PERIODICO DELL`UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL

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PERIODICO DELL`UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL
N. 38 - SETTEMBRE 2016
Poste Italiane S.p.A.
Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003
(conv. in. L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 2 NE/TN
Tassa riscossa - Taxe perçue
ONLUS
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 22 del 21/12/2012
Rivista quadrimestrale
ENTINE ALL’ESTERO
TR
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PERIODICO
FAMIGLIE
TrentinE
SOMMARIO
SOMMARIO
Pag. 3
IL SALUTO DELLA PRESIDENTE Pag. 4
IL VIAGGIO ROBERTO SEBASTIANI
Progetto Blueprint - Together Trentini
Pag. 6
UN PONTE TRA IL TRENTINO E IL CHACO
Raccolta fondi per progetto asilo nido
Pag. 8
STORIA DI EMIGRAZIONE
Due mondi che si incontrano
Pag. 10
FESTA DELL’EMIGRAZIONE AD ALDENO
Pag. 13
ANNIVERSARI
Compleanni
Sono venuti a mancare...
Pag. 14
DALLA SEDE
Pag.
Serata a Vigo Meano
Incontro con Alicia Mora
Incontro con Cleto Tamanini
Pag. 16
DALL’ESTERO
Argentina
Svizzera
Interscambi giovanili
La storia di Hernando
CERCA PERSONE
Pag. 22
GASTRONOMIA
Pag. 23
POESIA
DIRETTORE RESPONSABILE
Paola Zalla
REDAZIONE
Oskar Enrici
Nara Deromedis
Giancarlo Filoso
Luana Perotto
Giorgia Pezzi
Roberto Sebastiani
Osvaldo Tonina
COLLABORATORI
Mario Pacher
Nicole Parigot
Vito Agosti
GRAFICA E STAMPA
Grafiche Futura
COME DIVENTARE SOCI UFTE
MODALITÀ DI TESSERAMENTO ANNO 2016
- Bonifico bancario di Euro 15,00 sul conto corrente
intestato all’Associazione Unione Famiglie
Trentine all’Estero - Onlus - Trento presso la Cassa
Rurale di Trento sul seguente IBAN:
IT42 M083 0401 8070 0000 7772 897
inviando poi la ricevuta tramite posta elettronica a:
[email protected]
- Sottoscrizione tessera di Euro 15,00 presso gli uffici
della Sede di Trento in Via S. Martino 33
Si ringrazia per le fotografie in copertina, a pag. 11 e 12
Foto Archivio Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento
DIRITTI SOCIO
L’adesione, come previsto dall’art. 5 - soci ed adesioni - dà diritto al Socio di ricevere gratuitamente la
nostra rivista, unitamente ad essere informato sulle
eventuali iniziative e relative Assemblee, alle quali si
potrà partecipare con diritto di voto.
Inoltre, rappresenta anche una forma di sostegno
economico per l’Associazione.
IL SALUTO
IL SALUTO
DELLA
PRESIDENTE
U
n cordiale benvenuto a
tutti. Un saluto al Presidente della Provincia
Ugo Rossi, al Console Generale
del Messico a Milano, al Sindaco
ospitante Nicola Fioretti, al Presidente della Trentini nel Mondo
Alberto Tafner, al Vice presidente del Consiglio regionale Trentino AAS Lorenzo Ossanna, al Sen.
Franco Panizza, ai Consultori
Claudio Civettini e Lucia Maestri,
e soprattutto a voi ragazzi che
avete scelto di dare adesione
al programma degli interscambi giovanili 2016, un’occasione
preziosa per vivere un’esperienza di multiculturalità, grazie alla
quale potrete arricchire il profilo
delle vostre competenze umane
e professionali. Oggi è un giorno di festa e di incontro fra le
generazioni che hanno vissuto e
vivono l’esperienza dell’emigrazione in modo diverso. Abbiamo
qui con noi tante persone che
sono partite in giovane età alla
ricerca di un futuro migliore e a
fianco a loro ci sono i discendenti dei nostri oriundi. Poi ci sono
i giovani trentini, che abbiamo sentito anche ieri nell’ambito della tavola rotonda sulle
Prospettive e le difficoltà della
nuova mobilità, impegnati a costruire il loro futuro nel contesto
globale, muovendosi e confrontandosi in un orizzonte che non
conosce confini. Io dedicherei a
loro questa giornata speciale,
C
ari Soci, ad un anno dall’insediamento del nuovo Consiglio
di Amministrazione l’Unione
delle Famiglie Trentine all’Estero si è
impegnata con soddisfazione nel consolidamento delle attività e nell’avvio di importanti progetti: grazie per la vostra
vicinanza e sostegno. Di seguito potete leggere
il mio intervento alla Festa Provinciale dell’Emigrazione.
tradizionalmente riservata alla
memoria, alle testimonianze di
quel che è stato, al ricordo del
sacrificio e della nostalgia. La
dedicherei a loro perché la lezione della storia ci insegna che
costruire memoria nel presente
rende forti e consapevoli di quel
che abbiamo, dei rapporti consolidati nel tempo, caratterizzati
dalla presenza di tante persone
generose e competenti, espressione della Comunità trentina residente all’estero. Sono le tante
persone che gravitano all’interno
delle nostre Diramazioni e che
come sede madre dell’Unione
delle Famiglie Trentine all’estero
cerchiamo di ampliare e rafforzare, coltivando i contatti e cercando di portare avanti attività.
Il patrimonio di relazioni diffuso
in diversi Paesi del mondo ci impone di interrogarci su quale ruolo l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero possa assumere
all’interno della cornice della
nuova mobilità. Un’approfondita
riflessione in questo senso consentirebbe di mettere a fuoco
nuove strategie di formazione, di
crescita e sviluppo. Di generare
nuove opportunità professionali e
di valorizzazione del nostro territorio. Parlare di nuova mobilità,
come si è fatto ieri durante una
tavola rotonda sul tema, per noi
associazioni del volontariato che
ci occupiamo di emigrati trentini
e dei loro discendenti, significa
rinnovare il patto stretto con i
nostri aderenti quando abbiamo
iniziato la nostra attività. Significa trovare la strada migliore per
favorire i contatti fra la nostra
dimensione locale e quella, straordinariamente ricca, Comunità
trentina all’estero che ha saputo
intraprendere con serietà ed impegno il percorso dell’affermazione sul piano sociale, umano
e professionale. Sono convinta
che le prospettive delle comunità trentine possano trovare alimento nella capacità di parlarsi,
dialogare e costruire rapporti
che consentano ai nostri ragazzi
di muoversi forti della presenza
di tanti amici trentini nei paesi
dell’Europa e del Mondo. Questa
edizione della Festa dell’emigrazione rappresenta l’inizio di un
viaggio che se sapremmo vivere
appieno, e con autentico spirito
di collaborazione, garantirà per
il futuro ai nostri ragazzi la possibilità di cogliere le opportunità
offerte dalla rete delle nostre
Famiglie e ai giovani discendenti
l’occasione di conoscere ed apprezzare le eccellenze del nostro Trentino. Colgo inoltre l’occasione per ricordare Oliviero
Vanzo, presidente per tanti anni
dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero.
GRAZIE E BUONA FESTA
DELL’EMIGRAZIONE
DI CUORE A TUTTI
La Presidente Giorgia Pezzi
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
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intervista
BLUEPRINT
2016
TOGETHER TRENTINI
R
ock Springs nello Wyoming
(USA) ha ospitato l’edizione 2016 del soggiorno
formativo Blueprint, che si è
svolto dal 25 al 30 maggio e ha
visto partecipare con entusiasmo
quaranta giovani oriundi trentini
del Nord America e del Canada
e coinvolto l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, l’Ufficio Emigrazione della Provincia
autonoma di Trento, la Trentini
tura, ambiente ed economia del
nostro territorio.
Un’esperienza vissuta in prima
persona dal consigliere Roberto
Sebastiani, che ha rappresentato la nostra Associazione in un
contesto caratterizzato dal desiderio di conoscere e valorizzare
la storia/cultura/tradizioni del
Trentino.
L’Unione delle Famiglie Trentine
all’Estero ha la sua forza nelle
nuove generazioni di discendenti di trentini emigrati in Canada
e negli Stati Uniti. Hanno preso
parte alla settimana formativa
anche Marina Brun e Cidral Regiane Dayse Scoz, ragazze del Brasile residenti negli USA.
Patrik Grassi, videomaker che ha
curato le riprese delle attività
svolte durante i giorni del soggiorno per poi realizzare un documentario. Ne parliamo con il
nel Mondo e la Società americana di Storo. Ad accompagnare i
ragazzi in questa opportunità di
confronto e crescita personale e
professionale, c’erano anche i
consultori di Canada e Stati Uniti rispettivamente Lucia Larentis
Flaim e Luca Dorigatti.
Un’occasione unica per costruire una rete di relazioni capace
di veicolare informazioni su cul-
Diramazioni che sono espressione di una comunità che ha saputo mantenere legami forti con le
proprie radici e proprio per questa ragione ha voluto cogliere
l’invito di partecipare al Progetto Blueprint che quest’anno ha
coinvolto, oltre a quattro giovani
trentini, tre per proseguire con
il progetto stimolato dall’Associazione Americana di Storo, le
Consigliere Sebastiani che durante il soggiorno formativo a Rock
Springs ha visto i ragazzi stare insieme, costruire relazioni e mettersi in gioco.
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Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
COME HA VISSUTO
L’ESPERIENZA DEL
BLUEPRINT?
È stato davvero interessante.
Grazie alla preziosa presenza di
intervista
Flavio Antolini, ideatore e curatore del soggiorno formativo, è
stato possibile costruire un percorso che ha avuto il merito di
mettere in evidenza le competenze dei partecipanti. L’obiettivo condiviso era quello di portare a compimento progetti in cui
l’aspetto emozionale si integrasse con le sollecitazioni del presente per interpretare in chiave
moderna le prospettive di questa
intensa esperienza.
Il cannocchiale era orientato decisamente verso il futuro, alla
ricerca di nuove occasioni di
crescita e sviluppo, consapevoli
di poter contare su un patrimonio di relazioni diffuso in tutto il
mondo.
Mi hanno sorpreso la capacità
di interagire dimostrata dai ragazzi, la professionalità del loro
approccio e la qualità del lavoro
che hanno svolto.
CON QUALI MODALITÀ
SI È SVILUPPATO IL
LAVORO DEI RAGAZZI?
Il programma del Blueprint era
fitto e ricco di occasioni interessanti. Siamo arrivati a Rock
Springs il 25 maggio e già il 26
mattina si è tenuto il discorso in
seduta plenaria con tutti i partecipanti. I ragazzi sono stati
quindi divisi in gruppi, ciascuno
coordinato da un leader.
Le attività dei team di lavoro ha
preso il via con uno scambio di
esperienze ed idee finalizzate
a definire progetti concreti che
hanno progressivamente preso
forma all’interno di workshop e
incontri plenari.
Hanno contribuito ad arricchire le dinamiche del confronto
all’interno dei gruppi anche le
suggestioni della visita guidata
ai luoghi che hanno visto tanti
emigrati trentini lavorare come
minatori.
L’IMPEGNO DEI GRUPPI
HA PRODOTTO
RISULTATI CONCRETI?
Certo! È stato davvero emozionante assistere alla presentazione dei progetti realizzati dai
team di lavoro.
Lo slogan di quest’anno «Blueprint 2016-Together Trentini» ha
ispirato i ragazzi e determinato
la direzione degli obiettivi da
tramandare durante il soggiorno
formativo.
Le idee hanno preso forma partendo con la rielaborazione di
storie di famiglia, tutte personali, per poi arrivare alla definizione di un sito con relativa pagina
Facebook dove trovano spazio il
paesaggio, la musica popolare, il
cibo, l’arte, la cultura, le tradizioni e le opportunità formative
e di studio presenti sul nostro
territorio.
Le performance dei gruppi hanno
messo in luce la volontà forte di
costruire comunità al fine di cre-
are occasioni di crescita culturale ed economica.
L’invito a contribuire allo sviluppo dei contenuti del sito lanciato
dai ragazzi attraverso Facebook
consentirà di ampliare la rete
delle persone coinvolte e di mappare la presenza dei trentini nei
vari paesi del mondo.
Alla pagina web è stato dato il
nome «Il Rifugio» (www.rifugiotrentino.com), dove è possibile
caricare immagini, scambiare/
condividere informazioni/esperienze su una mappa interattiva
che si trova sulla Home Page e
segnalare il luogo di origine della
propria famiglia. Il sito è in costruzione e la pagina Facebook
(Il Rifugio Trentino) definita in
parallelo è il canale di ricerca,
raccolta e pianificazione dei contenuti. Le competenze necessarie per procedere speditamente
non sono solo di carattere tecnologico.
Per dare respiro a tutte le potenzialità del progetto è fondamentale gestire nel migliore dei
modi le richieste veicolate sulla
pagina Facebook, riservare attenzione all’attività di promozione e alle pubbliche relazioni.
Il Rifugio diventa quindi una destinazione moderna per la comunità dei Trentini che desiderino
cogliere un’occasione per valorizzare quanto di più bello ha il
nostro territorio.
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
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RACCOLTA FONDI
UN PONTE TRA
IL TRENTINO
E IL CHACO
UN PONTE TRA IL TRENTINO E IL CHACO PER COSTRUIRE UN ASILO NIDO...
LE INIZIATIVE ORGANIZZATE A SOSTEGNO DEL PROGETTO EDUCATIVO ISTITUZIONALE
«ASILO NIDO E INFANTILE AGUILAS DEL TIROL»
L
’ Unione delle Famiglie
Trentine all’Estero e il Comune di Lavis hanno unito
le forze per aiutare la FUNDACIÓN CAMINO A UN ARCOIRIS nella costruzione di un asilo nido
infantile nella città di Machagai
in Chaco Argentina. La struttura
accoglierà bambini, figli di madri single, che hanno subito violenza e sono indigenti e in gravi
difficoltà economiche. Per sostenere questo progetto sabato 27
agosto il Parco Urbano di Lavis
ha ospitato la manifestazione di
beneficenza titolata «Un ponte
tra il Trentino e il Chaco». La serata ha avuto inizio alle 18.00,
alle 19.00 tutti a tavola presso il
Bar del Parco Urbano per la cena
di solidarietà, mentre alle 20.20
si è proseguito con l’animazione
musicale a cura del coro «Finché
duran, duran» del quale fa parte
il nostro Consigliere Bruno Girardi. Di seguito la Presidente Giorgia Pezzi ha descritto attività e
obiettivi dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. A ruota è
intervenuto il Consigliere Osvaldo Tonina che ha presentato il
progetto educativo istituzionale
«Asilo nido e infantile Aguilas
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Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
del Tirol». La manifestazione
è stata anche l’occasione per
esprimere vicinanza e solidarietà alla popolazione colpita dal
terremoto, dedicando un minuto di silenzio al dolore delle
famiglie messe a dura prova da
una grande tragedia. Presenti alla serata in rappresentanza
dell’amministrazione comunale di Lavis Caterina Pasolli, assessora alla cultura e politiche
giovanili, e Isabella Caracristi,
e televisive. La fotografia è stata curata dal cameraman Marco
Sonna. «Tirolesi nella foresta in
cerca della loro identità» è un
film documentario che racconta
come vivono oggi i discendenti,
di quarta e quinta generazione,
degli emigrati Tirolesi in Brasile
che partirono per sfuggire alla
povertà e trovarono una realtà durissima da affrontare. Solo
dopo molti anni fu per loro possibile raggiungere un tenore di vita
assessora con competenza alle
attività sociali, istruzione e servizi educativi all’infanzia. Dopo i
saluti delle istituzioni presenti è
stato proiettato il film «Tirolesi
nella foresta in cerca della loro
identità» del regista Luis Walter, attore, sceneggiatore, produttore che ha firmato la regia
di decine di produzioni teatrali
accettabile. A tutte le famiglie
fu assegnato del terreno, nella foresta vergine più profonda,
senza case né strade. Una scelta
difficile e dolorosa che a partire dal 1859 portò i primi Tirolesi
nella provincia Espirito Santo,
nelle montagne di Santa Leopoldina, dove fondarono la colonia
Tirol. Nel 1875-78 i Welschtiro-
RACCOLTA FONDI
Il 6 maggio alla sala Rosa del
zione trentina. A quest’incontro
che il nostro Consigliere Osvaldo
palazzo della Regione di Trento
sono stati invitati come relatori
Tonina che ha colto l’occasione
l’Unione delle Famiglie Trentine
il giornalista Renzo Maria Gros-
per parlare del progetto in Cha-
all’Estero in collaborazione con il
selli e il Presidente del circolo
co.
circolo Gaismayr ha organizzato
Gaismayr Alberto Sommadossi.
una serata culturale sull’emigra-
In quest’occasione ha parlato an-
DI
FON
A
T
COL
RAC
ler - Tirolesi del Tirolo italiano
nel Kronland Tirol dell’Impero
Austro-Ungarico - (oggi Trentino)
arrivarono nella provincia di Santa Catarina, nel Sud del Brasile,
e lì nacque Nova Trento. La disponibilità dell’amministrazione
comunale di Lavis e del regista
Luis Walter, che ha partecipato alla serata, rappresenta una
preziosa testimonianza di collaborazione con l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero che si
è impegnata a sostenere la realizzazione della struttura, gestita in sede locale dalla Fundación
Camino A Un Arcoiris. La finalità
del progetto è quella di ridurre e
sradicare i fattori di esclusione,
di disuguaglianza e di promuovere nel contempo il superamento
dei problemi legati alla povertà,
alla fame, alla denutrizione, alle
infermità e ad altre avversità,
tipiche del contesto sfavorevole
di appartenenza. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
ha scelto di dare voce a questi
bambini e di lavorare in collaborazione con la Fundación Camino
A Un Arcoiris, che opera in loco
(Machagai-Chaco-Argentina),
per realizzare una struttura dove
possano ricevere l’istruzione e
l’educazione necessarie ad affrontare la vita. Un sentito ringraziamento all’amministrazione
comunale di Lavis e in particolare alle assessore Caterina Pasolli
e a Isabella Caracristi, al regista
Luis Walter, alla gentile signora
Cinzia Stenech, a Mauro Nardelli
a Paolo e Masha che hanno preparato la cena. Una bella prova
di solidarietà che va ad aggiungersi all’iniziativa organizzata a
Rovereto in occasione del mercatino di Natale 2015 in collaborazione con la locale Compagnia Schützen, coordinata dal
Capitano Enzo Cestari. Il dodici
e tredici dicembre scorso, grazie al prezioso supporto di tanti
volontari che hanno preparato e
servito dolci e bevande calde, è
stato possibile raccogliere 1.352
euro. Una grande soddisfazione
che ha premiato l’impegno profuso dai numerosi Schützen e
Marketenderinnen di Rovereto.
Solidarietà vera, altruismo, sensibilità per chi ha bisogno di aiuto; anche questo è il Trentino e
la sua gente, in particolar modo
il suo Volontariato incarnato da
sempre nella propria storia. Infine un sentito ringraziamento va
alla “Comunità della Valle dei
Laghi” per il contributo.
Grazie al quale si è già provveduto alla messa in posa della recinzione sul terreno donato dalla
municipalità di Machagai, dove
verrà eseguita la nuova struttura
dell’asilo nido tramite la “Fundacion Camino a un Arcoiris” onlus. Un grazie sincero, che viene
soprattutto dal cuore, alla Compagnia degli Schützen di Rovereto, che sicuramente regalerà un
sorriso e una speranza a qualcuno che forse prima non aveva.
Il Consigliere Osvaldo Tonina ha
colto l’occasione per parlare del
progetto in Chaco anche durante un’interessante serata a tema
organizzata il sei maggio in collaborazione con il Circolo Gaismayr. Un appuntamento che ha
visto la partecipazione del giornalista Renzo Maria Grosselli, del
Presidente del circolo Gaismayr
Alberto Sommadossi e la proiezione del documentario «Il sogno
breve di Campochiaro» dove si
ripercorre l’esperienza delle famiglie di boscaioli e segantini fiemmesi partiti alla volta di Rodi
nel 1935.
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
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STORIE...
DUE MONDI
CHE SI
INCONTRANO
Costruire memoria per non dimenticare, ma soprattutto per
creare un senso d’appartenenza
che vada oltre il tempo e lo spazio. Riconoscere un’importante
parte di sé nei percorsi di vita
di chi ci ha preceduto e dei loro
discendenti, anche quando gli
eventi hanno diviso le famiglie.
Con questo spirito Mirko Pergher, amico della nostra associazione, ha riavvolto il nastro
del tempo e ha ricostruito in un
racconto emozionante la storia
della sua famiglia.
Lasciamo alle sue parole il compito di descrivere quel che accadde.
nella mia mente per costruire
poi veramente, negli ultimi anni,
un vero albero genealogico della
mia famiglia che, grazie a quegli appunti, all’aiuto degli zii e
dell’archivio diocesano, si è fatto bello consistente. Ma c’era
“
Oggi, dopo tanto sole e
giornate splendide, nevica: fiocchi soffici e leggeri
volteggiano nell’aria e si posano
silenziosi sui prati e gli alberi.
Chissà, settant’anni fa, laggiù
nel profondo Chaco argentino,
quanta nostalgia nel cuore di
Francesca e Silvio per le loro
terre natie e per attimi di pace
e tranquillità, ricordando i Natali trascorsi nel tepore della loro
cucina di Levico, con il mondo
bianco e silente intorno! Oggi,
quindi, è il momento buono per
ricordarli e per raccontare a voi
come, in un modo strano e «miracoloso», abbiamo ritrovato
origini comuni che si credevano
ormai perse per sempre.
Da ragazzo avevo preso appunti
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Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
un buco: una sorella del nonno
paterno, Francesca, accasata in
quel di Levico con Silvio Mansueto Martinelli, era partita in un
anno non ancora ben precisato
(probabilmente tra il 1924 ed il
’30) alla volta dell’Argentina,
come tanti altri della zona, richiamata dai levicensi che già da
qualche anno affollavano la zona
del Chaco. E questo tarlo, al di là
di tutto, di tanto in tanto ritornava, ma senza grandi possibilità
di soluzione: il nonno era morto
giovane e così le lettere, che nei
primi tempi giungevano ancora
da oltre oceano alla nonna, piano
piano si erano fermate e i legami
si erano definitivamente interrotti. Nessuna notizia, neanche
orale, è più giunta a noi da quel
lontano mondo. Poi, circa due
anni fa, sfogliando una rivista
del periodico dell’Associazione
Unione delle Famiglie Trentine
all’Estero presente in uno scaffale in biblioteca, trovo una piccola testimonianza nelle pagine
dedicate alle «notizie flash e visite in sede»: è in un breve scritto di Maria Silvina Martinelli, da
cui si evince essere bisnipote
della mia prozia Francesca. Evviva! Contatto la redazione del
giornale e, grazie alla gentilezza
della Signora Nara Deromedis e di
Giancarlo Filoso, riesco ad avere
l’indirizzo e-mail della signorina
Martinelli. Ecco allora che, pian
piano, senza fretta, è iniziata la
nostra amicizia: ci siamo scambiati notizie ed informazioni utili per continuare la stesura dei
nostri alberi genealogici ed ho
scoperto tutto un mondo che
prima avevo solo sfiorato. Grazie a Silvina ho potuto leggere
anche un libro di testimonianze
dal titolo «Quella lunga strada
senza ritorno», scritto da Mario
STORIE...
Josè Libardi, anche lui figlio di
emigranti trentini. Nello scorrere le pagine scopro una foto
storica, risalente all’inizio degli
anni Cinquanta, che mi commuove e commuove i miei zii,
nipoti diretti di Francesca: i due
avi seduti in cortile con accanto
il figlio Marco (nonno di Silvina,
nato a Levico nel gennaio del
1922) ed intorno i primi cinque
figli della coppia, che alla fine ne
avrà dieci in totale. In braccio a
Francesca il piccolo Josè, papà di
Silvina, mentre il nonno Silvio ha
sulle ginocchia il piccolo Silvio.
In occasione di una vacanza di
Silvina in quel di Dimaro lo «storico» ricongiungimento del ramo
argentino della famiglia Pergher, allontanatasi dalla frazione
Dazio (a quel tempo divisa tra
Folgaria e Lavarone) il lontano
23 settembre 1911 in occasione
del matrimonio di Francesca con
Silvio Mansueto. Un paio d’ore
in allegra compagnia, anche se
in una mattinata un po’ grigia e
fredda, raccontandoci tante notizie mentre passeggiavamo per
Dimaro; in attesa di nuovi sviluppi, soprattutto di dare una data
precisa alla partenza dei nostri
avi dalle terre natali e una ricostruzione puntuale delle vicende
relative agli altri cugini (figli dei
fratelli più vecchi di Marco, nati
nel 1912 e nel 1914 prima della
profuganza in Boemia dal 1915 al
1918). Arrivederci alla prossima,
quindi. O anche «Hasta luego»,
come avranno detto tante volte Francesca e Silvio, usando la
loro nuova lingua spagnola, ma
con nostalgia per il loro dialetto
e per quelle terre che, nel loro
intimo, avranno sempre sperato
di poter rivedere. Le ha riviste
finalmente per loro, con gli occhi
e con il cuore, la bisnipote Silvina: ha visitato tre anni fa Levico,
il paese Natale di Mansueto Silvio; e speriamo potrà prossimamente visitare anche gli Altipiani Cimbri da cui prese congedo,
circa novant’anni fa, la bisnonna
Francesca”.
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
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L A FESTA
L
a Festa provinciale dell’Emigrazione ha i colori dei
Paesi che hanno accolto e
continuano ad accogliere i trentini che aspiravano ed aspirano a
migliori opportunità di vita e lavoro. Quest’anno la coinvolgente manifestazione è stata ospitata dal Comune di Aldeno, dove
il sedici ed il diciassette luglio si
sono dati appuntamento anche i
ragazzi del progetto interscambi
giovanili 2016 e numerosi oriundi, felici di sfilare lungo le vie del
suggestivo centro storico. Anche
le istituzioni hanno voluto essere
presenti per ricordare, riscoprire le radici e nello stesso tempo
guardare al futuro con fiducia.
La manifestazione, quest’anno dedicata al tema «Dalle migrazioni alla nuova mobilità»,
è stata organizzata dall’Unione
delle Famiglie Trentine all’Estero, dalla Trentini nel Mondo,
dall’Ufficio Emigrazione della
Provincia autonoma di Trento e
dal Comune di Aldeno.
La due giorni si è aperta sabato 16
luglio con la tavola rotonda «Migrazione dal Trentino alla Bosnia
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Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
Erzegovina» e la presentazione
del libro «Nella Terra dell’Airone». Il tema è stato sviluppato
con il contributo della dott.ssa
Renata Boni, autrice nell’anno accademico 2000/2001 della
tesi «Quando da Aldeno si emigrava: riproposizione attraverso
documenti e testimonianze della
emigrazione di Aldeno verso la
Bosnia» e di Paolo Perotto, che
ha presentato il suo libro «Nella
Terra dell’Airone. La straordinaria storia dei trentini di Aprilia,
Ardea, Pomezia». L’incontro a
tema si è chiuso con il racconto
toccante di Osvaldo Tonina, Consigliere dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, che ha
dedicato l’intervento alle doppie
radici di suo padre e alla sua personalissima esperienza di figlio
di emigrati. Ad aprire i lavori e
a portare il saluto di benvenuto
è stato il primo cittadino di Aldeno Nicola Fioretti, mentre di
seguito è intervenuto Damiano
Bisesti Sindaco di Cimone che ha
presentato la «Barcarola». Uno
spazio è stato riservato anche
alla figura di Cassiano Conzatti,
pedagogo e botanico trentino in
Messico, al quale è stata dedicata una mostra a cura dal Museo
Civico di Rovereto che è stata
esposta anche ad Aldeno nelle
giornate della Festa provinciale
dell’Emigrazione. Il sabato pomeriggio è proseguito quindi con
il concerto del «Coro Tre Cime» e
la seconda tavola rotonda dedicata al tema «Prospettive e difficoltà della nuova mobilità». In
serata è stato il gruppo «I Quater
Sauti Rabiesi » ad intrattenere
il pubblico con un coinvolgente
spettacolo folkloristico.
La giornata di domenica come
da tradizione è stato il momento della sfilata con l’accompagnamento musicale della Banda
Sociale di Aldeno e delle istituzioni. L’Arcivescovo di Trento
Monsignor Lauro Tisi, il Presidente della Provincia Ugo Rossi, i
Consiglieri provinciali e membri
della Conferenza dei Consultori
Claudio Civettini (nella foto con
i Presidenti delle due Associazioni e il Sindaco di Aldeno) e Lucia
Maestri hanno partecipato a questo intenso momento dedicato al
ricordo. Oltre ai Presidenti delle
due associazioni sono intervenuti diversi sindaci dei comuni
limitrofi e autorità provinciali
e nazionali. Nicola Fioretti ha
fatto gli onori di casa e ha visto
con soddisfazione premiato l’impegno degli scolari della quarta
classe di Aldeno che, dopo aver
seguito un percorso didattico,
hanno interpretato il concetto di
emigrazione con bellissimi disegni che per l’occasione sono stati esposti in mostra.
Poi tutti a pranzo insieme per
gustare il pranzo tipico trentino
preparato dai tanti volenterosi
volontari al «Parco Albere».
INTERVISTA
L
a festa Provinciale dell’Emigrazione 2016 è stata dedicata alla nuova mobilità,
tema sviluppato in particolare
durante la tavola rotonda dal
titolo «Prospettive e difficoltà
della nuova mobilità», coordinata dalla dott.ssa Chiara San
Giuseppe dell’Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di
Trento. Sono intervenuti al momento di approfondimento an-
partecipare di persona ha voluto
raccontare la sua esperienza in
una bella intervista registrata e
mandata in onda durante la tavola rotonda. Ecco la sua storia.
Una bella storia, perché piena di
speranza, ottimismo e amore per
il Trentino.
Daniele attualmente vive a Vienna dove lavora per un’organizzazione internazionale multilaterale “Per la sicurezza e la
Dieci anni li ha passati spostandosi molto: dal 2007, quando ha
iniziato a lavorare, ha vissuto
negli Stati Uniti, in Kosovo, in
Palestina, in Austria. «Sono felice mi abbiate coinvolto in questa iniziativa perché ci sono tante persone che hanno un profilo
fluido in tanti settori ed è bello
che parliate di mobilità.» ha sottolineato regalandoci un sorriso
pieno di soddisfazione.
che Simone Casciano e la dott.
ssa Monica Ronchini responsabile
per il comune di Riva del progetto Altrove Reporter, insieme
hanno presentato gli importanti obiettivi conseguiti dall’iniziativa. Ma i veri protagonisti
dell’appuntamento sono stati
Mattia Coser, Alessandro Condini Mosna, Michele Battisti e Nicola Buratti, che hanno portato
le loro testimonianze di giovani
aldeneri che lavorano all’estero.
Daniele Pancheri non potendo
cooperazione in Europa”.
Ha un profilo che si è delineato
sul campo della cooperazione e
della Diplomazia internazionale.
Ha studiato relazioni internazionali a Bologna: ha partecipato
all’Erasmus in Olanda a Maastricht, ha trascorso un anno per
la specialistica negli Stati Uniti a
Denver in Colorado.
Dopo la laurea in relazioni internazionali lo sbocco era quello
della diplomazia internazionale
e della Cooperazione.
CHE EFFETTO TI
FA SAPERE CHE
IL TRENTINO SI
INTERESSA ALLA TUA
STORIA E VUOLE
SENTIRE LA TUA VOCE?
È stata una bella sorpresa. Siamo tanti e anche se il Trentino
è una realtà piccola, sorprende
incontrare tanti trentini all’estero che vanno e vengono, ed
è bello sapere che la tua terra
di origine e le istituzioni che la
rappresentano sono coscienti di
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
| 11
INTERVISTA
Insieme partiamo
dall’obbedienza alla vita.
la vita non possiamo eludere le
domande.
A me piace pensare alla storia
dell’emigrazione come a una storia in cui le nostre popolazioni si
sono dovute porre delle domande e reinventarsi: mettersi in discussione, ripartire dalla vita per
avere più fiducia negli altri.»-ha
sottolineato.
Monsignor Lauro Tisi ha celebrato
la Santa messa, cuore dell’evento nella giornata del diciassette
luglio. Nell’omelia ha invitato
all’obbedienza alla vita e a porsi
domande.
«Se ci lasciamo interpellare dal-
questo fenomeno e vogliano valorizzarlo. Mi pare di poter dire
che questa festa vada in questa
direzione. Poi mi piace l’attenzione alla mobilità che è un nuovo fenomeno; l’emigrazione è un
fenomeno vecchio come l’umanità, però la mobilità è qualcosa
che si è affermata in anni relativamente recenti e che vedremo sempre più: la vedremo nella
nostra società ma anche tra regioni del mondo diverse. Siamo
in un mondo connesso e globalizzato e sarebbe irresponsabile
e umanamente sbagliato dimenticarsi di questo fenomeno, e
il titolo “Dall’emigrazione alla
nuova mobilità” conferma e da
voce a persone che vivono questa mobilità nella vita quotidiana e si portano dietro dimensioni
familiari. È bello che ci venga
data voce ma non mi sorprende,
perché il Trentino secondo me è
sempre stato vocato all’internazionalizzazione: nel dopoguerra ho visto grandi spinte. Penso
all’Università di Trento, che ha
fatto grandissimi sforzi per guardare oltre confine ed ora è una
realtà affermatissima, connessa
al mondo accademico europeo e
mondiale. Fa parte della cultura
del nostro territorio connettere,
preservare le nostre radici, promuovere il patrimonio culturale
trentino anche altrove in giro
per il mondo ed educare alla storia del nostro territorio. Poi non
12 |
mi sorprende perché siamo una
terra di confine abituati a guardare oltre ad esso: le istituzioni
sono sempre state attente a questo aspetto, voglio dare credito a
questi sforzi.
DOVE VEDI IL TUO
FUTURO E PERCHÉ?
È una domanda un po’ difficile,
però credo che nel futuro prossimo mi vedo ancora all’estero,
perché la mia professione è così,
perché la mia professione mi porterà probabilmente in altri posti.
Continuerò un po’ a girare, però
devo dire che guardo sempre al
Trentino come a una buona base
dove torno sempre volentieri:
vengo a casa dai miei, ho tanti
amici, continuo a vedere il Trentino come una realtà bellissima
e anche privilegiata, questo lo
voglio dire ai trentini.
Il Trentino, merito ai trentini
prima di tutto, anche alle sue
istituzioni con i limiti del caso,
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
I
URO TIS
MONS. LA
hanno fatto un gran lavoro per
uscire da un dopoguerra che ci
trovava come una parte di Italia
fra le più povere ed ora siamo
tra le più ricche.
Spero di tornarvi per stabilirmi in
tempi relativamente rapidi, ma
non so quanto rimarrò all’interno
di questo tipo di organizzazione.
Sono partito che avevo vent’anni, mantenendo tuttavia un forte
legame con Aldeno dove ho frequentato la scuola dell’obbligo,
sviluppato forti amicizie, dove la
mia famiglia sta tuttora. Ho forti
legami con la Val di Non e con
il Trentino in generale dove ho
trascorso i primi vent’anni della
mia vita altamente formativi.
SECONDO TE,
QUALI INIZIATIVE
POTREBBERO ESSERE
UTILI PER I GIOVANI
CHE STANNO FACENDO
QUEST’ESPERIENZA DI
MOBILITÀ?
Mi pare un buon inizio, e suggerisco di continuare su questa
strada, di non fermarsi a questa
bella festa, di cercare di sviluppare iniziative anche di medio
e lungo periodo nelle quali ci si
possa coinvolgere… Io sarei felicissimo di mantenere i contatti con voi affinché questa non
sia un’estemporanea bellissima
chiacchierata.
Per scambiarsi esperienze e storie.
anniversari
ANNIVERSARI
B
ianca Cecilia Culasso è
nata il 18.05.2001 a Rafaela, provincia di Santa Fe in
Argentina.
Lei è figlia di Marcela Valler e
Claudio Culasso.
Il suo bisnonno Leone Valer si è
trasferito in Argentina nel 1910
da Vigo Meano (Trento), con i
suoi genitori Clemente Valer e
Gisella Bortolotti.
Bianca studia nella 3° media della Scuola Nostra Signora della
Misericordia e partecipa anche
alle attività della Famiglia Trentina di Rafaela.
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SONO VENUTI A MANCARE
ALL’AFFETTO DEI LORO CARI...
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LIBARDI FURLAN EMMA
moglie di Mario Libardi, ex Presidente della Famiglia Trentina di
Funes e mamma di Miguel Angel
Libardi.
MASSIMO BENETTI
della ex Famiglia Trentina di Sananduva (Brasile).
Ricordando queste persone affettuosamente,
l’Unione Famiglie Trentine all’Estero di Trento, si sente
particolarmente vicina ai loro famigliari.
DALLA SED E...
serata
a
vigo meano
“Vigo Meano chiama il mondo…,
così lontani…, così vicini.”
uesto il titolo che la scuola primaria “Italo Calvino”
di Vigo Meano ha voluto
dare, tramite la maestra Marta
Battistel ed il collega Sergio Oliver, alla recente serata organizzata in collaborazione con l’Associazione Unione delle Famiglie
Trentine all’Estero ONLUS di
Trento. In quel partecipato incontro c’è stato un collegamento
audio-video in diretta Skipe con
la famiglia trentina di Rafaela in
Argentina, una delle più grandi e
sull’emigrazione, realizzati dalla
classe terza e quarta dell’istituto.
Testimonianze, esperienze di
vita raccontate da mamme e
bambini, un video del prof. Roberto Bazzanella sull’emigrazione Trentina.
Ed ancora emozionanti filmati rivolti al ricordo di chi a suo tempo ha lasciato la propria terra,
il Trentino, in epoche di miseria
per andare lontano a cercare
fortuna. Molto applauditi sono
stati poi gli intermezzi musicali del fisarmonicista Mauro Bo e
del Gruppo Carovana delle Fisar-
lio, sempre di Rafaela.
Fulcro di questa serata è stata
Marcela Valler originaria di Vigo
Meano, segretaria della Famiglia
Trentina di Rafaela, molto legata
alla terra dei suoi avi, emozionatissima all’inizio del collegamento.
Sono stati poi presentati e premiati i lavoretti degli alunni della 3^ e 4^ elementare sull’emigrazione.
Al termine della serata la Presidente Giorgia Pezzi, che era
accompagnata dal suo vice Giancarlo Filoso, ha voluto ringraziare tutti per la collaborazione, in
attive Famiglie trentine dell’Argentina, attualmente presieduta
da Maria Elena Panizza.
Racconti, interviste eseguite
dall’insegnante Roberto Patton
e lavoretti riguardanti ricerche
moniche di Rafaela, nonchè del
gruppo musicale giovanile di Vigo
Meano “Jò Band Cesare Saltori”
diretto dal maestro Marcelo Burigo di origine brasiliana catarinense e un video del Coro S. Vigi-
particolare la Società Italiana
“Victor Manuel II” di Rafaela per
aver reso possibile il contatto audio video.
Q
14 |
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
Mario Pacher
DALLA SED E...
visite
DALL'ARGENTINA
e dal brasile
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DALL
Alicia Mora de Tosolini e le sorelle Norma e Susanna sono venute
a trovarci in sede...
D
all’Argentina estendiamo
la nostra gratitudine per il
calore con cui siamo stati
accolte. Ci sentiamo molto lusingate. Abbiamo trascorso alcuni
giorni meravigliosi in Italia, soprattutto in Trentino dove abbiamo tanti parenti.
Siamo state anche in Piemonte
a fare visita ai cugini di nostra
madre. In Trentino siamo state a
Vigolo Vattaro a vedere la casa
di Santa Paulina e poi a Levico
Terme dove abbiamo incontrato
i genitori di Kristian Pinamonti.
Ci hanno accompagnate all’interno del borgo, affascinante e
all’interno del bellissimo parco
imperiale.
Mio padre diceva sempre che la
sua famiglia viveva a Cavedine,
nella casa Dallapè dove producevano fisarmoniche.
Io mi ricordo che il produttore di
fisarmoniche era il famoso Mariano Dallapè, zio di mia bisnonna
Clementina Berlanda.
Quanta felicità, momenti indimenticabili.
Alicia, Norma e Susana Mora
DAL BRASILE
A
maggio abbiamo avuto
presso la nostra sede, la
gradita visita del sig. Cleto
Tamanini dal Brasile, originario
di Vigolo Vattaro.
È stato accolto in tale occasione dal Vice presidente Giancarlo
Filoso. Tamanini è venuto a trovarci su proposta del nostro caro
amico della Famiglia Trentina di
Taiò (Brasile) Fiorelo Zanella.
Cleto è laureato in filosofia, lettere lingue latine e giurisprudenza ed è una persona molto
legata alle sue origini. Infatti ha
disegnato l’albero genealogico
della sua famiglia. Bell’incontro, all’insegna delle amicizie,
dei vecchi ricordi, della nostra e
della loro “trentinità”. Tra i diversi obiettivi di Cleto c’è anche
quello di formare una nuova Famiglia Trentina in territorio brasiliano, dove non esiste nessuna
associazione e dove risiedono
molti trentini. Dovrebbe sorgere
a Guarapuava (città di 200.000
abitanti) nella zona del Paranà.
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
| 15
DALL' ESTERO
DALL'ARGENTINA
DALL
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ENTIN
A
I
l 9 luglio scorso, il Governo
della Provincia di Santa Fe ha
invitato la Famiglia Trentina
di Rafaela, come altre associazioni di emigrazione, a partecipare alla sfilata per il bicentenario della Repubblica Argentina
(1816-2016).
I
l 30 giugno, il gruppo corale
"Rafaela Canta", diretto da
Luis Anselmi, ha festeggiato
i suoi 10 anni di vita con un incontro alla Sala Maggiore Società
Italiana del Centro culturale della nostra città. Il Coro Masculino
San Vigilio della Famiglia Trentina di Rafaela, con la sua direttri-
ce Veronica Ghiano, è stato invitato a partecipare e condividere
questo incontro assieme ad altri
cori di Rafaela.
È stata una serata bellissima tra
amici… E per finire tutti i cori
hanno cantato VA PENSIERO…
Marcela Valler
L
a nostra Associazione ha
inviato un messaggio di saluto a C.P. JORGE MILTON
CAPITANICH sindaco della Città
di Resistencia, dove vivono molti
oriundi Trentini e dove abbiamo
la fortuna di avere una Famiglia
molto attiva a guida di Margarita
Bussolon. Per noi è un onore ricor-
16 |
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
dare la storia assieme agli amici
della città di Resistencia, accorciando le distanze e sentendoci
autenticamente vicini e uniti da
un sentimento di condivisione. Il
percorso compiuto insieme deve
diventare un’opportunità per le
nuove generazioni, di crescita e
di scambio reciproco.
DALL' ESTERO
DALLA
SVIZZERA
ERA
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A SV
DALL
L
a galleria di base del San
Gottardo è stata inaugurata il 1° giugno 2016 e sarà
aperta al traffico commerciale
a partire da dicembre 2016. Attraversa il Massiccio del San Gottardo, collegando le due valli, a
nord, la valle del fiume Reuss nel
Canton Uri e a sud, la valle del
fiume Ticino nel cantone omonimo. L’ingresso nord della galleria
si trova nel comune di Erstfeld,
ad un’altitudine di 460 metri sul
livello del mare. L’ingresso sud
della galleria si trova nel comune
di Bodio, ad un’altitudine di 312
metri. Con i suoi 57 km di lunghezza è il tunnel ferroviario ad
alta velocità più lungo del mondo. I treni passeggeri saranno in
grado di viaggiare su un tracciato sostanzialmente pianeggian-
te alla velocità di 200 km/h (e
potenzialmente fino a 250 km/h)
attraverso il GBT, riducendo i
tempi di percorrenza per i trasporti ferroviari transalpini da
Zurigo a Milano. Quando il tunnel
sarà aperto al traffico commerciale, si aumenterà il trasporto
su rotaia di camion, rimorchi e
container in modo da alleviare il
traffico stradale. Nel giorno dei
festeggiamenti, con un taglio
simbolico del nastro, il presidente della Confederazione Johann
Schneider-Ammann, con a fianco molti politici e personalità di
spicco, ha consegnato ufficialmente alle FFS la galleria di base
del San Gottardo. Rivolgendosi
ai presenti ha detto: “Abbiamo
dato un nuovo volto al mito del
San Gottardo, e questo ci riem-
pie di gioia. Sono felice di essere
qui per questo momento storico.
La galleria è costata 11,1 miliardi di euro, per 17 anni di costruzione. È stata realizzata sia per
la Svizzera sia per l’Europa. La
sua apertura arriva al momento
giusto, a rinsaldare i rapporti tra
Svizzera e Europa, in un momento in cui questi devono essere
chiariti. Noi vogliamo esprimere la nostra amicizia: voi capi di
Stato presenti rimarrete i nostri
partner principali.
Quest’opera ha molti padri e
molte madri, e molti sono qui
oggi: a tutti voi va il nostro ringraziamento, soprattutto agli
operai e ai minatori. Nove persone hanno perso la loro vita e
vogliamo commemorarli”.
Vito Agosti
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
| 17
DALL' ESTERO
Festa
sociale
di Solothurn
A
ll’annuale festa sociale
organizzata dalla Famiglia
Trentina di Solothurn, guidata dal Presidente Vito Agosti,
ha partecipato anche una delegazione della sede madre dell’Unione delle Famiglie Trentine
all’Estero. Il 26 giugno scorso la
Presidente Giorgia Pezzi assieme
al Vice presidente Giancarlo Filoso, al Consigliere Bruno Girardi,
al Socio e componente del Collegio dei probiviri Renzo Huber
ha raggiunto Derendingen per festeggiare con gli amici e sostenitori dell’UFTE. Si sono uniti alla
delegazione partita dal Trentino
anche Paolo Praindel, amico della nostra Associazione, e i nipoti
di Vito Virginio e Michele Agosti
che ci ha accompagnato con un
suo mezzo messo a disposizione
gratuitamente. Il calore della
compagnia, una bella giornata di sole e un accogliente spazio attrezzato hanno consentito
DALLA
V
SVIZZE
ito Agosti, Presidente della famiglia trentina di Solothurn e Zuzana Ghisleni
e con il marito Paolo della Famiglia Trentina di Florianopolis
sono venuti a trovarci.
18 |
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
di trascorrere ore piacevoli con
Vito e le tante persone che hanno contribuito ad organizzare un
appuntamento importante per la
Famiglia Trentina di Solothurn e i
suoi aderenti. La migliore cornice per ricordare il Trentino: seduti a tavola con fumanti piatti
di polenta che invitano a ripercorrere con la mente il viaggio
che ha portato lontano dal paese
natale.
RA
DALL' ESTERO
GLI
INTERSCAMBI
GIOVANILI
HERNANDO LUIS ARIAS GAROLLO, JORGE BRUNO DE PHILIPPIS,
GABRIELA LENZI, DIANE CRISTINA PERINI,
CESAR EMILIO DEGADILLO ENCISO
E ADRIANA MARIA ACOSTA RECALDE SONO
I RAGAZZI AFFILIATI ALLE DIRAMAZIONI DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE
TRENTINE ALL’ESTERO CHE HANNO PARTECIPATO ALL’EDIZIONE 2016
DEL PROGRAMMA INTERSCAMBI GIOVANILI,
PROMOSSO DALL’UFFICIO EMIGRAZIONE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO.
UN’ESPERIENZA CHE LI HA PORTATI A RISCOPRIRE LE LORO RADICI E A RAFFORZARE
UN SENSO D’APPARTENENZA ALLA COMUNITÀ TRENTINA NEL MONDO.
UN PONTE TRA PRESENTE E PASSATO DESCRITTO NELLA STORIA
DELLA FAMIGLIA DI HERNANDO LUIS ARIAS GAROLLO (a pagina successiva).
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DALL
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
| 19
DALL' ESTERO
LA MIA
FAMIGLIA
TRENTINA...
T
empi turbolenti in Europa
hanno costretto la mia famiglia ad abbandonare la
sua casa in Trentino alla ricerca
di un nuovo orizzonte. L’Argentina è stato il posto scelto, oggi
mio nonno e mia zia non sono più
tra noi, ma il loro ricordo rimarrà
per sempre.
Maggio del 1923 è stata la data
scelta da Carlos Garollo e Emma
Mattè per dire addio al loro caro
Levico Terme e salpare per una
nuova vita. Con loro c’erano
il mio piccolo nonno Ferruccio
Garollo e sua sorella maggiore
Ines di solo un anno e mezzo.
Sono arrivati al porto di Buenos
Aires senza sapere assolutamente niente del posto. Poco dopo
il loro arrivo, sono andati nella
provincia del Chaco per stabilirsi in una piccola città chiamata Corzuela. Li si sono dedicati
all’agricoltura e all’allevamento.
La terra dove mio nonno è cresciuto aveva una grande diversità
razziale, in quel tempo migliaia di immigrati sono venuti per
sfuggire alla crisi. Fu così che nel
mese di gennaio del 1967 ha sposato mia nonna, Eva Tizon, figlia
di immigranti spagnoli. Frutto di
questo amore sono nati Graciela,
Mabel e Emma, la mia mamma.
Emma si trasferì in una città vicina chiamata Las Breñas per finire
la scuola e aiutare l’azienda dei
miei zii Ines Garollo e Luis Davobe. Lì è dove ha conosciuto mio
20 |
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
padre Hernando Arias.
Non ho avuto la fortuna di conoscere i miei nonni, ma la vita
mi ha dato il regalo di vivere con
mia zia Ines fino a quando avevo 12 anni. Lei mi ha raccontato
tante storie del suo Trentino tanto sospirato e di mio nonno.
La mia famiglia è composta da
mia mamma Emma Garollo, maestra giardiniera, mio padre Hernando Arias ingegnere civile e Io,
Hernando Arias Garollo. Siamo
una tipica famiglia di tre persone, tutte laureate in uno spirito
di progresso e di miglioramento
continuo.
Sono cresciuto a Las Breñas –
Chaco, che è nota per essere la
capitale provinciale degli immigrati, dove si svolge ogni anno la
Festa provinciale del migrante,
nella quale ho ancora partecipato.
Questo festival riunisce diverse
comunità di immigrati (italiane, spagnole, ucraine, bulgare,
tedesche e altre) e dà vita al
paese; si svolge il secondo fine
settimana di novembre e in esso
si possono gustare piatti tipici,
ascoltare musica e apprezzare
danze culturale d’ogni posto.
DALL' ESTERO
...la
storia
di hernando
gioia conoscere la terra dei miei
nonni, luogo benedetto con tanta bellezza e dove ho sentito
tante storie piene di nostalgia.
Potere abbracciare la cultura dei
miei nonni, le miei radici ed es-
sere in grado di condividere questa esperienza arricchirebbe non
solo me ma anche la mia famiglia
e i miei amici una volta tornato
in Argentina.
Adesso vivo in Resistencia, dove
studio e lavoro. Questa citta è la
capitale della provincia, con circa 500.000 abitanti ed è la città
più popolosa del Chaco. Situato a
sud-est della provincia e dipartimento nord-est di San Fernando.
È considerata a livello nazionale
come “Città della Scultura”, con
eventi permanenti e visitatori da
tutto il mondo, le cui sculture
sono distribuite nell’area urbana, un “Museo a cielo aperto”,
dando uno splendido tocco di
grande attrazione turistica.
Qui ho avuto il piacere di avvicinarmi alla “Famiglia Trentina”,
partecipando a varie attività,
sempre circondato da persone
meravigliose con cui ho intenzione di continuare a lavorare su
progetti futuri.
Sarebbe un onore e una grande
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
| 21
DALLA SEDE...
CERCA PERSONE
LO
L
APPE
CARI AMICI, SOCI, SIMPATIZZANTI E NON, DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO
CHIEDIAMO L’AIUTO DI TUTTI PER RINTRACCIARE I DISCENDENTI DI:
• STANISLAO VIVIANI partito da Villa Rendena nel 1920 circa. Le ultime notizie che ha dato di sé sono
giunte da Buenos Aires dove è molto probabile che abbia stabilito la sua residenza. Non si conosce la
data di nascita precisa tuttavia quando è partito doveva avere circa vent’anni.
• PIETRO PAOLO PACHER nato a Levico il 17/05/1859 emigrato in America nel 1884. Non si è mai saputo con precisione dove sia approdato dove abbia fissato la sua dimora. Potrebbe essere sbarcato in
Argentina.
• PLACIDO CARLO PACHER nato a Levico il 23/06/1860 emigrato in America nel 1886. Non si è mai saputo con precisione dove sia approdato e dove abbia fissato la sua dimora. Potrebbe essere sbarcato in
Argentina.
Si ringrazia anticipatamente quanti ci offriranno prezioso supporto.
GASTRONOMIA
ALLA
O
T
T
ORZE
TRENTINA
Per un buon orzetto (o minestra d’orzo) ci vuole una giusta quantità di verdure assortite: carote, prezzemolo, sedano, porro, spinaci, fagioli, due patate.
Le verdure vanno finemente tagliuzzate, messe in pentola con abbondante acqua unitamente ad un pezzetto di pancetta. Si fa bollire il tutto almeno un’ora e, dopo averlo sciacquato, si aggiunge l’orzo nella misura
di un pugnetto per persona. Far bollire per due ore a fuoco basso.
Verso fine cottura aggiungere alcuni cucchiai di olio crudo e un po’ di burro.
TOR
TA D
E
FREGO
LOTTI
Mettere in una terrina 500 gr. di farina, 250 gr. di burro, 250 gr. di zucchero, 100 gr. di mandorle tritate,
1 bicchierino di grappa, una bustina di lievito ed un pizzico di sale. Amalgamare i diversi ingredienti con
le mani fino ad ottenere un impasto asciutto e granuloso. Ungere bene una tortiera, spolverare di farina
e quindi porvi l’impasto a pizzichi in modo che la superficie risulti irregolare. Mettere nel forno a calore
moderato per circa 30 minuti, finchè il dolce assumerà un bel colore dorato.
Tagliare la torta a pezzetti quando è ancora calda.
22 |
Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
MORIRE LASSU:'
TESTAMENTO
MONTANARO
Vorrei morire lassù
e vivere l’eternità
tra le guglie e pascoli in fiore,
dove tutto è amore ed emozione,
dove le inquietudini si placano,
dove regna la meditazione del silenzio.
Vorrei essere ogni sera
accarezzato dal vento del nord,
baciato nell’oscurità
dalla polvere di stelle,
abbracciato dalla rugiada
inumidendo le mie labbra.
Vorrei morire lassù
dove il richiamo d’amore
sta nelle piccole cose,
nel sorriso di una stella alpina
dove le emozioni aprono la mente
POESIA
di AL
BERTO
PATTI
NI
e riscaldano l’anima.
Vorrei morire lassù
dove le melodie d’amore
sono negli echi del vento,
nelle sinfonie degli uccelli innamorati,
dove i fiori giocano a sedurre,
dove con le ali delle farfalle
posso ancora volare
nelle ombre delle nuvole.
Vorrei morire lassù
dove coperto dalle trapunte
stellate del cielo,
ogni mattina verrò
accarezzato dai cervi in amore
quando sarò fiori ed erba,
dove spunterà l’asfodelo del poeta
come perenne memoria di un’umile impronta.
© Alberto Pattini, vincitore del primo premio ricevuto a Benevento
del Concorso Internazionale “Echi internazionali di poesia dialettale”.
© Fotografia di Mario Benigni, Val d’Ambiez, Dolomiti di Brenta.
ONLUS
GRAZIE A...