monselice - Amministrazione trasparente
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monselice - Amministrazione trasparente
Istituto Comprensivo Statale “G. Zanellato” ^ĐƵŽůĞĚĞůů͛/ŶĨĂŶnjŝĂ͕WƌŝŵĂƌŝĞĞ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĞĚŝ/ŐƌĂĚŽ sŝĂĂƌƌƵďďŝŽ͕ϭϯϲʹϯϱϬϰϯDŽŶƐĞůŝĐĞ;WͿ ϬϰϮϵϳϮϭϯϳͲϬϰϮϵϳϮϴϵϱͲΛŵĂŝů͗ƉĚŝĐϴϳϰϬϬϳΛŝƐƚƌƵnjŝŽŶĞ͘ŝƚͲ͘&͘ϵϭϬϭϮϱϭϬϮϴϰͲŽĚŝĐĞDŝŶŝƐƚĞƌŽW/ϴϳϰϬϬϳ P.O.F ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di MONSELICE a.s. 2013/ 14 Non c’è nessuno al mondo che non possa diventare maestro di un altro in qualche cosa Baltasar Gracián ϭ INDICE Premessa PARTE I Presentazione • L’Istituto ed il suo territorio • Le scuole • Formazione delle classi • L’Istituto e la tecnologia L’Istituto comprensivo in numeri • Tipologia plessi • Numero alunni • Numero docenti • Organigramma dell’Istituto • Il Centro Territoriale Permanente • La tavola riassuntiva del tempo-scuola • Orari delle scuole Infanzia/Primaria/Secondaria di 1° grado • Ordinamento musicale Gli Utenti e le risorse • Le risorse esterne ed i servizi • Gli uffici di segreteria dell’Istituto: orari PARTE II Finalità dell’Istituto e stile educativo • Il piano dell’offerta formativa • Le scelte educative • I bisogni educativi fondamentali • La mappa dei bisogni formativi emergenti • Linee di indirizzo generale • I criteri per la realizzazione del POF Ϯ PARTE III Traguardi di competenza per un curriculo dai 3 ai 14 anni • Scuola infanzia - I° ciclo Istruzione PARTE IV Alunni con bisogni educativi speciali • Disagio scolastico • Integrazione degli alunni con disabilità • Disturbi specifici di apprendimento • Protocollo di accoglienza alunni stranieri PARTE V Valutazione Invalsi PARTE VI Miglioramento dell’offerta formativa a.s. 2013/14 • Progetti d’Istituto e di Plesso • Progetti extrascuola PARTE VII Funzioni Strumentali Aggiornamento e formazione Sicurezza Rapporti scuola-famiglia Comitato genitori I.C.S. Zanellato ϯ Premessa Nella scuola dell’autonomia, secondo quanto dichiarato dal D.P.R 275/99 all’art.3 comma 1, il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”. Esso rappresenta lo strumento mediante il quale l’Istituto interpreta i bisogni fondamentali del territorio in cui opera, presenta le finalità e le attività dell’istituto, comprensive sia delle attività curricolari previste, sia delle altre iniziative formative che intende realizzare, tiene conto della domanda di formazione, privilegia la qualità nelle risposte, trova fondamento nella disponibilità delle risorse umane, strumentali e finanziarie, a disposizione dell’istituto, ha un carattere di stabilità, pur prestandosi ai necessari cambiamenti: nuove richieste formative, acquisizione di nuove risorse, mutare del quadro normativo generale. Il P.O.F., quindi, pur restando coerente con gli obiettivi generali stabiliti a livello nazionale, riflette le esigenze e le risorse del contesto culturale, sociale ed economico in cui opera, delinea con chiarezza il progetto educativo e didattico della scuola tenendo conto delle aspettative, dei problemi del territorio, delle sue potenzialità. Il P.O.F. viene elaborato da una commissione di docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e organizzazione definite dal Consiglio di Istituto, che tiene conto delle richieste e delle opportunità offerte dal territorio e del contributo dei genitori attraverso i loro rappresentanti. ϰ L’ISTITUTO E IL SUO TERRITORIO Monselice è una cittadina situata nella provincia di Padova a 22 Km dal capoluogo, sul versante meridionale dei Colli Euganei. Si trova alla confluenza di importanti vie di comunicazione: la posizione pressoché baricentrica nel territorio meridionale della Provincia ha reso da sempre facile l’accesso alla città, sede del nodo stradale per Padova, Rovigo, Mantova e il mare Adriatico, di quello ferroviario tra nord e centro-Italia e la Pianura Padana, cui si aggiungono il casello autostradale della Padova-Bologna ed il canale navigabile Bisatto, che attraversa l’abitato e raggiunge la Riviera del Brenta. Una fitta trama di strade comunali e provinciali (con oltre 110 km di sviluppo) serve i centri periferici e funge da collegamento con i comuni vicini. La trama di strade urbane locali assicura le connessioni tra il capoluogo, le località minori ed il territorio rurale. Per l’organizzazione sanitaria Monselice fa parte dell’Azienda ULSS 17 insieme ad Este, Montagnana e Conselve, mentre il distretto scolastico di appartenenza è il n. 52. Parte del territorio comunale di Monselice ricade all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei. DKE^>/ L’economia di Monselice rispecchia l’andamento più generale del territorio della “Bassa Padovana”. La sua duplice vocazione agricola ed industriale è favorita dalla collocazione pianeggiante posta sullo snodo viario citato. L’attività industriale della città è legata da decenni alla presenza dei due cementifici, in cui hanno lavorato e lavorano tutt’oggi centinaia di monselicensi. ICS ZANELLATO ϱ Il Comune di Pernumia è situato a circa 20 Km a sud di Padova al limitare dei Colli Euganei e la pianura Padana; i suoi confini sono alla confluenza di importanti vie di comunicazione e allo svincolo autostradale. L’etimologia del nome “Pernumia” trova spiegazione nelle caratteristiche della sua posizione, per cui “Pernumium” significherebbe “castrum valde munitum”, cioè castello molto fortificato. Le sue origini sono preromane ed il paese ebbe grande importanza nel periodo dei Carraresi. La storia plurisecolare di Pernumia è tutta racchiusa nelle sue chiese e nei suoi palazzi: oltre alla chiesa Arcipretale di Santa Giustina (patrona del paese), una basilica romana del V-VI secolo, il Palazzo Rusconi poi Villa Maldura, l'Oratorio della S.S. Trinità, la casa del Capitano, gli Oratori e le ville di campagna. Il paese, inoltre, ha dato i natali al grande narratore e commediografo del Rinascimento Angelo Beolco detto il Ruzante. L'economia di Pernumia, come quella di Monselice, ha le stesse caratteristiche dell' andamento generale della Bassa Padovana con una rilevanza, ancora molto forte, delle attività agricole che, con le attività artigianali, costituiscono la fonte di reddito. Per quanto riguarda la sanità, il paese fa parte dell'Azienda ULSS 17 insieme a Monselice, Este, Montagnana e Conselve. Il distretto scolastico di appartenenza è il n. 52. La realtà territoriale di Pernumia, negli ultimi anni, ha avuto un notevole incremento di nuove famiglie grazie allo sviluppo urbanistico e il paese conta, al 31/12/2008, 3.909 abitanti. Inoltre, già a partire dagli anni ‘80, si è verificata una immigrazione costante che ha portato la presenza di numerose famiglie straniere nel territorio, provenienti sia dal Marocco che da Albania e Romania. Pertanto, sulla popolazione totale, gli stranieri sono circa 200. PERNUMIA ϲ Arquà Petrarca è un comune di 1.868 abitanti, confinante con il comune di Monselice, ubicato ai piedi del Monte Piccolo e del Monte Ventolone, caratterizzato come borgo ad attrazione turistica. Il nome ”Arquà” deriva dal latino “Arquatum” con riferimento alla sua posizione in una conca recintata da colline digradanti verso la pianura, a forma di arco. Il primo insediamento è avvenuto presso il laghetto della Costa, nel quale sono state rinvenute tracce di un antico villaggio palafitticolo, ora conservate nel Museo civico di Este. Successivamente il territorio fu inserito nella Decima Regione d’Italia, sotto la giurisdizione dei Romani, come attestano altri reperti del Museo Atestino. Al Medioevo risale il castello, poi distrutto, che ha dato il nome in seguito al Monte Castello. Nel XIII secolo prese forma il centro urbano, che divenne sede di un Podestà e in seguito “vicaria” del comune di Padova, come documentato dalla “Loggia dei vicari” che si trova nella cosiddetta Piazza alta. Qui ha sede anche la celebre Casa del Petrarca, appartenuta all’illustre poeta toscano che vi ha soggiornato durante gli ultimi anni di vita. Il restante borgo si estende lungo le pendici del colle e nella Piazza bassa, dove si trovano l’antica Pieve, dedicata a S. Maria Assunta, attuale Chiesa arcipretale, e la tomba del Poeta. L’agricoltura, e in particolare la coltivazione dell’ulivo e della vite, è l’attività prevalente, ma anche il turismo è importante fonte di reddito. Poche sono le attività artigianali, mentre è rilevante il pendolarismo lavorativo. ARQUA’ PETRARCA ϳ LE SCUOLE LEGENDA A ZANELLATO E BUSSOLIN I PARDI O S.M. del CARMINE B GUINIZELLI F MANIN L S. MARIA GORETTI P G. CINI C V.EMANUELE G BEOLCO M CANTELE Q VALERI D V. CINI H N TORTORINI R NACCARI MILANI ϴ Santa Maria Goretti Giuseppe Cantele Alvise Tortorini Santa Maria del Carmine Don Lorenzo Milani DESCRIZIONE • Armadietti con ingresso, adibito uno spogliatoio • n. 3 aule che ospitano le sezioni • grande salone con spazio per le attività di intersezione • salone attrezzato per l'attività psicomotoria • sala da pranzo • sala per riposo pomeridiano • servizi igienici in ogni aula. • Ingresso–salone con armadietti spogliatoio per i bambini, sul quale si affacciano le due aule - sala da pranzo- salone polivalente • sala per il riposo pomeridiano • aula musica e biblioteca • bagno attrezzato per disabili • giardino erboso e piante ad alto fusto. • Aule • cucina attrezzata a norma di legge (1) • sala pranzo • saletta attrezzata per (1) attività psicomotoria • sala per il riposo (1) pomeridiano • ingresso con armadietti spogliatoio per i bambini • ascensore • bagno attrezzato per disabili. Via San Bortolo,19 35043 - SAN BORTOLO Tel.0429 74240 Via Montefiorin, 1 35043 - MONSELICE Tel. 0429 72737 Via Solario 5 35043 - MONSELICE Tel. 0429 780161. Via Carmine, 4 35043 - MONSELICE Tel. 0429 784070 Via Angelo Beolco,12 35020 - PERNUMIA Tel.0429 778166 Monselice, Punto L Monselice, Punto M Monselice, Punto N Monselice, Punto O Pernumia, Punto H • • • • • • • • • Ingresso ampio con armadietti spogliatoio tre aule laboratorio per ed religiosa e progetti sala da pranzo sala attrezzata con giochi per attività ludiche e spazio polifunzionale per attività psicomotorie sala per il riposo pomeridiano servizi igienici in ogni aula più uno singolo per handicap aula insegnanti ampio giardino con giochi e piante. • Ingresso - Salone • n. 3 aule che ospitano le sezioni • sala da pranzo • cucina attrezzata a norma di legge • salone polivalente attrezzato per l'attività psicomotoria e per riposo pomeridiano • servizi igienici ai piani. INDIRIZZO ϵ S C U O L E D E L L’ I N F A N Z I A SCUOLE PRIMARIE Vittorio Emanuele II Vittorio Cini Bruno Bussolin Daniele Manin • ampio atrio, • 5 aule luminose, • spazio per attività sportive, • servizi igienici, • laboratorio di Informatica con LIM, • palestra, • mensa, • all'esterno della scuola c'è un ampio spazio verde lontano da fonti di inquinamento acustico adeguato per il gioco e le attività all'aperto. • 5 aule spaziose e luminose, • 1 aula per attività motoria, • 1 aula per l'informatica, • spazio mensa, • servizi igienici ai piani, • all'esterno della scuola, bel giardino alberato per il gioco e la ricreazione all'aperto. Via C. Calcinara,94 MONSELICE Tel. 0429 783967 Via San Bortolo, 19 MONSELICE Tel. 0429 72251 Via S. Damiano, 26 MONSELICE Tel. 0429 72016 Monselice, Punto D Monselice, Punto E Monselice, Punto F Angelo Beolco Giorgio Cini Diego Valeri Andrea Naccari • ampio atrio accogliente, • aule spaziose dotate di LIM, • laboratorio di lettura e Biblioteca, • laboratorio di Scienze, • laboratorio di Arte, • laboratorio di Musica, • laboratorio di Informatica in rete, • aula video, • sala mensa • sala polivalente • complesso polivalente per l’attività ludo-psicomotoria, • cortile. • Ampio atrio accogliente, • 8 aule, di cui due dotate di LIM, • 1 aula per attività di recupero e di potenziamento, • 1 aula multimediale, • 1 aula polivalente per attività motorie e psicomotorie, • 1 aula per attività laboratoriali, • sala mensa, • ampio giardino esterno. • 5 aule spaziose per le attività di classe, • laboratorio di lettura e Biblioteca, • laboratorio di Scienze e Tecnologia, • laboratorio di Arte, • laboratorio di Informatica • aula d’Inglese, • sala polivalente e audiovisiva, • piccoli spazi attrezzati per attività individuali e di gruppo, • sala mensa, • giardino esterno. Via Beolco A., 12 PERNUMIA Tel 0429 779016 Via Solario, 5 MONSELICE Tel 0429 75070 Via Del Carmine 4 35043 MONSELICE. Tel. 0429 72250. VIa Degli Ulivi, 6 35032 ARQUA’ P. Tel. 0429 718086 Pernumia, Punto G Monselice, Punto P Monselice, Punto Q DESCRIZIONE • 10 aule ampie e luminose, • connessione wireless, • 2 aule LIM, • laboratorio di informatica dotato di 10 pc multimediali, • aula polivalente attrezzata per attività motoria, • attività di laboratorio, • piccoli spazi attrezzati per attività individuali e piccoli gruppi, • ampie zone verdi adibite alla ricreazione e al gioco, • sala mensa. • 5 aule luminose, • 2 LIM, • 1 aula polivalente, • 1 aula multimediale con computer in rete, • 1 spazio mensa, • servizi igienici, • giardino alberato per il gioco e la ricreazione all'aperto. • ingresso-salone, • 9 aule spaziose e luminose, • aula di R.C., • aula di lingua straniera, • laboratorio multimediale, • sala insegnanti, • palestra regolamentare e spogliatori • sala mensa • servizi igienici ai piani • bel giardino alberato per il gioco e la ricreazione all'aperto. INDIRIZZO Via Garibaldi, 74 MONSELICE Tel. 0429 783965 Monselice, Punto C Arquà P., Punto R ϭϬ Giacomo Zanellato Guido Guinizelli Lorenzo Pardi S C U O L E DESCRIZIONE • • • • • • • • • • • • • • • Aula Magna 15 aule didattiche 1 aula attrezzata per disegno tecnico 2 aule attrezzate per attività musicali 1 aula attrezzata per attività artistiche 1 aula attrezzata per le Scienze sperimentali 2 aule attrezzate per proiezioni video e diapositive Laboratorio linguistico/informatico con 25 postazioni allievo e 1 postazione docente (master) e accesso ad internet 15 aule attrezzate con LIM Biblioteca alunni Biblioteca insegnanti Sala insegnanti Sala mensa Palestra attrezzata Ampia area scoperta • Aula magna • 4 aule attrezzate con televisore, VDR o lettore DVD e computer multimediale • Laboratorio linguistico/multimediale • Laboratorio informatico • Laboratorio scientifico rinnovato • Laboratori di creatività e manualità (forno per ceramica, torchio per calcografia, ecc.) • 9 Aule attrezzate con LIM • Sala mensa • Palestra • Area cortilizia attrezzata • • • • • • • • • • • Ampio atrio 4 aule didattiche 1 aula per la contemporaneità 1 aula per attività artistiche 1 aula per attività operative Laboratorio informatico con collegamento ad Internet 1 aula attrezzata con LIM Sala insegnanti Sala mensa Palestra attrezzata Ampia area scoperta S E C O N D A R I E D I I° MONSELICE Via Carrubbio, 136 Tel. 0429 73193 INDIRIZZO MONSELICE Via Trento e Trieste, 3 Tel. 0429 72582. PERNUMIA Via Beolco, 5 tel 0429 779044 Monselice, Punto A Monselice , Punto B Pernumia, Punto I G R A D O ϭϭ FORMAZIONE DELLE CLASSI 1a - FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA DELL'INFANZIA - PROCEDURA In base alle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola dell’infanzia sperimenta con e primo ciclo d’istruzione”, la scuola libertà la propria organizzazione, formazione dei gruppi, delle sezioni e attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre. Criteri comuni per la formazione delle sezioni: • Numero alunni • Equità tra maschi e femmine • Eguale percentuale di stranieri • Presenza di alunni diversamente abili Le sezioni verranno formate in base a questi criteri pedagogici e didattici al fine di garantire a tutti pari opportunità (non si soddisfano quindi richieste dei genitori). Il tutto lasciando libertà alle insegnanti nella scelta della formazione della sezione con alunni di età omogenea o eterogenea, in base alla scelta pedagogica della scuola. Gli alunni anticipatari possono iniziare a frequentare dal mese di settembre se sono autonomi nella gestione dell’igiene personale con orario antimeridiano compreso il pranzo. Le insegnanti si riserveranno di valutare con il genitore la frequenza dell’alunno per l’intera giornata scolastica a partire dal mese di gennaio. 2a - FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA - PROCEDURA La formazione delle classi prime compete al Dirigente scolastico che si avvale del contributo delle insegnanti della scuola dell’Infanzia titolari delle sezioni dei bambini di 5 anni, delle insegnanti della scuola Primaria titolari delle classi quinte nonché di figure con incarichi attinenti (Collaboratore del dirigente, FS per Handicap e Svantaggio, FS per Disturbi specifici, ecc.). Prevede le seguenti azioni: 1. presa visione del materiale informativo redatto dalle insegnanti della scuola dell’infanzia sui nuovi alunni e colloqui con i docenti 2. colloqui con i genitori per l'acquisizione di ulteriori informazioni; 3. determinazione delle fasce di livello e successiva distribuzione degli alunni nelle classi prime secondo i seguenti criteri: - eterogenee all’interno, - omogenee fra loro, (ossia con equilibrio numerico, con equilibrio maschi/femmine, con equilibrio di situazioni di prevista criticità); 4. definitiva assegnazione degli alunni alle classi. ϭϮ 3a - FORMAZIONE CLASSI SCUOLA SECONDARIA - PROCEDURA 1^ fase: presa visione del materiale informativo redatto dalle insegnanti della scuola primaria sui nuovi alunni e delle osservazioni acquisite attraverso i colloqui con i docenti stessi (giugno) 2^ fase: acquisizione delle schede di valutazione, certificato delle competenze, determinazione delle fasce di livello e successiva distribuzione degli alunni nelle classi 1^ secondo I seguenti criteri: - eterogenee all’interno/omogenee fra loro - per quanto possibile, stesso numero di alunni in ogni classe 1^ - numero equilibrato di maschi/femmine 3^ fase: colloqui con i genitori per acquisire ulteriori informazioni (settembre, prima dell’inizio delle lezioni) 4^ fase: definitiva assegnazione degli alunni alle classi Prima settimana: ulteriori iniziative d’accoglienza (previste nel P.O.F.). ϭϯ L’ISTITUTO E LA TECNOLOGIA Premesso che la dematerializzazione dei documenti è un concetto ampio che include la semplificazione dei processi di gestione dei documenti, lo snellire, il razionalizzare e il rendere trasparenti i flussi di documenti attraverso l’utilizzo di portali di comunicazione, essa dovrebbe consentire di ridurre i costi di gestione ottenendo maggiore trasparenza e velocità nelle operazioni, migliorando al contempo l’integrazione. La circolare MIUR del 3.10.2012, avente per oggetto "Registri on line - Dematerializzazione attività delle segreterie scolastiche", evidenzia come negli ultimi tempi siano state introdotte diverse disposizioni che, sostanzialmente, mirano a limitare sempre più l’uso della documentazione cartacea nella Pubblica Amministrazione. Con il decreto legge n. 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, convertito dalla legge n. 135/2012, viene dato un ulteriore impulso a questo processo di dematerializzazione che, in particolare, nel settore della scuola riguarda: - le iscrizioni da effettuare con modalità on-line; - la pagella in formato elettronico, che ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale; - i registri on line; - l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico. L’anno scolastico appena iniziato rappresenta un periodo di transizione durante il quale le scuole cercheranno di attivarsi per realizzare al meglio il cambiamento. Per rendere più efficiente il servizio scolastico, possiamo riconoscere nel nostro Istituto una forte presenza di mezzi tecnologici a disposizione sia negli Uffici che nelle Scuole. In ogni plesso dell’Istituto, per sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, sono presenti laboratori con computer in rete e molte aule sono dotate di lavagne LIM. La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) svolge infatti un ruolo chiave per l’innovazione della didattica: è uno strumento “a misura di scuola” che consente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline. Più in generale, la presenza della Lavagna Digitale consente di introdurre nella scuola strategie e modalità didattiche innovative, potenzialmente più in sintonia con le forme di comunicazione adottate oggi dagli studenti nella scuola primaria e secondaria. La tecnologia digitale incorporata nella LIM consente certamente di per sé di affiancare alla didattica tradizionale lo sviluppo di metodologie di insegnamento volte a coinvolgere direttamente lo studente nella costruzione del sapere. Si usano inoltre portatili con collegamenti Skype per l’insegnamento a distanza, nel caso, per esempio, di alunni ospedalizzati. Si effettuano collegamenti ad Internet per approfondimenti e ricerche di sviluppo delle conoscenze. Convinti che le nuove tecnologie sono potenzialmente rivoluzionarie, esse vengono impiegate perché possono rafforzare enormemente i modelli della quotidiana pratica didattica . ϭϰ L’ISTITUTO COMPRENSIVO IN NUMERI ISTOGRAMMA DISTRIBUZIONE PLESSI SCOLASTICI 8 D.Valeri 7 G.Cini 6 Naccari - Arquà P. ϱ Carmine 5 Beolco - Pernumia ϰ Tortorini 4 Manin - S.Cosma ϯ Cantele 3 Bussolin - S.Bortolo 3 Ϯ Don L.Milani 2 V.Cini 2 ϭ Santa Maria Goretti 1 V.Emanuele 1 Pardi - Pernumia Guinizelli Zanellato ^hK> /E&E/ ^hK> WZ/DZ/ ^hK> ^KEZ/ ϭΣ'ZK ϭϱ Popolazione scolastica a.s. 2013-2014: alunni e docenti ^ĐƵŽůĞ ϰϬϮ ϵϴϮ ϲϱϱ Ϯ͘Ϭϯϵ /ŶĨĂŶnjŝĂ WƌŝŵĂƌŝĂ ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂϭΣŐƌĂĚŽ dŽƚĂůĞ ĂůƵŶŶŝ ^ĐƵŽůĞ ĂůƵŶŶŝ ĚŝƐĂďŝůŝ /ŶĨĂŶnjŝĂ ϰ WƌŝŵĂƌŝĂ ϭϴ ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂϭΣŐƌĂĚŽ ϭϯ dŽƚĂůĞ ϯϱ ^ĐƵŽůĞ ŽĐĞŶƚŝ /ŶĨĂŶnjŝĂ ϯϰ WƌŝŵĂƌŝĂ ϵϬ ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂϭΣŐƌĂĚŽ ϳϬ dŽƚĂůĞ ϭϵϰ ϭϲ ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO ϭϳ CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI Nato per rispondere alla necessità di assolvere l’obbligo scolastico da parte di alunni dai sedici ai diciotto anni e per realizzare una politica di accoglienza volta all’integrazione dei cittadini stranieri extracomunitari, il Centro Territoriale Permanente offre un ampio ventaglio di proposte formative a un pubblico adulto per consolidare o integrare percorsi formativi interrotti, come anche per approfondire o acquisire nuovi saperi, in una prospettiva di diritto alla cittadinanza attiva e di apprendimento continuo, componente ormai essenziale nel contesto della società contemporanea. In tal senso il C.T.P. integra e completa le attività dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Zanellato”, finalizzando le sue proposte culturali alla formazione di una “comunità educante” al servizio dei cittadini, in risposta alle indicazioni ministeriali contenute nell’O.M. 29/7/97 e nelle sue successive integrazioni (accordo Stato-Regioni del 2 marzo 2000 e direttiva 22/2001 del MIUR), che si propongono di estendere il diritto allo studio ad un importante settore della popolazione. L’esperienza maturata nel corso degli anni e l’attenta analisi dei bisogni formativi esistenti nel territorio nel quale opera il C.T.P. (distretti scolastici 50, 51 e 52) hanno reso possibile l’attivazione di diversi corsi. Particolare attenzione è stata posta nell’approntamento di un sistema di certificazione dei crediti formativi spendibili nel mondo professionale. 1. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE Il C.T.P. opera su un’ampia area geografica che comprende buona parte della zona meridionale della provincia di Padova, in particolare i distretti scolastici di Monselice e Montagnana. Per far fronte ad un così ampio bacino di utenza e per ottimizzare gli interventi, il C.T.P. si struttura in una rete di scuole, la cui sede di coordinamento è affidata all’Istituto Comprensivo “G.Zanellato” di Monselice. Nell’ottica di uno scambio di esperienze e di coordinamento di attività di più ampio respiro, il C.T.P. è poi membro attivo all’interno della rete provinciale e regionale di questo settore scolastico. 2. IL PERSONALE DOCENTE L’organico è costituito da due insegnanti di materie letterarie, un insegnante di area scientificomatematica, un insegnante di inglese, un insegnante di tecnologia. Tale gruppo opera nelle diverse sedi del C.T.P., per consentire il conseguimento del diploma di Scuola secondaria di I° grado e nelle classi di alfabetizzazione, e in risposta alle esigenze dell’utenza svolge attività di formazione e di progettazione per lo sviluppo e il coordinamento delle diverse attività. ϭϴ 3. LE OFFERTE FORMATIVE Il Centro Territoriale Permanente presenta diverse tipologie di percorsi formativi, disegnati in modo tale da rispondere nel modo più adeguato possibile alle richieste che emergono dal territorio. In particolare sono organizzati i seguenti corsi: a. Corsi per il conseguimento della licenza media Sono corsi che hanno la vocazione istituzionale di operare nel settore del recupero della dispersione scolastica, dato che permettono ai soggetti interessati di riprendere e completare percorsi formativi interrotti in età giovanile. Oltre a questa fascia di utenza, in progressiva diminuzione, vi è però una crescente richiesta di formazione da parte di cittadini stranieri, per i quali il conseguimento di un titolo di studio riconosciuto dalle istituzioni italiane è un’interessante opportunità per migliorare le condizioni lavorative e sociali. Al termine della frequenza del corso annuale, svolto sia in orario serale che pomeridiano, gli studenti, dopo aver sostenuto e superato l’esame finale, ottengono la licenza di scuola secondaria di I° grado (ex scuola media). Particolari facilitazioni alla frequenza vengono accordate in relazione alla situazione di partenza e ai crediti culturali di ciascun corsista rispetto alle competenze da acquisire; ciò in particolare per i giovani che, iscritti ad un C.F.P. (Centro di Formazione Professionale), risultino sprovvisti del Diploma di Licenza Media. b. Corsi di alfabetizzazione di lingua italiana Il numero crescente di persone straniere presenti nel territorio fa dell’insegnamento della lingua italiana un bisogno sempre più avvertito ed urgente. L’organizzazione dei corsi, articolati in diversi livelli di competenza, è indirizzata a far conseguire agli studenti una più solida conoscenza della lingua italiana e, nel contempo, si propone di introdurre i principali elementi della civiltà del nostro paese. Altrettanto valore viene attribuito alla lingua come veicolo di tradizioni e vissuti personali, in una prospettiva interculturale in virtù della quale si vuole valorizzare il patrimonio culturale e sociale dello straniero, per metterlo a disposizione della comunità ospitante. I corsi sono articolati secondo i livelli definiti dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e sono organizzati per moduli di trenta ore; normalmente si svolgono nella fascia tardo pomeridiana o serale. Si realizzano inoltre corsi della durata di quaranta ore per modulo, finalizzati al conseguimento della CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera), in convenzione con l’Università di Siena. La Certificazione CILS è un titolo riconosciuto a livello europeo. Inoltre, nella stessa sede, si sostengono gli esami per il conseguimento del PERMESSO DI SOGGIORNO, rilasciato dalla Prefettura ai sensi dell’Art. 9 –D.L. 25 luglio 1998. ϭϵ c. Corsi di informatica La padronanza o la semplice conoscenza degli strumenti informatici è una delle richieste più pressanti che proviene dal pubblico adulto, sia perché l’alfabetizzazione informatica rappresenta un’importante opportunità per migliorare la condizione lavorativa, sia perché la familiarizzazione con gli strumenti telematici è ormai ritenuta indispensabile per una partecipazione attiva nella vita della comunità. Dall’anno scolastico 2001/2002 il C.T.P. si è attivato per ridisegnare l’intero assetto dei corsi al fine di renderli pienamente compatibili con gli standards di certificazione previsti dalla «patente europea dell’informatica» (nota anche con la sigla ECDL), un attestato riconosciuto dall’Unione Europea e ormai sempre più richiesto nel mondo del lavoro. Tutti gli studenti che lo desiderino possono, al termine del corso, sottoporsi all’esame per ottenere la “patente informatica”. Per tutti questi corsi viene richiesto il versamento di una quota di partecipazione alla spesa, utile per l’eventuale ricorso a docenti esterni come anche per la manutenzione e per l’aggiornamento del parco-macchine e del software. Oltre a questi corsi, ne sono poi organizzati alcuni di livello superiore, solitamente negoziati con l’utenza che manifesta il desiderio di approfondire le conoscenze già acquisite (ad esempio, Web publishing e simili). d. Corsi di lingue straniere La conoscenza di una lingua straniera è una delle esigenze più avvertite dalla popolazione adulta che talvolta desidera semplicemente riprendere lo studio di una lingua straniera appresa sui banchi di scuola, ma spesso affronta ex novo lo studio di una lingua che ritiene utile per il suo lavoro o verso la quale ha sempre nutrito una particolare curiosità. Le offerte del C.T.P. sono particolarmente ampie tanto per la varietà delle lingue proposte (inglese, tedesco, spagnolo e francese), quanto per l’articolata suddivisione dei livelli che, dal grado dei principianti, giunge sino alla conversazione con insegnanti madrelingua, attività questa particolarmente apprezzata da chi ha già una conoscenza approfondita della lingua straniera. Per queste attività viene richiesto il versamento di una quota di iscrizione e il pagamento di una parte del costo vivo del docente di madrelingua ϮϬ TAVOLA RIASSUNTIVA TEMPO SCUOLA (Infanzia e Primaria ) PLESSO CLASSI ORE SETTIMANALI ORARIO ANTIMERID. ORARIO RIENTRI GIORNO RIENTRO NOTE SCUOLE DELL’INFANZIA S.M.GORETTI TORTORINI S.M. DEL CARMINE G.CANTELE D.L.MILANI Tutte le sezioni 40 8.00 – 16.00 ---------- ----------- da lun a ven SCUOLA 1-2-3-4-5APRIMARIA 5B V.EMANUELE II 28 + 2 mensa 8,00 – 13,00 14,00 – 15,30 lun - merc da lun a ven SCUOLA PRIMARIA VITTORIO CINI 1-2-3-4-5 28 + 2 mensa 8.00 – 13.00 14.00 – 15,30 lun – merc da lun a ven SCUOLA PRIMARIA GIORGIO CINI 1A-1B-2A2B-3A-3B4A-4B-5A5B 40 8,10 – 16,10 -------- lun-martmerc-giovven da lun a ven SCUOLA PRIMARIA B.BUSSOLIN S.BORTOLO 1-2-3-4-5 28 + 2 mensa 8.00 – 13.00 14.00 – 15,30 lun - merc da lun a ven + 3 rientri facoltativi 8.00 – 12,50 13,50 – 15,45 lun –merc da lun a ven + 3 rientri facoltativi 14.00- 15,55 lun - merc da lun a ven SCUOLA PRIMARIA D.MANIN S.COSMA 1-2–3 28 + 2 mensa pluriclasse 4–5 SCUOLA PRIMARIA D.VALERI 1 - 2 -3A3B-4A-4B5A-5B 28+2 mensa 8,10 – 13.00 SCUOLA PRIMARIA A.BEOLCO PERNUMIA 1A -1B-2A3A-3B-4A 5A-5B 28 + 2 mensa 8.00 – 13.00 SCUOLA PRIMARIA A. NACCARI ARQUA’ P. 1-2-3-4-5 28 + 2 mensa 8.00 – 12,50 14.00 – 15,30 lun - merc da lun a ven 13.50– 15,45 lun - merc da lun a ven + 3 rientri facoltativi Ϯϭ TAVOLA RIASSUNTIVA TEMPO SCUOLA (Secondaria di primo grado) SCUOLA 1A-1C-1DSECONDARIA 1E DI 1° GRADO 2A-2C-2D“ZANELLATO” 2E 3A-3C-3D3E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “GUINIZELLI” Gli alunni che studiano uno strumento rientrano 2/3 ore pomeridiane per solfeggio e lezioni individuali concordate dal lunedì al venerdì. Termine massimo lezioni pomeridiane ore 18,30 30 8.00 - 13.00 da lun a sab 1B-2B-3B 36+3 mensa 8.00 – 13.00 TN 30 8.00 – 13.00 ---------- ---------- da lun a sab 36 + 2 mensa 8.00 – 13.00 13.00 - 13.45 (mensa) lun-giov. da lun a sab lun.-mart da lun a sab 13.00-13.50 mart.-giov- da lun a sab (mensa) ven. 13.50 - 15.30 1A-2A-2B3A TP 1C 13.45 - 16.35 TP 2C 36 + 2 mensa 8.00 – 13.00 13.00 - 13.45 (mensa) 13.45 - 16.35 TP 3C 36 + 2 mensa 8.00 – 13.00 13.00 - 13.45 mart.-giov. (mensa) da lun a sab 13.45 - 16.35 TP 3D 36 + 3 mensa 8.00 – 13.00 13.00 - 13.45 lun.-mart.(mensa) giov. da lun a ven 13.45 - 16.35 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “PARDI” PERNUMIA 1A - 2A 2B – 3A 30 8.00 - 13.00 ---------- ----------- da lun a sab ϮϮ SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “G. ZANELLATO” TEMPO SCUOLA TEMPO NORMALE ORARIO SETTIMANALE CORSI 30 h settimanali. Le lezioni si svolgono al mattino Corsi A, E dalle ore 8.00 alle ore 13.00 TEMPO PROLUNGATO Corso B 36 h settimanali + 3 h mensa. Le lezioni si svolgono al mattino dalle ore 8.00 alle ore 13.00. Nei pomeriggi di rientro (martedì, giovedì e venerdì) all’acquisizione relativamente le del ad ore sono metodo di dedicate studio italiano/storia/geografia e matematica/scienze, sotto la guida dei docenti di queste discipline, e allo svolgimento dei compiti assegnati al mattino. ORDINAMENTO MUSICALE Corsi C e D 32/33 h settimanali. Il corso è caratterizzato da 30 ore curricolari al mattino più ore di strumento pomeridiane così strutturate: un’ora di strumento e un’ora di teoria e solfeggio per la classe prima; due ore di teoria e strumento, cui si aggiunge un’ora di attività orchestrale la settimana, per un totale di 33 ore, per le classi seconde e terze. - Sono attive le seguenti classi di strumento: chitarra, flauto, pianoforte, violino . - Possono iscriversi al corso tutti gli studenti provenienti dalle Scuole Primarie di Monselice e dei comuni limitrofi. - Per accedere al corso è necessario sostenere una prova attitudinale rivolta alla scelta dello strumento. Non è richiesta alcuna conoscenza preventiva della musica. Ϯϯ SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “G.GUINIZELLI” TEMPO SCUOLA ORARIO SETTIMANALE TEMPO NORMALE CORSI 30 h settimanali. Le lezioni si svolgono al mattino Corso dalle ore 8.00 alle ore 13.00 A i A e 1^B I modelli attuati sono due: Mod. 1 di comprensive 37 del settimanali, Corso C ore tempo mensa: la mattina dalle 8.00 alle 13.00 e due pomeriggi dalle 13.45 alle 16.35. Le attività svolte durante i pomeridiani sono carattere laboratoriale: rientri prevalentemente scientifico-tecnologici’ linguistico-espressivi’, potenziamento due ‘laboratori e di a ‘laboratori recupero disciplinare e e di svolgimento dei compiti assegnati per 3^ D casa. Mod. 2 (settimana corta con sabato libero) di 36 ore settimanali, comprensive del tempo-mensa: la mattina dalle 8.00 alle 13.00 e tre pomeriggi dalle 13.45 alle 16.35. Attività: due rientri hanno carattere prevalentemente laboratoriale, come sopra descritto, mentre il terzo prevede lo svolgimento di attività curricolari. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “L. PARDI” TEMPO SCUOLA TEMPO NORMALE ORARIO SETTIMANALE 30 h settimanali. Le lezioni si svolgono al mattino Corso dalle ore 8.00 alle ore 13.00 CORSI classe 2^B Ϯϰ NAMENTO MUSICALE ORDINAMENTO MUSICALE ORDINAMENTO MUSICALE ORDINAMENTO MUSICALE Le sezioni ad Ordinamento musicale della scuola secondaria di I° grado “Zanellato” rappresentano un fiore all’occhiello nella realtà territoriale di Monselice, poiché solo poche scuole della provincia possono vantare di avere al loro interno una sezione musicale. A giusta ragione si può parlare di una tradizione ormai consolidata, dato che l’Ordinamento musicale è presente nell’ Istituto fin dall’anno scolastico 1991/92. La differenza tra il corso ad Ordinamento musicale ed un corso musicale privato, o anche un corso “a progetto” tenuto all’interno di una scuola statale, è semplice quanto notevole: - i corsi ad indirizzo musicale sono stati fortemente voluti dal Ministero della Pubblica Istruzione che li ha emanati a partire dagli anni Settanta; - sono stati a lungo collaudati (infatti prima si chiamavano corsi di “sperimentazione musicale”); - dopo un lungo periodo di “collaudo” delle scuole medie a sperimentazione musicale, nel 1996 il Ministro della Pubblica istruzione, constatata la validità dell’insegnamento dello strumento musicale in questa fascia d’età, si decise finalmente ad immetterli “in ordinamento” nelle scuole che li ospitavano, in modo da creare una stabilità definitiva all’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media statale in Italia; - la selezione degli insegnanti di strumento è molto rigorosa, perché i docenti devono possedere titoli di studio, didattici, artistici e di abilitazione all’insegnamento dello strumento che insegnano; devono essere immessi in una graduatoria provinciale, stilata da un’apposita commissione esaminatrice, da cui il Provveditore agli studi attinge per l’assegnazione alle scuole. Di conseguenza gli insegnanti di strumento non sono insegnanti privati, ma statali e dipendono direttamente dal Ministro dell’istruzione, al pari del colleghi delle materie del mattino. Ϯϱ UTENTI E RISORSE IL PERSONALE NON DOCENTE (A.T.A.) Le risorse professionali assegnate per l’a.s. 2013/2014 sono costituite da: n. 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (S.G.A.), titolare; n. 11 Assistenti Amministrative n. 34 Collaboratori Scolastici LE RISORSE ESTERNE Impegno prioritario dell’Istituto è promuovere e sostenere, in continuità con lo stile di lavoro di questi anni, la propositività e la progettualità tanto dei plessi quanto dei singoli operatori – docenti e non – entro le linee programmatiche generali deliberate nel presente P.O.F.. Il ricorso a risorse professionali esterne dovrà essere utilizzato solo in relazione all’attuazione di progetti autorizzati di arricchimento e di qualificazione dell’offerta formativa, per i quali non siano disponibili nell’Istituto specifiche competenze. La collaborazione con figure esperte esterne sarà pertanto prioritariamente finalizzata a compiti di consulenza e all’acquisizione di più sicure competenze da parte dei docenti, e non potrà in ogni caso essere sostitutiva nello svolgimento degli insegnamenti di base, la cui valutazione è competenza esclusiva dei docenti titolari. All’accrescimento/sviluppo di competenze professionali del personale saranno orientati anche i rapporti con altre Istituzioni e Soggetti esterni, già esistenti o da ricercare in relazione a nuove esigenze che potranno emergere. SERVIZI Le scuole usufruiscono dei servizi di trasporto scolastico e di refezione gestiti dai Comuni di Monselice, Arquà Petrarca e Pernumia (solo mensa). Ϯϲ UFFICI DI SEGRETERIA DELL’ISTITUTO SEDE: Via Carrubbio, 136 – 35043 Monselice (PD) Tel.:042972137- 73193 - Fax.:042972895 - Cod. Fisc.:91012510284 – Cod. Min.:PDIC874007 e.mail:[email protected] http://www.zanellato-ics.it ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 9.00 dalle ore 12.00 alle ore 13.30 il sabato: dalle ore 10.00 alle ore 12.30 UFFICIO CONTABILITA’ DSGA: Rag. ALFONSI Antonella Assistente amministrativo: CAPUZZO MariaGrazia Assistente amministrativo: GASPARINI Martina UFFICIO DIDATTICA Assistente amministrativo: FACCIOLO Daniela Assistente amministrativo: GIORGINI Nicoletta Assistente amministrativo: TARGA Francesca Assistente amministrativo: GARBIN Barbara (CTP-EDA) UFFICIO PERSONALE Assistente amministrativo: FERRO Emanuela Assistente amministrativo: FORNASIERO Renata Assistente amministrativo: FRANCESCON Eleonora Assistente amministrativo: MASIERO Mauro UFFICIO PROTOCOLLO Assistente amministrativo: SGUOTTI Alessandra Gli uffici di Segreteria e Direzione garantiscono i seguenti fattori di qualità: • celerità delle procedure • trasparenza • completa informatizzazione dei servizi • limitati tempi di attesa agli sportelli • rispetto della privacy • cordialità Ϯϳ FINALITA’ DELL’ ISTITUTO E SCELTE EDUCATIVE Per un alunno curioso, che ha voglia di vivere, di conoscere, di creare, di reclamare valori, che è alla ricerca di motivazioni e di regole, per sapersi orientare nella vita.'(67,7872 ( 67,/(('8&$7,92 /( ),1$/,7$¶ Le scuole dell’Istituto Comprensivo di Monselice, nell’ambito di quanto previsto dalle Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, propongono attraverso il P.O.F. un servizio scolastico che: favorisca lo sviluppo dell’identità, dell’appartenenza, della cittadinanza attiva, della solidarietà, della capacità di integrarsi nel territorio di appartenenza, delle abilità, della padronanza dei vari linguaggi e delle competenze; dia importanza e integri il ruolo educativo della famiglia e delle altre organizzazioni formative. Dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il Primo Ciclo di istruzione, grazie anche alle sollecitazioni educative nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale, i ragazzi sono nelle condizioni di: riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento; abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione; distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza; concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti; avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi Ϯϴ valori spirituali che ispirano la convivenza civile; avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità; porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati. Risorsa importante per il raggiungimento di queste finalità sarà la possibilità, data dalla normativa, di poter programmare autonomamente una quota parte del curricolo. /(6&(/7(('8&$7,9( Lo stile educativo che caratterizzerà l’attività formativa sarà improntato a: z valorizzare le diversità, z motivare l’apprendimento, z rispettare i tempi individuali di apprendimento, z favorire la collaborazione e la cooperazione, z promuovere comportamenti autonomi, z valorizzare l’autoapprendimento e l’autovalutazione. a scuola garantisce a tutti gli alunni una formazione improntata allo sviluppo delle capacità di cooperare, di essere solidali, di inserirsi nella società con spirito critico e consapevole, rispettando il valore della democrazia e della dignità dell’uomo indipendentemente dalla religione, dall’etnia, dallo stato sociale e dal sesso. La scuola garantisce a tutti gli alunni un percorso di costruzione della conoscenza attraverso lo sviluppo le capacità di fare, capire, prendere decisioni e progettare. La scuola è strumento per la costruzione dell’identità personale, rispetta i bisogni dei bambini e dei ragazzi offrendo una situazione formativa in condizioni di serenità e di benessere, tenendo conto dei diversi punti di partenza, delle fasi evolutive dello sviluppo cognitivo e comportamentale. Ϯϵ La scuola interagisce con la famiglia nel riconoscimento dei bisogni del bambino e, pur nella diversità dei ruoli, si raccorda sugli intenti educativi in un rapporto di fiducia e di reciproca collaborazione nel comune obiettivo di favorire uno sviluppo armonico della sua personalità. La scuola è centro di cultura rispetto al territorio, interagisce e si raccorda con le altre istituzioni ed organismi culturali con l’obiettivo di promuovere al suo interno iniziative formative. Favorisce l’apporto culturale delle famiglie, offre i suoi locali per i bisogni o interessi socio-culturali, pubblicizza iniziative culturali e sociali avanzate dall’Amministrazione locale e da altri enti, promuove contatti con le altre scuole, stabilisce collegamenti con l’Azienda Sanitaria Locale per interventi di medicina preventiva, educazione sanitaria e alimentare ed educazione alla sicurezza. La scuola è l’ambiente nel quale il bambino / ragazzo acquisisce progressivamente autonomia nelle scelte, anche attraverso momenti di partecipazione democratica, imparando il senso di responsabilità, come indicato nello “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. La scuola promuove la pratica di comportamenti ecologici nelle relazioni interpersonali, attivando pratiche di democrazia; nella cura di sé e dell’ambiente, attivando progetti riguardo la salute e l’alimentazione, l’educazione ai consumi e il rispetto dell’ambiente naturale e degli spazi condivisi, attraverso la collaborazione operativa di tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (insegnanti, genitori, alunni). ϯϬ I BISOGNI EDUCATIVI FONDAMENTALI 6RQR L SL IRUWL H UDGLFDWL QRQ GL UDGR VRPPHUVL GL QRQ IDFLOH LQWHUSUHWD]LRQHHTXLQGLGLGLIILFLOHWUDWWDPHQWRÊLPSRVVLELOHFUHVFHUHH VYLOXSSDUVL VHQ]D OHJDPL DIIHWWLYL VHQ]D HVVHUH DFFHWWDWL ULFRQRVFLXWL H ELVRJQLDIIHWWLYL VWLPDWL GDO SURSULR DPELHQWH GL YLWD 3HU VWUXWWXUDUH OD SURSULD SHUVRQDOLWjXQEDPELQRGHYHDYHUHPRGHOOLVLFXULFKHRIIUDQRSURWH]LRQH HVWDELOLWjDIIHWWRHVHQVRGLVLFXUH]]D 7XWWD OD YLWD q DSSUHQGLPHQWR /D FRQRVFHQ]D q LQWULQVHFDPHQWH FROOHJDWD DOOD UHDOWj VRFLRFXOWXUDOH LQ FXL VL YLYH H DJOL VWLPROL FKH LO ELVRJQLFRJQLWLYL PRQGR YLUWXDOH GHO QRVWUR WHPSR RIIUH FRQWLQXDPHQWH SURGXFHQGR DQFKH ULFRUUHQWL IHQRPHQL GL GLVWRUVLRQH FRJQLWLYD /D FRQRVFHQ]D VLJQLILFDWLYDLQIDWWLVLLQQHVFDVXVSLQWHPRWLYD]LRQDOL /D VWUXWWXUD]LRQH GHOO¶LGHQWLWj SHUVRQDOH ULFKLHGH XQ SHUFRUVR UDVVLFXUDQWH FDUDWWHUL]]DWR GD UHOD]LRQL FRQ DGXOWL VLJQLILFDWLYL H LQ ELVRJQLVRFLDOL SRVLWLYH VLWXD]LRQL GL JUXSSR FRQ L SDUL 4XHVWR SURFHVVR LPSOLFD OD VRGGLVID]LRQH GHL ELVRJQL FRPXQLFDWLYL GL DXWRVWLPD H GL UHSXWD]LRQH HVLJH FRQWHVWL VXIILFLHQWHPHQWH IOHVVLELOL SHU VYLOXSSDUH LO VHQWLPHQWR GL VHQWLUVLSDUWHDWWLYDHULFRQRVFLXWDGLXQDFRPXQLWj ϯϭ MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI $FFRJOLHQ]D ,QVWDXUDUHUHOD]LRQLSRVLWLYHFRQDGXOWLHFRHWDQHL &ROODERUDUHHFUHDUHXQFOLPDVHUHQRLQFODVVH ,GHQWLILFD]LRQH &RQRVFHUHVHVWHVVRQHLOLPLWLHQHOOHSRWHQ]LDOLWj 6LFXUH]]D $FTXLVLUHDXWRQRPLD $SSDUWHQHQ]D &ROODERUDUHFRQJOLDOWUL 6HQVRGHO 5LILXWDUHOHFRPSHWLWLYLWj GRYHUH 5LVSHWWDUHOHFRQVHJQH 5LVSHWWDUHOHUHJROH 5HJROD]LRQH 5LVSHWWDUHJOLDOWUL 6RFLDOL]]D]LRQH /DYRUDUHLQJUXSSR $VVXPHUHUXROLGLYHUVLQHOJUXSSR (VSULPHUHRSLQLRQLHYDOXWD]LRQLSHUVRQDOL 2ULHQWDPHQWR 3URJHWWDUHXQSHUFRUVRGLODYRUR (IIHWWXDUHVFHOWHUHDOLVWLFKH $YHUHFRVFLHQ]DGHOSURSULRUXROR (VSRUUHFRQFKLDUH]]DHFRHUHQ]DTXDQWRDSSUHVR &RPXQLFD]LRQH 3URGXUUHWHVWLFRUUHWWL &RJOLHUHOHLQIRUPD]LRQLGLXQPHVVDJJLR &RJOLHUHLOVHQVRXQLWDULRGHOVDSHUH &RQRVFHQ]D VDSHUH 6DSHUXWLOL]]DUHQHOO¶DSSURFFLRDOODFRQRVFHQ]DSXQWLGLYLVWD GLVFLSOLQDUL $FTXLVLUHLOPHWRGRGLVWXGLR (ODERUDUHLQVHTXHQ]DORJLFDFRQWHQXWL &RPSHWHQ]H VDSHUIDUH 5LFHUFDGL VHQVR 6DSHUDSSOLFDUHTXDQWRDSSUHVR $FTXLVLUHFRQVDSHYROH]]DGHOOHFRQRVFHQ]HHDELOLWj SRVVHGXWH &RPSUHQGHUHLOVLJQLILFDWRGL³FLzFKHVLID´ 0HWWHUHLQFRUUHOD]LRQHOHFDXVHHJOLHIIHWWLGLDYYHQLPHQWL IDWWL ϯϮ Per la predisposizione e l’attuazione del piano dell’offerta formativa del corrente anno scolastico si esprimono le seguenti linee di indirizzo generale Insegnamento e approccio metodologico-didattico Approccio organizzativo-gestionale Arricchimento offerta formativa Attenzione e cura delle differenze individuali Promozione delle conoscenze, strumentalità, linguaggi di base Abitudine allo studio e un metodo per lo studio Esperienza quotidiana di relazioni positive e costruttive Promozione di una positiva immagine di sé e di autostima Esperienza quotidiana del vivere insieme con le regole della buona educazione e della convivenza civile Valorizzazione sia del lavoro individuale sia del lavoro di gruppo e della cooperazione Attenzione ai bisogni e alle richieste dell’utenza Cura della continuità e coerenza dei percorsi formativi tra i gradi scolastici e della continuità orizzontale con le famiglie ed il territorio Promozione della formazione quale occasione per sostenere le competenze metodologicodidattiche dei docenti Miglioramento delle dotazioni tecnologiche e strumentali per la didattica Miglioramento dei processi di autoanalisi e autovalutazione d’Istituto Iniziative che sostengono e recuperano situazioni di disagio, diversità e/o di difficoltà di apprendimento, con l’obiettivo di migliorare le conoscenze e le strumentalità di base; Iniziative che potenziano i linguaggi e le tecniche di base in lingua italiana, matematica e scienze, lingue straniere; Iniziative che sviluppano attività espressive aggreganti e linguaggi non verbali: teatro, musica, animazione motoria ϯϯ CRITERI GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DEL P.O.F. Flessibilità Responsabilità Trasparenza Continuità Ottimizzazione nell’impiego delle risorse professionali; incentivazione e supporto alla modularizzazione degli interventi didattici; organizzazione del lavoro del personale docente e A.T.A. in relazione al servizio da erogare all’utenza; adattamento dell’orario di funzionamento dei plessi e del calendario scolastico alle esigenze delle famiglie e del territorio Nell’analisi dei bisogni formativi; nell’individuazione di tempi, metodi, strumenti; nella programmazione disciplinare, sottoprogettazione e analisi di fattibilità; nell’adeguamento delle ipotesi di lavoro mediante analisi dei risultati; nella verifica finale dei risultati Come obiettivo da perseguire : nei rapporti interpersonali; nella progettazione formativa; nella valutazione del percorso degli studenti; negli atti amministrativi All’interno della comunità scolastica: continuità verticale (per garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo dall’infanzia alla secondaria) Con la comunità extrascolastica : famiglie; enti vari. Nota:Tutti i docenti dei tre segmenti di Scuole agiscono secondo il rispetto di un codice deontologico che delinea la propria etica professionale. ϯϰ IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI /,1((*8,'$'(/&855,&2/2',,67,7872 Il curricolo di Istituto, costruito nella logica della verticalità degli interventi educativi e formativi tra i segmenti della scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria, è stato redatto facendo riferimento ai seguenti documenti: La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea 18.12.2006 Le Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione 04.09.2012 /(&203(7(1=(&+,$9((8523(( &2081,&$=,21(1(//$0$'5(/,1*8$ &2081,&$=,21(1(//(/,1*8(675$1,(5( &203(7(1=(',%$6(,10$7(0$7,&$ 6&,(1=((7(&12/2*,$ &203(7(1=(',*,7$/, ,03$5$5($,03$5$5( &203(7(1=(62&,$/,(&,9,&+( 63,5,72',,1,=,$7,9$(,035(1',725,$/,7¬ &216$3(92/(==$('(635(66,21(&8/785$/( L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola, caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è infatti progressivo e continuo. La scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva […] con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni fra i diversi saperi. Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (come da tabella). Attraverso il curricolo dell’istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione. ϯϱ La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA La scuola dell’infanzia si pone come agenzia educativa che dialoga e collabora con le altre istituzioni per attuare in modo concreto un’autentica centralità del bambino. Propone un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e apprendimento, attua interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità. Realizza un curricolo che renda concrete tutte le dimensioni di apprendimento: sensoriale-corporea, artistica-espressiva, intellettuale, sociale e di cittadinanza. Nello specifico le finalità • Consolidare l’identità • Sviluppare l’autonomia • Acquisire competenze • Vivere prime esperienze di cittadinanza sono definite a partire: • dalla persona al centro dell’azione educativa che tiene conto della singolarità e complessità di ognuno, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione; • dalla valorizzazione dell’unicità e della singolarità culturale di ogni alunno vivendo l’incontro di culture diverse come opportunità di crescita per ognuno; • dalla dimensione di integrazione fra la scuola e territorio che, valorizzando le risorse sociali, culturali, ed economiche presenti, fa sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) a partire dai suoi cittadini più giovani. La scuola dell’infanzia predispone il curricolo che si articola attraverso i campi di esperienza, luoghi del fare e dell’agire del bambino. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). ϯϲ I campi di esperienza Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario. I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo ϯϳ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Al termine dell’ultimo anno di frequenza i bambini devono conseguire i seguenti traguardi: Competenze europee: LE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE - IMPARARE AD IMPARARE - IL SENSO DI INIZIATIVA E L’IMPRENDITORIALITA’ Campo di esperienza: Il sè e l’altro 1. 2. 3. 4. 5. 6. Il bambino: sviluppa il senso dell’identità personale è consapevole delle proprie esigenze, dei propri sentimenti, stati d’animo e li sa esprimere in modo pertinente e corretto conosce le tradizioni della famiglia e della comunità e le mette a confronto con altre pone domande sui temi esistenziali e sulle diversità culturali ha una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme, dei propri diritti e doveri collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo relazionandosi positivamente con tutti i compagni Competenze europee: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - IMPARARE AD IMPARARE - IL SENSO DI INIZIATIVA E L’IMPRENDITORIALITA’ Campo di esperienza: Il corpo e il movimento 1. 2. 3. 4. Il bambino il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e dinamici di base, li applica nei giochi individuali e di gruppo riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento Competenze europee: LA COMPETENZA DIGITALE - IMPARARE AD IMPARARE - CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - Campo di esperienza: Immagini, suoni, colori 1. 2. 3. 4. 5. Il bambino: comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative individualmente e nel lavoro di gruppo si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte esplora i primi alfabeti musicali, producendo semplici sequenze sonoro-musicali Competenze europee: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA - COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE - IMPARARE AD IMPARARE IL SENSO DI INIZIATIVA E L’IMPRENDITORIALITA’ Campo di esperienza: I discorsi e le parole 1. 2. 3. 4. 5. Il bambino: sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse esprime, comunica agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni in differenti situazioni comunicative racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie; discute chiede spiegazioni e spiega si avvicina alla lingua scritta, esplorando e sperimentando nuove forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media Competenze europee: LA COMPETENZA MATEMATICA, SCIENTIFICA E TECNOLOGICA- IMPARARE AD IMPARARE - IL SENSO DI INIZIATIVA E L’IMPRENDITORIALITA’ Campo di esperienza: La conoscenza del mondo 1. 2. 3. 4. 5. 6. Il bambino: colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone avendo acquisito i concetti topologici osserva con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti raggruppa e ordina oggetti secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare è interessato ai nuovi strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi ϯϴ LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO La scuola Primaria unitamente alla scuola secondaria di primo grado, fa parte del primo ciclo di istruzione. Tale ciclo ricopre un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni e persegue finalità quali: l' acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze - culturali di base - la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza - la cura l’ accesso facilitato per gli alunni con disabilità - la prevenzione dell'evasione dell’obbligo scolastico e il contrasto alla dispersione - la valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno - il miglioramento del sistema di istruzione «La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambini offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive,emotive,affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancora più importante per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell'istruzione». (Indicazioni 04.09.12, p. 25). La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, fa parte del primo ciclo di istruzione. Entrambe le scuole condividono pertanto le medesime finalità in una prospettiva che pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. Si tratta dunque di traguardi che per la scuola secondaria costituiscono un’evoluzione di quelli della primaria, considerando che gli obiettivi di ciascun livello sono uno sviluppo di quelli del livello precedente. Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. In quest’ottica, i problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline per evitare una frammentazione dei saperi. ϯϵ Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. (Cfr. Indicazioni 04.09.12, p. 25). Il curricolo di istituto per la scuola primaria e secondaria de primo grado si declina pertanto in base a conoscenze, abilità, competenze, distinguendo tra conoscenze , abilità, competenze secondo le seguenti definizioni: Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. ϰϬ 3HUOD6FXROD3ULPDULDOHFRQRVFHQ]HOHDELOLWjHOHFRPSHWHQ]HVRQRGHFOLQDWH DYHQGRVXOORVIRQGRLVHJXHQWLPDFURLQGLFDWRULGLVFLSOLQDUL ,7$/,$12 $VFROWRHSDUODWRWHUPLQHWHU]DHTXLQWD /HWWXUDWHUPLQHWHU]DHTXLQWD 6FULWWXUDWHUPLQHWHU]DHTXLQWD $FTXLVL]LRQHHGHVSDQVLRQHGHOOHVVLFRULFHWWLYRHSURGXWWLYRWHUPLQHWHU]DHTXLQWD (OHPHQWLGLJUDPPDWLFDHVSOLFLWDHULIOHVVLRQHVXJOLXVLGHOODOLQJXDWHUPLQHWHU]DHTXLQWD /,1*8$,1*/(6((6(&21'$/,1*8$&2081,7$5,$ $VFROWRFRPSUHQVLRQHRUDOHWHUPLQHWHU]DHTXLQWD 3DUODWRSURGX]LRQHHLQWHUD]LRQHRUDOHWHUPLQHWHU]DHTXLQWD /HWWXUDFRPSUHQVLRQHVFULWWDWHUPLQHWHU]DHTXLQWD 6FULWWXUDSURGX]LRQHVFULWWDWHUPLQHWHU]DHTXLQWD 5LIOHVVLRQHVXOODOLQJXDHVXOO DSSUHQGLPHQWRWHUPLQHTXLQWD 6725,$ 8VRGHOOHIRQWLWHUPLQHWHU]DHTXLQWD 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UHOD]LRQLELVRJQRULVRUVDPDWHULHSULPHSURFHVVRSURGRWWRLPSDWWRYHULILFDHFRQWUROORODPHWRGRORJLDVLEDVHUjVXO ³ODERUDWRULR´LQWHVRQRQWDQWRTXDQWROXRJRGRYHVLRSHUDLQWHOOHWWXDOPHQWHHPDQXDOPHQWHPDVRSUDWWXWWRFRPHPRGDOLWj DWWLYDRSHUDWLYDHFRRSHUDWLYDDSSOLFDWDDOODULVROX]LRQHGLSUREOHPL /¶RFFKLR GHO GLVFHQWH VDUj SXQWDWR H LQGLUL]]DWR YHUVR O¶RVVHUYD]LRQH O¶DQDOLVL H OD PDQLSROD]LRQH GL PDWHULDOL QDWXUDOL DUWLILFLDOL H VLQWHWLFL VWUXPHQWL GLVSRVLWLYL PDFFKLQH H VLVWHPL H UHODWLYL SULQFLSL GL IXQ]LRQDPHQWR FKH O¶XRPR SURJHWWD UHDOL]]D H XWLOL]]D SHU ULVROYHUH OH SUREOHPDWLFKH R FRPH GHWWR VRSUD SHU VRGGLVIDUH L SURSUL ELVRJQL DYHQGR FXUD GL VRSSHVDUHVHPSUHLEHQHILFLULVSHWWRDJOLHIIHWWLQHJDWLYL /¶D]LRQH GHO GRFHQWH VDUj TXHOOD GL JXLGDUHFRQPHWRGL HVWUXPHQWL DUWLFRODWL H GLIIHUHQ]LDWL LO SHUFRUVR G¶DSSUHQGLPHQWR GHJOLDOXQQLWHQHQGRFRQWRGHJOLLQWHUHVVLHGHLULWPLGHOJUXSSRHGLFLDVFXQRVWLPRODQGRORVSLULWRGLRVVHUYD]LRQHHLO SRWHQ]LDPHQWRGHOOHFDSDFLWjFULWLFKH 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scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini del loro valore dei loro bisogno di gioco, di movimento di espressione di intimità e socialità attraverso l’ambientazione fisica , la scelta di arredamenti ed oggetti volti a creare un luogo funzionale ed invitante per i bambini. - Il tempo disteso rende possibile al bambino giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita, vive con serenità la propria giornata”. - La Documentazione (come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo). - Lo Stile educativo (fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia). - La Partecipazione dei bambini (come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza) ϱϲ Per la Scuola del Primo Ciclo Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola e attraverso i media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare in questo modo l’allevo riesce a dare senso a quello che va imparando. Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità per fare in modo che non diventino disuguaglianze.Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana…, giunti da poco in Italia… …questi alunni richiedono interventi differenziati. L’integrazione degli alunni con disabilità…richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste dall’autonomia e le opportunità offerte dalla tecnologia. Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva la problematizzazione … sollecita gli alunni a individuare problemi, sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a cercare soluzioni originali. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare che non è solo un processo individuale…molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono esser introdotte .. sia ll’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse…risulta molto efficace l’utilizzo di nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze,…attraverso ricerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere….riconoscere le difficoltà incontrate le strategie adottate per superarle, prender atto degli errori commessi…comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza…sviluppare autonomia nello studio. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio …è la modalità di lavoro che meglio coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare…in modo condiviso e partecipato con altri e che può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. ϱϳ Nota: per le tabelle specifiche dei traguardi per lo sviluppo delle competenze dei singoli campi e delle discipline si rimanda al documento “Curricolo d’ Istituto” . ϱϴ ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI IL DISAGIO SCOLASTICO ll disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma anche a variabili personali e sociali, come le caratteristiche psicologiche e caratteriali da una parte e il contesto familiare/culturale dall’altra. Viene ad essere determinato dall'interazione di più fattori sia individuali che ambientali e si esprime in una grande varietà di situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola. I problemi scolastici sono di tipo diverso e presentano diversi livelli di gravità, spesso non sono la conseguenza di una specifica causa, ma sono dovuti al concorso di molti fattori che riguardano sia lo studente, sia il contesto in cui egli viene a trovarsi (ambiente socioculturale, clima familiare, qualità dell’istituzione scolastica e degli insegnanti). Tra le possibili manifestazioni del disagio a scuola troviamo: • Difficoltà di apprendimento • Disinvestimento/flessioni del rendimento • Difficoltà relazionali/emozionali. Le azioni per far fronte a tali situazioni sono le seguenti: • accoglienza del disagio (spazio ascolto ) • riconoscimento di fattori di rischio • ascolto e sostegno alle famiglie • promozione di strategie didattiche che tengano conto delle varie difficoltà • stimolo al riconoscimento e incremento delle potenzialità. • attivazione di screening sulle varie competenze scolastiche. • realizzazione di laboratori con piccoli gruppi di bambini/ragazzi per attività specifiche di recupero (studio assistito; offerta formativa integrata) • individuazione dei i casi per cui è davvero necessario un invio ai servizi. ,17(*5$=,21($/811,&21',6$%,/,7$¶ L’integrazione degli alunni con disabilità costituisce per l’ Istituto Comprensivo Statale “G. Zanellato” un impegno fondamentale che si ispira al principio dell’accoglienza e dell’inclusione della diversità, quale risorsa da valorizzare e quale possibilità di arricchimento per tutti. Partendo ϱϵ da questa consapevolezza, tale impegno si concretizza nella progettazione di interventi formativi volti alla socializzazione, all’acquisizione di competenze e allo sviluppo dell’autonomia personale e sociale nonché al miglioramento della sfera cognitiva secondo le potenzialità di ciascuno, per uno sviluppo integrale della propria personalità. ),1$/,7$¶'(//¶,17(*5$=,21( 1. Consolidare la cultura dell’integrazione e della solidarietà concreta e fattiva nella scuola, attraverso la collaborazione degli insegnanti curricolari, di sostegno e degli operatori scolastici. 2. Favorire un clima sociale positivo nell'ambiente scolastico, per promuovere un sereno inserimento degli alunni, lo sviluppo e il potenziamento della motivazione verso le attività e i percorsi proposti. 3. Stimolare le abilità sociali degli alunni dell’intero gruppo classe. 4. Favorire l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti. 5. Sviluppare abilità motorie, cognitive, socio – relazionali e affettive. 6. Favorire l’acquisizione dell’identità e del ruolo proprio ed altrui e la comprensione del valore di ogni persona come portatrice di diritti all’interno della comunità. 7. Potenziare le capacità di ciascuno e valorizzare abilità già acquisite attraverso attività individualizzate e di gruppo. 8. Favorire il più possibile l'autonomia personale e l’autonomia operativa 9. Favorire positivamente il passaggio nei diversi segmenti di scuola. Nel rispetto delle finalità, l’integrazione degli alunni con disabilità sarà attuata con i seguenti criteri: Per evitare che un eccessivo numero di persone operi all’interno delle classi, un solo docente di sostegno seguirà più alunni certificati inseriti nello stesso modulo; La distribuzione delle ore di sostegno sarà fatta tenendo conto delle risorse professionali assegnate all’istituto scolastico, dei bisogni dei singoli casi; Gli interventi dell’insegnante di sostegno e del team di classe/sezione si articoleranno secondo una triplice modalità: 1. Intervento nel gruppo classe/sezione 2. Intervento con inserimento dell’alunno con disabilità in sottogruppi funzionali 3. intervento specifico individualizzato anche all’esterno della classe su specifico progetto. La presenza dell’insegnante di sostegno costituisce uno dei cardini dell’integrazione come risorsa umana e professionale che garantisce condizioni organizzative favorevoli e apporto di ϲϬ competenze spendibili per l'insegnamento individualizzato, la personalizzazione dei percorsi e delle relazioni educative. '(67,1$7$5, Nel nostro Istituto Comprensivo Statale “G. Zanellato” sono iscritti 34 alunni con disabilità: • 4 alunni alla Scuola dell’Infanzia; • 17 alunni alla Scuola Primaria; • 13 alunni alla Scuola Secondaria di I° grado &217,18,7$¶('8&$7,9$(','$77,&$75$,',9(56,6(*0(17,',6&82/$ Per permettere il naturale evolversi della personalità dell’alunno con bisogni educativi speciali risulta importante una proficua collaborazione tra i vari segmenti scolastici per l’attuazione di un progetto che si pone come obiettivi: • superare le difficoltà nell’approccio con la nuova realtà scolastica; • facilitare l’acquisizione delle regole e modalità organizzative del nuovo segmento di scuola; • continuare l’acquisizione di abilità e competenze, basandosi anche sulle conoscenze già acquisite; ϲϭ • promuovere un confronto operativo tra docenti di sostegno nel redigere una programmazione personalizzata fedele alle strategie e ai facilitatori già utilizzati per agevolare il processo di apprendimento. Per favorire il passaggio degli alunni con disabilità da un segmento di scuola ad un altro, sono previsti incontri tra insegnanti della scuola frequentata, i docenti di sostegno e i genitori per la presentazione dell’allievo, per uno scambio di informazioni sul progetto educativo attuato e per un confronto dei diversi contesti scolastici, al fine di individuare, sulla base delle specifiche esigenze, le modalità per l’accoglienza. ORGANISMI di GESTIONE E di SUPPORTO ¾ RELAZIONI E COLLABORAZIONI SCUOLE PRIMARIE SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO REFERENTE D’ISTITUTO PER LA DISABILITA’ Vigato Lucia Azienda GRUPPO H ULSS 17 d’ Istituto G.L.H. C.T.I. Gruppo di Lavoro Handicap Centro Territoriale Integrazione ϲϮ REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INTEGRAZIONE Il nostro istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso percorsi formativi che fanno coesistere socializzazione e apprendimento, assicurando continuità nel passaggio tra i diversi segmenti di scuola. Per rendere maggiormente efficace ed incisivo il percorso di sviluppo, formazione e inclusione degli alunni con disabilità, nonché il coordinamento delle insegnanti di sostegno si ritiene necessaria l’istituzione di un referente per la disabilità: docente di sostegno scelto dal DS e approvato dal Collegio Docenti. Competenze • Conosce la situazione globale dell’Istituto relativa alla disabilità. • Organizza il passaggio di informazioni, riguardanti l’alunno, tra i diversi segmenti scolastici per garantire la continuità educativa e didattica. • Raccoglie e aggiorna la storia scolastica degli alunni certificati. • Coordina il gruppo H d’Istituto. • Supporta i docenti di sostegno nella fase di progettazione. • Fornisce la modulistica inerente la disabilità: modulo di segnalazione, P.E.I., P.D.F. • Coordina l’acquisto del materiale didattico e software per gli alunni certificati • Promuove le raccolta delle buone prassi. • Partecipa agli incontri di rete”CTI” ( Centro Territoriale per l’Integrazione ) • Coordina il GLH ( Gruppo di Lavoro Handicap ) • Promuove la partecipazione a corsi di formazione , aggiornamento o convegni sul tema della disabilità, organizzati dal CTI o altri Enti del Territorio. • Cura gli aggiornamenti nel POF nell’area della disabilità. • Collabora con il Dirigente Scolastico in un continuo aggiornamento delle informazioni, nella condivisione dei problemi e delle responsabilità ϲϯ GRUPPO H D’ISTITUTO Composizione Tutti gli insegnanti di sostegno dell’Istituto e Referente per l’integrazione. Competenze • Definisce le procedure per la realizzazione del PDF, del PEI e del Piano annuale individualizzato o personalizzato degli alunni disabili. • Aggiorna la modulistica dell’Istituto relativa all’integrazione degli alunni con disabilità. • Rende operative le proposte emerse nel gruppo GLH • Promuove iniziative a favore dell’integrazione e formula proposte per l’aggiornamento del personale docente di sostegno e curricolare. • Definisce linee guida da adottare al passaggio in un ordine di scuola successivo. • Mantiene lo scambio di informazioni con l’A. ULSS del territorio. DOCENTE DI SOSTEGNO L’insegnante di sostegno può essere titolare dell’istituto oppure assegnato dall’Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P. , ex Provveditorato agli Studi) o dal Dirigente Scolastico dell’istituto di appartenenza. Il Dirigente Scolastico assegna l’insegnante di sostegno alla classe/sezione che accoglie l’alunno con disabilità, in contitolarità con i docenti curricolari. Competenze • Realizza il progetto accoglienza dell’alunno disabile. • Coordina il progetto di integrazione dell’alunno con disabilità , in fase sia di progettazione sia di realizzazione. • Si fa carico di conoscere le informazioni raccolte negli anni precedenti all’interno del fascicolo personale. ϲϰ • Elabora, insieme al team di classe, la Programmazione annuale Individualizzata o Personalizzata, rispettando le capacità e le potenzialità dell’alunno disabile. • Realizzare forme specifiche di intervento, cioè attività finalizzate alla piena valorizzazione e sviluppo delle risorse e potenzialità dell'alunno con disabilità, da svolgersi in determinati momenti del lavoro didattico. • Cura i contatti con tutte le istituzioni coinvolte nella realizzazione del progetto di vita, in particolare l’A. ULSS per gli incontri di èquipe. • Stila i documenti specifici, quali il Piano Educativo Individualizzato, il Profilo Dinamico Funzionale con la collaborazione dei colleghi di team e delle altre figure non docenti coinvolte nel progetto di vita dell’alunno: operatori dell’A. ULSS, famiglia, operatori dell’extrascuola ( se frequenta altri Centri ). • Partecipa pienamente alla programmazione educativa, all’elaborazione e alle verifiche delle attività di competenza dei Consigli di Interclasse – Intersezione – Classe, dei Collegi Docenti e ovviamente alla vita della classe o delle classi in cui opera. • Partecipa a tutte le riunioni previste dalla funzione docente, oltre che ai gruppi di lavoro previsti dalla normativa. • Riferisce alla classe e al plesso d’insegnamento le iniziative o decisioni concordate dal GRUPPO H. • Gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla restituzione di una immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità e le competenze. • Cura i rapporti con altre scuole, per la costruzione di percorsi di continuità educativa in fase di passaggio, prevedendo forme di consultazione tra insegnanti. GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto) Composizione • Dirigente Scolastico o un suo delegato. • Docenti sensibili alle problematiche della disabilità e dell’integrazione. • Insegnanti di sostegno. • Personale OSS. • Rappresentante dell’A. ULSS 17 ( non sempre presente ) • Genitori degli alunni con disabilità. • Docente con Funzione Strumentale per la disabilità. ϲϱ Competenze • Crea condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni con disabilità. • Analizza le risorse, sia umane che materiali, dell’Istituto scolastico. • Promuove iniziative per la continuità con i diversi segmenti scolastici (scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado) per meglio attivare il processo di socializzazione e apprendimento. • Promuove iniziative a favore dell’integrazione e formula proposte per l’aggiornamento del personale docente, in collaborazione anche con il CTI. • Individua spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario. GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI L’operatore socio sanitario (O.S.S), al fine di assistere e sostenere l’alunno con disabilità secondo i programmi e le indicazioni concordate dai competenti servizi dell’A. ULSS con la famiglia e la scuola, fornisce, in base al livello di autonomia e di autosufficienza raggiunto: • aiuto nella cura di sé, nella vestizione, nel soddisfacimento dei bisogni fisiologici, ecc…; • aiuto nell’assunzione della merenda e dei pasti; • aiuto nella deambulazione e nella mobilità; • aiuto nel corretto uso degli ausili per favorire la maggiore autonomia possibile; • aiuto negli spostamenti; • stimolo e sostegno sul piano dei comportamenti di relazione con la comunità scolastica; • sostegno e aiuto sul piano comportamentale per favorire una migliore inclusione sociale; • collaborazione nella promozione di una cultura di rispetto dei diritti, di solidarietà, di accettazione e di condivisione nei confronti dell’alunno con disabilità e della sua famiglia. Le prestazioni dell’operatore socio-sanitario vengono erogate, di norma, secondo un orario settimanale stabilito sulla base dei bisogni assistenziali presso gli istituti scolastici frequentati dagli alunni con disabilità. • Il personale OSS partecipa agli incontri scuola – A.ULSS – famiglia, alla stesura del P.E.I. e ad incontri periodici di programmazione, per concordare gli interventi e medesime metodologie e modalità operative. • L’aiuto nell’assunzione dei cibi e i cambi posturali degli alunni con disabilità grave o gravissima sono attività specifiche degli operatori socio – sanitari, in quanto presentano una formazione specifica. Solo in casi eccezionali e su autorizzazione del Dirigente Scolastico tali compiti possono essere svolti anche dagli insegnanti di sostegno. ϲϲ RAPPORTI CON L’ESTERNO Durante l’anno scolastico sono previsti regolari incontri con le famiglie, che possono essere intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie. Inoltre, come attività programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con l’equipe dell’Azienda ULSS. ACCOGLIENZA 1. L’insegnante di sostegno, al momento della presa in carico dell’alunno, prende visione, presso la Segreteria documentazione (certificazione, della scuola, disponibile diagnosi della sull’alunno funzionale) e la condivide con i docenti di classe / sezione. 2. Gli insegnanti, informano della là dove sia situazione possibile, (o si contesto) d’apprendimento pregresso tramite incontri con precedenti insegnanti e/o operatori ULSS. 3. Gli insegnanti (di modulo / classe / sezione e di sostegno), prima dell’inizio dell’anno scolastico o in tempi immediatamente successivi, incontrano la famiglia per un primo scambio di informazioni sui deficit/potenzialità dell’alunno e sul servizio che la scuola è in grado di offrire (risorse strutturali e professionali). 4. Se già prodotti, gli insegnanti visionano DF PDF e PEI degli anni precedenti. I docenti che intervengono nel processo d’integrazione richiedono un incontro Scuola – A.ULSS - Famiglia per predisporre PEI e PDF ( se non è presente). Tali documenti devono essere sottoscritti da tutte le parti coinvolte. 5. Gli insegnanti di classe / sezione effettuano osservazioni mirate per conoscere le abilità e le competenze dell’alunno. 6. In base a questi documenti gli insegnanti di classe / sezione redigono la programmazione mirata alle specificità dell’alunno e alla classe di appartenenza : programmazione che si può presentare interamente individualizzata o comune solo rispetto a specifici ambiti. 7. Tutta la documentazione sull’alunno, prodotta all’ingresso e nel corso dell’anno scolastico, viene consegnata in Segreteria e raccolta all’interno del fascicolo personale dell’alunno. ϲϳ I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ¾ ¾ ¾ ¾ Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia. Dislessia La dislessia è la difficoltà a leggere in modo corretto e fluente. Si riconoscono due tipi di dislessia: - la dislessia evolutiva: si manifesta nell’età scolare, in particolare nei primi anni, in cui si inizia l’apprendimento scolastico; le caratteristiche della dislessia possono variare in relazione ai cambiamenti legati alla crescita del bambino; è di natura genetica e congenita. - la dislessia acquisita: si manifesta prevalentemente negli adulti; si manifesta a seguito di lesioni che provocano una difficoltà nella normale abilità di lettura o negli aspetti ad essa collegati. Definizione della Orton Dyslexia Society, (1997): La Dislessia Evolutiva è un disturbo specifico su base linguistica, di origine costituzionale, caratterizzato da difficoltà nella decodifica di parole singole, spesso inattese in rapporto alla età, alle abilità cognitive e scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dello sviluppo o a una menomazione sensoriale. Essa si manifesta con gradi variabili di difficoltà in differenti forme di abilità linguistica. Definizione della International Dyslexia Association, (2003): La Dislessia Evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale ϲϴ Disgrafia La disgrafia è il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della scrittura. Definizione dal DSM-IV e dall’ICD-10: “…la caratteristica fondamentale del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione e’ una marcata compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria (Criterio A). La diagnosi viene fatta solo se questa compromissione interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana (Criterio B). La diagnosi viene fatta se le difficoltà nella coordinazione non sono dovute ad una condizione medica generale (per es., paralisi cerebrale, emiplegia o distrofia muscolare) e se non risultano soddisfatti i criteri per un Disturbo Generalizzato dello Sviluppo(Criterio C). Se e’ presente Ritardo Mentale, le difficoltà motorie vanno al di là di quelle di solito associate con esso (Criterio D). Le manifestazioni di questo disturbo variano con l’età e con lo sviluppo. Per esempio, i bambini più piccoli possono presentare goffaggine e ritardo nel raggiungimento delle tappe fondamentali dello sviluppo motorio (per es., camminare, gattonare, stare seduti, allacciarsi le scarpe, abbottonarsi la camicia e chiudersi la cerniera lampo dei pantaloni). I bambini più grandi possono mostrare difficoltà nelle componenti motorie dell’assemblaggio di puzzles, nel modellismo, nel giocare a palla, nello scrivere in stampatello o nella calligrafia. Disortografia La disortografia è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto. Discalculia E’ definito discalculia il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri. Definizione dal DSM-IV: “La caratteristica principale del Disturbo del Calcolo e’ una capacità di calcolo (misurata con test standardizzati somministrati individualmente sul calcolo o sul ragionamento matematico) che si situa sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza, e a un’istruzione adeguata all’età (Criterio A). Il Disturbo del Calcolo interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo (Criterio B). Se e’ presente un deficit sensoriale, le difficoltà nelle capacità di calcolo vanno al di là di quelle di solito associate con esso (Criterio C): Se sono presenti una condizione neurologica o un’altra condizione medica generale oppure un deficit sensoriale, dovrebbero essere codificati sull’Asse III”. “Nel disturbo del Calcolo possono essere compromesse diverse capacità incluse le capacità “linguistiche” (per es., comprendere o nominare i termini, le operazioni, o i concetti matematici, e decodificare problemi scritti in simboli matematici), capacità “percettive” (per es., riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi), capacità “attentive” ϲϵ (per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali) e capacità “matematiche” (per es., seguire sequenze di passaggi matematici, contare oggetti, e imparare tabelline)”. Definizione dall’ICD-10: Le difficoltà aritmetiche che possono verificarsi sono varie, ma tra esse sono incluse: un’incapacità a comprendere i concetti alla base di particolari operazioni aritmetiche; una mancanza di comprensione di termini o dei segni matematici; il mancato riconoscimento dei simboli numerici; la difficoltà di adattare le manipolazioni aritmetiche standard; la difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al problema aritmetico che si sta considerando; la difficoltà ad allineare correttamente i numeri o ad inserire decimali o simboli durante i calcoli; la difettosa organizzazione spaziale dei calcoli aritmetici. NORMATIVA DI RIFERIMENTO • Legge 15 marzo 1997 n°59 • DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche” • Nota MIUR 4099/A4 del 05.10.04 “ Iniziative relative alla dislessia” • Nota MIUR 26/A del 5.01. 05 “ Iniziative relative alla dislessia” • Nota MPI 4674 del 10 maggio del 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative” svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore – Esame di Stato 2007 • Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. • Circolare Direttiva 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione” • C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 ϳϬ INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA • OSSERVARE: FAMIGLIA • ATTENZIONE: Ͳ Lo sviluppo del linguaggio Ͳ Le abilità meta-fonologiche (trovare parole che iniziano con la stessa sillaba, riconoscere e produrre rime, dividere parole in sillabe,…) Ͳ L’organizzazione spazio temporale Ͳ Lo sviluppo motorio (disegno, ritaglio,…) • IN PRESENZA DI BAMBINI CHE PRESENTANO DIFFICOLTA’ SPECIFICHE E PERSISTENTI: Ͳ Invitare i genitori a far effettuare una osservazione e valutazione specialistica Ͳ Proporre attività per il potenziamento degli aspetti carenti • PARTECIPARE AD SCREENING (IPDA) ATTIVITA’ Ͳ Allo sviluppo del linguaggio Ͳ Allo sviluppo della abilità metafonologiche ( trovare parole che iniziano con la stessa sillaba, riconoscere e produrre rime…..) Ͳ All’organizzazione spazio-temporale Ͳ Allo sviluppo ritaglio…) Ͳ Alla presenza in famiglia di persone con DSA • ACCOGLIERE un’eventuale segnalazione da parte degli insegnanti e rivolgersi ai Servizi dell’età evolutiva. motorio (disegno, DI • PREDISPORRE IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI AL PASSAGGIO DI CICLO ϳϭ INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA • Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA • Partecipare ad attività di screening in classe prima e seconda FAMIGLIA • Ricevuta la diagnosi di DSA, chiedere un incontro con i docenti di classe per: Ͳ Informare la scuola Ͳ Consegnare copia della diagnosi Ͳ Concordare le modalità di incontro e collaborazione tra insegnanti e specialisti al fine di definire un percorso personalizzato. • Verificare con la scuola la possibilità di definire un percorso individualizzato. • Mettere in evidenza e far riconoscere le capacità presenti e i punti di forza. • Informare gli insegnanti delle difficoltà presenti nell’esecuzione dei compiti a casa. • Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e l’alunno. • Costruire rapporti di collaborazione e mantenersi regolarmente in contatto con gli insegnanti. • Il genitore può chiedere copia del percorso personalizzato definito dal team docente. • Nell’ambito dell’equipe pedagogica definire un Percorso Didattico Personalizzato. • Porre attenzione allo sviluppo dell’autostima e del concetto di sé dell’alunno. • Avviare all’uso degli strumenti compensativi: strumenti informatici, sintesi vocale, registrazione delle lezioni, mappe concettuali… ϳϮ INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA FAMIGLIA • Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA • Partecipare ad attività di screening in classe prima. • Ricevuta la diagnosi di DSA, chiedere un incontro con i docenti di classe per: Ͳ Informare la scuola Ͳ Consegnare copia della diagnosi Ͳ Concordare le modalità di incontro e collaborazione tra insegnanti e specialisti al fine di definire un percorso personalizzato. • Verificare con la scuola la possibilità di definire un percorso individualizzato. • Mettere in evidenza e far riconoscere le capacità presenti e i punti di forza. • Informare gli insegnanti delle difficoltà presenti nell’esecuzione dei compiti a casa. • Nella didattica utilizzare schemi e mappe per favorire l’apprendimento. • Porre attenzione ai vissuti scolastici del ragazzo. • Non sovraccaricare di compiti l’alunno. • Costruire rapporti di collaborazione e mantenersi regolarmente in contatto con gli insegnanti. • Il genitore può chiedere copia del percorso personalizzato definito dal team docente. • Stimolare il ragazzo a praticare un’attività extrascolastica gratificante. • Nell’ambito del Consiglio di Classe definire un Percorso Personalizzato. • Porre attenzione allo sviluppo dell’autostima e del concetto di sé dell’alunno. • Insegnare gli strumenti compensativi: strumenti informatici, sintesi vocale, registrazione delle lezioni, mappe concettuali… • Ricercare strategie adeguate al singolo. di compensazione • Esplicitare in maniera chiara le consegne. • Condividere il problema con la classe previo accordo del ragazzo e della famiglia. • Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e l’alunno. • Predisporre il passaggio di informazioni con l’altro segmento di scuola. • ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO Ogni anno occorre informarsi sulle nuove disposizioni contenute nella “Circolare Ministeriale sull’esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione”, con particolare riguardo al punto dedicato a “Disposizioni per particolari tipologie di alunni: alunni con disturbo specifico di apprendimento. • Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e l’alunno. ϳϯ INTEGRAZIONE MULTICULTURALE La presenza di bambini e adolescenti di origine immigrata, nelle scuole dell’Istituto, è una questione di carattere recente ma orientata a permanere nel futuro. Per la sua novità il fenomeno implica la necessità di approfondimenti affinché a una seria conoscenza della concreta situazione in atto, si accompagni una riflessione teorica che conduca alla elaborazione e realizzazione di prassi educative adeguate e condivise. Ciò mediante: 9 l’osservazione dei processi di integrazione; 9 la valorizzazione delle storie culturali personali; 9 la promozione dell’interazione sociale; 9 l’attenzione pedagogico-didattica ai percorsi di apprendimento( in particolare della Lingua Italiana). La scuola rappresenta il luogo privilegiato dell’integrazione, l’ambito in cui l’alunno può costruire il suo futuro, senza tuttavia perdere i suoi riferimenti, le tracce delle origini: è il punto in cui meglio si realizza il passaggio dall'accoglienza e integrazione al vero e proprio inserimento sociale. Il punto centrale delle azioni della scuola deve essere il diritto del bambino e della sua famiglia a trovare spazi di accoglienza, ascolto, comunicazione, aiuto e facilitazione nel processo di inserimento nella comunità ospite. In virtù di tale riflessione si intende presentare un modello di accoglienza per attuare in modo operativo le indicazioni contenute nell’art. 45 del D.P.R n°394 del 31.08.1999. Pertanto si propone un protocollo di accoglienza, ossia un documento in cui vengono esplicitati: ¾ criteri, principi, indicazioni per favorire l’inserimento degli alunni stranieri; ¾ fasi dell’accoglienza; ¾ Interventi e risorse. Il Protocollo nasce, dunque, dalla consapevolezza degli insegnanti del ruolo fondamentale che la scuola ha nell'accogliere e inserire la diversità, in ogni sua particolarità, considerata non come un ostacolo, ma come una ricchezza da valorizzare e rendere accessibile a tutti in un confronto aperto e paritario. Questo nell’ottica di dare a tutti gli alunni pari opportunità di successo e di inserimento e partecipazione nella società più vasta sempre più multiculturale e multietnica. ϳϰ PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Nota Per gli alunni stranieri nati in Italia e/o con una regolare scolarizzazione italiana pregressa e, quindi, senza difficoltà comunicative, sarà opportuno procedere con una normale iscrizione, fermo restando che il Consiglio di Classe dovrà attivare gli accertamenti e i percorsi più idonei per meglio inserire l’alunno straniero nel gruppo classe. Il presente documento: • Delinea criteri ed indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri; • definisce compiti e ruoli delle varie figure scolastiche; • traccia le fasi dell’accoglienza; • propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana; • individua le risorse necessarie per attuare gli interventi; • fornisce indicazioni bibliografiche per dotare l’Istituto di testi e materiali da utilizzare nelle varie fasi di accoglienza di alunni stranieri. FINALITA’ • Il Protocollo di Accoglienza contiene indicazioni che mirano a: • dotare l’Istituto di un piano di procedure standard da seguire ad ogni iscrizione di alunno straniero; • facilitare le relazioni con la famiglia immigrata; • aiutare l’alunno straniero a superare le difficoltà derivanti da limitate conoscenze linguistiche, culturali e logistiche; • favorire un clima d’accoglienza fra gli alunni nel rispetto delle diversità; • promuovere l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno straniero con il gruppo classe; • accelerare il processo di apprendimento della lingua italiana; • dotare gli insegnanti di strumenti di rilevazione dati per programmare adeguatamente obiettivi educativi e didattici da perseguire con alunni stranieri; • delineare percorsi di recupero di abilità e competenze per supportare l’alunno straniero; • promuovere collaborazione con enti esterni per facilitare il percorso di integrazione. ϳϱ &26$)$5(" L’accoglienza è il primo contatto del bambino straniero e della sua famiglia con l’Istituto e per attivare un inserimento positivo si devono tenere in considerazione i seguenti aspetti: Amministrativo Educativo Comunicativo • • • • • • • • • • Relazionale Sociale • • • procedure di iscrizione e documentazione accertamento della scolarità precedente, dello stato di salute, della situazione giuridica e familiare. rilevazione delle capacità e dei bisogni specifici di apprendimento; individuazione della classe e della sezione in cui inserire il bambino; elaborazione di percorsi didattici individualizzati; revisione della programmazione modalità di comunicazione fra scuola e famiglia straniera; attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione; ricorso ad eventuali interpreti/mediatori culturali per superare le difficoltà creare un “clima” favorevole per ridurre l’ansia, la differenza e la distanza; favorire la prima socializzazione del bambino straniero con i compagni eventuali contatti con associazioni ed enti territoriali per collaborazioni ed intese; acquisizione di materiali e risorse, testi specifici, per aiutare i docenti e l’alunno ad iniziare un percorso di collaborazione reciproca ϳϲ ,6&5,=,21( L’ iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia. CHI COMPITI DELLA SEGRETERIA MATERIALI • L’incaricato procede a: Si ritiene opportuno individuare un incaricato che segua il ricevimento di questo tipo di iscrizioni in modo continuativo, al fine di affinare progressivamente le relazioni con questo tipo di iscritti • consegnare e dare chiarimenti su come compilare il modulo di iscrizione; • accogliere documenti, autocertificazioni relativi alla precedente scolarità, informazioni su eventuali problemi personali e/o difficoltà che potrebbero intralciare il percorso di integrazione; • acquisire l’opzione di avvalersi/non avvalersi della religione cattolica; • avvisare tempestivamente, quando possibile, i coordinatori o i docenti della Commissione, al fine di predisporre le successive fasi di accoglienza; • fornire materiali per una prima conoscenza dell’organizzazione della scuola e delle attività proposte. Modulo di iscrizione in italiano o, se necessario, bilingue (Mod.A) Scheda di presentazione dell’alunno (Mod. B) Materiale informativo sulla scuola e il suo funzionamento (Mod. C) ϳϳ /$35,0$&2126&(1=$ MODULO B_ BIOGRAFIA BAMBINI STRANIERI.doc Gli alunni stranieri saranno accolti da alcuni insegnanti che agiscono da tramite fra il bambino, la sua famiglia e il corpo docente che accoglierà l’alunno. CHI Possibilmente docenti di più discipline I DOCENTI DI CLASSE • esaminano la prima documentazione, raccolta all’atto dell’iscrizione • delineano una sintesi dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza • effettuano il primo colloquio con l’alunno, se possibile con la famiglia; • e se necessario richiedono l’intervento di un mediatore culturale • valutano le competenze generali linguistiche e in altre abilità di base con prove oggettive • osservano l’alunno in varie situazioni esterne alla classe • informano la famiglia dei risultati delle prime prove • propongono al DS la richiesta di interventi di enti territoriali MATERIALI • Schede di osservazione e rilevamento • Test per la misurazione dei livelli delle competenze di italiano e matematica. ϳϴ ,16(5,0(172,1&/$66( La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione in quanto la lingua è trasversale a tutte le discipline, per cui attiene a tutti gli insegnanti contribuire alla crescita delle competenze dell’alunno straniero. CHI COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE favorire l’inserimento dell’alunno straniero in classe: a) informando i compagni e creando un clima positivo d’attesa; b) dedicando tempo ad attività di benvenuto e conoscenza; c) individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere il compito di tutor dell’alunno straniero. • Tutti i docenti del Consiglio di Classe • • • • • • rilevare i bisogni specifici educativi, osservando l’alunno nei vari momenti scolastici in classe e di apprendimento sulla base delle prove d’ingresso; favorire la comunicazione parlando in modo chiaro, semplice e rallentato, verificando la comprensione delle istruzioni date; individuare modalità di semplificazione dei contenuti, stabilendo contenuti minimi e adattando ad essi le verifiche e la valutazione in itinere; programmare il lavoro con le figure che eventualmente affiancano l’alunno nelle prime fasi di scolarizzazione; informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola; valorizzare le diversità culturali. MATERIALI • Accoglienza con materiali di benvenuto e anche idonei a far conoscere il paese di provenienza dell’alunno straniero; • Test per la misurazione dei livelli delle competenze di italiano e matematica. • Osservazione dei comportamenti, del rispetto delle regole in classe, l’uso dei materiali, la socializzazione e partecipazione dell’alunno straniero; • Programmazioni calibrate sui bisogni dell’alunno straniero; ϳϵ VALUTAZIONE La valutazione è un processo che trova i suoi punti di riferimento nel D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, Regolamento per la Valutazione degli alunni. La valutazione dell’alunno costituisce un momento fondamentale dell’attività didattica; ha carattere “formativo e orientativo" ed è funzionale ad alunni, docenti e famiglie in quanto costituisce presa di coscienza di livelli e ritmi di apprendimento, di maturazione personale e sociale. La valutazione è un procedimento complesso di controllo che si realizza attraverso l’osservazione continua e sistematica dei processi di apprendimento formali e informali e che concorre al successo formativo di ciascun alunno. Non rileva solamente gli apprendimenti e le abilità acquisite ma “documenta la progressiva maturazione dell’identità personale e promuove una riflessione continua dell’alunno come autovalutazione dei suoi comportamenti e percorsi di apprendimento”. La valutazione è dunque un momento fondamentale di crescita che si sviluppa in un percorso continuativo dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado e si esplica nella 1. valutazione iniziale o diagnostica, che rileva i bisogni formativi e calibra gli interventi didattici in funzione delle preconoscenze individuali e del gruppo; 2. valutazione in itinere o formativa: che verifica le conoscenze, le competenze e i comportamenti attivati dall’alunno e consente al docente, di intervenire con correzioni o modificare orientamenti nel processo di insegnamento-apprendimento; 3. valutazione finale sommativa: che verifica il livello di competenze acquisite e il possesso dei prerequisiti necessari per svolgimento di percorsi d’apprendimento successivi. La valutazione degli alunni si esprime su tre livelli organizzativi: 1. la valutazione del docente ( periodica) 2. la valutazione istituzionale (quadrimestrale e finale) 3. la valutazione di Stato (fine ciclo di istruzione). a) LA SCUOLA DELL'INFANZIA La Scuola dell’Infanzia adotta come strumento di verifica e di valutazione privilegiata l’osservazione rivolta sia ai comportamenti che ai processi di sviluppo e di apprendimento. Questo avviene in tre momenti dell’anno scolastico. Nella prima parte dell’anno la valutazione iniziale o diagnostica, offre indicazioni in merito a ciò che il bambino sa, sa fare, sa essere, individuando i bisogni e le potenzialità di ciascuno; riprogetta i percorsi didattici per rispondere in modo più adeguato alle esigenze dei bambini. ϴϬ Durante l’anno la valutazione in itinere o formativa offre un continuo riscontro sulla validità dell’intervento di insegnamento/apprendimento ed ha come oggetto specifico il controllo, la misurazione, la quantificazione degli apprendimenti. La valutazione finale o sommativa traccia un bilancio complessivo degli apprendimenti, dei comportamenti e dei processi che li hanno accompagnati; identifica i livelli di conoscenza, competenza, capacità, raggiunti dai bambini nei settori specifici del loro “fare e agire”: i campi di esperienza e si pone come opportunità di espansione verso nuove e più ampie mete. La valutazione, quindi, è strumento per conoscere il processo di crescita degli alunni; coinvolge tutti i bambini di tre, quattro, cinque anni. Le insegnanti, sulle informazioni registrate, stendono poi, in due momenti dell’anno il documento di valutazione secondo indicatori significati riferiti ai traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi d’esperienza. Nella prospettiva della continuità verticale le insegnanti di sezione dei bambini di cinque anni, documentano il percorso educativo e didattico di ogni alunno compilando il Documento Personale per il passaggio alla Scuola Primaria dove sono evidenziati nello specifico, i livelli di competenza raggiunti dagli alunni in riferimento agli obiettivi della scuola dell’infanzia e ai campi di esperienza. La verifica degli apprendimenti è una operazione complessa che consiste essenzialmente nel raccogliere dati relativi al processo di apprendimento in atto. Diverse e numerose le occasioni in cui si operano verifiche nel corso dell’azione didattica. In particolare, nella scuola si procede sistematicamente a controllare l’andamento del percorso di apprendimento degli alunni in rapporto ai traguardi per lo sviluppo delle competenze del curricolo. La verifica passa attraverso l’osservazione: del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento; del percorso dell’intervento educativo; del contesto scolastico; dei traguardi per lo sviluppo delle competenze degli alunni. b) LA SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Dall’anno scolastico 2008/09, in base alla legge 30 ottobre 2008, n. 169, sono state introdotte le seguenti novità sulla valutazione: − nella Scuola Primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti è espressa in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno mentre la valutazione del comportamento rimane espressa da giudizio. − nella Scuola Secondaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Relativamente alla valutazione finale, definita in sede di scrutinio, sono ammessi alla classe successiva al primo e al secondo anno di corso gli alunni che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline o nel comportamento. ϴϭ L'individuazione degli obiettivi di apprendimento funzionali allo sviluppo formativo dell'alunno orienta gli standard di apprendimento per la valutazione dell’alunno e la necessità di assegnare al voto un significato univoco secondo criteri di equità, omogeneità e trasparenza ( D.P.R. 122 del 22-06-2009). I docenti tengono conto che la valutazione: − è espressione dell’autonomia professionale − è trasparente e tempestiva − ha per oggetto: apprendimento, comportamento, rendimento scolastico complessivo − individua le potenzialità e le carenze Per favorire omogeneità tutti i docenti sono tenuti a: − effettuare le necessarie verifiche di apprendimento quadrimestrali − somministrare verifiche coerenti con gli obiettivi prefissati − concordare con i docenti dell’istituto le modalità di valutazione − controllare che le verifiche siano coerenti con gli obiettivi di apprendimento Per valutare in modo oggettivo i docenti sono orientati a: − proporre verifiche valutate in modo oggettivo (punteggi ove possibile) − promuovere l'autovalutazione, ove possibile − coinvolgere gli alunni nella valutazione, spiegando i criteri di valutazione delle verifiche. Per favorire la trasparenza i docenti si attivano nel: − trasmettere alle famiglie l’esito delle verifiche (anche mediante il libretto, in particolare nella scuola secondaria) e controllare che le valutazioni non vengano alterate e siano visionate; − comunicare l'andamento scolastico degli alunni tramite documento di valutazione, colloqui con i genitori, report concordati dal Collegio (ad esempio, informative nei casi di profitto insufficiente, eventuali pagelline). Î La valutazione è effettuata sulla base di parametri condivisi. Î Gli insegnanti di Religione Cattolica concordano modalità condivise di valutazione e si relazionano ai team di classe. La valutazione viene espressa mediante giudizio. Analogamente avviene per le Attività alternative. ϴϮ VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO nella SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI D.P.R. n. 122, 2009: La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 del decreto-legge, e' espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione. GIUDIZIO ottimo CRITERI - distinto - buono - sufficiente - partecipazione: partecipa alle attività in modo continuativo e responsabile. impegno: porta a termine con stabilità e colpevolezza gli impegni presi; affronta in modo approfondito lo studio e i compiti. socializzazione: si inserisce nel gruppo in modo positivo e collaborativo. rispetto delle regole: assume comportamenti idonei al contesto avendo interiorizzato le regole proposte dalla scuola. partecipazione: partecipa alle attività in modo continuativo. impegno: porta a termine con linearità gli impegni presi; è affidabile nello studio e nei compiti. socializzazione: si inserisce nel gruppo in modo positivo. rispetto delle regole: assume comportamenti adeguati alle regole proposte dalla scuola. partecipazione: partecipa alle attività, talvolta in modo non costruttivo. impegno: porta per lo più a termine gli impegni presi, talvolta è discontinuo nello studio e nei compiti. socializzazione: si inserisce nel gruppo, talvolta con qualche difficoltà. rispetto delle regole: conosce le regole; talvolta i comportamenti non sono confacenti con le regole proposte dalla scuola. partecipazione: partecipa in modo essenziale alle attività. impegno: ha un approccio minimale allo studio e ai compiti; non sempre porta a termine gli impegni presi. socializzazione: si inserisce nel gruppo in modo non sempre positivo. rispetto delle regole: non sempre assume comportamenti confacenti con le regole proposte dalla scuola. NOTA: Il giudizio è concordato a livello di team. Il team può considerare anche dinamiche individuali, relative agli alunni, non elencate nel presente tabulato. Il giudizio tiene conto dell'andamento generale: può pertanto riferirsi ai criteri delineati sia in modo completo sia in modo parziale. (La presente tabella può subire variazioni, se concordate, in corso d'anno). ϴϯ VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO nella SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO La valutazione del comportamento è un compito collegiale che si svolge nell’ambito del Consiglio di classe e segue i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, organo che garantisce l’equità e l’uniformità nella valutazione all’interno dell’intero Istituto. La votazione sul comportamento degli studenti, pertanto, ai sensi della Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 e successive modifiche, è attribuita collegialmente dal consiglio di classe e concorre alla valutazione complessiva dello studente, determinando, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e/o all'esame conclusivo del ciclo. La votazione sul comportamento, se inferiore a 6/10, deve essere motivata con giudizio sintetico e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Il voto di comportamento non viene utilizzato nel calcolo della media del voto di profitto. L’assegnazione del voto di COMPORTAMENTO deve considerare e valutare i seguenti aspetti: • PARTECIPAZIONE • IMPEGNO • SOCIALIZZAZIONE • RISPETTO DELLE REGOLE Il voto di comportamento verrà assegnato dal Consiglio di classe seguendo la seguente tabella: VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO VOTO PARTECIPAZIONE IMPEGNO SOCIALIZZAZIONE RISPETTO DELLE REGOLE 10 Partecipa sempre attivamente e mostra senso di responsabilità Si impegna in modo costante ed approfondito È sempre disponibile e collaborativo/a Rispetta sempre regole, persone ed ambiente 9 Partecipa assiduamente e mostra senso di responsabilità Si impegna in modo costante È quasi sempre disponibile e collaborativo/a Rispetta sempre regole, persone ed ambiente 8 Solitamente è partecipe e abbastanza responsabile Si impegna in modo abbastanza costante È generalmente disponibile e collaborativo/a È generalmente rispettoso/a di regole, persone e ambiente 7 Partecipa in modo discontinuo/settoriale e non è sempre responsabile Si impegna in modo settoriale e/o superficiale Non è sempre disponibile e collaborativo/a Non sempre rispetta persone, regole ed ambiente 6 Partecipa in modo saltuario e con poco senso di responsabilità Si impegna in modo incostante e superficiale E’ poco disponibile e collaborativo/a E’ poco rispettoso/a di persone, regole ed ambiente 5 Non partecipa e non è responsabile Non si impegna Non è disponibile e collaborativo/a Non rispetta le regole e/o le persone e/o l’ambiente ϴϰ INVALSI L'Istituto promuove, all'interno della scuola, la cultura della valutazione e della qualità del servizio offerto. Il pieno sviluppo dell’autonomia scolastica richiede, infatti, anche la capacità di rendere conto dei risultati ottenuti, dei percorsi di autovalutazione e di miglioramento della qualità avviati. Si attiene, in tale ottica, a quanto previsto dal sistema di valutazione "INVALSI". Tale sistema di valutazione è finalizzato al progressivo miglioramento e all’armonizzazione della qualità del servizio di istruzione e formazione. L’INVALSI è l' Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione, nato nel 2003, con la Legge n. 53 del 28 marzo. L’INVALSI ha il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche. La nota dell’INVALSI, prot. n. 12537 del 18 novembre 2013, ha previsto che le rilevazioni si svolgeranno a maggio 2014 e riguarderanno obbligatoriamente tutti gli studenti delle classi II^ e V^ della primaria, classe III^ della secondaria di I° grado (solo in questo caso, la rilevazione sugli apprendimenti verrà condotta in giugno, precisamente il 19 giugno 2014, all’interno dell’esame conclusivo del I° ciclo di istruzione) e classe II^ della secondaria di II° grado. Nel corrente anno scolastico, pertanto, non sarà condotta la rilevazione nelle classi I^ della scuola secondaria di I° grado. Infatti, si legge nella Nota: ”La finalità di informare le scuole secondarie di I° grado sulla situazione di partenza dei propri alunni sarà garantita dalla messa a disposizione dei risultati di tali alunni nelle prove da loro condotte, l’anno precedente, al termine della scuola primaria. Ciò ha consentito l’eliminazione, già a partire dall’anno scolastico in corso, della rilevazione tradizionalmente condotta a maggio, al termine della I^ secondaria di I° grado. […] L’Invalsi sta studiando una sua possibile collocazione alternativa nei mesi iniziali della scuola secondaria di I° grado”. ϴϱ MIGLIORAMENTO OFFERTA FORMATIVA Il successo formativo rappresenta il concetto-chiave di una scuola che, ponendosi come ambiente di apprendimento educativo, come occasione di autorealizzazione umana, ha il compito di predisporre, adottare e controllare gli strumenti necessari per la valorizzazione della specificità di ogni studente e lo sviluppo delle proprie potenzialità, traducendole in reali abilità e competenze. L’Istituto Comprensivo “Zanellato” garantisce a ciascun alunno il successo formativo possibile per le sue reali potenzialità, adottando iniziative utili al conseguimento di questo traguardo. In tale contesto si inserisce la didattica per progetti, una pianificazione centrata sullo studente, con le sue risorse e i suoi stili cognitivi. Il lavoro scolastico impostato come percorso progettuale parte dalla ricognizione dei bisogni e offre un approccio diretto allo studio, multi-inter-disciplinare, stimolando gli alunni a riflettere su problemi provenienti dalla loro stessa esperienza di vita, a scegliere opportuni percorsi per risolverli e a operare concretamente fino ad ottenere il risultato finale. La didattica per progetti permette di acquisire conoscenze più approfondite e capacità non solo disciplinari; di lavorare, con atteggiamenti di esplorazione-costruzione, per uno scopo concreto; di cogliere la complessità e l’unitarietà del sapere; di discutere e confrontarsi con i compagni e con l’insegnante, facilitando momenti di collaborazione e di cooperazione e favorendo un atteggiamento critico verso l’attività didattica; di sviluppare autonomia, creatività, senso di responsabilità e consapevolezza delle proprie capacità e del proprio talento; di favorire l’incontro tra scuola ed extrascuola; di valorizzare le diversità. ϴϲ PROGETTI D’ISTITUTO PROGETTO CONTINUITA’ In una società caratterizzata da cambiamenti continui, sollecitazioni, molteplicità e discontinuità di esperienze nel vissuto dei bambini e dei ragazzi di oggi, sempre più, nella scuola si sente la necessità di dare senso alla varietà delle tante esperienze di formazione che essi vivono. E’ quindi necessario offrire loro un percorso scolastico il più possibile lineare ed organico, volto a sviluppare le capacità di organizzare, sistematizzare e quindi rendere significative le proprie conoscenze ed esperienze scolastiche ed extrascolastiche affinché possano affrontare la complessità della nostra epoca e divenire cittadini consapevoli. Il Progetto Continuità, che da qualche anno il nostro Istituto propone, nasce proprio dalla consapevolezza che l’esperienza scolastica avrà tanto più valore e potrà essere tanto più significativa per una crescita integrale e armonica dei nostri alunni quanto più sarà organico e completo, sia dal punto di vista psicologico che pedagogico e didattico, il percorso formativo che essi compiono all’interno delle nostre scuole. Una continuità intesa quindi come linearità e prosecuzione dei percorsi e delle esperienze vissute dagli alunni, ma anche e soprattutto come collegialità, corresponsabilità e condivisione da parte dei docenti dei vari ordini di scuola di conoscenze, competenze, linguaggi , metodologie e progetti. ϴϳ Tutto ciò viene realizzato da una parte mediante la costruzione di percorsi relativi all’accoglienza degli alunni e dei genitori iscritti nelle nuove scuole, dall’altra cercando di creare fra i docenti dei vari ordini di scuola uno scambio continuo di conoscenze ed esperienze, un confronto che porti alla definizione di percorsi comuni e alla condivisione di metodi e di linguaggi. Nella continuità si mantengono comunque elementi di discontinuità fra i vari ordini di scuola vissuti comunque come stimoli forti e significativi per la crescita degli allievi, correlati strettamente con il modificarsi delle strutture cognitive ed affettive di questi e che si traducono in una specificità educativa ed organizzativa di ciascuna scuola. L'Istituto gioca, pertanto, un ruolo centrale nel processo di continuità tra le scuole dello stesso ordine e di ordine diversi, e tra queste e l’extrascuola. Ogni alunno ha caratteristiche proprie ed originali, che devono essere riconosciute e rispettate dall’adulto e che si inseriscono in un processo di sviluppo che continua nel tempo e va di pari passo con la sua vita. Da qui sorge l’esigenza di considerare oltre il momento presente anche quello antecedente e conseguente, come passaggi indispensabili per la crescita dell’intera personalità. La scuola metterà in atto strategie che andranno a favorire la continuità orizzontale (famiglia, enti ed agenzie del territorio) e verticale (tra nido, scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado) così da evitare “salti traumatici”, valorizzare le esperienze pregresse e gli stili d’apprendimento di ciascun bambino ϴϴ TEMA DEL PROGETTO A...come AMICIZIA cittadini si cresce Scuole coivolte : NIDI • • • • • • • • Nidi comunali e privati di Monselice e di Pernumia SCUOLE DELL’INFANZIA • -S. M. Goretti • - Don L. Milani • -Cantele • -Carmine • -Tortorini Scuole non statali di Monselice • S. Giuseppe • Caramore • S.S. Cosma e Damiano Scuola non statale di Arquà Petrarca Scuola non statale di Valsanzibio • • • • SCUOLE PRIMARIE V. Emanuele II di Monselice V. Cini di Monselice B. Bussolin di S. Bortolo D. Manin di S.Cosma A. Beolco di Pernumia D. Valeri di Monselice Giorgio Cini di Monselice Naccari di Arquà Petraraca SCUOLE SECONDARIE 1° GRADO G.Guinizelli di Monselice G. Zanellato di Monselice L. Pardi di Pernumia ϴϵ EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA L’Educazione alla Sicurezza è riconosciuta dall’istituto come bisogno primario e, quindi, come obiettivo trasversale a tutte le discipline del curricolo formativo. Il percorso progettuale “Le dimensioni della sicurezza”, è articolato in tre percorsi specifici riferiti ai rispettivi segmenti scolastici: “A scuola senza pericoli” è un percorso mirato a favorire l’interiorizzazione delle regole sulla sicurezza nella scuola dell’infanzia, con lo scopo di far conoscere agli alunni le varie situazioni di pericolo che possono verificarsi nell’ambiente scolastico. “L’alfabeto della sicurezza”, organizzato per gli alunni della scuola primaria, è finalizzato alla sensibilizzazione di ciascun alunno nell’essere consapevole dei propri comportamenti e nell’affrontare i problemi connessi alla sicurezza nella scuola nei diversi aspetti: organizzativi, tecnici procedurali e relazionali. “Il futuro più sicuro” rappresenta un percorso progettuale attuabile con gli alunni della scuola secondaria di primo grado; parte dal presupposto che la cultura della sicurezza nella scuola possa divenire all’interno del curricolo ordinario un importante ambito formativo, realizzabile mediante l’attivazione di modalità e strategie necessarie a sensibilizzare gli alunni verso tematiche relative alla vivibilità, al benessere psico-fisico, al diritto alla sicurezza, all’assunzione di responsabilità individuali e comuni. L’Istituto ha stretto un accordo con la Protezione Civile per due progetti Scuola Sicura. L’intervento è rivolto alle scuole secondarie di I grado “Zanellato”, “Guinizelli” e ad alcune scuole primarie del Comune di Monselice; è a costo zero per la scuola. La strutturazione è la seguente: ϵϬ 1) “Scuola Sicura 2013/2014” Area Prevenzione e Educazione Obiettivo generale - Sviluppo della cultura della prevenzione e della protezione civile, intesa come formazione alla sicurezza, all’auto-protezione e alla conoscenza del rischio attraverso una maggiore valorizzazione della scuola per il ruolo fondamentale che essa ha nei processi di crescita culturale e sociale delle nuove generazioni. 2) “Scuola Sicura 2013/2014” Area Tecnica Obiettivo generale - Prove di evacuazione “assistite”. Verifica del livello di conoscenza del piano da parte dei soggetti interessati dallo stesso e coerenza con la realtà. Giornata di presentazione a stand del lavoro della Protezione Civile e del lavoro dei Volontari delle varie Associazioni che intervengono in caso di calamità naturali (“Tocchiamo con mano la sicurezza”). Queste sono le schede riassuntive: ϵϭ TITOLO DEL PROGETTO 1 “Scuola Sicura 2013/2014” Area Prevenzione ed Educazione 2 3 GRUPPO DI LAVORO Cognome-Nome Struttura di appartenenza Ruolo Comunian Anna Rocelli Renata RangoPaolo Buggin Marco Marin Luca G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice responsabile coordinatore STRUTTURA PROPONENTE Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile Monselice Via Marendole 27, Monselice 35043 (PD) Tel./Fax Sede Operativa: 0429 783443 e-mail: [email protected] Coordinatore Renata Rocelli 320 4359864 Responsabile Progetto Anna Comunian 347 4928185 Ufficio Comunale Servizio Protezione Civile Responsabile Ing. Mario Raniolo Tel. 0429 786911 Fax 0429786917 [email protected] 4 DURATA DEL PROGETTO A.S.2013/2014 Mesi: 8 mesi (da novembre 2013 a giugno 2014) Il progetto, iniziato nel 2012, visto la sua validità didattica e il coinvolgimento positivo degli alunni, è stato rinnovato anche per l’anno scolastico in corso. 5 ELEMENTI INNOVATIVI DEL PROGETTO - Oggi in Italia si punta ancora troppo sull’emergenza, sul coinvolgimento, sulla solidarietà nel momento in cui una catastrofe si verifica. Educare al rischio vuol dire insegnare a convivere con il rischio e organizzare in maniera capillare la prevenzione. - La questione dell’educazione alla sicurezza nei giovani inserita nell’ambito della salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro. - Educare alla sicurezza come un compito trasversale, che non può fermarsi alla tematica della sicurezza a scuola, ma deve interessare tutti i comportamenti di vita per portare il giovane a costruire dentro di sé atteggiamenti di responsabilità, autocontrollo, esame di realtà, valutazione del rischio e coscienza dei propri limiti. -Educare alla sicurezza come aspetto fondamentale per conseguire un adeguato livello di sicurezza individuale e collettiva. Pertanto, con il coinvolgimento e la collaborazione di tutte le persone che vivono e lavorano nella scuola (dirigenti, insegnanti, personale non docente, studenti, genitori) è indispensabile predisporre e mantenere in efficienza un sistema di sicurezza capace di attivarsi e funzionare in modo autonomo ϵϮ 6 DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO 6.1 DESTINATARI Scuole Secondarie di primo grado e Primarie dell’”ICS Zanellato – comune di Monselice”: - Dirigente Scolastico - Personale scolastico - Insegnanti - Ragazzi dai 6 ai 14 anni Genitori e famiglie 6.2 OBIETTIVI DEL PROGETTO OBIETTIVO GENERALE Sviluppare la cultura della prevenzione e della protezione civile, intesa come formazione alla sicurezza, all’auto-protezione e alla conoscenza del rischio attraverso una maggiore valorizzazione della scuola per il ruolo fondamentale che essa ha nei processi di crescita culturale e sociale delle nuove generazioni. OBIETTIVI SPECIFICI a) Coinvolgere i Dirigenti Scolastici e portarli a conoscenza dell’importanza del Progetto. b) Coinvolgere gli insegnanti delle tre scuole Secondarie di primo grado interessate, in particolare coloro che ricoprono il ruolo di RSPP e responsabili della sicurezza. c) Coinvolgere il personale tecnico e scolastico non docente. d) Promuovere nei ragazzi la cultura della protezione civile, l’educazione alla sicurezza e il riconoscimento del rischio. e) Promuovere negli alunni la coscienza dell’aiuto alle persone che si trovano in difficoltà e sapere come comportarsi in caso di piccoli traumi quotidiani. f) Verificare l’espletamento delle procedure previste dal piano di emergenza scolastico. g) Promuovere la conoscenza del mondo del volontariato, in particolare le attività e i volontari di Protezione Civile che operano nel nostro territorio. 6.3 ATTIVITA’ E METODI a. Incontrare i Dirigenti Scolastici per proporre e spiegare il Progetto. b. Organizzare un incontro con gli insegnanti nel corso del quale verrà spiegato loro l’intero progetto e gli obiettivi dello stesso. Coinvolgerli attivamente attraverso la distribuzione di materiali informativi, e supporti didattici, ludici e interattivi per inserire all’interno della programmazione scolastica il tema della sicurezza e della prevenzione. Accogliere esigenze particolari e rispondere alle necessità degli insegnanti stessi (comportamenti con alunni diversamente abili). c. Coinvolgere attivamente il personale scolastico non docente nella comprensione e nell’attuazione del piano di emergenza, portarli a conoscenza e renderli consapevoli dei ruoli e delle responsabilità che gli stessi operatori devono ricoprire in caso di emergenza. ϵϯ d. “A scuola di protezione civile”: momento in cui i volontari incontrano gli alunni delle singole classi proponendo un tema relativo alla sicurezza individualizzato per fascia d’età. La metodologia sarà di tipo interattivo e non solo frontale, con l’utilizzo di materiali ludico-didattici, multimediali ed esempi pratici, attraverso l’uso di un linguaggio semplice, colloquiale e comprensibile alle conoscenze acquisite dagli alunni. Verrà distribuito materiale informativo di Protezione Civile. Gli incontri durano circa 1 ora per classe. e.Simulazione di situazione di emergenza che preveda l’evacuazione dell’’edificio scolastico. f“Tocchiamo con mano la sicurezza”: possibile giornata conclusiva del progetto nel corso della quale gli insegnanti e gli alunni possono vedere, conoscere e sperimentare i mezzi, le attrezzature e le procedure di intervento di Protezione Civile. Tale attività potrebbe essere proposta solo ad alcune classi di un unico anno, con la possibilità negli anni a seguire di dare una continuità al progetto e realizzarlo con classi diverse. 7 VERIFICA e VALUTAZIONE a. Incontro di chiusura del progetto con il Dirigente Scolastico e/o suoi collaboratori e lettera di valutazione. b. Questionario di gradimento per insegnanti. c. Verifica delle competenze acquisite dagli operatori scolastici nel corso di un momento esercitativo e di simulazione dell’emergenza. d. Le competenze acquisite dagli studenti potranno essere valutate dagli insegnanti nel corso degli insegnamenti corrispondenti, oltre che nel corso delle simulazioni di evacuazione. e. Valutazione in fase di evacuazione del corretto rispetto di ruoli, tempi e modalità ϵϰ TITOLO DEL PROGETTO 1 “Scuola Sicura 2013/2014” Area Tecnica 2 3 GRUPPO DI LAVORO Cognome-Nome Struttura di appartenenza Ruolo Buggin Marco Rocelli Renata RangoPaolo Comunian Anna Marin Luca G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice G.C.V.P.C.Monselice responsabile coordinatore STRUTTURA PROPONENTE Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile Monselice Via Marendole 27, Monselice 35043 (PD) Tel./Fax Sede Operativa: 0429 783443 e-mail: [email protected] Coordinatore Renata Rocelli 320 4359864 Responsabile Progetto Marco Buggin 389 1520728 Ufficio Comunale Servizio Protezione Civile Responsabile Ing. Mario Raniolo Tel. 0429 786911 Fax 0429786917 [email protected] 4 DURATA DEL PROGETTO A.S.2013/2014 Mesi: 8 mesi (da ottobre 2013 a giugno 2014) Tale progetto per il momento definibile come “pilota” terminerà con lo scadere dell’anno scolastico. Sarà poi possibile rinnovarlo con l’anno scolastico successivo dopo averne valutato i risultati. 5 ELEMENTI INNOVATIVI DEL PROGETTO - Creazione catasto scuole: censimento istituti pubblici e privati , censimento edifici e continuo aggiornamento delle loro condizioni d’uso e raccolta delle loro procedure di evacuazione. - Verifica dei nuovi piani di evacuazione dei vari istituti e loro corrispondenza con la realtà per individuare punti di forza e criticità dei provvedimenti previsti. ϵϱ 6 DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO 6.1 DESTINATARI Scuole Primarie e Secondarie di primo grado dell’”ICS Zanellato- comune di Monselice 6.2 OBIETTIVI DEL PROGETTO OBIETTIVO GENERALE Ricognizione generale degli istituti scolastici del nostro territorio; provvedere alla loro catalogazione e programmare una serie di attività di aggiornamento periodiche. Verificare i piani di evacuazione e offrire attività di consulenza per tali argomenti. Verificare il livello di conoscenza del piano da parte dei soggetti interessati dallo stesso e coerenza con la realtà. OBIETTIVI SPECIFICI a. Raccolta preliminare di una serie di dati riguardanti gli istituti scolastici del nostro territorio e creazione del “catasto scuole”. b. Individuazioni degli istituti dove iniziare l’attività di valutazione. c. Attività di valutazione della struttura dell’edificio, del piano di evacuazione e delle modalità di applicazione avvalendosi di personale appositamente formato per tali attività.b. Individuazioni degli istituti dove iniziare l’attività di valutazione. c. Attività di valutazione della struttura dell’edificio, del piano di evacuazione e delle modalità di applicazione avvalendosi di personale appositamente formato per tali attività. 7 VERIFICA e VALUTAZIONE a. Incontro Dirigente Scolastico e lettera di valutazione progetto. b. Questionario di gradimento per insegnanti e operatori scolastici. c. Valutazione in fase di evacuazione del corretto rispetto di ruoli, tempi e modalità del piano di evacuazione. ϵϲ PROGETTO ORIENTAMENTO L’orientamento è un importante momento di crescita, di educazione e di azione, finalizzato a rendere lo studente soggetto attivo e responsabile nella scelta del percorso scolastico-formativo e professionale dopo la conclusione del Primo Ciclo di Istruzione. Per raggiungere questo traguardo, la scuola deve sostenere l’alunno nell’approfondire da un lato la conoscenza di sé e dall’altro la conoscenza della normativa vigente, dell’offerta scolastica e formativa del territorio, nonché della realtà socio- ambientale, in cui vive, e delle richieste del mondo del lavoro. L’orientamento ha la finalità di favorire nel ragazzo la consapevolezza individuale e la capacità di scelta; In questo senso va ribadita l’importanza orientativa della scuola, così come quella della famiglia e del gruppo dei pari e la funzione che svolge il docente in quanto interlocutore privilegiato all’interno di un processo di sviluppo. Finalità Le principali finalità di questo progetto possono essere riassunti nello sforzo di guidare gli alunni a: • migliorare la conoscenza di sé, • promuovere il successo scolastico e formativo, • maturare scelte consapevoli e responsabili. Obiettivi Il processo di orientamento è quindi da considerarsi un vero e proprio progetto formativo teso a indirizzare l’alunno alla conoscenza di sé ( orientamento formativo) e del mondo circostante (orientamento informativo). Sotto quest’ultimo aspetto la scuola diventa il centro di raccolta delle informazioni provenienti dal mondo esterno, il luogo di rielaborazione e di discussione delle stesse per favorirne l’acquisizione da parte degli allievi attraverso attività organizzate. Il progetto prevede una serie di obiettivi condivisi, al cui raggiungimento concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo e di contenuto. Gli obiettivi sono qui di seguito elencati: • Potenziare la conoscenza di sé. • Conoscere e sviluppare stili cognitivi e processi di apprendimento più proficui al raggiungimento del successo scolastico. ϵϳ • Realizzare una costante azione di didattica orientativa. • Realizzare attività di orientamento informativo (conoscenza del sistema scolastico-formativo italiano e della realtà di appartenenza) e formativo (individuazione dei propri interessi, credenze di efficacia, attitudini, capacità, competenze, …) volte alla scelta del percorso scolastico-professionale dopo il conseguimento del titolo conclusivo del 1° ciclo di istruzione. • Incrementare la capacità di autovalutazione e di auto-orientamento. Rapporti con l’esterno: Affinché il soggetto arrivi a definire progressivamente il proprio progetto futuro, la scelta deve rappresentare un’integrazione il più possibile fra il vissuto individuale e la realtà sociale. Sono pertanto incentivati i rapporti con le realtà locali di cui si elencano le principali e con le quali si è instaurata una positiva collaborazione. o Istituti Superiori del territorio, o C.P.I.P.E. (Centro Provinciale di Istruzione Professionale Edile), o Provincia di Padova. o Confindustria o Centri di Formazioni professionali Struttura e metodologia utilizzata Il progetto ha durata triennale e si articola in diverse unità di apprendimento che mirano alla conoscenza di sé, dell’ambiente circostante, del territorio e delle prospettive di lavoro. In modo particolare viene favorito lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e delle abilità di base, per un proficuo inserimento nella scuola superiore. Vengono pertanto attivati i seguenti interventi: Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro individuale e/o di gruppo (cooperative learning, brainstorming), somministrazione di questionari, analisi di materiale illustrativo, discussione in classe, incontri individuali e di gruppo con esperti di orientamento, attività di laboratorio, visite guidate Durata Il progetto verrà attuato nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 nelle classi 1°, 2° e 3° della Scuola Secondaria di 1° Grado. Le attività e/o le azioni di Orientamento si intensificheranno nelle classi terze nel periodo compreso tra ottobre e febbraio, periodo utile per la scelta del percorso scolasticoprofessionale dopo la conclusione del 1° ciclo di istruzione, scelta da effettuare anche sulla base del Consiglio Orientativo formulato dal Consiglio di Classe. ϵϴ Modalità di monitoraggio e valutazione Nel corso dei mesi primi mesi di attività di orientamento (valutazione in itinere) e alla fine di ogni anno scolastico si procederà al monitoraggio e alla valutazione del lavoro svolto, per valutare l’efficacia delle azioni mediante: - il miglioramento del rendimento scolastico degli alunni (classi prime, seconde e terze) - la somministrazione di questionari di autovalutazione in riferimento alla conoscenza di sé e alla consapevolezza riguardo al proprio metodo di studio/lavoro e rendimento scolastico (classi prime, seconde e terze) - la somministrazione di questionari di gradimento riferiti alle attività svolte ( attività d’aula con esperto, mini stage, sportello di orientamento, incontro con i genitori) (classi terze) - la corrispondenza tra Consiglio Orientativo dato e Istituto superiore scelto (classi terze) - eventuale ricaduta positiva o negativa sulle scelte successive effettuate dagli studenti. Il lavoro preventivato nel Piano verrà inoltre sottoposto alla valutazione del Collegio dei Docenti. ϵϵ PROGETTO ARIANNA Il progetto comprende tutte le attività finalizzate al potenziamento e al recupero degli apprendimenti ed all’integrazione scolastica di alunni con madrelingua diversa dall’italiano. Gli interventi mirano a promuovere, a seconda dei casi: • il potenziamento e l’approfondimento (con attività che vanno oltre a quanto è stato programmato)rivolti agli alunni con buon potenziale cognitivo e particolarmente interessati al sapere; • il rinforzo (con attività che permettono di conseguire un possesso più consapevole di procedure e modalità di lavoro); • il consolidamento (con attività atte a far acquisire competenze più sicure); • il recupero (con attività atte a far conseguire all’alunno almeno le competenze di base). Finalità: Promuovere il successo scolastico e formativo Obiettivo: Realizzare iniziative didattico-formative di tutoraggio, compensazione, recupero e potenziamento, che rispondano alle esigenze sia degli alunni che presentano difficoltà di apprendimento o lacune nella preparazione sia degli alunni con buon potenziale cognitivo e particolarmente interessati al sapere. Migliorare il metodo di studio. Migliorare il rendimento scolastico. Valorizzare le eccellenze. Metodologia utilizzata Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro individuale e/o di gruppo, attività di laboratorio ϭϬϬ Durata Il progetto verrà realizzato durante l’intero anno scolastico a partire dal mese di novembre fino alla conclusione delle lezioni a giugno e coinvolgerà gli alunni di tutte le classi della succursale “G. Guinizelli” della Scuola Secondaria di 1° Grado. Si articolerà in: ¾ lezioni frontali e studio guidato in ambito scientifico-matematico e linguistico (prima lingua comunitaria) con gli alunni di classe 1^, 2^ e 3^ su richiesta del singolo e/o su segnalazione da parte del Consiglio di Classe da svolgersi in orario extrascolastico; ¾ alfabetizzazione e studio guidato per alunni stranieri; ¾ attività di sostegno, recupero e tutoraggio per alunni con BES, da svolgersi in orario scolastico; ¾ attività di approfondimento in ambito scientifico-matematico e linguistico rivolte agli alunni con buon potenziale cognitivo e particolarmente interessati al sapere, da svolgere in orario scolastico. ϭϬϭ CORSI DI RECUPERO Le difficoltà di apprendimento sono spesso legate alla mancanza di un valido metodo di lavoro e alla scarsa consapevolezza metacognitiva, da cui possono derivare disagio emotivo, scarsa motivazione, scarsa autonomia e discontinua capacità di concentrazione. Non sempre le famiglie sono in grado di offrire un adeguato supporto e negli alunni più fragili le difficoltà incontrate a scuola si traducono in una cattiva immagine del sé relazionale e scolastico. Intervenire con azioni di sostegno all’apprendimento significa allora favorire nell’alunno una percezione positiva della propria identità scolastica e aiutarlo a superare il disagio derivante dal senso di inadeguatezza e di disorientamento rispetto alle attività proposte in classe. I corsi di recupero sono uno degli strumenti che la scuola mette a disposizione degli alunni, che presentano difficoltà di apprendimento o lacune nelle conoscenze disciplinari, per affrontare con maggiore serenità i problemi, offrendo loro la possibilità di essere seguiti, in precisi periodi dell’anno e per un determinato numero di ore pomeridiane, dai propri insegnanti di italiano e matematica. OBIETTIVI - Favorire il recupero delle abilità e delle conoscenze di base - Aiutare gli alunni nell’acquisizione di un metodo di studio efficace e di una precisa organizzazione del lavoro personale - Consolidare l’autostima, acquisendo consapevolezza delle proprie abilità - Rafforzare la motivazione all’apprendimento, affrontando situazioni problematiche senza paura dell’insuccesso - Favorire l'interazione con gli altri ϭϬϮ METODOLOGIA - Lezioni frontali di rinforzo e di ripasso - Esecuzione di esercizi - Autocorrezione e correzione guidata - Lavoro individuale e/o di gruppo DURATA Il progetto verrà realizzato nel secondo quadrimestre e coinvolgerà gli alunni di tutte le classi della Scuola secondaria di I° grado “G. Zanellato” e “L. Pardi”. Gli alunni saranno individuati dagli insegnanti di classe di italiano, matematica e lingue straniere, previo coinvolgimento delle famiglie. I corsi si articoleranno in pacchetti-ore da realizzare in orario extracurriculare, con cadenza settimanale. ϭϬϯ LABORATORI U.P.A. L’ Istituto collabora ormai da molti anni con l’UPA di Padova per calare nel mondo della scuola l’esperienza dei laboratori artigianali con l’intento di mettere concretamente in contatto gli alunni con il territorio, nelle sue manifestazioni creative/produttive. Vengono perciò presentate annualmente richieste di interventi con l’artigiano in classe per un certo monte-ore . Tra le proposte offerte vengono scelte quelle più adatte ad agganciarsi in maniera organica e stimolante con i percorsi di studio programmati per il curricolo delle varie classi. Anche quest’anno, l’UPA ha presentato una rosa di proposte valide ed interessanti. Saranno coinvolti gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi seconde della scuola secondaria di I° grado, che potranno vivere in modo innovativo un’ esperienza laboratoriale sotto la guida di un esperto. Le opzioni scelte verranno realizzate compatibilmente con le disponibilità della Camera di Commercio. E’ previsto un piccolo contributo da parte della famiglie degli alunni coinvoltL ϭϬϰ PROGETTO LINGUA E LINGUAGGI Titolo: Lingua e linguaggi Presentazione Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza di una Biblioteca Scolastica Multimediale come centro di risorse per l’apprendimento, come laboratorio culturale per promuovere l’educazione alla lettura, la libera espressione e il desiderio all’informazione. Il progetto è finalizzato a contribuire all’apprendimento lungo l’arco della vita, facilitando l’accesso all’informazione, innalzando la competenza informativa e promuovendo la lettura. Perché il progetto “Lingua e Linguaggi”? • Per dare risposte ai bisogni: sinergia educativa - buone pratiche • Perché l'educazione alla lettura e l'accesso all'informazione si inseriscono a pieno titolo tra le opportunità formative che devono essere garantite alla persona lungo l'arco della vita. • Perché il progetto continua e coniuga la presenza di iniziative consolidate nell’Istituto “G. Zanellato”. • Perché la biblioteca scolastica è parte integrante del processo educativo. Finalità educative generali • Imparare l’uso della biblioteca scolastica come luogo vivo ed aperto, come centro di documentazione, mediante l’offerta di materiale documentario e informativo(uso del laboratorio multimediale). • Scoprire e ri-scoprire il libro e ri-animare la lettura come attività, fonte di piacere e di arricchimento personale. • Diffondere la cultura del libro. • Incoraggiare la lettura sia formale che emozionale delle opere. • Educare all’ascolto e alla lettura. • Favorire la comunicazione attraverso vari linguaggi espressivi. • Incoraggiare la consultazione delle fonti documentarie. • Educare alla ricerca e all’uso dell’informazione nella biblioteca centro d’apprendimento. • Creare laboratori di lettura dove bambini e ragazzi possano sviluppare il gusto, l’emozione ϭϬϱ e il piacere di leggere. • Sviluppare la capacità di confronto e dibattito. • Sviluppare la creatività, la rielaborazione e l’interpretazione fantastica. • Potenziare la Biblioteca scolastica di ogni plesso. • Creare lo scaffale multiculturale come educazione all’ intercultura. • Sviluppare la scrittura creativa. Obiettivi misurabili (qualitativi quantitativi) • Rendere fruibile il patrimonio librario e documentario della scuola. • Rendere il bambino e lo studente un utente abituale ed esperto della Biblioteca Scolastica. • Rendere la Biblioteca Scolastica Multimediale parte integrante dei processi formativi della Scuola, organizzandola anche come comunità di ricerca. • Creare laboratori di lettura dove bambini e ragazzi possano sviluppare il gusto, l’emozione e il piacere di leggere. • Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curricolo; la biblioteca scolastica è parte integrante del processo educativo. • Sviluppare e sostenere nei bambini l'abitudine e il piacere di leggere, di apprendere e di utilizzare le biblioteche per tutta la vita; • Offrire opportunità per esperienze dirette di produzione e uso dell'informazione per la conoscenza, la comprensione, l'immaginazione e il divertimento; • Far acquisire, in forma sempre più autonoma, la capacità di ascolto, di attenzione nella lettura e interpretazione di immagini iconiche e filmiche. • Creare una rete di collegamenti con il territorio: associazioni culturali, case editrici, enti territoriali. • Organizzare attività che incoraggino coscienza e sensibilità culturali e sociali; • Aprire uno spazio di partecipazione alle famiglie anche in occasione della giornata della lettura. • Collegarsi con le reti bibliotecarie locali ( comunali, provinciali) • Condividere con il collegio docenti il progetto. ϭϬϲ Metodologia utilizzata • Organizzazione del prestito. • Prestito non vincolato a compiti didattici precisi. • Familiarità con i meccanismi che regolano il funzionamento della Biblioteca: conoscere il significato dei concetti di “catalogazione” e di “classificazione” per i ragazzi della Scuola Secondaria di 1°. • Laboratori di lettura creativa. • Laboratori di scrittura creativa. • Laboratori di animazione alla lettura. • Laboratori di lettura • Produzione di albi illustrati, libri individuali e/o collettivi cartacei con illustrazioni. • Visione di Film legati alla lettura di un libro, comparazione tra i due linguaggi. • Produzioni di materiali Multimediali relativi alle esperienze didattiche. • Promozione di visite didattiche alle Biblioteche del territorio. • Partecipazione /organizzazione incontri con l’Autore (se possibile). • Visite a Mostre dell’ illustrazione per l’infanzia presenti nel territorio. Rapporti con l’esterno • Collaborazione con le Biblioteche Comunali di Monselice, Pernumia e Arquà Petrarca. • Collaborazione con le iniziative del Museo Diocesano di Padova͗Rassegna Internazionale di illustrazione. • Collaborazione con le Librerie della città e del territorio: Monselice, Este, Padova. • Organizzazione di incontri in Libreria per attività di lettura animata • Esposizione dell’editoria per ragazzi nelle scuole in occasione della giornata della lettura. Formazione e aggiornamento per docenti • Collaborazione con l’Università degli Studi di Padova Gruppo Ricerca Biblioteche Scolastiche(GRIBS) per incontri periodici su editoria per ragazzi, incontri con autori, illustratori ed editori. • Recupero, da parte dei docenti Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, delle esperienze di formazione realizzate nell’Istituto: Linguaggio Cinematografico e Cinema di Animazione. • Aggiornamento proposto dal Museo Diocesano per l’anno 2013-14 ϭϬϳ nella proposta della Rassegna Internazionale di illustrazione“ I colori del sacro”: il viaggio. • Autoaggiornamento attraverso riviste specializzate . . Attività possibili per gli alunni in un’ottica di continuità • 3 - 6 anni • Ora del racconto • Racconti da Albi Illustrati • Letture animate • Produzione di storie illustrate • Prestiti • Visione e lettura di film –animazione 7 - 10 anni • Lettura ad alta voce e laboratori di lettura. • Lettura animata. • Lettura degli albi illustrati. • Produzione di storie scritte e illustrate. • Laboratorio del libro illustrato incontri con l’autore/ illustratore. • La ricerca in biblioteca. • Prestito. • Visione di film. • Dal libro al film prime comparazioni tra i due linguaggi. 11 - 14 anni • Proposte editoriali- percorsi tematici. • Lettura ad alta voce e lettura dialogata. • Abstract come occasione didattica. • Incontri con autori, illustratori, editori. • Percorsi multimediali a tema. • Di che genere è? Prime catalogazioni. • Uso didattico della biblioteca. • La ricerca in biblioteca. • Partecipazione a concorsi letterari. ϭϬϴ • Dal Libro al film: letture comparate. • Produzione di booktrailer da parte dei ragazzi. Collaborazione con Ente locale e/o circoscrizione per • Organizzazione della giornata Internazionale di promozione alla lettura in tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’Istituto. • Collaborazione tra scuole per le iniziative culturali che verranno organizzate sul territorio. • Organizzazione di incontri tra allievi della Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria e tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1°. • Incontri con l’autore proposte della Biblioteca Civica di Monselice. Valutazione • Coordinamento tra le referenti di plesso per una condivisione di buone pratiche e realizzazione di attività di animazione alla lettura e di partecipazione alle iniziative proposte dal territorio. • Monitoraggio in itinere delle attività realizzate. • Possibile questionario di gradimento agli alunni e genitori sulle attività svolte. • Rendicontazione al Collegio da parte della docente referente del progetto. ϭϬϵ PROGETTI SPORTIVI DI ISTITUTO L’attività motoria e sportiva è considerata in senso globale, come veicolo educativo e si propone con una funzione complementare a quella svolta dalla scuola mediante il curricolo e a quella svolta autonomamente dalle famiglie. Partendo dal concetto che l’attività motoria- sportiva non limita la propria funzione a quella dell’educazione psico – motoria, ma si pone come reale mezzo di formazione e di sviluppo della personalità del bambino e del ragazzo, il nostro Istituto, per la scuola primaria e dell’infanzia, ritiene opportuno integrare l’attività motoria, curricolare con interventi di esperti, finalizzati all’incentivazione dell’attività stessa e della pratica sportiva (Progetto Giocosport / Progetto Scuola Sport e Territorio Più Sport a Scuola/ Progetto Pilota di Alfabetizzazione motoria ecc) . L’intento è quello di realizzare una concreta azione di avviamento allo sport e di diffusione dei suoi valori positivi affinché la pratica sportiva diventi stile di vita da iniziare in età scolare e da mantenere lungo l’arco della vita. Scuola Secondaria di I° grado GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI E CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA-PALLAVOLO-PALLACANESTRO • Le attività motorie e lo sport praticati a scuola nel contesto dell’educazione globale volgono alla valorizzazione dei diritti umani, della legalità, della solidarietà , dell’ambiente e delle relazioni interculturali. La pratica fisica sportiva, aperta alla totalità degli allievi è vista come esperienza di libertà e creatività, occasione per l’acquisizione di competenze sociali e utile mezzo per dispersione combattere scolastica, la le violenza, la disuguaglianze sociali e culturali. ϭϭϬ La stretta relazione con l’educazione alla salute permette l’allontanamento da droghe, doping, fumo ed alcolismo. Grazie al forte coinvolgimento previsto, il progetto è momento fondamentale e privilegiato di compartecipazione delle famiglie, delle istituzioni locali e delle associazioni sportive e del tempo libero. Rafforza la cooperazione tra il mondo della scuola, il mondo dello sport e le famiglie ed esalta il piacere del movimento e dello star bene con se e con gli altri. “Giochi Sportivi Studenteschi e Centro Sportivo Scolastico” è un progetto attivato presso il nostro istituto che prevede l’avviamento alla pratica sportiva ed in particolare alla pallavolo. Gli obiettivi sono: approfondire la conoscenza e la consapevolezza di sé, dei propri valori e dei propri limiti; promuovere la pratica sportiva intesa come regola di vita salutare e soddisfacente, promuovere il fair play, il rispetto delle regole e dell’avversario. Sono previsti tornei interni ed in collaborazione con altri Istituti Pianificazione delle attività Le ore di attività settimanale saranno programmate in giorni stabiliti dai docenti Il periodo di attività andrà da ottobre a maggio. Le attività si svolgeranno negli impianti sportivi scolastici. Metodologia utilizzata Approfondimento degli aspetti tecnico-tattici della disciplina sportiva attraverso esercitazioni specifiche e incontri di confronto da commentare con gli alunni Risultati attesi Il progetto si propone di rispondere alle esigenze di aggregazione e socializzazione dei ragazzi, consentendo a tutti indipendentemente dal grado di abilità raggiunto, la possibilità di fare un’esperienza sportiva, divertendosi, vivendo il confronto agonistico in maniera serena ed equilibrata, accettando il risultato finale, qualunque esso sia, conoscendo coetanei che vivono e provengono da culture e modelli sportivi differenti. Promuovere la pratica sportiva intesa come regola di vita salutare e soddisfacente. ϭϭϭ All’interno di ogni plesso vengono declinati altri percorsi di ampliamento ĚĞůů͛ŽĨĨĞƌƚĂ formativa qui di seguito riportati. Plessi Progetti di Plesso Descrizione “Alimentiamoci al ritmo delle stagioni” E’ un progetto di educazione alimentare che mira alla promozione di consapevoli e sane abitudini alimentari, ad un maggiore benessere psico-fisico individuale e sociale, all’interno di un percorso senso-percettivo e cognitivo nel quale il bambino conosce, scopre e sperimenta colori, forme, sapori e aromi degli alimenti. Esso è suddiviso in tre nuclei tematici: • MI NUTRO E CRESCO BENE ( colazione, pranzo, merenda cena;come funziona il nostro corpo e a che servono gli alimenti). • SAPORI, COLORI E STAGIONI ( storie animate, frutta, ortaggi e piatti tipici di ogni stagione, le nonne raccontano il cibo e ricette di una volta, realizzazione di un ricettario) • A TAVOLA CON I CINQUE SENSI ( la vista, l’olfatto, il gusto, il tatto e l’udito) TUTTI A BORDO “TUTTI BORDO”,rappresenta un viaggio nel mondo dei pirati ed è lo sfondo fantastico che permette di vivere esperienze motivanti e dare senso e significato alle nuove scoperte. Il galeone con tutto il suo equipaggio sarà impegnato in un viaggio su diverse isole, scoprendo di volta in volta qualcosa di nuovo. Questo viaggio porterà i bambini a scoprire che imparare cose nuove e stare bene insieme agli altri rappresenta il vero TESORO! Unità tematiche L'isola degli amici(accoglienza) l'isola delle scoperte l'isola delle trasformazioni l'isola del tesoro ,QIDQ]LD Santa Maria Goretti PROGETTI DI PLESSO G. Cantele A. Tortorini “VIVO LA MIA CITTA’” Vedo, sento, ascolto e conosco Ai bambini verrà proposta la conoscenza della propria città non solo finalizzata alla comprensione delle sue funzioni, ma anche alla sua bellezza, la città intesa come opera d’arte perché i bambini non siano soltanto utenti, ma veri cittadini. “ Il vero fine non è creare la città, ma formare un insieme di persone che abbiano il sentimento della città.” G.C. Argan ϭϭϮ S. Maria del Carmine Don Lorenzo Milani VIAGGIO IN ITALIA “ IL MIO PAESE…A PICCOLI PASSI” L’obiettivo sarà quello di sviluppare conoscenze di tipo geografico, approfondendo il territorio di appartenenza e di stimolare la curiosità e la voglia di sapere. Il percorso si snoderà lungo più piste conoscitive che riguarderanno sia la scoperta del proprio Comune che l’Italia in generale, nelle caratteristiche fisiche (fiumi, laghi, mari, montagne), politiche (abitanti, città) ed economiche (attività umane). Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà quasi per penetrare in un orizzonte inesplorato che sembra un sogno”.(Guy de Maupassant) Il percorso avrà inizio partendo dal vissuto del bambino, la propria casa, la propria cameretta per poi passare alla scuola come luogo dove i bambini vivono. La scuola e la casa sono inserite in una città che può essere paragonata al nostro corpo : q il cuore è la piazza come luogo di aggregazione q il cervello sono i luoghi della conoscenza , il Museo Centanini, il Museo S.Paolo, la Biblioteca, il Municipio q i polmoni sono il Parco Buzzacarini luogo della natura e del gioco q la circolazione sono tutte vie e il traffico nella nostra città I bambini verranno accompagnati durante tutto il percorso da un personaggio fantastico che farà loro da guida nella città Lo scopo del progetto è quello di guidare i bambini e le bambine alla conoscenza, diretta e giocosa, del territorio in cui vivono. A piccoli passi gli alunni svilupperanno la capacità di individuare elementi caratterizzanti del loro paese come edifici significativi, percorsi, mestieri vecchi e nuovi, storia e tradizioni. Conoscendo e valorizzando nei bambini la propria realtà si favorisce in loro la consapevolezza di essere abitanti di un territorio, appartenenti ad una comunità. È scoprendo gli altri, le loro peculiarità, i luoghi resi vivi dall’agire quotidiano che si definiscono relazioni, dialoghi, pensieri e si pongono le basi fondamentali dello sviluppo del senso di cittadinanza, una delle finalità della scuola dell’Infanzia. Il percorso si articola in tre nuclei tematici: “Per le strade scopro…”, “A ciascuno il suo mestiere”, “Il paese del Ruzante”. ϭϭϯ Attraverso Progetti che coinvolgono gli ambiti umanistico-letterario, scientifico, artistico, musicale, sportivo, sociale, gli alunni saranno guidati alla scoperta di una molteplicità di linguaggi che , grazie alla conoscenza, li renderanno più attenti alla realtà che li circonda e più sensibili nei confronti degli altri. Vittorio Emanuele II Il plesso propone tali percorsi senza oneri per l’Istituto; aderisce inoltre a progetti di Istituto di particolare interesse per la didattica, provenienti da associazioni ed Enti del territorio. 3ULPDULD Vittorio Cini “TROVARSI INSIEME È UN INIZIO, RESTARE INSIEME UN PROGRESSO, LAVORARE INSIEME UN SUCCESSO”. Bruno Bussolin ͞A come Amicizia” NOI E L’AFRICA: ARTE E SOLIDARIETA’ Daniele Manin A SCUOLA NEI PARCHI, GUARDIANI DELLA NATURA Progetto che coinvolge tutte le cinque classi secondo gli obiettivi comuni: allargare nuove conoscenze con stile di collaborazione , dandoci la mano nella cordata del cammino scolastico; stringere la mano per nuove relazioni di amicizia e stima che risultino vincenti nella vita semplice e complicata di ogni giorno. Le attività previste per il progetto valorizzeranno l’esperienza e le conoscenze degli alunni come punto di partenza per l’azione didattica. Attraverso un percorso artistico espressivo e multidisciplinare ogni alunno sarà libero di trasmettere le emozioni, i sentimenti e i pensieri inerenti la solidarietà e l’amicizia come valori. Il progetto propone un percorso, promuovendo esperienze artistiche e sviluppando gesti concreti di solidarietà, a sostegno del progetto di costruzione di una casa-famiglia di accoglienza per bambini in Uganda. Il progetto intende educare al valore della biodiversità attraverso la conoscenza dei parchi e delle aree protette naturalistiche del Veneto, inclusi gli ambienti fluviali, per sensibilizzare sui temi della salvaguardia della ricchezza naturale del proprio territorio. ϭϭϰ Angelo Beolco MANI…FESTIAMO I DIRITTI DEI BAMBINI Giorgio Cini “ IL VIAGGIO ” Diego Valeri “IN VIAGGIO” Il progetto nasce con l’intento di sviluppare negli alunni il senso di appartenenza alla comunità scolastica, di presa di coscienza dei propri diritti e doveri, del senso di solidarietà nei confronti dell'altro, di rispetto della natura e della necessità di avere una formazione culturale attraverso l'approfondimento dei valori proposti dalle cinque giornate celebrative individuate. (4 ottobre Giornata della pace, 20 novembre Giornata dei diritti dei bambini, 20 dicembre Natale e Festa della solidarietà, 22 aprile Giornata della Terra , 30 maggio Festa del libro in viaggio) Percorso interdisciplinare di collaborazione tra le varie classi del plesso per scoprire e conoscere emozioni e sentimenti che la storia, la musica e l’arte del territorio suscitano in noi Andrea Naccari UNA SCUOLA DALLA A …alla Z! Il progetto propone un percorso interdisciplinare che coinvolge tutte le classi del plesso, con specifiche programmazioni in relazione all’età degli alunni, per arrivare a leggere, conoscere, sperimentare, creare e apprezzare meglio i diversi linguaggi nella loro evoluzione. 6HFRQGDULD G. Guinizelli INSIEME s'impara L. Pardi ARGOmentiamoci G. Zanellato Amplia…Menti I percorsi, individuati autonomamente all’interno di ciascun plesso, si sviluppano con progetti, laboratori e attivita' che attraversano l'arte, le scienze, la musica, lo sport, gli aspetti umanistici/linguistici/culturali in senso lato. ϭϭϱ Ecco le schede riassuntive plesso per plesso… ϭϭϲ ϭϭϳ ϭϭϴ ϭϭϵ ϭϮϬ ϭϮϭ ϭϮϮ ϭϮϯ ϭϮϰ PROGETTI DI RACCORDO Queste attività sono nate dal desiderio di venire incontro ai bisogni delle famiglie e offrire loro un ulteriore servizio, ampliando il percorso di collaborazione già iniziato durante il tempo scuola. Dall’esperienza di questi anni è emerso un largo consenso da parte delle famiglie nell’accogliere momenti formativi dopo l’orario scolastico confermando la linea indicata dal Ministero della Pubblica Istruzione nella Legge 296/2006 , al comma 627, la quale definisce criteri e parametri “al fine di favorire ampliamenti dell'offerta formativa ed una piena fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello delle lezioni, in favore degli alunni, dei loro genitori e, più in generale, della popolazione giovanile e degli adulti”. E’ proprio in questa ottica che noi ci troviamo già attuativi e preparati per ampliare ulteriormente queste attività che coinvolgono gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado. Si favoriscono inoltre rapporti collaborativi con le famiglie offrendo loro una maggiore disponibilità di tempo organizzato affinchè si sentano aiutate nel percorso educativo e formativo dei figli. Per attuare queste attività ci si avvale della collaborazione di alcuni enti educativi, altamente qualificati, che già operano nel nostro territorio. La spesa della maggior parte delle attività è a carico delle famiglie. ϭϮϱ SEDI E ATTIVITA’ SVOLTE PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA DELL’ INFANZIA “TORTORINI” Tortorini Mercoledì Attività motorie “Spazio Danza” GIOCO DANZA 16 – 17.30 Palestra Tortorini PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA PRIMARIA “GIORGIO CINI” CINI Conversazioni in lingua inglese Lunedì 16,10 – 18 Sala Polivalente G.Cini giovedì venerdì 16.10 – 17.30 Sc. G.cini 16.10 – 17.30 Sc. G.cini 16,10 – 18 Sala Polivalente G.Cini 16,10 – 18 Sala Polivalente G.Cini Attività motorie “ Ercole Rugby” Attività motorie “Spazio Danza” mercoledì 16.10 – 17.30 Sc. G.cini Attività motorie “PMF” Pallavol0 Attività motorie “Energia & Sport” Arti marziali martedì 16,10 – 18 Sala Polivalente G.Cini 16,10 – 18 dal G.Cini al Centro Sportivo del Redentore 16,10 – 18 dal G.Cini al Centro Sportivo del Redentore 16,10 – 18,20 G.Cini 16,10 – 18,20 G.Cini 16,10 – 17.30 salone Sc. G.Cini Attività musicali “A.Gualtieri” Attività musicali “Banda città di Monselice” 16,10 – 18,20 G.Cini PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA PRIMARIA “DIEGO VALERI” VALERI Attività motorie “PMF” Pallavolo Lunedì 16 – 17 Sala polivalente Valeri Attività motorie “Spazio Danza” Moder Jazz Hip Hop Attività musicali “A.Gualtieri” mercoledì 16, – 17,10 Sala polivalente Valeri 16 – 18 Sc. Valeri ϭϮϲ PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA PRIMARIA “ BRUNO BUSSOLIN” ŵĂƌƚĞĚŞ ŝnterventi ĚĂŵŝŶƵƚŝ ϯ ϱϬ ŐŝŽǀĞĚŞ ϯ ǀĞŶĞƌĚŞ ƚŽƚĂůĞ ŵŝŶƵƚŝ Ăƚƚŝǀŝƚăϭ ϭϱϬ ƐŽƌǀĞŐůŝĂŶnjĂ ŝŶŵĞŶƐĂ ϱϬ ϯ ϭϱϬ ϱϬ ϭϱϬ ĂƚƚŝǀŝƚăϮ Ăƚƚŝǀŝƚăϯ 'ƌƵƉƉŽ͗ 'ƌƵƉƉŽ͗ Ăƚƚŝǀŝƚă Ăƚƚŝǀŝƚă ĞƐƉƌĞƐƐŝǀĂΗ>Ğ ĞƐƉƌĞƐƐŝǀĂΗ>Ğ ƐƚĂŐŝŽŶŝ ƐƚĂŐŝŽŶŝ ŵƵůƚŝĐŽůŽƌΗ͗ ŵƵůƚŝĐŽůŽƌΗ͗ ĞƐƉĞƌŝĞŶnjĞĚŝ ĞƐƉĞƌŝĞŶnjĞĚŝ ůĞƚƚƵƌĂĂŶŝŵĂƚĂ͕ ůĞƚƚƵƌĂĂŶŝŵĂƚĂ͕ ĂŶŝŵĂnjŝŽŶĞ ĂŶŝŵĂnjŝŽŶĞ ƚĞĂƚƌĂůĞ͕ ƚĞĂƚƌĂůĞ͕ ƉƌŽĚƵnjŝŽŶĞ ƉƌŽĚƵnjŝŽŶĞ ĂƌƚŝƐƚŝĐĂ ĂƌƚŝƐƚŝĐĂ 'ƌƵƉƉŽ͗ 'ƌƵƉƉŽ͗ƐƚƵĚŝŽ ƐƚƵĚŝŽĂƐƐŝƐƚŝƚŽ ĂƐƐŝƐŝƚŝƚŽ ƐŽƌǀĞŐůŝĂŶnjĂ 'ƌƵƉƉŽ͗ 'ƌƵƉƉŽ͗ ŝŶŵĞŶƐĂ /ŶŐůĞƐĞ /ŶŐůĞƐĞ 'ƌƵƉƉŽ͗ ^ƚƵĚŝŽĂƐƐŝƐƚŝƚŽ ƐŽƌǀĞŐůŝĂŶnjĂ 'ƌƵƉƉŽ͗ ŝŶŵĞŶƐĂ ĂƚƚŝǀŝƚăŵŽƚŽƌŝĂ Η^ƉŽƌƚ͙ŝĂŵŽΗ ;ƉƌĞƐƉŽƌƚ͕Ăƌƚŝ ŵĂƌnjŝĂůŝ͕ ƉĂůůĂǀŽůŽ͕͙Ϳ 'ƌƵƉƉŽ͗ ƐƚƵĚŝŽĂƐƐŝƐƚŝƚŽ 'ƌƵƉƉŽ͗ ^ƚƵĚŝŽĂƐƐŝƐƚŝƚŽ 'ƌƵƉƉŽ͗ ĂƚƚŝǀŝƚăŵŽƚŽƌŝĂ Η^ƉŽƌƚ͙ŝĂŵŽΗ ;ƉƌĞƐƉŽƌƚ͕Ăƌƚŝ ŵĂƌnjŝĂůŝ͕ ƉĂůůĂǀŽůŽ͕͙Ϳ 'ƌƵƉƉŽ͗ƐƚƵĚŝŽ ĂƐƐŝƐƚŝƚŽ • Studio assistito ( martedì, giovedì, venerdì ) n.7 ore settimanali da ottobre a maggio Ass. " Il Colibrì" • Giocoleria ( martedì ) n.2 ore settimanali da ottobre a gennaio Ass. "AgenSport" • Affiancamento giocoleria n.1 ore settimanali da ottobre a gennaio Ass. "Il Colibrì" • Giocatletica ( venerdì ) n.2 ore settimanali da metà marzo a maggio Ass. " AgenSport" • Minibasket (venerdì ) n.2ore settimanali da ottobre a dicembre Ass. "AgenSport" • Danza hip hop ( venerdì ) n.2 ore settimanali da gennaio a metà marzo Ass. "AgenSport" • Espressività corporea ( venerdì ) n.1 ore settimanali da ottobre a maggio Ass. "Il Colibrì" • Laboratorio di canto ( martedì ) n.2 ore settimanali da febbraio a maggio Ass. "AgenSport" • Inglese ( giovedì ) n.2 ore settimanali da ottobre a maggio Ass. "Il Colibrì" ϭϮϳ PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “G. GUINIZELLI” Lunedì Conversazioni in lingua spagnola Conversazioni in lingua inglese Attività musicali “A.Gualtieri” martedì venerdì dalle16.40 alle18 dalle16.40 alle18 Dalle 13 alle 15 PROSPETTO ORGANIZZATIVO SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “G. ZANELLATO” • Lettorato di lingua spagnola (classi seconde e terze del plesso “Zanellato” – tutte le classi del plesso “Pardi”) – attività opzionale a pagamento • Lettorato di lingua inglese ((classi seconde e terze del plesso “Zanellato”) – attività opzionale a pagamento • Corsi annuali di attività sportive: • Pallavolo – Insegnanti Scuola Secondaria I° grado – plesso “Zanellato” • Basket - Insegnanti Scuola Secondaria I° grado - plesso “Zanellato”. E’ importante sottolineare che i sopracitati interventi si svolgono tutti alla fine dell’orario scolastico e questo fa sì che i bambini/ragazzi permangano nei locali scolastici fino alla fine dell’attività scelta. In queste attività la Scuola fa azione di coordinamento, monitoraggio e pianificazione dell’uso dei locali, con l'approvazione del Consiglio di Istituto. ϭϮϴ PROGETTI ORDINAMENTO MUSICALE a.s. 2013/2014 All’interno della scuola secondaria di I° grado “G. Zanellato”, le classi dell’Ordinamento musicale, parteciperanno ai seguenti eventi: • Premi Brunacci (probabilmente a marzo 2014) presso l’antica pieve di S. Giustina in Monselice Verranno eseguiti brani strumentali con l’orchestra delle classi seconde e terze. • “Conosciamo l’Ordinamento Musicale” (nell’ambito del progetto Continuità), dicembre 2013. Incontri con le classi V^ di alcuni plessi della scuola primaria, con l’obiettivo di presentare ai futuri alunni della scuola secondaria “Zanellato” l’Ordinamento musicale (finalità, strumenti, organizzazione oraria, attività varie etc.) • Concerto orchestrale di fine anno scolastico, il 7 maggio 2014 in sede da definire. • Saggi di classe: 26/05/2014 classi prime; 27/05/2014 classi seconde; 28/05/2014 classi terze. Gli allievi si esibiranno individualmente o in gruppi cameristici nell’aula magna della scuola “Zanellato”. • Musica da camera, lezioni collettive di un’ora la settimana, con gli allievi che si rendono disponibili. • “Festa della musica attiva”: partecipazione con l’orchestra all’iniziativa, che coinvolge scuole ad ordinamento musicale e licei musicali, presso Villa Contarini di Piazzola sul Brenta a maggio 2014. ϭϮϵ FUNZIONI STRUMENTALI 3URFHGXUDSHUO DWWULEX]LRQHGHOOH)XQ]LRQL6WUXPHQWDOL Come da art. 33 del CCNL vigente, le Funzioni strumentali dell'Istituto "sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari […]". La procedura di attribuzione segue pertanto l'individuazione degli ambiti di intervento ed è soggetta alla presentazione delle candidature. I compensi dei docenti per le Funzioni Strumentali sono definiti dalla contrattazione d’istituto. Le Figure Strumentali individuate nell’Istituto sono: ,17(*5$=,21(',6$%,/,7¬9LJDWR/XFLD '6$$'+',17(*5$=,21(675$1,(5,%DFFDQ)HGHULFD &217,18,7¬0DULQ6DQGUD 25,(17$0(172$OEDQHVL$QQDPDULD0DUWHOOR$QQDOLVD 6&82/$9,$:(%%RQDWR5RVVDQD 08/7,0(',$/,7¬*(67,21(675,1)5RPDQR5REHUWD &73±('$3ULQFLYDOOH$OHVVDQGUR ϭϯϬ AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE Il piano predisposto per l’anno 2013-2014 per l’Istituto, intende promuovere una formazione strettamente collegata al POF, capace di accompagnare, in un arco di tempo, l’evoluzione dell’Offerta, unitamente ai processi innovativi promossi dal Ministero e dal territorio. La formazione , momento di studio e ricerca, si qualifica come scelta imprescindibile per la realizzazione di percorsi culturali, didattici ed educativi, coerenti con le linee di indirizzo assunte a livello europeo e nazionale con particolare attenzione ai bisogni rilevati sul territorio. La formazione in servizio costituisce un diritto personale, in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo della propria personalità (art. 282 del DLgs 297/94). Diventano così fondamentali ambienti di formazione che portino all’acquisizione e al potenziamento di competenze didattiche, relazionali sempre più rispondenti alle necessità e alle modalità di apprendimento degli alunni. Nella Scuola dell’Autonomia, diventa necessario progettare l’azione formativa, gestendo le condizioni di flessibilità, di modularità e di discrezionalità metodologica (art. 282 del DLgs 297/94). Lo sviluppo professionale di ogni docente dell’Istituto va inteso come processo sistematico e progressivo di consolidamento e aggiornamento delle Competenze, che permetta di realizzare la propria valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’Istituzione Scolastica nel suo complesso, e di conseguenza, nei risultati degli studenti (Autonomia Didattica, Ricerca e Sviluppo, art. 6 del D.P.R. n. 275/99). La formazione e l’aggiornamento in servizio diventano elementi imprescindibili del processo di: - valorizzazione professionale; - innalzamento della qualità della proposta formativa di ciascuna scuola; ϭϯϭ - costruzione dell’Identità dell’Istituto; - valorizzazione del sistema formativo del paese. L’art. 7, comma 4 del DLgs 165/01 attribuisce alla Pubblica Amministrazione, l’obbligo di curare la formazione e l’aggiornamento dei propri dipendenti. La richiesta di formazione da parte dei docenti dell’Istituto si orienta verso modelli interattivi centrati su: Ǧ soggetto (sviluppo professionale), Ǧ scuola (autonomia e scuola come laboratorio di ricerca formazione e autoaggiornamento), Ǧ costituzione di (comunità di pratiche formazione a distanza). Ǧ La formazione in servizio diventa fondamentale nell’ambito dei progetti di riforma e di innovazione, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, e per un ‘efficace politica di sviluppo delle risorse umane ( art. 63 CCNL729/11/2007 e direttiva n. 48/2004). Procedura per l’elaborazione del piano Il piano annuale più avanti descritto è il risultato delle seguenti azioni messe in atto dalla docente F.S. per l’aggiornamento e la formazione: − rilevazione tra i docenti dell’Istituto dei bisogni di aggiornamento reali o più urgenti; − discussione con i docenti dell’Istituto, in gruppi di lavoro circoscritti, delle esigenze emerse e delle priorità da privilegiare; − ricognizione delle offerte di formazione presenti nel territorio, proposte dall’Amministrazione scolastica e/o da altri soggetti pubblici e privati; − predisposizione di un elenco di possibili iniziative; − indagine per definire quanti e quali docenti dell’Istituto sono interessati e disponibili ad aderire alle iniziative individuate;. − predisposizione del piano da sottoporre all’approvazione del Collegio docenti unitario − Rilevazione e diffusione delle competenze dei docenti, acquisite attraverso la formazione, da condividere con la comunità. ϭϯϮ Indirizzi metodologici - Collegamento tra la formazione e l’attuazione di progetti da sperimentare cioè quelle azioni concrete che la scuola è chiamata a mettere in atto anche all’interno di obiettivi nazionali innovativi. - Attenzione alle reti di scuole impegnate a progettare e a realizzare insieme. - Valorizzazione della ricerca-azione tendente a far emergere la capacità di ricerca didattica dei docenti come professionisti che sanno insegnare e sanno riflettere sulle discipline di competenza e sull’apprendimento. - Consolidamento dell’e-learning. - Prospettiva di uno sviluppo professionale continuo, personale e permanente (le biografie degli insegnanti sono percorsi unici e individuali). - Riflessione sulle esperienze collegiali ed individuali (modulo, interclasse, collegio, come momento fattivo essenziale). - Attività residenziali con esperti, chiamati nella scuola, così da favorire lo scambio interpersonale tra docenti che vivono esperienze comuni. - Valorizzazione delle esperienze innovative e professionali realizzate nella scuola che diviene “comunità di pratiche”. - Promozione di una cultura formativa per capire, raccogliere i dati su quanto è stato prodotto e regolarne lo sviluppo. - Attivazione di metodologie come la ricerca-azione. - Modello e-learning attraverso cui si attivano aspetti inerenti a: tecnologie, contenuti, risorse umane gruppi d’apprendimento e processi d’integrazione con il contesto. - Collaborazione con Università, Istituti di Ricerca ed Enti Territoriali. - Raccordo e collaborazione tra le diverse figure professionali presenti nell’Istituzione scolastica, MIUR, INDIRE, USR, URP, ANSAS, soggetti accreditati e qualificati, associazioni disciplinari e professionali, al fine di contestualizzare le finalità nazionali con i differenti bisogni formativi. 1. Monitoraggio Tutte le iniziative attuate saranno monitorate a cura della docente F.S., al fine di acquisire informazioni riferite ai seguenti indicatori: − Livelli di partecipazione rispetto alle previsioni; − Efficacia rispetto agli obiettivi fissati e livello di ricaduta sulla professione; − Gradimento e soddisfazione dei partecipanti; − Trasferibilità e opportunità di ulteriore diffusione dell’iniziativa. ϭϯϯ 2. Valutazione Ogni iniziativa sarà valutata considerando i dati raccolti riferiti agli indicatori sopra citati. Il piano annuale di aggiornamento sarà complessivamente valutato in riferimento ai seguenti indicatori: − % di docenti sul numero totale dei docenti dell’Istituto che hanno seguito iniziative di formazione; − numero medio annuale di ore pro-capite di formazione svolte dai docenti dell’Istituto; % delle iniziative realizzata 3. Finanziamenti Il Piano finanziario annuale 2013-2014, in attuazione del POF, prevederà le risorse necessarie per la realizzazione delle iniziative promosse e gestite direttamente dall’Istituto. 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Incontri di formazione sul territorio. ŽĐĞŶƚŝĚĞůůĂ^ĐƵŽůĂ ĚĞůů͛/ŶĨĂŶnjŝĂ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ ŽĐĞŶƚŝ ^ĐƵŽůĂĚĞůůΖ/ŶĨĂŶnjŝĂ ^ĐƵŽůĂWƌŝŵĂƌŝĂ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ ϭϯϱ /E^'EDEdK WWZE/DEdK • /ĐŽůŽƌŝĚĞůƐĂĐƌŽ͘/ůǀŝĂŐŐŝŽ • ^ƚŽƌŝĂůŽĐĂůĞ ŽĐĞŶƚŝ DƵƐĞŽŝŽĐĞƐĂŶŽĚŝWĂĚŽǀĂ ^ĐƵŽůĂĚĞůůΖ/ŶĨĂŶnjŝĂ WĂƌƚĞĐŝƉĂnjŝŽŶĞĂŝŶĐŽŶƚƌŝĨŽƌŵĂƚŝǀŝ ^ĐƵŽůĂWƌŝŵĂƌŝĂ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ ĚĂůDƵƐĞŽŝŶĐŽůůĂďŽƌĂnjŝŽŶĞĐŽŶ >͛hŶŝǀĞƌƐŝƚăĚĞŐůŝƐƚƵĚŝĚŝWĂĚŽǀĂ͘ &KZD/KE/^/W>/EZ &KZD/KEKDE /E/s/h> WZ^^K^K''dd/Z/dd/͗ D/hZ /^/>/d^sEd''/K ͞WĞƌĐŽŶŽƐĐĞƌĞDŽŶƐĞůŝĐĞ͗ ĚŽĐƵŵĞŶƚŝĞŵŽŶƵŵĞŶƚŝĚĂůůĂ ƉƌĞŝƐƚŽƌŝĂĂůů͛ĞƚăǀĞŶĞnjŝĂŶĂ͘͟ • ŽƌƐŝ Ă ĚŽŵĂŶĚĂ ŝŶĚŝǀŝĚƵĂůĞ ŽĐĞŶƚŝŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŝ ƐĞŐƵŝƚŝ ĚĂŝ ĚŽĐĞŶƚŝ ƉƌĞƐƐŽ ĞŶƚŝ ĂĐĐƌĞĚŝƚĂƚŝ Ğ ƉƌŽŵŽƐƐŝ ĚĂůůΖ/ƐƚŝƚƵƚŽ͘ ŽĐĞŶƚŝŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŝ ^ĐƵŽůĂĚĞůůΖ/ŶĨĂŶnjŝĂ ^ĐƵŽůĂWƌŝŵĂƌŝĂ ^ĐƵŽůĂ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂĚŝϭΣ͘ • &ŽƌŵĂnjŝŽŶĞ͕ĂŐŐŝŽƌŶĂŵĞŶƚŽĞ ĂƚƚŝǀŝƚăĚŝƌŝĐĞƌĐĂͲĂnjŝŽŶĞƚƌĂŝĚŽĐĞŶƚŝ ĚĞŝƚƌĞŽƌĚŝŶŝĚŝƐĐƵŽůĂĚĞůů͛/ƐƚŝƚƵƚŽ͕ ƉĞƌůĂƉƌŽŐƌĂŵŵĂnjŝŽŶĞĞ ƌĞĂůŝnjnjĂnjŝŽŶĞĚĞůWŝĂŶŽĚƵĐĂƚŝǀŽ /ŶĚŝǀŝĚƵĂůŝnjnjĂƚŽĚĞŐůŝĂůƵŶŶŝĚŝƐĂďŝůŝ͕ ŝŶƌĞƚĞĐŽŶŝůd/ƉĞƌů͛ŝŶƚĞŐƌĂnjŝŽŶĞ͘ • &ŽƌŵĂnjŝŽŶĞ ĞĂƵƚŽĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞĚŝĚŽĐĞŶƚŝ͕ ƉĞƌůĂƉƌŽŐĞƚƚĂnjŝŽŶĞĚŝ ƉĞƌĐŽƌƐŝĚŝĚĂƚƚŝĐŝĞĂƚƚŝǀŝƚă ĨĂǀŽƌĞǀŽůŝĂůƉƌŽĐĞƐƐŽĚŝ ĂƉƉƌĞŶĚŝŵĞŶƚŽͬŽƌŝĞŶƚĂŵĞŶƚŽ͕ ĐŽŶƚƌŽůĂĚŝƐƉĞƌƐŝŽŶĞ ^ĐŽůĂƐƚŝĐĂĞŝůĚŝƐĂŐŝŽŐŝŽǀĂŶŝůĞ͘ ŽĐĞŶƚŝ ^ĐƵŽůĂ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂĚŝϭΣ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ͘ WĞƌĐŽƌƐŝĚŝĂƵƚŽĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞ ŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽĚĞůů͛ĞĚƵĐĂnjŝŽŶĞĂůůĂ ƉĂƌƚĞĐŝƉĂnjŝŽŶĞĞĂůůĂĐŝƚƚĂĚŝŶĂŶnjĂ ĂƚƚŝǀĂ;ŽŶƐŝŐůŝŽŵƵŶĂůŝĚĞŝƌĂŐĂnjnjŝͿ͘ ŽĐĞŶƚŝ^ĐƵŽůĂ ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂĐŽŝŶǀŽůƚŝ͘ KZ/EdDEdK ŽĐĞŶƚŝ ^ĐƵŽůĂĚĞůůΖ/ŶĨĂŶnjŝĂ ^ĐƵŽůĂWƌŝŵĂƌŝĂ ^ĐƵŽůĂ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂĚŝϭΣ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ͘ /dd/EEK^d/dh/KE • ϭϯϲ • 'ZhWWK/Z/Z^h>> />/Kd,^K>͘Ͳ/W͘/^͘ • >>͛͘hE/s͘/W͘/͘͘ʹ ^͘sEdK /ŶĐŽŶƚƌŝ Ěŝ ĂŐŐŝŽƌŶĂŵĞŶƚŽ ŽĐĞŶƚŝ ^ĐƵŽůĂĚĞůůΖ/ŶĨĂŶnjŝĂ ŽƌŐĂŶŝnjnjĂƚŝĚĂů'Z/^ /ŶĐŽŶƚƌŽĐŽŶŐůŝĂƵƚŽƌŝĞŝůůƵƐƚƌĂƚŽƌŝ ^ĐƵŽůĂWƌŝŵĂƌŝĂ ^ĐƵŽůĂ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂĚŝϭΣ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ͘ h/KEWZKDK/KE >>^>hd ĚƵĐĂnjŝŽŶĞĞWƌŽŵŽnjŝŽŶĞĂůůĂ^ĂůƵƚĞ ŽƌƐŽEʹ^^Z ;h^^>ϭϳͿ͘ ŽĐĞŶƚŝŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŝĂů ƉĞƌĐŽƌƐŽ &ŽƌŵĂnjŝŽŶĞƉĞƌŐĞŶŝƚŽƌŝĞĚŽĐĞŶƚŝ ƉĞƌůĂĐŽƐƚƌƵnjŝŽŶĞĚŝƵŶĂĐŽŶƚŝŶƵŝƚă ĞĚƵĐĂƚŝǀĂƚƌĂŝĚƵĞĂŵďŝĞŶƚŝĚŝǀŝƚĂ ĚĞůďĂŵďŝŶŽ͗ŝŶĐŽŶƚƌŝƐĞŵŝŶĂƌŝĂůŝ͘ ¾ >ŝĨĞ^ŬŝůůƐ ;ƐĞĚĞŝŶĐŽŶƚƌŝ^ĐƵŽůĂĚŝƌƋƵă WĞƚƌĂƌĐĂͿ͘ ¾ Žƚƚ͘ŝWŝĞƚƌŽ ŽĐĞŶƚŝĞŐĞŶŝƚŽƌŝ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ ^K^d'EK&KZDd/sKWZ> WZd/W/KE/'E/dKZ/> DKEK>>^hK> • • ;ƐĞĚĞŝŶĐŽŶƚƌŝ^ĐƵŽůĞĚŝ DŽŶƐĞůŝĐĞͿ͘ ¾ /ŶĐŽŶƚƌŝƉƌŽƉŽƐƚŝĚĂůů͛&/ ;ƐĞĚĞŝŶĐŽŶƚƌŝ^ĐƵŽůĞĚŝ DŽŶƐĞůŝĐĞͿ͘ &KZD/KE/E/s/h>WZ h>d/ • WĞƌĐŽƌƐŝ Ěŝ ĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞ ƉĞƌ ĂĚƵůƚŝ ŝŶ ĐŽůůĂďŽƌĂnjŝŽŶĞ ĐŽŶ ŝů dWͲ͕ ĐŽŽƌĚŝŶĂƚŽ ĚĂůů͛/ƐƚŝƚƵƚŽ͘ ŽĐĞŶƚŝ ^ĐƵŽůĂĚĞůůΖ/ŶĨĂŶnjŝĂ ^ĐƵŽůĂWƌŝŵĂƌŝĂ ^ĐƵŽůĂ^ĞĐŽŶĚĂƌŝĂĚŝϭΣ͘ ^ƵĂĚĞƐŝŽŶĞ͘ ϭϯϳ LA SICUREZZA NELL’I.C.S. “ZANELLATO” CULTURA DELLA PREVENZIONE La promozione della "cultura della prevenzione" è finalizzata a: 1. garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche relative alle disposizioni del D.Lgs. 81/2008 SMI; 2. garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua collocazione all'interno delle normali attività didattiche e non; 3. garantire la massima sicurezza negli ambienti di lavoro; 4. garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di emergenza da attuare in caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto. SOGGETTI COINVOLTI • Tutti gli operatori scolastici: insegnanti, personale ATA, alunni, genitori, Enti Proprietari (Comuni). • Datore di lavoro, Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione (RSPP), Addetti al Servizio di Protezione e Prevenzione (ASPP), Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS), addetti al servizio antincendio, addetti al servizio di primo soccorso. RUOLI E FUNZIONI Il Dirigente Scolastico, insieme al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione, si attiva per concretizzare gli adempimenti normativi previsti, per il tramite del Servizio di Protezione e Prevenzione e della Commissione Sicurezza. ϭϯϴ SCUOLA SICURA E PROTEZIONE CIVILE In collaborazione con i Volontari della Protezione civile si organizzeranno attività per: Ǧ Promuovere nei ragazzi la cultura della protezione civile, l’educazione alla sicurezza e il riconoscimento del rischio. Ǧ Promuovere negli alunni la coscienza dell’aiuto alle persone che si trovano in difficoltà e dei comportamenti da assumere in caso di piccoli traumi quotidiani. Ǧ Verificare il corretto espletamento delle procedure previste dal piano di emergenza scolastico. Ǧ Promuovere la conoscenza del mondo del volontariato, in particolare le attività e i volontari di Protezione Civile che operano nel nostro territorio. Ǧ Incontrare direttamente le varie associazioni operanti nella Protezione Civile ed avere esperienze dirette di uso di strumenti e di simulazione di comportamenti idonei. SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE RSPP DOTT. VICARIOTTO ASPP ESTERNO DOTT. BOSCOLO COORDINATRICE SICUREZZA ASPP INTERNO PROF.SSA FLAMIGNI ϭϯϵ 3OHVVR 5HIHUHQWHVLFXUH]]D S.Infanzia Santa Maria Goretti (San Bortolo) S.Infanzia Don Milani (Pernumia) S.Infanzia Cantele ASPP Conte Erminia S.Infanzia Tortorini S.Infanzia Carmine S.Primaria Vittorio Emanuele (Monselice) S.Primaria Vittorio Cini (Monselice) S.Primaria B.Bussolin (San Bortolo) S.Primaria D.Manin S.Primaria Giorgio Cini S.Primaria D.Valeri Cavestro Anna S.Primaria A. Naccari (Arquà Petrarca) S.Primaria A.Beolco (Pernumia) S.Secondaria Zanellato Griggio Isabella Macchion Antonella Rango Emanuela Raimondi Simonetta Riva Lina Marchiori Paola Donata Casotto ASPP Cascadan Mara Paola Pegoraro Domenica Cremonese ASPP Franco Flami ASPP Flamigni Sabrina S.Secondaria Guinizelli ASPP Scarparo Marina S.Secondaria Pardi (Pernumia) ASPP Tisato Federica ϭϰϬ COMMISSIONE SICUREZZA Plesso Insegnanti commissione sicurezza Aiutante/Coordinatrice plesso Referenti sicurezza S.Infanzia Santa Maria Goretti (San Bortolo) Conte Erminia S.Infanzia Don Milani (Pernumia) Griggio Isabella Luciana Merlo S.Infanzia Cantele Macchion Antonella Antonella Macchion S.Infanzia Tortorini Cavestro Anna Chiara Zangirolami S.Infanzia Carmine Rango Emanuela Giuseppina Malachin S.Primaria Vittorio Emanuele (Monselice) Raimondi Simonetta Cristina Pagnin S.Primaria Vittorio Cini (Monselice) Riva Lina Sandra Spinello S.Primaria B.Bussolin (San Bortolo) Marchiori Paola Barbara Bertazzo S.Primaria D.Manin Donata Casotto Annamaria Bizzotto S.Primaria Giorgio Cini Cascadan Mara Marialuisa Crozzoletti S.Primaria D.Valeri Paola Pegoraro Giuliana Rolma S.Primaria A. Naccari (Arquà Petrarca) Domenica Cremonese Maria Giona S.Primaria A.Beolco (Pernumia) Franco Flami Roberta Simone S.Secondaria Zanellato Flamigni Sabrina Ester Besusso S.Secondaria Guinizelli Scarparo Marina Marchetto Bona S.Secondaria Pardi (Pernumia) Tisato Federica Tisato Federica Assunta D’Alessandro I Docenti organizzano un programma didattico mirato alla conoscenza delle fonti di pericolo presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di evacuazione dall'edificio scolastico in caso di calamità naturale. Il Personale Ausiliario si adopera al fine di rendere possibile l'evacuazione. ϭϰϭ Gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione stabiliscono i periodi in cui svolgere le prove di evacuazione nei plessi. Esse si attuano almeno due volte durante l'anno scolastico, una viene eseguita senza preavviso per i docenti e per gli alunni. Ogni Plesso è fornito di un Albo per la Sicurezza contenente tutte le informazioni utili per chiunque entri nell'edificio scolastico. COMPORTAMENTI IN CASO DI CALAMITA’ NATURALI • In caso di calamità naturali, gli alunni, dopo l'evacuazione dell'istituto, saranno condotti nelle apposite aree di raccolta. • Non si devono intasare le linee telefoniche. • I telefoni servono solo per eventuali telefonate di emergenza. • In situazioni di emergenza o di pericolo è fondamentale evitare il panico. OBBLIGHI NORMATIVI: ADEMPIMENTI PROCEDURALI E AZIONI DI INTERVENTO • Designazione del Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione. • Designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, dei lavoratori incaricati delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso. • Adozione delle misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione degli alunni e dei lavoratori. • Richiesta dell'osservanza da parte dei lavoratori e degli alunni delle procedure tecniche in caso di evacuazione immediata dall'edifìcio. • Organizzazione di prove di evacuazione. • Informazione capillare del piano di evacuazione dell'istituto ad alunni ed operatori della scuola. • Diffusione delle procedure di emergenza in termini di comportamenti corretti ed appropriati. • Diffusione della modulistica relativa agli incarichi di responsabilità. • Aggiornamento annuale della descrizione degli edifici e delle loro modifiche contenute nel documento di valutazione dei rischi. • Segnalazione di carenze strutturali agli organi di competenza. • Riunioni periodiche di informazione e aggiornamento. • Programmazione di incontri di informazione e formazione dei lavoratori. ϭϰϮ RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La collaborazione tra la scuola e la famiglia è condizione essenziale per il successo dell’azione didattica e formativa non solo sul piano organizzativo e degli apprendimenti disciplinari, ma soprattutto per la condivisione delle scelte educative. Il Patto di Corresponsabilità di ciascun segmento di scuola è il documento che rispecchia questa alleanza: declinando i rapporti che intercorrono tra istituzione scolastica, famiglie e studenti, rappresenta lo strumento per mediare tra di essi, ricordando diritti e doveri di ogni componente e sottolineando reciproci impegni e responsabilità. Risultano quindi importanti i momenti di incontro, di confronto, di scambio di informazioni, che potranno avvenire usufruendo delle seguenti opportunità: a. ASSEMBLEE di CLASSE · Una all’anno in occasione dell’elezione dei rappresentanti di classe · Possibilità per i genitori di chiedere al Dirigente la convocazione di assemblee di soli genitori per particolari motivi b. RICEVIMENTO GENERALE · Sono previsti per tutti gli ordini di scuola due ricevimenti generali da tenersi secondo il piano annuale delle attività. c. RICEVIMENTO INDIVIDUALE · Per la Scuola Secondaria di I° grado, da effettuarsi tutte le settimane a partire dal mese di ottobre fino a maggio · Possibilità di incontri per particolari esigenze della famiglia o dei docenti. Nel primo consiglio di classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori sarà illustrata e discussa la programmazione didattico – educativa annuale. ϭϰϯ COMITATO DEI GENITORI Dallo Statuto del Comitato dei Genitori Il Comitato dei Genitori (CdG) è un organo autonomo che opera su base volontaria, non ha fini di lucro ed è indipendente da ogni movimento politico e/o religioso. Promuove una collaborazione fattiva con la scuola attraverso i vari organi collegiali ed ha lo scopo di far conoscere e capire meglio la scuola dei propri figli. Analizza i problemi legati alla vita scolastica in generale. Instaura una positiva collaborazione con il Dirigente Scolastico e con i Docenti. Promuove corsi, incontri, conferenze, dibattiti che possano essere di aiuto ai genitori. Il CdG è composto, di diritto, da tutti i Rappresentanti di classe e dai genitori i cui figli siano iscritti nelle scuole dell’Istituto. Al proprio interno il CdG elegge il Presidente, il Vicepresidente, i Coordinatori di Plesso, il Comitato Esecutivo, il Segretario. L’informazione è lo strumento più importante che il CdG possiede per raggiungere il Dirigente Scolastico, gli Organi Collegiali, i Rappresentanti di classe, quindi tutti i genitori. A tale scopo esiste una mailing list alla quale possono iscriversi tutti i genitori che lo richiedono. ϭϰϰ DOCUMENTI di RIFERIMENTO Il nostro Istituto, al fine di assicurare ad ogni scuola un corretto funzionamento e coordinamento , si avvale della seguente serie di documenti : Regolamento d’Istituto Regolamento Scuola dell’Infanzia Regolamenti di Plesso Scuole Primarie Regolamento Scuola Secondaria I° grado Patto Corresponsabilità Infanzia Patto Corresponsabilità Primaria Patto Corresponsabilità Secondaria I° grado Codici Deontologici Curricolo d’Istituto Documenti condivisi per Valutazione Discipline e Comportamento Atto d’indirizzo del Miur: Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo d’Istruzione Curricolo nazionale 2007 Curricolo nazionale 2012 CCNNL 2006/09 DSA normativa Autonomia D.P.R. 275 ϭϰϱ Le linee di indirizzo di questo documento sono state illustrate in sede di Consiglio d’Istituto. Il presente documento è stato revisionato da una Commissione appositamente nominata dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “G.Zanellato” composta dai docenti: Sezione Scuola dell’Infanzia Pegoraro Dina Neada Zangirolami Chiara Sezione Scuola Primaria Desiderà Michela, Nagy Rossella Sezione Scuola Secondaria di 1° grado Besusso Ester Si ringraziano per il contributo e la preziosa collaborazione: il Dirigente Scolastico Dott.ssa Vicentini Barbara per il segmento Scuola dell’infanzia Ins. D’Alessandro Assunta per il segmento Scuola Primaria Dott.ssa Candeo Emanuela per il segmento Scuola Secondaria 1° grado Prof.ssa Besusso Ester ϭϰϲ