenenza, della cittadinanza attiva, della solidarietà,
della capacità di integrarsi nel territorio di appartenenza, delle abilità, della padronanza dei vari
linguaggi e delle competenze;
dia importanza e integri il ruolo educativo della famiglia e delle altre organizzazioni formative.
Dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il Primo Ciclo di istruzione, grazie anche alle
sollecitazioni educative nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale, i ragazzi sono
nelle condizioni di:
riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale,
consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne
costituisce il fondamento;
abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni
necessarie per prendere una decisione;
distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li
caratterizza;
concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e
tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione
ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti;
avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i
comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi
Ϯϴ
valori spirituali che ispirano la convivenza civile;
avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed
essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e
civili;
essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto
personale alla realizzazione di una società migliore;
avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse,
a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate
assunzioni di responsabilità;
porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel
tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti
di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.
Risorsa importante per il raggiungimento di queste finalità sarà la possibilità, data dalla normativa, di
poter programmare autonomamente una quota parte del curricolo.
/(6&(/7(('8&$7,9(
Lo stile educativo che caratterizzerà l’attività formativa sarà improntato a:
z valorizzare le diversità,
z motivare l’apprendimento,
z rispettare i tempi individuali di apprendimento,
z favorire la collaborazione e la cooperazione,
z promuovere comportamenti autonomi,
z valorizzare l’autoapprendimento e l’autovalutazione.
a scuola garantisce a tutti gli alunni una formazione improntata allo sviluppo delle capacità di
cooperare, di essere solidali, di inserirsi nella società con spirito critico e consapevole, rispettando
il valore della democrazia e della dignità dell’uomo indipendentemente dalla religione, dall’etnia,
dallo stato sociale e dal sesso.
La scuola garantisce a tutti gli alunni un percorso di costruzione della conoscenza attraverso lo
sviluppo le capacità di fare, capire, prendere decisioni e progettare.
La scuola è strumento per la costruzione dell’identità personale, rispetta i bisogni dei bambini e
dei ragazzi offrendo una situazione formativa in condizioni di serenità e di benessere, tenendo
conto dei diversi punti di partenza, delle fasi evolutive dello sviluppo cognitivo e
comportamentale.
Ϯϵ
La scuola interagisce con la famiglia nel riconoscimento dei bisogni del bambino e, pur nella diversità
dei ruoli, si raccorda sugli intenti educativi in un rapporto di fiducia e di reciproca collaborazione nel
comune obiettivo di favorire uno sviluppo armonico della sua personalità.
La scuola è centro di cultura rispetto al territorio, interagisce e si raccorda con le altre istituzioni ed
organismi culturali con l’obiettivo di promuovere al suo interno iniziative formative.
Favorisce l’apporto culturale delle famiglie, offre i suoi locali per i bisogni o interessi socio-culturali,
pubblicizza iniziative culturali e sociali avanzate dall’Amministrazione locale e da altri enti, promuove
contatti con le altre scuole, stabilisce collegamenti con l’Azienda Sanitaria Locale per interventi di
medicina preventiva, educazione sanitaria e alimentare ed educazione alla sicurezza.
La scuola è l’ambiente nel quale il bambino / ragazzo acquisisce progressivamente autonomia nelle
scelte, anche attraverso momenti di partecipazione democratica, imparando il senso di
responsabilità, come indicato nello “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria.
La scuola promuove la pratica di comportamenti ecologici nelle relazioni interpersonali, attivando
pratiche di democrazia; nella cura di sé e dell’ambiente, attivando progetti riguardo la salute e
l’alimentazione, l’educazione ai consumi e il rispetto dell’ambiente naturale e degli spazi condivisi,
attraverso la collaborazione operativa di tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (insegnanti,
genitori, alunni).
ϯϬ
I BISOGNI EDUCATIVI FONDAMENTALI
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PRQGR YLUWXDOH GHO QRVWUR WHPSR RIIUH FRQWLQXDPHQWH SURGXFHQGR
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ϯϭ
MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI
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ϯϮ
Per la predisposizione e l’attuazione del piano dell’offerta
formativa del corrente anno scolastico si esprimono le seguenti
linee di indirizzo generale
Insegnamento e approccio
metodologico-didattico
Approccio organizzativo-gestionale
Arricchimento offerta formativa
Attenzione e cura delle differenze individuali
Promozione delle conoscenze, strumentalità,
linguaggi di base
Abitudine allo studio e un metodo per lo studio
Esperienza quotidiana di relazioni positive e
costruttive
Promozione di una positiva immagine di sé e di
autostima
Esperienza quotidiana del vivere insieme con le
regole della buona educazione e della
convivenza civile
Valorizzazione sia del lavoro individuale sia del
lavoro di gruppo e della cooperazione
Attenzione ai bisogni e alle richieste dell’utenza
Cura della continuità e coerenza dei percorsi
formativi tra i gradi scolastici e della continuità
orizzontale con le famiglie ed il territorio
Promozione della formazione quale occasione
per sostenere le competenze metodologicodidattiche dei docenti
Miglioramento delle dotazioni tecnologiche e
strumentali per la didattica
Miglioramento dei processi di autoanalisi e
autovalutazione d’Istituto
Iniziative che sostengono e recuperano
situazioni di disagio, diversità e/o di difficoltà di
apprendimento, con l’obiettivo di migliorare le
conoscenze e le strumentalità di base;
Iniziative che potenziano i linguaggi e le
tecniche di base in lingua italiana, matematica e
scienze, lingue straniere;
Iniziative che sviluppano attività espressive
aggreganti e linguaggi non verbali: teatro,
musica, animazione motoria
ϯϯ
CRITERI GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DEL P.O.F.
Flessibilità
Responsabilità
Trasparenza
Continuità
Ottimizzazione nell’impiego delle risorse
professionali;
incentivazione
e
supporto
alla
modularizzazione degli interventi didattici;
organizzazione del lavoro del personale
docente e A.T.A. in relazione al servizio da
erogare all’utenza;
adattamento dell’orario di funzionamento
dei plessi e del calendario scolastico alle
esigenze delle famiglie e del territorio
Nell’analisi dei bisogni formativi;
nell’individuazione di tempi, metodi, strumenti;
nella
programmazione
disciplinare,
sottoprogettazione e analisi di fattibilità;
nell’adeguamento delle ipotesi di lavoro
mediante analisi dei risultati;
nella verifica finale dei risultati
Come obiettivo da perseguire :
nei rapporti interpersonali;
nella progettazione formativa;
nella valutazione del percorso degli studenti;
negli atti amministrativi
All’interno della comunità scolastica: continuità
verticale (per garantire il diritto dell’alunno ad
un percorso formativo organico e completo
dall’infanzia alla secondaria)
Con la comunità extrascolastica : famiglie;
enti vari.
Nota:Tutti i docenti dei tre segmenti di Scuole agiscono secondo il rispetto di un codice deontologico che
delinea la propria etica professionale.
ϯϰ
IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI
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Il curricolo di Istituto, costruito nella logica della verticalità degli interventi educativi e formativi tra i
segmenti della scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria, è stato redatto
facendo riferimento ai seguenti documenti:
La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea 18.12.2006
Le Indicazioni
nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione
04.09.2012
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L’itinerario
scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola,
caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è infatti progressivo e
continuo.
La scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva
evolutiva […] con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza
progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni fra i diversi saperi.
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro
delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal
Consiglio dell’Unione europea (come da tabella).
Attraverso il curricolo dell’istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più
efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le
discipline e alla loro possibile aggregazione.
ϯϱ
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo.
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
La scuola dell’infanzia si pone come agenzia educativa che dialoga e collabora con le altre istituzioni per
attuare in modo concreto un’autentica centralità del bambino.
Propone un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e apprendimento,
attua interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità. Realizza un curricolo
che renda concrete tutte le dimensioni di apprendimento: sensoriale-corporea, artistica-espressiva,
intellettuale, sociale e di cittadinanza.
Nello specifico le finalità
•
Consolidare l’identità
•
Sviluppare l’autonomia
•
Acquisire competenze
•
Vivere prime esperienze di cittadinanza
sono definite a partire:
•
dalla persona al centro dell’azione educativa che tiene conto della singolarità e complessità
di ognuno, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e delle sue
fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione;
•
dalla valorizzazione dell’unicità e della singolarità culturale di ogni alunno vivendo l’incontro di
culture diverse come opportunità di crescita per ognuno;
•
dalla dimensione di integrazione fra la scuola e territorio che, valorizzando le risorse sociali,
culturali, ed economiche presenti, fa sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e
spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) a partire dai suoi cittadini più giovani.
La scuola dell’infanzia predispone il curricolo che si articola attraverso i campi di esperienza, luoghi del
fare e dell’agire del bambino. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma
contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre
ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia
(rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze,
abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).
ϯϲ
I campi di esperienza
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e
creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente
guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di
oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di
evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed
esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
I CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
ϯϳ
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Al termine dell’ultimo anno di frequenza i bambini devono conseguire i seguenti traguardi:
Competenze europee: LE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE - IMPARARE AD IMPARARE - IL SENSO DI INIZIATIVA E
L’IMPRENDITORIALITA’
Campo di esperienza: Il sè e l’altro
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il bambino:
sviluppa il senso dell’identità personale
è consapevole delle proprie esigenze, dei propri sentimenti, stati d’animo e li sa esprimere in modo pertinente e corretto
conosce le tradizioni della famiglia e della comunità e le mette a confronto con altre
pone domande sui temi esistenziali e sulle diversità culturali
ha una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme, dei propri diritti e doveri
collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo relazionandosi positivamente con tutti i compagni
Competenze europee: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - IMPARARE AD IMPARARE
- IL SENSO DI INIZIATIVA E
L’IMPRENDITORIALITA’
Campo di esperienza: Il corpo e il movimento
1.
2.
3.
4.
Il bambino
il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo
riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo
prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e dinamici di base, li applica nei giochi individuali e di gruppo
riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento
Competenze europee: LA COMPETENZA DIGITALE - IMPARARE AD IMPARARE
- CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE -
Campo di esperienza: Immagini, suoni, colori
1.
2.
3.
4.
5.
Il bambino:
comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente
utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative individualmente e nel lavoro di gruppo
si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche
espressive
sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte
esplora i primi alfabeti musicali, producendo semplici sequenze sonoro-musicali
Competenze europee: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA - COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE - IMPARARE AD IMPARARE IL SENSO DI INIZIATIVA E L’IMPRENDITORIALITA’
Campo di esperienza: I discorsi e le parole
1.
2.
3.
4.
5.
Il bambino:
sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico
ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse
esprime, comunica agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni in differenti situazioni comunicative
racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie; discute chiede spiegazioni e spiega
si avvicina alla lingua scritta, esplorando e sperimentando nuove forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando
anche le tecnologie digitali e i nuovi media
Competenze europee: LA COMPETENZA MATEMATICA, SCIENTIFICA E TECNOLOGICA- IMPARARE AD IMPARARE - IL SENSO DI
INIZIATIVA E L’IMPRENDITORIALITA’
Campo di esperienza: La conoscenza del mondo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il bambino:
colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone avendo acquisito i concetti topologici
osserva con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti
raggruppa e ordina oggetti secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà
sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana
ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare
è interessato ai nuovi strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi
ϯϴ
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
La scuola Primaria unitamente alla scuola secondaria di primo grado, fa parte del primo ciclo di istruzione.
Tale ciclo ricopre un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni e
persegue finalità quali:
l' acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze
-
culturali di base
-
la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza
-
la cura l’ accesso facilitato per gli alunni con disabilità
-
la prevenzione dell'evasione dell’obbligo scolastico e il contrasto alla dispersione
-
la valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno
-
il miglioramento del sistema di istruzione
«La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali.
Ai
bambini
e
alle
bambini
offre
l’opportunità
di
sviluppare
le
dimensioni
cognitive,emotive,affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone
come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina permette di esercitare
differenti stili cognitivi, ponendo le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa
via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La
padronanza degli strumenti culturali di base è ancora più importante per i bambini che vivono in situazioni
di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le
probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell'istruzione». (Indicazioni 04.09.12, p.
25).
La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, fa parte del primo ciclo di
istruzione. Entrambe le scuole condividono pertanto le medesime finalità in una prospettiva che pone
particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna
nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. Si
tratta dunque di traguardi che per la scuola secondaria costituiscono un’evoluzione di quelli della primaria,
considerando che gli obiettivi di ciascun livello sono uno sviluppo di quelli del livello precedente.
Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.
In quest’ottica, i problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista
disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline
per evitare una frammentazione dei saperi.
ϯϵ
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle
discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di
un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla
promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione
essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale,
orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della
cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento,
utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. (Cfr.
Indicazioni 04.09.12, p. 25).
Il curricolo di istituto per la scuola primaria e secondaria de primo grado si declina pertanto in base a
conoscenze, abilità, competenze, distinguendo tra conoscenze , abilità, competenze secondo le
seguenti definizioni:
Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e
pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali
e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le
competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
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•
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•
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•
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/¶HVSUHVVLRQHGHOODSHUVRQDOLWjRORVYLOXSSRGHOODVWHVVDVLPDQLIHVWDDWWUDYHUVRORVWXGLRGHOORVWUXPHQWRGDOODSHUFH]LRQH
GHO Vp ILVLFR SRVWXUD UDSSRUWR FRQ OR VSD]LR PRYLPHQWL IXQ]LRQDOL DOO¶HVHFX]LRQH DOOD FRPSUHQVLRQH GL XQ QXRYR
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/
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/¶LQVHJQDPHQWRGLDUWHHLPPDJLQHGLYHQWDTXLQGLXQRVWUXPHQWRFKHDLXWDLOUDJD]]RDFRQRVFHUHLOSDWULPRQLRDUWLVWLFR
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FLUFRQGDQDWXUDOHHGDUWLILFLDOHHO¶XWLOL]]RGHLSRVVLELOLPDWHULDOLGLVFDUWRHULFLFOR
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JXVWRODVHQVLELOLWjO¶RVVHUYD]LRQHHOHFDSDFLWjFULWLFKHGLRJQXQR
,Q WDOH GLUH]LRQH VL RUJDQL]]HUDQQR DWWLYLWj H VLWXD]LRQL FKH FRQVHQWDQR D RJQL VLQJROR DOOLHYR GL FRVWUXLUVL OD SURSULD
IRUPD]LRQHULVSHWWDQGRLGLYHUVLVWLOLFRJQLWLYLHFHUFDQGRGLPDQWHQHUHO¶HTXLOLEULRWUDLOVDSHUHFRQRVFHQ]DLOVDSHUIDUH
FRPSHWHQ]DH LOVDSHU HVVHUH FRPSRUWDPHQWR $ FLDVFXQ DOXQQRVDUDQQR RIIHUWL QHO FRUVR GHOO¶DQQR JOL VWLPROL FKHVL
ULWHUUDQQRSLRSSRUWXQLULVSHWWRDOODVLWXD]LRQHGLSDUWHQ]DHDLYDULPRPHQWLGLFUHVFLWD
/¶D]LRQHGHOO¶LQVHJQDQWHGHYHTXLQGLWHQGHUHDGLQVWDXUDUHXQUDSSRUWREDVDWRVXOODFRQGLYLVLRQHGHLGHVLGHULDVSLUD]LRQL
HGLQWHUHVVLDFFHWWDQGROHHVSUHVVLRQLGHOUDJD]]RDQFKHTXDQGRVRQRHQXQFLDWHLQPRGRFRQIXVLRQDULRHFDRWLFRRQHOOD
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ϱϱ
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Per la Scuola dell’Infanzia
“ L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente
educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica:
- Lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto, espressione della
pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini del loro valore dei
loro bisogno di gioco, di movimento di espressione di intimità e socialità attraverso l’ambientazione
fisica , la scelta di arredamenti ed oggetti volti a creare un luogo funzionale ed invitante per i bambini.
- Il tempo disteso rende possibile al bambino giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di
sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita, vive con serenità la propria giornata”.
- La Documentazione (come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili
le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento
individuale e di gruppo).
- Lo Stile educativo (fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata
collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia).
- La Partecipazione dei bambini (come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di
corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza)
ϱϲ
Per la Scuola del Primo Ciclo
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo
di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla
scuola e attraverso i media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con
una dotazione di informazioni, abilità, modalità
di apprendere che l’azione didattica dovrà
opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare in questo modo l’allevo riesce a dare senso a
quello che va imparando.
Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità per fare in modo che non diventino
disuguaglianze.Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e
nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e
affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni
educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana…, giunti da
poco in Italia… …questi alunni richiedono interventi differenziati. L’integrazione degli alunni con
disabilità…richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste dall’autonomia e le
opportunità offerte dalla tecnologia.
Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze.
In questa prospettiva la problematizzazione … sollecita gli alunni
a individuare problemi, sollevare
domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a
cercare soluzioni originali.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare che non è solo un processo individuale…molte
sono le forme di interazione e collaborazione che possono esser introdotte .. sia ll’interno della classe, sia
attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse…risulta molto efficace
l’utilizzo di nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove
conoscenze,…attraverso ricerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi.
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere….riconoscere le difficoltà incontrate
le strategie adottate per superarle, prender atto degli errori commessi…comprendere le ragioni di un
insuccesso, conoscere i propri punti di forza…sviluppare autonomia nello studio.
Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio …è la modalità di lavoro che meglio coinvolge gli
alunni nel pensare, realizzare, valutare…in modo condiviso e partecipato con altri e che può essere
attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per
l’apprendimento.
ϱϳ
Nota: per le tabelle specifiche dei traguardi per lo sviluppo delle competenze dei singoli campi e
delle discipline si rimanda al documento “Curricolo d’ Istituto” .
ϱϴ
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
IL DISAGIO SCOLASTICO
ll disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e di
mantenimento, ma anche a variabili personali e sociali, come le caratteristiche psicologiche e
caratteriali da una parte e il contesto familiare/culturale dall’altra. Viene ad essere determinato
dall'interazione di più fattori sia individuali che ambientali e si esprime in una grande varietà di
situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla
scuola. I problemi scolastici sono di tipo diverso e presentano diversi livelli di gravità, spesso non
sono la conseguenza di una specifica causa, ma sono dovuti al concorso di molti fattori che
riguardano sia lo studente, sia il contesto in cui egli viene a trovarsi (ambiente socioculturale, clima
familiare, qualità dell’istituzione scolastica e degli insegnanti).
Tra le possibili manifestazioni del disagio a scuola troviamo:
•
Difficoltà di apprendimento
•
Disinvestimento/flessioni del rendimento
•
Difficoltà relazionali/emozionali.
Le azioni per far fronte a tali situazioni sono le seguenti:
• accoglienza del disagio (spazio ascolto )
• riconoscimento di fattori di rischio
• ascolto e sostegno alle famiglie
• promozione di strategie didattiche che tengano conto delle varie difficoltà
• stimolo al riconoscimento e incremento delle potenzialità.
• attivazione di screening sulle varie competenze scolastiche.
• realizzazione di laboratori con piccoli gruppi di bambini/ragazzi per attività specifiche di recupero
(studio assistito; offerta formativa integrata)
• individuazione dei i casi per cui è davvero necessario un invio ai servizi.
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L’integrazione degli alunni con disabilità costituisce per l’ Istituto Comprensivo Statale “G.
Zanellato” un impegno fondamentale che si ispira al principio dell’accoglienza e dell’inclusione
della diversità, quale risorsa da valorizzare e quale possibilità di arricchimento per tutti. Partendo
ϱϵ
da questa consapevolezza, tale impegno si concretizza nella progettazione di interventi formativi
volti alla socializzazione, all’acquisizione di competenze e allo sviluppo dell’autonomia personale e
sociale nonché al miglioramento della sfera cognitiva secondo le potenzialità di ciascuno, per uno
sviluppo integrale della propria personalità.
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1. Consolidare la cultura dell’integrazione e della solidarietà concreta e fattiva nella scuola,
attraverso la collaborazione degli insegnanti curricolari, di sostegno e degli operatori scolastici.
2. Favorire
un clima sociale positivo nell'ambiente scolastico, per promuovere un sereno
inserimento degli alunni, lo sviluppo e il potenziamento della motivazione verso le attività e i
percorsi proposti.
3. Stimolare le abilità sociali degli alunni dell’intero gruppo classe.
4. Favorire l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti.
5. Sviluppare abilità motorie, cognitive, socio – relazionali e affettive.
6. Favorire l’acquisizione dell’identità e del ruolo proprio ed altrui e la comprensione del valore di
ogni persona come portatrice di diritti all’interno della comunità.
7. Potenziare le capacità di ciascuno e valorizzare abilità già acquisite attraverso attività
individualizzate e di gruppo.
8. Favorire il più possibile l'autonomia personale e l’autonomia operativa
9. Favorire positivamente il passaggio nei diversi segmenti di scuola.
Nel rispetto delle finalità, l’integrazione degli alunni con disabilità sarà attuata con i seguenti criteri:
Per evitare che un eccessivo numero di persone operi all’interno delle classi, un solo docente di
sostegno seguirà più alunni certificati inseriti nello stesso modulo;
La distribuzione delle ore di sostegno sarà fatta tenendo conto delle risorse professionali
assegnate all’istituto scolastico, dei bisogni dei singoli casi;
Gli interventi dell’insegnante di sostegno e del team di classe/sezione si articoleranno secondo
una triplice modalità:
1. Intervento nel gruppo classe/sezione
2. Intervento con inserimento dell’alunno con disabilità in sottogruppi funzionali
3. intervento specifico individualizzato anche all’esterno della classe su specifico progetto.
La presenza dell’insegnante di sostegno costituisce uno dei cardini dell’integrazione come risorsa
umana e professionale che garantisce condizioni organizzative
favorevoli e apporto di
ϲϬ
competenze spendibili per l'insegnamento individualizzato, la personalizzazione dei percorsi e
delle relazioni educative.
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Nel nostro Istituto Comprensivo Statale “G. Zanellato” sono iscritti 34 alunni con disabilità:
•
4 alunni alla Scuola dell’Infanzia;
•
17 alunni alla Scuola Primaria;
•
13 alunni alla Scuola Secondaria di I° grado
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Per permettere il naturale evolversi della personalità dell’alunno con bisogni educativi speciali
risulta importante una proficua collaborazione tra i vari segmenti scolastici per l’attuazione di un
progetto che si pone come obiettivi:
•
superare le difficoltà nell’approccio con la nuova realtà scolastica;
•
facilitare l’acquisizione delle regole e modalità organizzative del nuovo segmento di scuola;
•
continuare l’acquisizione di abilità e competenze, basandosi anche sulle conoscenze già
acquisite;
ϲϭ
•
promuovere un confronto operativo tra docenti di sostegno
nel redigere una
programmazione personalizzata fedele alle strategie e ai facilitatori già utilizzati
per
agevolare il processo di apprendimento.
Per favorire il passaggio degli alunni con disabilità da un segmento di scuola ad un altro, sono
previsti incontri tra insegnanti della scuola frequentata, i docenti di sostegno e i genitori per la
presentazione dell’allievo, per uno scambio di informazioni sul progetto educativo attuato e per un
confronto dei diversi contesti scolastici, al fine di individuare, sulla base delle specifiche esigenze,
le modalità per l’accoglienza.
ORGANISMI di GESTIONE E di SUPPORTO
¾ RELAZIONI E COLLABORAZIONI
SCUOLE
PRIMARIE
SCUOLE
DELL’INFANZIA
SCUOLE SECONDARIE
DI I GRADO
REFERENTE
D’ISTITUTO PER LA
DISABILITA’
Vigato Lucia
Azienda
GRUPPO H
ULSS 17
d’ Istituto
G.L.H.
C.T.I.
Gruppo
di Lavoro
Handicap
Centro
Territoriale
Integrazione
ϲϮ
REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INTEGRAZIONE
Il nostro istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale
attraverso
percorsi formativi che fanno coesistere socializzazione e apprendimento, assicurando continuità
nel passaggio tra i diversi segmenti di scuola.
Per rendere maggiormente efficace ed incisivo il percorso di sviluppo, formazione e inclusione
degli alunni con disabilità, nonché il coordinamento delle insegnanti di sostegno
si ritiene
necessaria l’istituzione di un referente per la disabilità: docente di sostegno scelto dal DS e
approvato dal Collegio Docenti.
Competenze
•
Conosce la situazione globale dell’Istituto relativa alla disabilità.
•
Organizza il passaggio di informazioni, riguardanti l’alunno, tra i diversi segmenti scolastici
per garantire la continuità educativa e didattica.
•
Raccoglie e aggiorna la storia scolastica degli alunni certificati.
•
Coordina il gruppo H d’Istituto.
•
Supporta i docenti di sostegno nella fase di progettazione.
•
Fornisce la modulistica inerente la disabilità: modulo di segnalazione, P.E.I., P.D.F.
•
Coordina l’acquisto del materiale didattico e software per gli alunni certificati
•
Promuove le raccolta delle buone prassi.
•
Partecipa agli incontri di rete”CTI” ( Centro Territoriale per l’Integrazione )
•
Coordina il GLH ( Gruppo di Lavoro Handicap )
•
Promuove la partecipazione a corsi di formazione , aggiornamento o convegni sul tema
della disabilità, organizzati dal CTI o altri Enti del Territorio.
•
Cura gli aggiornamenti nel POF nell’area della disabilità.
•
Collabora con il Dirigente Scolastico in un continuo aggiornamento delle informazioni, nella
condivisione dei problemi e delle responsabilità
ϲϯ
GRUPPO H D’ISTITUTO
Composizione
Tutti gli insegnanti di sostegno dell’Istituto e Referente per l’integrazione.
Competenze
•
Definisce le procedure per la realizzazione del
PDF, del PEI e del Piano annuale
individualizzato o personalizzato degli alunni
disabili.
•
Aggiorna la modulistica dell’Istituto relativa
all’integrazione degli alunni con disabilità.
•
Rende operative le proposte emerse nel gruppo GLH
•
Promuove iniziative a favore dell’integrazione e formula proposte per l’aggiornamento del
personale docente di sostegno e curricolare.
•
Definisce linee guida da adottare al passaggio in un ordine di scuola successivo.
•
Mantiene lo scambio di informazioni con l’A. ULSS del territorio.
DOCENTE DI SOSTEGNO
L’insegnante di sostegno può essere titolare dell’istituto oppure
assegnato dall’Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P. , ex Provveditorato
agli Studi) o dal Dirigente Scolastico dell’istituto di appartenenza. Il
Dirigente Scolastico assegna l’insegnante di sostegno alla
classe/sezione che accoglie l’alunno con disabilità, in contitolarità con i
docenti curricolari.
Competenze
•
Realizza il progetto accoglienza dell’alunno disabile.
•
Coordina il progetto di integrazione dell’alunno con disabilità , in fase sia di progettazione
sia di realizzazione.
•
Si fa carico di conoscere le informazioni raccolte negli anni precedenti all’interno del
fascicolo personale.
ϲϰ
•
Elabora, insieme al team di classe, la Programmazione annuale Individualizzata o
Personalizzata, rispettando le capacità e le potenzialità dell’alunno disabile.
•
Realizzare forme specifiche di intervento, cioè attività finalizzate alla piena valorizzazione e
sviluppo delle risorse e potenzialità dell'alunno con disabilità, da svolgersi in determinati
momenti del lavoro didattico.
•
Cura i contatti con tutte le istituzioni coinvolte nella realizzazione del progetto di vita, in
particolare l’A. ULSS per gli incontri di èquipe.
•
Stila i documenti specifici, quali il Piano Educativo Individualizzato, il Profilo Dinamico
Funzionale con la collaborazione dei colleghi di team e delle altre figure non docenti
coinvolte nel progetto di vita dell’alunno: operatori dell’A. ULSS, famiglia, operatori
dell’extrascuola ( se frequenta altri Centri ).
•
Partecipa pienamente alla programmazione educativa, all’elaborazione e alle verifiche delle
attività di competenza dei Consigli di Interclasse – Intersezione – Classe, dei Collegi
Docenti e ovviamente alla vita della classe o delle classi in cui opera.
•
Partecipa a tutte le riunioni previste dalla funzione docente, oltre che ai gruppi di lavoro
previsti dalla normativa.
•
Riferisce alla classe e al plesso d’insegnamento le iniziative o decisioni concordate dal
GRUPPO H.
•
Gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla
restituzione di una immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le
potenzialità e le competenze.
•
Cura i rapporti con altre scuole, per la costruzione di percorsi di continuità educativa in fase
di passaggio, prevedendo forme di consultazione tra insegnanti.
GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto)
Composizione
•
Dirigente Scolastico o un suo delegato.
•
Docenti sensibili alle problematiche della disabilità
e dell’integrazione.
•
Insegnanti di sostegno.
•
Personale OSS.
•
Rappresentante dell’A. ULSS 17 ( non sempre
presente )
•
Genitori degli alunni con disabilità.
•
Docente con Funzione Strumentale per la disabilità.
ϲϱ
Competenze
•
Crea condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni con disabilità.
•
Analizza le risorse, sia umane che materiali, dell’Istituto scolastico.
•
Promuove iniziative per la continuità con i diversi segmenti scolastici (scuole dell’infanzia,
primaria, secondaria di primo grado) per meglio attivare il processo di socializzazione e
apprendimento.
•
Promuove iniziative a favore dell’integrazione e formula proposte per l’aggiornamento del
personale docente, in collaborazione anche con il CTI.
•
Individua spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo,
proponendo l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario.
GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI
L’operatore socio sanitario (O.S.S), al fine di assistere e sostenere l’alunno con disabilità secondo i
programmi e le indicazioni concordate dai competenti servizi dell’A. ULSS con la famiglia e la
scuola, fornisce, in base al livello di autonomia e di autosufficienza raggiunto:
•
aiuto nella cura di sé, nella vestizione, nel soddisfacimento dei bisogni fisiologici, ecc…;
•
aiuto nell’assunzione della merenda e dei pasti;
•
aiuto nella deambulazione e nella mobilità;
•
aiuto nel corretto uso degli ausili per favorire la maggiore autonomia possibile;
•
aiuto negli spostamenti;
•
stimolo e sostegno sul piano dei comportamenti di relazione con la comunità scolastica;
•
sostegno e aiuto sul piano comportamentale per favorire una migliore inclusione sociale;
•
collaborazione nella promozione di una cultura di rispetto dei diritti, di solidarietà, di
accettazione e di condivisione nei confronti dell’alunno con disabilità e della sua famiglia.
Le prestazioni dell’operatore socio-sanitario vengono erogate, di norma, secondo un orario
settimanale stabilito sulla base dei bisogni assistenziali presso gli istituti scolastici frequentati dagli
alunni con disabilità.
•
Il personale OSS partecipa agli incontri scuola – A.ULSS – famiglia, alla stesura del P.E.I. e
ad incontri periodici di programmazione, per concordare gli interventi e medesime
metodologie e modalità operative.
•
L’aiuto nell’assunzione dei cibi e i cambi posturali degli alunni con disabilità grave o
gravissima sono attività specifiche degli operatori socio – sanitari, in quanto presentano
una formazione specifica. Solo in casi eccezionali e su autorizzazione del Dirigente
Scolastico tali compiti possono essere svolti anche dagli insegnanti di sostegno.
ϲϲ
RAPPORTI CON L’ESTERNO
Durante l’anno scolastico sono previsti regolari incontri con le famiglie, che
possono essere intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o
famiglie.
Inoltre, come attività programmate annualmente oppure semplicemente in
funzione di necessità temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di
aggiornamento con l’equipe dell’Azienda ULSS.
ACCOGLIENZA
1. L’insegnante di sostegno, al momento della presa in carico dell’alunno, prende visione,
presso
la
Segreteria
documentazione
(certificazione,
della
scuola,
disponibile
diagnosi
della
sull’alunno
funzionale)
e
la
condivide con i docenti di classe / sezione.
2. Gli
insegnanti,
informano
della
là
dove
sia
situazione
possibile,
(o
si
contesto)
d’apprendimento pregresso tramite incontri con
precedenti insegnanti e/o operatori ULSS.
3. Gli insegnanti (di modulo / classe / sezione e di sostegno), prima dell’inizio dell’anno
scolastico o in tempi immediatamente successivi, incontrano la famiglia per un primo
scambio di informazioni sui deficit/potenzialità dell’alunno e sul servizio che la scuola è in
grado di offrire (risorse strutturali e professionali).
4. Se già prodotti, gli insegnanti visionano DF PDF e PEI degli anni precedenti.
I
docenti che intervengono nel processo d’integrazione richiedono un incontro Scuola –
A.ULSS - Famiglia per predisporre PEI e PDF ( se non è presente). Tali documenti
devono essere sottoscritti da tutte le parti coinvolte.
5. Gli insegnanti di classe / sezione effettuano osservazioni mirate per conoscere le abilità e
le competenze dell’alunno.
6. In base a questi documenti gli insegnanti di classe / sezione redigono la programmazione
mirata alle specificità dell’alunno e alla classe di appartenenza : programmazione che si
può presentare interamente individualizzata o comune solo rispetto a specifici ambiti.
7. Tutta la documentazione sull’alunno, prodotta all’ingresso e nel corso dell’anno scolastico,
viene consegnata in Segreteria e raccolta all’interno del fascicolo personale dell’alunno.
ϲϳ
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
¾
¾
¾
¾
Dislessia
Disortografia
Disgrafia
Discalculia.
Dislessia
La dislessia è la difficoltà a leggere in modo corretto e fluente. Si riconoscono due tipi di dislessia:
- la dislessia evolutiva: si manifesta nell’età scolare, in particolare nei primi anni, in cui si inizia
l’apprendimento scolastico; le caratteristiche della dislessia possono variare in relazione ai
cambiamenti legati alla crescita del bambino; è di natura genetica e congenita.
- la dislessia acquisita: si manifesta prevalentemente negli adulti; si manifesta a seguito di lesioni
che provocano una difficoltà nella normale abilità di lettura o negli aspetti ad essa collegati.
Definizione della Orton Dyslexia Society, (1997):
La Dislessia Evolutiva è un disturbo specifico su base linguistica, di origine costituzionale,
caratterizzato da difficoltà nella decodifica di parole singole, spesso inattese in rapporto alla età,
alle abilità cognitive e scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dello sviluppo o a
una menomazione sensoriale. Essa si manifesta con gradi variabili di difficoltà in differenti forme di
abilità linguistica.
Definizione della International Dyslexia Association, (2003):
La Dislessia Evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica.
Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità
scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella
componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e
alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica.
Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta
pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale
ϲϴ
Disgrafia
La disgrafia è il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della
scrittura.
Definizione dal DSM-IV e dall’ICD-10: “…la caratteristica fondamentale del Disturbo di Sviluppo
della Coordinazione e’ una marcata compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria
(Criterio
A).
La diagnosi viene fatta solo se questa compromissione interferisce in modo significativo con
l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana (Criterio B). La diagnosi viene fatta
se le difficoltà nella coordinazione non sono dovute ad una condizione medica generale (per es.,
paralisi cerebrale, emiplegia o distrofia muscolare) e se non risultano soddisfatti i criteri per un
Disturbo Generalizzato dello Sviluppo(Criterio C). Se e’ presente Ritardo Mentale, le difficoltà
motorie vanno al di là di quelle di solito associate con esso (Criterio D). Le manifestazioni di questo
disturbo variano con l’età e con lo sviluppo. Per esempio, i bambini più piccoli possono presentare
goffaggine e ritardo nel raggiungimento delle tappe fondamentali dello sviluppo motorio (per es.,
camminare, gattonare, stare seduti, allacciarsi le scarpe, abbottonarsi la camicia e chiudersi la
cerniera lampo dei pantaloni). I bambini più grandi possono mostrare difficoltà nelle componenti
motorie dell’assemblaggio di puzzles, nel modellismo, nel giocare a palla, nello scrivere in
stampatello o nella calligrafia.
Disortografia
La disortografia è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il
linguaggio parlato nel linguaggio scritto.
Discalculia
E’ definito discalculia il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri.
Definizione dal DSM-IV: “La caratteristica principale del Disturbo del Calcolo e’ una capacità di
calcolo (misurata con test standardizzati somministrati individualmente sul calcolo o sul
ragionamento matematico) che si situa sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all’età
cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza, e a un’istruzione adeguata
all’età (Criterio A). Il Disturbo del Calcolo interferisce in modo significativo con l’apprendimento
scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo (Criterio B). Se e’
presente un deficit sensoriale, le difficoltà nelle capacità di calcolo vanno al di là di quelle di solito
associate con esso (Criterio C): Se sono presenti una condizione neurologica o un’altra condizione
medica generale oppure un deficit sensoriale, dovrebbero essere codificati sull’Asse III”. “Nel
disturbo del Calcolo possono essere compromesse diverse capacità incluse le capacità
“linguistiche” (per es., comprendere o nominare i termini, le operazioni, o i concetti matematici, e
decodificare problemi scritti in simboli matematici), capacità “percettive” (per es., riconoscere o
leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi), capacità “attentive”
ϲϵ
(per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i
segni operazionali) e capacità “matematiche” (per es., seguire sequenze di passaggi matematici,
contare oggetti, e imparare tabelline)”. Definizione dall’ICD-10: Le difficoltà aritmetiche che
possono verificarsi sono varie, ma tra esse sono incluse: un’incapacità a comprendere i concetti
alla base di particolari operazioni aritmetiche; una mancanza di comprensione di termini o dei
segni matematici; il mancato riconoscimento dei simboli numerici; la difficoltà di adattare le
manipolazioni aritmetiche standard; la difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al
problema aritmetico che si sta considerando; la difficoltà ad allineare correttamente i numeri o ad
inserire decimali o simboli durante i calcoli; la difettosa organizzazione spaziale dei calcoli
aritmetici.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
•
Legge 15 marzo 1997 n°59
•
DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni
Scolastiche”
•
Nota MIUR 4099/A4 del 05.10.04 “ Iniziative relative alla dislessia”
•
Nota MIUR 26/A del 5.01. 05 “ Iniziative relative alla dislessia”
•
Nota MPI 4674 del 10 maggio del 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative”
svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria
superiore – Esame di Stato 2007
•
Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”.
•
Circolare Direttiva 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi
Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione”
•
C.M. n. 8 del 6 marzo 2013
ϳϬ
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA
• OSSERVARE:
FAMIGLIA
• ATTENZIONE:
Ͳ
Lo sviluppo del linguaggio
Ͳ
Le abilità meta-fonologiche (trovare
parole che iniziano con la stessa sillaba,
riconoscere e produrre rime, dividere
parole in sillabe,…)
Ͳ
L’organizzazione spazio temporale
Ͳ
Lo sviluppo motorio (disegno, ritaglio,…)
• IN PRESENZA DI BAMBINI CHE
PRESENTANO
DIFFICOLTA’
SPECIFICHE E PERSISTENTI:
Ͳ
Invitare i genitori a far effettuare una
osservazione e valutazione specialistica
Ͳ
Proporre attività per il potenziamento
degli aspetti carenti
• PARTECIPARE AD
SCREENING (IPDA)
ATTIVITA’
Ͳ
Allo sviluppo del linguaggio
Ͳ
Allo sviluppo della abilità metafonologiche ( trovare parole che iniziano
con la stessa sillaba, riconoscere e
produrre rime…..)
Ͳ
All’organizzazione spazio-temporale
Ͳ
Allo
sviluppo
ritaglio…)
Ͳ
Alla presenza in famiglia di persone con
DSA
•
ACCOGLIERE
un’eventuale
segnalazione da parte degli insegnanti e
rivolgersi ai Servizi dell’età evolutiva.
motorio
(disegno,
DI
• PREDISPORRE IL PASSAGGIO DI
INFORMAZIONI AL PASSAGGIO DI
CICLO
ϳϭ
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
• Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA
• Partecipare ad attività di screening in classe
prima e seconda
FAMIGLIA
• Ricevuta la diagnosi di DSA, chiedere un
incontro con i docenti di classe per:
Ͳ
Informare la scuola
Ͳ
Consegnare copia della diagnosi
Ͳ
Concordare le modalità di incontro e
collaborazione tra insegnanti e specialisti al
fine di definire un percorso personalizzato.
•
Verificare con la scuola la possibilità di
definire un percorso individualizzato.
• Mettere in evidenza e far riconoscere le
capacità presenti e i punti di forza.
•
Informare gli insegnanti delle difficoltà
presenti nell’esecuzione dei compiti a casa.
• Costruire rapporti di collaborazione con la
famiglia e l’alunno.
•
Costruire rapporti di collaborazione e
mantenersi regolarmente in contatto con gli
insegnanti.
•
Il genitore può chiedere copia del percorso
personalizzato definito dal team docente.
• Nell’ambito dell’equipe pedagogica definire
un Percorso Didattico Personalizzato.
• Porre attenzione allo sviluppo dell’autostima
e del concetto di sé dell’alunno.
• Avviare all’uso degli strumenti compensativi:
strumenti
informatici,
sintesi
vocale,
registrazione
delle
lezioni,
mappe
concettuali…
ϳϮ
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCUOLA
FAMIGLIA
• Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA
• Partecipare ad attività di screening in classe
prima.
• Ricevuta la diagnosi di DSA, chiedere un
incontro con i docenti di classe per:
Ͳ
Informare la scuola
Ͳ
Consegnare copia della diagnosi
Ͳ
Concordare le modalità di incontro e
collaborazione tra insegnanti e specialisti al
fine di definire un percorso personalizzato.
•
Verificare con la scuola la possibilità di
definire un percorso individualizzato.
• Mettere in evidenza e far riconoscere le
capacità presenti e i punti di forza.
•
Informare gli insegnanti delle difficoltà
presenti nell’esecuzione dei compiti a casa.
• Nella didattica utilizzare schemi e mappe
per favorire l’apprendimento.
•
Porre attenzione ai vissuti scolastici del
ragazzo.
• Non sovraccaricare di compiti l’alunno.
•
Costruire rapporti di collaborazione e
mantenersi regolarmente in contatto con gli
insegnanti.
•
Il genitore può chiedere copia del percorso
personalizzato definito dal team docente.
•
Stimolare il ragazzo a praticare un’attività
extrascolastica gratificante.
• Nell’ambito del Consiglio di Classe definire
un Percorso Personalizzato.
• Porre attenzione allo sviluppo dell’autostima
e del concetto di sé dell’alunno.
• Insegnare gli strumenti compensativi:
strumenti
informatici,
sintesi
vocale,
registrazione
delle
lezioni,
mappe
concettuali…
• Ricercare strategie
adeguate al singolo.
di
compensazione
• Esplicitare in maniera chiara le consegne.
• Condividere il problema con la classe previo
accordo del ragazzo e della famiglia.
• Costruire rapporti di collaborazione con la
famiglia e l’alunno.
• Predisporre il passaggio di informazioni con
l’altro segmento di scuola.
• ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL
PRIMO CICLO
Ogni anno occorre informarsi sulle nuove
disposizioni contenute nella “Circolare
Ministeriale
sull’esame di
Stato
a
conclusione del primo ciclo di istruzione”,
con particolare riguardo al punto dedicato a
“Disposizioni per particolari tipologie di
alunni: alunni con disturbo specifico di
apprendimento.
• Costruire rapporti di collaborazione con la
famiglia e l’alunno.
ϳϯ
INTEGRAZIONE MULTICULTURALE
La presenza di bambini e adolescenti di origine immigrata, nelle scuole dell’Istituto, è una
questione di carattere recente ma orientata a permanere nel futuro.
Per la sua novità il fenomeno implica la necessità di approfondimenti affinché a una seria
conoscenza della concreta situazione in atto, si accompagni una riflessione teorica che conduca
alla elaborazione e realizzazione di prassi educative adeguate e condivise.
Ciò mediante:
9 l’osservazione dei processi di integrazione;
9 la valorizzazione delle storie culturali personali;
9 la promozione dell’interazione sociale;
9 l’attenzione pedagogico-didattica ai percorsi di apprendimento( in particolare della Lingua
Italiana).
La scuola rappresenta il luogo privilegiato dell’integrazione, l’ambito in cui l’alunno può costruire il
suo futuro, senza tuttavia perdere i suoi riferimenti, le tracce delle origini: è il punto in cui meglio si
realizza il passaggio dall'accoglienza e integrazione al vero e proprio inserimento sociale.
Il punto centrale delle azioni della scuola deve essere il diritto del bambino e della sua famiglia a
trovare spazi di accoglienza, ascolto, comunicazione, aiuto e facilitazione nel processo di
inserimento nella comunità ospite.
In virtù di tale riflessione si intende presentare un modello di accoglienza per attuare in modo
operativo le indicazioni contenute nell’art. 45 del D.P.R n°394 del 31.08.1999. Pertanto si propone
un protocollo di accoglienza, ossia un documento in cui vengono esplicitati:
¾ criteri, principi, indicazioni per favorire l’inserimento degli alunni stranieri;
¾ fasi dell’accoglienza;
¾ Interventi e risorse.
Il Protocollo nasce, dunque, dalla consapevolezza degli
insegnanti del ruolo fondamentale che la scuola ha
nell'accogliere e inserire la diversità, in ogni sua particolarità,
considerata non come un ostacolo, ma come una ricchezza
da valorizzare e rendere accessibile a tutti in un confronto
aperto e paritario.
Questo nell’ottica di dare a tutti gli alunni pari opportunità di
successo e di inserimento e partecipazione nella società più
vasta sempre più multiculturale e multietnica.
ϳϰ
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Nota Per gli alunni stranieri nati in Italia e/o con una regolare scolarizzazione italiana pregressa e,
quindi, senza difficoltà comunicative, sarà opportuno procedere con una normale iscrizione, fermo
restando che il Consiglio di Classe dovrà attivare gli accertamenti e i percorsi più idonei per
meglio inserire l’alunno straniero nel gruppo classe.
Il presente documento:
•
Delinea criteri ed indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni
stranieri;
•
definisce compiti e ruoli delle varie figure scolastiche;
•
traccia le fasi dell’accoglienza;
•
propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana;
•
individua le risorse necessarie per attuare gli interventi;
•
fornisce indicazioni bibliografiche per dotare l’Istituto di testi e materiali da utilizzare nelle
varie fasi di accoglienza di alunni stranieri.
FINALITA’
•
Il Protocollo di Accoglienza contiene indicazioni che mirano a:
•
dotare l’Istituto di un piano di procedure standard da seguire ad ogni iscrizione di alunno
straniero;
•
facilitare le relazioni con la famiglia immigrata;
•
aiutare l’alunno straniero a superare le difficoltà derivanti da limitate conoscenze
linguistiche, culturali e logistiche;
•
favorire un clima d’accoglienza fra gli alunni nel rispetto delle diversità;
•
promuovere l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno straniero con il gruppo classe;
•
accelerare il processo di apprendimento della lingua italiana;
•
dotare gli insegnanti di strumenti di rilevazione dati per programmare adeguatamente
obiettivi educativi e didattici da perseguire con alunni stranieri;
•
delineare percorsi di recupero di abilità e competenze per supportare l’alunno straniero;
•
promuovere collaborazione con enti esterni per facilitare il percorso di integrazione.
ϳϱ
&26$)$5("
L’accoglienza è il primo contatto del bambino straniero e della sua famiglia con l’Istituto e per
attivare un inserimento positivo si devono tenere in considerazione i seguenti aspetti:
Amministrativo
Educativo
Comunicativo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Relazionale
Sociale
•
•
•
procedure di iscrizione e documentazione
accertamento della scolarità precedente, dello stato di salute, della
situazione giuridica e familiare.
rilevazione delle capacità e dei bisogni specifici di apprendimento;
individuazione della classe e della sezione in cui inserire il bambino;
elaborazione di percorsi didattici individualizzati;
revisione della programmazione
modalità di comunicazione fra scuola e famiglia straniera;
attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione;
ricorso ad eventuali interpreti/mediatori culturali per superare le
difficoltà
creare un “clima” favorevole per ridurre l’ansia, la differenza e la
distanza;
favorire la prima socializzazione del bambino straniero con i compagni
eventuali contatti con associazioni ed enti territoriali per collaborazioni
ed intese;
acquisizione di materiali e risorse, testi specifici, per aiutare i docenti e
l’alunno ad iniziare un percorso di collaborazione reciproca
ϳϲ
,6&5,=,21(
L’ iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno
straniero e della sua famiglia.
CHI
COMPITI DELLA SEGRETERIA
MATERIALI
• L’incaricato procede a:
Si ritiene opportuno
individuare un incaricato
che segua il ricevimento di
questo tipo di iscrizioni in
modo continuativo, al fine
di affinare
progressivamente le
relazioni con questo tipo di
iscritti
• consegnare e dare chiarimenti su come
compilare il modulo di iscrizione;
• accogliere
documenti,
autocertificazioni
relativi alla precedente scolarità, informazioni
su eventuali problemi personali e/o difficoltà
che potrebbero intralciare il percorso di
integrazione;
• acquisire l’opzione di avvalersi/non avvalersi
della religione cattolica;
• avvisare tempestivamente, quando possibile, i
coordinatori o i docenti della Commissione, al
fine di predisporre le successive fasi di
accoglienza;
• fornire materiali per una prima conoscenza
dell’organizzazione
della scuola e delle
attività proposte.
Modulo di iscrizione
in italiano o, se
necessario, bilingue
(Mod.A)
Scheda di
presentazione
dell’alunno (Mod. B)
Materiale informativo
sulla scuola e il suo
funzionamento
(Mod. C)
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MODULO B_ BIOGRAFIA BAMBINI STRANIERI.doc
Gli alunni stranieri saranno accolti da alcuni insegnanti
che agiscono da tramite fra il bambino, la sua famiglia e
il corpo docente che accoglierà l’alunno.
CHI
Possibilmente docenti di
più discipline
I DOCENTI DI CLASSE
• esaminano la prima documentazione,
raccolta all’atto dell’iscrizione
• delineano una sintesi
dell’ordinamento degli studi del
Paese di provenienza
• effettuano il primo colloquio con
l’alunno, se possibile con la famiglia;
• e se necessario richiedono
l’intervento di un mediatore culturale
• valutano le competenze generali
linguistiche e in altre abilità di base
con prove oggettive
• osservano l’alunno in varie situazioni
esterne alla classe
• informano la famiglia dei risultati
delle prime prove
• propongono al DS la richiesta di
interventi di enti territoriali
MATERIALI
• Schede di osservazione e
rilevamento
• Test per la misurazione dei
livelli delle competenze di
italiano e matematica.
ϳϴ
,16(5,0(172,1&/$66(
La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione in quanto la lingua è
trasversale a tutte le discipline, per cui attiene a tutti gli insegnanti contribuire alla crescita delle
competenze dell’alunno straniero.
CHI
COMPITI DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
favorire l’inserimento dell’alunno
straniero in classe:
a) informando i compagni e creando un
clima positivo d’attesa;
b) dedicando tempo ad attività di
benvenuto e conoscenza;
c) individuando un alunno particolarmente
adatto a svolgere il compito di tutor
dell’alunno straniero.
•
Tutti i docenti del
Consiglio di Classe
•
•
•
•
•
•
rilevare i bisogni specifici educativi,
osservando l’alunno nei vari momenti
scolastici in classe e di apprendimento
sulla base delle prove d’ingresso;
favorire la comunicazione parlando in
modo chiaro, semplice e rallentato,
verificando la comprensione delle
istruzioni date;
individuare modalità di semplificazione
dei contenuti, stabilendo contenuti
minimi e adattando ad essi le verifiche e
la valutazione in itinere;
programmare il lavoro con le figure che
eventualmente affiancano l’alunno nelle
prime fasi di scolarizzazione;
informare l’alunno e la famiglia del
percorso predisposto per lui dalla
scuola;
valorizzare le diversità culturali.
MATERIALI
•
Accoglienza con
materiali di benvenuto e
anche idonei a far
conoscere il paese di
provenienza dell’alunno
straniero;
•
Test per la misurazione
dei livelli delle
competenze di italiano
e matematica.
•
Osservazione dei
comportamenti, del
rispetto delle regole in
classe, l’uso dei
materiali, la
socializzazione e
partecipazione
dell’alunno straniero;
•
Programmazioni
calibrate sui bisogni
dell’alunno straniero;
ϳϵ
VALUTAZIONE
La valutazione è un processo che trova i suoi punti di riferimento nel D.P.R. 22 giugno 2009,
n. 122, Regolamento per la Valutazione degli alunni.
La valutazione dell’alunno costituisce un momento fondamentale dell’attività didattica; ha
carattere “formativo e orientativo" ed è funzionale ad
alunni, docenti e famiglie in quanto costituisce presa di
coscienza di livelli e ritmi di apprendimento, di maturazione
personale e sociale.
La valutazione è un procedimento complesso di controllo che si
realizza attraverso l’osservazione continua e sistematica dei
processi di apprendimento formali e informali e che concorre al successo formativo di ciascun
alunno.
Non rileva solamente gli apprendimenti e le abilità acquisite ma “documenta la progressiva
maturazione dell’identità personale e promuove una riflessione continua dell’alunno come autovalutazione dei suoi comportamenti e percorsi di apprendimento”.
La valutazione è dunque un momento fondamentale di crescita che si sviluppa in un percorso
continuativo dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado e si esplica nella
1. valutazione iniziale o diagnostica, che rileva i bisogni formativi e calibra gli interventi didattici
in funzione delle preconoscenze individuali e del gruppo;
2. valutazione in itinere o formativa: che verifica le conoscenze, le competenze e i
comportamenti attivati dall’alunno e consente al docente, di intervenire con correzioni o modificare
orientamenti nel processo di insegnamento-apprendimento;
3. valutazione finale sommativa: che verifica il livello di competenze acquisite e il possesso dei
prerequisiti necessari per svolgimento di percorsi d’apprendimento successivi.
La valutazione degli alunni si esprime su tre livelli organizzativi:
1. la valutazione del docente ( periodica)
2. la valutazione istituzionale (quadrimestrale e finale)
3. la valutazione di Stato (fine ciclo di istruzione).
a)
LA SCUOLA DELL'INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia adotta come strumento di verifica e di valutazione privilegiata
l’osservazione rivolta sia ai comportamenti che ai processi di sviluppo e di apprendimento. Questo
avviene in tre momenti dell’anno scolastico.
Nella prima parte dell’anno la valutazione iniziale o diagnostica, offre indicazioni in merito a ciò
che il bambino sa, sa fare, sa essere, individuando i bisogni e le potenzialità di ciascuno; riprogetta
i percorsi didattici per rispondere in modo più adeguato alle esigenze dei bambini.
ϴϬ
Durante l’anno la valutazione in itinere o formativa offre un continuo riscontro sulla validità
dell’intervento di insegnamento/apprendimento ed ha come oggetto specifico il controllo, la
misurazione, la quantificazione degli apprendimenti.
La valutazione finale o sommativa traccia un bilancio complessivo degli apprendimenti, dei
comportamenti e dei processi che li hanno accompagnati; identifica i livelli di conoscenza,
competenza, capacità, raggiunti dai bambini nei settori specifici del loro “fare e agire”: i campi di
esperienza e si pone come opportunità di espansione verso nuove e più ampie mete. La
valutazione, quindi, è strumento per conoscere il processo di crescita degli alunni; coinvolge tutti i
bambini di tre, quattro, cinque anni.
Le insegnanti, sulle informazioni registrate, stendono poi, in due momenti dell’anno il documento di
valutazione secondo indicatori significati riferiti ai traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi
ai campi d’esperienza.
Nella prospettiva della continuità verticale le insegnanti di sezione dei bambini di cinque anni,
documentano il percorso educativo e didattico di ogni alunno compilando il Documento Personale
per il passaggio alla Scuola Primaria dove sono evidenziati nello specifico, i livelli di
competenza raggiunti dagli alunni in riferimento agli obiettivi della scuola dell’infanzia e ai campi di
esperienza.
La verifica degli apprendimenti è una operazione complessa che consiste essenzialmente nel
raccogliere dati relativi al processo di apprendimento in atto. Diverse e numerose le occasioni in
cui si operano verifiche nel corso dell’azione didattica. In particolare, nella scuola si procede
sistematicamente a controllare l’andamento del percorso di apprendimento degli alunni in rapporto
ai traguardi per lo sviluppo delle competenze del curricolo.
La verifica passa attraverso l’osservazione:
del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento; del percorso dell’intervento educativo;
del contesto scolastico; dei traguardi per lo sviluppo delle competenze degli alunni.
b)
LA SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Dall’anno scolastico 2008/09, in base alla legge 30 ottobre 2008, n. 169, sono state introdotte le
seguenti novità sulla valutazione:
−
nella Scuola Primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti è espressa in
decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno
mentre la valutazione del comportamento rimane espressa da giudizio.
−
nella Scuola Secondaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del
comportamento degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in
decimi. Relativamente alla valutazione finale, definita in sede di scrutinio, sono ammessi alla
classe successiva al primo e al secondo anno di corso gli alunni che hanno ottenuto un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline o nel comportamento.
ϴϭ
L'individuazione degli obiettivi di apprendimento funzionali allo sviluppo formativo dell'alunno
orienta gli standard di apprendimento per la valutazione dell’alunno e la necessità di assegnare al
voto un significato univoco secondo criteri di equità, omogeneità e trasparenza ( D.P.R. 122 del
22-06-2009).
I docenti tengono conto che la valutazione:
−
è espressione dell’autonomia professionale
−
è trasparente e tempestiva
−
ha per oggetto: apprendimento, comportamento, rendimento scolastico complessivo
−
individua le potenzialità e le carenze
Per favorire omogeneità tutti i docenti sono tenuti a:
−
effettuare le necessarie verifiche di apprendimento quadrimestrali
−
somministrare verifiche coerenti con gli obiettivi prefissati
−
concordare con i docenti dell’istituto le modalità di valutazione
−
controllare che le verifiche siano coerenti con gli obiettivi di apprendimento
Per valutare in modo oggettivo i docenti sono orientati a:
−
proporre verifiche valutate in modo oggettivo (punteggi ove possibile)
−
promuovere l'autovalutazione, ove possibile
−
coinvolgere gli alunni nella valutazione, spiegando i criteri di valutazione delle verifiche.
Per favorire la trasparenza i docenti si attivano nel:
− trasmettere alle famiglie l’esito delle verifiche (anche mediante il libretto, in particolare nella
scuola secondaria) e controllare che le valutazioni non vengano alterate e siano visionate;
− comunicare l'andamento scolastico degli alunni tramite documento di valutazione, colloqui
con i genitori, report concordati dal Collegio (ad esempio, informative nei casi di profitto
insufficiente, eventuali pagelline).
Î La valutazione è effettuata sulla base di parametri condivisi.
Î Gli insegnanti di Religione Cattolica concordano modalità condivise di valutazione e si
relazionano ai team di classe. La valutazione viene espressa mediante giudizio. Analogamente
avviene per le Attività alternative.
ϴϮ
VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO
nella SCUOLA PRIMARIA
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
D.P.R. n. 122, 2009: La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8,
comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e
dell'articolo 2 del decreto-legge, e' espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero
collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le
modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione.
GIUDIZIO
ottimo
CRITERI
-
distinto
-
buono
-
sufficiente
-
partecipazione: partecipa alle attività in modo continuativo e responsabile.
impegno: porta a termine con stabilità e colpevolezza gli impegni presi;
affronta in modo approfondito lo studio e i compiti.
socializzazione: si inserisce nel gruppo in modo positivo e collaborativo.
rispetto delle regole: assume comportamenti idonei al contesto avendo
interiorizzato le regole proposte dalla scuola.
partecipazione: partecipa alle attività in modo continuativo.
impegno: porta a termine con linearità gli impegni presi; è affidabile nello
studio e nei compiti.
socializzazione: si inserisce nel gruppo in modo positivo.
rispetto delle regole: assume comportamenti adeguati alle regole proposte
dalla scuola.
partecipazione: partecipa alle attività, talvolta in modo non costruttivo.
impegno: porta per lo più a termine gli impegni presi, talvolta è discontinuo
nello studio e nei compiti.
socializzazione: si inserisce nel gruppo, talvolta con qualche difficoltà.
rispetto delle regole: conosce le regole; talvolta i comportamenti non sono
confacenti con le regole proposte dalla scuola.
partecipazione: partecipa in modo essenziale alle attività.
impegno: ha un approccio minimale allo studio e ai compiti; non sempre
porta a termine gli impegni presi.
socializzazione: si inserisce nel gruppo in modo non sempre positivo.
rispetto delle regole: non sempre assume comportamenti confacenti con le
regole proposte dalla scuola.
NOTA: Il giudizio è concordato a livello di team. Il team può considerare anche dinamiche
individuali, relative agli alunni, non elencate nel presente tabulato. Il giudizio tiene conto
dell'andamento generale: può pertanto riferirsi ai criteri delineati sia in modo completo sia in modo
parziale.
(La presente tabella può subire variazioni, se concordate, in corso d'anno).
ϴϯ
VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO
nella SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
La valutazione del comportamento è un compito collegiale che si svolge nell’ambito del Consiglio
di classe e segue i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, organo che garantisce l’equità e
l’uniformità nella valutazione all’interno dell’intero Istituto.
La votazione sul comportamento degli studenti, pertanto, ai sensi della Legge n. 169 del 30 ottobre
2008 e successive modifiche, è attribuita collegialmente dal consiglio di classe e concorre alla
valutazione complessiva dello studente, determinando, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso e/o all'esame conclusivo del ciclo.
La votazione sul comportamento, se inferiore a 6/10, deve essere motivata con giudizio sintetico
e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.
Il voto di comportamento non viene utilizzato nel calcolo della media del voto di profitto.
L’assegnazione del voto di COMPORTAMENTO deve considerare e valutare i seguenti aspetti:
• PARTECIPAZIONE
• IMPEGNO
• SOCIALIZZAZIONE
• RISPETTO DELLE REGOLE
Il voto di comportamento verrà assegnato dal Consiglio di classe seguendo la seguente tabella:
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
VOTO
PARTECIPAZIONE
IMPEGNO
SOCIALIZZAZIONE
RISPETTO
DELLE REGOLE
10
Partecipa sempre
attivamente e mostra
senso di responsabilità
Si impegna in
modo costante
ed approfondito
È sempre
disponibile e
collaborativo/a
Rispetta sempre
regole, persone
ed ambiente
9
Partecipa assiduamente e
mostra senso di
responsabilità
Si impegna in
modo costante
È quasi sempre
disponibile e
collaborativo/a
Rispetta sempre
regole, persone
ed ambiente
8
Solitamente è partecipe e
abbastanza responsabile
Si impegna in
modo
abbastanza
costante
È generalmente
disponibile e
collaborativo/a
È generalmente
rispettoso/a di
regole, persone e
ambiente
7
Partecipa in modo
discontinuo/settoriale e
non è sempre
responsabile
Si impegna in
modo settoriale
e/o superficiale
Non è sempre
disponibile e
collaborativo/a
Non sempre
rispetta persone,
regole ed
ambiente
6
Partecipa in modo
saltuario e
con poco senso di
responsabilità
Si impegna in
modo incostante
e superficiale
E’ poco disponibile
e collaborativo/a
E’ poco
rispettoso/a di
persone, regole
ed ambiente
5
Non partecipa e non è
responsabile
Non si impegna
Non è disponibile e
collaborativo/a
Non rispetta le
regole e/o le
persone e/o
l’ambiente
ϴϰ
INVALSI
L'Istituto promuove, all'interno della scuola, la cultura della valutazione e della qualità del servizio
offerto. Il pieno sviluppo dell’autonomia scolastica richiede, infatti, anche la capacità di rendere
conto dei risultati ottenuti, dei percorsi di autovalutazione e di miglioramento della qualità avviati.
Si attiene, in tale ottica, a quanto previsto dal sistema di valutazione "INVALSI".
Tale sistema di valutazione è finalizzato al progressivo miglioramento e all’armonizzazione della
qualità del servizio di istruzione e formazione.
L’INVALSI è l' Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione, nato nel 2003, con la
Legge n. 53 del 28 marzo. L’INVALSI ha il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche
sulle conoscenze ed abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle
istituzioni scolastiche.
La nota dell’INVALSI, prot. n. 12537 del 18 novembre 2013, ha previsto che le rilevazioni si
svolgeranno a maggio 2014 e riguarderanno obbligatoriamente tutti gli studenti delle classi II^ e V^
della primaria, classe III^ della secondaria di I° grado (solo in questo caso, la rilevazione sugli
apprendimenti verrà condotta in giugno, precisamente il 19 giugno 2014, all’interno dell’esame
conclusivo del I° ciclo di istruzione) e classe II^ della secondaria di II° grado.
Nel corrente anno scolastico, pertanto, non sarà condotta la rilevazione nelle classi I^ della scuola
secondaria di I° grado.
Infatti, si legge nella Nota: ”La finalità di informare le scuole secondarie di I° grado sulla situazione
di partenza dei propri alunni sarà garantita dalla messa a disposizione dei risultati di tali alunni
nelle prove da loro condotte, l’anno precedente, al termine della scuola primaria. Ciò ha consentito
l’eliminazione, già a partire dall’anno scolastico in corso, della rilevazione tradizionalmente
condotta a maggio, al termine della I^ secondaria di I° grado.
[…] L’Invalsi sta studiando una sua possibile collocazione alternativa nei mesi iniziali della scuola
secondaria di I° grado”.
ϴϱ
MIGLIORAMENTO OFFERTA FORMATIVA
Il successo formativo rappresenta il concetto-chiave di una scuola che, ponendosi come ambiente di
apprendimento educativo, come occasione di autorealizzazione umana, ha il compito di predisporre,
adottare e controllare gli strumenti necessari per la valorizzazione della specificità di ogni studente e lo
sviluppo delle proprie potenzialità, traducendole in reali abilità e competenze.
L’Istituto Comprensivo “Zanellato” garantisce a ciascun alunno il successo formativo possibile per le
sue reali potenzialità, adottando iniziative utili al conseguimento di questo traguardo.
In tale contesto si inserisce la didattica per progetti, una pianificazione centrata sullo studente, con le
sue risorse e i suoi stili cognitivi. Il lavoro scolastico impostato come percorso progettuale parte dalla
ricognizione dei bisogni e offre un approccio diretto allo studio, multi-inter-disciplinare, stimolando gli
alunni a riflettere su problemi provenienti dalla loro stessa esperienza di vita, a scegliere opportuni
percorsi per risolverli e a operare concretamente fino ad ottenere il risultato finale.
La didattica per progetti permette di acquisire conoscenze più approfondite e capacità non solo
disciplinari; di lavorare, con atteggiamenti di esplorazione-costruzione, per uno scopo concreto; di
cogliere la complessità e l’unitarietà del sapere; di discutere e confrontarsi con i compagni e con
l’insegnante, facilitando momenti di collaborazione e di cooperazione e favorendo un atteggiamento
critico verso l’attività didattica; di sviluppare autonomia, creatività, senso di responsabilità e
consapevolezza delle proprie capacità e del proprio talento; di favorire l’incontro tra scuola ed
extrascuola; di valorizzare le diversità.
ϴϲ
PROGETTI D’ISTITUTO
PROGETTO CONTINUITA’
In
una
società
caratterizzata
da
cambiamenti
continui,
sollecitazioni, molteplicità e discontinuità di esperienze nel vissuto
dei bambini e dei ragazzi di oggi, sempre più, nella scuola si
sente la necessità di dare senso alla varietà delle
tante
esperienze di formazione che essi vivono.
E’ quindi necessario offrire loro un percorso scolastico il più
possibile lineare ed organico, volto a sviluppare le capacità di
organizzare, sistematizzare e quindi rendere
significative le
proprie conoscenze ed esperienze scolastiche ed extrascolastiche
affinché possano affrontare la complessità della nostra epoca e
divenire cittadini consapevoli.
Il
Progetto Continuità, che da qualche anno il nostro Istituto
propone, nasce proprio dalla consapevolezza che l’esperienza scolastica avrà tanto più valore e potrà
essere tanto più significativa per una crescita integrale e armonica dei nostri alunni quanto più sarà
organico e completo, sia dal punto di vista psicologico che pedagogico e didattico, il percorso formativo
che essi compiono all’interno delle nostre scuole. Una continuità intesa quindi come linearità e
prosecuzione dei percorsi e delle
esperienze vissute dagli alunni, ma anche e soprattutto come
collegialità, corresponsabilità e condivisione da parte dei docenti dei vari ordini di
scuola di
conoscenze, competenze, linguaggi , metodologie e progetti.
ϴϳ
Tutto ciò viene realizzato da una parte mediante la costruzione di
percorsi relativi all’accoglienza degli alunni e dei genitori iscritti nelle
nuove scuole, dall’altra cercando di creare fra i docenti dei vari ordini
di scuola uno scambio continuo di conoscenze ed esperienze, un
confronto che porti alla definizione di
percorsi
comuni e alla
condivisione di metodi e di linguaggi.
Nella continuità si mantengono comunque elementi di discontinuità
fra i vari ordini di scuola vissuti comunque come stimoli forti e
significativi per la crescita degli allievi, correlati strettamente con il
modificarsi delle strutture cognitive ed affettive di questi e che si
traducono in una specificità educativa ed organizzativa di ciascuna scuola.
L'Istituto gioca, pertanto, un ruolo centrale nel processo di continuità tra le scuole dello stesso ordine e
di ordine diversi, e tra queste e l’extrascuola. Ogni alunno ha caratteristiche proprie ed originali, che
devono essere riconosciute e rispettate dall’adulto e che si inseriscono in un processo di sviluppo che
continua nel tempo e va di pari passo con la sua vita. Da qui sorge l’esigenza di considerare oltre il
momento presente anche quello antecedente e conseguente, come passaggi indispensabili per la
crescita dell’intera personalità. La scuola metterà in atto strategie che andranno a favorire la continuità
orizzontale (famiglia, enti ed agenzie del territorio) e verticale (tra nido, scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di primo grado) così da evitare “salti traumatici”, valorizzare le esperienze pregresse e gli
stili d’apprendimento di ciascun bambino
ϴϴ
TEMA DEL PROGETTO
A...come AMICIZIA
cittadini si cresce
Scuole coivolte :
NIDI
•
•
•
•
•
•
•
•
Nidi comunali e privati di Monselice e di
Pernumia
SCUOLE DELL’INFANZIA
• -S. M. Goretti
• - Don L. Milani
• -Cantele
• -Carmine
• -Tortorini
Scuole non statali di Monselice
• S. Giuseppe
• Caramore
• S.S. Cosma e Damiano
Scuola non statale di Arquà Petrarca
Scuola non statale di Valsanzibio
•
•
•
•
SCUOLE PRIMARIE
V. Emanuele II di Monselice
V. Cini di Monselice
B. Bussolin di S. Bortolo
D. Manin di S.Cosma
A. Beolco di Pernumia
D. Valeri di Monselice
Giorgio Cini di Monselice
Naccari di Arquà Petraraca
SCUOLE SECONDARIE 1° GRADO
G.Guinizelli di Monselice
G. Zanellato di Monselice
L. Pardi di Pernumia
ϴϵ
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
L’Educazione alla Sicurezza è riconosciuta dall’istituto come bisogno primario e, quindi, come
obiettivo trasversale a tutte le discipline del curricolo formativo.
Il percorso progettuale “Le dimensioni della sicurezza”, è articolato in tre percorsi specifici riferiti ai
rispettivi segmenti scolastici:
“A scuola senza pericoli” è un percorso mirato a favorire l’interiorizzazione delle regole sulla
sicurezza nella scuola dell’infanzia, con lo scopo di far conoscere agli alunni le varie situazioni di
pericolo che possono verificarsi nell’ambiente scolastico.
“L’alfabeto della sicurezza”, organizzato per gli alunni della scuola primaria, è finalizzato alla
sensibilizzazione di ciascun alunno nell’essere consapevole dei propri comportamenti e nell’affrontare
i problemi connessi alla sicurezza nella scuola nei diversi aspetti: organizzativi, tecnici procedurali e
relazionali.
“Il futuro più sicuro” rappresenta un percorso progettuale attuabile con gli alunni della scuola
secondaria di primo grado; parte dal presupposto che la cultura della sicurezza nella scuola possa
divenire all’interno del curricolo ordinario un importante ambito formativo, realizzabile mediante
l’attivazione di modalità e strategie necessarie a sensibilizzare gli alunni verso tematiche relative alla
vivibilità, al benessere psico-fisico, al diritto alla sicurezza, all’assunzione di responsabilità individuali e
comuni.
L’Istituto ha stretto un accordo con la Protezione Civile
per due progetti Scuola Sicura. L’intervento è rivolto alle scuole
secondarie di I grado “Zanellato”, “Guinizelli” e ad alcune scuole primarie
del Comune di Monselice; è a costo zero per la scuola.
La strutturazione è la seguente:
ϵϬ
1) “Scuola Sicura 2013/2014” Area Prevenzione e Educazione
Obiettivo generale - Sviluppo della cultura della prevenzione e della protezione civile, intesa come
formazione alla sicurezza, all’auto-protezione e alla conoscenza del rischio attraverso una maggiore
valorizzazione della scuola per il ruolo fondamentale che essa ha nei processi di crescita culturale e
sociale delle nuove generazioni.
2) “Scuola Sicura 2013/2014” Area Tecnica
Obiettivo generale - Prove di evacuazione “assistite”. Verifica del livello di conoscenza del piano da
parte dei soggetti interessati dallo stesso e coerenza con la realtà. Giornata di presentazione a stand
del lavoro della Protezione Civile e del lavoro dei Volontari delle varie Associazioni che intervengono in
caso di calamità naturali (“Tocchiamo con mano la sicurezza”).
Queste sono le schede riassuntive:
ϵϭ
TITOLO DEL PROGETTO
1
“Scuola Sicura 2013/2014”
Area Prevenzione ed Educazione
2
3
GRUPPO DI LAVORO
Cognome-Nome
Struttura di appartenenza
Ruolo
Comunian Anna
Rocelli Renata
RangoPaolo
Buggin Marco
Marin Luca
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
responsabile
coordinatore
STRUTTURA PROPONENTE
Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile Monselice
Via Marendole 27, Monselice 35043 (PD)
Tel./Fax Sede Operativa: 0429 783443 e-mail: [email protected]
Coordinatore Renata Rocelli 320 4359864
Responsabile Progetto Anna Comunian 347 4928185
Ufficio Comunale Servizio Protezione Civile
Responsabile Ing. Mario Raniolo
Tel. 0429 786911
Fax 0429786917
[email protected]
4
DURATA DEL PROGETTO
A.S.2013/2014
Mesi: 8 mesi (da novembre 2013 a giugno 2014)
Il progetto, iniziato nel 2012, visto la sua validità didattica e il coinvolgimento positivo
degli alunni, è stato rinnovato anche per l’anno scolastico in corso.
5
ELEMENTI INNOVATIVI DEL PROGETTO
- Oggi in Italia si punta ancora troppo sull’emergenza, sul coinvolgimento,
sulla solidarietà nel momento in cui una catastrofe si verifica. Educare al
rischio vuol dire insegnare a convivere con il rischio e organizzare in maniera
capillare la prevenzione.
- La questione dell’educazione alla sicurezza nei giovani inserita nell’ambito
della salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro.
- Educare alla sicurezza come un compito trasversale, che non può fermarsi
alla tematica della sicurezza a scuola, ma deve interessare tutti i
comportamenti di vita per portare il giovane a costruire dentro di sé
atteggiamenti di responsabilità, autocontrollo, esame di realtà, valutazione del
rischio e coscienza dei propri limiti.
-Educare alla sicurezza come aspetto fondamentale per conseguire un
adeguato livello di sicurezza individuale e collettiva. Pertanto, con il
coinvolgimento e la collaborazione di tutte le persone che vivono e lavorano
nella scuola (dirigenti, insegnanti, personale non docente, studenti, genitori) è
indispensabile predisporre e mantenere in efficienza un sistema di sicurezza
capace di attivarsi e funzionare in modo autonomo
ϵϮ
6
DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO
6.1 DESTINATARI
Scuole Secondarie di primo grado e Primarie
dell’”ICS Zanellato – comune di Monselice”:
- Dirigente Scolastico
- Personale scolastico
- Insegnanti
- Ragazzi dai 6 ai 14 anni
Genitori e famiglie
6.2 OBIETTIVI DEL PROGETTO
OBIETTIVO
GENERALE
Sviluppare la cultura della prevenzione e della protezione civile, intesa come
formazione alla sicurezza, all’auto-protezione e alla conoscenza del rischio
attraverso una maggiore valorizzazione della scuola per il ruolo fondamentale che
essa ha nei processi di crescita culturale e sociale delle nuove generazioni.
OBIETTIVI SPECIFICI
a) Coinvolgere i Dirigenti Scolastici e portarli a conoscenza dell’importanza del
Progetto.
b) Coinvolgere gli insegnanti delle tre scuole Secondarie di primo grado
interessate, in particolare coloro che ricoprono il ruolo di RSPP e responsabili della
sicurezza.
c) Coinvolgere il personale tecnico e scolastico non
docente.
d) Promuovere nei ragazzi la cultura della protezione civile, l’educazione alla
sicurezza e il riconoscimento del rischio.
e) Promuovere negli alunni la coscienza dell’aiuto alle persone che si trovano in
difficoltà e sapere come comportarsi in caso di piccoli traumi quotidiani.
f) Verificare l’espletamento delle procedure previste dal piano di emergenza
scolastico.
g) Promuovere la conoscenza del mondo del volontariato, in particolare le
attività e i volontari di Protezione Civile che operano nel nostro territorio.
6.3 ATTIVITA’ E METODI
a. Incontrare i Dirigenti Scolastici per proporre e spiegare il Progetto.
b. Organizzare un incontro con gli insegnanti nel corso del quale verrà
spiegato loro l’intero progetto e gli obiettivi dello stesso. Coinvolgerli
attivamente attraverso la distribuzione di materiali informativi, e supporti
didattici, ludici e interattivi per inserire all’interno della programmazione
scolastica il tema della sicurezza e della prevenzione. Accogliere esigenze
particolari e rispondere alle necessità degli insegnanti stessi (comportamenti
con alunni diversamente abili).
c. Coinvolgere attivamente il personale scolastico non docente nella
comprensione e nell’attuazione del piano di emergenza, portarli a
conoscenza e renderli consapevoli dei ruoli e delle responsabilità che gli
stessi operatori devono ricoprire in caso di emergenza.
ϵϯ
d. “A scuola di protezione civile”: momento in cui i volontari incontrano gli
alunni delle singole classi proponendo un tema relativo alla sicurezza
individualizzato per fascia d’età. La metodologia sarà di tipo interattivo e
non solo frontale, con l’utilizzo di materiali ludico-didattici, multimediali ed
esempi pratici, attraverso l’uso di un linguaggio semplice, colloquiale e
comprensibile alle conoscenze acquisite dagli alunni. Verrà distribuito materiale
informativo di Protezione Civile. Gli incontri durano circa 1 ora per classe.
e.Simulazione di situazione di emergenza che preveda l’evacuazione
dell’’edificio scolastico.
f“Tocchiamo con mano la sicurezza”: possibile giornata conclusiva del progetto
nel corso della quale gli insegnanti e gli alunni possono vedere, conoscere e
sperimentare i mezzi, le attrezzature e le procedure di intervento di Protezione
Civile. Tale attività potrebbe essere proposta solo ad alcune classi di un unico
anno, con la possibilità negli anni a seguire di dare una continuità al progetto e
realizzarlo con classi diverse.
7
VERIFICA e VALUTAZIONE
a. Incontro di chiusura del progetto con il Dirigente Scolastico e/o suoi
collaboratori e lettera di valutazione.
b. Questionario di gradimento per insegnanti.
c. Verifica delle competenze acquisite dagli operatori scolastici nel corso
di un momento esercitativo e di simulazione dell’emergenza.
d. Le competenze acquisite dagli studenti potranno essere valutate dagli
insegnanti nel corso degli insegnamenti corrispondenti, oltre che nel corso
delle simulazioni di evacuazione.
e. Valutazione in fase di evacuazione del corretto rispetto di ruoli, tempi e
modalità
ϵϰ
TITOLO DEL PROGETTO
1
“Scuola Sicura
2013/2014”
Area
Tecnica
2
3
GRUPPO DI LAVORO
Cognome-Nome
Struttura di appartenenza
Ruolo
Buggin Marco
Rocelli Renata
RangoPaolo
Comunian Anna
Marin Luca
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
G.C.V.P.C.Monselice
responsabile
coordinatore
STRUTTURA PROPONENTE
Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile Monselice
Via Marendole 27, Monselice 35043 (PD)
Tel./Fax Sede Operativa: 0429 783443 e-mail:
[email protected]
Coordinatore Renata Rocelli 320 4359864
Responsabile Progetto Marco Buggin 389 1520728
Ufficio Comunale Servizio Protezione Civile
Responsabile Ing. Mario Raniolo
Tel. 0429 786911
Fax 0429786917
[email protected]
4
DURATA DEL PROGETTO
A.S.2013/2014
Mesi: 8 mesi (da ottobre 2013 a giugno 2014)
Tale progetto per il momento definibile come “pilota” terminerà con lo scadere
dell’anno scolastico. Sarà poi possibile rinnovarlo con l’anno scolastico successivo
dopo averne valutato i risultati.
5
ELEMENTI INNOVATIVI DEL PROGETTO
- Creazione catasto scuole: censimento istituti pubblici e privati , censimento
edifici e continuo aggiornamento delle loro condizioni d’uso e raccolta delle loro
procedure di evacuazione.
- Verifica dei nuovi piani di evacuazione dei vari istituti e loro corrispondenza con
la realtà per individuare punti di forza e criticità dei provvedimenti previsti.
ϵϱ
6
DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO
6.1 DESTINATARI
Scuole Primarie e Secondarie di primo grado dell’”ICS Zanellato- comune di
Monselice
6.2 OBIETTIVI DEL PROGETTO
OBIETTIVO GENERALE
Ricognizione generale degli istituti scolastici del nostro territorio; provvedere
alla loro catalogazione e programmare una serie di attività di aggiornamento
periodiche.
Verificare i piani di evacuazione e offrire attività di consulenza per tali argomenti.
Verificare il livello di conoscenza del piano da parte dei soggetti interessati dallo
stesso e coerenza con la realtà.
OBIETTIVI SPECIFICI
a. Raccolta preliminare di una serie di dati riguardanti gli istituti scolastici del
nostro territorio e creazione del “catasto scuole”.
b. Individuazioni degli istituti dove iniziare l’attività di valutazione.
c. Attività di valutazione della struttura dell’edificio, del piano di evacuazione e
delle modalità di applicazione avvalendosi di personale appositamente formato
per tali attività.b. Individuazioni degli istituti dove iniziare l’attività di valutazione.
c. Attività di valutazione della struttura dell’edificio, del piano di evacuazione e
delle modalità di applicazione avvalendosi di personale appositamente
formato per tali attività.
7
VERIFICA e VALUTAZIONE
a. Incontro Dirigente Scolastico e lettera di valutazione progetto.
b. Questionario di gradimento per insegnanti e operatori scolastici.
c. Valutazione in fase di evacuazione del corretto rispetto di ruoli, tempi e
modalità del piano di evacuazione.
ϵϲ
PROGETTO ORIENTAMENTO
L’orientamento è un importante momento di crescita, di educazione e di azione, finalizzato a rendere lo
studente soggetto attivo e responsabile nella scelta del percorso scolastico-formativo e professionale
dopo la conclusione del Primo Ciclo di Istruzione. Per raggiungere questo traguardo, la scuola deve
sostenere l’alunno nell’approfondire da un lato la conoscenza di sé e dall’altro la conoscenza della
normativa vigente,
dell’offerta scolastica e formativa del territorio, nonché della realtà socio-
ambientale, in cui vive, e delle richieste del mondo del lavoro. L’orientamento ha la finalità di favorire
nel ragazzo la consapevolezza individuale e la capacità di scelta; In questo senso va ribadita
l’importanza orientativa della scuola, così come quella della famiglia e del gruppo dei pari e la funzione
che svolge il docente in quanto interlocutore privilegiato all’interno di un processo di sviluppo.
Finalità
Le principali finalità di questo progetto possono essere riassunti nello sforzo di guidare gli alunni a:
•
migliorare la conoscenza di sé,
•
promuovere il successo scolastico e formativo,
•
maturare scelte consapevoli e responsabili.
Obiettivi
Il processo di orientamento è quindi da considerarsi un vero e proprio progetto formativo teso a
indirizzare l’alunno alla conoscenza di sé ( orientamento formativo) e del mondo circostante
(orientamento informativo). Sotto quest’ultimo aspetto la scuola diventa il centro di raccolta delle
informazioni provenienti dal mondo esterno, il luogo di rielaborazione e di discussione delle stesse per
favorirne l’acquisizione da parte degli allievi attraverso attività organizzate.
Il progetto prevede una serie di obiettivi condivisi, al cui raggiungimento concorrono tutte le discipline
con le proprie proposte di metodo e di contenuto. Gli obiettivi sono qui di seguito elencati:
•
Potenziare la conoscenza di sé.
•
Conoscere e sviluppare stili cognitivi e processi di apprendimento più proficui al raggiungimento del
successo scolastico.
ϵϳ
•
Realizzare una costante azione di didattica orientativa.
•
Realizzare attività di orientamento informativo (conoscenza del sistema scolastico-formativo italiano
e della realtà di appartenenza) e formativo (individuazione dei propri interessi, credenze di efficacia,
attitudini, capacità, competenze, …) volte alla scelta del percorso scolastico-professionale dopo il
conseguimento del titolo conclusivo del 1° ciclo di istruzione.
•
Incrementare la capacità di autovalutazione e di auto-orientamento.
Rapporti con l’esterno:
Affinché il soggetto arrivi a definire progressivamente il proprio
progetto futuro, la scelta deve rappresentare un’integrazione il più
possibile fra il vissuto individuale e la realtà sociale.
Sono pertanto incentivati i rapporti con
le realtà locali di cui si
elencano le principali e con le quali si è instaurata una positiva
collaborazione.
o
Istituti Superiori del territorio,
o
C.P.I.P.E. (Centro Provinciale di Istruzione Professionale Edile),
o
Provincia di Padova.
o
Confindustria
o
Centri di Formazioni professionali
Struttura e metodologia utilizzata
Il progetto ha durata triennale e si articola in diverse unità di apprendimento che mirano alla
conoscenza di sé, dell’ambiente circostante, del territorio e delle prospettive di lavoro.
In modo particolare viene favorito lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e delle abilità di base,
per un proficuo inserimento nella scuola superiore.
Vengono pertanto attivati i seguenti interventi:
Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro individuale e/o di gruppo (cooperative learning,
brainstorming), somministrazione di questionari, analisi di materiale illustrativo, discussione in classe,
incontri individuali e di gruppo con esperti di orientamento, attività di laboratorio, visite guidate
Durata
Il progetto verrà attuato nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 nelle classi 1°, 2° e 3° della Scuola
Secondaria di 1° Grado. Le attività e/o le azioni di Orientamento si intensificheranno nelle classi terze
nel periodo compreso tra ottobre e febbraio, periodo utile per la scelta del percorso scolasticoprofessionale dopo la conclusione del 1° ciclo di istruzione, scelta da effettuare anche sulla base del
Consiglio Orientativo formulato dal Consiglio di Classe.
ϵϴ
Modalità di monitoraggio e valutazione
Nel corso dei mesi primi mesi di attività di orientamento (valutazione in itinere) e alla fine di ogni anno
scolastico si procederà al monitoraggio e alla valutazione del lavoro svolto, per valutare l’efficacia delle
azioni mediante:
- il miglioramento del rendimento scolastico degli alunni (classi prime, seconde e terze)
- la somministrazione di questionari di autovalutazione in riferimento alla conoscenza di sé e alla
consapevolezza riguardo al proprio metodo di studio/lavoro e rendimento scolastico (classi prime,
seconde e terze)
- la somministrazione di questionari di gradimento riferiti alle attività svolte ( attività d’aula con
esperto, mini stage, sportello di orientamento, incontro con i genitori) (classi terze)
- la corrispondenza tra Consiglio Orientativo dato e Istituto superiore scelto (classi terze)
- eventuale ricaduta positiva o negativa sulle scelte successive effettuate dagli studenti.
Il lavoro preventivato nel Piano verrà inoltre sottoposto alla valutazione del Collegio dei Docenti.
ϵϵ
PROGETTO ARIANNA
Il progetto comprende tutte le attività finalizzate al potenziamento e al recupero degli apprendimenti
ed all’integrazione scolastica di alunni con madrelingua diversa dall’italiano.
Gli interventi mirano a promuovere, a seconda dei casi:
•
il potenziamento e l’approfondimento (con attività che vanno oltre a quanto è stato
programmato)rivolti agli alunni con buon potenziale cognitivo e particolarmente interessati al
sapere;
•
il rinforzo (con attività che permettono di conseguire un possesso più consapevole di procedure
e modalità di lavoro);
•
il consolidamento (con attività atte a far acquisire competenze più sicure);
•
il recupero (con attività atte a far conseguire all’alunno almeno le competenze di base).
Finalità:
Promuovere il successo scolastico e formativo
Obiettivo:
Realizzare iniziative didattico-formative di tutoraggio, compensazione, recupero e potenziamento,
che rispondano alle esigenze sia degli alunni che presentano difficoltà di apprendimento o lacune
nella preparazione sia degli alunni con buon potenziale cognitivo e particolarmente interessati al
sapere.
Migliorare il metodo di studio.
Migliorare il rendimento scolastico.
Valorizzare le eccellenze.
Metodologia utilizzata
Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro individuale e/o di gruppo, attività di laboratorio
ϭϬϬ
Durata
Il progetto verrà realizzato durante l’intero anno scolastico a partire dal mese di novembre fino alla
conclusione delle lezioni a giugno e coinvolgerà gli alunni di tutte le classi della succursale “G.
Guinizelli” della Scuola Secondaria di 1° Grado. Si articolerà in:
¾ lezioni frontali e studio guidato in ambito scientifico-matematico e linguistico (prima lingua
comunitaria) con gli alunni di classe 1^, 2^ e 3^ su richiesta del singolo e/o su segnalazione
da parte del Consiglio di Classe da svolgersi in orario extrascolastico;
¾ alfabetizzazione e studio guidato per alunni stranieri;
¾ attività di sostegno, recupero e tutoraggio per alunni con BES, da svolgersi in orario
scolastico;
¾ attività di approfondimento in ambito scientifico-matematico e linguistico rivolte agli alunni
con buon potenziale cognitivo e particolarmente interessati al sapere, da svolgere in orario
scolastico.
ϭϬϭ
CORSI DI RECUPERO
Le difficoltà di apprendimento sono spesso legate alla mancanza di un valido metodo di lavoro e
alla scarsa consapevolezza metacognitiva, da cui possono derivare disagio emotivo, scarsa
motivazione, scarsa autonomia e discontinua capacità di concentrazione.
Non sempre le famiglie sono in grado di offrire un adeguato supporto e negli alunni più fragili le
difficoltà incontrate a scuola si traducono in una cattiva immagine del sé relazionale e scolastico.
Intervenire con azioni di sostegno all’apprendimento significa allora favorire nell’alunno una
percezione positiva della propria identità scolastica e aiutarlo a superare il disagio derivante dal
senso di inadeguatezza e di disorientamento rispetto alle attività proposte in classe.
I corsi di recupero sono uno degli strumenti che la scuola mette a disposizione degli alunni, che
presentano difficoltà di apprendimento o lacune nelle conoscenze disciplinari, per affrontare con
maggiore serenità i problemi, offrendo loro la possibilità di essere seguiti, in precisi periodi dell’anno
e per un determinato numero di ore pomeridiane, dai propri insegnanti di italiano e matematica.
OBIETTIVI
-
Favorire il recupero delle abilità e delle conoscenze di base
-
Aiutare gli alunni nell’acquisizione di un metodo di studio efficace e di una precisa
organizzazione del lavoro personale
-
Consolidare l’autostima, acquisendo consapevolezza delle proprie abilità
-
Rafforzare la motivazione all’apprendimento, affrontando situazioni problematiche senza paura
dell’insuccesso
-
Favorire l'interazione con gli altri
ϭϬϮ
METODOLOGIA
-
Lezioni frontali di rinforzo e di ripasso
-
Esecuzione di esercizi
-
Autocorrezione e correzione guidata
-
Lavoro individuale e/o di gruppo
DURATA
Il progetto verrà realizzato nel secondo quadrimestre e coinvolgerà gli alunni di tutte le classi della
Scuola secondaria di I° grado “G. Zanellato” e “L. Pardi”.
Gli alunni saranno individuati dagli insegnanti di classe di italiano, matematica e lingue straniere,
previo coinvolgimento delle famiglie.
I corsi si articoleranno in pacchetti-ore da realizzare in orario extracurriculare, con cadenza
settimanale.
ϭϬϯ
LABORATORI
U.P.A.
L’ Istituto collabora ormai da molti anni con l’UPA di
Padova
per
calare
nel
mondo
della
scuola
l’esperienza dei laboratori artigianali con l’intento di
mettere concretamente in contatto gli alunni con il
territorio,
nelle
sue
manifestazioni
creative/produttive.
Vengono perciò presentate annualmente richieste di
interventi con l’artigiano in classe per un certo
monte-ore .
Tra le proposte offerte vengono scelte quelle più
adatte ad agganciarsi in maniera organica e
stimolante con i percorsi di studio programmati per il
curricolo delle varie classi.
Anche quest’anno, l’UPA ha presentato una rosa di
proposte valide ed interessanti. Saranno coinvolti gli
alunni delle classi quinte della scuola primaria e
delle classi seconde della scuola secondaria di I°
grado, che
potranno
vivere in modo innovativo
un’ esperienza laboratoriale sotto la guida di un esperto.
Le opzioni scelte
verranno realizzate compatibilmente con le disponibilità della Camera di
Commercio.
E’ previsto un piccolo contributo da parte della famiglie degli alunni coinvoltL
ϭϬϰ
PROGETTO LINGUA E LINGUAGGI
Titolo: Lingua e linguaggi
Presentazione
Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza di una Biblioteca Scolastica Multimediale
come centro di risorse per l’apprendimento, come laboratorio culturale per promuovere l’educazione
alla lettura, la libera espressione e il desiderio all’informazione.
Il progetto è finalizzato a contribuire all’apprendimento lungo l’arco della vita, facilitando l’accesso
all’informazione, innalzando la competenza informativa e promuovendo la lettura.
Perché il progetto “Lingua e Linguaggi”?
•
Per dare risposte ai bisogni: sinergia educativa - buone pratiche
•
Perché l'educazione alla lettura e l'accesso all'informazione si inseriscono a pieno titolo
tra le opportunità formative che devono essere garantite alla persona lungo l'arco della vita.
•
Perché il progetto continua e coniuga la presenza di iniziative consolidate nell’Istituto “G.
Zanellato”.
•
Perché la biblioteca scolastica è parte integrante del processo educativo.
Finalità educative generali
•
Imparare l’uso della biblioteca scolastica come luogo vivo ed aperto, come centro di
documentazione, mediante l’offerta di materiale documentario e informativo(uso del
laboratorio multimediale).
•
Scoprire e ri-scoprire il libro e ri-animare la lettura come attività, fonte di piacere e di
arricchimento personale.
•
Diffondere la cultura del libro.
•
Incoraggiare la lettura sia formale che emozionale delle opere.
•
Educare all’ascolto e alla lettura.
•
Favorire la comunicazione attraverso vari linguaggi espressivi.
•
Incoraggiare la consultazione delle fonti documentarie.
•
Educare alla ricerca e all’uso dell’informazione nella biblioteca centro d’apprendimento.
•
Creare laboratori di lettura dove bambini e ragazzi possano sviluppare il gusto, l’emozione
ϭϬϱ
e il piacere di leggere.
•
Sviluppare la capacità di confronto e dibattito.
•
Sviluppare la creatività, la rielaborazione e l’interpretazione fantastica.
•
Potenziare la Biblioteca scolastica di ogni plesso.
•
Creare lo scaffale multiculturale come educazione all’ intercultura.
•
Sviluppare la scrittura creativa.
Obiettivi misurabili (qualitativi quantitativi)
•
Rendere fruibile il patrimonio librario e documentario della scuola.
•
Rendere il bambino e lo studente un utente abituale ed esperto della Biblioteca Scolastica.
•
Rendere la Biblioteca Scolastica Multimediale parte integrante dei processi formativi della
Scuola, organizzandola anche come comunità di ricerca.
•
Creare laboratori di lettura dove bambini e ragazzi possano sviluppare il gusto, l’emozione
e il piacere di leggere.
•
Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curricolo;
la biblioteca scolastica è parte integrante del processo educativo.
•
Sviluppare e sostenere nei bambini l'abitudine e il piacere di leggere, di apprendere e di
utilizzare le biblioteche per tutta la vita;
•
Offrire opportunità per esperienze dirette di produzione e uso dell'informazione per la
conoscenza, la comprensione, l'immaginazione e il divertimento;
•
Far acquisire, in forma sempre più autonoma, la capacità di ascolto,
di attenzione nella lettura e interpretazione di immagini iconiche e filmiche.
•
Creare una rete di collegamenti con il territorio: associazioni culturali, case editrici, enti
territoriali.
•
Organizzare attività che incoraggino coscienza e sensibilità culturali e sociali;
•
Aprire uno spazio di partecipazione alle famiglie anche in occasione della giornata della
lettura.
•
Collegarsi con le reti bibliotecarie locali ( comunali, provinciali)
•
Condividere con il collegio docenti il progetto.
ϭϬϲ
Metodologia utilizzata
•
Organizzazione del prestito.
•
Prestito non vincolato a compiti didattici precisi.
•
Familiarità con i meccanismi che regolano il funzionamento della Biblioteca:
conoscere il significato dei concetti di “catalogazione” e di “classificazione”
per i ragazzi della Scuola Secondaria di 1°.
•
Laboratori di lettura creativa.
•
Laboratori di scrittura creativa.
•
Laboratori di animazione alla lettura.
•
Laboratori di lettura
•
Produzione di albi illustrati, libri individuali e/o collettivi cartacei con illustrazioni.
•
Visione di Film legati alla lettura di un libro, comparazione tra i due linguaggi.
•
Produzioni di materiali Multimediali relativi alle esperienze didattiche.
•
Promozione di visite didattiche alle Biblioteche del territorio.
•
Partecipazione /organizzazione incontri con l’Autore (se possibile).
•
Visite a Mostre dell’ illustrazione per l’infanzia presenti nel territorio.
Rapporti con l’esterno
•
Collaborazione con le Biblioteche Comunali di Monselice, Pernumia e Arquà Petrarca.
•
Collaborazione con le iniziative del Museo Diocesano di Padova͗Rassegna Internazionale
di illustrazione.
•
Collaborazione con le Librerie della città e del territorio: Monselice, Este, Padova.
•
Organizzazione di incontri in Libreria per attività di lettura animata
•
Esposizione dell’editoria per ragazzi nelle scuole in occasione della giornata della lettura.
Formazione e aggiornamento per docenti
•
Collaborazione con l’Università degli Studi di Padova Gruppo Ricerca Biblioteche
Scolastiche(GRIBS) per incontri periodici su editoria per ragazzi, incontri con autori,
illustratori ed editori.
•
Recupero, da parte dei docenti Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, delle esperienze di
formazione realizzate nell’Istituto: Linguaggio Cinematografico e Cinema di Animazione.
•
Aggiornamento proposto dal Museo Diocesano per l’anno 2013-14
ϭϬϳ
nella proposta della Rassegna Internazionale di illustrazione“ I colori del sacro”: il viaggio.
•
Autoaggiornamento attraverso riviste specializzate .
.
Attività possibili per gli alunni in un’ottica di continuità
•
3 - 6 anni
•
Ora del racconto
•
Racconti da Albi Illustrati
•
Letture animate
•
Produzione di storie illustrate
•
Prestiti
•
Visione e lettura di film –animazione
7 - 10 anni
•
Lettura ad alta voce e laboratori di lettura.
•
Lettura animata.
•
Lettura degli albi illustrati.
•
Produzione di storie scritte e illustrate.
•
Laboratorio del libro illustrato incontri con l’autore/ illustratore.
•
La ricerca in biblioteca.
•
Prestito.
•
Visione di film.
•
Dal libro al film prime comparazioni tra i due linguaggi.
11 - 14 anni
•
Proposte editoriali- percorsi tematici.
•
Lettura ad alta voce e lettura dialogata.
•
Abstract come occasione didattica.
•
Incontri con autori, illustratori, editori.
•
Percorsi multimediali a tema.
•
Di che genere è? Prime catalogazioni.
•
Uso didattico della biblioteca.
•
La ricerca in biblioteca.
•
Partecipazione a concorsi letterari.
ϭϬϴ
•
Dal Libro al film: letture comparate.
•
Produzione di booktrailer da parte dei ragazzi.
Collaborazione con Ente locale e/o circoscrizione per
•
Organizzazione della giornata Internazionale di promozione alla lettura in tutte le scuole di
ogni ordine e grado dell’Istituto.
•
Collaborazione tra scuole per le iniziative culturali che verranno organizzate sul territorio.
•
Organizzazione di incontri tra allievi della Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria e tra la
Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1°.
•
Incontri con l’autore proposte della Biblioteca Civica di Monselice.
Valutazione
•
Coordinamento tra le referenti di plesso per una condivisione di buone pratiche e
realizzazione di attività di animazione alla lettura e di partecipazione alle iniziative proposte
dal territorio.
•
Monitoraggio in itinere delle attività realizzate.
•
Possibile questionario di gradimento agli alunni e genitori sulle attività svolte.
•
Rendicontazione al Collegio da parte della docente referente del progetto.
ϭϬϵ
PROGETTI SPORTIVI DI ISTITUTO
L’attività motoria e sportiva è considerata in senso globale, come
veicolo educativo e si propone con una funzione complementare a
quella svolta dalla scuola mediante il curricolo e a quella svolta
autonomamente dalle famiglie.
Partendo dal concetto che l’attività motoria- sportiva non limita la
propria funzione a quella dell’educazione psico – motoria, ma si
pone come reale mezzo di formazione e di sviluppo della personalità del bambino e del ragazzo, il
nostro Istituto, per la scuola primaria e dell’infanzia, ritiene opportuno integrare l’attività motoria,
curricolare con interventi di esperti, finalizzati all’incentivazione dell’attività stessa e della pratica
sportiva (Progetto Giocosport / Progetto Scuola Sport e Territorio Più Sport a Scuola/ Progetto Pilota
di Alfabetizzazione motoria ecc) . L’intento è quello di realizzare una concreta azione di avviamento
allo sport e di diffusione dei suoi valori positivi affinché la pratica sportiva diventi stile di vita da
iniziare in età scolare e da mantenere lungo l’arco della vita.
Scuola Secondaria di I° grado
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI E CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA-PALLAVOLO-PALLACANESTRO
• Le attività motorie e lo sport praticati a scuola nel contesto dell’educazione globale volgono alla
valorizzazione dei diritti umani, della legalità,
della solidarietà , dell’ambiente e delle relazioni
interculturali. La pratica fisica sportiva, aperta
alla totalità degli allievi è vista come esperienza
di
libertà
e
creatività,
occasione
per
l’acquisizione di competenze sociali e utile
mezzo
per
dispersione
combattere
scolastica,
la
le
violenza,
la
disuguaglianze
sociali e culturali.
ϭϭϬ
La stretta relazione con l’educazione alla salute permette l’allontanamento da droghe, doping, fumo
ed alcolismo. Grazie al forte coinvolgimento previsto, il progetto è momento fondamentale e
privilegiato di compartecipazione delle famiglie, delle istituzioni locali e delle associazioni sportive e
del tempo libero. Rafforza la cooperazione tra il mondo della scuola, il mondo dello sport e le
famiglie ed esalta il piacere del movimento e dello star bene con se e con gli altri.
“Giochi Sportivi Studenteschi e Centro Sportivo Scolastico” è un progetto attivato presso il nostro
istituto che prevede l’avviamento alla pratica sportiva ed in particolare alla pallavolo.
Gli obiettivi sono:
approfondire la conoscenza e la consapevolezza di sé, dei propri valori e dei propri limiti;
promuovere la pratica sportiva intesa come regola di vita salutare e soddisfacente,
promuovere il fair play, il rispetto delle regole e dell’avversario.
Sono previsti tornei interni ed in collaborazione con altri Istituti
Pianificazione delle attività
Le ore di attività settimanale saranno programmate in giorni stabiliti dai docenti Il periodo di attività
andrà da ottobre a maggio. Le attività si svolgeranno negli impianti sportivi scolastici.
Metodologia utilizzata
Approfondimento degli aspetti tecnico-tattici della disciplina sportiva attraverso esercitazioni
specifiche e incontri di confronto da commentare con gli alunni
Risultati attesi
Il progetto si propone di rispondere alle esigenze di aggregazione e
socializzazione dei ragazzi, consentendo a tutti indipendentemente
dal grado di abilità raggiunto, la possibilità di fare un’esperienza
sportiva, divertendosi, vivendo il confronto agonistico in maniera
serena ed equilibrata, accettando il risultato finale, qualunque esso
sia, conoscendo coetanei che vivono e provengono da culture e
modelli sportivi differenti. Promuovere la pratica sportiva intesa
come regola di vita salutare e soddisfacente.
ϭϭϭ
All’interno di ogni plesso vengono declinati altri percorsi di ampliamento ĚĞůů͛ŽĨĨĞƌƚĂ formativa qui di
seguito riportati.
Plessi
Progetti di Plesso
Descrizione
“Alimentiamoci al ritmo
delle stagioni”
E’ un progetto di educazione alimentare che mira alla
promozione di consapevoli e sane abitudini alimentari, ad un
maggiore benessere psico-fisico individuale e sociale,
all’interno di un percorso senso-percettivo e cognitivo nel
quale il bambino conosce, scopre e sperimenta colori, forme,
sapori e aromi degli alimenti.
Esso è suddiviso in tre nuclei tematici:
• MI NUTRO E CRESCO BENE ( colazione,
pranzo, merenda cena;come funziona il
nostro corpo e a che servono gli alimenti).
• SAPORI, COLORI E STAGIONI ( storie
animate, frutta, ortaggi e piatti tipici di ogni
stagione, le nonne raccontano il cibo e ricette
di una volta, realizzazione di un ricettario)
•
A TAVOLA CON I CINQUE SENSI ( la vista,
l’olfatto, il gusto, il tatto e l’udito)
TUTTI A BORDO
“TUTTI BORDO”,rappresenta un viaggio nel mondo dei pirati
ed è lo sfondo fantastico che permette di vivere esperienze
motivanti e dare senso e significato alle nuove scoperte. Il
galeone con tutto il suo equipaggio sarà impegnato in un
viaggio su diverse isole, scoprendo di volta in volta qualcosa
di nuovo. Questo viaggio porterà i bambini a scoprire che
imparare cose nuove e stare bene insieme agli altri
rappresenta il vero TESORO!
Unità tematiche
L'isola degli amici(accoglienza)
l'isola delle scoperte
l'isola delle trasformazioni
l'isola del tesoro
,QIDQ]LD
Santa Maria
Goretti
PROGETTI DI PLESSO
G. Cantele
A. Tortorini
“VIVO LA MIA CITTA’”
Vedo, sento, ascolto e
conosco
Ai bambini verrà proposta la conoscenza della propria città
non solo finalizzata alla comprensione delle sue funzioni, ma
anche alla sua bellezza, la città intesa come opera d’arte
perché i bambini non siano soltanto utenti, ma veri cittadini.
“ Il vero fine non è creare la città, ma formare un insieme di
persone che abbiano il sentimento della città.”
G.C. Argan
ϭϭϮ
S. Maria del
Carmine
Don Lorenzo
Milani
VIAGGIO IN ITALIA
“ IL MIO PAESE…A
PICCOLI PASSI”
L’obiettivo sarà quello di sviluppare conoscenze di tipo
geografico, approfondendo il territorio di appartenenza e di
stimolare la curiosità e la voglia di sapere.
Il percorso si snoderà lungo più piste conoscitive che
riguarderanno sia la scoperta del proprio Comune che l’Italia
in generale, nelle caratteristiche fisiche (fiumi, laghi, mari,
montagne), politiche (abitanti, città) ed economiche (attività
umane).
Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce
dalla realtà quasi per penetrare in un orizzonte inesplorato
che sembra un sogno”.(Guy de Maupassant)
Il percorso avrà inizio partendo dal vissuto del bambino, la
propria casa, la propria cameretta per poi passare alla scuola
come luogo dove i bambini vivono.
La scuola e la casa sono inserite in una città che può essere
paragonata al nostro corpo :
q il cuore è la piazza come luogo di aggregazione
q il cervello sono i luoghi della conoscenza , il Museo
Centanini, il Museo S.Paolo, la Biblioteca, il Municipio
q i polmoni sono il Parco Buzzacarini luogo della natura
e del gioco
q la circolazione sono tutte vie e il traffico nella nostra
città
I bambini verranno accompagnati durante tutto il percorso da
un personaggio fantastico che farà loro da guida nella città
Lo scopo del progetto è quello di guidare i bambini e le
bambine alla conoscenza, diretta e giocosa, del territorio in cui
vivono. A piccoli passi gli alunni svilupperanno la capacità di
individuare elementi caratterizzanti del loro paese come edifici
significativi, percorsi, mestieri vecchi e nuovi, storia e
tradizioni.
Conoscendo e valorizzando nei bambini la propria realtà si
favorisce in loro la consapevolezza di essere abitanti di un
territorio, appartenenti ad una comunità. È scoprendo gli altri,
le loro peculiarità, i luoghi resi vivi dall’agire quotidiano che si
definiscono relazioni, dialoghi, pensieri e si pongono le basi
fondamentali dello sviluppo del senso di cittadinanza, una
delle finalità della scuola dell’Infanzia. Il percorso si articola in
tre nuclei tematici: “Per le strade scopro…”, “A ciascuno il suo
mestiere”, “Il paese del Ruzante”.
ϭϭϯ
Attraverso Progetti che coinvolgono gli ambiti umanistico-letterario,
scientifico, artistico, musicale, sportivo, sociale,
gli alunni saranno guidati alla scoperta di una molteplicità di linguaggi
che , grazie alla conoscenza, li renderanno più attenti alla realtà che
li circonda e più sensibili nei confronti degli altri.
Vittorio
Emanuele II
Il plesso propone tali percorsi senza oneri per l’Istituto; aderisce
inoltre a progetti di Istituto di particolare interesse per la didattica,
provenienti da associazioni ed Enti del territorio.
3ULPDULD
Vittorio Cini
“TROVARSI INSIEME È UN
INIZIO, RESTARE INSIEME
UN
PROGRESSO,
LAVORARE INSIEME UN
SUCCESSO”.
Bruno Bussolin ͞A come Amicizia”
NOI E L’AFRICA: ARTE E
SOLIDARIETA’
Daniele Manin
A SCUOLA NEI PARCHI,
GUARDIANI DELLA
NATURA
Progetto che coinvolge tutte le cinque classi secondo gli obiettivi
comuni: allargare nuove conoscenze con stile di collaborazione ,
dandoci la mano nella cordata del cammino scolastico; stringere la
mano per nuove relazioni di amicizia e stima che risultino vincenti
nella vita semplice e complicata di ogni giorno.
Le attività previste per il progetto valorizzeranno l’esperienza e le
conoscenze degli alunni come punto di partenza per l’azione
didattica.
Attraverso un percorso artistico espressivo e multidisciplinare ogni
alunno sarà libero di trasmettere le emozioni, i sentimenti e i pensieri
inerenti la solidarietà e l’amicizia come valori.
Il progetto propone un percorso, promuovendo esperienze artistiche
e sviluppando gesti concreti di solidarietà, a sostegno del progetto di
costruzione di una casa-famiglia di accoglienza per bambini in
Uganda.
Il progetto intende educare al valore della biodiversità attraverso la
conoscenza dei parchi e delle aree protette naturalistiche del Veneto,
inclusi gli ambienti fluviali, per sensibilizzare sui temi della
salvaguardia della ricchezza naturale del proprio territorio.
ϭϭϰ
Angelo Beolco
MANI…FESTIAMO I DIRITTI
DEI BAMBINI
Giorgio Cini
“ IL VIAGGIO ”
Diego Valeri
“IN VIAGGIO”
Il progetto nasce con l’intento di sviluppare negli alunni il senso di
appartenenza alla comunità scolastica, di presa di coscienza dei
propri diritti e doveri, del senso di solidarietà nei confronti dell'altro, di
rispetto della natura e della necessità di avere una formazione
culturale attraverso l'approfondimento dei valori proposti dalle cinque
giornate celebrative individuate.
(4 ottobre Giornata della pace, 20 novembre Giornata dei diritti dei
bambini, 20 dicembre Natale e Festa della solidarietà, 22 aprile
Giornata della Terra , 30 maggio Festa del libro in viaggio)
Percorso interdisciplinare di collaborazione tra le varie classi
del plesso per scoprire e conoscere emozioni e sentimenti che
la storia, la musica e l’arte del territorio suscitano in noi
Andrea
Naccari
UNA SCUOLA DALLA
A …alla Z!
Il progetto propone un percorso interdisciplinare che coinvolge tutte
le classi del plesso, con specifiche programmazioni in relazione
all’età degli alunni, per arrivare a leggere, conoscere, sperimentare,
creare e apprezzare meglio i diversi linguaggi nella loro evoluzione.
6HFRQGDULD
G. Guinizelli
INSIEME s'impara
L. Pardi
ARGOmentiamoci
G. Zanellato
Amplia…Menti
I percorsi, individuati autonomamente all’interno di
ciascun plesso, si sviluppano con progetti,
laboratori e attivita' che attraversano l'arte, le
scienze, la musica, lo sport, gli aspetti
umanistici/linguistici/culturali in senso lato.
ϭϭϱ
Ecco le schede riassuntive plesso per plesso…
ϭϭϲ
ϭϭϳ
ϭϭϴ
ϭϭϵ
ϭϮϬ
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ϭϮϮ
ϭϮϯ
ϭϮϰ
PROGETTI DI RACCORDO
Queste attività sono nate dal desiderio di venire incontro ai bisogni delle famiglie e offrire loro un
ulteriore servizio, ampliando il percorso di collaborazione già iniziato durante il tempo scuola.
Dall’esperienza di questi anni è emerso un largo consenso da parte delle famiglie nell’accogliere
momenti formativi dopo l’orario scolastico confermando la linea indicata dal Ministero della
Pubblica Istruzione nella Legge 296/2006 , al comma 627, la quale definisce criteri e parametri
“al fine di favorire ampliamenti dell'offerta formativa ed una piena fruizione degli ambienti e delle
attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello delle lezioni, in favore degli alunni, dei
loro genitori e, più in generale, della popolazione giovanile e degli adulti”.
E’ proprio in questa ottica che noi ci troviamo già attuativi e preparati per ampliare ulteriormente
queste attività che coinvolgono gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della
scuola secondaria di primo grado. Si favoriscono inoltre rapporti collaborativi con le famiglie offrendo
loro una maggiore disponibilità di tempo organizzato affinchè si sentano aiutate nel percorso
educativo e formativo dei figli. Per attuare queste attività ci si avvale della collaborazione di alcuni
enti educativi, altamente qualificati, che già operano nel nostro territorio.
La spesa della maggior parte delle attività è a carico delle famiglie.
ϭϮϱ
SEDI E ATTIVITA’ SVOLTE
PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA DELL’ INFANZIA “TORTORINI”
Tortorini
Mercoledì
Attività motorie “Spazio Danza”
GIOCO DANZA
16 – 17.30
Palestra Tortorini
PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA PRIMARIA “GIORGIO CINI”
CINI
Conversazioni in lingua
inglese
Lunedì
16,10 – 18
Sala Polivalente
G.Cini
giovedì
venerdì
16.10 – 17.30
Sc. G.cini
16.10 – 17.30
Sc. G.cini
16,10 – 18
Sala Polivalente
G.Cini
16,10 – 18
Sala Polivalente
G.Cini
Attività motorie
“ Ercole Rugby”
Attività motorie
“Spazio Danza”
mercoledì
16.10 – 17.30
Sc. G.cini
Attività motorie
“PMF”
Pallavol0
Attività motorie
“Energia & Sport”
Arti marziali
martedì
16,10 – 18
Sala Polivalente
G.Cini
16,10 – 18
dal G.Cini
al Centro Sportivo
del Redentore
16,10 – 18
dal G.Cini
al Centro Sportivo
del Redentore
16,10 – 18,20
G.Cini
16,10 – 18,20
G.Cini
16,10 – 17.30
salone
Sc. G.Cini
Attività musicali
“A.Gualtieri”
Attività musicali
“Banda città di
Monselice”
16,10 – 18,20
G.Cini
PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA PRIMARIA “DIEGO VALERI”
VALERI
Attività motorie
“PMF”
Pallavolo
Lunedì
16 – 17
Sala polivalente
Valeri
Attività motorie
“Spazio Danza”
Moder Jazz Hip Hop
Attività musicali
“A.Gualtieri”
mercoledì
16, – 17,10
Sala polivalente
Valeri
16 – 18
Sc. Valeri
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PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA PRIMARIA “ BRUNO BUSSOLIN”
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• Studio assistito ( martedì, giovedì, venerdì ) n.7 ore settimanali da ottobre a maggio Ass. " Il
Colibrì"
• Giocoleria ( martedì ) n.2 ore settimanali da ottobre a gennaio Ass. "AgenSport"
• Affiancamento giocoleria n.1 ore settimanali da ottobre a gennaio Ass. "Il Colibrì"
• Giocatletica ( venerdì ) n.2 ore settimanali da metà marzo a maggio Ass. " AgenSport"
• Minibasket (venerdì ) n.2ore settimanali da ottobre a dicembre Ass. "AgenSport"
• Danza hip hop ( venerdì ) n.2 ore settimanali da gennaio a metà marzo Ass. "AgenSport"
• Espressività corporea ( venerdì ) n.1 ore settimanali da ottobre a maggio Ass. "Il Colibrì"
• Laboratorio di canto ( martedì ) n.2 ore settimanali da febbraio a maggio Ass. "AgenSport"
• Inglese ( giovedì ) n.2 ore settimanali da ottobre a maggio Ass. "Il Colibrì"
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PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “G. GUINIZELLI”
Lunedì
Conversazioni in lingua
spagnola
Conversazioni in lingua
inglese
Attività musicali
“A.Gualtieri”
martedì
venerdì
dalle16.40
alle18
dalle16.40
alle18
Dalle 13 alle
15
PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “G. ZANELLATO”
•
Lettorato di lingua spagnola (classi seconde e terze del plesso “Zanellato” – tutte le classi del
plesso “Pardi”) – attività opzionale a pagamento
•
Lettorato di lingua inglese ((classi seconde e terze del plesso “Zanellato”) – attività opzionale
a pagamento
•
Corsi annuali di attività sportive:
•
Pallavolo – Insegnanti Scuola Secondaria I° grado – plesso “Zanellato”
•
Basket - Insegnanti Scuola Secondaria I° grado - plesso “Zanellato”.
E’ importante sottolineare che i sopracitati interventi si svolgono tutti alla fine dell’orario scolastico e
questo fa sì che i bambini/ragazzi permangano nei locali scolastici fino alla fine dell’attività scelta.
In queste attività la Scuola fa azione di coordinamento, monitoraggio e pianificazione dell’uso dei
locali, con l'approvazione del Consiglio di Istituto.
ϭϮϴ
PROGETTI ORDINAMENTO MUSICALE a.s. 2013/2014
All’interno della scuola secondaria di I° grado “G. Zanellato”, le classi dell’Ordinamento musicale,
parteciperanno ai seguenti eventi:
•
Premi Brunacci
(probabilmente a marzo 2014) presso l’antica pieve di S. Giustina in
Monselice
Verranno eseguiti brani strumentali con l’orchestra delle classi seconde e terze.
•
“Conosciamo l’Ordinamento Musicale” (nell’ambito del progetto Continuità), dicembre 2013.
Incontri con le classi V^ di alcuni plessi della scuola primaria, con l’obiettivo di presentare ai
futuri alunni della scuola secondaria “Zanellato” l’Ordinamento musicale (finalità, strumenti,
organizzazione oraria, attività varie etc.)
•
Concerto orchestrale di fine anno scolastico, il 7 maggio 2014 in sede da definire.
•
Saggi di classe: 26/05/2014 classi prime; 27/05/2014 classi seconde; 28/05/2014 classi terze.
Gli allievi si esibiranno individualmente o in gruppi cameristici nell’aula magna della scuola
“Zanellato”.
•
Musica da camera, lezioni collettive di un’ora la settimana, con gli allievi che si rendono
disponibili.
•
“Festa della musica attiva”: partecipazione con l’orchestra all’iniziativa, che coinvolge scuole
ad ordinamento musicale e licei musicali, presso Villa Contarini di Piazzola sul Brenta a maggio
2014.
ϭϮϵ
FUNZIONI STRUMENTALI
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Come da art. 33 del CCNL vigente, le Funzioni strumentali dell'Istituto "sono identificate
con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che,
contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari […]".
La procedura di attribuzione segue pertanto l'individuazione degli ambiti di intervento ed è
soggetta alla presentazione delle candidature.
I compensi dei docenti per le Funzioni Strumentali sono definiti dalla contrattazione
d’istituto.
Le Figure Strumentali individuate nell’Istituto sono:
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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
Il piano predisposto per l’anno 2013-2014 per l’Istituto, intende promuovere una formazione
strettamente collegata al POF, capace di accompagnare, in un arco di tempo, l’evoluzione
dell’Offerta, unitamente ai processi innovativi promossi dal Ministero e dal territorio.
La formazione , momento di studio e ricerca, si qualifica come scelta imprescindibile
per la
realizzazione di percorsi culturali, didattici ed educativi, coerenti con le linee di indirizzo assunte a
livello europeo e nazionale con particolare attenzione ai bisogni rilevati sul territorio.
La formazione in servizio costituisce un diritto personale, in quanto funzionale alla piena
realizzazione e allo sviluppo della propria personalità (art. 282 del DLgs 297/94).
Diventano così fondamentali ambienti di formazione che portino all’acquisizione e al
potenziamento di competenze didattiche, relazionali sempre più rispondenti alle necessità e alle
modalità di apprendimento degli alunni.
Nella Scuola dell’Autonomia, diventa necessario progettare l’azione formativa, gestendo le
condizioni di flessibilità, di modularità e di discrezionalità metodologica (art. 282 del DLgs 297/94).
Lo sviluppo professionale di ogni docente dell’Istituto va inteso come processo sistematico e
progressivo di consolidamento e aggiornamento delle Competenze, che permetta di realizzare la
propria valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’Istituzione Scolastica nel
suo complesso, e di conseguenza, nei risultati degli studenti (Autonomia Didattica, Ricerca e
Sviluppo, art. 6 del D.P.R. n. 275/99).
La formazione e l’aggiornamento in servizio diventano elementi imprescindibili del processo di:
- valorizzazione professionale;
- innalzamento della qualità della proposta formativa di ciascuna scuola;
ϭϯϭ
- costruzione dell’Identità dell’Istituto;
- valorizzazione del sistema formativo del paese.
L’art. 7, comma 4 del DLgs 165/01 attribuisce alla Pubblica Amministrazione, l’obbligo di curare la
formazione e l’aggiornamento dei propri dipendenti. La richiesta di formazione da parte dei docenti
dell’Istituto si orienta verso modelli interattivi centrati su:
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soggetto (sviluppo professionale),
Ǧ
scuola
(autonomia e scuola come laboratorio di ricerca
formazione e autoaggiornamento),
Ǧ
costituzione di (comunità di pratiche formazione a distanza).
Ǧ
La formazione in servizio diventa fondamentale nell’ambito dei progetti di riforma e di
innovazione, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, e per un ‘efficace politica
di sviluppo delle risorse umane ( art. 63 CCNL729/11/2007 e direttiva n. 48/2004).
Procedura per l’elaborazione del piano
Il piano annuale più avanti descritto è il risultato delle seguenti azioni messe in atto dalla docente
F.S. per l’aggiornamento e la formazione:
− rilevazione tra i docenti dell’Istituto dei bisogni di aggiornamento reali o più urgenti;
− discussione con i docenti dell’Istituto, in gruppi di lavoro circoscritti, delle esigenze emerse e delle
priorità da privilegiare;
− ricognizione delle offerte di formazione presenti nel territorio, proposte dall’Amministrazione
scolastica e/o da altri soggetti pubblici e privati;
− predisposizione di un elenco di possibili iniziative;
− indagine per definire quanti e quali docenti dell’Istituto sono interessati e disponibili ad aderire alle
iniziative individuate;.
− predisposizione del piano da sottoporre all’approvazione del Collegio docenti unitario
− Rilevazione e diffusione delle competenze dei docenti, acquisite attraverso la formazione, da
condividere con la comunità.
ϭϯϮ
Indirizzi metodologici
- Collegamento tra la formazione e l’attuazione di progetti da sperimentare cioè quelle azioni concrete
che la scuola è chiamata a mettere in atto anche all’interno di obiettivi nazionali innovativi.
- Attenzione alle reti di scuole impegnate a progettare e a realizzare insieme.
- Valorizzazione della ricerca-azione tendente a far emergere la capacità di ricerca didattica dei
docenti come professionisti che sanno insegnare e sanno riflettere sulle discipline di competenza
e sull’apprendimento.
- Consolidamento dell’e-learning.
- Prospettiva di uno sviluppo professionale continuo, personale e permanente (le biografie degli
insegnanti sono percorsi unici e individuali).
- Riflessione sulle esperienze collegiali ed individuali (modulo, interclasse, collegio, come momento
fattivo essenziale).
- Attività residenziali con esperti, chiamati nella scuola, così da favorire lo scambio interpersonale
tra docenti che vivono esperienze comuni.
- Valorizzazione delle esperienze innovative e professionali realizzate nella scuola che diviene
“comunità di pratiche”.
- Promozione di una cultura formativa per capire, raccogliere i dati su quanto è stato prodotto e
regolarne lo sviluppo.
- Attivazione di metodologie come la ricerca-azione.
- Modello e-learning attraverso cui si attivano aspetti inerenti a: tecnologie, contenuti, risorse umane
gruppi d’apprendimento e processi d’integrazione con il contesto.
- Collaborazione con Università, Istituti di Ricerca ed Enti Territoriali.
- Raccordo e collaborazione tra le diverse figure professionali presenti nell’Istituzione scolastica,
MIUR, INDIRE, USR, URP, ANSAS, soggetti accreditati e qualificati, associazioni disciplinari e
professionali, al fine di contestualizzare le finalità nazionali con i differenti bisogni formativi.
1. Monitoraggio
Tutte le iniziative attuate saranno monitorate a cura della docente F.S., al fine di acquisire informazioni
riferite ai seguenti indicatori:
− Livelli di partecipazione rispetto alle previsioni;
− Efficacia rispetto agli obiettivi fissati e livello di ricaduta sulla professione;
− Gradimento e soddisfazione dei partecipanti;
− Trasferibilità e opportunità di ulteriore diffusione dell’iniziativa.
ϭϯϯ
2. Valutazione
Ogni iniziativa sarà valutata considerando i dati raccolti riferiti agli indicatori sopra citati.
Il piano annuale di aggiornamento sarà complessivamente valutato in riferimento
ai seguenti indicatori:
− % di docenti sul numero totale dei docenti dell’Istituto che hanno seguito iniziative di formazione;
− numero medio annuale di ore pro-capite di formazione svolte dai docenti dell’Istituto;
% delle iniziative realizzata
3. Finanziamenti
Il Piano finanziario annuale 2013-2014, in attuazione del POF, prevederà le risorse necessarie
per la realizzazione delle iniziative promosse e gestite direttamente dall’Istituto.
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A scuola di Guggenheim 2013/2014:
Arte e Natura.
Incontri di formazione sul territorio.
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LA SICUREZZA NELL’I.C.S. “ZANELLATO”
CULTURA DELLA PREVENZIONE
La promozione della "cultura della prevenzione" è finalizzata a:
1. garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche relative alle disposizioni
del D.Lgs. 81/2008 SMI;
2. garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua collocazione
all'interno delle normali attività didattiche e non;
3. garantire la massima sicurezza negli ambienti di lavoro;
4. garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di emergenza da attuare in
caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto.
SOGGETTI COINVOLTI
•
Tutti gli operatori scolastici: insegnanti, personale ATA, alunni, genitori, Enti Proprietari
(Comuni).
•
Datore di lavoro, Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione (RSPP), Addetti al
Servizio di Protezione e Prevenzione (ASPP), Rappresentante dei Lavoratori per la
sicurezza (RLS), addetti al servizio antincendio, addetti al servizio di primo soccorso.
RUOLI E FUNZIONI
Il Dirigente Scolastico, insieme al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione,
si attiva per concretizzare gli adempimenti normativi previsti, per il tramite del Servizio di
Protezione e Prevenzione e della Commissione Sicurezza.
ϭϯϴ
SCUOLA SICURA E PROTEZIONE CIVILE
In collaborazione con i Volontari della Protezione civile si organizzeranno attività per:
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Promuovere nei ragazzi la cultura della protezione civile, l’educazione alla sicurezza e
il riconoscimento del rischio.
Ǧ
Promuovere negli alunni la coscienza dell’aiuto alle persone che si trovano in difficoltà
e dei comportamenti da assumere in caso di piccoli traumi quotidiani.
Ǧ
Verificare il corretto espletamento delle procedure previste dal piano di emergenza
scolastico.
Ǧ
Promuovere la conoscenza del mondo del volontariato, in particolare le attività e
i volontari di Protezione Civile che operano nel nostro territorio.
Ǧ
Incontrare direttamente le varie associazioni operanti nella Protezione Civile ed avere
esperienze dirette di uso di strumenti e di simulazione di comportamenti idonei.
SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
RSPP
DOTT. VICARIOTTO
ASPP ESTERNO
DOTT. BOSCOLO
COORDINATRICE
SICUREZZA
ASPP INTERNO
PROF.SSA FLAMIGNI
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S.Infanzia
Santa Maria Goretti
(San Bortolo)
S.Infanzia
Don Milani
(Pernumia)
S.Infanzia
Cantele
ASPP Conte Erminia
S.Infanzia
Tortorini
S.Infanzia
Carmine
S.Primaria
Vittorio Emanuele
(Monselice)
S.Primaria
Vittorio Cini
(Monselice)
S.Primaria
B.Bussolin
(San Bortolo)
S.Primaria
D.Manin
S.Primaria
Giorgio Cini
S.Primaria
D.Valeri
Cavestro Anna
S.Primaria
A. Naccari
(Arquà Petrarca)
S.Primaria
A.Beolco
(Pernumia)
S.Secondaria
Zanellato
Griggio Isabella
Macchion Antonella
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Raimondi Simonetta
Riva Lina
Marchiori Paola
Donata Casotto
ASPP Cascadan Mara
Paola Pegoraro
Domenica Cremonese
ASPP Franco Flami
ASPP Flamigni Sabrina
S.Secondaria
Guinizelli
ASPP Scarparo Marina
S.Secondaria
Pardi (Pernumia)
ASPP Tisato Federica
ϭϰϬ
COMMISSIONE SICUREZZA
Plesso
Insegnanti commissione sicurezza
Aiutante/Coordinatrice plesso
Referenti sicurezza
S.Infanzia
Santa Maria Goretti
(San Bortolo)
Conte Erminia
S.Infanzia
Don Milani
(Pernumia)
Griggio Isabella
Luciana Merlo
S.Infanzia
Cantele
Macchion Antonella
Antonella Macchion
S.Infanzia
Tortorini
Cavestro Anna
Chiara Zangirolami
S.Infanzia
Carmine
Rango Emanuela
Giuseppina Malachin
S.Primaria
Vittorio Emanuele
(Monselice)
Raimondi Simonetta
Cristina Pagnin
S.Primaria
Vittorio Cini
(Monselice)
Riva Lina
Sandra Spinello
S.Primaria
B.Bussolin
(San Bortolo)
Marchiori Paola
Barbara Bertazzo
S.Primaria
D.Manin
Donata Casotto
Annamaria Bizzotto
S.Primaria
Giorgio Cini
Cascadan Mara
Marialuisa Crozzoletti
S.Primaria
D.Valeri
Paola Pegoraro
Giuliana Rolma
S.Primaria
A. Naccari
(Arquà Petrarca)
Domenica Cremonese
Maria Giona
S.Primaria
A.Beolco
(Pernumia)
Franco Flami
Roberta Simone
S.Secondaria
Zanellato
Flamigni Sabrina
Ester Besusso
S.Secondaria
Guinizelli
Scarparo Marina
Marchetto Bona
S.Secondaria
Pardi (Pernumia)
Tisato Federica
Tisato Federica
Assunta D’Alessandro
I Docenti organizzano un programma didattico mirato alla conoscenza delle fonti di pericolo
presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di evacuazione dall'edificio
scolastico in caso di calamità naturale.
Il Personale Ausiliario si adopera al fine di rendere possibile l'evacuazione.
ϭϰϭ
Gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione stabiliscono i periodi in cui svolgere le
prove di evacuazione nei plessi. Esse si attuano almeno due volte durante l'anno scolastico,
una viene eseguita senza preavviso per i docenti e per gli alunni.
Ogni Plesso è fornito di un Albo per la Sicurezza contenente tutte le informazioni utili per
chiunque entri nell'edificio scolastico.
COMPORTAMENTI IN CASO DI CALAMITA’ NATURALI
•
In caso di calamità naturali, gli alunni, dopo l'evacuazione dell'istituto, saranno condotti
nelle apposite aree di raccolta.
•
Non si devono intasare le linee telefoniche.
•
I telefoni servono solo per eventuali telefonate di emergenza.
•
In situazioni di emergenza o di pericolo è fondamentale evitare il panico.
OBBLIGHI NORMATIVI: ADEMPIMENTI PROCEDURALI E AZIONI DI INTERVENTO
•
Designazione del Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione.
•
Designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, dei lavoratori incaricati
delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso.
•
Adozione delle misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione degli
alunni e dei lavoratori.
•
Richiesta dell'osservanza da parte dei lavoratori e degli alunni delle procedure tecniche in
caso di evacuazione immediata dall'edifìcio.
•
Organizzazione di prove di evacuazione.
•
Informazione capillare del piano di evacuazione dell'istituto ad alunni ed operatori della scuola.
•
Diffusione delle procedure di emergenza in termini di comportamenti corretti ed appropriati.
•
Diffusione della modulistica relativa agli incarichi di responsabilità.
•
Aggiornamento annuale della descrizione degli edifici e delle loro modifiche contenute nel
documento di valutazione dei rischi.
•
Segnalazione di carenze strutturali agli organi di competenza.
•
Riunioni periodiche di informazione e aggiornamento.
•
Programmazione di incontri di informazione e formazione dei lavoratori.
ϭϰϮ
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La collaborazione tra la scuola e la famiglia è
condizione essenziale per il successo dell’azione
didattica
e
formativa
non
solo
sul
piano
organizzativo e degli apprendimenti disciplinari, ma
soprattutto
per
la
condivisione
delle
scelte
educative. Il Patto di Corresponsabilità di ciascun
segmento di scuola è il documento che rispecchia
questa alleanza: declinando i rapporti
che intercorrono tra istituzione scolastica, famiglie e
studenti, rappresenta lo strumento per mediare tra di essi, ricordando diritti e doveri di ogni
componente e sottolineando reciproci impegni e responsabilità.
Risultano quindi importanti i momenti di incontro, di confronto, di scambio di informazioni, che
potranno avvenire usufruendo delle seguenti opportunità:
a. ASSEMBLEE di CLASSE
· Una all’anno in occasione dell’elezione dei rappresentanti di classe
· Possibilità per i genitori di chiedere al Dirigente la convocazione di assemblee di soli genitori per
particolari motivi
b. RICEVIMENTO GENERALE
· Sono previsti per tutti gli ordini di scuola due ricevimenti generali da tenersi secondo il piano
annuale delle attività.
c. RICEVIMENTO INDIVIDUALE
· Per la Scuola Secondaria di I° grado, da effettuarsi tutte le settimane a partire dal mese di ottobre
fino a maggio
· Possibilità di incontri per particolari esigenze della famiglia o dei docenti.
Nel primo consiglio di classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori sarà illustrata e
discussa la programmazione didattico – educativa annuale.
ϭϰϯ
COMITATO DEI GENITORI
Dallo Statuto del Comitato dei Genitori
Il Comitato dei Genitori (CdG) è un organo autonomo che opera su base volontaria, non ha fini di
lucro ed è indipendente da ogni movimento politico e/o
religioso.
Promuove
una
collaborazione
fattiva
con
la
scuola
attraverso i vari organi collegiali ed ha lo scopo di far
conoscere e capire meglio la scuola dei propri figli.
Analizza i problemi legati alla vita scolastica in generale.
Instaura una positiva collaborazione con il Dirigente Scolastico e con i Docenti.
Promuove corsi, incontri, conferenze, dibattiti che possano essere di aiuto ai genitori.
Il CdG è composto, di diritto, da tutti i Rappresentanti di classe e dai genitori i cui figli siano iscritti
nelle scuole dell’Istituto.
Al proprio interno il CdG elegge il Presidente, il Vicepresidente, i Coordinatori di Plesso, il Comitato
Esecutivo, il Segretario.
L’informazione è lo strumento più importante che il CdG possiede per raggiungere il Dirigente
Scolastico, gli Organi Collegiali, i Rappresentanti di classe, quindi tutti i genitori. A tale scopo
esiste una mailing list alla quale possono iscriversi tutti i genitori che lo richiedono.
ϭϰϰ
DOCUMENTI di RIFERIMENTO
Il nostro Istituto, al fine di assicurare ad ogni scuola un corretto funzionamento e
coordinamento , si avvale della seguente serie di documenti :
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Regolamento d’Istituto
ƒ
Regolamento Scuola dell’Infanzia
ƒ
Regolamenti di Plesso Scuole Primarie
ƒ
Regolamento Scuola Secondaria I° grado
ƒ
Patto Corresponsabilità Infanzia
ƒ
Patto Corresponsabilità Primaria
ƒ
Patto Corresponsabilità Secondaria I° grado
ƒ
Codici Deontologici
ƒ
Curricolo d’Istituto
ƒ
Documenti condivisi per Valutazione Discipline e Comportamento
ƒ
Atto d’indirizzo del Miur: Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo d’Istruzione
ƒ
Curricolo nazionale 2007
ƒ
Curricolo nazionale 2012
ƒ
CCNNL 2006/09
ƒ
DSA normativa
ƒ
Autonomia D.P.R. 275
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Le linee di indirizzo di questo documento sono state illustrate in sede di Consiglio d’Istituto.
Il presente documento è stato revisionato da una Commissione appositamente nominata
dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “G.Zanellato” composta dai docenti:
Sezione Scuola dell’Infanzia
Pegoraro Dina Neada
Zangirolami Chiara
Sezione Scuola Primaria
Desiderà Michela,
Nagy Rossella
Sezione Scuola Secondaria di 1° grado
Besusso Ester
Si ringraziano per il contributo e la preziosa collaborazione:
il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Vicentini Barbara
per il segmento Scuola dell’infanzia
Ins. D’Alessandro Assunta
per il segmento Scuola Primaria
Dott.ssa Candeo Emanuela
per il segmento Scuola Secondaria 1° grado
Prof.ssa Besusso Ester
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