Valutazione rischi pad. 19-1
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Valutazione rischi pad. 19-1
Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 1/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Indice degli argomenti Direzione Generale ................................................................................................................. 2 Direzione Sanitaria................................................................................................................. 2 Direzione Amministrativa ....................................................................................................... 2 Medicina legale e gestione integrata del rischio – De Palma .................................................. 2 Servizio legale e assicurativo - Caravita ................................................................................. 2 Affari generali, istituzionali e convenzioni - Capasso ............................................................. 2 Servizio infermieristico, tecnico e riabilitativo - Zanotti ......................................................... 2 Punti informativi/PDA/Ambulatori/DH - Scardovi ................................................................. 2 Farmacia clinica - Puggioli...................................................................................................... 2 Descrizione sintetica della struttura ...........................................................................................2 Descrizione sintetica dell’attività ...............................................................................................3 Attività gestite da terzi all’interno dell’Unità Operativa .................................................................4 Analisi e valutazione dei rischi ............................................................................................... 4 0 - Analisi delle mansioni/attività ..............................................................................................5 1 - Ambienti e luoghi di lavoro ..................................................................................................6 2 – Prevenzione degli incendi....................................................................................................6 3 – Segnaletica di sicurezza......................................................................................................7 4 - Fattori ambientali (microclima e inquinamento indoor)............................................................7 5 - Attrezzature, macchine e impianti ........................................................................................7 6 – Agenti fisici: rumore e vibrazioni..........................................................................................7 7 - Agenti chimici e cancerogeni................................................................................................7 8 – Agenti biologici..................................................................................................................8 9 - Movimentazione manuale dei carichi e dei pazienti .................................................................8 10 - Lavoro al videoterminale ...................................................................................................8 11 - Lavoratrici madri ..............................................................................................................8 12 - Assunzione alcol e sostanze stupefacenti .............................................................................8 13 – I fattori di rischio psicosociale............................................................................................9 14 – Lavoro notturno ...............................................................................................................9 Dispositivi di protezione individuale e altri mezzi di protezione ............................................. 9 Formazione e informazione degli operatori ............................................................................ 9 Procedure di lavoro e procedure di sicurezza ....................................................................... 11 Sorveglianza sanitaria .......................................................................................................... 11 Misure di prevenzione e protezione da attuare..................................................................... 12 Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 2/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Direzione Generale Direttore: Dott. Sergio Venturi Direzione Sanitaria Direttore: Dott. Mario Cavalli Direzione Amministrativa Direttore: Dott.ssa Marzia Cavazza Medicina legale e gestione integrata del rischio – De Palma Dipartimento: Direttore: staff Direzione Sanitaria Dott.ssa Alessandra De Palma Servizio legale e assicurativo - Caravita Dipartimento: Direttore: staff Direzione Amministrativa Dott.ssa Cristina Caravita Affari generali, istituzionali e convenzioni - Capasso Dipartimento: Direttore: staff Direzione Amministrativa Dott.ssa Luisa Capasso Servizio infermieristico, tecnico e riabilitativo - Zanotti Dipartimento: Direttore: line Direzione Sanitaria Dott.ssa Enrichetta Zanotti Punti informativi/PDA/Ambulatori/DH - Scardovi Ufficio: Responsabile: Staff Direzione Generale Dott.ssa Luisa Scardovi Farmacia clinica - Puggioli Dipartimento: Direttore: Coordinatori/collaboratori Collocazione luogo di lavoro: line Direzione Sanitaria dott.ssa Cristina Puggioli dott.ssa Alessandra Stancari pad. 19 Descrizione sintetica della struttura Il padiglione 19 con ingresso principale su via Massarenti 9, è stato costruito nel 1930 e ristrutturato parzialmente nel 1993 e nel 2007 (laboratori della farmacia). E’ costituito da una struttura, in cemento armato e mattoni, suddivisa in 4 piani compreso il piano terra/rialzato ed il piano seminterrato. Le planimetrie del Padiglione 19 sono reperibili al seguente indirizzo: http://www.aosp.bo.it/reparti_servizi/tecnico/Intranet/planimetrie/019/direzione%20ospedaliera.htm Progettazione, manutenzione, collaudi e verifiche del patrimonio e dei luoghi di lavoro, degli impianti e delle attrezzature La progettazione, la realizzazione delle trasformazioni patrimoniali, la manutenzione, i collaudi e le verifiche del patrimonio e dei luoghi di lavoro, degli impianti e delle attrezzature (sia fisse sia mobili) sono a carico del Dipartimento Tecnico e Servizio di Fisica Sanitaria (per quanto riguarda le attrezzature radiologiche e assimilabili). Tutte le strutture e gli impianti dei luoghi di lavoro, per le quali esiste normativa specifica, sono sottoposte alle operazioni di manutenzione preventiva e periodica (porte REI, impianti elettrici, impianti di climatizzazione, ascensori, montacarichi e assimilabili, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, sistema impiantistico di rilevazioni incendi, estintori, ecc.) secondo le procedure aziendali. La manutenzione delle attrezzature compete generalmente alla direzione che ha curato l’acquisto dal punto di vista tecnico, salvo diversi accordi stabiliti caso per caso tra le diverse Direzioni. Il Dipartimento Tecnico è responsabile a livello aziendale del governo del processo di manutenzione preventiva/programmata (dall’attivazione fino alla conservazione della documentazione attestante l’avvenuta attività). In particolare le Direzioni afferenti al Dipartimento Tecnico curano che il parco delle Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 3/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 attrezzature di propria competenza sia correttamente gestito grazie ad un’attività di manutenzione preventiva, correttiva e di controlli di sicurezza nel rispetto delle normative vigenti e con l’obiettivo del mantenimento nel tempo delle condizioni di efficienza, sicurezza e migliore gestione delle risorse economiche disponibili. La gestione complessiva delle attrezzature è descritta in dettaglio nella procedura aziendale PA11 ed è aderente alle norme legislative di riferimento. L’Ufficio Inventario provvede alla classificazione e descrizione delle attrezzature nell’inventario aziendale, a seguito delle attività amministrative e tecniche collegate alle procedure di acquisizione, installazione e collaudo dei beni. Descrizione sintetica dell’attività Direzione Generale, Direzione Sanitaria, Direzione Amministrativa; Medicina legale e gestione integrata del rischio; Servizio legale e assicurativo; Affari generali, istituzionali e convenzioni; Servizio infermieristico, tecnico e riabilitativo; Punti informativi/PDA/Ambulatori/DH All’interno del padiglione 19 (con l’esclusione del servizio di Farmacia clinica) sono presenti direzioni e servizi che svolgono prevalentemente attività di tipo gestionale e organizzativa. Tali strutture sono funzionali ad un corretto svolgimento delle attività ospedaliere, ma la loro articolazione non risulta particolarmente significativa per quanto riguarda la valutazione di rischi in ragione del tipo delle attività svolte. La maggior parte delle situazioni di rischio rilevate è infatti relativa ad elementi strutturali del padiglione. Si è ritenuto pertanto inutile procedere ad una suddivisione dei servizi e direzioni come per gli altri padiglioni nonchè all’elencazione delle attrezzature che consistono essenzialmente in strumenti informatici. Farmacia clinica – Puggioli La Direzione Farmacia ha la funzione di programmare, coordinare e garantire l'assistenza farmaceutica nell'ambito dell'Azienda Ospedaliera, assicurando lo svolgimento delle attività, articolate per Aree e Settori. I principali ambiti di intervento sui cui si sviluppa tutta l'attività della U.O.Farmacia riguardano: l’'erogazione dell'assistenza farmaceutica, il monitoraggio delle prescrizioni mediche, la vigilanza sui farmaci e sui dispositivi medici, la produzione di terapie complesse infusionali presso il Centro Compounding, che affianca i tradizionali laboratori di galenica e laboratorio iniettabili. Nel corso del sopralluogo effettuato con la collaborazione del responsabile della U. O. e quello del Centro Compounding, si è preso atto che l’attività, le attrezzature, i dispositivi di protezione individuale e collettiva non hanno subito variazioni rispetto a quanto visto e descritto nell’allegato 13 della “Valutazione rischi antiblastici” effettuata nel 2010 riguardante il Centro Compounding. Attività PIANO Piano -1 Piano terra Piano 1 Piano 2 Piano 3 AREE E ATTIVITA’ Uffici, magazzini, distribuzione farmaci Uffici, laboratorio, sala riunioni Laboratori, uffici Uffici, laboratori, deposito Spogliatoi Personale coinvolto OPERATORI A TEMPO INDETERMINATO comparto dirigenza Totale 5 Età ≤ 45 anni 4 45 < età ≤55 Età > 55 1 18 Totale 17 Età ≤ 45 anni 9 45 < età ≤55 5 Età > 55 3 41 Maschi Femmine TOTALE ALTRI OPERATORI Anno Infortuni all'interno dell'azienda Infortuni a rischio biologico Infortuni in itinere 2013 0 0 0 Attrezzature Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 4/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Sperlatrice Autoclave Distillatore Forni Armadio aspirato Bilance Computer Carrelli Infialatrice Inflaconatrice Ghieratrice Frigoriferi Cappe asperazione Impastatrice Stampanti Transpallet Attività gestite da terzi all’interno dell’Unità Operativa Le principali (in termini di interferenza a cadenza giornaliera) ditte esterne che svolgono attività all’interno delle Unità operative esaminate, sono: • SERVIZI OSPEDALIERI S.p.A., che effettua la gestione del lava noleggio (compresi i kit sterili) e della logistica interna • A.T.I. L’OPEROSA S.c.ar.l., che effettua le pulizie in tutte le unità operative. • D.A.E.M S.p.A., per la gestione dei distributori automatici di alimenti e bevande. • BIOTRON s.r.l., che effettua il controllo periodico delle cappe e la sostituzione dei filtri Accedono inoltre, nelle varie U.O. esaminate, operatori afferenti a numerose ditte esterne per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali e delle apparecchiature presenti. In tutti questi casi, a seconda del tipo di contratto e/o di interferenza è stato redatto o uno specifico DUVRI, oppure è stato fornito il fascicolo informativo redatto ai sensi dell’art. 26 D. Lgs. 81/08. Analisi e valutazione dei rischi Scopo della presente parte è quella di esaminare per quanto possibile l’attività lavorativa, nel suo complesso, al fine di valutare i rischi cui sono esposti i lavoratori addetti, determinarne la dimensione (criticità) ed in funzione di questa valutare se è necessario intervenire riducendone l’entità attraverso proposte di specifiche soluzioni (organizzative, tecniche, logistiche, ecc.). I criteri normalmente adottati, per la valutazione di tutti rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, all’interno dell’azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, fanno espressamente riferimento a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 e sono esplicitati documento “Criteri e metodi per la valutazione dei rischi e modalità di applicazione delle misure di prevenzione e protezione” deliberato in data 30 maggio 2014 Gli argomenti presi in esame sono: Argomento Riferimento Normativo Analisi e valutazione delle mansioni/attività Ambienti e luoghi di lavoro Prevenzione degli incendi Segnaletica di salute e sicurezza Fattori ambientali (microclima e inquinamento indoor) D.Lgs. 81/2008, art.28 comma 2 lett. e); D.Lgs. 81/2008 – Titolo II D.M. 10/03/1998 - D.M. 18/09/2002 D.Lgs. 81/2008 – Titolo V D.Lgs. 81/2008 – Titolo II (ambienti di lavoro), allegato IV D.Lgs 17/10 D.Lgs. 81/2008 – Titolo III D.Lgs. 81/2008 – Titolo VIII, Capo II D.Lgs. 81/2008 – Titolo VIII, Capo III; Allegato XXXV D.Lgs. 81/2008 – Titolo VIII, Capo IV; Allegato XXXVI D.Lgs. 81/2008 – Titolo VIII, Capo V; Allegato XXXVII Attrezzature, macchine e impianti Agenti fisici: rumore Agenti fisici: vibrazioni Agenti fisici: campi elettromagnetici Agenti fisici: radiazioni ottiche artificiali Agenti fisici: ultrasuoni, infrasuoni, atmosfere iperbariche Agenti fisici: radiazioni ionizzanti Agenti chimici Agenti cancerogeni D.Lgs. 81/2008 – Titolo VIII D.Lgs. 230/95 D.Lgs. 81/2008 – Titolo IX, Capo I; Allegati XXXVIII-XLI D.Lgs. 81/2008 – Titolo IX, Capo II; Riferimento all’interno presente documento paragrafo 0 Paragrafo 1 Paragrafo 2 Paragrafo 3 Paragrafo 4 Paragrafo 5 Paragrafo 6 Nessuno – Rischio non rilevato Nessuno – Rischio non rilevato Nessuno – Rischio non rilevato Valutazione a carico del servizio di Fisica sanitaria Paragrafo 7 del Argomento Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 5/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Riferimento Normativo Lavoratrici madri Assunzione alcol e sostanze stupefacenti I fattori di rischio psicosociale Allegati XLII-XLIII D.Lgs. 81/2008 – Titolo X; Allegati XLIV-XLVIII D.Lgs. 81/2008 – Titolo VI Allegato XXXIII D.Lgs. 81/2008 – Titolo VII Allegato XXXIV D.Lgs. 151/2001 L. 131/2003, Intesa S-R 30/10/2007, L. 125/2001 Intesa S-R 16/03/2006 D.Lgs. 81/2008, art.28 Pronto soccorso DM 388 15 luglio 2003 Amianto D.Lgs. 81/2008 – Titolo IX, Capo III Agenti biologici Movimentazione manuale dei carichi Lavoro al videoterminale Lavoro notturno D.Lgs. 81/2008 – Titolo XI; Allegati XLIX-LI D.Lgs. 66/2003 Piombo D.Lgs. 81/2008 – Allegato XXXIX Uso di attrezzature per lavori in quota D.Lgs. 81/2008 – Titolo III, IV Atmosfere esplosive Riferimento all’interno presente documento del Paragrafo 8 Paragrafo 9 Paragrafo 10 Paragrafo 11 Paragrafo 12 Paragrafo 13 Attività intrinseca nella mission dell’Azienda Nessuno – Rischio non rilevato Nessuno – Rischio non rilevato Paragrafo 14 Nessuno – Rischio non rilevato Nessuno – Rischio non rilevato Gli argomenti elencati sono stati esaminati secondo due punti di vista, distinti ma non separati, derivanti dalle due tipologie di prevenzione e protezione: la sicurezza e l’igiene del lavoro. Determinare i rischi dal punto di vista della sicurezza significa soprattutto individuare e valutare quelle fonti di pericolo che comportano un rischio da infortunio (un accadimento istantaneo, traumatico, come uno schiacciamento, una frattura, ecc.). Tale individuazione avviene per aree di lavoro. Determinare, invece rischi dal punto di vista dell’igiene del lavoro significa esaminare la singola postazione o un gruppo di postazioni omogenee, per determinare e valutare quelle fonti di pericolo che comportando esposizioni prolungate che possono generare alterazioni fisiche che si manifestano come malattie. La distinzione assume particolare importanza nel momento in cui si individuano le eventuali azioni di riduzione del rischio, che nei due casi si presentano nettamente distinte, almeno negli aspetti di prevenzione: - nel caso della sicurezza le soluzioni si concretizzano in interventi su impianti, macchine ed attrezzature per renderli compatibili ed adeguati all’attività di lavoro, fermo restando una loro conformità alla normativa vigente; - nel caso dell’igiene del lavoro, oltre agli interventi di tipo tecnico-ambientale oppure organizzativo, è fondamentale la prevenzione sanitaria. 0 - Analisi delle mansioni/attività Farmacia clinica – Puggioli personale amministrativo o assimilabile • attività pertinente al servizio di afferenza Descrizione delle attività • attività di smistamento e presa in carico delle chiamate telefoniche in entrata e in uscita Attrezzature, macchine e impianti (utilizzati nel corso Computer e stampanti dell’attività) Condizioni di rischio nessuno Dispositivi di protezione individuale utilizzati Altri dispositivi di protezione utilizzati Descrizione delle attività Ip (priorità) nessuno nessuno personale dirigente farmacista Preparazioni galeniche, attività gestionali. Attrezzature, macchine e impianti (utilizzati nel corso dell’attività) Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 6/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Vedi tabella attrezzature. Condizioni di rischio Ip (priorità) Esposizione a sostanze pericolose Dispositivi di protezione Guanti monouso, facciali filtranti, occhiali a visiera individuale utilizzati Altri dispositivi di protezione Camici, cuffie utilizzati 2 Descrizione delle attività personale tecnico di farmacia Gestione del magazzino, distribuzione farmaci, preparazioni galeniche Attrezzature, macchine e impianti (utilizzati nel corso dell’attività) Vedi tabella attrezzature. Condizioni di rischio Ip (priorità) Esposizione a sostanze pericolose 2 Dispositivi di protezione Guanti monouso, guanti anticalore, facciali filtranti, cuffie e tappi individuale utilizzati auricolari, occhiali a visiera Altri dispositivi di protezione Camici, cuffie, kit per sversamento di antiblastici utilizzati Descrizione delle attività personale OTA e OSS Movimentazione materiale di farmacia e tenuta archivio, lavaggio vetreria Attrezzature, macchine e impianti (utilizzati nel corso dell’attività) Vedi tabella attrezzature. Condizioni di rischio Ip (priorità) Movimentazione manuale dei carichi Dispositivi di protezione Guanti monouso individuale utilizzati Altri dispositivi di protezione utilizzati 2 1 - Ambienti e luoghi di lavoro I luoghi di lavoro sono i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro. Nel vano scala interno alla U. O. Farmacia è presente una finestra con apertura a vasistas ad un metro di altezza circa. In posizione di apertura il telaio occupa in parte la via di esodo della scala, inoltre i vetri paiono non essere del tipo di sicurezza. Il locale 019+0A063, utilizzato come ufficio, ha una altezza di 2,35 m non dispone quindi dei requisiti per potere essere utilizzato come luogo di lavoro. Nel locale 019+0A034, strutturato su due livelli, il parapetto che delimita il livello superiore ha una altezza inferiore a 1 m. I vetri dell’armadio situato nei locali 019+1A051 e 029 non paiono essere del tipo di sicurezza. Le porte dei locali 019+1A030, 019+1A051, 019+2A044, hanno superfici vetrate fino ad una altezza inferiore al metro. Alcune finestre dei vani scala hanno superfici vetrate non di sicurezza. Il pianerottolo 019-1A018 posto alla base del vano scala si presenta ingombro di materiale in disuso, in pessime condizioni di pulizia, con tavole di legno a parziale protezione della botola metallica sconnessa. L’area è inefficacemente transennata e potenzialmente accessibile a chiunque. Il locale 019+1A053, utilizzato come ufficio, ha una superficie insufficiente per essere utilizzato come luogo di lavoro. 2 – Prevenzione degli incendi Non è presente il certificato di prevenzione degli incendi in quanto ottenibile solo per l’intero edificio. Sullo stato di adeguamento, alla prevenzione incendi, del padiglione 19 si rinvia alla documentazione sulla Prevenzione degli Incendi disponibile presso il Coord. Attività Tecniche Integrate. Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 7/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 E’ disponibile il Piano di Emergenza Incendio, presente sul sito intranet aziendale, a cui si rinvia: http://www.aosp.bo.it/content/emergenza-incendio. 3 – Segnaletica di sicurezza I riferimenti per l’adeguamento sono riportati nella procedura di sicurezza SIC14 “Affissione e Aggiornamento della Segnaletica di Sicurezza e delle Istruzioni di Sicurezza” e nelle schede tecniche SPP 23 “La Segnaletica di Sicurezza” e 18 “La Segnaletica di Salvataggio e Antincendio”. 4 - Fattori ambientali (microclima e inquinamento indoor) Il microclima é l’insieme dei fattori (es. temperatura, umidità, velocità dell’aria) che regolano le condizioni climatiche di un ambiente chiuso o semi-chiuso come ad esempio un ambiente di lavoro. Per inquinamento indoor si intende la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna 5 - Attrezzature, macchine e impianti Le macchine, così intese ai sensi dell’art. 2 comma 2 del D.Lgs. n.17 del 27/01/2010, devono soddisfare i requisiti di costruzione e commercializzazione richiesti dalla norma specifica indicata. Le altre attrezzature, escluse da tale campo di applicazione, oppure adattate, devono comunque soddisfare i requisiti di tutte le norme nazionali vigenti a prescindere dall’epoca di costruzione e commercializzazione. Le attrezzature acquisite recentemente, sono: • conformi alla normativa vigente, • dotate di marcatura CE, Tutti i manuali relativi alla strumentazione sono conservati presso i relativi settori. Rischio elettrico Durante i sopralluoghi non sono emerse situazioni evidenti di rischio. Gli impianti non sono sempre di recente realizzazione e quindi si rinvia, per la conformità alla normativa vigente, alla documentazione disponibile presso il Coordinamento Attività Tecniche Integrate. 6 – Agenti fisici: rumore e vibrazioni Dalla valutazione della documentazione a corredo delle attrezzature, per lo più di recente acquisizione, non emerge un’esposizione, sopra i limiti consentiti dalla norma. Per mantenere tali caratteristiche è ovviamente essenziale che sia fatta la necessaria manutenzione. Il personale tecnico di farmacia durante le operazioni di riempimento di flaconi, fiale e la sperlatura, è esposto al rumore prodotto dalle macchine. Per ridurre le situazioni di disagio causate da tale esposizione al rumore, di livello non particolarmente elevato, sono indossati dagli operatori cuffie o tappi auricolari. 7 - Agenti chimici e cancerogeni La possibilità che una sostanza o una miscela possa interagire con l’organismo generando effetti dannosi per la salute determina il rischio chimico. I possibili effetti dipendono poi dalle caratteristiche di pericolosità degli agenti chimici classificati ed etichettati in relazione al loro livello di tossicità. Anche i prodotti non classificati come pericolosi dalla normativa vigente devono essere utilizzati con attenzione e seguendo scrupolosamente le indicazioni del produttore e/o le istruzioni operative del datore di lavoro, in quanto, se non correttamente manipolati, possono costituire un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Non sono utilizzati all’interno del padiglione agenti chimici fatta esclusione la Farmacia Clinica di seguito descritta. Farmacia clinica - Puggioli Il responsabile del servizio di farmacia ha provveduto a trasmettere l’elenco dei prodotti chimici classificati come pericolosi che sono utilizzati nei laboratori della U.O. Tali prodotti sono; acetone, acido acetico glaciale, acido borico, acido cloridrico 37%, acido cloridrico 1N, EDTA, acido perclorico, acido solforico 96%, acido tricloroacetico, alcool etilico 96&, 4amminopiridina, ammonio cloruro, benzile benzoato, cloralio idrato, iodio bisublimato, potassio idrossido, rame solfato, sodio fosfato, sodio idrossido, sodio ipoclorito, sodio borato decaidrato, zinco solfato, aldeide formica 35%, fenolo 85%, fucsina, mercurio. L’esposizione alle sostanze e miscele classificate come pericolose utilizzate all’interno delle UU.OO. risulta adeguatamente controllata mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione collettiva (cappe chimiche) e dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali a visiera, facciali filtranti). Le schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati sono disponibili sul sito aziendale, il cui aggiornamento è a cura dello stesso servizio di Farmacia. Per la valutazione dell’esposizione a farmaci antiblastici, limitata al centro Compounding, si rinvia al documento specifico effettuata nel 2010 ed alla valutazione rischio chimico effettuata nel 2013 (a pag 63 Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 8/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 del documento è riportata la valutazione eseguita dal Laboratorio di Tossicologia e Igiene del Lavoro) in quanto non è stato comunicato alcun cambiamento nelle attività svolte. 8 – Agenti biologici Quando si parla di “rischio biologico” si intende l'esposizione ad agenti biologici che provocano o possono causare un danno per la salute umana, tale rischio è presente in tutte quelle attività lavorative che possono potenzialmente portare a tale esposizione. Il rischio biologico è frequente nell’assistenza attraverso il contatto diretto o indiretto con sangue, saliva, aerosol e altri materiali o liquidi. È quindi importante conoscere tali rischi e le modalità per evitarli, proteggendo così se stessi, i colleghi ed i pazienti. In tutte le attività che espongono ad un rischio legato ad agenti biologici è necessario utilizzare i dispositivi di protezione individuale previsti dal RSPP nel Catalogo DPI, oltre a fare riferimento alle corrette modalità operative diffuse dall’Area Igiene Prevenzione e Protezione. La classificazione del rischio biologico, relativa alle condizioni di rischio presenti nelle diverse strutture/UO suddivise per qualifica, è riferita ai criteri indicati nel documento sui “Criteri e metodi per la valutazione dei rischi e modalità di applicazione delle misure di prevenzione e protezione” deliberato in data 30 maggio 2014. Le attività svolte all’interno della UO non espongono gli operatori a rischio biologico. Permane, tuutavia, un generico rischio da esposizione ad agenti aerotrasmessi assimilabile a quello della polpolazione. 9 - Movimentazione manuale dei carichi e dei pazienti L'attività svolte all’interno del padiglione non espongono al rischio di movimentazione manuale dei pazienti. Farmacia clinica – Puggioli Il personale O.S.S. movimenta quotidianamente circa 100 sacche di soluzione in materiale plastico del peso variabile da 1 Kg a 5 Kg, cartoni interi di sacche di soluzione in materiale plastico del peso totale di 10 Kg e cartoni interi di soluzione in flaconi di vetro del peso totale di 16 Kg. I cartoni interi sono movimetati meno frequentemente in relazione alle esigenze di produzione. Sono presenti e utilizzate attrezzature quali carrelli e transpallet per lo spostamento dei carichi movimentati ai vari piani. 10 - Lavoro al videoterminale L’art. 173 del D.Lgs. 81/2008 definisce come “videoterminalista” il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’articolo 175. La procedura di sicurezza a cui devono fare riferimento gli operatori è la SIC11 - Postazione di lavoro al videoterminale e la Scheda Tecnica n° 17 prodotta dal SPP. 11 - Lavoratrici madri Il Testo Unico di riferimento individua lavori vietati, citati in artt. 7 e 8, negli Allegati A e B (lavori ritenuti pericolosi, faticosi ed insalubri). La valutazione dei rischi, per la sicurezza e la salute dei lavoratori, realizzata ai sensi del D.Lgs. 151/01 in merito alle condizioni di rischio per le lavoratrici, ha evidenziato che le attività svolte espongono le lavoratrici a rischi specifici individuati nell’Allegato A del D.Lgs. 151/01. La gestione e la tutela delle lavoratrici in stato di gravidanza avviene in conformità alla procedura aziendale PA 100 “Procedura e valutazione dei rischi per la tutela delle lavoratrici madri all’interno dell’azienda ospedaliero-universitaria di Bologna”. In caso di dubbio/chiarimenti i lavoratori fanno riferimento alla UO di Medicina del Lavoro. 12 - Assunzione alcol e sostanze stupefacenti Le indicazioni di seguito riportate trovano fondamento sulla base di quanto previsto dalle seguenti norme: Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, art. 41, comma 4, Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n.309 “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”. L’Intesa sancita in sede di Conferenza Unificata tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 30 ottobre 2007 in materia di accertamento di assenza di tossicodipendenza nelle mansioni a rischio (Rep. Atti n. 99/CU); l’Accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano il 18 settembre 2008; l’Accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano il 16 marzo 2006. La Delibera della giunta della Regione Emilia Romagna del 23 febbraio 2009, il documento “Orientamenti regionali per Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell’alcool dipendenza” del settembre 2009, approvato dalla Direzione Generale Sanità e Politiche sociali della Regione Emilia Romagna in data 28.1.2010. Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 9/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Lo screening per la prevenzione diagnosi e cura dell’alcol dipendenza è eseguito nell’ambito della normale attività di sorveglianza sanitaria. Al momento non sono previsti interventi in tema di accertamento di abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope. 13 – I fattori di rischio psicosociale Si rinvia alla valutazione del rischio stress lavoro correlato effettuata su tutta l'azienda nel 2011 e nel 2012 14 – Lavoro notturno Per quanto riguarda il lavoro notturno si fa riferimento a quanto comunicato dalla Direzione Amministrazione del Personale con lettera del 15/12/2010 Prot. N. 46468. In sostanza il rischio “lavoro notturno” è attribuito a singoli lavoratori, mentre non sono indivduate UU.OO. dove tale rischio sia esteso a tutti gli opertaori. Data la variabilità dell’attribuzione del rischio in conseguenza dell’effettuazione annuale di 65 o più turni notturni, spesso attribuiti a seguito di accordi intervenuti tra il singolo operatore e il proprio coordinatore, è stato deciso dalla Direzione Amministrazione del Personale di rivalutare periodicamente l’attribuzione della qualifica di lavoratore notturno su base biennale. Sulla base di tale valutazione per gli operatori definiti lavoratori notturni è prevista la sorveglianza sanitaria su base biennale. Nel padiglione non si effettua lavoro notturno. Dispositivi di protezione individuale e altri mezzi di protezione I dispositivi di protezione individuale fin’ora individuati e indicati nel paragrafo sull’analisi delle mansioni I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) rappresentano l’ultima misura da attuare nei confronti di quei rischi che non possono essere evitati o ridotti ulteriormente con altri mezzi; in ambiente sanitario, nonostante gli alti livelli tecnologici raggiunti non solo nella cura e tutela del paziente ma anche del lavoratore, il ricorso ai dispositivi di protezione individuale è in ogni caso inevitabile per un corretto ed adeguato svolgimento dell’attività. I DPI di uso corrente presso le Unità Operative del padiglione in esame sono quelli di uso comune per proteggersi nelle normali attività assistenziali e nell’utilizzo di detergenti e di disinfettanti. Tali dispositivi normalmente disponibili in Azienda sono dettagliatamente descritti nel manuale aziendale “Dispositivi di Protezione Individuale – caratteristiche tecniche e indicazioni per l’utilizzo”. Si elencano di seguito i DPI messi a disposizione del personale di Farmacia: guanti monouso, guanti anticalore, facciali filtranti, tappi auricolari, occhiali a visiera, camici e cuffie monouso. Devono inoltre sempre essere resi disponibili, nelle varie zone in cui è necessario, i kit (la cui composizione è specificata nelle relative procedure di sicurezza) per la gestione degli sversamenti di sostanze e miscele pericolose e gestione degli sversamenti di farmaci antiblastici. Formazione e informazione degli operatori L’art. 36 del D.Lgs. 81/08 prevede che il datore di lavoro provveda affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi all’attività dell’azienda in generale. Inoltre il lavoratore deve essere informato: a) sui rischi specifici cui è esposto riguardo all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; b) sui pericoli, connessi all’uso, delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. Per quanto riguarda l’informazione sui rischi connessi all’attività dell’azienda in generale il Servizio Prevenzione e Protezione ha redatto un fascicolo (chiamato “Sicuramente”) contenente la descrizione delle varie tipologie di rischio presenti in azienda e le misure adottate per il loro controllo. Tale documento è scaricabile dal portale aziendale al link: http://www.aosp.bo.it/content/sicuramente. Come per l’informazione, le disposizioni legislative (l’art. 37 del D. Lgs.81/08) sulla tutela della salute richiedono al datore di lavoro di formare/addestrare i propri dipendenti in materia di salute e sicurezza. Nella logica di applicazione della norma, ma in particolare per garantire la formazione riguardo la prevenzione degli infortuni sul lavoro e sulla tutela della salute dei propri dipendenti, l’Azienda Ospedaliero– Universitaria si è sempre attivata in modo permanente nell’erogazione di formazione mirata alla prevenzione dei danni derivanti dall’esposizione ai rischi ritenuti maggiormente presenti in ambito sanitario (es.: mmpz, prevenzione degli incendi, esposizione chemioterapici, ecc.). L’11/01/2012 è stato pubblicato sulla G.U. l’accordo Stato-regioni sulla formazione nel quale sono stabiliti i nuovi criteri e le modalità di somministrazione dei percorsi formativi; fermo restando la validità della formazione finora effettuata, l’Azienda è in fase di riorganizzazione e riprogrammazione della formazione così come richiesto dall’accordo. Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 10/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Direzione Generale, Direzione Sanitaria, Direzione Amministrativa Gli operatori afferenti all'U. O. (compreso i medici, specializzandi, contrattisti, ecc.), dalla documentazione presente agli atti del SPP, risultano correttamente informati ed hanno la disponibilità di consultare presso le proprie sedi di lavoro il fascicolo "Sicuramente". Relativamente alla formazione sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro risulta per l'U.O. quanto segue: Titolo corso N° operatori formati Note Corso di formazione rivolto agli operatori addetti all’emergenza 4 La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 1 Corso di formazione dirigenti preposti art.37 DLGS 81/08 La formazione va pertanto estesa ai dirigenti, per quanto riguarda il corso sui dirigenti e preposti. Tutto il personale invece, deve essere formato in generale per quanto riguarda la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Medicina legale e gestione integrata del rischio – De Palma Gli operatori afferenti all'U. O. (compreso i medici, specializzandi, contrattisti, ecc.), dalla documentazione presente agli atti del SPP, risultano correttamente informati ed hanno la disponibilità di consultare presso le proprie sedi di lavoro il fascicolo "Sicuramente". Relativamente alla formazione sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro effettuata negli ultimi 3 anni (2009, 2010, 2011 e i corsi su specifici argomenti) risulta per l'U.O. quanto segue: Titolo corso N° operatori formati Note Corso di formazione rivolto agli operatori addetti all’emergenza La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 1 Corso di formazione dirigenti preposti art.37 DLGS 81/08 La formazione va pertanto estesa ai dirigenti, per quanto riguarda il corso sui dirigenti e preposti. Tutto il personale invece, deve essere formato in generale per quanto riguarda la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Servizio legale e assicurativo – Caravita Gli operatori afferenti all'U. O. dalla documentazione presente agli atti del SPP, risultano correttamente informati ed hanno la disponibilità di consultare presso le proprie sedi di lavoro il fascicolo "Sicuramente". Relativamente alla formazione sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro risulta per l'U.O. quanto segue: Titolo corso N° operatori formati Note Corso di formazione rivolto agli operatori addetti all’emergenza 0 La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 0 Corso di formazione dirigenti preposti art.37 DLGS 81/08 0 La formazione va pertanto estesa ai dirigenti, per quanto riguarda il corso sui dirigenti e preposti. Tutto il personale invece, deve essere formato in generale per quanto riguarda la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Affari generali, istituzionali e convenzioni – Capasso Gli operatori afferenti all'U. O. dalla documentazione presente agli atti del SPP, risultano correttamente informati ed hanno la disponibilità di consultare presso le proprie sedi di lavoro il fascicolo "Sicuramente". Relativamente alla formazione sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro per l'U.O. quanto segue: Titolo corso N° operatori formati Note Corso di formazione rivolto agli operatori addetti all’emergenza 1 La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Corso di formazione dirigenti preposti art.37 DLGS 81/08 1 Tutto il personale, deve essere formato in generale per quanto riguarda la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Farmacia clinica – Puggioli Gli operatori afferenti all'U. O. dalla documentazione presente agli atti del SPP, risultano correttamente informati ed hanno la disponibilità di consultare presso le proprie sedi di lavoro il fascicolo "Sicuramente". Relativamente alla formazione sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro risulta per l'U.O. quanto segue: Titolo corso N° operatori formati Note Corso di formazione rivolto agli operatori addetti all’emergenza 2 La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 15 Corso di formazione dirigenti preposti art.37 DLGS 81/08 1 Corso di formazione sull’utilizzo degli antiblastici in ambiente sanitario 13 La formazione va pertanto estesa ai preposti. Tutto il personale invece, deve essere formato in generale per quanto riguarda la tutela della salute nei luoghi di lavoro con particolare attenzione alla movimentazione manuale dei carichi. Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 11/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Servizio infermieristico, tecnico e riabilitativo - Zanotti Gli operatori afferenti all'U. O., dalla documentazione presente agli atti del SPP, risultano correttamente informati ed hanno la disponibilità di consultare presso le proprie sedi di lavoro il fascicolo "Sicuramente". Relativamente alla formazione sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro risulta per l'U.O. quanto segue: Titolo corso N° operatori formati Note Corso di formazione rivolto agli operatori addetti all’emergenza 1 La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 4 Corso di formazione dirigenti preposti art.37 DLGS 81/08 La formazione va pertanto estesa ai dirigenti, per quanto riguarda il corso sui dirigenti e preposti. Tutto il personale invece, deve essere formato in generale per quanto riguarda la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Punti informativi/PDA/Ambulatori/DH - Scardovi Gli operatori afferenti all'U. O. (compreso i medici, specializzandi, contrattisti, ecc.), dalla documentazione presente agli atti del SPP, risultano correttamente informati ed hanno la disponibilità di consultare presso le proprie sedi di lavoro il fascicolo "Sicuramente". Relativamente alla formazione sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro risulta per l'U.O. quanto segue: Titolo corso N° operatori formati Note Corso di formazione rivolto agli operatori addetti all’emergenza 1 La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Corso di formazione dirigenti preposti art.37 DLGS 81/08 La formazione va pertanto estesa ai dirigenti, per quanto riguarda il corso sui dirigenti e preposti. Tutto il personale invece, deve essere formato in generale per quanto riguarda la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Procedure di lavoro e procedure di sicurezza La complessità dell’attività in esame richiede la formulazione di specifiche procedure di lavoro da mettere a punto in collaborazione con il personale coinvolto. Queste devono essere orientate: - all’attività di lavoro, - alla gestione in sicurezza dell’attività e delle attrezzature, - al contenimento di eventuali sversamenti e contaminazioni accidentali di sostanze e miscele pericolose. Le “procedure” di lavoro, utilizzate per le attività correnti svolte, sono quelle aziendali, alcune unità operative hanno sviluppato proprie procedure anche in tema di tutela della salute nei luoghi di lavoro; queste ultime devono essere necessariamente integrate e rese compatibili, con esclusione di quelle relative alla gestione dei farmaci antiblastici, per quanto possibile con quelle di sicurezza già presenti nel “Manuale delle procedure di sicurezza” e reperibili sul sito dei “Documenti Aziendali” (costantemente aggiornato). Sorveglianza sanitaria La sorveglianza sanitaria è svolta secondo le indicazioni fornite dal Titolo I Sezione V e dai Titoli relativi ai singoli rischi professionali del D.Lgs 81/2008. In occasione della visita medica preventiva per tutti gli operatori sanitari è valutata la presenza di immunocompetenza nei confronti dell’virus dell’epatite B, e in caso di negatività si procede alla relatva vaccinazione. Sempre in fase preventiva è valutata la sierologia nei confronti del virus dell’epatite C. Non è previsto un controllo periodico della titolazione anti HBs e dell’anti HCV (sistema nazionale Linee guida Istituto Superiore di Sanità Gestione intraospedaliera del personale HBsAg o Anti HCV positivo). L’operatore sanitario è altresì valutato per la presenza di immunocompetenza nei confronti di morbillo, rosolia e varicella, sulla base delle priorità indicate dai documenti Nazionali e Regionali per il controllo di morbillo rosolia e varicella. In caso di assenza di immunità specifica per una di queste malattie viene raccomandata l’effettuazione della relativa vaccinazione, che è eseguita presso la nostra UO. In caso di infortunio a rischio biologico è attivata specifica sorveglianza sanitaria. Per gli addetti a VDT la Visita Specialistica di Medicina del Lavoro è preceduta dalla Visita Spec. Oculistica con periodicità ai sensi della Normativa Vigente. Gli Operatori del Centro Compounding sono, inoltre, in sorveglianza sanitaria per il rischio da esposizione ad antineoplastici. Direzione Ospedaliera Pad. 19 Pag. 12/12 valutazione dei rischi (artt. 28, 29 - D.Lgs 81/08) 2014 Misure di prevenzione e protezione da attuare In conclusione, riassumendo quanto meglio specificato nei singoli paragrafi, si ritiene opportuno provvedere a: PROGRAMMA DI ATTUAZIONE MISURE DI PREVENZIONE (tempi e modalità) A A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 Generale Limitare l’apertura della finestra a vasistas del vano scala interno alla U. O. Farmacia in modo tale che non occupi lo spazio necessario alla via di esodo. Sostituire le superfici vetrate delle finestre poste all’interno del vano scala interno alla U. O. Farmacia con altri del tipo di sicurezza. Adibire ad altro uso esclusivamente occasionale il locale 019+0A063 che ha una altezza di 2,35 m insufficiente per potere essere utilizzato come luogo di lavoro. Verificare la tipologia dei vetri delle porte dei locali 019+1A030, 019+1A051, 019+2A044, ed eventualmente posizionare pellicole protettive. Applicare pellicole protettive sulle superfici vetrate delle finestre dei vani scala che hanno vetri non di sicurezza. Sgomberare, ripulire e mettere in sicurezza il pianerottolo 019-1A018 posto alla base del vano scala procedendo alla sistemazione della botola. In attesa dell’intervento transennare la zona adeguatamente e posizionare segnaletica di divieto di accesso a persone non autorizzate. Adibire ad altro utilizzo il locale 019+1A053 che ha una superficie insufficiente per essere utilizzato come luogo di lavoro. Portare l’altezza del parapetto posto nel locale 019+0A034, strutturato su due livelli, ad una altezza di 1 m. RSPP Ing. Marialuisa Diodato Medico Competente Dott. Maria Concetta Nucci Adeguamento disponibile entro GIUGNO 2015 Adeguamento disponibile entro GIUGNO 2015 Misura di prevenzione permanente Adeguamento disponibile entro GIUGNO 2015 Adeguamento disponibile entro GIUGNO 2015 Adeguamento disponibile entro GIUGNO 2015 Adeguamento disponibile entro GIUGNO 2015 Adeguamento disponibile entro GIUGNO 2015 RESPONSABILE/I DELL’ATTUAZIONE CATI CATI Direzione sanitaria CATI CATI CATI DSITR CATI